Tutta la Pallamano che vuoi. Il Giornale dell’Handball - Aprile 2018
Proprietà Federazione Italiana Giuoco Handball Stadio Olimpico 00135 Roma Tel: 06-87975901 Fax: 06-87975913 Pubblicazione Telematica Mensile Iscrizione Tribunale Civile di Roma 30/2012 del 13.02.2012 Direttore Responsabile Marcello Festa Redazione Matteo Aldamonte Sabrina Alessio Collaboratori Roberto Avallone Alessandro Luciani
SOMMARIO
Consiglio Federale Pasquale Loria Stefano Podini Gianni Cenzi Flavio Bientinesi Gian Luca Brasini Andrea Guidotti Anna Maria Lattuca Fabrizio Quaranta Stanislao Rubinetti Massimo Petazzi Marcello Visconti Segretario Generale Adriano Ruocco
04 EURO 2020: credici, Italia!
10 Sono Play Off da urlo
06 Non siamo poi così distanti
12 Fuoricampo: Monika Prunster
Collegio Revisori dei Conti Michele Turato Olimpia Formisano Renato Vicinanza
14 A2 all’atto finale
Fotografie Isabella Gandolfi Vanni Caputo Archivio FIGH
08 Pallamano@ Scuola
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Direttore Generale Daniele Sonego
EURO 2020: CREDICI, ITALIA! di Matteo Aldamonte
Svezia e Austria. Sorteggio complicato, quello del 12 aprile Ogni sorteggio, si sa, è così. scorso a Trondheim (Norvegia), Un lancio di monetina, un filo non c’è che dire. Ma sia chiaro: sottilissimo tra un cammino salvo alcuni incroci particoagevole o più ripido da percor- larmente favorevoli, c’era da rere. E poi c’è un punto in cui aspettarselo. l’influenza della sorte finisce Superato agilmente il primo e lascia spazio alle ambizioni, step delle qualificazioni, gli azalla determinazione, alle azioni zurri erano coscienti di ciò che degli uomini. Le uniche, quec’era ad attenderli dall’altra ste ultime, in grado di mutare parte della staccionata, ovvero davvero il corso degli eventi, di le migliori squadre del Vecchio scrivere pagine da ricordare. Continente. Ci saranno Ungheria, Russia Gli Europei, questi Europei, e Slovacchia sulla strada che però, impongono grande atsepara l’Italia dai Campionati tenzione e soprattutto voglia Europei del 2020 di Norvegia, di provarci. Il 2020 sarà l’anno 4
di due prime volte un po’ per tutti: non era mai accaduto che 24 squadre prendessero parte alla fase finale, come non era mai accaduto che gli EHF EURO avessero come scanario tre differenti nazione, pronte ad ospitare Preliminary Round, Main Round e il week-end conclusivo. A proposito, semifinale e finale si giocheranno a Stoccolma, nella Tele2 Arena. Uno stadio di calcio, oltre 22mila posti a sedere. Da brividi. L’Italia, che partiva dall’urna 4, ha trovato sulla sua strada soprattutto la Russia, senza dubbio la più forte delle squa-
dre che partivano dalla 2^ fascia, ovvero quelle su cui fare la corsa per qualificarsi. Sì, perché agli Europei vanno le prime due di ogni girone, ma anche le 4 squadre meglio classificate al 3° posto. È obbligatorio battere perciò la Slovacchia, squadra dell’urna 3, ma anche fare punti contro la Russia di Timur Dibirov, il funambolo che lo scorso anno ha alzato la Champions League con addosso la maglia del Vardar. E l’Ungheria? La favorita assoluta, sulla carta e ranking alla mano. La stella vera qui è l’allenatore, lo svedese Ljubomir Vranjes. Da giocatore uno dei più forti di sempre, roba da intenditori. Il palmares degli avversari fa il suo effetto, ma l’Italia c’è.
Lo dicono il campo, dopo la vittoria contro l’Ucraina nelle qualificazioni ai Mondiali del gennaio scorso, e lo dicono le potenzialità, le rotazioni a disposizioni di uno staff, quello guidato da Riccardo Trillini, sapiente e preparato. Bisognerà provarci. A cominciare da ottobre, prima contro la trasferta in Russia e poi, tra il 27 e il 28, in casa contro l’Ungheria. Ad aprile il doppio confronto, casa\trasferta, con la Slovacchia, decisivo per far sì che a giugno le mani siano ancora calde e il cuore più azzurro che mai per la sfida interna ancora contro la Russia, potenzialmente decisiva. Ambire è doveroso. E allora credici, Italia.
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Squadre qualificate alla fase finale
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gennaio 2020: i giorni in cui le qualificate scenderanno in campo
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Nazioni ospitanti: Norvegia, Svezia, Austria
22.000
I posti a sedere della Tele2 Arena, lo stadio di calcio di Stoccolma che ospiterà la finale
Le prestazioni delle Nazionali Azzurre, maschile e femminile, in occasione delle qualificazioni (mondiali ed europee) dimostrano la vitalità di un movimento troppo bistrattato di Marcello Festa Quanto è distante la pallamano italiana dal resto d’Europa e del Mondo? E ancora: i ranking raccontano fino in fondo la verità circa lo stato di salute del movimento? Probabilmente no e le recenti prestazioni delle Rappresentative Azzurre, sia maschile che femminile, in occasione della gare di qualificazione (mondiali ed europee) in fondo lo dimostrano. A Bolzano, Maione e compagni hanno duellato ad armi pari per quarantacinque minuti abbondanti contro la corazzata Romania e poi battuto Ucraina e Far Oer mentre l’Altra Metà del Cielo ha archiviato con una buona dose di rammarico (due sconfitte di misura) il doppio confronto con la Slovacchia, team che storicamente ha sempre battuto l’Italia in gare ufficiali senza avere mai
Non siamo p la benchè minima sensazione di poter perdere… sentimento che, invece, ha accompagnato in entrambe le partite di marzo
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Szarkova e compagne. Quindi? Ampia premessa per arrivare ad una conclusione ai più non propriamente chiara: l’Italia non merita di occupare posizioni di retroguardia nel movimento internazionale, né dal punto di vista tecnico, né da quello organizzativo dove, a maggior ragione, ha saputo fornire un’immagine probabilmente anche migliore di quello che oggi concretamente rappresenta. Puntualizzazione dovuta, forse scontata, ma che dovrebbe cominciare a diventare un caposaldo del Nostro Movimento, pervadere la mente e la coscienza dei protagonisti (dirigenti, tecnici e atleti), trasformarsi in un piacevolissimo mantra. Sarebbe necessario farlo e farlo subito per evitare di perdere altro
poi così distanti... preziosissimo tempo, disperdendo energie fisiche, mentali ed…economiche preziose . Non siamo l’ultima ruota del carro e per questo andrebbe bannata definitivamente la sensazione, in molti casi il convincimento, che le partite internazionali rappresentino per l’Italia soltanto una “pratica antipatica da sbrigare in fretta tanto…”. No, non è così! E se è vero che non abbiamo (ancora) campionati di assoluto livello, che latitano club capaci di imporsi a livello internazionale, non è altrettanto vero che le Rappresentative Nazionali siano semplicemente degli attrattivi sparring partner! E’ tempo, allora, di tirare fuori orgoglio, autostima e perché no anche un pizzico di sana presunzione, nella dose necessa-
ria, per dare maggiore sostanza al proprio ego. Solo così qualche Mission, come quella propostaci
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dal recente sorteggio per EURO 2020, sarà meno Impossible di quanto oggi possa sembrare!
di Sabrina Alessio
Partire. Ripartire. Farlo dalle basi, o meglio dai banchi di scuola. Con questo animo ha preso vita - a partire dall’anno scolastico in corso - pallamano@scuola, il progetto promosso dalla FIGH e avallato da CONI e MIUR che si propone di riportare l’handball negli Istituti scolastici italiani. Rivolto ai bambini e ai ragazzi delle Scuole Primarie e delle Scuole Secondarie di Primo Grado, il nuovo progetto è uno strumento di promozione
e diffusione della Pallamano nelle scuole, messo al servizio delle società, in questo caso vero e proprio trait d’union tra scuola e Federazione. Recependo le linee guida di CONI e MIUR, indirizzate alla promozione di progetti mirati alla crescita armonica delle nuove generazioni, il Progetto Scuola proposto dalla Federazione Italiana Giuoco Handball infatti vede protagoniste le società ed associazioni sportive, conoscitrici delle realtà territoriali e pronte ad accogliere tra le fila dei pro8
pri settori giovanili i nuovi piccoli appassionati. Educazione motoria e non solo, tuttavia. “Pallamano@Scuola” è un progetto in più fasi, con un’offerta sviluppata dalla Commissione Nazionale Allenatori della FIGH dedicata alla pratica sportiva, alla quale si affianca un percorso di educazione al digitale, ideato grazie alla collaborazione con il Web Marketing Festival e denominato “D4Sport – Digital For Sport”. “Questo progetto segna un importante inizio. Dopo esserci coordinati con
Il nuovo progetto della FIGH, a pochi mesi dal lancio, sta riscuotendo grande successo MIUR e CONI per definire una strategia idonea al ritorno della Pallamano negli Istituti scolastici, abbiamo finalmente uno strumento che permette alle nostre Società di lavorare con il mondo della scuola. Era forte desiderio del territorio averlo e il nuovo corso della FIGH lo ha recepito e ha lavorato intensamente per realizzarlo”, era stato commento di Gianni Cenzi, Vice-Presidente federale e referente nazionale di “pallamano@scuola”, in occasione della presentazione del progetto.
Un lavoro intenso che, a distanza di soli due mesi dal lancio, rivela numeri incoraggianti. “Assolutamente. Molto è stato fatto e molto altro ancora si può fare! - ci conferma oggi il Vice-Presidente Cenzi - “Essendo partiti ad anno scolastico inoltrato, so che molte società avevano già iniziato le attività nelle scuole e che si aggregheranno al progetto il prossimo anno. Certamente tra i grandi elementi di positività, mi piace sottolineare che i tecnici mandati dai club nelle scuole sono 9
molto ben preparati e che, grazie all’apprezzamento che sta riscuotendo la nostra disciplina, ci saranno sempre più porte aperte nelle scuole per il nostro amato sport”. PALLAMANO@SCUOLA IN NUMERI Scuole aderenti 49 Società 32 Tecnici: 70 circa Regioni: 9 Classi Primarie: 387 Classi secondarie: 156 Più di 10.000 bambini coinvolti
Emozioni, ribaltamenti e imprevedibilità tra le prime quattro in classifica che mantengono un velo d’incertezza sulla favorita per il Tricolore.
Sono Play Off da URLO di Roberto Avallone In tanti chiamano gli ultimi mesi di una stagione “fase calda” per via del rush finale che ogni squadra deve affrontare per raggiungere il proprio obiettivo. Ebbene, la temperatura in A1 maschile per quanto concerne i Play Off si è decisamente alzata e siamo certi continuerà a salire. Una fase che non vede protagonisti assoluti, ma, tra le prime quattro compagini, c’è
grande equilibrio come testimoniano i risultati negli scontri diretti, spesso sorprendenti cone, ad esempio, accaduto nella giornata appena passata agli archivi. Non c’è piu’ soltanto Bolzano-Fasano come troppe volte visto in questi anni. Ad esempio. L’apoteosi post-vittoria della Coppa Italia sembrava poter svuotare psicologicamente il Pressano ancora ebbro di gioia per il primo successo della storia del club ma così non è stato. La strada è ancora lunga, special10
mente considerato l’equilibrio tra le contendenti, ma i ragazzi di Dumnic stanno dimostrando quella maturità e consapevolezza mancate nelle scorse stagioni. C’è poi il Conversano di Tarafino, corsaro a Bolzano, che in attesa di ritrovare Iballi sta sfoggiando un super Stabellini e un gioco corale di grande pregio. Quindi le solite note: Bolzano e Junior Fasano. Gli altoatesini, campioni in carica, non sono riusciti a dimostrare la loro forza in ogni gara. Un dato curioso è sicuramente il cattivo feeling con le gare in terra pugliese viste le due sconfitte in casa di Conversano e Fasano. Il tecnico Fusina possiede certamente una rosa completa e straordinaria ma il rendimento esterno contro le altre big dovrà essere necessariamente migliorato mentre la Junior Fasano dopo la deludente parentesi in Coppa Italia e le due sconfitte iniziali in questi Play Off ha ritrovato grinta e smalto dei tempi migliori. Maione&compagni, dall’alto della loro esperienza e della mentalità vincente, si sono rimboccati le maniche infilando una striscia di vittorie consecutive per il definitivo rilancio in graduatoria. Bologna United e Cingoli chiudono la classifica ma entrambe non hanno mai sfigurato al cospetto dell’elite della pallamano italiana. Hanno meritato il loro posto in questa fase e hanno saputo dar filo da torcere a squadre più blasonate e attrezzate di loro. L’ambizione non manca, così come la freschezza e la determinazione di squadra e ambiente, per cui questo resta un bagaglio d’esperienza importantissimo per il futuro.
In alto l’abbraccio rassicurante di Sampaolo. In basso Turkovic e Lupo al tiro.
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FUORICAMPO
di Sabrina Alessio
Monika Prünster
Capitano riflessivo
Nome: Monika Cognome: Prünster Missione: parare tutto Potrebbe essere questa in brevissimo la descrizione di Monika Prünster, protagonista con i colori della PDO Salerno e in Maglia Azzurra, ma l’altoatesina di nascita e salernitana d’adozione, è tutt’altro che ‘breve’ e ci racconta di sè “fuoricampo”. Sei nata a Schenna, un paese molto piccolo, ma la carriera da sportiva ti ha portato in grandi città come Roma e Salerno. Cambia la tua giornata tipo in città rispetto a quella in Alto Adige? Cambiano proprio i ritmi. Quando sono a Schenna mi sveglio presto, intorno alle 8.00, e approfitto della mattinata per andare in montagna o a casa di mia sorella per coccolare il mio nipotino Felix. In Alto Adige si tende a pranzare molto presto rispetto a Roma e Salerno e casa mia non fa eccezione: la mia famiglia si siede a tavola alle 12.00 in punto. Approfitto del pomeriggio per stare con i miei amici e magari andare a Merano, mentre in estate per me la piscina è una tappa fissa. A Salerno chiaramente i ritmi sono diversi e influenzati dagli orari di allenamento. Quando posso, mi alzo un po’ più tardi, faccio colazione a casa o fuori con le compagne di squadra, vado in palestra. Tra le 13.30 e le 14.00 di solito pranzo: condivido un appartamento con Valentina (Landri, ndr) e visto che lei è una cuoca eccezionale le lascio volentieri i fornelli mentre io tra le faccende domestiche mi occupo di lavare i piatti, fare il bucato e stira-
re… abbiamo trovato un equilibrio perfetto! Il pomeriggio mi rilasso davanti alla tv in attesa dell’allenamento serale e dopo quello, prima di tornare a casa per la cena, non perdo occasione per una chiaccherata al bar con le compagne di squadra. In generale, qual è la cosa che preferisci nella vita da sportiva? Mi piace che la Pallamano mi abbia dato - e mi dia tutt’oggi - la possibilità di conoscere molte persone. Tranne due mie care amiche di infanzia, praticamente tutte le mie amicizie sono legate alla Pallamano. La cosa che ti piace meno? I viaggi, soprattutto quelli che prevedono la sveglia molto presto. Una volta in piedi non ci penso più, ma l’idea di svegliarmi di notte per le partenze “mi toglie il sonno”… nel vero senso della parola! Pensavo mi avresti risposto la divisa “brutta”… In effetti la divisa del portiere in genere è bruttina! Però, dai, diciamo che mi impegno a migliorare l’effetto complessivo con trucco e capelli. Quello di prepararsi è un po’ un rito per me e per le mie compagne e poi, lontano dagli impegni sportivi, niente felpa e largo ai vestitini. Sempre senza tacco però, visto il mio 1,82 m. Il portiere prende decisioni in pochi centesimi di secondo. Anche fuori dal campo ti capita di essere impulsiva? Assolutamente no! Sono molto razionale e riflessiva. Ci penso sempre due volte prima di prendere una
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decisione e anche dopo averla presa in genere mi chiedo “avrò fatto la scelta giusta?”. Non ricordi nemmeno una decisione davvero impulsiva? Si, una importantissima: quella di trasferirmi a Salerno. Nel 2010 a Schenna giocavo, stavo bene con la mia famiglia e i miei amici e avevo un lavoro, ma quando è arrivata la chiamata non ho avuto dubbi e ho accettato subito. Ti sei mai pentita di questa scelta? Mai, lo rifarei altre 1000 volte! Oltre a trovarmi benissimo a Salerno e aver vinto tanti titoli, quella scelta mi ha aperto le porte della Nazionale. Già, capitolo Nazionale. Che tipo di capitano sei? Sono molto tranquilla e positiva e cerco di trasmettere questo alle mie compagne. Grazie ad una preziosa chat di Whatsapp faccio in modo che l’abbigliamento sia sempre coordinato e comunico i vari impegni ed orari. Ecco, se ho mantenuto una peculiarita’ tipica “da altoatesina” - a differenza della mia guida che ormai è totalmente “salernitana” - è che amo la puntualità: ma devo dire che tutte le ragazze sono molto precise e rispettose. Se tu potessi prendere una qualità da una delle tue compagne di squadra, quale sceglieresti? Senza dubbio la grinta di Valentina. Non molla mai e mi dà tantissima forza. Una vera motivatrice!
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A2/Maschile
SOGNANDO L’A1 di Matteo Aldamonte
squadre, tre giorni e un pass soltanto. Ritmi forsennati, chi sbaglia va a C’è di più, molto di più oltre la casa. promozione. La Serie A2 quest’anCome api attorno al miele, le conno vive, come tutta la Pallamano tendenti sono pronte ad affrontarsi. italiana declinata al maschile, un Si arriva dai 5 gironi che hanno anno di grandi novità, cambiamenti, diviso la penisola per da ottobre a mutamenti. Di riforme. Tutto partirà oggi, col quadro delle qualificate al inevitabilmente dall’A1, col ritorno al rush finale già praticamente fatto. girone unico a 14 squadre. RiduzioOderzo e Taufers, Faenza e Rapid ne sensibile di squadre, livello più Nonantola, Città Sant’Angelo e alto e per forza di cose meno posti Putignano sono le squadre classifidisponibili per approdare, appunto, cate ai primi due posti dei Gironi B, nella massima serie del prossimo C e D. Poi c’è il raggruppamento più anno. Anzi, non meno: uno. In palio a sud che metteva a disposizione un nella Final8 in programma a Borgo solo posto, andato al Mascalucia. Il San Lorenzo, in Toscana, dal 29 Girone A è l’unico incerto, con Crenaprile al 1° maggio prossimi. Forna, Verdeazzurro e Raimond Sassari mula più avvincente non ce n’è: 8 tutte lì. Decisivo l’ultimo sabato di 14
Regular Season. E poi? E poi fuoco alle polveri. Vincerà chi sbaglierà meno. La Final8 è una guerra di nervi, oltre che fisica, dove pronostici, ambizioni, aspettative possono essere rovesciati del tutto. Senza un motivo logico. È la Final8, baby. E chi la vince finisce catapultato in un paradiso, la Serie A1, dove sarà però assolutamente necessario farsi trovare preparati. La riforma parla chiaro: dall’attuale massima serie – a 28 squadre – arriveranno in 13, le migliori. Farsi trovare impreparati non sarà ammesso.
A2/Femminile
A TERAMO PER FARE LA STORIA di Alessandro Luciani
Obiettivo di tutte le formazioni partecipanti alla serie A2 femminile è la Final8 che si disputerà al Palasannicolò di Teramo nel fine settimana del 4, 5 e 6 maggio. Si corre per due posti in Serie A1: alle due retrocessioni dalla massima serie, infatti, corrisponderanno altrettante promozioni per le compagini che, perciò, vinceranno le semifinali e si qualificheranno alla finale della Final8. Accedono alla Final8 le squadre classificate al 1° posto dei 5 gironi, a cui si aggiungono le 2^ classificate dei Gironi B, C e D. Nel girone A ha già staccato il pass qualificazione il Leno. La compagine allenata da coach Giovanni Bravi, dopo aver chiuso in testa la Regular Season con 23 punti, frutto di 11 vittorie ed un solo pareggio mantiene il primato (31 punti) anche nella Fase ad Orologio con sei lunghezze di vantaggio sul Crenna. Nel girone B Bolzano si conferma tra le grandi, centrando per il secondo anno consecutivo la Final8. Discorso qualificazione chiuso anche dal Bruneck che si è piazzato al
2° posto del girone B dove ha sin ora collezionato 30 punti, frutto di 15 vittorie e 4 sconfitte. Nel girone C pratica qualificazione archiviata per il Cellini Padova – Oriago. Le ragazze allenate dal duo Mauro Marchionni Senad Turalic hanno collezionato sin qui 34 punti, frutto di 17 vittorie e 2 sconfitte. Il Cellini Padova – Oriago vuole ora giocarsi le carte per conquistare la promozione in A1, entrando dalla porta principale nel salotto buono della Pallamano. Discorso apertissimo per il 2° posto: Mestrino (32 punti) e San Lazzaro (31 punti) si contendono l’ultimo posto utile nel girone per la qualificazione alla Final8 che si disputerà al Palasannicolò di Teramo nel fine settimana del 4, 5 e 6 maggio. Qualificazione centrata nel girone D dal Cingoli. Le ragazze allenate da coach Analla dopo aver chiuso in testa la Regular Season con 23 punti, frutto di ben 11 vittorie ed un pareggio (nella seconda giornata d’andata della Regular Season, in trasferta sul campo del Fondi ndr) si sono ben disimpegnata anche nella successiva 2^ Fase dove hanno sin 15
ora collezionato 29 punti, frutto di 14 vittorie ed un solo pareggio. Alle spalle delle marchigiane la Cassa Rurale Pontinia che ha preceduto Prato conquistando l’ultimo posto utile nel girone per la qualificazione alla Final8. Infine nel Girone E della Serie A2 femminile, prosegue il duello per il vertice della classifica. Messina precede Meta 2 ed una soltanto accedera’ alla fase finale. Tutto si deciderà nello scontro diretto.