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Sommario
PARLA PASQUALE MAIONE
Pubblicazione “Non potrei vivere senza la pallamano” Telematica Bimestrale Iscrizione Tribunale Civile VOCE A MONIKA PRUNSTER di Roma 30/2012 del 13.02.2012 Intervista al portiere del Salerno e della Nazionale
Direttore Responsabile
Francesco Purromuto
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“A MERSIN PER DARE IL MASSIMO” Dalla Francia, a voi l’azzurro Tin Tokic
BEACH HANDBALL
Verso i Campionati Europei di Randers
SERIE A2: TUTTE LE PROMOSSE
Parlano i capitani delle squadre che hanno vinto in A2
LA #PALLAMANO SU INSTAGRAM Scopri la nuova iniziativa online della FIGH!
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“Non potrei vivere
Pasquale MAIONE, pivot azzurro, si racconta. Tra Scudetto, Giochi del Mediterraneo e il matrimonio...
Oltre 80 presenze con la maglia della Nazionale Senior e la fascia da capitano conquistata dopo essersi lasciato alle spalle tutta la trafila delle selezioni giovanili. Con Pasquale Maione c’avevano visto lungo, c’avevano visto bene: fisico possente, senso della posizione, ottime doti difensive. È lui il pivot azzurro, oltre che il pivot più vincente degli ultimi anni in Italia: con Conversano e Loacker Bozen ha vinto gli ultimi due Scudetti, le ultime due Coppe Italia, le ultime due Supercoppe Italiane. E in carriera è tra i pochi atleti italiani - come lui solo Tin Tokic - a poter vantare un’annata nella Liga Asobal, uno dei campionati più prestigiosi del mondo. Lì, in Spagna, Pasquale ha militato nella formazione della Balonmano Cuenca 2016. Mentre in Italia le sue radici da giocatore sono piantate in Emilia, tra Casalgrande, Rubiera e Bologna United. Prima, appunto, di volare in Spagna, per poi fare rientro in patria a suon di vittorie.
Ciao Pasquale e benvenuto su “Il Giornale dell’Handball”. Iniziamo dalla Nazionale, dalle qualificazioni agli Europei 2016: a Giugno prima Gran Bretagna, poi Grecia. Servirà un’impresa? Ciao e grazie per l'opportunità. Sì, servirebbe un’impresa, perché vincere fuori casa non è mai facile e noi per qualificarci dobbiamo vincere con ampio scarto. In più la Grecia ha dimostrato di essere un’ottima squadra, ma sono al nostro livello: noi ci proveremo e an-
di Matteo Aldamonte
dremo in Grecia per vincere la partita. Per quanto riguarda la Gran Bretagna, penso che non avremo grandi problemi ma bisognerá comunque scendere in campo al 100% e sfruttare queste partite internazionali per migliorarci.
Subito dopo ci saranno i Giochi del Mediterraneo. E l’Italia arriverà con una rosa sicuramente di buon livello. Cosa ti aspetti da questo importante appuntamento? Importantissimo appuntamento! Per noi i Giochi del Mediterraneo sono l'obiettivo primario, ci teniamo tantissimo e ci stiamo preparando per far bene. Il gruppo è forte, ne siamo consapevoli e credo che giocheremo alla pari contro tutti. Speriamo bene, ma sono molto fiducioso!
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senza pallamano” Capitolo Serie A Maschile. Ti provoco: Scudetto già del Bozen quest’anno? Quasi tutti ci danno per favoriti. Certo, siamo la squadra da battere essendo i campioni in carica, ma nello sport non c'è mai nulla di scontato. Ci aspettano vere e proprie battaglie sportive. Poi con la nuova formula andata-ritorno può succere veramente di tutto e fino all'ultimo. Ne vedremo delle belle... Hai avuto modo di apprezzare qualche giovane atleta interessante nel Girone A della Serie A Maschile quest’anno? Qualcuno a cui
fare da “chioccia” in Nazionale, dunque un pivot magari?
Quest'anno ho visto tanti giovani in campo e alcuni molto talentuosi: questo è un bene per
“Quest'anno ho visto tanti giovani in campo e alcuni molto talentuosi: questo è un bene per il nostro sport”.
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il nostro sport e in più significa che le società lavorano con i propri vivai. Personalmente sono rimasto molto colpito dal pivot del Meran, Stricker, e mi piacerebbe eventualmente lavorare con lui e dargli qualche utile consiglio. Ha talento e anche fisicamente è dotato, da tenere d'occhio.
Raccontaci un po’ di te. Chi è Pasquale Maione fuori dal 40x20? Fuori dal campo sono un ragazzo normale, come tanti altri. Ho la passione per la fotografia, mi piacciono il mare, la musica, il buon cibo, viaggiare e ovviamente divertirmi con i miei amici. Sono fidanzato e il matrimonio è dietro l'angolo! Come ti sei avvicinato alla pallamano? E cosa ti ha fatto innamorare di questa disciplina?
“In futuro mi piacerebbe insegnare questo magnifico sport ai bambini, per farlo conoscere a più gente possibile”.
Come ti sei avvicinato alla pallamano? E cosa ti ha fatto innamorare di questa disciplina? Il mitico Tarcisio Venturi, prof. di ginnastica e leggenda a Casalgrande, mi ha quasi obbligato a giocare a pallamano. Poi, pian piano, me ne sono innamorato e per fortuna sono riuscito anche a diventare un professionista. Ad oggi credo che non potrei vivere senza pallamano. È uno sport che in Italia, purtroppo, ancora poca gente apprezza. Magari in futuro mi piacerebbe insegnare questo magnifico sport ai bambini, per farlo conoscere a più gente possibile.
C’è un atleta di livello mondiale al quale t’ispiri o che ammiri in maniera particolare? Ho avuto la fortuna di poter giocare un anno in Liga Asobal e di giocare contro campioni affermati, in palazzetti storici. Penso che un pivot come Aguinagalde abbia una marcia in Il Giornale dell’Handball figh.it
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Pasquale MAIONE √ 2 Scudetti √ 2 Coppe Italia √ 2 Supercoppe Italiane √ 1 Stagione in Asobal √ 88 presenze in Nazionale
più rispetto a tutti gli altri oggi, ma il mio mito rimane Rolando Urios, ex pivot di Ciudad Real e Spagna. Una vera forza della natura. A livello italiano, invece, ho imparato molto da Marco Morelli, Corrado Bronzo e Marcello Fonti, con cui ho giocato. Osservandoli, ho imparato. Almeno spero...
A fine intervista, il saluto di Pasquale Maione: Un saluto a tutti i lettori de “Il Giornale dell’Handball” e buona pallamano a tutti!
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Monika PRUNSTER
La saracinesca in rosa Dallo Schenna, in A2, agli Scudetti con la maglia del Salerno. Passando per il posto fisso nell’elenco delle convocate della Nazionale italiana. Che tra le altre cose si prepara, a Giugno, a prendere parte ai Giochi del Mediterraneo. Proprio lì, ad Adana (Turchia) ci sarà bisogno dell’aiuto di Monika Prunster. Ci sarà bisogno delle sue parate. Il portierone di Salerno e della Nazionale, in questi mesi così importanti per il finale di Serie A1 e in vista degli impegni con la maglia azzurra, accetta volentieri di chiacchierare con noi su “Il Giornale dell’Handball”.
di Matteo Aldamonte
Ciao Monika, benvenuta su “Il Giornale dell’Handball”. Inizierei dal campionato, da una valutazione e da un ricordo: tre anni fa lasci l’Alto Adige e approdi a Salerno. Ti sono bastate tre stagioni per diventare un elemento determinante, con ogni probabilità il miglior portiere del campionato italiano. Con qualche titolo in tasca. Avresti mai immaginato, tre anni fa, di raggiungere questi traguardi? Ciao a tutti! Sinceramente non avrei mai immaginato di raggiungere tutti questi traguardi. Ho vissuto sempre in una piccola realtà, dove mi dividevo tra il lavoro di commessa e la pallamano, che praticavo solo una volta a settimana. Qui a Salerno sono approdata direttamente al professionismo, ho vinto subito tanto: uno Scudetto, due Supercoppe e due Coppe Italia... È davvero una enorme soddisfazione far parte di uno dei club più prestigiosi d'Italia.
Tre aspetti che, secondo te, non devono mancare ad un portiere di pallamano, per
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essere (o diventare) un bravo portiere di pallamano? Credo che la cosa più importante sia avere, innanzitutto, il coraggio di stare tra quei due pali senza paura. Poi direi avere tanta concentrazione per tutti i sessanta minuti e infine un pò di talento. Per tutti gli altri accorgimenti, tecnici e fisici, ci vuole tanta buona volontà nell’allenarsi con determinazione.
Come ti sei avvicinata alla pallamano? Grazie ad un amica ho scoperto questa disciplina e subito me ne sono innamorata.
E come hai scelto, poi, di diventare un portiere? Quando ero più piccola giocavo come terzino nell'Under 16 e nell'Under 18 e mi piaceva molto. Sono finita in porta per caso: durante un torneo mancava il nostro portiere e l'ho dovuto sostituire. Da quel momento sono rimasta in porta e devo dire che l’ho fatto con molto piacere.
“Credo che il lavoro portato avanti con le Nazionali giovanili sia molto importante in ottica futura, per alzare il livello della pallamano femminile in Italia”. Il Giornale dell’Handball figh.it
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“Un buon portiere? Servono coraggio, talento e determinazione”.
Nazionale, a Giugno i Giochi del Mediterraneo. L’Italia si presenterà con una squadra giovanissima. Cosa ti aspetti da questo nuovo impegno con la maglia azzurra? Sì, è vero: in Nazionale siamo un gruppo molto giovane, ma ci stiamo impegnando tantissimo durante i raduni, perché crediamo di poter far bene in Turchia.
Sono sicura che pian piano si inizieranno a vedere i risultati del lavoro che portiamo avanti insieme. Mancano due mesi ai Giochi del Mediterraneo, dove non vogliamo solo partecipare, ma anche ottenere dei risultati positivi.
Qual è il tuo parere sul lavoro della Federazione portato avanti con le Nazionali giovanili, in particolar modo attraverso il Progetto Olimpico “Rio 2016”? Credo che il lavoro portato avanti con le Nazionali giovanili sia molto importante in ottica futura, per migliorare il livello della pallamano femminile italiana. Per quanto riguarda il Progetto Olimpico “Rio 2016”, credo sia un lavoro a lungo termine e spero davvero che possa portare, col tempo, alla formazione di un gruppo competitivo”.
Vuoi salutare tutti i lettori de “Il Giornale dell’Handball”? Saluto tutti i lettori e faccio un grande in bocca al lupo a tutti i giocatori di pallamano! Il Giornale dell’Handball figh.it
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Tin TOKIC: “A Mersin
L’Italia, Trieste, poi la Liga Asobal e l’esperienza al ve Pais d’Aix. Ora una nuova avventura con la di Matteo Aldamonte
Nasce a Capodistria, Tin Tokic. Da quelle parti il Cimos Koper ha fatto storia nel mondo della pallamano europea, soprattuto quella recente sotto la guida del tecnico Fredi Radojkovic. Terzino di 202 centimetri, Tin Tokic è noto dalle nostre parti per le stagioni disputate con la maglia del Trieste, dove si fa notare per realizzazioni e doti fisiche. Lo fa assieme al compagno Michele Skatar, oggi al Nantes. Lui vive anche i momenti più difficili del Trieste, la società più titolata del panorama italiano: milita in A2, contribuisce al ritorno della formazione del presidente Lo Duca in Serie A d’Elite. Poi vola in Spagna: gioca nell’Arrate, convince il Valladolid di Pastor e partecipa,
col team spagnolo, ad EHF Cup e Champions League. Nella stagione 2012/13 il destino di Tin s’incrocia nuovamente con quello di Skatar: si ritrovano entrambi in Francia. Da Trieste alla Ligue-1, con Tokic che veste la maglia del Pais d’Aix. Fino a Gennaio, quando la sua squadra piazza il colpo di mercato e prende Nikola Karabatic, il giocatore di più forte al mondo. Altro cambio di casacca per Tin Tokic, che si prepara a chiudere la stagione con il Besançon. Dove militerà - ci annuncia - anche nel corso del campionato 2013/14. Ciao Tin, è un piacere averti su “Il Giornale dell’Handball”. Via, spediti verso la tua avventura in Francia: dal Pais d’Aix sei passato, in inverno, al Besançon. Come procede la tua avventura nel campionato di seconda lega francese? All'inizio, quando mi hanno dato la notizia del cambio di squadra, non appena sono rientrato dalla pausa invernale, non l'avevo presa molto bene, perché mi ero inegrato nel gruppo di Aix e avevo dimostrato alla società e all'allenatore che potevo giocare. Però quando mi hanno spiegato la situazione che si presentava per il resto della stagione, cioé l'arrivo di Nikola (Karabatic ndr), dicendomi che quindi che non avrei trovato molto spazio per giocare, ho deciso di andare in prestito al Besançon per il resto della stagione. La mia avventura nel campionato di seconda lega procede benissimo: abbiamo raggiunto la salvezza con due giornate di anticipo, anche se io al mio arrivo avevo detto di voler Il Giornale dell’Handball figh.it
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n daremo il massimo”
ertice col Valladolid. Fino alla Ligue-1, alla Francia, al a maglia del Besancon. Questo è Tin Tokic.
portare la squadra ai Play-Off. Sfortunatamente abbiamo perso alcune partite cruciali, però ora stiamo costruendo un buona squadra per la stagione prossima. perché Besançon e Aix sono giunti ad un accordo per farmi restare qui ancora un anno. Mi trovo benissimo, i compagni di squadra sono veramente simpatici e mi hanno accolto subito nel gruppo, sono l'unico straniero quindi mi tocca parlare solo in francese, ma non mi dispiace. Così faccio pratica... Sto giocando tanto, sia in attacco che in difesa, e cerco dare sempre il mio apporto alla squadra. Il campionato di Seconda Lega non è da sottovalutare, tutte le partite sono difficili e molto impegnative Hai lasciato l’Italia ormai da qualche
tempo, collezionando esperienze in Liga Asobal (Spagna) e Ligue-1 (Francia), due dei più prestigiosi campionati del mondo. È stato facile per te scegliere di trasferirti all’estero? Consiglieresti questa esperienza, come salto di categoria, ad un giovane giocatore italiano? Sicuramente non è stato facile all'inizio spostarsi all’estero, soprattutto per quanto riguarda la lingua e lo sile di vita. Però è una scelta che farei ancora. Sono maturato molto dal punto di vista sportivo, ma anche come persona. Il campionato spagnolo e quello francese sono molto diversi: in quello spagnolo si gioca una pallamano piu tecnica e tatIl Giornale dell’Handball figh.it
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“In Italia ci sono molti giocatori validi e penso che sarebbe un bene, per loro e per la pallamano italiana, fare esperienza all’estero”.
tica, cercando di fare attenzione sempre ai minimi dettagli, Per esempio: quale spazio attacare in determinate situazioni, oppure ricercando tutti i punti deboli dell’avversario, per poi attaccare di conseguenza. Mentre in Francia il gioco si basa principalmente sulla forza fisica, la maggior parte degli allentamenti sono abbastanza fisici e la pallamano dal punto di vista tattico é molto piu semplice. Non come in Spagna, dove diventi matto per quanta tattica c’è... In Italia ci sono molti giocatori validi e penso che sarebbe un bene per il giocatore e per la pallamano italiana fare esperienza all'estero. Non dico che sia facile, però bisogna tentare e soprattutto dare il massimo! Qual è la tua “settimana tipo”, come giocatore di pallamano? Insomma: numero di allenamenti, tempo libero, alimentazione,
divertimenti e così via. Raccontaci un po’. Descriverei così la mia settimana tipo: lunedì faccio una sessione di pesi al mattino e una fisica al palazzetto nel pomeriggio. Martedì: sessione di pallamano al mattino, con tecnica individuale, e al pomeriggio due ore di allenamento per attacco e difesa. Il mercoledì facciamo pesi di mattina e una sessione di allenamento per attacco e difesa nel pomeriggio. Il giovedì mattina è libero, nel pomeriggio abbiamo seduta video e allenamento. Nella mattina del venerdì risveglio muscolare alle 10, di sera partita quando giochiamo in casa, o altrimenti doppia seduta di allenamento e partita in trasferta al sabato. Ho abbastanza tempo libero tra un allenamento e l'altro, da poter spendere per prendere un caffé, mangiare con calma e Il Giornale dell’Handball figh.it
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riposarmi. Non esco molto, perché gli allenamenti sono duri e preferisco riposarmi. Quando abbiamo il week-end libero, di solito vado da qualche parte con gli amici, per spezzare un po' la monotonia settimanale. Per quanto riguarda l'alimentazione, mangio di tutto, anche se il preparatore atletico mi ha proibito la Nutella!
Con la maglia dell’Italia parteciperai ai prossimi Giochi del Mediterraneo, in Turchia. Cosa ti aspetti da questo importante appuntamento internazionale? Sarà la mia seconda partecipazione ai Giochi del Mediterraneo. Con la Nazionale stiamo lavorando bene e mi aspetto dei buoni risultati. Speriamo che tutti i nostri migliori giocatori siano disponibili, per affrontare questo impegno con una Nazionale al completo. Non conosco ancora le squadre che parteciper-
anno, però sono certo che il livello sarà alto e che bisognerà affrontare ogni partita al massimo.
Un saluto, se ti va, a tutti i lettori de “Il Giornale dell’Handball”. Sì, per finire vorrei salutare tutti i lettori de “Il Giornale dell’Handball”, dando appuntamento a loro con una prossima intervista!
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Beach Handball: VE
Le Nazionali maschile e femminile si preparano ai Ca città di Randers, dal 9 al 14 Luglio. E il tecnici azzurri, N A raccontarlo sono proprio gli allenatori Tamas Neukum e Vincenzo Malatino.
L'Europeo in Danimarca quali variazioni porterà nella Nazionale, rispetto al Mondiale della scorsa estate? NEUKUM: Abbiamo delle giocatrici esperte, che hanno iniziato a lavorare con me già da tempo. A Marzo, poi, ho osservato a Roma la Squadra Nazionale ed ho visto atlete ben allenate, sia della Esercito-FIGH Futura Roma che di Salerno. La preparazione all’Europeo non sarà semplice perché molte giocatrici sono impegnate nei Giochi del Mediterraneo due settimane prima del torneo, ma vedremo... Spero di poter ottenere la qualificazione alla semifinale.
L'Europeo in Danimarca rappresenta per
di Matteo Aldamonte l'Italia maschile il prosieguo del bronzo di
L’Italia del Beach Handball si prepara ai prossimi impegni. All’orizzonte ci sono i Campionati Europei di Randers, in Danimarca, che si terranno dal 9 al 14 Aprile. In campo scenderanno sia le ragazze di Tamas Neukum che la compagine maschile allenata dal tecnico Vincenzo Malatino. Sia per l’Italia ‘in rosa’, che per quella maschile, l’Europeo rappresenta un momento importantissimo e che ha regalato ai colori azzurri enormi soddisfazioni negli anni precedenti: nel 2009 la Nazionale femminile ha vinto il titolo europeo. E nel 2012 a Umago, in Croazia, la stessa Italia ha ottenuto due medaglie di bronzo: una al femminile nel torneo senior e l’altra con il team maschile, nella competizione riservata agli Under 19. Con quali sogni e con quali ambizioni azzurre e azzurri giungeranno a Randers quest’anno?
Umago 2011. Quali sono le sue aspettative? MALATINO: Quando s'inizia un'avventura come questa, si spera sempre in un lieto fine. L'Europeo U19 di Umago è stato sicuramente un risultato inaspettato, nato da un gruppo eccezionale, che ha giocato in crescendo le sue partite, senza alcun timore reverenziale e con uno spirito encomiabile. Ancora ho nelle orecchie l'Inno Italiano che i ragazzi intonavano in gruppo prima di ogni incontro. Purtroppo quattro di quei ragazzi hanno cessato l'attività per problemi di studio o lavoro, quindi la Nazionale dovrà ripartire da una squadra nuova, che spero abbia lo stesso entusiasmo e la voglia di fare. Gli unici giocatori italiani con esperienza internazionale sono quelli del Grosseto, la cui società punta molto su questa Il Giornale dell’Handball figh.it
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ERSO GLI EUROPEI
ampionati Europei 2013: si gioca in Danimarca, nella NEUKUM e MALATINO, fanno il punto della situazione disciplina. I tornei di Beach Handball in Italia sono concentrati alla volte nelle stesse date e un coordinamento in questo senso non sarebbe male, per poter creare un movimento importante. Comunque voglio ringraziare la Federazione, che ha dato veramente una grossa attenzione alla preparazione della Nazionale di Beach Handball. Io e i ragazzi faremo di tutto per non deludere le aspettative, anche se dovremo lottare contro avversarie molto forti.
Come giudica i riconoscimenti che il Beach Handball sta ottenendo, in misura maggiore, sia in relazione all'Handball che nell'ambito di tornei internazionali (come i Mediterranean Beach Games, ecc)? Qual è il ruolo che, a suo avviso, questa disciplina si appresta a ricoprire nel panorama sportivo? NEUKUM: Senza alcun dubbio il Beach Handball ha un grande futuro, ma dobbiamo trovare la migliore soluzione perché questa bella disciplina possa stare accanto all’Handball indoor. Anno per anno abbiamo sempre più tornei per club e Nazionali. Lo sviluppo è
rapido non solo in Europa, ma anche in Asia, Africa, Sud America e anche nella zona dell’Australia. Sono molto felice dell’ingresso del Beach Handball nei Mediterranean Beach Games e spero che questo possa aumentare il numero di appassionati. Riassumendo: sono molto ottimista per il futuro del Beach Handball. MALATINO: Ho sempre pensato che il Beach Handball sia, per certi versi, la pallamano del futuro. Nell'indoor ci sono alcune situazioni di gioco che si semplificano con azioni tipiche del Beach. Ultimamente, ad esempio, il gioco al volo è frequente nelle soluzioni dell'attacco indoor. Il Beach Handball è un mezzo per continuare l'attività agonistica. Le società sportive che hanno la possibilità di avere un campo sulla sabbia potrebbero però sensibilizzare i propri atleti e dargli come obiettivo i Campionati Italiani. I Mediterranean Beach Games sono un traguardo importante, che porta questa disciplina ad un livello di considerazione notevole. Spero che da qui si arrivi al riconoscimento Olimpico, dove il Beach non sfigurerebbe affatto.
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Serie A2: tutte le promoss
Si è conclusa con le gare di sabato scorso, la stagione 2012/13 della Serie A2 Maschile e Femminile. Sono in totale otto - cinque tra gli uomini e tre nel campionato ‘in rosa’ - i team che, avendo terminato il campionato in prima posizione, hanno ottenuto l’accesso alla massima serie. Ovvero rispettivamente alla Serie A Maschile – 1^ Divisione Nazionale e alla Serie A1 Femminile. Vediamo da vicino, girone per girone, le formazioni promosse nei massimi campionati. A parlare, per “Il Giornale dell’Handball”, sono gli otto capitani delle formazioni che hanno festeggiato la promozione.
Serie A2 Maschile (Girone A): METELLI COLOGNE A raccontare le emozioni del salto in prima serie è Alessandro Esposito, capitano del team bresciano: “Questa promozione è una grandissima soddisfazione per tutto l’ambiente della pallamano Metelli Cologne. Il fatto che sia arrivata solo all’ ultima giornata e in un match terminato ai rigori l’ha resa ancora piú emozionante. Dopo anni di alti e bassi abbiamo ricostruito un gruppo forte e unito. l’anno prossimo sará durissima, si lotterá e si sorirá, ma sará una bella sfida per tutti noi”. Serie A2 Maschile (Girone B): VISA ODERZO “Quest’anno abbiamo acquisito una maggiore sicurezza, con Dumnic in panchina ci sono stati subito trasmessi una serie di principi importanti e un approccio diverso alla pallamano”, dice capitan Riccardo Mazzariol. “Noi siamo una squadra molto giovane e ci hanno dato consigli importanti due innesti come Tobia Pisani e Riccardo Pivetta, che pur non superando i 24-25 anni avevano già esperienza nella massima serie. Per tutti noi è stata una grande soddisfazione: è una promozione nella massima serie e per noi sarà bellissimo confrontarsi con quelli che sono dei campioni. Lo faremo senza paura”. Serie A2 Maschile (Girone C): PARMA “Si tratta di un traguardo sicuramente importante. Salire nella massima serie è una grande soddisfazione, soprattutto dopo la mole di lavoro che abbiamo arontato quest’anno. Salire di categoria significherà impegnarsi ancora di più e dovremo darci da fare in questo senso. Come gruppo siamo molto contenti e uniti. Per noi è stata una festa, al termine di un percorso che magari non tutti si aspettavano, ma che ci ha premiato per costanza e per il lavoro fatto in questi mesi. Siamo una squadra molto giovane e abbiamo indubbiamente dei grandi margini di miglioramento per il futuro”, dice Federico Belli, capitano della squadra emiliana. Serie A2 Maschile (Girone D): BENEVENTO “Nonostante la superiorità tecnica, sentivamo il peso dell’importanza di questo traguardo”, dice il capitano del Benevento, Luca Luciani. “Lo stimolo per riportare la nostra città e la nostra squadra in Serie A era grande. Il nostro progetto è chiaramente basato sulla crescita dei nostri settori giovanili e poter giocare nella massima serie rappresenta una grande dierenza, perché i nostri ragazzi avranno la possibilità di misurarsi con un livello più alto. La prossima stagione vogliamo salvarci e dare spazio ai nostri giovani, il più possibile”.
se della stagione 2012/13
Serie A2 Maschile (Girone E): TEAM NETWORK ALBATRO Così il capitano Alessandro Vasquez: “La soddisfazione è tanta, soprattutto perché siamo una squadra fatta di ragazzi, tutti tra i 16 ai 20 anni, e tutti siracusani, con l’eccezione di Zuniga. Sotto questo aspetto c’è tanta soddisfazione. Vincere tutte le partite e fare un record di vittorie, poi, è stata una cosa molto bella e positiva. Il prossimo anno ci aspetta un campionato molto più dicile e dovremo fare a meno dell’assenza di Zuniga, che ha deciso di rientrare in Francia. Vogliamo continuare coi nostri giovani e se ci saranno innesti, saranno comunque tutti siracusani”. Serie A2 Femminile (Girone A): CASSANO MAGNAGO Voce, in chiusura di stagione, al capitano della formazione lombarda Laura Bagnaschi: “È stata sicuramente una promozione inaspettata. Sapevamo di avere delle possibilità, ma non di giocarcela così, essendo comunque una squadra veramente giovane. Ma ce l’abbiamo messa tutta, perché sappiamo che qui a Cassano c’è comunque una grande tradizione legata alla pallamano. È stata per noi una grande emozione e una grande soddisfazione, anche perché siamo tutte ragazze giovani e del posto, cresciute nel settore del giovanile della Pallamano Cassano”. Serie A2 Femminile (Girone B): SPALLANZANI CASALGRANDE “Diciamo che questa, rispetto alla precedente promozione, è stata un po’ diversa perché totalmente diversa era la squadra. A parte 2-3 giocatrici più esperte, tutte le altre sono assolutamente giovani o giovanissime”, racconta il capitano Chiara Cazzuoli. “Per me è stata un’emozione essere con loro e per loro, al tempo stesso, dev’essere un’emozione ancora più forte a 18-19 anni raggiungere un ob8iettivo così importante. Questo è il progetto che la nostra società porta avanti da sempre: puntare sulle giovani e poter contare su un grande settore giovanile. Già quando io ero ragazzina, abbiamo vinto diversi titoli giovanili. In questi ultimi anni è stato fatto un grande investimento, con un lavoro costante nelle scuole ed i risultati si vedono”. Serie A2 Femminile (Girone C): DOMENICO SCINA’ “Per noi è stato un traguardo importante, ci speravamo già ad inizio anno”, dichiara Miriam Raccuglia.“Lo scorso anno eravamo già riuscite a vincere il campionato e poi non abbiamo avuto la possibilità economica di fare l’A1. Siamo riuscite comunque ad arontare questa stagione con entusiasmo e con l’ambizione di riprovare a vincere: l’emozione è stata ancora più grande. Nella prima parte del campionato abbiamo concluso da imbattute, ma nella fase play-o abbiamo riportato due sconfitte consecutive che potevano toglierci entusiasmo, e invece ci hanno aiutato ad arontare nel migliore dei modi fino alla partita decisiva vinta sabato scorso”. (m.a.)
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FIGH news Scatta la #PALLA In queste settimane la FIGH, attraverso le dirette del campionato di Serie A Maschile - 1^ Divisione Nazionale, ha voluto dare un nuovo, ulteriore impulso alla propria attività di comunicazione sul Web, invitando i suoi utenti a interagire su Twitter, utilizzando l’hashtag #pallamano. Un nome, #pallamano, che identificherà anche la nuova iniziativa che la Federazione Italiana Giuoco Handball presenta in vista delle Finali Nazionali giovanili e degli appuntamenti dell’estate. SCATTA LA #PALLAMANO SU INSTAGRAM Instagram è una nota applicazione per smartphone (iPhone e Android), grazie alla quale condividere fotografie e associare le stesse ad un hashtag, ad un particolare argomento. Perché, allora, non condividere immagini che possano raccontare la #pallamano italiana? Il Giornale dell’Handball figh.it
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AMANO! Come? Semplice! Gli appassionati della pallamano non dovranno far altro che pubblicare immagini, di qualsiasi tipo, relative alla loro disciplina preferita. Utilizzando, naturalmente, l’hashtag #pallamano. La redazione de “Il Giornale dell’Handball” provvederà, settimana dopo settimana, a selezionare le immagini ritenute più idonee, più espressive ed emozionali, che verranno poi pubblicate all’interno del Sito Uciale, nella pagina www.figh.it/instagram-pallamano! Non sarà necessaria nessuna iscrizione: basterà scattare, utilizzare l’hashtag #pallamano e guardare l’apposita pagina... condividendo, magari, anche tutte le altre foto scelte e pubblicate sul Sito Federale! Buona PALLAMANO a tutti!
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