Tutta la Pallamano che vuoi. Il Giornale dell’Handball - Giugno 2018
Proprietà Federazione Italiana Giuoco Handball Stadio Olimpico 00135 Roma Tel: 06-87975901 Fax: 06-87975913 Pubblicazione Telematica Mensile Iscrizione Tribunale Civile di Roma 30/2012 del 13.02.2012 Direttore Responsabile Marcello Festa Redazione Matteo Aldamonte Sabrina Alessio Collaboratori Roberto Avallone Alessandro Luciani Luca Zadra
SOMMARIO
04 Pallamano on air
10 Merano Über Alles
06 Giochi amari
12 Mestrino & Cassano la tradizione italiana
08 Sognare da piccoli per diventar grandi
14 Finali Nazionali Under 17 3
Consiglio Federale Pasquale Loria Stefano Podini Gianni Cenzi Flavio Bientinesi Gian Luca Brasini Andrea Guidotti Anna Maria Lattuca Fabrizio Quaranta Stanislao Rubinetti Massimo Petazzi Marcello Visconti Segretario Generale Adriano Ruocco Direttore Generale Daniele Sonego Collegio Revisori dei Conti Michele Turato Olimpia Formisano Renato Vicinanza Fotografie Isabella Gandolfi , Karin Larcher, Mario Quartapelle, Antonio Villari, Andrea Vignoli
PALLAMANO O
BEN VENGA L’INDIGES di Marcello Festa
club in modo particolare. Epocale la differenza rispetto a due anni fa, sostanziale rispetto alla stagione che abbiamo Quasi decuplicato, in appena appena passato agli archivi. due anni di attività, il numero Nello specifico: l’anno passato di partite pallamano on air! Con una violenta, ma prevista, è stata utilizzata nella prima accelerazione si passerà dalle parte della stagione la piatta50 della stagione 2016/17 alle forma Pallamano TV mandando in onda una partita a settimacirca 500 delle prossime due. na e switchando da gennaio Grazie agli accordi commeril prodotto in TV mantenendo, ciali sottoscritti e al prezioso contributo dei club di massima comunque, la stessa visibilità serie, si riuscirà a dare in diret- anche su web (pallamano tv, fb Figh), mentre quest’anno la ta (streaming e tv in chiaro e satellite) le partite della serie pallamano italiana sarà presente in TV dalla prima giornata, A1 (M/F) con un innegabile mentre sul web (Pallamano TV) ritorno in termini di immagine sarà in diretta ogni settimana per l’intero movimento e per i 4
da settembre e fino a conclusione delle stagioni regolari con tutte le altre partite, due delle quali in onda anche su Eleven Sport, portale sportivo di primaria importanza nazionale, l’anno passato piattaforma dedicata alla Champions League. In TV si passerà dalle 26 partite di quest’anno (Partite della Nazionale compresa) alle oltre 40 della prossima stagione (Nazionale compresa) mentre sul web l’incremento risulterà strabiliante, passando dalle 103 della stagione appena archiviata alle circa 400 di quelle che verranno! Tutto ciò permetterà alla pallamano
ON AIR
STIONE!
italiana di registrare in termini di contatti e visibilità numeri importantissimi che contribuiranno a far accrescere in maniera esponenziale il Nostro brand: un prodotto con pochi eguali nelle altre Federazioni. Dare dignità mediatica alla pallamano italiana, accrescere la visibilità del Nostro Sport a cascata, partendo dalla massima serie maschile che promette una stagione pirotecnica, e far riemergere dopo anni di buio l’effervescenza e la vitalità di un Movimento per troppo tempo relegato nell’angolo. Bisognava farlo, anche osando. E’ stato fatto! 5
Giochi AMARI di Matteo Aldamonte
scorso e dalle convincenti vittorie in Adriatic Cup, il Movimento non aveva avuto timori nel fissare alta l’asticella di questa Nazionale. Medaglia, si era detto. Più facile da dire, meno da fare. Soprattutto tenendo bene a mente la caratura di chi ti trovi di fronte. Pazienza, maniche rimboccate. Le qualificazioni a EURO 2020 non aspettano e, con esse, neanche Ungheria, Russia e Slovacchia. DELUSI, MA IL FUTURO NON ASPETTA. Riccardo Trillini, il DT delle Nazionali azzurre, ha il compito di fare il punto su ciò che Tarragona è stata: “Ai Giochi del Mediterraneo è difficile fissare obiettivi concreti. Molto dipende da come le squadre scelgono di affrontare la manifestazione. In questo, probabilmente, in principio abbiamo con troppa facilità detto di poter arrivare fino in fondo, galvanizzati dai passi in avanti mostrati negli scorsi mesi. Questa, però, non vuole essere presunzione e non deve essere avvertita come tale, bensì come la legittima volontà di alzare l’asticella dei nostri obiettivi, di migliorare il livello della Nazionale e del Movimento che rappresentiamo”. All’orizzonte
In agrodolce, con una troppo spinta nota d’amaro. I Giochi del Mediterraneo delle Nazionali azzurre si chiudono così, tra la consapevolezza di aver affrontato prove difficili e il rammarico, quantomeno parziale, di chi sa, in cuor proprio, che non tutto è andato com’era nelle speranze, nelle aspettative. La spedizione italiana della Pallamano porta a casa un solo piazzamento, il 6° posto femminile, mentre agli uomini deve digerire un’eliminazione non del tutto preventivata nella fase a gironi. Attenzione, non proprio contro squadre qualunque: la Croazia, l’avversaria dell’esordio di Maione e compagni, ha portato a casa la medaglia d’oro sotto la guida, manco a dirlo, di Lino Cervar, mentre l’Algeria si è confermata squadra di prim’ordine quando giunge al completo. La stessa formazione nordafricana, per intenderci, che ha preso parte ai Mondiali del 2015 in Qatar e del 2017 in Francia. Ecco perché, animato dai risultati in crescendo delle qualificazioni ai Mondiali 2019 del gennaio 6
le qualificazioni a EURO 2020: “Il sogno di poter partecipare ai primi Europei a 24 squadre resta intatto. Ma dobbiamo essere consapevoli di essere una formazione che arriva dalla 4^ fascia. La nostra priorità dev’essere quella di giocare la nostra Pallamano, quella per cui stiamo lavorando duramente”. Quanto alla Nazionale femminile, i Mediterranei hanno portato in dote due punti e una vittoria. Non una vittoria qualunque, ad onor di cronaca, perché arrivata al debutto e contro la Grecia, una delle tre squadre opposte all’Italia nelle vicine qualificazioni ai Mondiali 2019. Certo, di amaro, risultati a parte, Neven Hrupec ha dovuto mandarne giù a dosi massicce. E tutto si traduce, purtroppo, nell’infortunio al ginocchio di Anika Niederwieser: un passo sbagliato in Italia – Spagna costa la rottura del crociato alla stella della Nazionale, operata a Roma nei giorni subito successivi all’evento. Duro colpo, perché Anika è gol, difesa e leadership in questa squadra. Senza di lei, sono poi arrivati due stop contro il Portogallo – altra avversaria nella corsa ai Mondiali – e contro la Turchia. Un trit-
tico che è valso il 6° posto finale. TANTO DA LAVORARE. Si prende il buono e il cattivo, Neven Hrupec, tornato a Tarragona sulla panchina dell’Italia femminile a distanza di 4 anni dalla prima esperienza: “Il bilancio è in chiaro-scuro, positivo per alcuni versi e meno per altri. Di certo c’è anche la squadra ha dimostrato grande impegno e di questo sono soddisfatto. Gli infortuni lungo il cammino non ci hanno agevolati, in particolare quello che ha riguardato Niederwieser. Dover fare a meno di lei, per questa Nazionale è obiettivamente un problema e siamo stati costretti a trovare altre soluzioni”. E il futuro? “Non è una domanda semplice a cui rispondere. Per la mia visione, quindi da allenatore, posso dire che dobbiamo migliorare tanti aspetti del nostro gioco: dalla difesa al contropiede, fino alla disciplina in campo. Il lavoro da fare è indubbiamente molto, ma tutto passa per un lavoro approfondito, intenso. Io, di concerto con lo staff tecnico della Nazionale, sono pronto per questo”.
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Si rinnova l’appuntamento con il Festival della Pallamano di Misano che taglia il traguardo della 15° edizione. Cinque giorni di gare, 58 squadre iscritte, due titoli nazionali in palio e quattro tornei promozionali.
Sognare da piccoli per diventare GRANDI di Sabrina Alessio
Dove eravamo rimasti - L’anno scorso, il 14° Festival della Pallamano aveva visto la partecipazione di 55 squadre e oltre 800 tra atlete e atleti. Sugli scudi Cassano Magnago, Salerno, Crenna e Guerriere Malo, vincitrici dello Scudetto nelle categorie U14 e U12 maschile\femminile. A trionfare nei Trofei “Open”, erano stati invece Salerno nell’U12 femminile e Imola per la categoria U14 maschile.
Un appuntamento che si rinnova, perché atteso, desiderato e sognato dalle componenti più giovani del Movimento della Pallamano italiana, i bambini e i ragazzi che quest’anno - ancora una volta - popoleranno tra il 10 e il 15 luglio le strade di Misano Adriatico per il Festival della Pallamano. Edizione numero 15 per la manifestazione che chiude la stagione sportiva e che unisce, in cinque giorni di gare, attività agonistica e promozionale e che assegna lo Scudetto Under 15 maschile e femminile, ultimo titolo Nazionale giovanile del 2018.
L’edizione 2018 - Anche quest’anno la cerimonia di apertura, che porterà la colorata sfilata delle delegazioni al Parco del Sole di 8
Misano Brasile, darà lo start alle sfide che dalle 8:30 del mattino alle 20:20 di sera dei cinque giorni di gare animeranno i sette campi di gioco. Tante partite, agonismo e voglia di vincere, ma anche grande sportività e rispetto nei confronti dell’avversario, condurranno al gran finale di sabato 14 luglio con la cerimonia di chiusura in Piazza della Repubblica e la premiazione di tutti i piccoli partecipanti. Tra le aspiranti alla vittoria del titolo Under 15 maschile, favori del pronostico ai campioni in carica del Cassano Magnago, club già dominatore in questa stagione delle finali giovanili U17 e U19. Al femminile, occhi puntati su Salerno che si presenta ai battenti della manifestazione con la squadra vincitrice del torneo Under 14 dello scorso anno e soprattutto con la stessa formazione di giovanissime che appena un mese fa ha trionfato nella finale U17. Tuttavia, occhio ai facili pronostici. Tutte le squadre sono agguerrite e ben organizzate, e tante gare in pochi giorni potrebbero riservare sorprese.
I numeri della 15^ edizione 5 giorni di gare 6 tornei 58 squadre Più di 900 persone coinvolte tra atleti, tecnici, accompagnatori e arbitri 2 titoli nazionali in palio - U15 maschile e femminile 4 tornei promozionali - Trofeo Open Under 15 maschile - Torneo Esordienti Under 13 maschile - Trofeo Promozionale Under 13 femminile/misto - Trofeo Promozionale Under 11 maschile/misto 9
A Merano é andata in scena una avvincente fase finale del campionato Under 21. Al termine di una tre giorni di Pallamano di ottimo livello tecnico sono stati i Diavoli Neri, i padroni di casa del Merano, protetti dal loro fortino infernale, il Palasport Karl Wolf, e sospinti dall’incessante euforia dei propri supporters ad aggiudicarsi l’ambito Scudetto
Merano Über Alles di Roberto Avallone
Alla fine l’hanno spuntata loro, i Diavoli Neri, protetti dal loro fortino infernale, il Palasport Karl Wolf, e sospinti dall’incessante euforia dei propri supporters. Un successo che non ha solo rispettato il pronostico della vigilia ma che si è certificato pochi minuti dopo l’inizio della seconda frazione di gioco. Una finale quasi annunciata, contro il Bologna United, che ha visto i ragazzi di Prantner inserire il 10
turbo dopo il rientro in campo, piazzare un vantaggio che ha toccato il +10 e infine veleggiare verso il successo. Il 32-25 con cui Merano si è cucita lo scudetto sul petto è la ciliegina su una torta deliziosa, dopo un percorso netto “sporcato” solo dal pareggio contro il Noci nella prima gara della fase a gironi, figlio forse della tensione e del peso delle aspettative. E’ lo scudetto della rivalsa di Prantner e Freund, due dei nove atleti che solo qualche giorno prima avevano perso la finale U19 contro Cassano Magnago, ma anche dei Stricker e dei Rottensteiner, premiati rispettivamente come miglior giocatore e miglior ala destra del torneo. Onore
al Bologna United che ha fatto il possibile mantenendo in equilibrio la contesa nel primo tempo e cedendo soltanto nella ripresa a causa, probabilmente, del serbatoio quasi vuoto. La stella di Savini ha regalato giocate importanti, le stesse che gli hanno consentito di portare a casa il riconoscimento di miglior centrale della competizione, Beppe Tedesco ha organizzato una difesa attenta, trovando in Norfo un utile jolly in attacco, ma alla lunga le energie sono mancate e le sortite offensive dei padroni di casa hanno trovato sempre più varchi utili per far male. Le Finali Nazionali U21 hanno comunque regalato grandi partite, giocate con agonismo e qualità, con 11
diversi talenti di casa nostra a rubare la scena. Il terzo posto del Romagna è per gran parte merito delle giocate di Rotaru, capocannoniere e miglior terzino sinistro del torneo, e delle parate del miglior portiere della competizione Martelli. Si sono messi in evidenza, con ottimi risultati, i vari Arcieri e Bargelli alimentando il sentimento di ogni addetto ai lavori circa la bontà del livello qualitativo di questi ragazzi. La società ospitante, ovviamente il Merano, ha ottenuto consensi per quanto riguarda l’organizzazione così come notevole è stata la risposta del pubblico. E’ stato fantastico, poi, ammirare il geyser sound dei tifosi locali.
MESTRINO & CASSANO La tradizione italiana Cassano Magnago e Me strino sul tetto d’Italia. Sono stati i ragazzi lombardi e le ragazze venete a festeggiare lo Scudetto della categoria U19 al maschile e al femminile, al termine delle finali giocate al Pala Roma di Montesilvano, in Abruzzo. Combattuta la prima finale, quella tra Mestrino e Padova-Oriago, nel femminile. Un derby veneto tra due squadre che si conoscevano alla perfezione e già avversarie 12
nel corso del campionato senior di A2 dove a spuntarla sono state le patavine. Esito diverso nella categoria Under 19,con una finale dall’esito sempre incerto, una partita vietata ai cardiopatici con il Mestrino allenato da Reghellin che è partito meglio, ma che ha dovuto fare i conti col braccio caldissimo di Djiogap, dal quale sono puntualmente nate le possibilità di sorpasso targato Padova. Sfida incerta, equilibrata che solo nel finale ha fatto registrare l’allungo decisivo del Mestrino capace di imporsi con un soffertissimo ma meritato 25 a 24. Discorso diverso tra i maschi dove fin dalla prima giornata si è bene compresa la differenza di valori tecnici tra il Cassano Magnago allenato da Davide Kolec e tutte le altre pretendenti. Solo in finale i lombardi hanno leggermente penato; all’ultimo atto il Cassano Magnago, arrivato con maggiore agilità, ha, infatti, dovuto fare i conti con un Merano sicuramente motivato ma non tanto da mettere seriamente in discussione il risultato finale. Il 29-22 con il quale si è concluso il match è, infatti, testimonianza di una sfida sempre condotta nel punteggio dai ragazzi allenati da Davide Kolec, avanti anche sul +7 nel corso dell’incontro. Da sottolineare la prestazione pregevole del centrale Massimiliano Possamai, premiato come MVP al termine della manifestazione. 13
il cammino delle 4 semifinaliste è stato netto ma fino all’ultimo minuto di gioco le qualificazioni non sono mai state matematiche: Cassano, Nonantola, Merano e Pressano hanno saputo raggiungere le semifinali, combattute ed emozionanti, ma al sessantesimo le due favorite hanno colto l’accesso alla finalissima. Un binomio, quello Cassano-Merano, che ha quindi giganteggiato anche fra Fanano e Sestola. Risultati sportivi a parte, sotto l’organizzazione della Scuola Pallamano Modena è andata in scena una manifestazione affascinante. In primis grazie alla location originale nel cuore degli Appennini, dove si è distinto il PalaGhiaccio di Fanano allestito ad arena dell’handball a tutti gli effetti. Un’edizione che ha riscosso grande successo, sia a livello sportivo che a livello di seguito: sul campo Petazzi che ha rischiato prati- le 16 partecipanti si sono date camente solo nel primo incon- grande battaglia, i talenti in tro: quella partita d’esordio che erba della pallamano italiana hanno saputo regalare numeri tanto era costata negli anni passati, questa volta Cassano e qualità. Più in generale, le l’ha vinta (22-21 contro Malo) finali nazionali Under 17 hanno e si è spianato la strada verso mostrato una pallamano viva, il successo. Nei quattro gironi attiva e più che mai desiderosa di grandi eventi.
U17: Cassano concede il BIS di Luca Zadra Dalla riva del mare al cuore degli Appennini, i tricolori giovanili si tingono di amaranto. Con la conquista dello Scudetto Under 17 a Fanano, la Pallamano Cassano Magnago ha infatti firmato una brillante doppietta, bissando il tricolore Under 19 vinto 7 giorni prima a Montesilvano. Un cammino netto quello della compagine lombarda, guidata in panchina da Matteo Bellotti assieme a Davide Kolec: anche in quota i ragazzi cassanesi hanno dimostrato di essere i più forti a suon di battaglie e vittorie. La partita meno combattuta, paradossalmente, è stata proprio la finale contro Merano, replica più o meno esatta della finale Under 19 della domenica precedente e vinta con ampio margine. Vero e proprio trionfo per il team del patron Massimo
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A Salerno fa festa la JOMI di Alessandro Luciani
La Jomi Salerno non conosce ostacoli. E cosí dopo aver conquistato a maggio il titolo nazionale seniores, il secondo consecutivo, la società cara al presidente Mario Pisapia, si é cucita sul petto anche lo scudetto nella categoria under 17 femminile al termine delle Finali Nazionali di categoria disputate dall’8 al 10 giugno sui 40x20 della Palestra Caporale Maggiore di Salerno e del Palazzetto dello Sport di Capriglia. Come per le “veterane” anche le giovani della cantera salernitana hanno dovuto superare le storiche rivali del Conversano al termine dell’ennesima sfida infinita e ricca di colpi di scena. In finale, dopo
aver regolato le Guerriere Malo in semifinale, la formazione allenata da Laura Avram ha battuto con il risultato finale di 30-29 le coetanee di Conversano che il giorno prima si erano sbarazzate delle Campionesse in carica del Brixen. Il titolo é stato conquistato da Salerno dopo una sfida infinita, terminata solo ai tiri dai sette metri. Per il gruppo di atlete di Salerno arriva così il secondo titolo italiano consecutivo, dopo quello Under 14 centrato a Misano Adriatico lo scorso anno. Vittoria conquistata a margine della lotteria dei settemetri dopo che tempi regolamentari e overtime si erano conclusi in parità. Sul terzo gradino del podio il Brixen che ha superato le Guerriere Malo. 15