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Una Maiella Durissima

UNA MAIELLA DURISSIMA

La Regolarità Della Maiella 2020 resterà negli annali del fuoristrada per essere stata disputata agli albori della pandemia Covid-19, con non poche complicazioni organizzative. La gara è stata comunque portata a buon fine dagli organizzatori e si è rivelata molto dura e selettiva, anche a causa di pessime condizioni meteo

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Regolarità della Maiella, prima prova del Trofeo Regolarità Centro Italia 2020 by FIF è destinata a restare nei ricordi degli appassionati di off road. Si è trattato infatti dell’ultimo evento organizzato in Italia prima della “chiusura ttoale” dovuta alle misura di contenimento del virus Covid-19. Organizzato dal Club Fuoristrada Maiella Adventure di Chieti nel giorno 7 e 8 marzo, l’evento ha visto il debutto di OSRAM quale sponsor principale degli eventi targati FIF ed ha confermato il trend in crescita della specialità, con ben 17 equipaggi dei quali 6 abruzzesi. Ma non sono stata tutte rose e fiori… la gestione della manifestazione si è rivelata infatti assai complessa e difficile, in un clima quasi surreale a causa della emergenza Covid-19 (che già aveva portato al rinvio di una settimana). Gli organizzatori ne sono venuti fuori bene, anche se sono stati costretti ad allestire un presidio fisso con due medici, al controllo della temperatura corporea di tutti i partecipanti e assistenti e soprattutto alla chiusura totale circa la presenza del pubblico. La La Direzione Gara, cosi come la partenza e l’arrivo della manifestazione, erano stati approntati in località Madonna Del Buon Consiglio, presso il ristorante Podere Peca, dove è anche stata preparata una Prova di Classifica fettucciata, lunga circa 600 metri e da ripetere 2 volte. Dopodiché il via vero e proprio con un trasferimento libero, per iniziare quindi la gara di circa 80 chilometri con road book. Il tracciato prevedeva altre 3 Prove di Classifica con fondo sterrato e a tratti roccioso, reso più insidioso dalla presenza abbondate di pioggia che lo ha portato ad essere poco veloce e molto tecnico, ma ha anche messo in risalto le qualità e le abilità dei piloti. Addirittura nei passaggi più in quota al diluvio di pioggia si è aggiunta la neve… per la serie “non ci facciamo mancare nulla”.

PROVA DI CLASSIFICA 1

Tracciato fettucciato, molti sali e scendi con tagli netti abbastanza impegnativi, ancora più imprevedibili a causa del fango viscido dovuto alle abbondanti piogge. Qui la parola d’ordine era “non fare danni!” e, tra qualche salto e qualche sgommata, i più veloci (o meno lenti) sono stati Daniele Travaglini e Sergio Luzzi (Roar Roma Club) su Mitsubishi Pajero. Secondi Massimo Coladonato e Stefano Stocchi (Nissan Patrol 3.3, Friends’ Club) mentre terzo è risultato l’equipaggio formato da Alessio Cancelli (Roar Roma Club) navigato da Federico Lezi (ASD Roma Adventure).

PROVA DI CLASSIFICA 2

Dopo qualche chilometro di “relax” c’era da la seconda prova, la più temuta e la più tribolata. Acqua, fossi, tagli orizzontali, vegetazione fitta e numerosi guadi hanno caratterizzato un percorso davvero impegnativo, tanto che Muffolini – Berardi (Roma 4x4 Adventure, partiti per primi) si sono ritirati a pochi chilometri dal via, dopo essere finiti in una pozza molto profonda che ha portato la loro Suzuki SJ 413 ad “aspirare” acqua. Al sopraggiungere degli altri equipaggi si è così formato un imprevisto “ingorgo”. Dopo momenti piuttosto concitati gli equipaggi sono riusciti a riprendere il cammino solo quanto Muffolini e Berardi si sono fatti da parte, aiutati dal verricello della Suzuki Sj 413 di Matricardi e Di Fabio che poi vinceranno la gara. Questa Prova di Classifica è stato poi appannaggio di Carlo Giometti e Claudio Carlucci su Pajero 2.8, che chiuderanno quinti assoluti e terzi in U3. Secondi (anche in assoluta e primi di classe U3) Stefano Moro e Tonino Ciarafoni (Friends’ Club), seguiti da Massimo Coladonato – Stefano Stocchi. Va però sottolineato che parecchi equipaggi hanno accumulato ritardi molto significativi a causa del “traffico” di cui sopra, compromettendo la gara nel suo complesso. Da segnalare il ritiro “preventivo” di Raffaele Orlandi navigato da Andrea Taloni (Nissan Patrol Gr del Club No-Grip 4x4) e quello di Erik Giuliani - Stefano Bisconti (Roma 4x4 Adventure) per la rottura di un giunto omocinetico della loro Suzuki Samurai.

PROVA DI CLASSIFICA 3

La terza prova (partita dall’ingresso di una delle tante cave che si trovano nei dintorni di Pretoro) presentava tratti molto veloci alternati a tratti lentissimi, tra vegetazione fitta e con una moltitudine di saliscendi, caratteristici di queste zone. Davvero selettivo il tratto chiamato “toboga”, che prevedeva la risalita del letto di un torrente in secca, molto stretto e tortuoso. Hanno vinto la prova Travaglini – Luzzi, che hanno preceduto Matricardi – Di Fabio.

PROVA DI CLASSIFICA 4

La quarta prova si è rivelata particolarmente selettiva. Caratterizzata da un inizio veloce, con un lungo rettilineo, si è poi sviluppata su sterrate tipicamente collinari e di sottobosco, nelle zone di Rapino. Il tracciato, parecchio scivoloso, prevedeva anche un tratto di fiume, peraltro non particolarmente insidioso. Verso la fine una ripidissima e impegnativa discesa

ha invece messo ulteriormente alla prova l’abilità dei piloti. Il più veloce è stato l’equipaggio toscano Michele Abeniacar – Giacomo Tognarini (Suzuki Samurai, GDM 4x4) che chiuderà quarto assoluto e primo in classe U1. Dietro sono finiti, a pari merito, Alessio Cancelli – Federico Lezi e Daniele Travaglini – Sergio Luzzi. Nel complesso si è trattato di una gara molto dura, per nulla veloce e con molto fuoristrada. Passaggi tecnici e note di pochi metri hanno messo a dura prova piloti e navigatori. Già dall’inizio la classifica finale aveva preso un suo preciso indirizzo, penalizzando i piloti solitamente più veloci (vedi Travaglini e Scopa, che hanno trovato difficoltà nel fiume… oltre al traffico) e premiandone altri come Matricardi, in gara con vetture con preparazioni adatte ad affrontare i percorsi più duri, che non hanno patito l’acqua alta. Da segnalare l’ottimo risultato di Giuseppe Spinogatti e Alessandro Gingillo (Suzuki Samurai 1.3, Club Maiella Adventure). Alla loro prima esperienza nella Regolarità Fuoristrada si sono piazzati settimi in classifica assoluta e quarti nella classe U1, davanti ad equipaggi molto più esperti. Complimenti ovviamente a Dario Matricardi – Nicole Rizzo, trionfatori al loro secondo anno di partecipazione… e complimenti anche a tutti i debuttanti, che hanno dimostrato un buon passo gara e soprattutto un ottimo feeling con il resto del gruppo.

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