il quotidiano del molise del 19 settembre 2011

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ANNO XIV - N. 258

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LUNEDI’ 19 SETTEMBRE 2011 talia ità d’I n U ° 150

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IL QUOTIDIANO DEL MOLISE: IL PRIMO GIORNALE TUTTO MOLISANO

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Problemi per Sel, Federazione della sinistra, Molise Civile e Progetto Molise

Politica

Regionali, 4 liste al vaglio della Corte d’Appello: vizi sanabili entro stamattina

Idv, Di Pietro candida il figlio Il circolo di Termoli accusa: ‘Sei come Bossi’

CAMPOBASSO. Ci sarà tempo entro oggi alle 11 per sanare i vizi riscontrati in Sinistra, ecologia e Libertà, Federazione della Sinistra, Molise Civile e Progetto Molise. Le incongruenze riguarderebbero principalmente le firme di convalida presentate insieme alle candidature. Dubbi sono stati sollevati anche per il listino del centrodestra relativi sempre ad alcune firme.

TERMOLI. E’ caos su Antonio Di Pietro dopo la decisione del circolo cittadino di lasciare il partito. I mal di pancia dovuti alla probabile elezione assicurata del figlio Cristiano.

SERVIZIO A PAGINA 3

SERVIZIO A PAGINA 16

Limosano

SERVIZI ALLE PAGINE 20 e 21

Delitto Sala Lo sfogo del fratello della vittima LIMOSANO. “Gli assassini marciscano in carcere. SERVIZIO A PAGINA 4

Isernia

Traffico d’armi Fari puntati su Isernia SERVIZIO A PAGINA 10

San Stefar

Dipendenti salvi: firmato l’accordo ponte Futuro più sicuro per 93 dipendenti e 900 pazienti. SERVIZIO A PAGINA 2

Serie D

Convincono Trivento e Agnone Isernia, pari deludente SERVIZI ALLE PAGINE 23, 24 e 25

Eccellenza

La Turris ne fa sette Si rialza il Montenero Bojano ko SERVIZI ALLE PAGINE 25 e 26

Promozione

Cinquina del Sessano Pozzilli ok Sorpresa Maronea SERVIZI ALL’INTERNO

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Lunedì 19 settembre 2011

Cerimonia conclusiva della peregrinazio del crocifisso di S. Damiano segnata dalla simbologia cristiana Bregantini con le autorità

Il presidente Iorio

Olio di Assisi, il Molise risponde Il governatore: “Con questo dono il popolo vuole rafforzare la sua identità per la pace” di Ylenia Fiorenza Una raccolta feconda e gioiosa quella dell’olio per la lampada di Assisi, avvenuta in Molise durante questi mesi della peregrinatio del crocifisso di San Damiano che precedono l’evento solenne del prossimo quattro ottobre. Un impegno questo dell’offerta dell’olio finalizzato all’unità, che ha suscitato la partecipazione di tutti i molisani, soprattutto alla cerimonia conclusiva di consegna che si è tenuta di recente presso il Santuario dell’Addolorata di Castelpetroso. Oltre ai vescovi delle quattro diocesi del Molise, sono intervenute molte autorità politiche, tra cui il governatore della Regione, Michele Iorio, che ha espresso la sua soddisfazione “a nome di tutto il Molise che

lui rappresenta con grande fierezza”, dicendo che “il popolo molisano che si è adoperato a raccogliere l’olio per Assisi, vuole in un certo senso, con questa donazione, rafforzare la sua identità per la costruzione della pace e della tolleranza e portare la sua cultura oltre regione, con i suoi 3600 tra cittadini, autorità e fedeli molisani che in ottobre saranno presenti ad Assisi”. In tutto questo festeggiamento è comparso misteriosamente a il “quattro”. Alla manifestazione, infatti, è primeggiata la simbologia di questo numero assai significativo anche per il mondo cristiano. Quattro anfore. Quattro vescovi. Quattro sindaci. Segni che ricordano il “quattro” dei Vangeli, quello dei punti cardinali,

quello degli elementi gioso di riflessione attorno alchemici,e poi ancora i alla figura del santo di Assiquattro cavalieri dell’Apo- si, è intervenuto Ernesto Olicalisse. Ma più indicativo è vero, il fondatore del Serproprio il “quarto giorno” mig, il Servizio Missionario della della Creazione, in cui Dio Giovani creò il Sole e la Luna, “le due fondazione dell’Arsenale luci, i grandi astri che ci il- della pace. “Con la volontà, luminano di splendore” la preghiera e la testimoniancome riporta nel suo Canti- za si può combattere ogni co lo stesso San Francesco. male, in particolare è urgenFrate Sole e sora Luna, il Re del giorno e la Regina della notte. Tutto sembra tornare. Il senso di questo gesto compiuto dal Molise. Ma anche i numeri. Dopo il moErnesto Olivero mento reli-

te interessarci di più del destino dei nostri giovani, perché sono loro oggi i più poveri e non possiamo lasciarli marcire nelle loro paure”. E’appello di Olivero, al quale è seguito quello dell’arcivescovo metropolita, mons. Giancarlo Bregantini, il quale si è soffermato sulla parola “riparare” che, per il Presule di Campobasso, sta a significare che “sulle ferite occorre versare l’olio e non gettare il sale, vale a dire che non si deve mai rendere male per male, ma risanare, perché San Francesco ci insegna che solo la mitezza ci consente di rilanciare le reti, di mettere amore dove c’è odio, di percorrere la giustizia come unica via della pace”. E’ il fondarsi del Tre nell’Uno, del quattro nel tre per diventare Uno.

Nanotecnologie a vantaggio dei cittadini Al convegno internazionale di Faenza parteciperà anche Aldo Patriciello: “All’Ue ci impegneremo per la promozione di sistemi sanitari e diagnostici”

Aldo Patriciello

Questo pomeriggio, l’europarlamentare Aldo Patriciello, in qualità di membro della commissione Itre, parteciperà al convegno internazionale sulla nanoscienza delle nuove tecnologie che si svolgerà a Frascati. Tali nuove tecnologie saranno analizzate soprattutto a partire dai benefici e soluzioni che esse potrebbero produrre nei settori della salute, della medicina e dell’agricoltura. “L’impegno dell’UE – ha affermato Patriciello – va verso una comunicazione efficace con i cittadini al fine di delineare un codice di ricerca responsabile che possa rendere il nostro continente leader scientifico nel settore. Sono previsti per questo finanzia-

menti comunitari rientranti nel Settimo Programma quadro a beneficio della ricerca sulle nanotecnologie. Tra il 2007 e il 2013 sono stati messi a disposizione 3,5 miliardi di euro. Il programma di ricerca sulla salute, in particolare – continua l’eurodeputato -, mira a migliorare i benefici in materia, aumentando allo stesso tempo la competitività e la capacità innovativa delle industrie che operano nel settore sanitario. Questo significa sviluppo di nuove terapie, metodi per la promozione sanitaria e di prevenzione, compreso la promozione di strumenti diagnostici e sistemi sanitari sostenibili ed efficienti”. D’altro canto, l’introduzione e il conseguente utilizzo delle nanotecnologie produrrebbero vantaggi soprattutto per i cittadini in termini di riduzione dell’inquinamento con il conseguente utilizzo di risorse naturali; dell’utilizzo di prodotti affidabili e di un miglioramento della qualità della vita. Ci sarebbero, inoltre, vantaggi anche a favore delle imprese che, proprio

con le nanotecnologie, potranno produrre beni di alta qualità aumentando la competitività industriale. “Per questo – conclude Patriciello – credo sia importante conoscere e approfondire

corsi di ricerca in materia andando ad approfondire anche ulteriori settori di crescita come quello della sicurezza, dello sviluppo delle infrastrutture e del sistema scolastico e con una reale coope-

razione e scambio di informazioni tra gli Stati. Sulla base di tali obiettivi la Commissione e il Parlamento europeo presenteranno una proposta su un nuovo piano d’azione per le nanotecnologie”.

San Stefar, salvi i dipendenti Firmato l’accordo ponte CAMPOBASSO. Tutti i dipendenti dei San Stefar sono salvi. Sabato a Termoli è stato firmato il tanto atteso accordo ponte (con l’ok dei sindacati Cgil, Cisl e Uil) tra l’Asrem e i nuovi proprietari che prevede l’assunzione a tempo determinato per i lavoratori della struttura acquisita dal Policlinico Abano Terme. Insomma, per i centri ambulatoriali arriva finalmente un po’ di ‘pace’, dopo le tensioni che hanno caratterizzato i giorni scorsi e culminate nelle proteste di 900 pazienti (“Se restiamo senza le nostre terapie, non andremo più a votare”, hanno detto). Ma, soprattutto, i 93 operatori possono tirare un sospiro di sollievo. Così come i sindacati. “E’ una notizia positiva –

commenta Guglielmo Di Lembo (Fp Cgil) – perché si rientra di nuovo nell’accordo stipulato il 6 luglio e che sembrava compromesso”. Ora spetta alla Regione

Molise definire le procedure di accreditamento. In questo modo, pazienti e operatori della struttura potranno ‘dormire sonni tranquilli’. S.P.

Oggi la ratifica

‘Patto’ Iorio - Di Segni Nasce Kasher CAMPOBASSO. “La presenza in Molise, in una vista ufficiale, di una delle personalità più autorevoli e prestigiose del mondo ebraico per firmare un primo accordo concreto di collaborazione tra Governo regionale e la Comunità capitolina rappresenta, oltre che un rilevante evento culturale, anche l’apertura di prospettive interessanti per le nostre aziende che intendiamo coinvolgere operativamente in progetti di interscambio produttivo e commerciale con le altre comunità ebraiche sparse nei vari continenti”. Così il presidente della Regione, Michele Iorio, ha commentato la visita di Riccardo Di Segni, rabbino capo della comunità ebraica di Roma, che questo pomeriggio, nella sede della Giunta, firmerà una dichiarazione di intenti congiunta per “dare inizio alla promozione della certificazione Kasher (che in ebraico significa ‘adatto’, ‘conforme alla regola’) delle aziende molisane che risultino avere i requisiti previsti per il rilascio della certificazione medesima”. La visita del rabbino giunge a seguito dell’incontro che lo stesso ha avuto con il presidente Iorio lo scorso gennaio a Roma nel Tempio ebraico, che ha permesso di approfondire vari progetti che saranno messi in campo dalle due comunità, e tra questi anche il ‘Kasher’. V.d.T.

Piano di Sviluppo rurale Prorogato al 10 ottobre il termine per la presentazione delle domande Prorogato al 10 ottobre il termine per la presentazione delle domande per la ‘Misura 221’ del Piano di Sviluppo Rurale. “Il bando – afferma l’assessore Nicola Cavaliere , che prevede la concessione di tributi per il ‘Primo imboschimento di Terreni Agricoli’ ha una dotazione finanziaria di 2,5 milioni di euro ed è finalizzato alla riconversione

dei terreni agricoli in coltivazioni forestali, con l’obiettivo di promuovere modalità di gestione aziendali capaci di coniugare il miglioramento dell’ambiente, la tutela delle risorse naturali con le esigenze reddituali dell’imprenditore, favorire la diversificazione delle attività agricole e implementare una gestione dei presidi aziendali più sostenibile

Nicola Cavaliere

sul piano aziendale”.Al bando possono partecipare le persone fisiche e giuridiche, gli imprenditori agricoli singoli e associati e gli Enti pubblici.


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Per Molise Civile riscontrate irregolarità per la candidatura di Antonio Turdò, Progetto Molise ‘scivola’ su Nico Romagnuolo. A Sel e Federazione della Sinistra mancano i certificati elettorali

Regionali, quattro liste sub iudice di Mario Greco e Michele Salvatore Colpi di scena a non finire per quanto riguarda la presentazione delle liste per le elezioni regionali. Il tribunale di Isernia, dopo aver terminato ieri mattina l’esame di tutta la documentazione presentata dai partiti, ha escluso provvisoriamente due liste appartenenti allo schieramento di centrosinistra che appoggiano il candidato presidente Paolo Di Laura Frattura. Si tratta di Sinistra Ecologia e Libertà e della Federazione

della Sinistra. L’Ufficio elettorale circoscrizionale centrale del Tribunale di Isernia avrebbe infatti rilevato una serie di irregolarità formali nella certificazione elettorale prodotta dai due partiti. A questo punto, quindi, Sel e Federazione della Sinistra avranno tempo fino alle 11.00 di questa mattina per presentare presso l’Ufficio elettorale circoscrizionale centrale del Tribunale di Isernia la documentazione integrativa richiesta, necessaria a sanare le irregolarità riscontrate. Premessa

I segretari dei partiti rassicurano: tutti vizi sanabili Inaugurata la nuova sede

Berardo: il mio impegno sarà concretezza e disponibilità sempre CAMPOBASSO. “Sono commosso, ma allo stesso tempo mi date la forza per affrontare nel migliore dei modi questa campagna elettorale”. Adelmo Berardo ha voluto ringraziare con queste parole i tanti elettori e simpatizzanti che ieri hanno partecipato all’inaugurazione della sede elettorale di via Ugo Petrella a Campobasso. Dopo la parentesi con Futuro e Libertà, il consigliere regionale punta a tornare a Palazzo Moffa con Molise Civile, ‘squadra’ nel quale è candidato. A dargli ‘man forte’ il collega Enrico Gentile. “Come dice il mio slogan politico – ha aggiunto Berardo il mio impegno sarà concretezza e disponibilità sempre”. S.P. L’inaugurazione della sede di Adelmo Berardo

necessaria per chiedere la riammissione delle liste. Dopo l’esame della nuova documentazione il Tribunale deciderà definitivamente se ammettere o meno le liste. Nel frattempo, già nella giornata di sabato un altro partito del centrosinistra, ossia il Partito Socialista, aveva deciso autonomamente di ritirare la lista presentata su Isernia, confermando, invece, quella presentata su Campobasso. Alla base della decisione ci sarebbero state alcune divergenze interne al partito. Dunque, ricapitolando: su sette liste presentate dal centrosinistra in provincia di Isernia una è stata ritirata e due sono in bilico. Finora quelle che sono state ammesse con certezza, invece, sono quattro: Partito Democratico, Alternativ@ e Italia dei Valori. E’ stata esclusa, inoltre, la candidata Michelina Ciccone per la li-

Dubbi anche per il listino di Iorio sta Costruire Deocrazia Partecipazione Democratica. Nella giornata di ieri qualche problema è emerso anche nella coalizione di centrodestra. Sotto stretta osservazione la lista di Molise Civile anche se “i vizi sono sanabili ”hanno rassicurato dalla sede del partito. In particolare, il candidato Antonio Turdò secondo alcune fonti non avrebbe presentato il certificato elettorale e l’accettazione della candidatura.Problemi anche per Progetto Molise dove si sono registrate alcune incongruenze per la candidatura di Nicola Romaguolo. Diversi dubbi per la Corte d’Appello sono emersi anche per il listi-

Poli scolastici, Iorio: finanziati 110 milioni di euro Illustrato a Castelpetroso il progetto della Regione Quello di Castelpetroso è uno dei poli scolastici moderni e funzionali programmati dalla Regione e per i quali presto saranno impiegate le risorse stanziate dallo stesso governo regionale. Ieri, nella Sala Conferenze del Santuario dell’Addolorata, il presidente Iorio ha partecipato alla presentazione del progetto che interessa numerosi studenti della zona. “Questa iniziativa si inserisce nel progetto triennale Scuola sicura della Regione Molise” – ha spiegato il governatore. In questi anni l’Esecutivo regionale ha finanziato “oltre 110 milioni di euro (al netto dei fondi per il terremoto spesi nelle scuole del cosiddetto cratere sismico) per la ristrutturazione, la riedificazione e l’ammodernamento degli edifici scolastici del Molise. Progetto che nelle sue due annualità ha fat-

to del Molise la regione con il maggior numero di scuole messe in sicurezza d’Italia”. Presto, gli interventi riguarderanno tutti i comuni molisani. Infine, il presidente ha risposto anche alle critiche di chi aveva parlato delle inaugurazioni come spot in vista delle elezioni di ottobre. In realtà, ha precisato Iorio, sono “la pubblicizzazione, promozione e divulgazione ai cittadini di come sono stati spesi i loro soldi e cosa vi si è realizzato di concreto e funzionale. E’ un diritto dovere delle amministrazioni dire direttamente ai propri cittadini quanto hanno fatto nel proprio mandato. La presentazione del progetto di polo scolastico si inserisce in questo quadro e si caratterizza come un’azione della buona politica, quella del fare e della concretezza”.

Poste, D’Alessandro: la situazione è grave per i clienti e per i lavoratori CAMPOBASSO. “La dirigenza di Poste è lontana dai problemi reali”. Così commenta Franco Battista, Segretario Cisl Poste. Secondo il segretario della Cisl ci sono code con attese di anche due ore (rilevate da sistemi aziendali), “code alla chiusura dell’orario che obbligano i lavoratori a protrattasi oltre l’orario quotidiano; gravi episodi d’intolleranza da parte del pubblico verso i lavoratori; episodi di malori del pubblico; responsabilità in carico a lavoratori lasciati come monoperatore in Up livello B e da quadro A2 gravati della responsabilità di essere ZS; gravi responsabilità in carico al datore di lavoro che lascia la-

voratori senza le misure di sicurezza per gli Up monoperatore in Up Livello B e Livello A2 e nei turni pomeridiani; gravi responsabilità in carico alle aziende che non ha rispettato per tutti gli UP della filiale, l’apertura settimanale obbligatoria; gravi responsabilità in carico all’azienda che, con varie scuse, chiude sistematicamente Uffici Postali per recuperare personale”. “Più che una situazione di emergenza – ha incalzato Antonio D’Alessandro, Segretario della Cisl Poste - ci sembra convalidi una situazione organizzativa in cui le difficoltà quotidianamente affrontate, sia della clientela sia dei lavoratori, siano l’ordinario preven-

no del centrodestra. Le inconguenze riguarderebbero le firme in supporto ai candidadati e si correrebbe il rischio, così, di dover ricollocare nel proporzionale Pallante e Fanelli visto che Pietracupa, Niro e Velardi sono in corsa anche per il proporzionale. Nell’entourage del centrodestra regna comunque la tranquillità visto che anche alcuni esponenti politici vicini al governatore hanno fatto sapere che la situazione “è sotto controllo e che tutti i vizi sono sanabili”.

tivato per il raggiungimento dei ricavi sopperendo a un contesto economico globale negativo La situazione non cambia – nel settore dei Servizi Postali, nonostante l’impegno profuso nella collaborazione dell’avvio del progetto 8venti per un’ottimale Organizzazione del lavoro che, tenendo conto dell’olografia territoriale, era complementare all’alimentazione dei centri e alla distribuzione del prodotto per garantire la qualità. L’azienda tenta, giorno dopo giorno, di sconvolgere gli accordi sottoscritti mirando a obiettivi che non sono certo riconducibili al miglioramento qualitativo del servizio ma rivolti verso l’ottenimento di

Antonio D’Alessandro (Poste)

ben altri risultati e cioè il risparmio risparmio dei costi che non possono trovare riscontro con il regolare andamento del servizio, sempre più abbandonato a se stesso. Sono pertanto diretta conseguenza accumuli di prodotto non lavorato nei Centri di Distribuzione per mancata sostituzione delle risorse per lunga assenza (malattie, infortuni, benefici di legge) e durante i congedi estivi programmati”. Per il segretario Poste, tutto questo crea una grave problematica che investe i rapporti di natura relazionale tra i responsabili e il personale addetto al recapito che,

Centrosinistra Campagna elettorale al via CAMPOBASSO. Dopo la convention di Vasto, Antonio Di Pietro torna a Campobasso. Il leader dell’Italia dei Valori sarà a Campobasso stamattina alle 11 per una conferenza stampa congiunta con il candidato presidente della coalizione di centrosinistra Paolo Di Laura Frattura per la presentazione delle liste e l’apertura ufficiale della campagna elettorale. L’appuntamento è alle 11 nella sede di Frattura, in via Mazzini a Campobasso.

Errata corrige Nell’edizione di ieri del Quotidiano del Molise, nell’elenco delle liste per le elezioni Regionali, sono stati riportati in maniera erronea i nomi di Lello Giancola (candidato per la lista dell’Udc nella circoscrizione di Isernia) e di Nicolina Giglio (candidata nella lista di Progetto Molise). Ce ne scusiamo con i diretti interessati e con i lettori.

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spesso, deve sottostare a una condizione di forte pressione nei confronti di una tipologia di gestione discrezionale e fuori da ogni regola. Le incerte e instabili “governance” delle realtà territoriali non fanno altro che aggravare il debole assetto complessivo del settore, facendo emergere quelle solite, amare contraddizioni che incidono profondamente sulla qualità dei servizi e sul futuro stesso della categoria”.

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Arlete Goncalves si è costituita e ha detto: “Ho ucciso io Franco”

Traffico di organi, ipotesi al vaglio nell’omicidio Sala Arlete Goncalves Lemens, la ‘mantide assassina’ è stata arrestata perchè venerdì verso le 22 (ora brasiliana) si è spontaneamente presentata al posto di Polizia di Anapolis. Sapeva di essere braccata ed ha preferito consegnarsi e dare la sua versione dei fatti sull’omicidio di Franco Sala, il 57enne di Limosano con cui era sposata da due anni. “L’ho ucciso io, avevamo litigato, l’ho alla testa colpito e l’ho strangolato con una cinte per pantaloni’. Questo ha riferito ai poliziotti brasiliani, ma si tratta di una versione alla quale non danno molto credito per diversi motivi. Il primo perchè difficilmente avrebbe potuto fare tutto da sola e poi anche perché si pensa che ora lei voglia scagionare il figlio e la mamma che erano stati arrestati per complicità già una settimana fa assieme a un ragazzo

Arlete, interrogata dalla Polizia brasiliana e intervistata dai giornalisti

brasiliano di 22 anni che sarebbe il killer assoldato per uccidere e far sparire Sala. Dello stesso avviso anche

l’avvocato Angela Amoroso che cura gli interessi legali dei familiari e che è in continuo contatto con Pasquale

Franco Sala e Arlete Goncalves il giorno delle nozze

Matafora, il funzionario dell’ambasciata italiana in Brasile che ha seguito in prima persona il caso. Stando alle rivelazioni della donna, Franco Sala sarebbe stato assassinato due giorni dopo il suo ultimo viaggio ad Anapolis. Pare che all’arrivo avesse scoperto la relazione che Arlete aveva con un altro uomo. Sentendosi tradito le avrebbe chiesto la restituzione di quei 100mila franchi svizzeri (85mila euro) che le aveva prestato poco dopo averla conosciuta in Svizzera. I soldi sono il movente che ha scatenato la furia omicida, ma restano ancora da chiarire le modalità. E’ stato appurato comunque che il cadavere di Sala era stato sepolto sotto il pavimento del salotto nella casa della mamma di Arlete. L’avvocato Angela Amoroso ha già inoltrato la richiesta di poter visionare il

Spettacolare incidente a Lama Bianca, alle porte di Campobasso

Maxi tamponamento, brivido in galleria

Galleria Lama Bianca, il maxi tamponamento di ieri

Attimi di grande paura ieri mattina vero le 11 all’interno della galleria Lama Bianca a due chilometri dal centro abitato di Campobasso in direzione Vinchiaturo. Per cause che stanno accertando i carabinieri si è verificato un maxi tamponamento che solo per un caso fortuito non ha avuto conseguenze gravi. Sei auto incolonnate l’una dietro all’altra sono rimaste coinvolte, sul posto oltre ai carabinieri, ai vigili del fuoco di Campobasso, anche ambulanze e autome-

diche del 118 che hanno soccorso i conducenti delle auto. Per fortuna nessuno di loro ha riportato ferite gravi o che ne hanno richiesto il ricovero in ospedale. La paura è stata tantissima ha raccontato uno di loro, soprattutto perché si temeva per le altre auto che procedevano in direzione opposta. Rallentata per qualche ora la circolazione, i carabinieri hanno potuto ripristinarla solo dopo i rilievi e la rimozione dei mezzi incidentati.

referto dell’autopsia. Ciò per confermare o smentire un’altra inquietante ipotesi. In Brasile si era sottoposto ad un intervento di Diego, il figlio di Arlete in carcere chirurgia plastica per il riassorbimento del- spetto è che possa essere stal’epidermide del tronco che to venduto a trafficanti di aveva subito un forte rila- organi. Intanto l’avvocato sciamento in seguito ad una Amoroso sta già definendo cura dimagrante. Il taglio le pratiche per il trasferimenche partiva da sotto al collo to della salma in Italia, cosa per terminare nella zona pel- che potrà avvenire solo dopo vica, incrociato da un altro il riconoscimento del cadain senso perpendicolare da vere che dovrà avvenire o un rene all’altro, fanno pen- convocando i familiari in sare che l’uomo abbia potu- Brasile o attraverso il conto subire l’sportazione a sua fronto con le impronte deninsaputa di un organo. Il so- tarie. L.S.

Il fratello della vittima “Crepino in carcere”

Antonio Sala

“Dalla giustizia brasiliana mi aspetto che quei tre marciscano per sempre in galera - inizia così lo sfogo di Antonio Sala, fratello di Franco - Ce lo hanno ammazzato come un cane, manco ai mafiosi viene riservata una fine orribile come hanno fatto con Franco. Era una persona speciale, quando dalla Svizzera ci veniva a trovare a Modena per tutti noi

era motivo di festa, ma da quando ha conosciuto quella maledetta donna è cambiato totalmente. Ci resta il rammarico di non averlo potuto aiutare più di come abbiamo fatto, ma lui non voleva sentire ragioni quando lo mettevamo in guardia. Lo hanno spogliato dei suoi soldi e lo hanno gettato nudo in quella fossa. Sono delle bestie. Faremo di tutto per riportare il corpo a Limosano e ci batteremo fino alla fine affinchè i soldi che gli hanno spillato li ripaghino fino all’ultimo centesimo, verranno restituiti a quella donna che ha convissuto con lui in Svizzera per 35 anni, lei lo ha amato veraente mentre Arlete lo ha pugnalato alle spalle in tutti i sensi.

Venticinque anni di amore “Cara Rho, abbiamo percorso insieme i nostri primi 25 anni per strade lunghe e tortuose, ma piene di amore e felicità nello stare insieme con i nostri due figli. Preparati a camminare con me per altri 5 lustri. Ti amo Valby”

Buon compleanno Maurilio Non rimpiagere mai gli anni che passano perché ti portano tante esperienze, gioie, emozioni e dolori. Anche quelli fanno parte della vita, ti insegnano a viverla e come rialzarti quando cadi. Insomma sono la somma parziale di un futuro ancora tutto da vivere. Buon compleanno da Angela e auguri da papà Michele e mamma Giovanna, dai fratelli Nicola, Antonella e Francesca, dai cognati e dai nipoti Federico, Ilenia, Serena, Martina. E, perchè no, anche dal cane Sasha.

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Lunedì 19 settembre 2011 Caro Direttore, le quindicenni siedono ai tavoli del pub e devono birra. Poi si accendono la sigaretta e febbrilmente si mettono a digitare nervosamente sul telefonino. Sono chiassose e teatrali, con le loro mise di tendenza, calzettoni, stivali, pettinature stravaganti. Una volta le sedicenni si svegliavano ragazze come un seme si sveglia pianta, ridevano e singhiozzavano contro il cuscino. Si sentivano già donne, ma non potevano dimostrarlo, così entravano all’Upim, per usare gli specchi per darsi un po’ di trucco. Prima di uscire le madri parlavano loro all’orecchio affettando semplicità e naturalezza, dettando ordini perentori: “dritta a scuola e torna presto, che butto la pasta”. Quelle un po’ graciline e

La lettera di Gennaro Ventresca

L’amore ai tempi delle ‘ambasciate’ con il pallore sulle guance prima di uscire dovevano bere un uovo fresco, a qualcuna toccava addirittura succhiarlo dal guscio, altre invece, si facevano lo zabaglione con un goccio di marsala. Passa qualche tempo e la ragazza si fa gentile e tumida, delicata e consistentissima: è un accorrere su di lei, di carne indocile e soave che riprende l’antico complotto coi colori e con le sue stagioni; la ragazza è già pronta per l’uso che la sorte vor-

rà farne, i giovanotti s’accorgono che il ramo da cui dondola quel bel frutto s’incurva e allora si fanno avanti, con sguardi e bigliettini pieni d’amore. Poi c’era sempre un’amica per portare una “ambasciata”. Ai miei tempi si usava al posto del telefono. L’ambasciatrice era in genere qualche amica un po’ bruttina, piena di brufoli e con le gambe storte. In attesa che qualche ragazzo si accorgesse di lei si industriava a fare da tramite tra lui e

lei. Le più carine ne avevano e come di corteggiatori. E se la tiravano, mentre gli antagonisti si guardavano in cagnesco e cercavano di escogitare qualche stratagemma per far breccia nei loro cuori. Nei paesi le cose diventavano subito più seriose. L’ambasciata veniva recapitata da certe donnone con le gonne immense, una specie di sipario dietro al quale si nascondeva l’avvenire. Non di rado le ambasciatrici era-

no più di una e si davano da fare con la velocità degli agenti di borsa. Lì, dico nei nostri piccoli comuni, le ambasciate avevano un tenore più sostanzioso. Recavano proposte di matrimonio, non di semplici approcci amorosi. Queste cose che sto ricordando faranno ridere alle giovani che al matrimonio non ci pensano proprio. Né oggi che stanno attraversando gli anni più freschi della loro vita, né più avanti. Visto che l’età per prendere

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marito s’è allungata di brutto e in genere arriva dopo un periodo di “messa alla prova”, alias convivenza. I giovani preferiscono andarci cauti prima di dire “si” sull’altare. Per questo provano e riprovano, cambiano e ricambiano. Finendo puntualmente per fare la scelta sbagliata, come dimostrano i troppi casi di incompatibilità di carattere. Sembrano finiti i tempi in cui l’amore era tacito e fulmineo. In cui ci si innamorava dal davanzale di una finestra. Oggi i giovani hanno l’orgoglio del loro sesso, lo sentono come una divisa, vogliono le ragazze come brillanti medaglie da appuntare sul petto. E neppure storicamente vogliono sentire parlare dei bigliettini. A loro basta un cellulare, un numero, una gragnola di “sms”, una birra, una sigaretta e via.

Si ribalta con l’auto, vivo per miracolo Esce dal mezzo con un braccio rotto il 21enne di San Felice ferito nell’incidente avvenuto sulla Fossaltina FOSSALTO. Carabinieri, Vigili del Fuoco e personale del 118 al lavoro ieri sulla Provinciale Fossaltina. Erano da poco passate le 13,30 quando un’Alfa 156 in viaggio verso Campobasso si è ribaltata sull’arteria all’altezza dello svincolo per contrada Pescorlando. Solo lie-

vi ferite e tanto spavento per il 21enne alla guida. Il giovane partito da San Felice del Molise e diretto verso il capoluogo ha improvvisamente perso il controllo della vettura che in pochi istanti ha invaso la corsia opposta ribaltandosi. Fortunatamente in quell’attimo nessun

altro veicolo procedeva sulla strada. All’arrivo dei soccorritori il ragazzo era cosciente e a bordo di un’ambulanza del 118 è stato trasportato per accertamenti all’ospedale Cardarelli di Campobasso. Semidistrutta l’Alfa 156 verde. I pompieri, partiti alle ore 13.48 dalla caserma del capoluogo, sono rientrati in via S.Antonio dei Lazzari alle 16. Hanno messo in sicurezza la macchina staccando la batteria per evitare che qualche scintilla causasse un rogo a causa della eventuale fuoriscita di benzina e aiutato a rimuovere il mezzo, portato via da un carroattrezzi. Gli uomini dell’Arma hanno regolato la viabilità. Il traffico ha proceduto a senso alternato sulla Fossaltina, bloccata solo il tempo di caricare l’automobile per sgomberare la sede stradale.

Incognita autorizzazioni, saltano 2 delle tre tappe dell’Oktoberfest campobassano Giallo sulle due serate dell’ “Oktoberfest” del 17 e del 18 appena trascorsi, che si dovevano svolgere presso la località di Selva Piana. Tutto pronto: dagli stand con i tipici spillatori, alle navette che avrebbero garantito il trasporto per coloro che avrebbero alzato un po’ troppo il gomito. Deluso il pubblico, che nel piazzale antistante lo stadio, ha trovato solamente alcuni camion che caricavano le attrezzature. L’organizzazione gestita dall’Associazione “Amici del gusto”, che con successo aveva realizzato le precedenti edizioni della festa bavarese, disponeva un gran numero di personale: si parla di cinquanta ragazzi del ser-

E’ accaduto nel tardo pomeriggio di ieri, le ipotesi al vaglio

Autorimessa a fuoco in via Lazio Tre macchine distrutte dalle fiamme

La richiesta d’intervento al 115 dei Vigili del fuoco di Campobasso è arrivata intorno alle 6 di ieri sera, bisognava far presto perchè quell’incendio scoppiato im-

provvisamente in via Lazio era troppo vicino ad una casa. Tre macchine parcheggiate all’interno di un’autorimessa recintata sono state semidistrutte dalle fiamme. La squadra di pronto intervento dei Vigili del fuoco ha dovuto lavorare per almeno tre ore prima di riportare nei livelli di sicurezza quella si-

tuazione assai delicata. Dell’episodio sono state informate anche le forze dell’ordine che, alla luce della relazione dei pompieri, potrà iniziare a risalire alle cause che hanno provocato il rogo di cui non si esclude né la matrice dolosa o accidenta-

le e quindi colposa. C’è da precisare che sul bordo della strada che costeggia la recinzione c’erano sterpaglie: le fiamme potrebbero essersi propagate all’autorimessa proprio da un principio di incendio partito dal quel punto.

Via Lazio, l’incendio all’autorimessa

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vizio e di quaranta addetti alla sicurezza. Un imponente organizzazione, quindi, valorizzata da una massiccia campagna pubblicitaria: la città è invasa da cartelloni che lanciano l’evento. Sembra che la manifestazione sia saltata a causa di problemi

burocratici forse dovuti alla partita domenicale del Campobasso. L’associazione comunicherà in questi giorni se ci sarà lo svolgimento delle prossime giornate previste per il 23, 24 e 25 settembre. Gi.Ro.

Un secolo di vita per Angelamaria Colagiovanni Un secolo di storie da raccontare. Mille esperienze e, soprattutto, tanta saggezza accumulata in ben 100 anni di vita. Oggi, infatti, la signora Angelamaria Colagiovanni spegnerà tante candeline, recanti un primo numero a tre cifre. Gli amici di Contrada Collelongo sono già pronti a festeggiare colei che ha visto crescere la città di Campobasso. Una vita ricca di particolari, cominciata nel 1911, prima dei grandi conflitti mondiali. Una testimonianza vivente di un’epoca e di una società che ha visto gioie e dolori, alti e bassi, momenti grigi ed altri a dir poco solari. Ricordi belli e, a volte, anche drammatici che hanno accompagnato l’esistenza della signora Angelamaria. Agli auguri degli amici e dei parenti, si aggiungono anche quelli di tutta la redazione de “Il Quotidiano del Molise”.


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A San Giuliano del Sannio la minoranza consiliare non si è presentata alla seduta consiliare

L’opposizione diserta il Consiglio Emergono intanto problemi relativi alla vecchia gestione economica SAN GIULIANODEL SANNIO.Sono stati approvati con i soli i voti della maggioranza i vari punti all’ordine del giorno discussi dall’assise consiliare sangiulianese riunitasi qualche giorno fa. Ciò è stato possibile perché la minoranza del piccolo comune della Valle del Tammaro non si è presentata al consiglio comunale, pertanto la maggioranza ha votato a proprio piacere favorevolmente per le varie deliberazioni, tranne quella relativa alla de-

lega della gestione dei boschi di proprietà dell’ente alla comunità montana Matese ,che è stato revocato. Nel corso della seduta di consiglio , dopo la lettura e l’approvazione dei verbali della seduta precedente e le comunicazioni del sindaco si è passati alla discussione degli atti del bilanci: sono stati esaminati ed approvati i conti del bilancio del 2010 e quello di previsione 2011, c’è stata la ricognizione dello stato di attuazione dei programmi con

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la verifica degli equilibri di bilancio. “Alquanto delicati gli argomenti discussi- ha spiegato il primo cittadino Codagnone- dai quali è emersa una situazione finanziaria complessiva ereditata dalla precedente amministrazione sicuramente non troppo rosea”. Si evince infatti da una relazione sul bilancio di previsione 2011 sfilata dagli uffici di segreteria comunale che soprattutto rispetto al bilancio di previsione del 2010 le criticità sono notevoli: “Il contributo statale ordinario è stato ridotto di • 56.000 e questo non a causa dei tagli imposti dal federalismo fiscale, bensì a causa delle inadempienze nelle comunicazioni relative al trasferimento e o pensionamento del personale in mobilità; è stata eliminata un’entrata relativa ad un condono Iva per • 18.000 inserita impropriamente nel bilancio previsionale precedente, in mancanza della pre-

Si terrà a Vinchiaturo il prossimo 9 ottobre

sentazione delle dichiarazioni Iva e soprattutto dell’effettivo riconoscimento del credito; inoltre alcuni capitoli di entrata, palesemente sovrastimati, sono stati inseriti nel bilancio per gli importi realmente accertati, perché i proventi dell’acquedotto previsti nel 2010 per l’importo di • 82.000 sono stati accertati per la somma di • 60.000; i privati proventi da impianti sportivi con una previsione 2010 pari a • 13.000 a fronte di un valore accertato pari al e • 1.041; un gettito Ici la cui previsione 2010 già ridotta da parte di salvaguardia effettivamente realizzata per circa • 47.000. La situazione di cassa è difficile avendo il comune, nell’anno 2010, utilizzato i fondi a destinazione vincolata per le spese correnti. Ciò nondimeno il comune di San Giuliano del Sannio si trova a dover far fronte a diversi debiti pregressi, in particolare si rilevano somme

Il comune di San Giuliano

dovute al comune di Sepino pari a circa • 97.000; somme dovute alla Molise Acque, per la provvista di acqua dall’anno 2006, pari a circa • 80.000 e somme dovute a Esattorie S.p.A., per i compensi dovuti per l’attività di gestione delle entrate pari circa • 23.000 e somme dovute alla comunità montana Matese pari a circa • 9.500. Ciò determinerà quasi sicuramente la necessità di ricorrere all’anticipazione di tesoreria;

il pareggio del bilancio comunque è stato possibile grazie alla riduzione di spese correnti quali quella di personale, pesce d’ufficio, indennità al sindaco, mentre si è lasciata quasi invariata la spesa sociale e la spesa relativa agli interventi socio culturali”. Questo è quanto emerso in seguito a un’analisi meticolosa delle entrate e delle uscite che hanno permesso di stilare in bilancio 2011.

Una folta delegazione ha raggiunto la Capitale

Torna dopo cinquant’anni Il Campanone ha ricevuto la la Festa dell’Uva benedizione del Santo Padre VINCHIATURO. Visto il notevole successo delle numerose iniziative promosse nel corso dell’estate vinchiaturese, cittadini ,commercianti e amministrazione hanno deciso di comune accordo di riportare in auge la Festa dell’Uva. “Si farà il 9 ottobre “con grande soddisfazione ha annunciato primo cittadino Tucci che, fin dai primi giorni del suo nuovo mandato, ha deciso di puntare anche il ritorno alle feste tradizionali. Tra queste la festa dell’Uva che non si tiene a Vinchiaturo da più di 50’ anni. Gramde e partecipazione è stata dimostrata anche dai giovani che si sono subito proposti per la creazione di carri . Fino ad ora sembra che i carri che verranno realizzati sono sette. Non tutti sanno che la festa dell’Uva è stata reintrodotta nel panorama delle tradizioni italiani durante il periodo fascista, difatti negli anni Venti del Novecento, quasi a ricollegarsi idealmente all’aspetto sacrale che l’offerta dell’uva aveva nei tempi rivestito, vengono svolte in diverse zone d’Italia Sagre dell’uva. Nate da presupposti storici ed economici locali diversi queste sagre fungono da modello per il rilancio che il

governo fascista intendeva fare del folklore nelle province italiane. Il recupero del folklore rientrava nelle direttive culturali del regime che vi intravedeva un potente mezzo di propaganda politica e di organizzazione del consenso. Bisognava soltanto epurare le feste popolari dai tratti o dalle implicazioni che potevano favorire il risorgere dei regionalismi indebolitori di una coscienza unitaria. Nel 1930, a ridosso della grave crisi economica dell’anno precedente, venivano varati provvedimenti legislativi a favore dei prodotti nazionali. Il settore vinicolo, sebbene attraversasse una stagione di sovrapproduzione denunciata da più parti, era tra quelli interessati a questa operazione di salvaguardia e promozione. Il 28 settembre del 1930, su espresso ordine di Mussolini,

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veniva istituita la Festa Nazionale dell’Uva, manifestazione che negli intenti del regime non mirava soltanto a richiamare l’attenzione degli italiani sulla preminente importanza della cultura viticola del paese, ma voleva contribuire nel campo pratico ed igienico alla più diffusa propaganda del consumo dell’uva. Tutti i comuni erano invitati a celebrare la Festa e per iniziativa dell’Opera Nazionale Dopolavoro, ente demandato a sovrintendere ai festeggiamenti, sorgevano in tutta Italia Comitati locali che si attivavano per offrire, ai concittadini e ai visitatori, giornate di svago e di intrattenimento. Giornate riempite da gare canore e arricchite dalla presenza di trionfali apparati scenici, di fontane dalle quali zampillava vino, di sfilate di carri allegorici trascinati da buoi.

SEPINO. I cittadini sepinesi ancora una volta sottolineano l’importante devozione e il forte legame che li lega alla loro religiosità alla loro fede, tanto che hanno deciso di portare la nuova campana dinanzi al Papa Benedetto XVI per la sacra benedizione. Una folta delegazione di sepinesi è infatti partita nei giorni scorsi, di buon mattino alla volta della Capitale per partecipare all’udienza del Papa intorno alle 9:30. Momenti suggestivi e solenni si sono così consumati nella sala Paolo VI dove, tra rappresentanti di tutta l’ecclesia mondiale la campana di Sepino ha ricevuto la tanto ambita benedizione, ancor prima che co-

minciasse l’udienza papale. Oltre ad una folta delegazione di sepinesi partiti a bordo di un pullman dietro al quale c’era un furgone che portava la campana, in prima fila per la benedizione c’erano il sindaco Filomena Zeoli, il parroco Don Antonio Arienzale, e Armando Marinelli dell’omonima fonderia di Agnone che ha forgiato la campana. Un momento davvero emozionante e ha sottolineato ancora una volta quanto il popolo di Sepino in particolare, rispetto a tutte le altre comunità, sia legati al culto religioso di Santa Cristina ed alle icone ad essa legati. Tra queste sicuramente la campana tanto cara a tutta la comunità che

,dopo un periodo di silenzio, dal prossimo ottobre tornerà a scandire la vita della cittadina. La vecchia campana si era lesionata e già da qualche tempo si era deciso di affidarsi alla rinomata fonderia Marinelli per realizzarne una tutta nuova che ha fatto il suo ingresso trionfale in piazza Nerazio Prisco durante i festeggiamenti in onore di Santa Cristina, a bordo di un carro pieno di fiori segnando un momento solenne e il profondo legame che da secoli lega la cittadinanza a questo magico simbolo. Il nuovo Campanone è stato realizzato con le stesse misure della campana precedente, con la stessa nota musicale, del tutto simile alla prima: è arricchita di varie decorazioni e iscrizioni. Per far sì che la chiesa di Santa Cristina potesse riavere il suo Campanone l’intera cittadinanza ha donato quel che poteva. Dopo la benedizione del Papa la delegazione sepinese ha visitato la Basilica di San Pietro ed ha assistito alla celebrazione della santa messa in un cappella del Vaticano officiata da Don Antonio Arienzale. DaDo

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Parla Giuseppe Monita, il portavoce del partito

La Democrazia Cristiana ricorda l’Onorevole Sedati

Giuseppe Monita

In occasione del 90 anno dalla nascita dell’On. Sedati, la Democrazia Cristiana di Riccia vuole ricordare questa data sottolineando lo spirito di abnegazione, sacrificio, di altruismo e serieta’ che hanno reso L’On Sedati, una figura politica di altissimo valore sia a livello nazionale che internazionale. “Cogliamo l’occasione precisa il portavoce Giusep-

pe Monita - per ribadire che oggi piu’ che mai, la nostra Regione ha bisogno di una classe politica che conosca a fondo le problematiche ed i bisogni della gente e che possa realmente trovare delle soluzioni che siano in grado di risolvere o quantomeno alleviare i problemi che riguardano la popolazione. Commemorare queste importanti figure storiche vuol dire innanzitutto fare propri i

loro insegnamenti. Il nostro gruppo crede fortemente nella coerenza politica, nella serietà’ d’animo e nell’ altruismo. Siamo convinti che per affrontare le sfide di oggi e di domani dobbiamo essere coerenti con le nostre idee e forti davanti alle difficolta’. Questo vuol dire innanzitutto non cambiare partito po-

litico alla prima difficoltà’ che si incontra durante il per- MACCHIA VALFORTORE corso, ma perseverare per migliorare la situazione sia interna che esterna....e come se, volendo dirla in termini calcistici...oggi perde la mia squadra di calcio e quindi da domani tifo per la squadra Attenzione e impegno per rendere accessibili le strade che ha vinto, finche’ vince, interne è l’intento dell’amministrazione comunale locale. poi ricambio. La serieta’ poDopo aver riscontrato che la strada Comunale Cigno litica si vede innanzitutto da Pietragrossa in più punti risulta del tutto danneggiata, tanquesti attegiamenti”. to da mettere addirittura a rischio la sicurezza degli automobilisti, il comune di Macchia Valfortore ha ritenuto indispensabile un intervento di messa in sicurezza attraverso dei lavori che ripristinino la percorribilità della strada in questione. I lavori sono affidati alla ditta Carozza Salvatore di Macchia Valfortore. Spesso si dimentica che la strada è uno spazio sociale e collettivo, un luogo di incontro e di scambi economici e che devono essere tutelati sia gli automobilisti che i pedoni. Una corretta manutenzione evita che la strada possa arrivare a condizioni spesso pietose

Attenzione del Comune per le strade interpoderali

Commemorare questi personaggi storici vuol dire fare propri i loro insegnamenti

Pietracatella. Giunta alla diciottesima edizione l’iniziativa locale

Successo per la manifestazione ecologica ‘Puliamo il mondo’ Per il 18° anno consecutivo il Comune di Pietracatella aderisce alla manifestazione principe di Legambiente: Puliamo il Mondo. Protagonisti ancora una volta i piccoli, bambini e ragazzi, delle scuole elementari e medie, aiutati anche dai piccini (mascotte della manifestazione stessa) dell’asilo. Più di 110 persone tra piccoli e grandi hanno preso parte a Puliamo il Mondo di quest’anno. Alle ore 9.30 appuntamento sul belvedere dove vi è stata la distribuzione del materiale di Legambiente da parte dei responsabili della manifestazione e del Comune stesso. Dopo la divisione in gruppi, in base all’età dei bambi-

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ni, ci si è recati nelle aree individuate per la bonifica: pineta di via Giardino e aree verdi adiacenti (bambini elementari), area c.da Varnavea e dietro la Morgia (ragazzi scuole medie), parco giochi e aree adiacenti (bambini elementari ed i piccoli dell’asilo). I partecipanti hanno raccolta circa 10 sacchi grandi d’immondizia che poi verranno smaltiti dagli addetti del Comune alla pulizia urbana. Alle ore 12.00 ritrovo sul Belvedere e classica foto di gruppo, seguita dalla distribuzione di gadget di Legambiente, per i più piccoli ed i ragazzi, e di sacchi per la spesa per i genitori. Grande soddisfazione da

Partecipazione e cambiamento: queste le parole chiave che Legambiente ha scelto per l’anno 2011 parte degli organizzatori e di tutta l’amministrazione comunale per la folta partecipazione che ogni anno caratterizza l’evento. “La cultura ambientale è una delle tematiche fondamentali del vivere moderno” dice il sindaco, che ha pre-

so parte alla manifestazione, “ed i più piccoli rappresentano la base principale di un futuro sostenibile. Il nostro Comune è da tempo vicino a tali tematiche collaborando attivamente con associazioni come Legambien-

te, un faro per le politiche di sviluppo sostenibile attivate dai comuni.” chiosa aggiungendo “Sicuramente la nostra Amministrazione parteciperà alla campagna del 2012, mettendo in campo nuove iniziative e risorse”. Queste le parole di Legambiente nazionale: “Partecipazione e cambiamento: sono queste le parole chiave che Legambiente ha scelto per l’anno 2011. Partecipazione per sottolineare e ricordare a tutti noi che Legambiente è una comunità di donne e uomini che con il loro contributo cercano di costruire un mondo migliore. Cambiamento perchè vogliamo trasformare questo Pianeta: renderlo più pulito, più sicuro, più giusto. Lo facciamo iniziando dai territori in cui abitiamo, combattendo gli scempi e gli abusi sull’ambiente, costruendo storie di alternative sostenibi-

li in campo ambientale, energetico, economico. Dopo trent’anni di storia abbiamo ancora voglia di partecipare e di cambiare le cose. In un periodo in cui il senso collettivo e il bene comune sembrano principi dimenticati, diventa ancora più prezioso costruire un luogo che trasmetta la voglia e l’importanza di contribuire in prima persona. Contro l’offensiva nuclearista, per continuare a combattere le ecomafie, per promuovere le energie alternative e sostenibili, per denunciare il saccheggio del territorio, per sostenere un nuovo modello economico, per rilanciare quanto di bello e peculiare è racchiuso nei nostri territori dobbiamo e possiamo essere tanti. Perchè in questi 30 anni Legambiente ha fatto crescere nelle coscienze e nelle esperienze quotidiane l’idea che cambiare è necessario e possibile.”


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Montefalcone. Il sindaco scrive una lettera aperta ai cittadini

D’Angelo: “I tagli ai comuni sono limiti ai tuoi diritti” M O N T E FA L C O N E NEL SANNIO. Il sindaco Gigino D’Angelo scrive ai suoi cittadini: I tagli ai comuni sono tagli ai tuoi diritti. “ Carissimi cittadini, oggi dirò al Prefetto e al Ministro dell’Interno che questo Comune non è più in grado di dare i servizi ai cittadini. Chiuderò simbolicamente l’ufficio Anagrafe e stato civile. Si tratta di una forma di protesta molto forte, contestuale in tutti i Comuni italiani, alla quale siamo arrivati perché non siamo riusciti a far cambiare una manovra economica necessaria ma sbagliata nelle parti riguardano le istituzioni ter-

vostra vita ma cercare di migliorare i servizi e le prestazioni in tutti i settori e di difendere i vostri diritti. Oggi non è più possibile perché si preferisce togliere ai Comuni Gigino D’Angelo invece di andare a ritoriali. Non vogliamo vedere dove le risorse si peggiorare la qualità della sprecano realmente. Ogni

anno i Comuni hanno portato soldi alle casse dello stato per un totale di oltre 3 miliardi di euro. Lo Stato continua a sprecare e noi siamo costretti ad aumentare le tasse o a chiudere i servizi. Ho deciso di scrivervi per far conoscere a che punto siamo arrivati e perché ognuno di voi possa rendersi conto che la protesta che i Comuni e l’Anci stanno facendo non è la protesta della “casta” ma di chi lavora seriamente per rendere i nostri Comuni ed il nostro Paese sempre più solidi, competitivi e vivibili. Se mi verrete a trovare vi aprirò le porte del vostro Comune”.

Il Comune di Montefalcone

“Lo Stato continua a fare sprechi e noi siamo costretti ad aumentare le tasse o a sopprimere i servizi”

All’Angelus del Papa Benedetto

Tullio Farina commenta l’avvio della campagna elettorale

Gli agricoltori a Castel Gandolfo per la Giornata del Creato

“L’attuale dirigenza politica locale è impalpabile ed inconsistente”

Una delegazione di zona della Coldiretti di Trivento ieri a Castel Gandolfo per la Giornata che festeggia la salvaguardia del Creato. Un mercato di Campagna Amica con le specialità salvate dall’estinzione dall’attenta opera di recupero e conservazione degli agricoltori, che doneranno al Santo Padre un vero e proprio alveare per la produzione del miele nella fattoria pontificia, ha animato la celebrazione della Giornata promossa dalla Coldiretti con migliaia di pellegrini ieri domenica 18 settembre dalle ore 9,30 a Castel Gandolfo dove si tiene l’Angelus del Papa. Una occasione per far conoscere il valore delle api ma anche un dono profondamente simbolico perché le api non sono importanti solo per la produzione di miele ma sono delle vere sentinelle dell’equilibrio naturale globale tanto che la loro scomparsa avrebbe conseguenze disastrose per la salute e l’ambiente. L’alimentazione infatti dipende per oltre un terzo da coltivazioni impollinate attraverso il lavoro di insetti, al quale proprio le api concorrono per l’80 per cento. Gli agricoltori molisani, insieme a quelli provenienti dalle diverse regioni, hanno partecipato alla Santa Messa nella parrocchia Pontificia San Tommaso da Villanova antistante alla residenza del papa Benedetto XVI ed assisteranno all’Angelus.

Regionali 2011, il commento sui “ listini” dell’ex consigliere regionale Tullio Farina. “ La compilazione dei listini elettorali da parte dei due più grandi schieramenti politici per le imminenti elezioni regionali è l’ennesima prova di come Trivento e il suo comprensorio non siano per niente tenuti da conto e di come l’attuale dirigenza politica locale sia impalpabile ed inconsistente. Ed infatti mentre nel listino del centro sinistra, a giusta ragione, si registra la presenza del vicesindaco di Agnone in rappresentanza di una zona interna dell’Alto Molise, per Trivento e il suo interland nessuna considerazione. Se il centro destra questa distrazione se la può permettere, visto che sul proporzionale riesce ad eleggere un rappresentante locale e che i suoi candidati raccolgono consensi a manca e a dritta,, per il centro sinistra tale distrazione potrebbe essere fatale. Le ultime elezioni provinciali hanno fatto registrare un clamoroso flop elettorale, tanto che tutti i candidati del centro sinistra messi insieme hanno raccolto a stento 700 voti rispetto ai quasi 3000 voti espressi, per cui si rendeva indispensabile rafforzare la coalizione con la presenza di un candidato sul listino per dare un

messaggio agli elettori che la dirigenza politica regionale teneva a cuore il futuro di Trivento e di tutta la valle del Trigno. Al contrario nessun interesse è stato mostrato per la zona come a far intendere che il suo contributo elettorale è marginale rispetto alla battaglia da condurre. E pur vero che tra gli attuali amministratori politici locali c’è poco da scegliere, ma persone valide tra la cosiddetta società civile ce ne sono molte. Sarebbe bastata un po’ di attenzione e riflessione. Nel 2000, allorquando ricoprivo la carica di sindaco, con forza si pose agli schieramenti politici la necessità di mettere sul listino un candidato di Trivento; si trovò, come al solito, il centro sinistra sordo alle istanze della periferia, ma il centro destra , con quel volpone di Michele Iorio, comprese il problema e mise a disposizione un posto sul listino. Fu offerto a me, nella mia qualità di sindaco. Per coerenza politica e per non abbandonare gli amici di

Tullio Farina

cordata non accettai e la scelta non ebbe ripercussioni negative perché venni eletto alla Regione sul proporzionale con lo SDI. Alla luce degli accadimenti odierni, visto che la coerenza in politica non paga e che l’amicizia per molti esiste solo per interessi, devo dire che forse feci male. Anche e soprattutto oggi l’attuale classe politica locale avrebbe dovuto porre con insistenza lo stesso problema perché solo così avrebbe potuto dare un segnale di inversione di rotta. Ma chi degli attuali protagonisti politici ha lo spessore politico per chiedere tanto e per battere i pugni sul tavolo? Chi ha la forza di dare il ben servito o sbattere la porta in faccia a qualcuno che conta ?

Tutt’al più possono fare i cerimonieri di corte per qualcuno che promette finanziamenti o qualche incarico in cambio di voti e di consensi e per partecipare ai suoi banchetti. Personalmente sono scontento per come sono andate le cose, a Trivento la politica è stata messa in soffitta. Mi hanno riferito che nella notte di venerdì lo spettacolo per la composizione del listino sia stata prerogativa solo dei segretari politici che oggi rappresentano solo se stessi; addirittura sembra che qualcuno ha avuto anche la sfrontatezza di fare il suo nome. L’unica soddisfazione è quella di vedere sul listino l’avvocato Oreste Campopiano con il quale ho condotto la battaglia politica per le provinciali. Evidentemente già da tre mesi fa avevo intravisto quella forza politica che avrebbe avuto un riconoscimento ed uno spazio politico così significativi, a prescindere dai come andranno le cose. In politica il fiuto, ossia la capacità di prevedere gli sviluppi della situazione, è innato e non lo si acquista con le manovre di piccolo calibro. Il tempo è e sarà sempre galantuomo. Questa campagna elettorale, comunque, non mi dice più di tanto perché è molto gattopardesca: tutto deve cambiare perché tutto deve restare come prima” .

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REDAZIONE VIA G. BERTA n. 76 - 86170 ISERNIA

Il sindaco Sparacino: il materiale acquisito dal Comune fu portato via dal padiglione della Zampogna

Traffico d’armi, trema anche Isernia Forse nel museo isernino della Memoria e della Storia i reperti trafugati a Scapoli Tutt’altro che chiusa l’inchiesta sul presunto traffico d’armi che agli inizi di luglio ha portato all’arresto, tra gli altri, di Filippo Sparacino, 52 anni, di Scapoli, e di Giovanni Capone, 50enne, di Pesche. Dopo l’operazione portata a galla dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere, sta facendo nuovi accertamenti anche quella di Isernia. L’input è stato dato dal sindaco di Scapoli, Renato Sparacino: “Dopo gli esposti presentati un paio di anni fa alla Procura di Isernia, ho fatto delle comunicazioni anche nei mesi scorsi. L’ultima all’incirca un mese fa”. Il contenuto? Il primo cittadino preferisce non parlarne. Ricorda comunque quanto segnalato agli inquirenti un paio di anni fa: “La notte del sei giugno del 2009, in pratica dopo la mia elezione, ignoti trafugarono del materiale, armi comprese, nel padiglione del museo della zampogna. Il materiale era lì, in attesa dell’apertura di quello dedicato al Corpo italiano di liberazione. Quei reperti erano stati acquisiti dal Comune. Per questo feci una denuncia contro ignoti. Sembra che quella notte le forze dell’ordine individuarono sei/ sette persone che caricavano del materiale – aggiunge il sindaco Sparacino -, ma fu detto loro che era in corso un trasloco, perché dovevano essere fatti dei lavori in quel locale. Fatto sta che alcune

armi e altri reperti (divise e quant’altro) non ci sono più”. Che fine hanno fatto? “Una parte le abbiano qui a Scapoli, in uno scantinato blindato, in attesa che venga aperto il museo del Corpo italiano di liberazione. Le altre? Non so. Non vorrei – aggiunge sibillino – che siano finite in altri musei”. Ad esempio? “Non saprei – a parlare è ancora il primo cittadino di Scapoli –: ma dalle immagini viste in tv mi è sembrato di riconoscere alcuni dei pezzi prima presenti a Scapoli all’interno del museo allestito a Isernia (quello dedicato al X Settembre, all’interno del Torrino, ndr). Potrei però sba-

gliarmi. Certo è che circa una settimana fa è venuta da me una persona che mi ha detto: “cosa ci fa nel museo di Isernia una divisa che avevo donato al comune di Scapoli?”. Forse solo una divisa milita-

re che somigliava a quella segnalata: in effetti ce ne sono tante in circolazione, risalenti al periodo delle guerre mondiali. Se ne saprà di più al termine degli accertamenti della Procura isernina. All’epo-

ca dell’inchiesta della Procura di Santa Maria Capua Vetere fu tirato in ballo anche il museo di Rocchetta. Ma non è detto affatto che vi siano collegamenti tra i musei di Isernia e Rocchetta e questa inchiesta. Né con i due indagati molisani. Che hanno sempre respinto le accuse al mittente. Oltre a loro, ricordiamo, sono coinvolti nell’inchiesta: Gabriele D’Addio, di 54 anni di Santa Maria Capua Vetere, già titolare di un’armeria ed inserito nell’elenco dei periti e consulenti del Tribunale e Procura della repubblica; Paolo Del Bravo, di 58 anni, di Roma, titolare di un armeria nella capi-

tale; Gabriele Giovannardi, di 55 anni di Fiorenzuola (Firenze), titolare di una ditta per la costruzione, disattivazione ed inertizzazione di armi da guerra. I due isernini, appassionati di armi antiche, potrebbero cioè essere finiti in questo giro inconsapevolmente. In sostanza acquistavano dei pezzi dagli altri indagati (sulla carta in regola), senza sapere cosa c’era dietro. Non a caso sia Capone che Sparacino, difesi dall’avvocato Duilio Vigliotti, già da molto tempo hanno ottenuto i domiciliari. E nei prossimi giorni potrebbero arrivare altre novità a loro favorevoli.

Scaduta la convenzione con la Regione. La Fns Cisl: siamo al collasso, intervenga il prefetto

Incendi, Vigili a corto di personale

Domenico D’Aquilante

Anche ieri è stata una giornata nerissima sul fronte degli incendi. I più impegnati-

vi nei territori di Agnone, Capracotta e nel Venafrano, a ridosso del confine tra Campania e Molise. Nell’hinterland agnonese le sterpaglie in fiamme hanno minacciato anche le cabine del metano e della corrente elettrica. Fortunatamente non si sono registrati danni, grazie al pronto intervento dei Vigili del fuoco. Esteso anche l’incendio tra San Pietro Infine (Caserta) e Vallecupa (frazione di Venafro): sul posto hanno operato gli uomini della Protezione civile

e un elicottero, mentre nella prima fase è stato chiesto il sostegno dei Vigili del fuoco. In effetti anche ieri il comando provinciale (e il distaccamento di Agnone) è stato messo a dura prova. In caserma non c’era rimasto quasi più nessuno. Le squadre in servizio hanno dovuto fare i salti mortali per far fronte alle richieste di intervento. Tante. Il caldo e la siccità di questi giorni di certo non stanno aiutando: le fiamme – alimentate dal vento – trovano “terreno fertile”. E

alle squadre antincendio tocca “pedalare”. I Vigili, però, lamentano una situazione critica, ai limiti del surreale. Il comando è a corto di personale, dice senza giri di parole Domenico D’Aquilante, segretario regionale della Federazione Nazionale Sicurezza della Cisl: “Sabato – ha detto è scaduta la convenzione con la Regione. Non facciamo più parte della Soup (sala operativa unificata regionale, ndr). Significa che non possiamo più contare su una squadra fissa.Tra

l’altro a Isernia viviamo una situazione assurda: il comandante e il vice comandante sono stati trasferiti contemporaneamente. Scarseggiano anche i funzionari, per non parlare del personale. E a Campobasso non se la passano meglio. Se continua così, con gli incendi, per noi saranno problemi seri. Stiamo vivendo una situazione difficile – conclude D’Aquilante -: a questo punto non escludiamo di chiedere un intervento del prefetto o di ricorrere ad azioni legali”.

L’ANGOLO DELLA BELLEZZA

Cicatrici, ecco come intervenire Rubrica di Chirurgia estetica a cura del dottor Antonio Martella

Quando una lesione raggiunge lo strato più profondo del derma o l’ipoderma (il grasso sotto la pelle), quasi sempre lascerà un “ricordo”: una cicatrice più o meno bella, testimonianza del processo di guarigione. Non vorrei dilungarmi sulla genesi né sull’aspetto istologico delle cicatrici, in quanto ritengo essere più utile per il lettore conoscere le possibilità esistenti per ridurre l’impatto antiestetico delle cicatrici ed i fastidi che possono procurare. Sfortunatamente, non disponiamo di un rimedio unico per ogni cicatrice e spesso è impossibile “can-

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cellarle” del tutto, ma si deve solamente puntare ad un miglioramento. Bisogna anche aggiungere che la cicatrizzazione è un processo delicato, influenzato sia da fattori genetici, che costituzionali, che comportamentali (il fumo è devastante per la guarigione delle ferite, così come non è utile una dieta esclusivamente vegetariana): tutto ciò rende quindi molto difficile prevedere prima dell’intervento come sarà la cicatrice. Che tipologia di cicatrice si possono avere? Le cicatrici si possono differenziare in cicatrici infossate, diastasate ( allargate ),

ipertrofiche ( rilevate ) e cheloidee. Quali sono i rimedi per i ogni gruppo di cicatrici? Le cicatrici infossate sono quelle da acne o da esito di incidenti e traumi con perdita di sostanza. In questi casi, se si tratta di cicatrici sul volto, si possono correggere con laser Co2 frazionato, con peeling di media-alta potenza o dermoabrasioni che permettono una esfoliazione dello strato superficiale della pelle ed un’aspetto finale di maggior levigatezza. Per le cicatrici infossate sul volto molto profonde e sul resto del corpo si ottengono risultati molto buoni

sia “riempiendo” l’infossamento (parliamo di lipofilling o filler), sia “ rifacendo “ chirurgicamente la cicatrice. Le cicatrici che risultano allargate ( dette diastasate ) nella maggior parte dei casi sono il risultato di una sutura fatta con tecniche o materiali non adatti o, soprattutto, di un paziente che ha sottoposto a, movimenti bruschi o traumi una ferita chirurgica. A volte, inoltre, alcune zone del corpo sottoposte a trazioni molto forti (schiena, polpaccio…), pur se operate perfettamente e con un paziente che rispetta alla lettera i consigli del chirurgo, danno esiti del genere. Per

Antonio Martella

queste cicatrici la correzione chirurgica è l’unica soluzione. Le cicatrici ipertrofiche e cheloidee sono molto più larghe del taglio originale, rilevate, irregolari, frastagliate e possono essere pruriginose o anche dolorose. Le cause sono certamente costituzionali e chi fa cicatrici di questo tipo, tenderà a farne sempre. Le terapie

studiate sono moltissime, ma quelle più efficaci sembrano essere l’infiltrazione all’interno della lesione con cortisone e la compressione. L’escissione e la correzione chirurgica dovrebbe essere presa in considerazione solo come seconda possibilità, ed in casi selezionati per l’elevato rischio di recidive.


Lunedì 19 settembre 2011

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Il presidente della Giunta e quello del Consiglio: numeri alla mano abbiamo dimostrato di essere virtuosi

Basta accanirsi con la Provincia Mazzuto e Cicchino si ribellano all’eliminazione dell’ente previsto dalla manovra Abolizione delle Province, fermo parere contrario è stato espresso da Lauro Cicchino durante la riunione dell’Upi svoltasi a Roma. Lauro Cicchino, in rappresentanza dell’ente di via Berta in qualità del Presidente del Consiglio, ha ribadito l’importanza dell’ente pentro per i servizi erogati sul territorio e per le competenze svolte. Cicchino, in particolare, ha sottolineato, in perfetta sintonia con l’ordine del giorno approvato dall’Upi, la necessità di tagliare i costi della politica soprattutto nei più alti livelli di Governo e il vulnus democratico che si creerebbe con l’abolizione dell’ente. “Nell’attuale disegno di legge costituzionale – ha affermato Cicchino - è prevista l’abolizione della Provincia e la sua sostituzione con un ente sub regionale non elettivo. Ciò, a mio avviso, rappresenta un vulnus democratico perché priva i cittadini della possibilità di poter eleggere democraticamente il proprio rappresentante territoriale. Le Province, poi, – ha aggiunto Cicchino - non possono essere considerate sempre il capro espiatorio dei mali della Repubblica per la risoluzione dei problemi dei costi della politica e neanche possono rappresentare, così come si vuole fare apparire, la cosiddetta casta. Occorre ricordare che sui costi della politica delle Province si è già intervenuti in profondità mentre poco è stato fatto su altri livelli di governo. A questo proposito per capire dove sarebbe il caso di intervenire basta guardare il peso dei compensi degli eletti sulle casse dello Stato. Ebbene, per le Regioni questi costi, secondo una relazione del Ministero dell’Economia, sono

Il Presidente del Consiglio, Lauro Cicchino

di 907 milioni di euro per le Regioni, di 617 per i Comuni e di 461 per il Parlamento. I costi più bassi sono, invece, proprio quelli delle Province dove per gli eletti si spendono in totale 113 milio-

ni di euro. Ciò significa che l’impatto dei costi della politica delle Province è solo del 5 per cento, contro il 43 per cento delle Regioni e il 22 per cento del Parlamento. Se poi - ha aggiunto il Presidente

Cicchino – si vanno a guardare i numeri riguardanti la spesa pubblica si scopre che le Province sono costate nel 2010 complessivamente allo Stato 12 miliardi di euro, pari solo all’1,49 per cento della spesa complessiva. Mentre per le Regioni si sono spesi 170 miliardi di euro, per l’amministrazione centrale dello Stato 182 miliardi e per la previdenza 298”. “Questi numeri dimostrano ancora una volta che per ridurre le spese della politica – ha ribadito il Presidente della Provincia, Luigi Mazzuto – è inutile accanirsi contro le Province. Al contrario, bisogna tagliare gli organi di nomina politica. Occorre, quindi, ridurre i consigli di amministrazione e gli enti non elettivi di secondo livello quali consorzi ed enti sub regionali. Le Province, comun-

Luigi Mazzuto

que, come ribadito anche nell’ordine del giorno dell’Upi, - ha concluso il Presidente non si tirano indietro rispetto all’esigenza di una profonda riforma. Sicuramente, però, l’appello che rivolgiamo al

Parlamento è quello di affrontare in modo coerente un percorso di riordino istituzionale che riguardi tutte le istituzioni della Repubblica. Questa sì che è la vera riforma da fare”.

Domani a Isernia assemblea organizzativa. Pietrosimone: aiuteremo chi è in difficoltà

La Cisl: basta con le pensioni da fame Il sindacato di categoria contro il Governo: non fa nulla per ridurre il disagio sociale sono state risparmiate le penDomani 20 settembre, a sioni, stando anche agli inten- Vino Macchia partire dalla ore 10:00, presti funesti delle prime proposo Hotel “La Tequila” di IserUna risorsa ste, ma è altrettanto vero che nia, si terrà l’Assemblea orLuigi nulla è stato fatto per miglio- per il turismo ganizzativa della FederazioPietrosimone, rare le condizioni dei pensione Pensionati della Cisl Mosegretario lise. Interverranno i dirigenti nazionali del sindacato, il segretario generale Pietro Iocca, il responsabile regionale dei Pensionati, Luigi Pietrosimone. L’Assemblea Organizzativa si ripete ogni due anni, è il momento in cui si tirano i bilanci della gestione e si lanciano le linee guide per il futuro, “sarà anche l’occasione per avere un confronto diret-

regionale pensionati Cisl; il sindacato di categoria ha organizzato un incontro a Isernia

to con i nostri iscritti su quanto sta accadendo a livello nazionale – riferisce il segreta-

rio Luigi Pietrosimone - nella manovra finanziaria è pur vero che in qualche modo

nati, soprattutto di coloro che raggiungono a malapena i 500 euro al mese. L’assemblea organizzativa che ci apprestiamo a tenere – conclude Pietrosimone- ci darà l’opportunità di concentrare le nostre risorse ed organizzarle al meglio sul territorio per la tutela dei diritti dei nostri pensionati e di chi vive in condizioni di disagio e discriminazione sociale”.

Durante la mostra mercato del doc pentro, di scena lo scorso week end a Macchia d’Isernia, è stato deciso di inserire la manifestazione nel calendario delle manifestazioni di interesse turistico della Provincia di Isernia. L’intesa è stat siglata tra il sindaco Nicolina Del Bianco e l’assessore provinciale Florindo Di Lucente.


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Incroci non segnalati costringono gli automobilisti a compiere brusche frenate: critica la sicurezza in inverno

Altomolise, impossibile trovare la strada Dalle arterie principali sono stati rimossi i cartelli che indicano la via per i paesi di Vittorio Labanca AGNONE. “Che fine hanno fatto i paesi alto molisani, o meglio i loro cartelli indicatori stradali, per chi provenendo da Campobasso via Isernia vuole giungere nell’area della montagna della regione?”. Interrogativo postoci da un nostro lettore che volendo raggiunge Capracotta dal capoluogo regionale in prossimità di Isernia non ha trovato più le indicazioni dei centri alto molisani se non quelli indicanti la direttrice “mare” verso Vasto e San Salvo. Forse qualche disattenzione del nostro o cartelli rimossi temporaneamente in attesa di nuovi?. A proposito di cartellonistica stradale, i nuovi bivi in località Montagna e Provinciale di Castelverrino soprattutto di innesto alla fondovalle Verrino avrebbe-

Altomolise, spariscono i cartelli che indicano i paesi

ro necessità di cartellonistica di allerta e di moderazione della velocità. Chi viene da Isernia sulla ex Statale 86, proprio in località Montagna,

appena sorpassato un cavalcavia si trova la rotonda formata da enormi “new jersey”di colore bianchi e rossi che obbligano gli auto-

mobilisti a effettuarla in periplo per imboccare il viadotto che conduce vesso Agnone. Frenata improvvisa (inoltre c’è anche il segnale precedenza per il traffico che proviene dal nuovo lotto della Verrino) che d’inverno potrebbe essere fatale con la strada viscida da pioggia, ghiaccio o neve. Ma anche qui si spera che s’intervenga. “Entro il prossimo Natale - ha affermato l’ingegnere capo della Provincia, Lino Mastronardi- speriamo di concludere i lavori che interesseranno le piazzole di immissione al secondo lotto della fondovalle. Le stesse vedranno una rotonda che rallenterà il flusso automobilistico e un’adeguata illuminazione”. In attesa dei lavori, si spera anche in qualche intervento di raddrizzamento delle curve che immettono nella cittadina

alto molisana all’uscita di Agnone sud. Quella che pullman turistici e camion devono e dovranno obbligatoriamente percorrere per entrare in Agnone. Al contrario del

traffico automobilistico che oggi, percorrendo la stretta strada in località San Lorenzo, risparmia minuti preziosi e curve antipatiche per entrare in città.

Per l’ex dissidente le soluzioni devono necessariamente giungere dai cittadini del posto

Ospedale, è un problema degli agnonesi Chiantese critico sulla creazione di un nuovo comitato preannunciata da Pontarelli

Amedeo Chiantese

AGNONE. Tutti a difesa dell’ospedale di Agnone. E l’ultima sortita pro Caracciolo è stata quella di Enzo Pontarelli. Ma a montare su tutte le furie per chi fino ad oggi nulla ha speso per l’ospedale alto molisano e di colpo diventa paladino della sanità

dell’area montana è Amedeo Chiantese. “Un altro paladino della sanità altomolisana si fa avanti – esordisce Chiantese s- e con decisione. Finalmente qualcuno che si occupa concretamente del destino sanitario dell’Alto Molise. Dopo le rassicurazioni del “Michelone” che nulla ha eliminato ma che sa bene nulla funziona al Caracciolo, il risultato dell’Articolo 32, lusinghiero ma effimero perchè le decisioni non possono che essere di matrice politica, l’azione del movimento de “ Il Cittadino C’è”, splendido trampolino di lancio

L’ospedale di Agnone

politico per le passate comunali e forse per le future regionali, ed infine l’importantissima “Unità di crisi” che

credo sia in profonda crisi d’idee, ecco spuntare un nuovo salvifico comitato “a favore del Caracciolo” promos-

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO DAI NOSTRI LETTORI

Civitanova, due pittori le diedero lustro CIVITANOVA DEL SANNIO. In una lettera ad un amico conterraneo, mi vantavo di essere stato forse il primo ed anche probabilmente l’unico dei civitanovesi ad avere avuto il piacere di ascoltare un brano musicale del nostro illustre concittadino Nuccio Fiorda, noto compositore e direttore d’orchestra. Nella stessa lettera espri-

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mevo altresì il mio vivo compiacimento per aver avuto un altro grande privilegio: quello di essere forse anche il primo e l’unico civitanovese che ha avuto la fortuna di poter ammirare un dipinto (purtroppo solo in riproduzione fotografica ) di un insigne pittore di scuola napoletana, anch’egli di Civitanova, ingiustamente dimenticato: Angelo Maria Di

Scetta. L’una e l’altra soddisfazione le avevo provate in una stessa fortunata giornata durante la quale, presso il convitto M. Pagano di Campobasso, un concerto dedicato a musicisti molisani fece seguito alla chiusura di una inedita mostra di opere di pittori dell’Ottocento molisano.I resti dell’antino monastero Civitanova Sulla scia didiquell’entusiasmo, approdai successiva-

mente alla lettura quasi famelica della pregevole e voluminosa pubblicazione di Dante Gentile Lorusso: Attraversamenti nella cultura artistica dell’Ottocento molisano. In essa, l’autore dedica ampio spazio a due eccellenti pittori di Civitanova del Sannio, entrambi formatisi alla scuola napoletana: si tratta del già citato Di Scet-

so da uno strettissimo collaboratore e consigliere del Presidente, il sig Enzo Pontarelli (è emblematico che tutti siano a favore e che nonostante ciò le attività stiano sprofondando), sintesi di un risultato e di un fermento che porta alla morte per ipossia del nostro ospedale. Ma finalmente –ironicamente continua Chiantese- con questo nuovo “comitato“ le nostre opportunità di resistenza aumenteranno vorticosamente. Certo i più malevoli potranno pensare che questa lodevolissima e disinteressata iniziativa sia strumentale alla

candidatura del promotore alle prossime regionali, ma noi sappiamo con certezza che non è vero, siamo tutti convinti che il suo intervento “a favore” sarà risolutorio e soprattutto animato dall’amore disinteressato e viscerale per l’Alto Molise. E a questo punto mi chiedo se verranno fuori anche comitati per i disagi del trasporto. Altomolisani svegliamoci! – chiosa Chiantese -. Le soluzioni ai nostri problemi possono solo venire da noi cittadini animati dal desiderio di continuare a vivere nella nostra bella terra”. Vila

ta e di Pasquale De Curtis. A Dante Gentile Lorusso va riconosciuto, fra gli altri, il grande merito di avere squarciato il velo e rotto il lungo silenzio che avvolgevano la figura e l’opera di Di Scetta, al quale è dedicata nel suo paese una strada del centro storico ma del quale nulla o quasi nulla si sapeva finora, tranne che era un affermato pittore, che avendo dato lustro al paese, aveva ben meritato l’intitolazione di una strada. Ed allora provo qui a fornire qualche notizia riguardante il nostro, ripresa ov-

viamente da “Attraversamenti”. Nacque a Civitanova nell’anno 1818 ma si ignora il luogo e la data di. morte. Era l’ultimo di sei figli di Domenico e di Florinda Caldarone; i suoi fratelli morirono tutti in tenera età, con la sola eccezione della sorella Angiola Maria Violante. Frequentò il Regio istituto di Belle Arti di Napoli ed esordì in occasione della Mostra borbonica del 1835, a 17 anni, esponendo “La Sacra Famiglia”, un disegno come saggio di scuola. Guido Lastoria


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Emilio Pesino: le risorse ammontano a 30mila euro compreso il materiale promozionale

Finanziato il Parco dell’olivo Il progetto per la valorizzazione dei beni ambientali e culturali

Emilio Pesino

di Marco Fusco Altri fondi dalla regione per la città di Venafro. Questa volta a beneficiarne sarà il Parco regionale dell’Olivo di Venafro. Il finanziamento arriva direttamente dall’assessorato alla cultura della regione Molise. A richiederlo è stato il presidente dell’Ente Emilio Pesino. Infatti, con nota dello scorso primo settembre il presidente della giunta regionale Michele Iorio ha comunicato al parco il finanziamento del progetto proposto da Pesino e denominato “Attività promozionale dei beni culturali ed ambientali dell’Ente Parco regionale dell’Olivo di Venafro ai sensi della legge regionale n. 17/79 e dell’Accordo di programma per la valorizzazione del patrimonio culturale, storico e artistico della regione Molise, Cultura e Territorio” “Grazie al finanziamento pari a 30.000 euro- ci dichiara il presidente dell’Ente Parco Emilio Pesino-, comprensivo di materiale promozionale, viene a colmarsi una lacuna nella fruibilità dei beni architettonici e naturalistici del territorio, il cui godimento non è spesso non praticabile per la chiusura dei siti ai visitatori o per inadeguata promozione. Il finanziamento sarà prorogabile nelle prossime annualità.” E si rafforza pure l’asse tra parco e Comune di Venafro, perché

l’iniziativa finanziata dalla regione, verrà inserita nell’ambito di alcune iniziative già avviate insieme all’assessorato al turismo del Comune di Venafro. Con questi soldi si apre qualche spiraglio anche per l’occupazione giovanile, perché per attuare le iniziative promozionali Pesino è intenzionato ad investire sulle risorse umane con l’utilizzo di due figure professionali da collocare nella sede del parco. Cosa dovranno fare queste figure professionali? E’ presto detto. “ Organizzare una gestione integrata degli accessi, uniformando orari e coordinando la fruibilità dei luoghi d’interesse storico e naturalistico in collaborazione con gli altri enti gestori dei beni culturali ed architettonici (Comune, Soprintendenza ecc.), fungere da accompagnatore turistico, assicurare un servizio continuativo di supporto informativo, coordinare e mettere in rete le emergenze ambientali e storiche del territorio limitrofo a quello del Parco, al fine di ampliare l’offerta turistica del territorio e renderla più appetibile, gestire servizi informatici di supporto quali siti internet dedicati, promuovere in ambito scolastico progetti di fruizione didattica del territorio al fine di migliorare la conoscenza dello stesso, fondamento per la sua conservazione, coordinare le iniziative promozionali dell’Ente (manifestazioni, stages, convegni, eventi didattici)”. Intanto nei giorni scorsi il presidente Pesino ha promosso alcuni incontri sot-

toscrivendo anche atti importanti. Lo scorso 14 settembre si è tenuto presso la sala giunta del Comune di Venafro un incontro tra Ente Parco, Assessorato al Turismo del Comune di Venafro, Camera di Commercio, Coldiretti e Associazioni

Slow Food e il Gruppo, circa l’organizzazione di un evento promozionale del Parco. La seduta sarà aggiornata al fine di valutare l’esistenza dei presupposti organizzativi, tempi ed un programma preciso. Il 16 settembre, invece,sottoscritta dal Presi-

chè si arrivasse, in tempi brevi, all’espletamento della gara. Lo stesso delegato all’ambiente ha annunciato che sta lavorando per reperire altri finanziamenti e completare il pacchetto di interventi di riqualificazione di tutto il sito. Come è noto, i lavori sono rivolti a tre aree di intervento: area di corrispondenza dell’accesso all’Oasi Le Mortne; area di corrispondenza del punto di informazione turistica(P.I.T. ndr) e tratto di collegamento tra il punto di informazione e l’Oa-

suoli agricoli e degli oliveti in riferimento alle normative del Parco e ai regolamenti comunali vigenti, al fine di prevenire gli incendi, negli eventi organizzati dall’Ente Parco e a rendere disponibili i mezzi dell’Associazione per le esigenze del Parco.

Dopo le dimissioni del commissario straordinario i cittadini si chiedono quali iniziative ci sono in programma per lo sviluppo

Consorzio industriale, serve stabilità ed affidabilità per il futuro All’indomani delle dimissioni detti del Consorzio Industriale di del commissario straordinario del Pozzilli, quando invece pochi Consorzio Industriale d’Isernia/ anni addietro si sfioravano i Il Consorzio industriale Venafro ( atto ancora da conferma1.500 occupati. E se l’occupaziore ufficialmente e perciò meglio ne diretta è in calo, figurarsi l’indefinire probabile ) l’opinione dotto e tutto quanto ne consegue. pubblica del Molise occidentale Alla luce di tutto questo, divenin tema di Consorzio Industriale ta perciò decisivo il futuro assetdi Pozzilli trattasi della zona ovest to politico/amministrativo deldella provincia pentra, compresi il l’ente, nonché le linee programcapoluogo ed il secondo centro, matiche entro cui muoversi per Venafro- s’interroga in maniera siaffrontare l’emergenza/lavoro gnificativa : quale sarà la futura nel Venafrano e risolverla nel conduzione del Consorzio produtbreve. E’ infatti urgente dare ritivo altomolisano ? Quali le linee sposte ai giovani del territorio, programmatiche di un ente da ristrutturare dalle fondamenta, se si vuole fermare la nuova emigrazione operaia ed intelletse si vuole che riprenda a promuovere e garantire occupazio- tuale in atto da anni. Ecco allora emergere l’importanza asne ed economia ai giovani ed all’intero contesto sociale del soluta del futuro vertice politico del Consorzio di Pozzilli, Molise occidentale ? Domande importantissime, sia per dare che deve scaturire dalla collegialità d’intenti e voleri, rifugnell’immediato risposte concrete alla crisi occupazionale in gendo d’acchitto da qualsiasi imposizione vertistica dall’alatto nella zona e sia per fronteggiare il costante regresso, in to. La crisi dell’agglomerato produttivo d’Isernia/Venafro e termini lavorativi ed economici, del Consorzio stesso. E’ sot- del lavoro sul territorio si risolve solo unendo gli sforzi ed to gli occhi di tutti, purtroppo, lo stato di salute dell’agglome- operando l’uno accanto all’altro, in maniera costruttiva e fatrato produttivo in tema : fabbriche che da anni hanno chiuso i tiva. Ed allora, ecco l’auspicio dell’opinione pubblica delbattenti trasferendo altrove attività e addetti una volta venuti l’area, il Consorzio Industriale d’Isernia/Venafro torni finalmeno i vantaggi derivanti dall’inserimento del Molise nel co- mente alla gestione dei veri rappresentanti istituzionali delsiddetto “obiettivo 1”, industrie che hanno cessato la produ- l’area e degli enti che ne fanno parte, mettendo da parte conzione a Pozzilli senza riavviarla in alcuna altra zona d’Italia o trapposizioni, imposizioni e protagonismi infruttuosi. Solo d’Europa, aziende che sopravvivono ma alternano faticosa- così si potrà tentare di fermare il nuovo esodo di braccia, mente periodi di produttività ad altri di cassa integrazione, menti ed intelligenze giovanili trattenendo da noi il meglio rallentamenti ect., ed altre realtà che lavorano e danno occu- della terra molisana, ossia le future generazioni ! Ma queste, pazione ma non come una volta. Un quadro sostanzialmente per restare, hanno bisogno di lavoro e certezze, non già di deficitario tanto che oggi assommano a meno di 1.000 gli ad- personalismi e polemiche. T.A.

Aggiudicata per 250 mila euro la gara per la riqualificazione dell’oasi Le Mortine E’ stata aggiudicata la gara per la riqualificazione di tutta l’area dell’Oasi Le Mortine, territorio di Venafro. Una ditta specializzata in opere di verde attrezzato ha vinto la gara per un importo di lavori pari a circa 170 mila euro. In tutto l’appalto è di circa 250 mila euro. L’Oasi naturalistica dunque sarà oggetto di importanti interventi di riqualificazione. La pratica è stata seguita passo passo dal consigliere delegato all’ambiente Sergio Petrecca che ha avuto il merito di spingere affin-

dente dell’Ente Emilio Pesino e dal Presidente dell’Associazione dei Vigili del Fuoco in congedo – Delegazione di Venafro Elvio Santamaria, una convenzione finalizzata a supportare l’Ente nella la vigilanza antincendio, nel monitoraggio sullo stato dei

si stessa. E’ prevista anche la realizzazione di uno stagno didattico di circa 160 mq di estensione con una profondità di circa 2 metri. La realizzazione di questo stagno didattico, completa dal punto di vista ecologico, l’eterogeneo quadro di ambienti acquatici costituiti dal Fiume Volturno, bacino di regolazione e golene periodicamente allagate. Secondo gli addetti ai lavori lo stagno rappresenterà un’importante occasione di conoscenza della flora e della fauna tipica e di diversifi-

cazione dell’offerta eco turistica dell’Oasi naturalistica. Si realizzeranno anche percorsi naturalistici per un circuito didattico di notevole valenza culturale. Tra gli altri interventi che saranno portati a termine dalla ditta aggiudicatrice dell’appalto, la sostituzione della vecchia staccionata con nuova e robusta staccionata in legno di pino silvestre, in modo da creare una continuità sotto l’aspetto percettivo e visivo con l’Oasi. Saranno messe a dimora piante di olivo in

Oasi Le Mortine

modo da reintegrare i vecchi filari e formare un giardino botanico avente scopi didattici. Inoltre è prevista la sistemazione della stradina di accesso al punto di informazione che costeggia il cavalcavia della variante alla SS

85 Venafrana, e sempre lungo questa stradina è prevista la messa a dimora di piante di alto fusto, pioppo nero, in modo da creare un’adeguata barriera verde al rilevato stradale adiacente il sito. M.F.

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Gli interventi resi possibili grazie a un finaziamento regionale e a un contributo del Comune

A Fornelli un asilo più sicuro Iniziati i lavori per mettere in sicurezza l’edificio della scuola dell’infanzia FORNELLI. Al via i lavori per la ristrutturazione e la messa in sicurezza dell’asilo comunale. Gli interventi già appaltati da tempo stanno partendo in questi giorni. La bella notizia arriva proprio dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Giovanni Tedeschi. In realtà come abbiamo già detto i lavori erano in progetto da tempo ma solo oggi, grazie ai finanziamenti avuti dalla Regione il via libero definitivo ai lavori. Importanti gli interventi da realizzare per i quali saranno investiti poco meno di 200 mila euro. Un piccolo investimento sarà poi messo dal comune di Fornelli. I lavori alla scuola dell’infanzia sono di fatto molto attesi in comune perché il progetto stava a cuore sia la primo cittadino sia a tutti i genitori. La struttura

Una veduta di Fornelli

dell’asilo nei prossimi mesi sarà sottoposta ad una serie di interventi importanti ad iniziare con un alleggerimento della struttura portante in seguito poi si provvederà all’adeguamento della stessa

alle più recenti direttive sismiche in modo da rendere l’edificio più sicuro anche sotto questo fondamentale aspetto. Il tutto poi si concluderà con una serie di interventi mirati all’abbellimento

della struttura. La questione della scuola dell’infanzia era uno dei problemi che stavano maggiormente a cuore al sindaco Tedeschi che aveva chiesto anche dalle colonne del nostro quotidiano un veloce intervento per risolvere al delicata questione della sicurezza dei bambini . Tutto questo era avvenuto durante lo scorso anno scolastico quando, all’improvviso una plafoniera di era staccata ed era caduta addosso ad un piccolo alunno. In quel caso solo la fortuna volle che il piccolo non si fece male e che tutto potesse essere concluso solo con un grosso spavento da parte dei bambini e degli insegnanti. In quell’ occasione il sindaco Tedeschi aveva espresso tutto il suo rammarico e la sua apprensione per la sicurezza dei bambini e aveva

chiesto che venissero in breve stanziati i soldi per mettere in sicurezza la scuola. Anche le mamme avevano detto più o meno le stesse cose. A quanto pare ora i lavori sono alle porte e tutta la co-

munità non può far altro che accogliere con gioia il finanziamento che finalmente permetterà di effettuare presso la sede dell’asilo comunale i tanto attesi interventi che renderanno ola struttura più sicura ed accogliente.

Rocchetta a Volturno

Cerro al Volturno. Le direttive puntano allo sviluppo turistico del paese

Illuminazione pubblica a breve gli interventi per il miglioramento

Ecco il piano di fabbricazione

Nella foto il comune di Rocchetta

ROCCHETTA AL VOLTURNO. L’amministrazione comunale ha avviato una serie di interventi per migliorare lì arredo urbano del paese e per fornire un servizio sempre migliore alla cittadinanza. È di questi giorni la notizia del preventivi di spersa messo in previsione dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Antonio Izzi sui miglioramenti all’illuminazione pubblica per le vie del paese. Gli interventi previsti dall’amministrazione comunale prevedono appunto il potenziamento dell’illuminazione che in alcuni punti del paese è carente. Molti gli interventi voluti dal sindaco Izzi per abbellire il grazioso centro di Rocchetta a cominciare dalla sistemazione delle aiuole e degli spazi verdi del paese. Interventi che sono stati apprezzati anche dai turisti che hanno infatti commentato positivamente il fatto che il comune di Rocchetta fosse davvero ben tenuto dall’amministrazione. Adesso questo ulteriore intervento alla illuminazione pubblica renderà non solo più bello ma anche più sicuro il centro abitato del paese.

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Approvato dal consiglio comunale il regolamento per edificare

Nella foto Iannarelli, sindaco di Cerro CERRO AL VOLTURNO. targata Iannarelli Cerro avrà Approvato dal consiglio co- un nuovo piano di fabbricamunale il nuovo piano di zione. L’interevento varato dal consigli servirà a regofabbricazione nel paese. Il piano, era immutato dal lamentare l’edificazione di 1974, ora, grazie all’inter- nuove strutture. Il piano forvento dell’amministrazione nirà infatti l’occasione di

edificare in nuove aree e di realizzare anche servizi attraverso i quali l’amministrazione ed in particolare il sindaco Iannarelli contano di sviluppare turisticamente il comune di Cerro. Era infatti dal lontano 1974che non veniva modificato il piano di fabbricazione e che lo stesso non veniva adattato alle esigenze evolutive del comune che da sempre ha dimostrato una buona vocazione turistica. Nel nuovo piano varato dal Comune infatti sono presenti aree dedicate proprio a questo specifico settore. Soddi-

sfatto naturalmente il sindaco che ha sempre manifestato la volontà di proporre un forte sviluppo per il comune a di fare dello stesso centro un punto nevralgico per il turismo sfruttando la posizione strategica che il paese ha all’interno dei centri della Valle del Volturno e in particolar modo sulle vie di collegamento tra la Campania e l’Abruzzo. Il sindaco Iannarelli infatti non ha mai fatto mistero di voler incrementare lo sviluppo del proprio comune puntando alla valorizzazione del turismo e delle bellezza del paese.

Colli a Volturno, in arrivo in paese i Nonni-vigili COLLI A VOLTURNO. Riapre i battenti dopo la pausa estiva il centro di Aggregazione per Anziani “Tre Colli”. La struttura è nata lo scorso anno da un idea dell’allora sindaco Arcaro e ha ottenuto un notevole successo tra i cittadini del popoloso centro della valle. Ad occuparsi della gestione l’attuale amministrazione

comunale che ne ospita anche la sede. Infatti gli anziani possono ritrovarsi al piano terra della casa comunale. La popolazione anziana in questo modo può ritrovarsi e dedicarsi a molteplici attività in modo da trascorrere piacevolmente il tempo. È possibile infatti giocare a biliardo, a carte, dedicarsi al pomeriggi trascorsi con

allegria con le altre persone,ma anche prendere parte ad attività sportive e ricreative organizzate dall’amministrazione comunale. Un modo per socializzare ma anche per fare qualcosa di divesro che faccia sentire i nonni ancora parte attiva della collettività. Tra queste attvità anche quella del “Nonno Vigile” una figura che ormai si sta

Una veduta del paese

diffondendo sempre di più nei comuni.


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Le fiamme, alimentate dal vento, hanno lambito le case. Evacuati alcuni degli abitanti

Grosso incendio spaventa Rio Vivo Necessario l’intervento del Corpo Forestale e della Protezione Civile to che si è alzato in serata ha contribuito all’innalzarsi delle fiamme e soprattutto a rendere piu’ difficoltoso il lavoro dei vigili del fuoco. Le fiamme hanno lambito le case arrivando fino a poche decine di metri di distanza. Sul posto sono intervenuti subito i Carabinieri che per sicurezza hanno fatto evacuare alcune Incendio a Rio Vivo, tensione tra gli abitanti. Il quartiere non si può certo annaverare tra i più fortunati di Termoli. Dopo gli allagamenti invernali, un vasto incendio

ha interessato l’area preoccuoando non poco gli abitanti. Ieri, infatti, intorno alle sette di sera, si è sviluppato un incendio a ‘fiamma viva’. Fiamma viva perchè il ven-

persone dalle proprie case. L’incendio ha comunque scatenato il panico data anche la presenza contemporanea di una vera e propria task force intervenuta a Rio Vivo: tre camionette dei Vigili del

Fuoco, una del Corpo Forestale e una anche della Protezione Civile. Perciò, grazie all’intervento ‘multiplo’, il tutto siè risolto in poche ore. Unico danno, fortunatamente non occorso alle persone,

Strade bloccate per un paio d’ore

è stato l’incendio di un pollaio. Pare infatti che il proprietario sia riuscito a salvare solo alcune bestie. Anche la viabilità ha accusato rallentamenti poichè le strade sono state chiuse al traffico per almeno un paio d’ore. Intorno alle 21 le persone evacuate sono così potute rientrare nelle loro case per passarci la notte. Una notte che però non sarà stata portatrice di tranquillità dato il pericolo vissuto poche ore prima.

I componenti del circolo cittadino abbandonano: scelta familistica e privatistica

Regionali, Di Pietro jr candidato Bufera sul leader dell’Idv di Carlo Altobelli Elezioni regionali, Di Pietro candida il figlio, i componenti del circolo si dimettono. Finire sulla cronaca nazionale, per l’ex Pm di Mani Pulite Antonio Di Pietro, non è piu’ una novità. Ma che ci finisca con accuse simili al suo ‘nemico giurato’ il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi forse lo è davvero. Motivo del paragone è la candidatura del proprio figlio Cristiano DI Pietro alle prossime elezioni regionali. Una decisione che ha scatenato il caos nell’ambiente della politica molisana e non solo in quanto la notizia ha avuto ri-

salto anche negli organi di stampa nazionali. Ma la vera ‘rivoluzione’ è avvenuta all’interno del partito. Infatti i componenti del Circolo dell’Italia dei Valori di Termoli hanno deciso di dare le dimissioni ‘in toto’. “Una decisione – scrivono in un comunicato i membri dimissionari – figlia della stessa concezione familistica e/o privatistica che presumibilmente ha mosso il capo della Lega Nord, Umberto Bossi, a candidare e a far eleggere il figlio al Consiglio Regionale della Lombardia o il presidente del PDL Silvio Berlusconi a candidare e a far eleggere Nicole Mi-

netti allo stesso Consiglio Regionale Lombardo”. Un’accusa forte lanciata non tanto per la scesa in campo di Di Pietro junior, ma per la composizione della lista con candidati ritenuti ‘deboli’ proprio per favorire l’elezione del figlio del leader. “Avevano chiesto - dicono gli ex iscritti - di inserire personalità che avrebbero portato voti e qualità; ad esempio Vincenzo Greco, stimato notaio ed ex sindaco della città. Nessuno ci ha mai dato una risposta. Poi vediamo che si accolgono esponenti di altri partiti, come uno dei candidati alle primarie del Pd. Se il fosso lo salta-

no gli altri verso l’Idv per Di Pietro va bene, diversamente il partito mette veti e pregiudiziali. Questa visione strabica della politica non ci piace”. Una visione strabica non condivisa nemmeno dai due consiglieri di minoranza Antonio Russo e Giacomo Mario Di Blasio che, in accordo con l’iniziativa dei membri del Circolo cittadino dell’Idv, hanno deciso di interrompere la propria esperienza politica con il partito e fondare un nuovo gruppo consiliare denominato ‘Gruppo Civico’. Al momento non è nota alcuna replica degli interessati, Cristiano e Antonio Di Pietro,

Due incidenti nel fine settimana Coinvolti un uomo e una donna Due incidenti nel weekend appena trascorso. Che i sinistri siano sempre superiori nei weekend è una cosa risaputa. A confermarlo purtroppo c’è anche questo fine settimana. Fortunatamente però non si parla nè di decessi nè di feriti gravi. Entrambe le persone coinvolte sono state ricoverate ma non sono affatto in pericolo di vita. Seguendo l’ordine temporale, il primo incidente è avvenuto nella tarda

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serata di ieri. Tarda serata che è stata una delle cause principali. Sembra infatti che il buio sia stato una della cause principali. Una vecchia Fiat 500 procedeva in via Pertini quando ha colpito una donna rom di 45 anni. Il colpo è stato solo di ‘striscio’ ma ha causato una rovinosa caduta della suddetta. Trovandosi proprio vicino alla propria abitazione, l’intervento di amici e familiari è stato istantaneo. La donna è

infatti stata subito trasportata in ospedale senza attendere l’arrivo dei soccorsi giunti sul posto poco dopo. La rom è rimasta ricoverata per accertamenti ma dovrebbe essere dimessa oggi. Cause ignote per il secondo incidente avvenuto sulla A14, tra il casello di Vasto Sud e quello di Termoli. Un auto è uscita di strada e il 42enne alla guida è stato trasportato al Pronto Soccorso del ‘San Timoteo’ di Termoli.

La dinamica fa pensare ad un probabile colpo di sonno dato che il sinistro è accaduto intorno alle 7.30 del mattino. Anche in questo caso l’uomo è rimasto solo ferito non in modo grave. Fortunatamente un bollettino non rosso per questo fine settimana. L’auspicio è che la prossima volta ci si trovi a parlare, o a scrivere in questo caso, di un sabato e una domenica completamente privi di incidenti.

Cristiano e Antonio Di Pietro

mentre non si è fatta attendere quella del segretario regionale Pierpaolo Nagni. “Ci spiace – afferma Nagni – che i componenti del circolo dell’Italia dei Valori di Termoli non abbiano letto bene i nomi che compongono la lista elettorale e si siano fermati solo a quello di Cristiano Di Pietro. Infatti, a rappresentare il loro territorio per il partito c’è Antonio D’Ambrosio e non Cristiano Di Pietro. Ci rammarica, quindi, questa presa di posizione: loro sanno bene che il vero motivo dell’attacco è un altro. L’IdV non ha accettato il loro ricat-

to: infatti volevano imporre il nome di un candidato che, pur sollecitato in altre circostanze elettorali a correre con IdV, ha sempre scelto di non voler fare nessun percorso con l’Italia dei Valori per poter conservare la sua autonomia. Al suo posto, abbiamo preferito ascoltare le istanze del territorio e rispettare un curriculum di grande professionalità e trasparenza come quello di D’Ambrosio”. Questa la reploca di nagni a cui, ne siamo certi, ne seguiranno altre. La querelle non è affatto finita.


Lunedì 19 settembre 2011

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Palata. Il 40enne ha minacciato di morte chiunque gli si parasse davanti. Distrutta una pompa di benzina

Pensionato semina il panico in piazza L’uomo è stato poi sottoposto ad un trattamento sanitario nel reparto di psichiatria Una giornata di ordinaria follia avrebbe titolato il romanziere statunitense Bukowski. Ma, non siamo né tra le pagine di un libro, tantomeno incollati allo schermo con le immagini di un film che scorrono frenetiche. Lo scenario è reale, Palata, così come il protagonista: un 40enne pensionato del posto che sabato ha letteralmente seminato il panico nel comune basso molisano. Probabilmente fuori di se

– pare che il giovane faccia uso di farmaci antidepressivi – ha richiamato l’attenzione di un paese intero minacciando chiunque di morte, delirando e sostenendo di volere fare fuori tutti. Uno show andato avanti per quasi un’ora, prima di calmarsi e togliere il disturbo, forse tornando a casa. Del 40enne nessuna traccia fino alla serata, quando intorno alle dieci si è ripresentato in piazza, stavolta però spaventando quanti hanno assistito ai suoi im-

peti d’ira. I primi a finire nel mirino dell’uomo sono stati dei ragazzi che, per non rischiare di prendere botte (chiare le sue minacce), hanno preferito tagliare la corda. Non contento il giovane pensionato se l’è presa con un distributore di carburante, staccando letteralmente la pompa della benzina. Per non parlare dei cassonetti della spazzatura, capovolti e riversati in strada. Ma, il culmine lo ha raggiunto quando in località

contrada Calvario ha sradicato un crocifisso lanciandolo sull’asfalto. Impotenti i residenti che hanno assistito alla furia del loro compaesano, nessuna alternativa se non chiedere aiuto ai Carabinieri di Palata. Fermare il 40enne non è stato facile neppure per i militari che, ad ogni modo, lo hanno bloccato e trasportato in caserma, dove ha continuato a dare in escandescenza. In stazione anche i sanitari del 118, che hanno accompagnato il giovane del

Archivio

reparto di Psichiatria; di concerto con i carabinieri e il sindaco, infatti, si è pro-

ceduto con un Tso, trattamento sanitario obbligario. Apu

La denuncia di una lettrice sul rudere di un catamarano Nell’auditorium ‘Giovanni Paolo II’ il convegno diocesano

Rifiuti e degrado alla foce del Trigno MARINA DI MONTENERO. I fiumi e le foci sono normalmente luoghi molto suggestivi, forse i più affascinanti che un territorio possa offrire. A cavallo, a piedi o in bicicletta, poco importa il mezzo di trasporto, spostarsi lungo il Trigno fino a quando confluisce nel mare Adriatico e poi continuare la passeggiata lungo la spiaggia selvaggia in direzione sud può essere un’interessante escursione. Purché non si incappi in rifiuti di ogni genere e, addirittura, in un catamarano abbandonato. La denuncia arriva da una lettrice, che fa notare lo stato di degrado che regna su alcuni punti della costa molisana e Il catamarano ‘spiaggiato’

montenerese. E così, mentre gli ambientalisti pensano a far politica fuori tempo massimo continuando a prendersela con il muro del porto turistico, a pochi metri di distanza si possono ammirare frigoriferi, mensole di cucina, pneumatici di automobili. Spazzatura di ogni genere in angoli remoti, dove protetti da folti arbusti è possibile abbandonare rifiuti ingombranti senza essere visti. Arrivando alla foce la storia non cambia, fa sapere la lettrice incappata in una passeggiata trasformatasi in reportage del degrado costiero. Ma il colmo è raggiunto vicino all’idrovora, che è quell’unica costruzione bianca sul litorale sud della marina di Montenero. Un bel catamarano è incastrato fra gli scogli, lungo un tratto di spiaggia che è così da sempre, senza turismo e nient’altro, per la gioia dei sostenitori più radicali della teoria “al mare di Montenero non si deve toccare nulla”. Proprio così, non si deve toccare nulla, così nessuno va neanche a pulire ruderi di vetroresina spiaccicati sugli scogli dalla forza del mare. Nel frattempo gli ambientalisti continuano a pensare al muro del porto, che non è removibile, a differenza del catamarano abbandonato. R.d’A.

Il monito di De Luca: andare a messa per essere cristiani Un momento dell’incontro

Conclusosi il convegno diocesano a Santa Maria degli Angeli. “Non dovete andare a messa perchè siete cristiani ma dovete farlo per essere cristiani”. E’ questo il sunto del monito che monsignor De Luca ha offerto quale responsabilità e impegno al mondo della chiesa di Termoli-Larino. Il convegno si è svolto nel grande auditorium ‘Giovanni Paolo II’ che si trova a Santa Maria degli Angeli. Obiettivo del

convegno evidenziare la necessità di assolvere all’impegno di essere e diventare evangelizzatori perchè il senso dell’essere cristiano è annunciare, andare, partecipare e condividere l’esperienza della conoscenza di Cristo. “Diventa così determinante – ha aggiunto il Vescovo - entrare in chiesa per poi uscirne in un certo modo e calarsi nel mondo con la verve che ci fa essere diversi. In questa circostanza po-

tremmo così versarci nel mondo, animare le piazze e diventare lievito e sale per la terra”. Nella seconda parte della relazione, il prelato diocesano ha illustrato gli impegni futuri della chiesa di Termoli-Larino tra cui l’ambizioso progetto “Una terra per i giovani” che vedrà collaborare molteplici risorse del territorio per consegnare e sognare un futuro migliore per i nostri figli. Monsignoe Gianfranco De Luca ha poi concluso affermando che “siamo tutti chiamati in causa per prenderci cura dei nostri figli e per sostenerli nel tentativo di realizzare i loro sogni. Per attuare questo dobbiamo costruire nuovi rapporti personali con i giovani, raggiungendoli e mettendoci, come chiesa, in rete con le famiglie e tutti i soggetti presenti. Fratelli, è una impresa impossibile ma realizzabile con tutti voi”.


LUNEDI’ 19 SETTEMBRE 2011

ANNO XIV - N. 258

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L’opera pubblica non è mai stata completata ed è diventata una sorta di discarica ‘a cielo aperto’

Parcheggio, promessa non mantenuta Per i prossimi due anni un’agenzia funebre si occuperà della manutenzione dell’area di Naide Fiscarelli Un parcheggio mai inaugurato, nonostante i proclami dell’amministrazione Giardino. Mai potenziata l’illuminazione, mai sistemata la piantumazione, mai completato lo stabile centrale in cemento che fino a poco tempo fa non era nemmeno recintato. E la fontana che doveva essere costruita? Non c’è. Eppure il sindaco Giardino e l’assessore ai Lavori Pubblici Pascarella lo avevano annunciato pubblicamente al momento dell’apertura al pubblico nel 2008: il parcheggio verrà inaugurato a breve, non appena saranno terminati gli ultimi, marginali lavori. Promessa mai mantenuta se consideriamo le condizioni degradanti in cui versa l’area destinata al parcheggio nel centro storico. Che, di fatto, è ancora un cantiere

aperto. E’ l’ennesima opera pubblica rimasta incompleta e costata milioni di euro. A maggior ragione necessiterebbe di un intervento di messa in sicurezza, prima ancora che di manutenzione. La situazione negli ultimi tempi è peggiorata tanto da sfuggire al controllo dell’amministrazione comunale. Sporcizia ovunque, aree

verdi e aiuole abbandonate a se stesse, stabile in cemento lasciato aperto e diventato bacino di acqua stagnante ed ogni genere di rifiuti. Di fronte all’emergenza, che ha suscitato indignazione e proteste da parte della cittadinanza, l’amministrazione comunale, vista la scarsità di risorse destinate alla manutenzione delle aree verdi pubbliche, si è vista costretta ad accetta-

re la proposta di una nota agenzia funebre di Larino. Mantenere il parcheggio del centro storico in via Circonvallazione pulito e in ordine in cambio di pubblicità. In sostanza la ditta ha offerto il proprio contributo a prendersi cura dell’area, per un periodo di due anni rinnovabili, in cambio dell’apposizione, all’interno della stessa, di una targa attestante l’attività di manutenzione svolta. La ditta si occuperà, oltre che della pulizia, anche della manutenzione delle aiuole e delle altre zone verdi presenti nell’area. L’amministrazione ha accettato la proposta in quanto, in mancanza di risorse da utilizzare allo scopo, ritiene utile stabilire un rapporto di collaborazione con i cittadini per la gestione di piccoli spazi e renderli decorosi per la frui-

Un’associazione temporanea con il comune di Montorio nei Frentani

Ripristino di contrada Guarenza Accesso ai contributi regionali Un’associazione temporanea con il comune di Montorio nei Frentani per accedere alla misura prevista dal Programma di Sviluppo Rurale della Regione Molise, finalizzata al miglioramento e ripristino della viabilità rurale. E’ la proposta del Comune frentano all’amministrazione comunale montoriese con l’obiettivo di intervenire su contrada Guarenza, strada comunale che versa in condizioni disagevoli a causa del dissesto della sede stradale che ne impedisce di fatto il percorso. La strada comunale Guarenza è una infrastruttura vitale per le aziende agricole di quell’area. Prosegue il suo trac-

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ciato dissestato fino al territorio del Comune di Montorio dei Frentani congiungendo i due Comuni attraverso il territorio agricolo. Il bando del Programma di Sviluppo Rurale prevede la necessità, nel caso in cui l’opera oggetto di intervento ricada all’interno di due o più territori giuridicamente appartenenti a enti diversi, di costituire una associazione temporanea per l’accesso alla misura e, in tale circostanza, di poter fruire di un aumento dei contributi del 50%. In funzione della procedura prevista dal bando, l’Ente capofila sarà il Comune di Montorio.

bilità di tutta la cittadinanza. La concessione del servizio gratuito di manutenzione dell’area comunque deve tener conto di alcune condizioni: l’area deve essere tenuta in modo decoroso, priva di er-

bacce e rifiuti di qualsiasi genere e la ditta deve provvedere a proprie spese al taglio dell’erba, eventuale messa a dimora di fiori, siepi ed arbusti, oltre alla pulizia da eventuali accumuli di rifiuti.

Regionali, Ermanno Franco in corsa con Rifondazione E’ il quinto candidato larinese in corsa alle elezioni regionali di metà ottobre. Si tratta di Ermanno Franco, classe 1956, candidato con Rifondazione Comunista nella lista della Federazione della Sinistra in appogErmanno Franco gio a di Paolo Frattura. Militante storico della sinistra larinese, è stato candidato alle scorse elezioni amministrative nella lista Uniti per Unire capeggiata da Pasquale Di Lena.


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Il presidente Michele Iorio ha ribadito l’impegno di questi anni per ristrutturare pure le “case spirituali”

Casacalenda, rivive la chiesa madre Emozionante cerimonia per la riapertura dell’edificio di culto nella Terra Vecchia CASACALENDA. La riapertura di una chiesa rappresenta un messaggio di fiducia e speranza per il futuro. E quando si rientra per la prima volta in un luogo di culto così importante, la vita sembra ricominciare. Ieri mattina la luce ha illuminato dopo i danni provocati dal terremoto del 2002, la chiesa madre di Santa Maria Maggiore a Casacalenda. Alla cerimonia c’era la comunità di fedeli che ha seguito con emozione la messa celebrata dal vescovo, mons. Gianfranco De Luca insieme al parroco, don Michele Di Legge e mons. Gabriele Tamilia. Presenti gli amministratori con il consigliere regio-

nale, Nicola Romagnuolo che ha sottolineato l’impegno per reperire il finanziamento di oltre seicentomila euro nell’ambito del percorso della ricostruzione che in paese ha raggiunto una fase molto avanzata. Un segnale forte, che riparte da una chiesa danneggiata dal sisma mentre erano già in corso dei lavori di ristruttu-

Il consigliere Nico Romagnuolo: “Un finanziamento necessario per recuperare un gioiello architettonico del paese e restituirlo alla comunità” razione. Il vicesindaco, Piero Tozzi, ha ribadito il lavoro di squadra anche da parte dei volontari che hanno contribuito alla riapertura. La chiesa madre di Santa Maria Maggiore rappresenta un gioello architettonico della zona storica di Casacalenda, la “Terra Vecchia” ed è incastonata proprio tra le stradine che la compongono e il grande palazzo che dà su piazza Nardacchione. Entusiasta il governatore, Michele Iorio, che in un messaggio ha evidenziato il significato della giornata. “L’entusiasmo che

vedo nelle autorita’ eclesiastiche e nei tantissimi casacalendesi accorsi qui per la riapertura al pubblico di questa bellissima Chiesa Madre dopo i lavori di ristrutturazione e consolidamento resisi indispensabili dopo il sisma del 2002, ci dice in maniera eloquente che la scelta che compimmo di ricostru-

ire, in parallelo alle singole

case degli abitanti dei centri terremotati, anche le case “spirituali” dei vari comuni per arrivare ad una ricostruzione socio-economica di tutto il territorio, era giusta, opportuna e lungimirante”. “Questa riapertura, e le inaugurazioni di nuove strade, scuole ed altre opere pubbliche di queste settimane -ha detto ancora il Presidente- rappresentano elementi di positivita’ quantomai opportuni e necessari in questo momento di crisi internazionale per farci guardare tutti al futuro con speranza”.

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REDAZIONE: 86100 CAMPOBASSO

VIA SAN GIOVANNI IN GOLFO - TEL 0874/484623 - FAX 0874/484625

LEGA PRO-SECONDA DIVISIONE 4^ GIORNATA

CAMPOBASSO AV. NORMANNA

1 0

CAMPOBASSO: Iuliano, Modica, Esposito, Altobello, Scudieri, Quadri, Triarico (82’ Cirillo), Forgione (66’ Cirillo), Balistreri, Giannattasio, D’Anna. ALL.: Provenza AVERSA NORMANNA: Gragnaniello, Piccirillo (66’Damiano), Letizia, Marzocchi (83’ Vecchione), Castaldo, Campanella, Diana, Marano, Pisani, Varriale (83’ Puca), Petagine. ALL.: Romaniello ARBITRO: Pelagatti di Arezzo RETE: 44’ Balistreri (rig.) Note: ammoniti D’Anna (C), Piccirillo, Castaldo, Marano, Varriale e Vecchione (A). Presenti circa 1600 spettatori.

Balistreri ‘fredda’ l’Aversa su rigore: è primo posto Scudieri in elevazione

CAMPOBASSO. Dopo oltre dieci anni e mezzo il Campobasso riassapora il gusto

della vetta in classifica in un campionato di serie C. I Lupi battono l’Aversa, conquistano la terza vittoria consecutiva e danno un segnale importante al campionato. Ci si presenta al big match col Perugia nelle migliori condizioni. In campo. Prima del fischio d’inizio i giocatori fanno sentire la vicinanza all’infortunato Marino con uno striscione eloquente: “Forza Daniele”. Provenza disegna il consueto 4-3-3 di fronte al 4-4-2 di Romaniello. Subito un fallaccio commesso da Castaldo che mette lo scarpino in faccia a D’Anna: è giallo per l’arbitro, ci sarebbero gli estremi per un’espulsione-lampo. Sulla conseguente punizione Quadri mette in apprensione la difesa dell’Aversa. Avvio tosto da parte dei Lupi, incitati dal discreto pubblico presente (circa 1600 sugli spalti). Alleggerisce la pressione molisana la conclusione, per la verità velleitaria, di Letizia (5’).

Lega Pro - Seconda Divisione - Girone B 4^ giornata Arzanese

0

L’Aquila

1

Campobasso

1

Av. Normanna

0

Celano

0

Gavorrano

2

Ebolitana

1

Catanzaro

2

Fano A.J.

1

Giulianova

2

Fondi

0

Vigor Lamezia

1

Isola Liri

2

Neapolis F.

2

Milazzo

0

Aprilia

0

Perugia Paganese

(19-9 20.45)

Vibonese

1

Melfi

1

Riposa: Chieti

20

Squadre Campobasso Vigor Lamezia Paganese Gavorrano L’Aquila Catanzaro Arzanese Perugia Chieti Giulianova Av. Normanna Isola Liri Fondi Neapolis F. Ebolitana Vibonese Fano A.J. (-2) Aprilia Celano Milazzo Melfi (-2)

P 10 10 9 9 8 7 7 6 6 6 6 4 4 3 2 2 1 1 1 1 0

G 4 4 3 4 4 3 4 3 3 4 4 3 4 4 4 4 4 3 4 4 4

V 3 3 3 3 2 2 2 2 2 2 2 1 1 0 0 0 1 0 0 0 0

N 1 1 0 0 2 1 1 0 0 0 0 1 1 3 2 2 0 1 1 1 2

P 0 0 0 1 0 0 1 1 1 2 2 1 2 1 2 2 3 2 3 3 2

Gf 4 5 6 10 3 5 8 7 6 4 3 7 5 4 3 3 3 0 1 1 1

Prossimo turno (25-9-2011) Aprilia -Fano A.J. Campobasso -Perugia Catanzaro -Milazzo Gavorrano -Fondi Giulianova -Celano L’Aquila - Chieti

Melfi - Ebolitana Neapolis F. -Arzanese Paganese -Vibonese Vigor Lamezia -Isola Liri Riposa: Av. Normanna

Gs 0 2 1 6 1 1 7 4 4 4 6 4 6 7 6 7 5 3 6 5 4

Piace la manovra avvolgente di un Campobasso pronto a mettere sotto l’Aversa. Granata che faticano a costruire, affidandosi all’interessante Petagine in avanti. Pericolosissimo il corner dei campani al 13’, quando Varriale tutto solo a cinque metri dalla porta svirgola clamorosamente. Scricchiolano i rossoblu su una ripartenza di Letizia, tiro-cross (17’) bloccato in due tempi da Iuliano. Dopo una partenza dinamica, da registrare una decelerazione campobassana. E’ il 25’ e Altobello suona la carica con un inserimento poderoso su calcio d’angolo di Triarico, palla a lato di un soffio. Altra palla gol sfiorata un minuto dopo: cross sul secondo palo di Triarico, D’Anna arriva lungo e riesce solo a spizzare. Proteste vibranti per un presunto fallo di mano in piena area commesso da Castaldo, l’arbitro sorvola. E’ un Campobasso che torna a mordere gli avversari. Il vantaggio. Al 44’ l’episodio che rompe il ghiaccio: D’Anna fa pressing alto, Piccirillo va in bambola e commette fallo, calcio di rigore. Batte Balistreri, rete nell’angoletto sinistro dove Gragnaniello non può arrivare. E la Nord torna a saltare festante prima del riposo. Telegramma del primo tempo: partita non bellissima tatticamente, Campobasso a fasi alterne ma abile a sfruttare una delle rare occasioni nitide per portarsi in vantaggio. Aversa spuntata in avanti.

Ripresa. Subito Balistreri, incornata a colpo sicuro che sbatte sulla base del palo esterno. Erroraccio di Quadri sulla tre quarti, i granata rubano palla, Marano sfodera una staffilata respinta di pugni da Iuliano poi Varriale non ne approfitta permettendo la parata facile al portiere rossoblu. Qualche elemento è in debito di ossigeno, come Forgione tra l’altro ammonito. Giannattasio cresce alla distanza, per poco non fa il raddoppio con un tiro a filo d’erba (64’). Brividi su una corsa ‘pazza’ di Letizia che si fa cinquanta metri e poi scarica a rete, Iuliano di piede. Sugli sviluppi del secondo corner di fila, Campanella colpisce di testa ma non inquadra la porta (65’). A metà ripresa Cenciarelli sostituisce Cenciarelli. Clamorosa la rete mancata da Balistreri (71’): Quadri trova D’Anna al millimetro, cross arretrato perfetto per il condor che nel cuore dell’area fa un passaggio al portiere. L’Aversa preme nell’ultimo quarto d’ora. A dieci dal termine Marano scocca un tiro deviato di poco sulla traversa e sul conseguente angolo per poco non segna Damiano di testa. Insicuro Iuliano sulla botta da fuori di Marzocchi. Quattro di recupero, sale l’incitamento. E l’esplosione è ancora una volta tutta campobassana al grido di “LupiLupi”. Il primato è realtà, in attesa di Perugia-Paganese di stasera. A sottolinearlo il coro “la capolista se ne va…”. F.d.S.


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L’allenatore dell’Aversa Romaniello: “Un pareggio sarebbe stato più giusto”

“Decisiva la spinta dei tifosi” Provenza: “Il nostro è un buon gruppo e formato da giovani motivati” CAMPOBASSO. Solito stile sobrio, serioso, ma carico di adrenalina che solo il primo posto può regalare. Nicola Provenza analizza con lucidità la prestazione dei suoi, sottolineandone pregi ma anche qualche difettuccio ancora da limare. “Bisogna laRomaniello vorare con umiltà, pian piano e cercando di crescere partita dopo partita. E’ presto per Mi ero prefissato di trasfefare un bilancio, ma siamo si- rire ai ragazzi tutto quello che curamente saliti sul piano aveno dentro, e devo dire che globale. Stiamo trovando le il gruppo è buono, formato da certezze giuste. giovani motivati. E’ chiaro

più alti, ma oggi era comprensibile”. Sulla stagione da affrontare: “C’è grande equilibrio in campionato, credo che tante partite si decideranno sul filo del rasoio. Niente sarà semplice, ma certamente faremo Provenza sempre la nostra partita. Tre vittorie di fila aumentano le aspettative, ma sono solo l’inizio del perche ci sono ancora margini corso. Ho visto un’Aversa per migliorare. Le tre gare in molto diversa dalla Coppa una settimana si sono fatte Italia”. sentire, i ritmi non sono stati Obiettivi: “Noi abbiamo straordinari, abbiamo dovu- un’idea di calcio realista, abto gestire me- biamo tanti giovani carichi di glio le energie. motivazioni. E’ un progetto Credo che bi- da fare tutti insieme, sia densogna dare tro che fuori dal campo. Vomerito a gliamo ridare dignità di squaD’Anna, le sue dra importante al Campobasaccelerazioni so. Il pubblico? Grande apsono impor- porto, soprattutto in alcuni tanti soprattut- momenti di difficoltà. Ricorto quando non do un episodio in particolariusciamo a re, quando D’Anna è stato fare altre situa- letteralmente spinto dal pubzioni tattiche. blico nel recupero di una palPersonalmente la”. voglio ritmi Abbastanza contrariato per

LA PAGELLA ROSSOBLU

D’Anna si guadagna la copertina Scudieri, che partitone in difesa IULIANO 6. Porta a 360 i minuti di imbattibilità: il portiere rossoblu non ha ancora subito alcun gol nella sua porta. Non viene impegnato granché dall’attacco spuntato dell’Aversa, ma non è apparso sicuro in un paio di conclusioni dalla distanza e su qualche corner. MODICA 6. Tiene con sufficiente personalità il pericoloso Petagine, il migliore dei campani. Qualche intervento rude, qualche errore ma nel complesso efficace e pure abbastanza smaliziato. ESPOSITO 6. Letizia gli rende la vita dura: lo punta, qualche volta lo Ginnattasio salta. Il classe ’93 contrastato fa il suo compitino senza sbilanciarsi in avanti per evitare guai peggiori ai compagni di reparto. ALTOBELLO 7. Comanda la difesa con la solita maestria, l’anticipo è il suo piatto forte, ne sanno qualcosa Pisani e Varriale costretti a girare a largo dal limite dell’area campobassana. SCUDIERI 7. La fotografia della sua partita sta nell’intervento decisivo in piena ripresa coprendo su un assalto dell’Aversa. La sua crescita è evidente, gara dopo gara e minuto dopo minuto. QUADRI 6. Da lui alcuni errori di valutazione non te l’aspetti, come quando regala un paio di palloni pericolosi agli avversari. In fase propositiva, però, illumina con parabole deliziose. TRIARICO 6. Più che buono sui cross e sui calci d’ango-

lo, i traversoni sono spesso al bacio. Ma non entra con continuità nel vivo del gioco. La condizione non è ancora quella migliore. Dall’82’ Cirillo s.v. FORGIONE 6. Oscura la sua azione. Assiste benino Quadri, ma il giallo subito nel primo tempo gli toglie la sicurezza nel metterci il piede. Dal 66’ Cenciarelli s.v. BALISTRERI 6. Terzo sigillo in quattro match. Su rigore, perché su azione non è ancora il condor che conosciamo. Spreca una palla gol clamorosa a metà ripresa, quando si poteva e si doveva chiudere. GIANNATTASIO 6. La media tra la prima e la seconda frazione. Decisamente meglio nella ripresa quando risulta uno dei più vivi nel recuperare palloni su palloni. D’ANNA 7.5. Qualità e corsa personificate. Quando punta, abbassa la testa e per gli avversari iniziano i dolori. Si procura il rigore che decide la partita, le sue accelerazioni fondamentali per il 4-3-3 di Provenza.

Brutto fallo su D’Anna

l’epilogo del match l’ex calciatore del Bojano ai tempi di Cosco, Romaniello: “Abbiamo preso gol su un nostro regalo. Penso che il risultato più giusto era quello del pareggio. Davanti dobbiamo migliorare, ci è mancato Lon-

gobardi per un infortunio alla caviglia. Ma dobbiamo avere più convinzione sotto porta. Credo che abbiamo affrontato la partita nel migliore dei modi, ma con troppa paura di tirare. Troppa sofferenza sulla velocità di D’Anna”.

Il Gate Stadium della Zarina di Gennaro Ventresca Fa caldo a Selva Piana. Direte: ma non solo lì. E’ evidente che sia così. Ma quando c’è di mezzo una partita di calcio è scientificamente provato che la temperatura “sale”. Si, d’accordo, di fronte ai nostri ragazzi c’erano solo quelli dell’Aversa che per lignaggio e casato non mettevano certamente adrenalina nelle vene. Ma bisognava fare i conti con la classifica che assegnava appena un punto in meno della nostra squadra alla campana. E per questo faceva salire l’attesa. C’era anche da conoscere se i nostri ragazzi fossero più eroi per un giorno o bidoni per sempre. *** Mi sono ritrovato con il padrone del Lupo al fianco, per tutta la partita. Più di me ha fatto il tifoso focoso che è stato un minuto incollato alla sedia, specie nei minuti finali, in cui si è consumato il lungo recupero. Ferruccio ha le sue fisse, come le abbiamo tutti, del resto. Avrebbe voluto la partita perfetta, per questo se l’è presa a morte ogni volta che i nostri hanno sbagliato qualcosa. Ho cercato di rassicurarlo sulla bontà della squadra e sul rigore tattico. Del quale bisogna dare merito a Nico Provenza che, in silenzio, sta svolgendo un lavoro encomiabile. *** Sono sincero: pensavo di potermi tirare dietro più tifosi. Ne avevo previsto almeno 500 in più. Non ce l’ho fatta a essere convincente sino in fondo. Mi ci proverò per domenica prossima, con il fortissimo Perugia che puntando sul suo blasone potrà richiamare il doppio degli spettatori di ieri. Il pubblico, inoltre, è ancora un po’ scettico, per questo tifa e non tifa. Sentendo la squadra ancora non sua. Eppure ci sono alcuni ragazzi che si stanno mettendo in mostra, leggi Altobello, lo scattoso Scudieri, Quadri, Giannattasio e il magnifico D’Anna. Per non dire di Cenciarelli che Provenza utilizza ancora a piccole dosi, preferendogli il tosto Forgione, mandato a fare la sentinella a Marzocchi, il migliore dei loro. *** Bello e toccante lo striscione del pre-partita. Con la scritta: “Forza Daniele”, il ragazzo che domenica scorsa si è rotto il ginocchio e i crociati. Un’altra annotazione: sotto la tribuna la settimana scorsa il guardalinee era una signorina bionda, ieri è toccato a un bel giovanotto di colore. Che se l’è cavata con onore. *** E’ stata la domenica della Zarina. In attesa che scovi lo sponsor la signora è tornata fresca e fascinosa come sempre. Capelli shampati e saluti affettuosi per tutti, cronisti e le poche autorità, tra le quali Aldo De Benedittis e Massimo Sabusco. L’assessore Pasquale Colarusso che ha avuto con la Zarina qualche incomprensione se n’è andato ai “distinti”, come un tifoso normale. *** La direttrice che ride e non perde il buon umore ha po- Il danaro non è tutto. tuto presentare il frutto del Quest’anno che Ferruccio suo lavoro: una elegante sala ne ha speso meno degli alstampa e alcune sfavillanti tri anni i risultati gli stanscritte fuori dagli spogliatoi. no dando ragione. (ge.ve.) “Gate Stadium” (ingresso stadio) si legge all’ingresso delle squadre; accanto, in direzione della Nord, una scritta che fa un po’ tendenza: “Campobasso Lab”, per la gioia del dottor Peppe Buongusto, direttore dell’area medica del club. gennaroventresca@gmail.com


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Involuzione di gioco e idee nella ripresa: in undici contro nove si è avuto paura di vincere

Trivento, successo e primato Palumbo decide l’incontro con una marcatura dopo 12 minuti di Eric Moscufo TRIVENTO. “Io sono un automobilista, ed essendo un automobilista sono sempre, costantemente inc….to nero come una bestia” è lo slogan che ha reso celebre Gioele Dix. “Io sono capolista, ed essendo capolista sono inc….to nero come una bestia” è invece un adagio che bene si abbina all’Agovino di fine partita di ieri, perché la vittoria del Trivento ha davvero avuto del paradossale. Se infatti nel primo tempo in undici contro undici l’allenatore trignino si è sentito, per rimanere in tema, al volante di una Ferrari (non azzardiamo di una Red Bull per non mettere troppo le ali all’entusiasmo…), nel secondo invece non vedeva l’ora di scendere da uno di quei vecchi diesel fumosi e lenti anche quando la strada si mette decisamente in discesa, come altrimenti definire un contesto che dal 17’ della ripresa vedeva i padroni di casa in vantaggio di un gol e due uomini dopo che PalumBolt aveva fatto caccia-

Atletico Trivento

1

Celi Corradino Ligorio Allegretta (78’ Sabella) Varchetta Minadeo Bisegna Monti (52’ Tammaro) Aquaro (80’ M. Di Monaco) Siciliano Palumbo Agovino Gol-vittoria, lo stacco di Palumbo...

re l’ennesimo suo marcatore? In undici contro nove era lecito attendersi una vittoria se non di goleada, ma almeno in surplace e divertendo il pubblico, il Trivento ha invece accusato un’inspiegabile involuzione di gioco e idee cui si è aggiunta la “paura di vincere” che l’ha costretto a ringraziare e benedire il palo interno che ha impedito ai leoncelli di Fenucci di ottenere un pareggio che sarebbe stato strameritato, e che avrebbe

avuto naturalmente il sapore della più atroce delle beffe. Fortunatamente è andata bene, e pertanto al termine della sua più strana domenica di inizio stagione il Trivento centra la seconda vittoria consecutiva e si insedia in vetta alla classifica del girone F in coabitazione con Teramo, Vis Pesaro e San Nicolò. E il primo tempo della squadra di Agovino era stato degno di una capolista, con gioco avvolgente, possesso palla e

Dopogara

Monaco Di Monaco: “Grande primo tempo” Monaco di Monaco: “Il primo tempo lo abbiamo giocato alla grande, convinti e consapevoli di poter vincere la partita, poi dopo l’1-0 di Palumbo e con un uomo in più siamo rientrati nella ripresa facendo secondo me l’errore di essere convinti di avere la gara in pugno, poi quando loro sono rimasti in nove dovevamo piazzare il colpo del ko e non lo abbiamo fatto. Ci siamo comunque rimboccati le maniche, ci hanno fatto soffrire, anche se doveva essere il contrario, ma alla fine siamo riusciti a portare i tre punti a casa ed è quello che conta. Il primo Monaco Di Monaco posto? Non dobbiamo guardare alla classifica, dobbiamo solo pensare a continuare su questa strada e dare il meglio ogni domenica” Fenucci, allenatore della Jesina: “Purtroppo siamo di fronte ad un paradosso, siamo stati molto sfortunati perché quando giochi così in nove, metti sotto gli avversari, prendi due pali interni clamorosi e la palla non vuole entrare, hai anche tante occasioni sbagliate un po’ per ingenuità e un po’ per imprecisione, il rammarico c’è. Abbiamo fatto tutto e il contrario di tutto, penso che la Jesina con l’atteggiamento di oggi farà sicuramente i L'allenatore della Jesina punti che deve fare e centreFenucci rà gli obiettivi prefissati”

gol realizzato applicando ciò che viene provato e riprovato in settimana – Monti per la testa di Palumbo che aveva nel frattempo preso l’ascensore –, tant’è vero che l’unica iniziativa degna di nota della Jesina era stata un palo colto da Rossini su un calcio di punizione invertito dall’arbitro. Quando poi sul finire della prima frazione un’ingenua reazione di Sebastianelli lo conduceva anticipatamente sotto la doccia, la sensazione di un’allegra domenica per i colori gialloblù cominciava a farsi largo. Dopo l’intervallo, invece, i molisani rientrano in campo commettendo forse l’errore di ritenere già archiviata la pratica, e così facendo si complicano la vita da soli. L’imprendibile Palumbo, come detto, intorno al quarto d’ora fa espellere un altro giocatore agli ospiti che rimangono così in nove, ma ciò non basta a far diminuire la temperatura di un pallone che scotta tra i piedi e ad indurre a riproporre il gioco manovrato e ad ampio respiro che avrebbe consentito di sfruttare al meglio la doppia superiorità numerica. Grazie anche ad un po’ di fattore-C, comunque, il black-out non produce effetti indesiderati, e allora per il Trivento arriva la seconda vittoria consecutiva, terzo risultato utile su tre al termine di un trittico contro squadre di tutto rispetto come Sambenedettese (che ieri ha espugnato Ancona), Santegidiese e appunto Jesina: come inizio non c’è proprio male!

Jesina 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 All

0

Niosi Campana Costantini Focante Alessandrini Rossini (80’ Santoni) Cardinali Sebastianelli Federici (52’ Braccioni) Gabrielloni Piermattei (60’ Frulla) Fenucci

ARBITRO: De Lorenzo di Brindisi MARCATORI: 12’ Palumbo NOTE: espulsi Sebastianelli (J) per fallo di reazione e Costantini (J) per fallo da ultimo uomo su Palumbo lanciato a rete

Il palo colpito dalla Jesina con Rossini su punizione

Pericolosa la Jesina con un clamoroso palo colpito da Rossini Il migliore in campo

Palumbo stoico: va a nozze col 4-3-3 di Agovino Palumbo 7.5: Una partita sottolineata in rosso, la sua, da quello del sangue che gli fuoriesce da un’arcata sopraccigliare dopo il colpo ricevuto dal marcatore nello stacco vincente del gol decisivo a quello del cartellino che l’arbitro mostra a Costantini che non ha potuto fare altro che sconfinare dal regolamento per provare ad arginarne lo straripante dinamismo, terPalumbo, zo dirimpettaio con la fronte insanguinata in tre gare a fiper il colpo nire anzitempo subito sotto la doccia al momento per gli stessi dello stacco motivi. Tecnica vincente, abbracciato in velocità, nel dai compagni gioco di Agovidopo il gol no va a nozze.


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Scampamorte apre il valzer dei gol, D’Ambrosio mette i tre punti in cassaforte

Capolavoro targato Agnone La formazione granata espugna Recanati con un match perfetto Recanatese

1

Canaletti Di Marino (83' Pennacchioni) Brugiapaglia Moretti Patrizi Morbiducci Moriconi (52' Garcia) Marchetti Chicco Faieta Gigli (57' Agostinelli) Omiccioli

Mister Urbano con Keità

di Marco Fusco E alla fine mister Urbano ha ricevuto i complimenti degli avversari. Proprio così. La compagine granata porta a casa tre punti importantissimi e meritati, al termine di una gara vibrante e ben condotta da D’Ambrosio e compagni. Un Agnone che brilla di luce propria e riesce a far dimenticare ai suoi tifosi le assenze di rilievo di Berrnardi, Litterio e Gagliano. Una prestazione sopra le righe di tutto il gruppo, con note di positività per D’Ambrosio, Partipilo, Scarano. Sì, Scarano che ha sostituito Gagliano e ha risposto presente dando a Urbano elementi di considerazione per il futuro. Sugli spalti festa grande tra i tifosi granata che hanno potuto ammirare una squadra quadrata, accorta e ben disposta in campo. Per la Recanatese l’Agnone del presidente Masciotra è bestia nera, considerato che ha sempre perso nelle gare di campionato. Sia in casa che fuori. Sicuramente un passo indietro per gli undici di mister Omiccioli sotto il punto di vista del gioco rispetto alle due positive prestazioni di inizio campionato contro Miglianico e Jesina, ma è giusto dare merito all’ Agnonese che si è dimostrata quadrata e ben messa in campo da mister Corrado Urbano. Nei minuti finali gli ospiti

sfiorano un paio di volte il terzo gol ma va bene così. E andiamo a sfogliare la cronaca che è stata ricca di occasioni su entrambi i fronti come vedremo. Passano solo sessanta secondi e Keita riceve palla in area grazie ad un liscio della difesa locale, si gira spedendo sopra la traversa. Risponde la Recanatese sul capovolgimento di fronte. Minuto 5 locali quindi vicinissimi al gol con Gigli, traversone dalla destra di Faieta ma il giovane attaccante leopardiano non trova lo specchio della porta da posizione favorevole. Ritorna in attacco L’Agnone minuto 20 corner di Scarano dalla destra,testa di Scampamorte palla che va debolmente al lato. La scena si ripete quattro minuti più tardi: calcio d’angolo ancora di Scarano , palla a Ricamato che non approfitta di uno svarione difensivo. Minuto 25 Lancio di Moriconi per Chicco che da limite dell’area si libera dell’avversario ma commette fallo e viene fermato dall’arbitro. Pericolo per la difesa ospite alla mezzora, cross dalla sinistra di Faieta palla davanti la porta e Gigli ostacolato da un difensore non riesce a colpire bene e spedisce la sfera fuori. Ma L’Agnone vuole vincere la gara e così al minuto 31 punizione dall’angolo destro dell’area di rigore

di D’Ambrosio, Canaletti non trattiene e Scampamorte a pochi passi non sbaglia il più facile dei gol: 0-1. Colpo gobbo dell’Agnone e la Recanatese sembra accusare il colpo. Fabbi deve intervenire subito su una palla di Marchetti. Minuto 35 Ricamato calcia di controbalzo appena fuori dell’area, palla sopra la traversa. I granata insistono e sulle ali dell’entusiasmo rimangono in zona gol. Minuto 42 D’Ambrosio spara un bolide rasoterra dall’interno dell’area,grande risposta di Canaletti di piede. Allo scadere del tempo Occasione per la Recanatese con assist di Marchetti a Chicco che di esterno destro batte di prima intenzione ma Fabbi miracoleggia e salva il risultato. Nei minuti di recupero Keita da appena fuori area lascia partire un sinistro palla sopra la traversa. Capovolgimento di fronte Brugiapaglia si invola sulla sinistra, ottimo cross di destro ma la difesa agnonese riesce ad allontanare Ripresa e al minuto 60 Marchetti riceve il pallone da Moretti che dalla distanza calcia in porta ma il suo tiro è fuori misura. Occasionissima per L’Agnone al minuto 59' Incertezza difensiva di Brugiapaglia che si lascia sfuggire il pallone ma non ne approfitta l’Agnonese il cui cross è ribattuto dalla difesa. Subito dopo Patrizi lancia Chicco che si invola verso la porta ma viene ingiustamente fermato dall’assistente di linea, poteva essere una ghiotta occasione per pareggiare. La squadra di Urbano sembra avere la partita in pugno ma al minuto 65 Punizione di Marchetti e Patrizi risolve in mischia: 1-1 Mozzeora Tiro rasoterra da fuori area di Partipilo, ribatte la difesa recanatese, riprende un attaccante agnonese

la difesa giallorossa respinge di nuovo. Rischia l’Agnone al minuto 75 punizione di Marchetti,tutti si aspettano il cross preferisce tirare in porta e mette in difficoltà Fabbi. Ma al minuto 80 c’è il capolavoro D’Ambrosio. Punizione di rara bellezza di D’Ambrosio che mette la palla sotto l’incrocio dei pali: 1-2 Minuto 87' La Recanatese rischia di prendere il terzo gol in contropiede, discesa di Partipilo e Canaletti respinge 90' Agnonese ancora vicina al gol con Ricamato che coglie la parte alta della traversa su tiro morbido da fuori area . 92' Punizione molto ben calciata da Marchetti che da limite dell’area sfiora di poco la traversa. Il sipario si chiude qui con la vittoria dei molisani che festeggiano sotto la tribuna che ha accolto il popolo agnonese.

Scampamorte

Ol. Agnonese 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 All

2

Fabbi Simone Pellegrino D’Ambrosio Scampamorte Pesce Royas Partipilo Ricamato Scarano (83' Pannunzio) Keita (85' Frugliero) Orlando (64' Pifano) Urbano

ARBITRO:Ruggiero Doronzo (Barletta) ASSISTENTI: Michele Falco (Bari) e Giuseppe Antonacci (Barletta) MARCATORI: 31' Scampamorte, 65' Patrizi, 80' D’Ambrosio AMMONITI: 30' Gigli (R),36' Orlando (OA),73' Pellegrino (OA) NOTE: Giornata afosa, cielo nuvoloso. Spettatori 250 circa con rappresentanza ospite. Corner 3-6. Recupero 1 + 4

Partipilo domina Scarano da ‘sballo’ FABBI 6,5 Ancora una buona prova di Fabbi. Pronto nelle uscite, sempre attento tra i pali. E’ oramai una sicurezza SIMONE 6,5 Anche questa volta ha rispettato tutte le consegne ricevute da Urbano. In questa posizione è più utile alla causa. PELLEGRINO 6,5 Concreto, preciso nelle chiusure, attento nel seguire Pesc e Royas nei movimenti lungo tutta la linea difensiva D’AMBROSIO 8 Un giocatore monumentale. Il suo gol è una sua specialità. Che giocatore, è una goduria vederlo giocare. Per l’Agnone è l’allenatore in campo. SCAMPAMORTE 7 Va anche a tentare la via del gol e oggi ha siglato un gol importante per l’economia della gara granata. Preciso nelle chiusure PESCE ROYAS 6,5 Esperienza da vendere, straordinario nelle chiusure e nel rilanciare l’azione al momento giusto PARTIPILO 7,5 Urbano gli ha cucito il vestito ad hoc. Nella sua nuova posizione è manna che scende dal cielo per l’Agnone. Tutto qui. RICAMATO 7 Sostanza, concretezza, sostiene l’azione di D’Ambrosio con grande fiuto e posizione in campo. SCARANO 7,5 Uno dei migliori in campo. Che risposta ad Urbano. Sempre nel vivo dell’azione. Preciso nelle ripartenze. Classe 1993, può solo crescere. Dal 80 PANNUNZIO 6 KEITA 6,5 E’ la spina nel fianco della difesa locale. Gli manca solo il gol ma è utilissimo anche così per l’Agnone. Dal 85 Fruggiero s.v ORLANDO 7 Il capitano di sempre. Riesce a rendersi utile alla causa così come vuole Urbano. Dal 65’ PIFANO 6


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Due gol annullati alla squadra di Di Prisco per presunte posizioni di fuorigioco

L’Isernia s’inceppa: solo pari Prestazione anonima per i pentri contro la Renato Curi Angolana di Rosanna Esposito ISERNIA. Per la terza giornata di campionato arriva a

sfidare l’Isernia Football Club la Renato Curi Angolana di Fabio Montani, che la

scorsa stagione sedeva sulla panchina del Montenero calcio. A livello di formazione ci sono non poche grane per il tecnico biancoceleste con Alessandrì e Covelli non il perfetta forma insieme a Digno che parte dalla panchina. Schiera il solito 4-2-3-1 mister Di Prisco in risposta al 4-3-3 di Montani, che fornisce una

Eccellenza. Biancoverdi convincenti: in gol Guadagno

Fornelli, prima vittoria Al Bojano non basta Vena Fornelli Bojano FORNELLI: Giuliano, D’Ambra, Russo, Guadagno, Bove, Ciancanna (78’Maddalena), Ucci, Apollonio, Onorato, Grieco, Vitelli (55’ De Martino) ALL.: Castaldi BOJANO: Aceto, Panariello, Viele, Bernardo, Bearzotti, Sabatino, Vena, Mastropietro, Ricci, Di Camillo, Berardini ALL.: Varanese ARBITRO: Daniele Iuliano di Termoli Assistenti: Bonavita e Biondo di Termoli MARCATORI: 27’ Vitelli, 40’ rig. Guadagno, 76’ Onorato, 87’ Vena (B) FORNELLI. Primi tre punti stagionali per l’ambizioso Fornelli di mister Castaldi che si aggiudica in testa a testa con il Bojano e vola sulle ali dell’entusiasmo di un pubblico che inizia a credere fortemente nell’undici biancoverde. La soddisfazione è tutta nelle parole del dirigente Domenico Petrarca. “Abbiamo fatto una grande partita, dimostrando di essere sulla buona squadra. Non era facile perché davanti avevamo una formazione competitiva come il Bojano, ma abbiamo dato prova di essere in grande spolvero soprattutto nel corso del primo tempo; la partita sarebbe potuta finire con un punteggio ancora più pesante, però c’è da considerare il valore dell’avversario e la condizione non al top dei nostri. Partiamo – conclude – con la consapevolezza di potercela giocare con

3 1

bassa sfruttando le ripartenze, il Bojano sembra frastornato dall’1-2 incassato nella prima frazione di gioco e dall’ottima chiusura difensiva di una compagine isernina al massimo delle proprie possibilità. Al 76’ arriva addirittura il tris biancoverde: palla lunga di Ucci, Onorato si invola verso la porta avversaria e trafigge l’estremo biancorosso con un gran tiro in corsa. Cala il sipario su una partita coinvolgente per il pubblico di casa accorso, che ha potuto ammirare l’esordio di Guadagno ed un collettivo in costante crescita. Il Bojano, a cui non basta il gol di Vena al 42’ della ripresa per rendere meno amaro il passivo, si dimostra ancora una volta un cantiere aperto. L’addio di Chisena e il ritardo di condizione sta frenando non poco il lavoro di mister Varanese, a cui verrà chiesto il risultato nella prossima gara casalinga per non iniziare subito in salita il torneo del cinquantenario.

tutti. I giocatori iniziano a carburare sul piano della condizione generale”. La Partita. Partenza sprint per i locali, ospiti costretti alla difensiva dopo una settimana difficile, culminata con l’addio di Leo Chisena, impiegato solo nel finale nella prima di campionato. Il Fornelli vola sulle fasce laterali e mette subito in difficoltà i biancorossi, che al 18’ si salvano quando Vitelli si concede il lusso di calciare sul palo un calcio di rigore, senza poi riuscire a ribadire in rete sulla respinta dello stesso. Nove minuti dopo però è lo stesso attaccante a confezionare il gol del vantaggio sugli sviluppi di un calcio di punizione di Onorato ribadito splendidamente in rete con una girata. Il Fornelli dimostra di essere in palla e trova addirittura il raddoppio sul finire di tempo grazie al secondo penalty concesso in pochi minuti. Mister Varanese Questa volta dal dischetto si presenta l’ex Real Isernia Pippo Guadagno che spiazza l’estremo difensore Aceto e manda il pubblico sul rassicurante 2-0 con cui si chiude la prima frazione di gioco. Nella ripresa non cambia la musica: il Fornelli cerca di spingere a testa

L’Isernia

squadra con una buona difesa, ma che produce poco in attacco. L’inizio dell’incontro è con il freno tirato, con i padroni di casa lenti e con difficoltà ad entrare in partita. L’undici Di Prisco si riconosce con difficoltà, è spento e non motivato. Gli ospiti non vedono mai la porta Giuliano e compagni di reparto concedono poco agli ospiti che si trovano a concludere l’incontro senza mai mettere in difficoltà Marconato. La prima azione è biancoceleste al 21’ con Maruggi, ma nulla da fare. In prossimità della porta c’è Covelli che ci prova di sinistro, ma il suo tiro è di poco a lato. Sul finire del primo tempo c’è spazio per un tentativo di Pollidori dalla distanza che si spegne sul fondo. Finisce così la prima frazione di gioco, davvero povera di emozioni. Alla ripresa la musica inizia a cambiare per i biancocelesti, torna in campo una squadra che intensifica il gioco, lo rende più fluido, inizia a produrre. Al 7’ ci prova Maglione dalla distanza, ma la con-

Isernia

0

Marconato Ricci (Rubino) Tracchia Maruggi Maglione Giugliano Mingione (Boschetti) Pollidori (Digno) Covelli Alessandrì Pettrone Di Prisco

R.C. Angolana 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 All

0

Ortolano Di Giannantonio Natalini (Micaroni) Adorante Ferrante Marotta Isotti (Planamente) Ricci Parmigiani Vespa Schneider (Forlano) Montani

ARBITRO: Marco Capilungo di Lecce NOTE: ammoniti Maglione (I), Pettrone (I), Maruggi (I), Adorante (R), Schneider (R) clusione termina alta. Al 20’ arriva il primo gol annullato per l’Isernia. Su punizione di Alessandrì Covelli va a segno, ma il direttore di gara annulla per fuorigioco. È poi la volta di Pettrone che riesce a servire Covelli, ma Ortolano respinge. Di nuovo il copione si ripete, Tracchia tenta un passaggio, ma è ancora una volta pronto ad intervenire il numero uno ospi-

te, che viene chiamato di nuovo in causa su una punizione dal limite di Alessandrì. Al 49’, proprio sullo scadere del tempo, arriva il secondo gol annullato, questa volta a Digno, ancora per fuorigioco. L’incontro termina con un pareggio che lascia l’amaro in bocca all’Isernia, mentre per l’Angolana, per come sono andate le cose ha un po’ il sapore di una vittoria.

Serie D - Girone F 3^ giornata Ancona

0

Sambenedettese 1 Atessa VdS

1

Civitanovese

2

Atl. Trivento

1

Jesina

0

Isernia

0

R.C. Angolana

0

Luco Canistro

0

San Nicolò

0

Recanatese

1

Ol. Agnonese

2

Riccione

6

Real Rimini

0

Teramo

3

Santegidiese

0

Vis Pesaro

5

Miglianico

1

Squadre Vis Pesaro Teramo San Nicolò Atl. Trivento Ol. Agnonese Sambenedettese Civitanovese Riccione Ancona Recanatese Isernia R.C. Angolana Luco Canistro Jesina Santegidiese Real Rimini Atessa VdS Miglianico

P 7 7 7 7 6 5 5 4 4 4 4 4 3 2 1 1 0 0

G 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3

V 2 2 2 2 2 1 1 1 1 1 1 1 0 0 0 0 0 0

N 1 1 1 1 0 2 2 1 1 1 1 1 3 2 1 1 0 0

P 0 0 0 0 1 0 0 1 1 1 1 1 0 1 2 2 3 3

Gf 10 6 5 4 5 3 3 10 5 3 1 4 1 2 4 0 1 1

Gs 2 1 1 2 5 2 2 5 3 3 2 6 1 3 8 10 4 8

Prossimo turno (25-9-2011) Civitanovese - Isernia Jesina - Vis Pesaro Miglianico - Luco Canistro Ol. Agnonese - Atessa Val di S. Real Rimini - Atl. Trivento

R.C. Angolana - Teramo Sambenedettese - Riccione San Nicolò - Recanatese Santegidiese - Ancona


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Lunedì 19 settembre 2011

Il Sesto Campano regola la Frentana Larino (2-0). Primo successo per il Montenero

La Turris vola al comando Sette gol al malcapitato Vastogirardi: Ianniciello e Befi sugli scudi S. Campano Larino

2 0

SESTO CAMPANO: Rizzo, Conte, Pacifico, Di Paolo, Cecchino, Rea, Fabbi (46’ Petrecca), Pirone, Crispino (83’ De Simone), Pinchera, Raucci (86’Lombardi) ALL.: Mancini FRENTANA LARINO: Grassi, Di Rosa, D’Arienzo, Cocchianella, Ferrara, Iovine, Pasquarelli, Catullo (65’ Plescia), Consolazio, Lemma, Occhionero (75’ Avallone) ALL.: Avallone ARBITRO: Marco Carrelli di Campobasso Assistenti: Izzo e Galeazzo di Isernia MARCATORI: 49’ Crispino, 52’ Raucci di Leandro Lombardi SESTO CAMPANO. Primo successo in campionato per il Sesto Campano che liquida con un secco 2-0 la Frentana Larino dopo il rocambolesco (e negativo) esordio contro il Campobasso 1919. Questa volta è andata meglio agli uomini di mister Vittorio Mancini (squalificato ed impossibilitato a prendere la

casacca titolare) dopo un primo tempo abulico, privo di particolari occasioni, ed una ripresa che ha riproposto il Sesto dei giorni migliori. Eppure, per carburare, i biancorossi hanno impiegato più del previsto, nonostante l’esordio dal 1’ del nuovo arrivato Crispino, l’attaccante scelto nelle ultime battute del mercato per sostituire l’infortunato Verrecchia (il bomber dovrebbe tornare a disposizione tra tre settimane). L’avvio a rilento, come detto, favorisce un Larino operaio, ma troppo poco incisivo nelle ripartenze studiate in settimana dal tecnico Ponsanesi. Succede che il fortino bianconero resiste fino al 4’ della ripresa, e capitola quasi dal nulla: scambio in velocità Pinchera-Crispino, il giovane fantasista va al tiro ma trova l’opposizione parziale di Grassi; sulla respinta è subito gol all’esordio per l’attaccante con la casacca numero nove. Il gol spezza gli equilibri del risultato e non solo. Dopo soli tre minuti i tempi per il raddoppio biancorosso sono già maturi: Crispino scambia con Raucci, l’ex Santangiolese all’altezza del dischetto da rigore trova il colpo liftato a scavalcare Grassi in uscita. E’ 2-0 in appena sette minuti di secondo tempo. A questo

Il Sesto Campano

punto scendono i ritmi di gioco ed inizia la girandola dei cambi. Il Sesto spedisce nella mischia i giovani Petrecca e De Simone; Ponsanesi risponde con l’ingresso (solo nel quarto d’ora finale) dell’ex Petacciato Avallone. Le sorti del match, però, non cambiano fino al novantesimo, con i locali che possono festeggiare il primo successo in campionato davanti al pubblico amico. In casa Frentana, invece, un solo punto in due partite. Le buone novelle potrebbero giungere dal mercato, ad iniziare dall’ingaggio di Chisena a centrocampo. Ponsanesi lo attende a braccia aperte per dare linfa ad un centrocampo sin qui poco produttivo.

Eccellenza 2^ giornata Biferno C. Venafro Fornelli Bojano Lupi Molinaro Termoli Monti Dauni Roseto Sesto Campano Fr. Larino Turris S.C. Vastogirardi Virtus Bojano C. Montenero V. Matesina S. Cb 1919

1 1 3 1 1 2 0 1 2 0 7 0 0 1 1 1

Squadre P G V N P Gf Gs Termoli 6 2 2 0 0 5 2 Turris S.C. 6 2 2 0 0 10 1 Cb 1919 4 2 1 1 0 5 4 L. Molinaro 3 2 1 0 1 6 5 C. Montenero 3 2 1 0 1 2 2 Fornelli 3 2 1 0 1 4 3 Bojano 3 2 1 0 2 3 4 M. Dauni 3 2 1 0 1 2 2 Vastogirardi 3 2 1 0 1 2 8 Roseto 3 2 1 0 1 2 3 Biferno 2 2 0 2 0 2 2 S. Campano 3 2 1 0 1 5 4 Fr. Larino 1 2 0 1 1 1 3 Venafro 1 2 0 1 1 4 6 V. Matesina 1 2 0 1 0 2 3 V. Bojano 0 2 0 0 2 1 4

Prossimo turno (25 settembre) Bojano-Vastogirardi C. Montenero-Lupi Molinaro Cb 1919-Fornelli F. Larino-V. Santang.

Turris Vastogirardi

7 0

TURRIS: Micale, Sarnacchiaro, Ferrantino, Laudiero, Ianniciello, Spagnuolo (59’Licursi), Raffa, Minari, Befi (78’Di Fiore), Brancaccio (64’ Fusco), Maragno ALL.: Precali VASTOGIRARDI: Di Iacovo, Di Placido, Colucci, Antinone, Laurelli, Nuosci, Letterese, Cipriano, Buonanno, Ancona (46’ Di Benedetto), Giannini (46’ Piccoli) ALL.: Barbabella ARBITRO: Burgi di Matera Assistenti: Bottiglia e Squilletti di Campobasso MARCATORI: 23’, 61’ Raffa, 27’, 30’ Ianniciello L., 36’ Brancaccio, 64’ Befi, 85’ Fusco S.CROCE DI MAGLIANO. La Turris vola in testa alla classifica, sommerge di reti il Vastogirardi ed esprime il gioco tanto paventato in estate. Sembra tutto facile, ma il copione del ‘Ventimila’ risulta effettivamente positivo ai colori santacrocesi, accorti in difesa e pratici in avanti, nel segno dei big provenienti dal mercato estivo. Ne consegue un saldo positivo rispetto alla passata stagione, quando la sconfitta all’esordio con il Monti Dauni costò il primo stop pesante ai fini della classifica: questa volta gli uomini di Precali hanno da subito inserito la marcia a quota sei lunghezze. La Partita. Troise ancora una volta in panchina; Befi e Brancaccio in prima linea, Minari è il perno alto del centrocampo. Sono queste, in sintesi, le scelte iniziali di mister Precali, che deve però attendere venti minuti prima di tirare un primo sospiro di sollievo. Ci pensa Raffa al 23’ a svegliare il pubblico del ‘Ventimila’ con un gol di rapina, un’invenzione tutta intuito e velocità che consente ai santacrocesi di sbloccare la pratica Vastogirardi. Il match, in pratica, si esaurisce su questo episodio. Gli ospiti capitolano infatti al 27’ su tocco in mischia di Ianniciello, che si ripete con una splendida elevazione tre minuti dopo, sempre sugli sviluppi di un calcio d’angolo pennellato da Minari. Il quarto gol, con cui si va a riposo, è ad opera di Bran-

caccio, autore di una realizzazione strappa applausi dal limite dell’area di rigore. La prima frazione si chiude sul pesante parziale di 4-0, quel tanto che basta per consentire a Precali di muovere qualche esordiente dalla panchina. Al 59’ termina la partita di Spagnuolo, rilevato da Licursi; cinque minuti dopo è Brancaccio ad essere richiamato per l’ingresso di Fusco. In mezzo figurano le realizzazioni di Befi (splendida semi rovesciata dopo pregevole stop di petto) e Raffa (doppietta personale grazie ad un tocco di punta in mischia). Il Vastogirardi, giustiziere della passata stagione, capitola per la settima volta al’84’, in virtù del primo centro per il giovane locale Fusco, a lungo applaudito dopo la bella azione personale che porta al gol. Finisce 7-0 per una Turris subito al comando e subito stellare nel computo delle segnature. L’unica nota stonata riguarda l’espulsione dalla panchina di Troise, ma è veramente troppo poco per rovinare l’ispirata giornata degli uomini di Precali.

Mister Precali

V. Bojano Montenero

Monti Dauni-Turris S.C. Roseto-V. Bojano Termoli-Biferno C. Venafro-S. Campano

0 1

VIRTUS BOJANO: Tesone , Diamente, Lombardi, Silvestri, Amore, Trombetta, Kingsley, Colella, Di Pietrantonio, Esposito, Scozio ALL.: Sferra. MONTENERO: Di Santo, Florio, Pasciullo, Napolitano, Ruffino, Benedetto, Di Blasio (65’ Morrone), Di Benedetto, Mucci (72’ Coppola), Villani, Silverio ALL.: Lallopizzi ARBITRO: Sebastian Bruscino di Campobasso Assistenti: Merenda e Testa di Campobasso MARCATORI: 30’ Silverio. BOJANO. Al Montenero basta un gol nel primo tempo per avere la meglio della coraggiosa Virtus Bojano di Sferra, ma quanta fatica per un risultato rimasto in bilico fino al novantesimo e oltre. “Nella prima frazione siamo riusciti a giocare un buon calcio - il commento del ds rossoblu Sarracino - poi ci siamo abbassati consentendo ad una Virtus ridotta in dieci uomini di crearci dei problemi. Alla fine contano i tre punti portati a casa, ma effettivamente c’è stata qualche apprensione di troppo nel finale.La Virtus poteva anche pareggiare”. Gara controllata quella dei rossoblu, che passano alla mezz’ora del primo tempo con gran diagonale di Silverio, tra i migliori nel corso della frazione d’apertura. Poi, come rimarcato dalla predominanza territoriale dei locali, tanta sofferenza, concentrata nell’ultimo quarto d’ora che ha visto i locali come assoluti protagonisti. Il Montenero, in superiorità numerica nella ripresa, dimostra di non essere ancora al top della condizione, e rischia grosso proprio al 90’, quando l’arbitro Bruscino concede un penalty ai locali, contestato quanto decisivo ai fini del risultato. Dal dischetto Esposito non finalizza, mandando in frantumi le speranze dei matesini di pervenire al pareggio e conseguenti primi punti della stagione.Il Montenero va a posizionarsi, seppur a fatica, nella pancia della classifica. In attesa di tempi migliori.


Lunedì 19 settembre 2011

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Ancora tre punti per la Maronea. Prima vittoria del Casale Riccia. Solo un pari per Roccaravindola

Sessano, cinquina alla Santeliana Dopo il ko della 1^ giornata arriva il riscatto per il team di De Bellis Atl. Sessano Santeliana

5 1

ATLETICO SESSANO: Fratangelo, Iannotta, Antinone, Carangi, Lombardozzi, Leva, Succi (60’ Santangelo), De Iorio, Santagata (53’ Farrace), Perrella (65’ Inno), Di Giacomo. ALL.: De Bellis. SANTELIANA: Colia, Pasquale, Valente, Mastronardi, Di Leva, Martino (80’ Ciccaglione), Pirci, Lombardi (80’ Sanzò), Naimo (60’ Cirenei), Cordone, Fiorilli. ALL.: Cordone. ARBITRO: Andrea Iaciofano di Isernia. Assistenti: Salvatore e Cerasuolo di Isernia. MARCATORI: 7’ Perrella, 15’ Leva, 20’ Martino, 25’ Santagata, 73’ Santangelo, 82’ De Iorio. SESSANO DEL MOLISE. Al “Lipoli” di Sessano del Molise la formazione locale di mister De Bellis travolge con una pesante cinquina la compagine della Santeliana guidata da Cordone. Dopo il passo falso della prima di campionato, quindi, il team locale ha dimostrato di che pasta è fatto. Basti pensare che sono serviti solo 7’ all’Atl. Sessano per trovare il gol del vantaggio grazie al gran tiro in diagonale di Perrella che ha superato il portiere ospite. Nemmeno il tempo di metabolizzare lo svantaggio e la Santeliana è stata costretta a subire il secondo gol, dopo altri 7’, con Leva che è stato molto abile nel superare l’estremo difensore e insaccare in rete. Sul 2-0 è arrivata una reazione della compagine ospite che, con Martino, ha accorciato le distanze, sperando di poter riagguantare, così, il match. Tale speranza però è stata spenta quando con il bomber Santagata, con un bolide dalla distanza, ha superato il malcapitato Colia della Santeliana. Chiuso così il primo tempio sul 3-1, nella ripresa, nonostante i vari cambi operati da mister Cordone, la Santeliana non è riuscita a rientrare in partita,

Casale Riccia Roccasicura

2 0

CASALE RICCIA: Cianciullo, Mignogna (65’ Del Zingaro), Fagnano, Mennanno, Morrone, Pontelandolfo, Cugino, Di Criscio (62’ Corvino), Marino (77’ Ciccotelli), Picone, Moffa. ALL.: Mignogna. ROCCASICURA: Ciarlone A., Santilli P. (80’ Milano), Ciarlone And., Di Pilla D., Lombardi C., Di Tanna V. (60’ Ercolano), Di Tullio G., Di Pasquo F. (75’ Tortola), Lepore M., Antenucci F., Fantini S. ALL.: Cenci. ARBITRO: Scardera di Termoli. Assistenti: Iannantuono di Termoli e Gallo di Campobasso. MARCATORI: 43’ Marino, 90’ Moffa. RICCIA. Dopo il doppio pari rimediato nella scorsa giornata, questa domenica è stato il Casale Riccia a conquistare il bottino pieno lasciando a bocca asciutta i rivali del Roccasicura. Nonostante i pronostici a favore, almeno in cosiderazione del campionato di provenienza della formazione ospite, è stata la compagine locale del Casale Riccia a fare sua la partita. In effetti, come riferito dai ragazzi locali, questo era l’unico risultato ottenibile nel match; infatti mai come ieri la squadra è scesa in campo motivata per via della prima partita sul nuovo campo sportivo in erbetta sintetica e sulla grande partecipazione dei propri tifosi, i quali meritavano di vedere la propria squadra vincere in casa. La vittoria finale, quindi, per 2-0 è stata maturata grazie a due reti, una per tempo, firmate da Marino e Moffa. Secondo gli ospiti in campo sono serviti ben trenta minuit per iniziare a vedere delle azioni degne di nota, mentre i locali hanno potuto constatare che i loro diversi giocatori hanno cercato trovare il gol già dal primo quarto d’ora di gioco. Comunque siano andati le cose, però, sta di fatto che verso la fine della prima frazione di gioco è arrivato il gol del vantaggio locale con Marino, bravissimo a trovare il gol direttamente da calcio d’angolo. Nella ripresa il Rocca sicura, nonostante i cambi, non è riuscito a recuperare il gol, nonostante le due limpide occasioni di Antenucci e di Di Tullio. Infine proprio alla fine della partita ci ha pensato Moffa del Casale Riccia a segnare il definitivo gol del 2-0, valido per la vittoria dei locali. Ora il team di mister Mignogna deve concentrarsi per il derby in programma domica contro la Polisportiva Gambatesa.

lasciando, invece, alla squadra avversaria lo spazio per il 4-1 firmato da Santangelo, su bel cross del compagno Antinone, e per il definitivo 5-1 di De Iorio, solo dinanzi al portiere e abile nel superarlo. A fine partita sono arrivati i complimenti di mister De Bellis ai propri giocatori per la bellissima partita disputata, duranDe Bellis te la quale hanno dato (Sessano) dimostrazione della propria preparazione atletica e tecnica, utile per permettersi di pensare in grande, ossia alla vittoria del campionato. Per la Santeliana, invece, i commenti non sono positivi, dato il riconosciuto approccio negativo degli ospiti di mister Cordone.

Promozione 2^ giornata Atl. Sessano 5 Santeliana 1 Casale Riccia 2 Roccasicura 0 Compr. C.V. 3 P. Gambatesa 2 M. Valfortore 1 Campodipietra 6 Maronea 2 Cerrese 1 Roccamandolfi 0 Roccaravind. 0 Sampietrese 2 Rin. Bussese 0 V. Pozzilli 3 R. Roccavivara 1

Squadre Campodip. Maronea Virtus Pozzilli Compr. C.V. C. Riccia Gambatesa Santeliana Atl. Sessano Sampietrese Roccaravind. R. Roccaviv. Roccasicura Roccamand. Cerrese M. Valfortore R. Bussese

P G V N P Gf Gs 6 2 2 0 0 7 1 6 2 2 0 0 6 3 6 2 2 0 0 5 2 4 2 1 1 0 4 3 4 2 1 1 0 3 1 3 2 1 0 1 6 4 3 2 1 0 1 2 5 3 2 1 0 1 5 2 3 2 1 0 1 2 1 1 2 1 1 0 1 0 1 2 0 1 1 2 4 1 2 0 1 1 1 3 1 2 0 1 1 1 4 0 2 0 0 2 2 4 0 2 0 0 2 1 7 0 2 0 0 2 2 6

Prossimo turno (25 settembre)

Maronea Cerrese

2 1

MARONEA: Lattanzio A., D’Angelo, Petti, Pasciullo M. (30’ Blascetta), Bartolino, Pasciullo D., Rossi, Moscufo, Lattanzio R. (80’ Ferrara), Speranza (70’ Petolillo), Contigiani. ALL.: Cordisco. CERRESE: Angiolilli, Castaldi, Cuzzone, Gallo, Mazzocco, Farrocco, Gatta, Iallonardi, Centracchio, Giancola, Paolone. ALL.: Coletta. ARBITRO: Fabio Pasquale di Campobasso. Assistenti: Spensieri e Del Balso di Campobasso. MARCATORI: 15’ Giancola, 65’ Lattanzio R., 75’ Moscufo. MONTEFALCONE NEL SANNIO. La Maronea alza la voce e, nonostante i progetti di salvezza di fine della stagione, intanto conquista per la seconda volta tre punti, portandosi a punteggio pieno in classifica. La Cerrese di mister Coletta, invece, è costretta a rimediare la seconda sconfitta di fila, trovandosi ancora a zero punti, e ultima della Promozione insieme a Macchia Valfortore e Rinascita Bussese. Durante un match davvero emozionate e ricco di occasioni da parte di entrambi i fronti, si è dovuto assistere, però, anche all’infortunio capitato a Pasciullo M. della Maronea, costretto ad uscire già alla mezz’ora e sostituito da Blascetta. Ironia del fato è stato proprio Blascetta il migliore in campo secondo mister Cordisco, che ha animato un centrocampo e una difesa in grado di frenare le incursioni della Cerrese e a chiudere gli spazi ai loro attaccanti. La vittoria, seppur di 2-1, non è stata mai scontata, visto anche la bravura, onestamente riconosciuta dalla Maronea, dei vari ragazzi a disposizione di mister Coletta. Il match, infatti, ha visto proprio la Cerrese passare in vantaggio a causa di un errore in difesa con il bravo Giancola ad approfittarne e a segnare il gol dell’1-0 per la sua squadra. Nonostante il gol subìto, la Maronea ha cercato comunque di riprendersi; la risposta concreta è giunta, però soltanto nella ripresa. Da segnalare, inoltre, che prima del termine della prima frazione di gioco il bravo Angiolilli della Cerrese ha salvato il vantaggio miracolosamente su due tentativi dei locali. La ripresa invece ha portato bene alla squadra di mister Cordisco che, grazie anche alle sostituzioni operate, è riuscita, grazie al cross di Blascetta al compagno Lattanzio R., bravo nel sfruttare l’occasione e trovare il gol, a trovare il tanto cercato pareggio. Ormai carichi gli undici locali hanno cercato in tutti i modi di infilare il gol del ‘ribaltone’, ma il portiere ospite ha salvato in tantissime occasioni il risultato. Alla fine, verso il 75’, però la combinazione vincente tra Contigiani, Lattanzio e Moscufo ha permesso proprio a quest’ultimo di segnare il definitivo gol del 2-1 in favore della Maronea. A questa nuova rete subita c’è stata indubbiamente la risposta della Cerrese, che però non ha portato al pareggio o ad altro. Ora la Maronea si si gode la sua prima posizione in classifica, sentendosi orgogliosa di questi sei punti. La Cerrese invece durante la settimana dovrà rivedere qualcosa nei suoi schemi per poter riprendere in mano le redini della stagione.

Campodipietra-At. Sessano Cerrese-Sampietrese Maronea C.-V. Pozzilli P. Gambatesa-C. Riccia

Roccamandolfi Roccaravindola

R. Bussese-M. Valfortore Roccaravindola-Compr. C.V. Roccasicura-R. Roccavivara Santeliana-Roccamandolfi

0 0

ROCCAMANDOLFI: Colardo, Coretto, Costanzo, Lombardi, Esposito (75’ Gianfrancesco), Perone, Pinelli P., Del Riccio, Di Blasio, Pinelli G., Cimino G. (90 D’Andrea) ALL.: Pinelli. ROCCARAVINDOLA: Russo, Castadi, Iannetta, Staffieri, Fusco, Iannarelli (80’ Renzi), Sisti, Forte, Iameo, Izzo (46’ Giordano), Cambio. ALL.: Iannarelli ARBITRO: Antonio di Tomaso di Isernia. Assistenti: Mosesso di Termoli e Ladomorzi di Campobasso. PETTORANELLO DEL MOLISE. Sul neutro di Pettoranello del Molise il Roccaravindola non riesce a rispettare i pronostici che la vedevano, almeno sulla carta, decisamente favorita alla vittoria finale. Infatti la regina decaduta era impegnata contro la neopromossa Roccamandolfi. Quest’ultima però non è scesa in campo con il prevedibile timore reverenziale, ma, anzi, ha saputo fare bene la sua partita lasciando agli ospiti un solo punto dei tre disponibili. Alle numerose assenze in casa del Roccamandolfi, mister Pinelli ha saputo far fronte grazie agli arrivi in settimana di Costanzo, Coretto e di Blasio. Durante il match però l’allenatore del Roccamandolfi ha dovuto vedere il nuovo Coretto fare due errori che avrebbero compromesso l’esito del match. Ma procediamo con ordine. Le due squadre, nonostante la prevista differenza di potenziale, hanno giocato quasi l’intero primo tempo in modo molto equilibrato, con un maggior pressing degli ospiti, al quale prontamente la difesa locale ha saputo far fronte, grazie anche alle splendide parate del proprio portiere Colardo. Ma al 43’ ecco che è arrivato il primo errore di Coretto che ha colpito con mano la palla in piena area di rigore, procurando di conseguenza l’estrema punizione in favore del Roccaravindola. Ma il portiere Calardo, in ottima forma, ha saputo parare il penality salvando il momentaneamente risultato. Al rientro dagli spogliatoi si sono poi visti i ragazzi delle due compagini animare soprattutto il centro campo e le fasce. Ma nonostante tutto nessuno è riuscito a segnare nella rispettiva rete. Verso la fine del match ecco che c’è stato ancora una volta un errore di Coretto che ha compiuto un secondo fallo di mano in area di rigore con conseguente penality assegnato dall’arbitro Di Tomaso. Anche questo secondo rigore è stato però sbaPinelli gliato dal bomber del Roc(Roccamandolfi) caravindola, che ha calcia fuori spegnendo così le speranze di vittoria.


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Lunedì 19 settembre 2011

La Polisportiva Gambatesa si ferma a Vairano. Sampietrese all’inglese con la Bussese

Uragano Campodipietra I rossoblu travolgono il Macchia Valfortore con un roboante 6 a 1 Macchia Valfortore Campodipietra

1 6

MACCHIA VALFORTORE: Ciarla, Carozza, Giglio, Ruggiero, Coccaro, Cordone, De Iorio, D’Elia, Ambrosino, Iosue, Di Petta. ALL.: Panzera. CAMPODIPIETRA: Di Stasi, Zullo, Cappelletti, Cefaratti, Bredice, Polverino, Marro (65’ Morena), Vena (80’ Varriano), Longo, Quaranta, D’Abate (60’ Cretella). ALL.: Longo. ARBITRO: Gioviani Valerio di Termoli. Assistenti: Maratea Vincenzo e D’Addario Davide di Termoli. MARCATORI: 30’ Vena, 50’ rig. Quaranta, 55’ Longo e 82’ Longo, 61’ Cifelli, 70’ rig. e 87’ Cretella. di Alberto Giuliano GAMBATESA. Festival del gol a Gambatesa. A sorridere è la compagine di Longo, che dopo la vittoria maturata all’esordio casalingo contro la Sampietrese, piazza il secondo sigillo in campionato: 6 a 1 il finale al “Venditti”. Primo tempo equilibrato, dove le due squadre si annullano e centrocampo. Alla mezz’ra sono gli ospiti a passare in vantaggio con Vena, che sfrutta a dovere un cross proveniente da destra e insacca alle spalle di Ciarla. Il Campodipietra alza il ritmo e sfiora ripetutamente il raddoppio con D’ Abate, Vena e Marro. I locali ci provano con i senatori d’attacco, ma gli spunti degli uomini di Panzera non impensieriscono il numero uno rossoblu Di Stasi. Nella ripresa il Campodipietra torna sul rettangolo di gara determinato e con l’intento di chiudere la pratica. Al 50’ gli ospiti raddoppiano le marcature con Quaranta dagli undici metri, per un fallo in area di rigore commesso

Comprensorio V. Pol. Gambatesa

3 2

COMPRENSORIO V.: Nicolò, Geremia, Riccio, Migliaccio, Bonetti, Ferritto, Maddalena, Bernava, Pollio, Marra, Cerbo. ALL.: Grieco. POL. GAMBATESA: Cupo, Genovese, Bruno (70’ Passarelli), Di Sarro, Conte, Amorosa, Tosches (70’ Sinisi), Sauchelli, Cifaldi, Morrone, D’Alessandro. ALL.: Giorgio. ARBITRO: Colucci Michele di Campobasso. Assistenti: Caccavaio Luca e Lustrato Simone di Campobasso. MARCATORI: 35’ e 67’ Cifaldi, 40’ Migliaccio, 57’ Pollio, 74’ Marra. VAIRANO PATENORA. Un cinico Comprensorio manda al tappeto la Polisportiva Gambatesa. Una sconfitta che sta stretta ai biancoverdi di Giorgio, che escono con più di un rimpianto dal rettangolo di gara campano per non aver saputo concretizzare a dovere la larga mole di gioco costruita durante l’arco dei novanta minuti. La prima occasione del match è per gli ospiti: al 3’ D’Alessandro raccoglie un traversone dalla destra e schiaccia di testa, Nicolò respinge e Marrone da due passi non trova il

Il Comprensorio Vairanese

precedentemente da un difensore rossoblu ai danni di Longo. Il Campodipietra continua a premere e al 55’ arriva il tris firmato dall’attaccante Longo, che scarta un paio di avversaria e infila il l’estremo ospite. I padroni di casa reagiscono e al 61’ accorciano lo svantaggio con il gol del numero quattordici Cifelli. I rossoblu calano dal punto di vista della condizione atletica, gli avversari ne approfittano e dilagano nel finale: Cretella, subentrato al 60’ al posto di D’Abate, trova il poker al 70’ dal dischetto; all’80’ Longo firma la sua doppietta personale con una grande azione personale finalizzata in gol con un preciso interno destro e a tre minuti dalla fine del

match è ancora Cretella ad andare a segno e a fissare l’incontro sul definitivo punteggio di 6 a 1. Una vittoria che dà morale all’ambiente rossoblu e proietta la neopromossa al comando della classifica in coabitazione con la Virtus Pozzilli e Maronea. Nel post partita, mister Longo commenta così la gara dei suoi ragazzi: “Oggi il Campodipietra è stato straordinario, abbiamo fatto una grande partita. Il Macchia Valfortore ci ha creato qualche grattacapo nei primi quarantacinque minuti di gioco, ma nella ripresa i ragazzi hanno risposto alla grande e approfittato del calo fisico dei padroni di casa. Abbiamo creato tantissime azioni e siamo stati bravi a concretizzarle in gol. Sono soddisfatto.”

Il Campodipietra

bersaglio calciando a lato. Al 17’ è ancora il Gambatesa a pungere: uno - due D’Alessandro Cifaldi con quest’ultimo che calcia di prima intenzione, ma non trova lo specchio dellaporta. Al 37’ l’attaccante numero undici fortorino è preciso e supera l’estremo locale per l’1 a 0 degli ospiti. La replica dei padroni di casa non si fa attendere: al 43’ Migliaccio emula il suo omonimo piu’ celebre e svetta di testa sugli sviluppi di un corner battendo Cupo. Al 57’ il numero uno biancoverde si rende protagonista di un rinvio errato, la palla termina dalle parti di Pollio che ne approfitta e porta i giochi in parità. I gambatesani non si perdono d’animo e nel giro di pochi minuti collezionano tre palle gol con Cifaldi, Tosches e Conte, che non inquadrano lo specchio. Al 67’ il team di Giorgio perviene al pareggio ancora con bomber Cifaldi, che brucia sul filo del fuorigioco i difensori campani e firma il 2 a 2. Gli ospiti attaccano e Sauchelli sciupa il gol del sorpasso, girando troppo debolmente da buona posizione. Il Gambatesa spreca e i locali ‘castigano’ nel finale i fortorini: Marra approfitta di una ‘dormita’ del pacchetto arretrato avversario e scaraventa la palla in fondo al sacco per la gioia dei sostenitori locali. Il Comprensorio Vairanese sale a quota 4 punti in campionato dopo il pareggio ottenuto a Roccasicura; per i fortorini invece, arriva il primo stop nel torneo dopo il poker calato al Roccamandolfi sette giorni fa. A.G.

Sampietrese R. Bussese

2 0

SAMPIETRESE: Vizzaccaro, Spirivigliozzi, Grieco, Rotondo D. (90’ Di Zazzo), DAgostino, Savastano, Zullo (53’ Di Camillo), Iattarelli (65’ De Marco), Supper, Fimiani, Rotondo M. ALL.: Berto. RINASCITA BUSSESE: Rinaldi, Cannavina, Falcone (53’ Iannaccone), Nardacchione, Santoro, Cordisco, Antoniani, Ialicicco (65’ Baldoni), Minichillo, Ricciardi, Polzella. ALL.: Martinelli. ARBITRO: Martino Andrea di Isernia. Assistenti: D’orsi Marco e Di Giacomo Lucio di Isernia. MARCATORI: 34’ Zullo, 92’ Fimiani. SAN PIETRO INFINE. La Sampietrese festeggia davanti ai propri sostenitori la prima vittoria in campionato, cancellando così la scialba prestazione all’esordio contro il Campodipietra. Un 2 a 0 secco, che non lascia scampo agli avversari di Martinelli, alla loro seconda battuta d’arresto in altrettante partite. Inizio veemente dei padroni di casa con il nuovo acquisto Supper (ex Promozione laziale) tra i più in palla tra le fila gialloblu: il numero nove lascia partire una conclusione da l limite dell’area che sfiora di poco il palo. Al 15’ è ancora Supper a creare scompiglio in area gialloblu con un tiro insidioso che termina la sua corsa a lato dello specchio difeso da Rinaldi. Al 30’ Cannavina va ad un passo dal gol con un tiro insidioso. Al 34’ la Sampietrese va in gol: Zullo lascia partire un tiro potente rasoterra che s’infila alla sinistra del portiere. Al 44’ Supper serve Rotondo D. che calibra di poco a lato un lob da fuori area. Nella ripresa è ancora Rotondo a rendersi pericoloso, l’attaccante costringe il numero uno gialloblu a smanacciare in angolo un insidioso diagonale. Al 70’ghiotta occasione per la Bussese con Cannavina, che di testa non trova di un soffio il pareggio. All’85’ gli ospiti si riversano in avanti alla ricerca del pareggio con Iannaccone, che spreca un’ottima occasione, calciando fuori da buona posizione. Nel finale, la Sampietrese ipoteca la vittoria con il gol dell’altro nuovo acquisto Fimiani, che spegne definitivamente le speranze di rimonta degli ospiti e fissa il punteggio sul definitivo 2 a 0. A.G.


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Real Prata e San Leucio corsare. Vincono di misura Cliternina, Torre Magliano e Casalnuovo

San Giuliano e Civitanova ok Goleada per i gialloverdi, poker per i rossoblu. Bene Spinete e Gildone gio nelle fasi iniziali della sfida, raggiunti su rigore da Perrella al 50’. Valerio riporta avanti il Capoiaccio al 75’ ma pareggia i conti Ivan Palermo all’83’ per il Macchiagodena.

di Stefano Troilo GIRONE A Civitanova-San Pietro Avellana 4-1 MARCATORI: 50’ e 55’ Padula, 60’ Cortellessa (S.P.), 75’ Di Tullio, 85’ Ricci CIVITANOVA DEL SANNIO. Parte bene la compagine rossoblu che rifila un poker al San Pietro Avellana. Gianluca Padula porta il Civitanova sul 2-0 in apertura di ripresa, Cortellessa accorcia per gli ospiti, poi Di Tullio e Ricci chiudono i conti.

San Giuliano del Sannio-Matrice 7-0 MARCATORI: 2 Di Froscia, 2 Nardacchione, Felice, Maddaloni, Ferluca SAN GIULIANO DEL SANNIO. Senza storia la sfida tra gialloverdi padroni di casa e azzurri ospiti. Finisce 7-0 per il San Giuliano del Sannio. Sugli scudi Di Froscia e Nardacchione, autori di una doppietta a testa.

Colli a Volturno-Real Prata 0-1 MARCATORI: Pezza A. (rigore) COLLI A VOLTURNO. I campani espugnano il campo del Colli a Volturno con un penalty realizzato da Antonio Pezza. Filignano-San Leucio Acquaviva 1-3 MARCATORI: 48’ e 60’ Cutolo, 72’ Cerulli VENAFRO. Padroni di casa in vantaggio nel primo tempo, poi i rossoblu fanno loro la gara nella ripresa grazie alla doppietta di Cutolo e al gol di Cerulli. Pesche-Montenero 2-0 MARCATORI: 55’ Loprevite, 80’ Tagliaferri MIRANDA. I biancorossi di casa battono “all’inglese” i nerazzurri ospiti. In gol Loprevite, appena subentrato ad inizio secondo tempo, e Tagliaferri che mette il sigillo personale all’80’. Espulsi al 75’ un calcia-

Mister Sferra (S.L .Acquaviva)

tore ospite e Petrecca del Pesche. Rufrae Presenz.-Miranda Frat. 3-0 MARCATORI: 30’ Piscitelli, 70’ Squillacioti, 88’ Gazerro PRESENZANO (CE). Tris dei granata campani contro i gialloblu pentri. Piscitelli apre le danze nel primo tempo, a metà ripresa segna Squillacioti e allo scadere Gazerro fa 3-0. Espulso nel Miranda Patriarca. Valle Agricola-Ciorlano 3-1 MARCATORI: 30’ e 45’Placella A., 45’ Pezzullo A., 70’ Di Mare (C) PRATA SANNITA (CE). Netta affermazione dei biancorossoblu di mister Walter Silvestri. Alfonso Placella in grande spolvero sigla una doppietta, il tris lo serve Andrea Pezzullo e Di Mare accorcia per il Ciorlano. GIRONE B C.Club Olympus-Hermes Toro 0-3 MARCATORI: 5’ e 55’ Totaro, 15’ Cianciullo CASTELPETROSO. Esordio convincente in panca per il giovane mister Pino Marrone alla guida dell’Hermes Toro. I rossoblu espugnano il terreno di gioco del Calcio Club Olympus con i gol di Totaro (doppietta) e Cianciullo.

Il dg del Valle Agricola Vincenzo Storti Cliternina

Macchiagodena-Capoiaccio 2-2 MARCATORI: 2’ Zurlo D., 50’ rig. Perrella (M), 75’ Valerio, 83’ Palermo I. MACCHIAGODENA. Ospiti in vantag-

Spinete-Rock Baranello 2-1 MARCATORI: 30’ Tomasi, 70’ Carroccio (R.B.), 86’ (Spinete) SPINETE. Lo Spinete passa in vantaggio a metà prima frazione con Tomasi, viene raggiunto dai biancocelesti grazie al gol di Carroccio al 70’ e sigla la rete vincente a pochi minuti dal termine. Real Gildone-Campobasso Calcio 1-0 MARCATORE: 65’ Panichella L. GILDONE. Lucio Panichella manda ko il Campobasso Calcio con una zampata a metà ripresa. Volturino-Carpinone 0-1 MARCATORE: 5’ Antenucci VOLTURINO (FG). I pentri espugnano il campo dei dauni grazie alla rete-lampo di Antenucci. Al 93’ Marotta sbaglia un penalty Mister Ferrecchia (Casalnuovo)

Mister Colaianni (S.P. Avellana)

che avrebbe portato gli ospiti sullo 0-2. GIRONE C Montecilfone-Torre Magliano 0-1 MONTECILFONE. Nella sfida tra due neopromosse la spuntano gli ospiti. I biancorossi espugnano con una vittoria di misura il “Corundoli”, terreno di casa dei ragazzi di Angelozzi. Cliternina-Sancta Juxta Palata 1-0 MARCATORE: 57’ Di Pietrantonio NUOVA CLITERNIA. Decide un eurogol di Di Pietrantonio in apertura di ripresa. La sfida tra biancorossi e biancazzurri se l’aggiudicano così i padroni di casa. Rammarico nelle fila del Palata per le grandi occasioni sciupate da Valentino Di Lena e Grimani. La Cliternina si difende ordinatamente dopo essere passata in vantaggio e incassa i primi tre punti della stagione. Casalnuovo M.-Real Termoli 2-1 MARCATORI: 20’ D’Addosio, 30’ Giallella, 86’ Marchese (R.T.) CASALNUOVO MONTEROTARO (FG). I dauni neopromossi partono benissimo, superando di misura la forte compagine adriatica di mister Mancini. D’Addosio e iallella portano i biancazzurri sul 2-0 dopo la grande paura in avvio; Marchese infatti si era fatto iponotizzare dal portiere di casa dal dischetto. Nella ripresa il Real preme ma solo all’86’ Marchese accorcia le distanze. Torre Magliano


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Lunedì 19 settembre 2011

Pirotecnico 5-4 tra Monacilioni e Castelnuovo. S. Giovanni in Galdo corsaro a Pietracatella

Forulum, partenza con il botto Esordio con un perentorio 7-1 per la formazione di Forli del Sannio Girone A Cerro al Volturno - Aurora Pizzone 0-0 CERRO AL VOLTURNO. Inizia con un pari il campionato del Cerro di mister Di Luia; le reti restano inviolate dopo 90’, nonostante la squadra di casa ci provi a più riprese ma il Pizzone si difende con ordine. Forulum - Pescopennataro 7-1 MARCATORI: Balan (2), Giovino, Pala, Mazzocco E., Pecoraro, Napoleone, Magnacca. FORLI DEL SANNIO. Partenza col botto per il Forulum contro la neopromossa Pescopennataro, ancora non in forma-campionato. Dopo aver chiuso il primo tempo sul 3-0, i locali dilagano fino al 7-0, mitigato dal gol della bandiera ospite di Magnacca. Turris Santangiolese -Real Sessano 2-2 SANT’ANGELO D’ALIFE (CE). Il Real Sessano trova nella ripresa il pari contro la Turris grazie a due autoreti; nel primo tempo i campani insccano subito due reti, intramezzate da un penalty sbagliato dagli ospiti. Nella ripresa sono invece i locali a sbagliare un rigore, poi il Sessano prima accorcia le distanze e poi pareggia, in entrambi i casi con lo zampino della squadra avversaria. Girone B Bagnolese - Ferrazzano 2-1 MARCATORI: 1’ Cerio, 27’ Rossi, 92’ Di Lella. BAGNOLI DEL TRIGNO. La Bagnolese si aggiudica in extremis una gara piuttosto equilibrata; alla rete-lampo di Cerio arriva il pari locale di Rossi e, a tempo scaduto, il match-point di Di Lella. A fine gara i complimenti del mister ospite ai vincitori, ma arrivano anche recriminazioni sull’arbitraggio. Baranello - Terventum 2-4 MARCATORI: 20’ Di Renzo Claudio (T), 30’ Niro Alessandro (B), 48’ e 50’ Nicodemo (B), 80’ Di Scenza Berardino (B), 90’ Fiore (T). BUSSO. Partenza con poker per il Terventum; ospiti in vantaggio con Di Renzo, vengono raggiunti da Niro. Ad inizio ripresa una doppietta di Nicodemo mette le ali al Terven-

tum e taglia le gambe al Baranello che si porta comunque sul 2-3, prima di subire il definitivo 2-4 nel finale. Mirabello - Salcito 1-0 MARCATORI: 75’ De Cesare. MIRABELLO SANNITICO. Con il minimo scarto il Mirabello mette in cassaforte i primi tre punti della stagione; i locali sciupano diverse occasioni, il Salcito recrimina in particolare per una palla che impatta la traversa. Nella ripresa arriva il gol vittoria di De Cesare. Murgantia - Torella del Sannio 3-4 MARCATORI: D’Alessandro Michelangelo (2), Greco Giovanni (2). MORCONE (BN). Buon esordio per il Torella di mister Meale, che sul terreno di gioco della Murgantia va a guadagnare tre punti importanti. La squadra molisana replica con le doppiette di Michelangelo D’Alessandro e di Giovanni Greco al tris dei locali, centrando così la prima vittoria. Girone C Acli Cb - Riccia 2-1 MARCATORI: Amorosa (R) CAMPOBASSO. Dopo aver mantenuto il risultato di parità per tutto il primo tempo il Riccia, a corto di preparazione, subisce nella ripresa le due reti delle Acli che tagliano le gambe agli ospiti; il Riccia tuttavia rialza la testa nel finale e accorcia le distanze con Amorosa. Fiamma Folgore - Q. Nord Cb 3 -0 MARCATORI: Zappone, Ventresca, Louzi. CAMPOBASSO. Si risolve per la Fiamma Folgore il primo derby contro i cugini del Quartiere Nord, anticipo del sabato sera. Dopo un primo tempo equilibrato, condotto dalla Fiamma per 1-0, nella ripresa i ragazzi di mister Trotta vengono fuori e con le reti di Ventresca e Louzi mettono al sicuro il risultato. Monacilioni - Castelnuovo 5-4 MARCATORI: 2’, 18’, 25’ Imbruno (C), 31’, 53’ e 58’ D’Addario (M), 33’ Poce (M),

92’ De Lisi, 93’ Pannitto (M). MONACILIONI. Rocambolesca vittoria del Monacilioni contro un Castelnuovo che potrebbe recriminare per un pari che sembrerebbe il risultato più giusto. Nella prima mezz’ora i pugliesi fanno terra bruciata e si portano sul 3-0 con una tripletta di Imbruno, il Monacilioni però non molla e riesce a ribaltare il risultato con una tripletta di D’Addarioe una rete di Poce. Nel finale arriva il 4-4 di De Lisi e a tempo scaduto il rigore di Pannitto che assegna la vittoria ai locali. Morgia - S. Giovanni in G. 1-2 MARCATORI: 20’ Angiolillo, 68’De Simone, 80’Fiorilli. PIETRACATELLA. Vittoria esterna del S. Giovanni contro un buon Morgia, che si porta in vantaggio nel primo tempo con Angiolillo; nella ripresa sono gli ospiti ad incidere maggiormente e, dopo il pari di De Simone, colgono la vittoria con una punizione di Fiorilli nel finale. Nova Fontana Calcio - Endas Cb 1-0 CAMPOBASSO. Con un gol nella ripresa la matricola Nova Fontana batte l’Endas di mister Antonio Pensiero; un ottimo esordio quindi in Seconda Categoria per la squadra campobassana, che inizia l’avventura battendo i quotati “cugini” nel primo dei tanti derby di questa stagione. Reds - Quelli che il Calcio 5-1 MARCATORI: Mancinelli (3), Zullo, Cornacchione, Mancini (rig.) CAMPOBASSO. Partono con il piede giusto i Reds e alla prima gara battono Quelli che con un netto 5-1. La squadra di mister Bottone chiude il primo tempo sul 3-0, ad inizio ripresa arriva la quarta marcatura, dopodichè i Reds allentano la presa, dando spazio agli avversari che accorciano le distanze su rigore. Nel finale la quinta rete dei locali. Santo Stefano - S. Marco la Catola 3-4 MARCATORI: Gallo (SM), Marziani (SS), Tosches (SM), Ricci (SS), Picciuto (SM), Colasanto (SM), Di Toro (SS). CAMPOBASSO. Il S. Marco si agigudica una gara molto combattuta contro un ostico

L’opposto, ora in campo con la Nazionale, sarà premiato dalla Lega

S. Stefano. Il primo tempo si chiude in parità (1-1), nella ripresa vantaggio ospite e nuovo pareggio locale, dopodichè sono i pugliesi a prendere il largo con Picciuto e Colasanto. Nel finale il S. Stefano accorcia le distanze con la rete di Di Toro. Girone D Atl. Limosano - Olimpia Kalena 1-2 MARCATORI: Franco Antonio (O), Biello Stefano (O). LIMOSANO. Con due reti nel primo tempo l’Olimpia si aggiudica un match particolarmente sofferto contro i padroni di casa dell’Atletico Limosano; l’espulsione al 20’ di Sangiovanni non facilita il compito ai calendini che nella ripresa subiscono la rete del Limosano ma comunque riescono a tenere il vantaggio fino alla fine. Isola Croata del Molise - Angioina Colletorto 1-0 MARCATORI: Petrelli. ACQUAVIVA COLLECROCE. Esordio positivo per l’Isola Croata che porta a casa il successo di misura contro la giovane formazione dell’Angioina Colletorto. Gara ben giocata da entrambe le squadre nonostante il vento e la polvere, con l’Angioina più pimpante che fallisce diverse occasioni; nella ripresa i locali, più esperti, premono sull’acceleratore e nel finale trovano il gol vittoria con Petrelli su punizione. Ripabottoni - Frentania 2 - 5 MARCATORI: 1’ Di Lello, 3’ Donatacci, 42’ Donatacci, 55’ Di Lello, 86’ Donatacci. RIPABOTTONI. La Frentania bagna l’esordio in campionato battendo il Ripabottoni tra le mura amiche con un perentorio 5-2. Avvio bruciante per la squadra pugliese che al 1’ e al 3’ va in gol con Di Lello e Donatacci; il Ripabottoni non si arrende e accorcia le distanze al 25’ ma al 42’ è ancora Donatacci a timbrare il cartellino in favore degli ospiti e a firmare il momentaneo 1-3. Ad inizio ripresa è Di Lello a mettere la palla in rete, il Ripabottoni accorcia al 60’ ma nel finale è ancora lo scatenato Donatacci a battere il portiere avversario e a mettere fine alla contesa. Il coach Giannini

Due riconoscimenti per Giulio Sabbi per la stagione vissuta a Isernia Giulio Sabbi

ISERNIA. La stagione 2011-2012 si apre nel migliore dei modi per la Fenice Volley, come non era mai successo in precedenza. Ben due premi, infatti, saranno consegnati dalla Lega Pallavolo Serie A a Giulio Sabbi, opposto del club pentro nello scorso torneo, da questa estate passato alla MRoma in serie A/1 ed attual-

mente impegnato per la conquista di una medaglia ai Campionati Europei. Il giocatore riceverà l’ambito premio di Lega quale miglior giocatore italiano under 23 e miglior realizzatore assoluto. La consegna avverrà domani sera alle ore 21.30 durante la diretta su RAI Sport 1, nell’ambito dello speciale televisivo di presentazione del 67° Campionato di Serie A Sustenium, appuntamento organizzato dalla Lega Pallavolo Serie A che apre le porte ufficialmente alla nuova stagione di volley. A condurre in studio ci sarà il giornalista Rai Alessandro Antinelli, coadiuvato dai “fuori onda” di Andrea Lucchetta, il popolare Lucky che anche quest’anno sarà uno dei commentatori tecnici delle gare di pallavolo sui canali della tivù di Stato. La trasmissione vedrà avvicendarsi come ospiti Diego Mosna (Presidente Lega Pallavolo), Carlo Magri (Presidente Fipav), Domenico Simone (Direttore Generale del Gruppo Menarini Farmaceutici) e Massimo Righi (Amministratore Delegato Lega Pallavolo). Inoltre saranno presenti l’allenatore Campione d’Italia dell’Itas Diatec Trentino, Radostin

Stoytchev, ed il capitano della Copra Elior Piacenza, Hristo Zlatanov. Non mancheranno interviste e incursioni video di molti altri protagonisti della prossima serie A; in pratica una serata televisiva imperdibile per tutti i fan, a pochi giorni dal via della stagione. Di seguito, tutti i vincitori dei premi di Lega della stagione 2010/11: Premio “Costa–Anderlini” - miglior allenatore a Radostin Stoytchev (Itas Diatec Trentino) - serie A/1 e Paolo Montagnani (Phyto Performance Padova) – serie A/2; Premio “Gianfranco Badiali” - miglior giocatore italiano under 23 a Jiri Kovar (Sisley Treviso) - serie A/1 e Giulio Sabbi (Geotec Isernia) – serie A/2; Premio “Jimmy George” - Società di serie A/1 con il pubblico più corretto alla Copra Morpho Piacenza; Premio “Kirk Kilgour” – società di serie A/2 con il pubblico più corretto alla Phyto Perfomance Padova; Premio “Ilario Toniolo” - migliore arbitro di serie A/1 a Fabrizio Saltalippi; Premio “Cesare Massaro” migliore arbitro di serie A/2 a Ilaria Vagni; Premio “Andrej Kuznetsov” - miglior realiz-

zatore in assoluto a Sasa Starovic (Andreoli Latina) - serie A/1 e Giulio Sabbi (Geotec Isernia) - serie A/2; classifiche individuali di rendimento: miglior servizio - Osmany Juantorena (Itas Diatec Trentino), miglior ricezione - Hubert Henno (Bre Banca Lannutti Cuneo), miglior schiacciatore - Alessandro Fei (Sisley Treviso), miglior centrale - Maxwell Philip Holt (Copra Morpho Piacenza), maggior numero di ace - Osmany Juantorena (Itas Diatec Trentino), maggior numero di muri vincenti - Luca Tencati (Copra Morpho Piacenza), maggior numero di attacchi vincenti - Sasa Starovic (Andreoli Latina). Cam.Piz.


Termoli

Vasto incendio surriscalda Rio Vivo TERMOLI. Ci sono volute ore per spegnere il rogo che ieri si è sviluppato a Rio Vivo SERVIZIO A PAGINA 16

Fossalto

Si ribalta con l’auto Giovane miracolato SERVIZIO A PAGINA 5

Campobasso

Brivido in galleria 6 macchine coinvolte CAMPOBASSO. Maxi tamponamento nella galleria Lama Bianca. Sei auto si sono scontrate, per fortuna nessun ferito grave. SERVIZIO A PAGINA 4

Campobasso

Tre vetture distrutte dall’incendio nell’autorimessa SERVIZIO A PAGINA 5

Castelpetroso

Molise protagonista alla consegna dell’Olio di Assisi SERVIZIO A PAGINA 2


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