Tutta la Pallamano Che Vuoi. Il Giornale dell’Handball - Febbraio 2018
Proprietà Federazione Italiana Giuoco Handball Stadio Olimpico 00135 Roma Tel: 06-87975901 Fax: 06-87975913 Pubblicazione Telematica Mensile Iscrizione Tribunale Civile di Roma 30/2012 del 13.02.2012 Direttore Responsabile Marcello Festa Redazione Matteo Aldamonte Sabrina Alessio Collaboratori Roberto Avallone Antonio Galizia Alessandro Luciani Antonello Roscino
SOMMARIO 04 06
L’Italia s’è desta!
12
Un’Isola Felice chiamata Puglia
Segretario Generale Adriano Ruocco
Fuoricampo:
Direttore Generale Daniele Sonego
A Conversano le Final8 di Coppa Italia
14
to Puglia with love
08
Coppa Italia: la Puglia cala il suo tris d’assi
16
Parata di stelle nella notte di Conversano
10
And the Award goes to...
Consiglio Federale Pasquale Loria Stefano Podini Gianni Cenzi Flavio Bientinesi Gian Luca Brasini Andrea Guidotti Anna Maria Lattuca Fabrizio Quaranta Stanislao Rubinetti Massimo Petazzi Marcello Visconti
3
Collegio Revisori dei Conti Michele Turato Olimpia Formisano Renato Vicinanza Fotografie Isabella Gandolfi Archivio FIGH
L’Itali
di Marcello Festa
4
Ed ora sotto con gli Europei del 2020 in Danimarca, Svezia e Austria i cui sorteggi dei gironi, per il primo Campionato Continentale a 24, si svolgeranno in Norvegia il prossimo 23 aprile. Cerchiamo in Rosso quest’appuntamento perché i Nostri hanno apertamente e deliberatamente dichiarato di voler essere ai nastri di partenza della fase Finale. Dobbiamo! Ma prima di arrivare alle gare di qualificazione occhio (e testa) ai Giochi del Mediterraneo in programma in Spagna a Tarragona nella prossima estate. Anche lì l’Italia, che parteciperà di diritto, vorrà essere competitiva, performante, protagonista e non semplice comparsa! Perché mai tanta baldanzosità, anche fierezza -
ia s’è desta! non certamente boria – autostima, se vogliamo? Perché da Bolzano è tornata una squadra diversa nella forma e nella sostanza, capace anche di rammaricarsi per una qualificazione non lontanissima anni luce, non certamente, come tante, troppe, volte successo in passato, depressa e sfiduciata. L’Italia che guarda alle gare internazionali con insospettabile fierezza, che raccoglie consensi e attestati di stima nei “salotti” buoni della pallamano internazionale è una piacevolissima scoperta, un “tesoretto” prezioso da investire con coraggio e orgoglio nelle competizioni che contano. Tutto questo ha raccontato la “sfida” di Bolzano dove alla sconfitta all’esordio contro la Romania, bugiarda nella dimensione e nella dinamica, hanno fatto seguito le convincenti affermazioni contro Ucraina e Far Oer. Coach Trillini che ha visto ripagati dal campo e
dagli uomini sui quali ha investito mesi e mesi di capillare e certosino lavoro, ha cosi finalmente ricevuto il segnale atteso da tempo: l’Italia c’è, l’ITALIA S’E’ DESTA…. Ora guai ad abbassare la guardia perché dopo Bolzano sarà lecito alzare l’asticella da parte di tutti. Ci sarà grande attenzione, più partecipazione, maggiore pressione. E’ logico e naturale che accada. L’errore più grave che il Movimento potrà commettere nel breve-medio termine sarebbe quello di sedersi, di considerare la vittoria contro l’Ucraina (ad esempio), un punto d’arrivo, una partita perfetta e nulla di più, quasi un avvenimento straordinario e per questo difficilmente ripetibile: il harakiri perfetto! E’ invece un punto di partenza, non d’arrivo, un formidabile trampolino dal quale spiccare il volo, conoscendo con largo anticipo, in maniera chiara, qual è ancora la
5
distanza – imponente – che ci separa dall’Elite. Si, c’è ancora tanta strada da fare, pane duro da mangiare (non ci piove) ma intanto cominciamo a prendere le distanze, a misurarci, a fissare obiettivi e traguardi di tappa senza più navigare a vista, a campare alla giornata, autocommiserandoci, immaginandoci sempre brutti, cattivi e….scarsi. Tanto lavoro, se possibile molto più impegnativo e faticoso, attende nei prossimi mesi Governance, Direttore Tecnico, Collaboratori e Squadra, ma tanto più sarà ambizioso e gratificante il traguardo puntato e centrato, tanto più lo sforzo sostenuto risulterà indolore. Ed allora, ed allora volendo dalle colonne della NOSTRA rivista anche celebrare il grande successo ottenuto dalla Spagna in terra croata, ci piace, quasi ci suggestiona, chiudere con un appropriatissimo e assolutamente in tema ADELANTE ITALIA!
A Conversano le FIN
di Alessandro Luciani Conversano, il Pala San Giacomo, sarà questo lo scenario delle Final Eight di Coppa Italia maschile e femminile. Nello specifico il trofeo relativo alle donne, giunto alla sua 27° edizione, detenuto dalla Indeco Conversano, sarà assegnato tra il 2 ed il 4 febbraio. Per gli uomini la competizione giunta alla sua 33° edizione, vinta lo scorso anno da Flavio Messina e compagni, si disputerà invece tra il 16 ed il 18 febbraio. Ampia soddisfazione in casa della Junior Fasano e dell’Amatori Conversano che, nell’ambito di una collaborazione sempre più proficua tra i due sodalizi, tornano così ad organizzare le Final Eight di Coppa Italia dopo le edizioni del 2014 a Martina e del 2015 nella città barese. Per quanto concerne la kermesse femminile hanno centrato la qualificazione le formazione classificatesi ai primi otto posti (la società ospitante Indeco Conversano rientra infatti tra le prime sette ndr) al termine del girone di andata della regular season del campionato di massima serie. Le Final Eight, si disputano con formula di quarti, semifinali
delle vincenti e semifinali delle perdenti, finali dal 1°-2° al 7°-8° posto, tutte in gara unica. In caso di parità al termine dei quarti, delle semifinali e delle finali dal 3° all’8° posto ci sarà l’effettuazione dei tiri dai sette metri per decretare la formazione vincitrice del match. In caso di parità al termine della finale 1°-2° posto verranno invece disputati due tempi supplementari ed in caso di ulteriore parità si ricorrerà ai
6
NAL8 di Coppa Italia
quarti di finale: Casalgrande Padana – Venplast Dossobuono; Cassano Magnago – Mechanic System-Wurbs Oderzo; Jomi Salerno – Estense; Indeco Conversano – Leonessa Brescia. Per quanto concerne la Final Eight maschile centreranno invece la qualificazione la squadra ospitante, le formazioni che si classificheranno al primo ed al secondo posto dei tre gironi e le due migliori terze classificate determinate secondo i seguenti criteri, dei quali si terrà conto progressivamente: miglior quoziente tra numero di punti in classifica e incontri disputati, miglior quoziente tra differenza reti complessiva e incontri disputati, miglior quoziente tra numero di reti segnate e incontri disputati ed eventualmente sorteggio. In caso di parità al termine dei quarti, delle semifinali e delle finali dal 3° all’8° posto ci sarà l’effettuazione dei tiri dai sette metri per decretare la formazione vincitrice del match. In caso di parità al termine della finale 1°-2° posto verranno invece disputati 2 tempi supplementari ed in caso di ulteriore parità si ricorrerà ai tiri dai 7 metri per decretare i vincitori della Coppa Italia 2017/2018.
tiri dai 7 metri per decretare la compagine vincitrice della Coppa Italia 2017/2018. Nella scorsa stagione la finale fu disputata tra Jomi Salerno ed Indeco Conversano. Al termine di una gara tirata e spettacolare furono le pugliesi ad aggiudicarsi il trofeo dopo i tiri dai 7 metri. Alla luce della classifica maturata al termine del girone di andata della regular season del campionato di serie A, ecco gli accoppiamenti dei
7
Coppa Italia: la PUGLIA ca
Tutto il bello che la pallamano italiana possa offrire in sei giorni. Le Final Eight di Coppa Italia sono questo. Miscela sublime di grandi campioni e spettacolari partite, sfide mozzafiato che sfuggono ad ogni pronostico, il tutto sotto i riflettori dei media e degli osservatori interessati ai talenti emergenti. Questo ed altro ancora saranno le finali in programma nel Pala San Giacomo dal 2 al 4 febbraio (femminile) e dal 14 al 16 febbraio (maschile). Due appuntamenti che significano molto per il movimento (si sfidano le possibili protagoniste dei playoff e del girone unico della prossima A1)
e per la Puglia, regione da anni al vertice. «E’ una straordinaria opportunità quella che la Figh ha offerto alle società organizzatrici – dichiara Francesco Ancona, coach del Fasano detentore degli ultimi 2 trofei – la Junior e il Conversano, che garantisce visibilità alla disciplina e al territorio che accoglierà squadre, delegazioni e tifosi». La lettura dell’albo d’oro recente è indicativo: nelle ultime 4 edizioni, la Junior ha trionfato 3 volte e, forte del ritorno di Riccobelli e del recupero di Radovcic, anche quest'anno punta al bersaglio grosso. «Non ci facciamo illusioni, sarà un torneo difficile –
8
frena il coach –. Noi stiamo svolgendo una buona preparazione, purtroppo col secondo posto nel girone, il sorteggio potrebbe riservarci uno scontro diretto già ai quarti, per questo riteniamo che la final eight sfugga ad ogni pronostico e da parte nostra sappiamo bene che se si vuole arrivare in fondo bisogna battere tutti. In più, insieme al Conversano, che potremmo incrociare nel derby, non abbiamo alcuna voglia di deludere il nostro pubblico». Già, il Conversano. E’ dal 2011 che il club barese aspettava questo momento. L’ultima coccarda, i biancoverdi se la sono appuntata sul petto 7 anni fa e
ala il suo tris d’ASSI quella volta, in campo, c’era Alessandro Tarafino, l’allenatore dell’Accademia che punta ad aggiungere la prima coppa da coach alle 11 conquistate da atleta: «C’è grande entusiasmo, dopo tanti anni la squadra ha riassaporato l’ebbrezza del primato in classifica. Questo ci inorgoglisce e ci rende consapevoli delle nostre possibilità. Se saremo bravi a gestire la pressione sono certo che potremo giocarci le nostre carte in un torneo nel quale sarà decisivo avere una rosa ampia, dato che si giocherà 3 volte in 3 giorni. Per la mia squadra – aggiunge Tarafino – è inoltre un banco di prova: ci darà la pos-
sibilità di capire se possiamo competere con le grandi e ambire a traguardi importanti». Dagli uomini alle donne, dalla scrivania alla panchina: Enza Fanelli, subentrata a campionato in corso a coach Brandi, punta al poker con la sua Indeco: «Ad inizio stagione – confessa - non avevo previsto di trovarmi catapultata in panchina, così come non avevamo previsto che potesse lasciarci Laura Rotondo, nostra atleta di punta premiata con un importante contratto in Svizzera. Questi episodi confermano quanto nello sport l’imprevisto sia sempre dietro l’angolo e rischia di stravolgere ogni pro-
9
di Antonio Galizia
gramma». Le avversità non hanno tuttavia abbattuto le baresi, dimostratesi più forti di tutto: «Dopo la partenza di Duran a Oderzo ci avevano date per morte, dopo il trasferimento di Rotondo al Thun ci hanno detto che eravamo finite e il nostro ciclo avviato a conclusione, ma le ragazze hanno reagito a suon di vittorie. Chiaro che non è semplice sostituire due bomber di quel livello, ma con Danka Stevanovic, la nostra stellina Babbo, il gruppo storico e le ragazze del vivaio abbiamo trovato nuovi equilibri che ci permettono di continuare ad essere competitive e di inseguire nuovi sogni».
And the Award goes to… Photo: Stefano Moroni
Si appresta ad alzarsi il sipario sulla 5^ edizione dei FIGH Awards che vedrà Conversanocome unico palcoscenico della kermesse
di Roberto Avallone
Si dice che dopo un anno di sforzi, alla fine, si tirino le somme per vedere se quanto fatto sia stato positivo o negativo. Se nel secondo caso ci si deve semplicemente rimboccare le maniche e migliorare, nel primo ci sarà da sorridere. Infatti, per gli atleti della nostra pallamano, sia al maschile sia al femminile, c'è un momento speciale che racchiude la consegna dei riconoscimenti per quanto dimostrato in campo durante la
10
scorsa stagione: i FIGH Awards. L’evento, arrivato alla sua 5^ edizione, si svolgerà in occasione delle due Final8 di Coppa Italia e avrà un solo palcoscenico, Conversano, città ospitante di entrambe le competizioni nazionali. Un grande appuntamento davanti al meglio della pallamano nazionale, non c'è bisogno di chiedere altro. Il pubblico accorrente potrà così gustarsi le premiazioni dei migliori giocatori e giocatrici tra una partita e l'altra applaudendone il risultato individuale acquisito. Un sipario che arricchirà la tre giorni di Coppa impreziosendone il palinsesto e coniugando perfettamente le vitto-
rie di squadra con quelle del singolo. Le categorie dell'evento sono in totale quattro: Miglior italiano/miglior straniero/miglior portiere/miglior giovane sia per il maschile sia per il femminile. Da sottolineare come per la categoria “miglior giovane” siano stati presi in considerazione gli atleti nati dal 1998 in giù.
Maschile:
- Miglior italiano: Dean Turkovic (Bolzano), Alessio Moretti (Bolzano), Ardian Iballi (Conversano)
- Miglior straniero: André Leal (Junior Fasano), Mate Volarevic (Bolzano), Dinko Dedovic (Conversano)
- Miglior portiere: Valerio Sampaolo (Pressano), Mate Volarevic (Bolzano), Vito Fovio (Junior Fasano)
- Miglior giovane: Giacomo Savini (Bologna United), Stefano Arcieri (Cingoli), Ignazio Degiorgio (Noci), Lorenzo Nocelli (Cingoli), Filippo Angiolini (Junior Fasano)
Femminile:
- Miglior italiana: Laura Rotondo (Indeco Conversano/DHB Rotweiss Thun), Bianca Del Balzo (Cassano Magnago),
Ilenia Furlanetto (Casalgrande Padana)
- Miglior straniera: Arasay Duran (Wurbs Oderzo), Suleiky Gomez (Jomi Salerno), Marijana Tanic (Brescia)
- Miglior portiere: Monika Prünster (Jomi Salerno), Martina Giona (Indeco Conversano), Barbara Meneghin (Cassano Magnago/Wurbs Oderzo)
- Miglior giovane: Bianca Ioana Barbosu (Cassano Ma-
gnago), Sofia Ghilardi (Brescia/Venplast Dossobuono), Carlotta Pugliese (Alì Mestrino/Wurbs Oderzo)
11
Un’Isola Felice chiamata PUGLIA di Antonello Roscino
Puglia, l’isola felice dell’handball. Tradizione, passione, cultura sportiva: nel tacco d’Italia la pallamano è da sempre una disciplina amatissima e viva, giammai considerata “minore” rispetto ad altri sport più blasonati. Alla vigilia dei suoi cinquanta anni di storia e dell’attesa kermesse di Coppa Italia, il movimento pugliese è decisamente sulla cresta dell’onda e rappresenta un punto di riferimento per l’intero roster italiano. Il terzo millennio, tra l’altro, ha finalmente regalato i fasti della consacrazione ad una delle culle della pallamano del Belpaese, restituendo gioie e soddisfazioni al grande impegno promosso negli anni. Tre formazioni in Serie A maschile, una nel massimo campionato femminile, ma anche
tre squadre in A2 e due in B maschile, con una ricchissima attività giovanile e promozionale per i 530 atleti tesserati per le attività agonistiche, i 160 dirigenti, i 54 tecnici e i 201 ragazzi in crescita. Numeri importanti, curiosamente coltivati lontano dalle grandi città, per una tradizione che parte dalla provincia e arriva fino all’olimpo tricolore. L’albo d’oro della Federpallamano, dunque, declina decisamente bene anche il pugliese ormai, grazie ai cinque Scudetti conquistati dal Conversano (secondo per numero di vittorie solo all’irraggiungibile Trieste), ai tre del Casarano e ai due del Fasano nel campionato maschile, per non dimenticare certo i due successi del Conversano nel torneo femminile. Un palmares di tutto ri-
12
guardo, arricchito dalle numerose affermazioni anche in Coppa Italia: la nuova cinquina del Conversano, il tris del Fasano, le due del Casarano e le tre, consecutive, delle conversanesi in rosa. Numeri e trofei d’eccellenza, a cui vanno annessi anche quelli della Supercoppa italiana, con ben sei edizioni fatte proprie da compagini di Puglia (a fronte delle undici disputate sino ad oggi dagli uomini), con il trittico delle donne. Grazie alla pregevolezza di queste crescenti performance ed al notorio valore tecnico ed organizzativo delle società pugliesi arriva, adesso, anche il primo riconoscimento del nuovo gruppo dirigente federale: il doppio appuntamento con le Final8 di Coppa Italia. La Puglia sarà perciò palco-
scenico privilegiato per quella che si preannuncia una autentica festa della pallamano italiana: le migliori otto formazioni femminili (2/4 febbraio) e maschili (16/18 febbraio) si daranno battaglia al Palasangiacomo di Conversano per la conquista del secondo trofeo nazionale. Con un indubbio vantaggio per le detentrici della Coppa ed organizzatrici congiunte delle manifestazioni: Amatori Conversano e Junior Fasano potranno infatti difendere davanti al pubblico amico le vittorie conquistate nella scorsa stagione, provando a rendere davvero indimenticabile questo favoloso momento storico-sportivo dell’handball pugliese.
13
FUORICAMPO
di Sabrina Alessio
To Puglia with LOVE
Lui centrale-terzino, lei centrale pura. Lui straniero arrivato da una delle città più grandi e cosmopolite del mondo - San Paolo, 12 milioni di abitanti, dodicesima tra le grandi megalopoli mondiali -, lei "straniera" nata nella città più popolosa dell'aspra e selvaggia Barbagia - Nuoro, 36.900 nugoresu in più, nugoresu in meno. Lui Fasano, lei Conversano. Andre Alves Leal e Giusy Ganga sono certamente diversi ma, per certi versi, un po' uguali, oltre che uniti da un destino - personale e sportivo - che da più di qualche stagione li ha portati in Puglia, autorevolmente consacrata dal National Geographic “regione più bella del mondo”.
Ci racconti dove hai iniziato a giocare a Pallamano e la decisione di spostarti in Puglia? LEAL: Ho iniziato a scuola ad 11 anni, poi ho giocato con il Sao Paolo, il Metodista (team con il quale sono cresciuto), il Pineiros, il Sao Caetano (tutti club di San Paolo) e con il Vasco (società di Rio de Janeiro). Sono arrivato in Italia grazie ad un’amicizia in comune con Vito Fovio. Alla Junior in quel periodo serviva un centrale e fu fatto il mio nome e, anche grazie ad un consiglio dato da Jordi Ribera (campione d’Europa con la Spagna e all’epoca responsabile delle nazionali brasiliane) a Francesco Ancona, mi sono ritrovato qui. Ricordo che quando sono arrivato ho avuto un impatto subito positivo perché arrivando da una metropoli in una città tanto più piccola, è stato bello essere accolto benissimo ed essere riconosciuto subito come giocatore di pallamano, cosa che in Brasile, essendo uno tra tanti, non succedeva. GANGA: Sono partita da Nuoro, dalla Pdf90, squadra nella quale ho militato fino ai 18 anni. Poi in A2 nell’HC Nuoro e per tre anni a Sassari in Serie A1. Ho lasciato la Sardegna per entrare nella squadra di Futura e dopo i due anni a Roma mi sono trasferita in Puglia: questo è il mio quinto anno al Conversano. La decisione di trasferirmi in Puglia e scaturita da una serie di concause: personali, in quanto il mio fidanzato viveva già a Bari, professionali, perché a Conversano avrei potuto portare a termine i miei studi con la scuola di estetica, e, ovviamente, pallamanistici: quando sono arrivata la squadra era appena salita in serie A1 e per me era una bella sfida prendere parte a questa nuova avventura. Insomma un connubio di Pallamano, amore e la ricerca di una strada alternativa per il mio futuro.
14
Chi, se c’è stato ti ha aiutato di più nei primi tempi in Puglia? L: All’inizio Guido Riccobelli mi ha molto aiutato, essendo il più facile da comprendere, poi un po’ tutti, a partire da Stefano Arcieri e Filippo Angiolini che sono stati i miei primi compagni di casa. E’ stato duro per la lingua nei primi mesi, però guardando film ho cominciato a capire ed ora sono perfettamente a mio agio.
G: La prima ad aiutarmi è stata Valentina Landri, una delle mie più care amiche. Nella stagione 2013/14 lei era già a Conversano e mi ha inserito alla grande.
La differenza principale tra il tuo Paese natale e la Puglia? L: Ci sono tantissime differenze, qui si vive molto più tranquillamente, specie a confronto dalla mia San Paolo. Il modo di vivere è totalmente diverso tra le due realtà, dal cibo al divertimento…alcune cose sono migliori qui, altre in Brasile, ma fare un elenco sarebbe davvero lungo! G.G. Forse me ne viene in mente una: qui vengono sentite molto le festività. Ci sono spessissimo sagre e in generale molto coinvolgimento. La Barbagia, nonostante gli elementi di folklore in comune, è più tranquilla. C’è un modo di dire pugliese che hai imparato e usi spesso? L: A parte i simpatici insulti vernacolari, che sono le prime cose che ho imparato, come frase tipica mi viene in mente “M’aggè scè kukè” (Devo andare a dormire). G: Ne ho due! Ce je u fatt(cosa é successo?), Ce vu da me (cosa vuoi da me?).
Piatto tipico preferito? L: I panzerotti sono il mio piatto locale preferito, poi anche la focaccia, ma devo stare attento a non abusarne. G: Uno su tutti e grande classico: le orecchiette con le cime di rapa.
Il tuo posto preferito in Puglia? L: Mi piace molto Polignano a Mare, un posto stupendo. G: La Puglia è tutta meravigliosa e da scoprire. Ostuni, Otranto, le località del Salento, sono tutti posti splendidi, ma il miei posti preferiti in assoluto sono Polignano e Monopoli.
Cosa ti fa sentire saudade del tuo Paese? L: La famiglia ed i miei amici, e poi il Churrasco (una ricetta tipica a base di carne). G: Quello che mi manca è la mia famiglia e il fatto di non poterla raggiungere spesso. Mi manca un po’ la tranquillità della mia città.
Ogni quanto spesso riesci a tornare "a casa" e quanta voglia c’è di tornarci definitivamente? L: Ogni sei mesi, nella pausa natalizia ed a fine stagione. Mi piacerebbe tornare a giocare in Brasile, ma al momento è una cosa che vedo molto distante, per via della crisi che sta devastando il mondo dello sport nel mio paese. Ma a fine carriera chissà! G: Non riesco a tornare molto spesso, giusto per le feste comandate. Non ho ancora deciso se il mio futuro sarà in Sardegna: vedrò a fine carriera dove avrò le migliori opportunità lavorative.
15
Parata di STELLE nelle nott
di Matteo Aldamonte
Il meglio del meglio. Un doppio ballo esclusivo, una serie di serate alle quali presentarsi in abito scuro e papillon. Sono le Final8 di Coppa Italia. Data sugli inviti: dal 2 al 4 febbraio al femminile, dal 16 al 18 febbraio al maschile. Location prestigiosa, di fascino e tradizione. Pala San Giacomo di Conversano, 20 anni e poco più sulle spalle, teatro di Scudetti vinti, tanti, e battaglie tinte d’azzurro, a cominciare dall’argento ai Giochi del Mediterraneo nel 1997. Storia allo stato puro. L’elenco degli invitati mette in fila nomi di un certo spicco. Very Important Person, verrebbe da dire. Sul parquet pugliese si alterneranno squadre che hanno cannibalizzato, negli anni, il panorama nazionale: Conversano con uomini e donne, Salerno, Fasano, Bolzano sono salite per 17 volte, naturalmente avvicendandosi, sul gradino più alto del podio. Ci sono poi città che, seppur con sodalizi diversi, hanno vinto e tanto. Leggi: Cassano Ma-
16
gnago - oggi Pallamano Raluca -, due volte trionfatrice fra le stagioni 1987/88 e 1994/95. La storia fa un passo indietro, però, quando la parola la prende il campo, dove tutto e chiunque possono essere messi in discussione. Detto diffusamente delle tre formazioni padrone di casa di queste Final8 – le due Conversano e la Junior Fasano –, uscire dai confini regionali per individuare le prime della classe per eccellenza è faccenda obbligatoria. Salerno e Bolzano. E cioè consapevolezza nei propri mezzi, dettata dallo Scudetto conquistato a maggio, abbinato alla voglia di rivalsa di chi la Coppa Italia lo scorso anno l’ha persa dopo due finali ad altissimo tasso di spettacolarità. In mezzo ai nomi di sempre, attesi nella lista dei protagonisti, anche qualche nome di spicco fra gli italiani: Valentina Landri, centrale dal cuore grande e anima di Salerno, che fa il paio con l’azzurro del momento, quell’Alessio Moretti diviso tra un Bolzano da trascinare e il sogno di un futuro da protagonista in qualche importante lega estera.
ti di CONVERSANO Nel femminile si rinnova il duello in salsa cubana fra Suleiky Gomez e Arasay Duran. Stessa casacca per la prima, novità di mercato per la seconda. La top scorer degli ultimi anni in casa Conversano ha accettato la scommessa di una neo-promossa ambiziosa, l’Oderzo. Che al primo anno in Serie A1 ha subito centrato la Final8 e corre per un posto nei Play-Off. Il sodalizio opitergino ha catalizzato attorno a sé più di qualche attenzione: non solo Duran, ma anche, novità degli ultimi giorni, l’arrivo in panca di Neven Andreasic. Noto a Salerno come l’uomo dei 40 giorni, quelli che gli sono bastati per vincere lo Scudetto nel 2011. Titolo aggiunto a una sfilza infinita, che nel mezzo vede anche la prima Coppa Italia femminile mai assegnata in Italia. Era il 1988. Attenti a Bologna. Araba fenice, rinata e tornata grande. Un manipolo di giovani, qualche innesto, la mano sapiente di Beppe Tedesco sono gli ingredienti di chi si è preso il Girone B, la matematica certezza del girone unico e che al Pala San Gia-
17
como è pronta a mettere lo stesso brio della chioma del suo talento più puro, Giacomo Savini. Teneteli d’occhio. Prima signore e signorine, come da galateo. E allora si parte il 2 febbraio coi quarti di finale. Già detto di Oderzo, appuntatevi orario e diretta – PallamanoTV, ovviamente – del quarto di finale contro la Cassano Magnago del pivot Bianca Del Balzo, tra le azzurre più attese assieme all’amica di sempre Ilaria Dalla Costa, pure lei cassanese, ma in forza ora al Salerno. Giovani loro, giovanissima Sofia Ghilardi, una 1999 alla quale Dossobuono, altra grande ambiziosa, ha affidato a gennaio le chiavi del gioco per un futuro radioso. Vedremo. Di sicuro c’è che a Conversano lo spettacolo non mancherà. Due fine settimana alla corte di Sua Maestà, la Pallamano. Il vestito da sera lasciatelo alle 16 invitate più prestigiose. Sugli spalti o da casa, in diretta, aldilà dell’abito, l’importante sarà lasciarsi trasportare dalla bellezza della Coppa Italia.