In vino veritas

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Associazionesocio-cw[tuta[e BOSCOREALE

PRESENTA

InYiuoYevitas MOSTRASU

r[ wuo e [e rccYucbe òi r.tinrfit Erodotososteneva cheanchei Persiqniamqsseromolto il vino, e raccontava chequandodovevanorisolveregravi questioni,preferisseroessereunpò alticci, convintichein tale condizione,sarebberostati moltopíù sinceried avrebberopreso le decisionipiù giuste.Da questacuriosarivelazione sembrachesia natala locuzione"fn Wno Verítas'.

Il vino è semprestatounostraordinario protagonista dellaquotidianitàdei popoli chehannoavutola fortunadi produrloe principedel E il testimone conservarlo. territorio,dellastoria,dellaculturae delle tradizioni:testimoniail rapportotra I'uomo e la suatena. Emozioni,dialogo,piacerie sogni,ma anchememoria,fantasia,creativitàed ispirazione,sonoi principi della degustazione. La culturadelvino quantopiu è profonda In pratica tantopiù esaltala degustazione. più si conosce il vino e più si riescead apprezzarîele qualità.




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E allora bevo...

Il ciclo del vino nel 1300

Bacco in una raffigurazione del I 500

Dint' 'a butteglia n'atu rito 'e vino è ri masto.., Embè che fa mtto guardo? M"o tengo mente e dico: o'Me I'astipo e dimane m"o bevo?oo Dimane nun esiste. E o juorno primma siccome se n'è gghiuto, manco esiste. Esiste sulamente stu mumento 'e chistu rito'e vino int"a butteglia. E che faccio M"o pperdo? Che ne parlammo a ffà. Si m"o perdesse Manc"a butteglia me perdunarrìa, E allora bevo... E chistu surz' 'e vino vence 'a partita cu l'eternità! (Eduardo 1973)

Conservare il Vino

Bacco - Leonardo

Dioniso- Caravaggio Anche tu sei collina e sentieri di sassi e gioco nei canneti e conosci la vigna che di notte tace... sei un chiuso silenzio che non cede Sei labbra e occhi bui. Sei vigna.

Attenti alla luna per imbottigliare

(CesarePavese)

Bacco - Michelangelo

e bottiglie di vino si conservanoin cantina, intendendo per cantina un luogo buio e arieggiato con temperatura costantedi circa 15'C. Fofti sbalzi di temperaturae luce intensa possonoalterareil vino. Bisognacercare,lra i locali a disposizione,quello che più si avvicina alle caratteristicheideali. L'esperienzainsegna che temperature fra l0'C e 25'C sono accettabili.E'bene che il vino sia conservatoin orizzontaleper impedire che il tappo di sugherosi secchi,altrimenti il vino potrebbe ossidarsiper le infiltrazioni d'ana.

Ebullioscopi

mbottigliaredi " luna vecchia ", meglio se piena, è un'avveÍenza da rispettare per ottenerevini fenni. La scrupolosamente luna nuova invecefa scendereil livello del vino nella bottiglia e consentela formazionedi troppa aria tra tappo e vino che provoca, soprattutto nel casodi vini amabili o dolci, lo spiacevole fenomenodel salto del tappo. lmbottigliando con il pri rnoquartodi l unasi ottengorìoi nvccci i ni fri zzanti .Fi ne i nvemoe i ni zi o pri maverasi confennanocome i momenti migliori per il passaggiodalla botte ( o damigiana) alla bottiglia.

Amorini Vinai


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InViwoVevitas

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Lacryma Christi bianco '

' ttenuto dalle uve Coda di Volpe e Verdeca per almeno l'80%, con I'eventualeaggiuntacon quelle di ., Falanghinae Greco; giallo paglierinoal colore, ' fragrante e ricco di profumi al naso, elegante, armonico e delicatoin bocca. La gradazioneminima è di I 1' e l'abbinamento consigliato è con piatti a basedi pesce,quali il sautèdi vongole veraci, risotto allo scoglio in bianco, crostacei,zuppa di pesce, impepata dr cozze e pomodorini col pizzo del Vesuvio. Il Lacryma Christi del Vesuvio bianco può essereprodotto anchenella versione"spumante"e "liquoroso".

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Falanghina Coda di Volpe ntica varietà campanaa baccabianca, citata da Plinio il Vecchio nella sua "Naturalis Historia". Il suo nornederiva dal latino "Cauda Vulpium", per la sua foma caratteristicache ricorda appunto la coda della volpe. Fino a qualche anno fa era considerato un vitigno minore e veniva utilizzato più che altro in assemblaggio con altre varietà. Oggi ha dimostrato,invece, di poter raggiungerelivelli dawero interessanti,vinificato in purezza.Ha molti sinonimi fra cui Coda di Pecora, PallagrelloBianco,Durantee Falerno.Ha foglia grande, pentalobata,di colore verde chiaro; grappolo grosso, spargolo, a volte serrato, di forma piramidale, alato; acino piccolo e r eg ol a re. s ub-ro t o n d o . b u c c i a c on siste n te giallastrae pruinosa.Ha una buona produttìvità ma è poco vigorosa; matura mediamentenella secondaquindicinadi settembre.

itigno a bacca bianca, più volte co n fu so co n a ll ri . l e cur ori gi ni rimangono incerte; le notizie raccolte risalgonopiù o meno al 1804.Attualmenteè difî.rso prevalentementein Campaniadove forse eragià coltivato in epocaromana.Una delle migliori qualità di quest'uva è che, qualunquesiala zonadoveviene coltivata,il vino che se ne ricava conseF,/ainalterate le su e ca r a tte r istich e organol etti che. E ' chiamata anche Fallanghina,Uva Falerna, Biancuzita, Falemo Veronese,Falanghina Verace. Un tempo cresciuto in forme espanse,oggi lo si trova allevatoa spalliera. Vigoroso, ha germogliamento e fioritura p r e co ci. m a n o n co si l a maturazi one (seconda metà di settembre). Grappolo m e d io e sp e sso sp argol o. l l succo, giustamente acidulo, origina un vino di saporeasciuttoma delicatoe caldo.

Greco itigno di grande pregio e carico di stoila. Dilfuso in tutta la Campania, prende nel l e vari e zone di fferenti denominazioni; Greco del Vesuvio, Greco della Torre, Greco di Tuflo, Greco di Napoli. Il germogliamento è precoce, mentre la maturazione diviene tardiva; il grappolo è medio o piccolo, tipicamente doppio, caratteristica che ha awalorato la tesi della sua discendenza dalle antiche A mi nee gemel l e.i ntrodottedai greci i n Campania 2000 anni prima di Cristo e descritteda Catone e Virgilio. Il vino si caratterizzaper un colore giallo dorato e per un profumo intenso e caratteristico.


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