Friuli Venezia Giulia
Itinerario regionale
Udine → Trieste 11 fermate / 83 km di gusto
A cura di
BUON VIAGGIO DI GUSTO! Da Udine a Trieste si attraversano più anime, almeno tre lingue, italiano, friulano e sloveno, vari dialetti e infinite parlate. È la pluralità a dettare da sempre il modo di vivere lungo i confini, che siano disegnati dalla politica o da fiumi, mare e montagne.
Inizia il freddo e sboccia la rosa di Gorizia, l’ottimo radicchio rosso A tavola la varietà è ancora più marcata: curioso seguire come mutino le abitudini, le spezie cedano il posto alle erbe e stessi ingredienti, carne o pesce per esempio, generino piatti così diversi che sarebbe impensabile attribuirli a una manciata di chilometri di distanza. Storia, emigrazioni, invasioni e guerre hanno lasciato tracce indelebili e forgiato l’innata abitudine di trasformare il nulla in alimento, la povertà in ricchezza.
Itinerario trenogastronomico Se non avete fretta, approfittate di un viaggio slow dove a contare non sono i chilometri percorsi, tanti o pochi, ma le fermate. Ogni sosta sarà l’occasione per scoprire un territorio e assaggiare un piatto o un prodotto della sua cucina. In tasca avete un elenco di indirizzi e alcune curiosità . Lasciatevi stuzzicare.
slowfoodeditore.it
da Udine ...
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Udine
Buttrio
Manzano
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San Giovanni al Natisone
Cormons
Gorizia Centrale
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Sagrado
Ronchi dei Legionari Nord
Monfalcone
... a Trieste! 10
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Miramare
Trieste Centrale
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Udine
HOSTARIA ALLA TAVERNETTA 800 m dalla stazione Via Artico di Prampero, 2 0432 501066 A due passi dal duomo, la cucina della tradizione friulana in un ambiente caldo e accogliente. Stagione e territorio governano la scelta degli ingredienti, toc in braide, raviolo con musetto e purea di brovada, per esempio. Ottima selezione di vini, altrettanto eccellente l’offerta di superalcolici a fine pasto.
AL FARI VECJO 1 km dalla stazione Via Grazzano, 78 346 2241351 Situato in borgo Grazzano, uno dei quartieri più tranquilli e incantevoli della città, il locale fa parte delle tappe obbligate del rito del tajut. Qui, complice un sapiente restauro, l’atmosfera è ferma nel tempo: ci si viene anche per parlare di calcio, della vita e per giocare a carte. Bella scelta di etichette regionali, che è possibile accompagnare a un vasto repertorio di stuzzichini e, a pranzo, a qualche semplice piatto caldo.
AL CAPPELLO 1,2 km dalla stazione Via Sarpi, 5 0432 299327 Individuerete questa osteria, a pochi passi da piazza San Giacomo, per la folla di avventori al suo esterno anche nei mesi invernali. Sono centinaia le etichette disponibili, molte anche al calice, elencate sulla lavagna a tutta parete, da accompagnare a crostini, polpette, rapidi piatti caldi e freddi. Trovare posto ai tavoli interni non è facile ma potrete sedervi accanto ad altre persone senza problemi. Sarà questo il miglior modo per sorseggiare un taj di neri e un taj di blanc, godendo il clima conviviale del locale.
CAUCIGH 1,6 km dalla stazione Via Gemona, 36-38 0432 502719 Atmosfera d’altri tempi, bancone e mobilio di legno in stile inizio Novecento, musica jazz al venerdì sera, una buona offerta di vini e qualche piatto, soprattutto a mezzogiorno. Vale la pena sostare in questo caffè, uno dei pochi locali storici rimasti, se si vuole conoscere la vita di una città che ha cancellato quasi tutte le tracce di un passato familiare, elegante e mitteleuropeo.
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Buttrio
ENOTECA DI BUTTRIO RESTAURANT 800 m dalla stazione Via Cividale, 38 0432 674131 All’interno della storica enoteca, di cui si è scelto di conservare il nome, oggi trova posto un ristorante che propone menù esclusivamente di pesce con materie prime di qualità e abbinamenti ricercati. Ampia la selezione di etichette di aziende regionali e non solo, in particolare per quanto riguarda la gamma degli spumanti. Il locale, che offre pure servizio di mescita, è indicato anche per una sosta all’ora dell’aperitivo da godersi sulla terrazza.
Il rito del tajut, a Udine, segna un modo di stare in compagnia bevendo un buon vino della casa
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Manzano
ELLIOT 2,2 km dalla stazione Via Orsaria, 50 0432 751383 È tutta meritata la breve passeggiata che porta all’Elliot, hotel informale con vista suggestiva sulle colline manzanesi, ma anche ottimo ristorante con annessa osteria per piatti della tradizione e un buon bicchiere di vino. Tagliolini con ragù di maiale o gnocchi con broccoli e salsiccia, tra i primi, frico e guancette di maiale brasate o tagliata, tra i secondi, sono alcune delle proposte stagionali. I dolci della casa e le immancabili grappe chiudono come si deve il pasto alla friulana.
05 Bianca o gialla, la polenta è un piatto tipico presente in tutta la regione
Cormons
TOMADIN 850 m dalla stazione Via Cumano, 5 0481 61305 Il negozio, che vende prodotti alimentari e di drogheria, offre un’ampia gamma di eccellenze, che contemplano sia il meglio dell’artigianato alimentare locale della zona del Collio sia produzioni selezionate provenienti da altre regioni italiane e dall’estero, spaziando dai formaggi ai salumi, dal vino alle spezie e a molti altri generi.
OSTERIA CARAMELLA 950 m dalla stazione Via Matteotti, 1 0481 639341 Piccolo e accogliente locale che propone una selezione di vini del Collio in accompagnamento a vari stuzzichini, dalle tartine alle polpette di carne o di verdura, a salumi e formaggi di produttori del territorio. Nelle ore dei pasti sono serviti anche alcuni piatti caldi, semplici e saporiti.
ENOTECA DI CORMONS 1,3 km dalla stazione Piazza XXIV Maggio, 21 0481 630371 In un ambiente informale e conviviale, con grande perizia, vi verranno serviti ottimi salumi e prosciutti tagliati al coltello in abbinamento a un’ampia selezione di vini dei prestigiosi soci dell’enoteca. Da qui si parte per esplorare e conoscere il Collio… con il palato!
D’OSVALDO 1,5 km dalla stazione Via Dante, 40 0481 61644 Si tratta di un’azienda molto nota per la produzione del prosciutto di Cormons, caratterizzato da una leggera affumicatura. Le cosce provengono da maiali selezionati presso allevamenti regionali di piccole dimensioni, alimentati a granoturco, orzo, patate ed erba medica. La produzione, che comprende anche lardo, speck, guanciale e pancetta, è stagionale, per cui si consiglia la prenotazione. In azienda l'acquisto è possibile solo per il pezzo intero (disossato su prenotazione).
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Gorizia Centrale
ROSENBAR 700 m dalla stazione Via Duca d’Aosta, 96 0481 522700 Dieci minuti di passeggiata vi condurranno in uno degli avamposti della cucina mitteleuropea del Goriziano. Qui Michela prepara con grande esperienza piatti della tradizione con una predilezione per quelli di mare: antipasti con crudo di branzino, filetti di triglia con ricotta ed erba cipollina; gnocchetti di pesce e vongole, tortelli con carciofo e broccoli, tra i primi; sardoni impanati con radicchio e fagioli, fritto di pesce e verdure, tra i secondi. Significative le tracce asburgiche e balcaniche. Ottima, curata e originale la proposta dei vini, raccontata da Piero con passione e affetto per i coraggiosi produttori del Collio Goriziano.
MERCATO COPERTO 2,1 km dalla stazione Via Boccaccio, 13 0481 31002 Piccolo tesoro liberty della fine degli anni Venti, richiama i fasti e l’animosità tutta mercantile di una città e di un’epoca che ancora non prevedeva la divisione di un muro. Vivaci e invitanti i banchi del pesce in marmo bianco, ma meritano anche i prodotti tipici che seguono le stagioni. Aperto da lunedì a sabato dalle 7.30 alle 13.
IL GIARDINO DEI VIZI 2 km dalla stazione Piazza Sant'Antonio, 12 347 8216583 Con i tavoli situati sotto il bel porticato di una piazza del centro cittadino, questo bar-enoteca rappresenta un buon riferimento per l’ora dell’aperitivo o per gustare un calice di vino dopo cena.
Strudel, krapfen e presnitz: la sontuosa pasticceria triestina ha il sapore di più culture 09
Monfalcone
AI CAMPI DI MARCELLO 1,8 km dalla stazione Via Napoli, 7 0481 481937-0481 486470 Solo cucina di mare con un menù che varia ogni giorno esaltando le materie prime. È la ragione che rende questo ristorante una meta irrinunciabile. Tra i piatti proposti, zuppa fredda di pesce crudo e cotto, crudité di scampi e tartufi, spaghetti con i mussoli, maltagliati con astice, pescato del golfo. Imponente la selezione di rum, whisky, Cognac e Armagnac da fine pasto.
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Miramare
LA TERRAZZA OSTELLO TERGESTE 2,1 km dalla stazione Viale Miramare, 331 334 3317844 Oltre l’ingresso principale del Parco del Castello, passeggiando lungo la costiera, si raggiunge la villa d’epoca a strapiombo sul mare, che ospita l’Ostello della gioventù. Sulla terrazza, condotto in modo smart e giovanile, un posto senza fronzoli che propone piatti di pesce. In stagione, anche cozze e frutti di mare. Impareggiabile la vista sul golfo di Trieste.
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Trieste Centrale
DA PEPI 800 m dalla stazione Via Cassa di Risparmio, 3 040 366858 Il più famoso e antico dei buffet triestini, e tra i più affollati, va da sé, è in attività da fine Ottocento. Da assaggiare, in piedi al bancone, il rebechìn, spuntino di metà mattina, a base di porzina (coppa e spalla) e altri tagli di maiale, o luganighe e capuzi garbi (cavoli cappucci acidi), generosamente accompagnati da un buon Terrano del Carso.
LA BOMBONIERA 800 m dalla stazione Via XXX Ottobre, 3 040 632752 L’impiego dell’originale forno a legna del 1836 per la cottura dei dolci è il tratto distintivo di questa preziosa pasticceria storica. Inimitabili le preparazioni tradizionali triestine (pinze di pasta lievitata) e austro-ungariche (Sachertorte, rigojancsi, putizze, presnitz). Da assaggiare le lettere d’amore farcite di crema e ricoperte di zucchero semolato e i sublimi krapfen sfornati alle 9 di ogni giorno. Anche servizio caffetteria.
ANTICA BOTTEGA DEL GUSTO 900 m dalla stazione Via delle Torri, 1 B 040 631820
L'APPRODO 1,1 km dalla stazione Via Carducci, 34 040 633466
Con esperienza decennale, questa gastronomia propone un’ampia offerta di qualità. Fiore all’occhiello i formaggi, vera passione del titolare. Buona anche la scelta di prodotti locali, dall’olio extravergine di varietà bianchera al prosciutto cotto triestino in crosta di pane, e di generi alimentari nazionali, come i legumi.
Piccolo buffet a pochi passi dal Mercato Coperto dove già da metà mattina, in piedi o sugli sgabelli, i triestini consumano panini, tartine e piatti dalla caldaia (vari tagli di bollito, salsiccia di Cragno, cotechino) con crauti e patate in tecia, jota. Accogliente, rapido, di gran qualità anche nel bere. A pranzo l’offerta si amplia con i piatti della cucina tipica cittadina.
NANUT
AI MAESTRI
900 m dalla stazione Via Genova, 10 040 360642 Rifornita enoteca in cui degustare e acquistare un’ampia e personale scelta di vini con etichette italiane, slovene e internazionali, in abbinamento ai piatti della tradizione triestina. Si può consumare al banco oppure mangiare nella sala interna.
1,1 km dalla stazione Via della Sorgente, 6 040 636801 Solo pesce freschissimo in purezza o abbinato a verdure di stagione vi verrà proposto (a voce) in questa osteria di piccole dimensioni, che si trova in un vicolo silenzioso a due passi dalla confusione del centro. Pochi piatti accattivanti e pochi tavoli. Meglio prenotare per assaggiare sardoni marinati, spaghetti con vongole e broccolo romano, pescato del giorno al forno o in umido. Fritto solo d’estate. Vini anche sloveni, del Collio e curiosità del Carso.
LA PICCOLA BOTTEGA SPIRITOSA DI PIOLO & MAX 1,3 km dalla stazione Via Venezian, 11 A 040 2460223 Punto vendita in centro città del laboratorio di via Emo 49 C, in cui sono prodotti distillati e infusi aromatizzati. Selezionate le materie prime, tutte naturali e in parte provenienti da agricoltura biologica. Particolarmente legato al territorio il liquore al terrano, vitigno rosso autoctono.
DA SIORA ROSA 1,5 km dalla stazione Piazza Hortis, 3 040 301460 Abile gestione familiare per questo storico buffet, alle spalle delle Rive, che serve i piatti classici della cucina triestina, dalla caldaia al tradizionale prosciutto cotto caldo con o senza cren. Clientela locale e turisti lo frequentano anche per una sosta più completa a pranzo o a cena.
EATALY 1,5 km dalla stazione Riva Gulli, 1 040 2465701 In vendita specialità alimentari di qualità da tutta Italia, con un occhio di riguardo per il biologico e i Presìdi Slow Food. È possibile mangiare pizze cotte nel forno a legna o piatti di pesce fresco presso l’Osteria del Vento (tel. 040 2465707) presente all’interno dell’edificio.
Una merenda calda a metà mattina. I buffet triestini nascono a inizio Novecento per rifocillare i lavoratori del porto
Lo sapevi che... Frico
Toc in braide
Antico piatto contadino simbolo del Friuli montano e di pianura, è una sorta di frittata di formaggio di cui esistono due varianti, croccante e morbida. Una volta si preparava con gli scarti delle forme di formaggio, fritti in una padella di ferro unta, con l’aggiunta di patate e cipolle. Oggi si usa principalmente montasio o latteria, con l’unione di pancetta o speck e altri ingredienti come radicchio, erbe aromatiche o, addirittura, mele.
Letteralmente “intingolo del podere”, era lo spuntino che i contadini portavano con sé durante il lavoro nei campi. Consiste in una polentina molto morbida su cui si versa una fonduta di latte e formaggio.
Muset e brovada La brovada o broàde è una preparazione a base di rape macerate nelle vinacce, che esalta carni forti e insaporisce paste e fagioli o altre minestre. L’abbinamento più tipico è con il muset, cotechino confezionato con diversi tagli di maiale (carne magra, cotica di lardo, muscoletti, muso e anche un po’ di lardo) aromatizzati con cannella, chiodi di garofano, noce moscata, pepe. Si serve spesso insieme a una buona dose di polenta.
Jota Piatto rappresentativo della cucina triestina, è una minestra di fagioli, crauti, patate e stinchetto di maiale affumicato, che si consuma principalmente d’inverno. Il profumo è dato da aglio, foglie di alloro e cumino. Si prepara cuocendo separatamente crauti e legumi; a questi ultimi si aggiungono le patate a pezzi. Al termine della cottura una parte del composto di legumi e patate è passato al setaccio per formare una crema e tutti gli ingredienti sono quindi rimescolati insieme. Della ricetta esistono anche le varianti carsoline, con l’orzo, e isontine, con la brovada.
Udine — Trieste ITINERARI DI PASSAGGIO
Passioni in pasticceria Due strati di pan di Spagna al cioccolato separati da uno strato di confettura all’albicocca possono essere un modo per celebrare una fuga d’amore? Sì. È il caso del dolce rigojancsi che, da inizio Novecento, ricorda il colpo di fulmine – con conseguente scandalo internazionale – tra il violinista tzigano Rigó Jancsi (da cui prese il nome) e la nobildonna Clara Ward, moglie del principe di Chimey. A ideare la torta, si narra, fu lo stesso musicista durante la sua permanenza a Trieste.
undesign.it
Certi cibi regionali possono viaggiare, altri sono refrattari ad ogni spostamento. Bisogna andare da loro, piuttosto che attirarli a sé. JEAN-FRANÇOIS REVEL, scrittore — 3000 anni a tavola