Il Giornale dell'Handball - Mag/Giu 2016

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Sommario

Pubblicazione SERIE A MASCHILE Telematica Bimestrale Junior Fasano campione d’Italia: al Pala San Giacomo il Iscrizione Tribunale Civile Bozen è battuto, la serie si chiude a gara-2 di Roma 30/2012 del 13.02.2012

Direttore Responsabile

Francesco Purromuto

Consiglio Federale Francesco Purromuto Mario Bazzanella Raffaele Caputo Franco Chionchio Angelo Dicarolo Adriano La Croix Cristina Lenardon Giuseppe Lo Duca Giovanni Saporiti Placido Villari Claudio Zorzi Segretario Generale Adriano Ruocco

Collegio Revisori dei Conti Giovanni Veronese Emanuela Capobianco Maria Luisa Giordano Fotografie Archivio FIGH

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SERIE A FEMMINILE

L’Indeco Conversano festeggia il secondo Scudetto della sua storia: Cassano Magnago superata in finale

L’ALBO D’ORO DELLA PALLAMANO

Le squadre che hanno vinto il titolo italiano nei campionati di Serie A maschili e femminili dal 1969 a oggi

SERIE A2 MASCHILE

Cologne, Musile, Tavarnelle, Noci e Kelona staccano il biglietto per la Serie A: è promozione!

2^ DIVISIONE FEMMINILE

In 3 per il salto di categoria: Olimpica Dossobuono, Flavioni e Forst Brixen fanno festa dopo la 2^ fase eliminatoria

LA STORIA DI VALENTINA LANDRI

Una maglia azzurra per tornare a sorridere: Valentina Landri sconfigge il tumore e torna in Nazionale

CHAMPIONS LEAGUE: VINCE IL KIELCE

Finale incredibile a Colonia, dove a risolvere il match tra i polacchi e il Veszprem servono i tiri dai 7 metri

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JUNIOR FASANO CA I PUGLIESI CHIUDONO A GARA-2 LA SE

PALA SAN GIACOMO DI CONVERSANO 2MI

di Matteo Aldamonte hanno assistito al match.

La Junior Fasano è campione d’Italia 2015/16 della Serie A Maschile. I pugliesi vincono il secondo Scudetto della loro storia – dopo quello della stagione 2013/14 – e come in quell’anno fanno il paio anche stavolta con la Coppa Italia vinta a marzo. L’avversaria superata in finale è nuovamente il Bozen, battuto 31-19 (p.t. 11-9) questa sera al Pala San Giacomo di Conversano, dove oltre 2mila spettatori

Avvio di partita tutto di marca bolzanina, perché Turkovic e compagni – privi dell’infortunato Sporcic -, oltre a sbloccare la gara (1-0), sono avanti sul 4-1 dopo 11′ di gioco. A trascinare gli altoatesini è un Volarevic che tra i pali si esprime ad altissimi livelli nei primi 30′. Non è da meno il collega Vito Fovio: sue le parate che aiutano i Il Giornale dell’Handball figh.it

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AMPIONE D’ITALIA ERIE DI FINALE CONTRO BOLZANO: AL

ILA SPETTATORI PER LA FESTA SCUDETTO pugliesi a rimetterla in piedi nei minuti successivi, fino al pareggio (5-5). Al 17′ il primo vantaggio del Fasano, che con Riccobelli si porta sul 6-5. E la squadra di casa resterà avanti sino al termine del primo tempo, facendo segnare sul 10-7 il suo massimo vantaggio e, dopo aver incassato il ritorno del Bolzano, andando negli spogliatoi sull’11-9. L’allungo decisivo del Fasano si concretizza nella ripresa. Dopo un iniziale e prolungato equilibrio (1211), i pugliesi piazzano il primo, pesante allungo: 16-11 al 37′, con Bolzano che fa fatica a trovare la via della rete. Fasano, con Riccobelli e Alves Leal sempre protagonisti sotto il profilo realizzativo, prende il largo. Fovio, che alla fine festeggerà lo Scudetto numero nove in carriera, ci mette ancora del suo. La Junior Fasano farà segnare sul +11 il suo massimo vantaggio. Risultato finale: 31-19. La Junior Fasano e il numeroso pubblico del Pala San Giacomo possono fare festa.

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INDECO CONVERSANO SECONDO TITOLO CONSECUTIVO PER L

IL CASSANO MAGNAGO IN FINALE E

di Matteo Aldamonte versano chiude la stagione con

L’Indeco Conversano è campione d’Italia della Serie A Femminile per la seconda volta nella sua storia e bissando il successo dello scorso anno, ancora in gara-2 e ancora contro il Cassano Magnago. Le pugliesi battono la formazione lombarda col punteggio di 27-16 (p.t. 10-5) al Pala San Giacomo – davanti a oltre 1.500 spettatori – e piazzano il secondo triplete consecutivo: come nella passata stagione, infatti, Con-

FIGH Supercoppa, Coppa Italia e Scudetto nel proprio palmares. La posta in palio è alta, i tanti errori al tiro da ambo le parti lo dimostrano. Meglio il Conversano, che si porta subito avanti sul 2-0 coi gol di Rotondo e Babbo. Una gran rete di Clerici permette al Cassano Magnago si sbloccarsi. Arriva il pareggio (2-2), ma poi sono di Il Giornale dell’Handball figh.it

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O CAMPIONE D’ITALIA LA FORMAZIONE PUGLIESE, CHE BATTE

E FESTEGGIA AL PALA SAN GIACOMO nuovo le pugliesi a prendere in mano il match e ad allungare fino al 9-3. Nel finale di tempo Del Balzo e compagne piazzano un mini break di due reti, utile ad accorciare. La prima frazione termina con l’Indeco Conversano avanti 10-5. Nel secondo tempo l’inerzia della partita non cambia e, anzi, il Conversano prende il largo, facendo registrare sul +11 il suo massimo vantaggio. Il Cassano Magnago prova, con continue rotazioni dei suoi terzini, a mettere in crisi una difesa pugliese che concederà comunque sole 16 reti alle avversario al fischio di chiusura. Al 60′ può esplodere la festa del Pala San Giacomo, con l’Indeco Conversano che festeggia davanti al suo pubblico il secondo Scudetto della sua storia.

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L’ALBO D’ORO DE

SERIE A MASCHILE

1969 - 1970 1970 - 1971 1971 - 1972 1972 - 1973 1973 - 1974 1974 - 1975 1975 - 1976 1976 - 1977 1977 - 1978 1978 - 1979 1979 - 1980 1980 - 1981 1981 - 1982 1982 - 1983 1983 - 1984 1984 - 1985 1985 - 1986 1986 - 1987 1987 - 1988 1988 - 1989 1989 - 1990 1990 - 1991 1991 - 1992 1992 - 1993 1993 - 1994 1994 - 1995 1995 - 1996 1996 - 1997

Buscaglione Roma Flaminio Roma CUS Verona Esercito Roma Rovereto Rovereto Trieste Trieste Rovereto Trieste Rovereto Trieste Trieste Trieste Scafati Trieste Trieste Ortigia Siracusa Ortigia Siracusa Ortigia Siracusa Trieste Bressanone Bressanone Trieste Trieste Trieste Trieste Trieste

1997 - 1998 1998 - 1999 1999 - 2000 2000 - 2001 2001 - 2002 2002 - 2003 2003 - 2004 2004 - 2005 2005 - 2006 2006 - 2007 2007 - 2008 2008 - 2009 2009 - 2010 2010 - 2011 2011 - 2012 2012 - 2013 2013 - 2014 2014 - 2015 2015 - 2016

Prato Prato Trieste Trieste Trieste Conversano Conversano Merano Conversano Casarano Casarano Casarano Conversano Conversano Bolzano Bolzano Junior Fasano Bolzano Junior Fasano

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ELLA PALLAMANO SERIE A FEMMINILE

1969-70 1970-71 1971-72 1972-73 1973-74 1974-75 1975-76 1976-77 1977-78 1978-79 1979-80 1980-81 1981-82 1982-83 1983-84 1984-85 1985-86 1986-87 1987-88 1988-89 1989-90 1990-91 1991-92 1992-93 1993-94 1994-95 1995-96 1996-97

AICS Pareto Roma CUS Roma Scuola Germanica Roma Scuola Germanica Roma Montello Roma Del Tongo Arezzo Lem Roma Del Tongo Roma Forst Bressanone Forst Bressanone Mercury Bologna Forst Bressanone Forst Bressanone Forst Bressanone Forst Bressanone Forst Bressanone Cassano Magnago Cassano Magnago Cassano Magnago Cassano Magnago Cassano Magnago Cassano Magnago Cassano Magnago Cassano Magnago Cassano Magnago Cassano Magnago Cassano Magnago Jomsa Rimini

1997-98 1998-99 1999-00 2000-01 2001-02 2002-03 2003-04 2004-05 2005-06 2006-07 2007-08 2008-09 2009-10 2010-11 2011-12 2012-13 2013-14 2014-15 2015-16

Jomsa Rimini Libertas De Gasperi Enna EOS Siracusa Pidigi Dossobuono L'Altecoen Enna Florgarden Sassari Pelplast Salerno Sassari Sassari Edil 5 Sassari Edil 5 Sassari Tangram 1 Sassari ITC Ceramiche Salerno ITC Ceramiche Salerno LeaderCoop Teramo Jomi Salerno Jomi Salerno Indeco Conversano Indeco Conversano

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SERIE A2: IN 5 VOLA COLOGNE, MUSILE, TAVARNELLE, NO

GIRONI E STACCANO IL PASS PER di Matteo Aldamonte qui a Cologne mi sono trovato

Per qualcuno sarà la prima volta. Per qualcun altro un ritorno. Cologne, Musile, Chiantibanca Tavarnelle, Noci e Kelona hanno tutte, comunque, un elemento in comune: hanno centrato la promozione in Serie A, vincendo quest’anno i rispettivi gironi di Serie A2 e cogliendo il salto di categoria. Per tutte, una stagione ricca di soddisfazioni, come ci raccontano i tecnici.

GIRONE A: COLOGNE Il tecnico, Filiberto Kokuca: “Siamo partiti certamente per fare bene e nel corso del campionato ci siamo resi conto di avere concrete possibilità di vincere il girone. Ci tenevo a fare bene nel mio primo anno da allenatore e devo dire che

benissimo, lavorando sia con la prima squadra, che con uno dei settori giovanili migliori d’Italia. La rosa di A2 aveva perso qualche elemento importante rispetto alla passata stagione, ma disponeva di giocatori di altrettanto spessore quest’anno. Siamo riusciti a centrare un obiettivo comunque non facile. Per quanto riguarda la prossima stagione, abbiamo già le idee abbastanza chiare su come muoverci. La squadra attuale è molto giovane e forse abbiamo bisogno di un pizzico di esperienza in più sul campo. Però l’ossatura attuale è composta da giocatori molto bravi e da loro ripartiremo”.

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ANO IN 1^ DIVISIONE OCI E KELONA VINCONO I RISPETTIVI

R LA LA MASSIMA SERIE 2016/17 GIRONE B: MUSILE Il tecnico, Pierluigi Melchiori: “L’obiettivo d’inizio stagione era quello della permanenza nella categoria. Ero consapevole che con questa rosa avremmo potuto puntare a rientrare nella Poule Play-Off, ma non credevo saremmo riusciti a vincere. E invece la squadra è stata sempre concentrata, costante, e questo ci ha permesso di capire che in fondo avremmo potuto provare davvero a centrare la promozione. Il gruppo di cui dispongo è forte, ma siamo consapevoli che sarà dura combattere coi colossi della pallamano italiana. Ovviamente proveremo a salvarci. La massima serie è un premio ai ragazzi di Musile”.

GIRONE C: TAVARNELLE Il tecnico, Matteo Pelacchi: “Per noi è un risultato storico: per la prima volta Tavarnelle raggiunge la massima serie. E per un paese come il nostro, di 7mila abitanti, è veramente qualcosa di incredibile. Le emozioni della gara contro Modena sono state particolarissime. Arrivare a giocarti la promozione all’ultima partita, con un pubblico eccezionale come quello presente a Modena, significa vivere una serie di emozioni difficili da descrivere. A inizio stagione partivamo certamente con l’obiettivo di arrivare in alto, ma non con l’ambizione di vincere il campionato. Siamo stati molto bravi, ma anche fortunati, componente che non può mancare quando si raggiunge un risultato come questo. Ci abbiamo creduto fino in fondo e siamo felicissimi. Serie A? Vogliamo esserci e provare a salvarci coi nostri ragazzi, coi nostri giovani che già in questo campionato hanno giocato un ruolo determinante”. Il Giornale dell’Handball figh.it

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GIRONE D: NOCI Il tecnico, Domenico Iaia: “Abbiamo iniziato il campionato con una squadra composta per gran parte da elementi U18 e U16. La rosa era la stessa che aveva centrato il salto dalla B all’A2. Il nostro obiettivo era potenziare le abilità tattiche e tecniche dei ragazzi, per puntare alla promozione in futuro. Invece ci siamo ritrovati sin dall’inizio al primo posto e, dopo esserci riuniti, abbiamo deciso di sfruttare la scia dell’entusiasmo su cui viaggiava la squadra, che ci ha portati a questo risultato così importante. Vogliamo ringraziare tutti quei tifosi che hanno continuato a seguirci, che hanno avuto la pazienza di aspettarci anche in questi anni difficili. La prossima stagione saremo sicuramente in Serie A: i ragazzi lo meritano e lo merita la città di Noci. Mantenendo lo zoccolo duro di questo roster, cercheremo di potenziarlo in un paio di settori”.

GIRONE D: KELONA Il tecnico, Ignazio Aragona: “Non eravamo partiti con l’obiettivo di vincere il campionato. Dopo la scorsa stagione erano andati via 23 elementi validi e pensavamo di fare esperienza coi ragazzi dell’U18. Invece tutto è andato più che bene, siamo cresciuti notevolmente durante il campionato e già dall’inizio ci siamo accorti che la squadra funzionava, proponendo una difesa molto alta e costruendo soluzioni offensive interessanti. Pian piano ci siamo resi conto che gli altri non ci stavano dietro e devo dire che la soddisfazione è stata enorme. Stiamo lavorando per trovare le risorse economiche necessarie per affrontare la 1^ Divisione Nazionale e sono convinto che alla fine ci riusciremo. Il nostro motto è: crederci sempre, mollare mai. Ripartiremo da questo e dalla grande passione che muove tutto il nostro lavoro”. Il Giornale dell’Handball figh.it

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EMOZIONI AZZURRE.


2^ DIVISIONE FEMMI FLAVIONI E FORST B

di Matteo Aldamonte Pala Santa Filomena di Chieti.

Tre giorni che valevano una stagione. Tre giorni che per Olimpica Dossobuono, Flavioni e Forst Brixen fanno rima con promozione in Serie A. La 2^ Divisione Femminile vede chiudersi la stagione 2015/16 e lo fa consegnando alle formazioni veneta, laziale e altoatesina i tre pass per la massima serie disponibili nell’ultimo atto del campionato, la 2^ Fase Eliminatoria aperta venerdì scorso e chiusa al

La prima compagine ad avere la matematica certezza del salto di categoria è stata il Dossobuono, che torna così in Serie A a distanza di una stagione dall’esperienza più recente e lo fa chiudendo in vetta ad una classifica, quella della 2^ Fase, che si è rivelata cortissima, simbolo di un grande equilibrio sul 40×20 abruzzese tra tutte le 6 contendenti alla promozione.

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INILE: DOSSOBUONO BRIXEN IN SERIE A Decisive nel cammino dal sapore storico del Flavioni verso la Serie A, invece, i due successi maturati ieri in favore delle ragazze laziali: 2421 contro Messana e 35-26 sul Brixen, questi i 6 punti messi in cascina e che hanno consentito alle ragazze guidate dal tecnico Patrizio Pacifico di fare festa già nella serata di sabato, senza attendere la gara di questa mattina contro Dossobuono. Il terzo biglietto con destinazione Serie A – 1^ Divisione Nazionale era oggetto del desiderio delle due altoatesine coinvolte nella 2^ Fase Eliminatoria – e già avversarie nel loro girone durante la 1^ Fase -, Forst Brixen e Bruneck. Com’era avvenuto già in due occasioni durante la Poule Play-Off, vittoria di Bressanone, che passa sul 34-19 e fa festa, riconquistando una massima serie che mancava dal campionato 2008/09. La classifica finale della 2^ Fase Eliminatoria: Olimpica Dossobuono 13 pti, Forst Brixen 9, Flavioni 8, Messana 6, Bruneck 6, Brescia 3

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UNA MAGLIA AZZURRA PER VALENTINA LANDRI TORN

di Matteo Aldamonte però, è molto più dura di ogni altra

Rialzarsi, dopo una caduta, è d’obbligo per chi della grinta, della determinazione e della voglia di vincere ha fatto da sempre il proprio marchio di fabbrica in campo. Lei è Valentina Landri, che da giocatrice non avrebbe bisogno di presentazioni: origini napoletane, classe 1992, centrale e punto fermo della Nazionale femminile, indoor e di Beach Handball. La sfida che Valentina si è trovata a dover affrontare negli ultimi mesi,

sfida sul 40×20. Nulla a che vedere neanche con le imprese sulla sabbia, dove con la maglia azzurra aveva centrato, nell’estate scorsa, una medaglia d’oro ai Mediterranean Beach Games e una di bronzo agli Europei. “Ho combattuto contro un tumore maligno alla gola, scoperto casualmente grazie al dottor Salvatore Maione di Napoli, persona che è Il Giornale dell’Handball figh.it

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R RIPRENDERE A SORRIDERE NA IN CAMPO CON L’ITALIA ormai diventata per me un angelo custode”, racconta Valentina. “Ora sono impegnata in sedute di logopedia, perché ho una paresi alle corde vocali causata dall’intervento che ho subito e voglio assolutamente recuperare la voce, per tornare ad urlare in campo”. E la pallamano? “Questo sport ha un ruolo fondamentale nella mia vita. In questi mesi, oltre alle sofferenze dovute alla malattia e all’intervento, è stato assolutamente traumatico allontanarmi improvvisamente dal campo e dalla vita che conducevo. Ho deciso subito di tornare ad allenarmi, dopo aver ricevuto l’ok del medico. Lo sport mi ha aiutato tantissimo in tutta questa situazione: credo che la mentalità di uno sportivo sia molto diversa, per la determinazione e per la voglia di porsi sempre degli obiettivi. A questo proposito, mi sento di dare un consiglio a tanti genitori: fate praticare sport ai vostri figli. Ancora meglio se scegliete la pallamano!”. “Sto lavorando sodo. È dura, ma sono contenta perché giorno dopo

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giorno, passo dopo passo, riesco a fare sempre meglio. Sono molto determinata, ho voglia di tornare. Durante la degenza, non facevo altro che pensare a questi Mondiali e alle possibilità che avevo, compatibilmente con la radioterapia, di accorciare i tempi di recupero per riprendere ad allenarmi. Il ritorno in campo rappresenta qualcosa di estremamente importante per me. Potrò tornare a sorridere, ad essere felice, a pensare in positivo e, perché no, a cancellare questi mesi d’inferno per dirmi che è tutto alle spalle, tutto finito”. I Mondiali opporranno l’Italia a Ungheria, Spagna, Thailandia, Argentina e Australia nella fase a gironi. “Non mi piacciono i pronostici – dice la giocatrice azzurra – e

per di più, da buona napoletana, sono scaramantica. Dico solo che siamo molto cariche e concentrate”. “Voglio ringraziare la mia famiglia per l’amore, l’affetto il sostegno che mi ha donato in questi mesi. Grazie anche alle mie compagne di squadra e di Nazionale per la bellissima sorpresa che mi hanno fatto in occasione della gara Italia – Ucraina (in foto ndr), e grazie alla società Amatori Conversano, sempre per una sorpresa e per l’affetto e il sostegno. E infine grazie alla Federazione, che mi ha dato la possibilità di tornare in campo con la maglia azzurra”. Nulla da aggiungere. Forza Valentina. Forza Azzurre.



FINALE A SORPR VINCE LA CHAM

di Matteo Aldamonte

Servono 60′ regolamentari, 10′ supplementari e 5 tiri dai 7 metri per assegnare la VELUX EHF Champions League 2015/16. La vincono i polacchi del Vive Tauron Kielce, che battono in finale gli ungheresi del Veszprém col risultato di 39-38 e alzano al cielo il trofeo per la prima volta nella loro storia. Tutto il match è un vero e proprio tributo allo sport della pallamano. Per 45′ domina il Veszprém, che

azione dopo azione costruisce il proprio vantaggio, andando al riposo sul 17-13 al termine del primo tempo e facendo segnare il proprio massimo vantaggio sul 28-19 dopo tre quarti d’ora di partita. Da lì in poi, solo Kielce: i polacchi serrano le fila in difesa e piazzano un break di nove reti a zero, impattando sul 28-28. Nei minuti finali accade di tutto: Bielecki fallisce il possibile Il Giornale dell’Handball figh.it

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RESA: IL KIELCE MPIONS LEAGUE vantaggio, Ilic riporta il Veszprém sul +1 ed è firmato Lijewski il gol del 29-29. Si va ai supplementari, dove l’equilibrio regna ancora sovrano. Non bastano 10′ di extra time per decidere la sfida. La lotteria dei tiri dai 7 metri è spietata per gli ungheresi, che sbagliano 2 volte e perdono per la terza volta nella loro storia, la seconda consecutiva, in una finale di Champions League. Il trofeo è del Kielce, autore di una vera e propria impresa: dopo aver eliminato le stelle del Paris Saint-Germain in semifinale, gli uomini di Duyshebaev entrano nell’olimpo della pallamano europea. Da applausi.

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