Tutta la Pallamano che vuoi. Il Giornale dell’Handball - Marzo 2019
ProprietĂ Federazione Italiana Giuoco Handball Stadio Olimpico 00135 Roma Tel: 06-87975901 Fax: 06-87975913 Pubblicazione Telematica Mensile Iscrizione Tribunale Civile di Roma 30/2012 del 13.02.2012 Direttore Responsabile Marcello Festa Redazione Matteo Aldamonte Sabrina Alessio
Consiglio Federale Pasquale Loria Stefano Podini Gianni Cenzi Flavio Bientinesi Gian Luca Brasini Andrea Guidotti Anna Maria Lattuca Fabrizio Quaranta Stanislao Rubinetti Massimo Petazzi Marcello Visconti
SOMMARIO
04 Chi siamo? Cosa facciamo? Dove vogliamo andare?
10 Fotogallery: Final8 Maschile
06 Il mondo ci guarda
12 Fuoricampo: Martin Sonnerer
08 Italia, adesso credici!
14 Serie A1: il punto sui campionati 3
Segretario Generale Adriano Ruocco Vice Segretario Generale Daniele Sonego Collegio Revisori dei Conti Michele Turato Olimpia Formisano Renato Vicinanza Fotografie Alessandro Parisato; Isabella Gandolfi; Riccardo Badolato; Vanni Caputo; Mario Gherlenda; foto Giuffrida; Claudio Atzori; Fulvia Ticci; Archivio FIGH
Chi siamo? Cosa facciamo di Marcello Festa Chi siamo? Cosa facciamo? Dove vogliamo andare? Il celeberrimo dipinto di Paul Gauguin meglio non potrebbe fotografare lo status della pallamano italiana sospesa tra le innegabili difficoltà legate al Movimento e la voglia di svoltare, di darsi e dare un’immagine e un ruolo ben diverso da quello occupato nell’ultimo ventennio. Da una parte l’esigenza di tutelare talenti e risorse, dall’altra la spinta a migliorare e migliorarsi sotto ogni aspetto: facce della stessa medaglia. E’ possibile, allora, contemperare le due legittime e sacrosante pulsioni? Forse si, ma perché ciò avvenga è necessario che tutti facciano la loro parte. Rinvigorito il vertice con una visibilità mai avuta in passato, rifocillata la base con l’avvio di un programma di “incentivi”, un unicum nel suo genere, è tempo di fare sintesi. Un esempio calzante in tal senso è il nuovo format adottato per le Fasi Finali delle categorie giovanili “il passaggio più significativo di tutta la stagione in termini di futuro del Movimento” come ha sottolineato il Presidente Loria in un recente intervento. Introdotto il sistema dei bandi per offrire a tutti la possibilità di organizzare senza dover ricorrere ai tristemente noti criteri di scelta è emersa nell’ultimo periodo la difficoltà a reperire società disponibili ad ospitare tali manifestazioni in quanto, in assenza di particolari obblighi, mancavano a monte garanzie assolute per approntare un minimo di organizzazione. Di qui l’indicazione di replicare, grossomodo, anche per le Finals U17, U19 e U21 lo stesso modello Misano, ovvero di stabilire alla fonte un prezzo (ovviamente al di sotto di quello solitamente trovato sul mercato) per la sistemazione e l’alloggio in albergo degli atleti di ogni singola squadra lasciando in capo
al club organizzatore una serie di obblighi di natura squisitamente tecnica e logistica al fine di rendere quanto mai accattivante l’evento; a Riccione, l’anno passato, al Play Hall si disputarono le Finals U15 probabilmente più belle e spettacolari della recente storia del nostro Movimento! Offrire ai club l’occasione di poter organizzare un Evento Giovanile organizzando (a prezzi imposti) la sistemazione alberghiera delle Squadre dimostrando di essere in grado di convogliare un certo numero di partecipanti all’interno di un sistema predefinito ed organizzato non è, poi, un’invenzione della FIGH ma una prassi consolidata in tante realtà. Va da sé che questa impostazione, così come richiesto dalla Federazione, non dovrà comportare costi aggiuntivi per i par4
o? Dove vogliamo andare?
tecipanti ma solo servizi “garantiti” dall’organizzatore. Questo sistema dovrebbe, già nell’immediato futuro, invogliare le società ad organizzare le Finals Giovanili evitando il “bagno di sangue” cui si va solitamente incontro, circostanza che di fatto ha sconsigliato e disincentivato un po’ tutti. Logico che, come ogni novità, anche questa ha dato il là a qualche critica, qualche diffusa perplessità ma è di tutta evidenza che solo attraverso questo format si potranno raggiungere gli obiettivi prefissati: migliorare la qualità degli eventi, invogliare i club ad organizzare sempre meglio le Finals Giovanili, accrescere il livello tecnico e l’orgoglio dei giovani partecipanti. La domanda, in fondo, è sempre la stessa: “Chi siamo? Cosa facciamo? Dove vogliamo andare?”
Solo attraverso questo format si potranno raggiungere gli obiettivi prefissati: migliorare la qualità degli eventi, invogliare i club ad organizzare sempre meglio le Finals Giovanili, accrescere il livello tecnico e l’orgoglio dei giovani partecipanti 5
EHF Championships in estate, poi i Mondiali e (forse) gli Europei U20: la macchina organizzativa della FIGH procede spedita
Il mondo ci guarda di Matteo Aldamonte
L’Italia, intesa come maglia azzurra, farà come sempre Dal giugno 2017, dall’apda traino. Ecco perché, in prodo della Nazionale alla due prime volte, debutterà Kioene Arena di Padova da- il 10 aprile al Pala Cattani vanti a 3.500 spettatori, non di Faenza e il 13 giugno al è un’esagerazione affermare Palayamamay di Busto Arsiche la macchina organizzazio, rispettivamente contro tiva della FIGH, in fatto di Slovacchia e Russia, sempre eventi, non si è mai fermanell’ambito delle qualificata. E anzi, procede spedita. zioni a EURO 2020. Senza guardarsi indietro, ma Ma il finale di stagione è, anzi mettendo in fila ciò che come da tradizione, il moattende il Movimento nei mento più atteso anche per prossimi mesi, gli appuntal’attività giovanile. Il filo che menti sono molti e sopratattraversa la penisola unirà tutto pronti a coinvolgere la Lombardia, con le Finali la Pallamano italiana a più Nazionali U17 a Cassano livelli. Magnago, proprio in con6
comitanza con la sfida del Palayamamay, alla città di Benevento, destinata a diventare ugualmente – se non di più, in termini numerici – epicentro di vera e propria invasione di Pallamano. La città campana ospiterà la fase conclusiva della Youth League U21, le Finali Nazionali U19 e la Coppa delle Regioni U15 al maschile. Ma solo perché quella delle ragazze si fermerà nel cuore dello stivale, a Misano Adriatico, sede a luglio – anche quest’anno assieme a Riccione e Rimini – del Festival della Pallamano.
Se l’estate sembra caldissima già così, non è tutto. Ad agosto toccherà a Lignano Sabbiadoro, dove arriveranno 10 formazioni da tutto il Vecchio Continente per gli EHF Championships U17 femminili. Una delle partecipanti è, ovviamente, l’Italia. Campo a parte, da un punto di vista organizzativo si tratterà del secondo banco di prova europeo per la Federazione, dopo le ottime impressioni destate con l’organizzazione della Champions Cup di Beach Handball a Catania. Ecco, quella, nell’esercizio che traccia una ideale linea temporale, viene subito dopo: ancora novembre, ancora la Sicilia, per l’edizione del 2020. Anno campale per la Pallamano di casa nostra. L’estate, a cavallo tra la fine di giugno e le prime due settimane di luglio, porterà con certezza i Campionati
Mondiali di Beach Handball: a un mese dalle Olimpiadi di Tokyo, le attenzioni del pianeta handball – e in un certo modo anche del CIO – saranno rivolte su questa disciplina e inevitabilmente sull’Italia. Ma potrebbe non essere tutto: sarà notizia di questo mese, di aprile, la possibile assegnazione alla FIGH dei Campionati Eu-
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ropei U20, da organizzare assieme all’Austria nelle sedi di Bressanone e Innsbruck. Sarebbe il coronamento di un progetto di rilancio che ha fatto degli eventi – entro i confini nazionali e anche ben oltre – un elemento centrale, prioritario. E la macchina organizzativa, intanto, procede spedita.
ITALIA, adesso credici! di Matteo Aldamonte Attesa, sentita, voluta, immaginata e ora da giocare al meglio delle proprie possibilità. L’Italia attende la Slovacchia, avversaria di due confronti ravvicinati, il 10 aprile a Faenza e il 14 aprile a Povazska Bystrica, in grado di definire le sorti degli azzurrini nel brevissimo periodo. L’intervallo temporale da considerare è presto detto, scandito da un cammino che si riassume in: EHF EURO 2020. I primi della storia a 24 squadre, i primi della storia a dare chances non solo alle prime due classificate dei gironi di qualificazione, ma anche a quattro delle meglio piazzate al terzo posto. Insomma, l’Italia, che pure arrivava al sorteggio dall’ultima fascia, si gioca qui, contro gli slovacchi – provenienti dall’ur-
na 3 – le sue possibilità di realizzare un’impresa. Perché, sia chiaro, d’impresa bisognerebbe parlare, per una formazione cresciuta tatticamente negli anni, ma comunque giunta a questa fase della corsa verso gli Europei passando per le pre-qualificazioni. Nessun alibi, anzi. La volontà di confrontarsi con le realtà blasonate è stata alla base del cammino intrapreso dagli azzurri, dal Direttore Tecnico, Riccardo Trillini, e più in generale dalla Federazione. Ben vengano le sfide, anche proibitive allo stato attuale, con Russia, Ungheria, o anche con la Croazia di Lino Cervar. Tutte, però, da considerare come utili step di un cammino fatto anche e soprattutto di nuovi innesti, di ricambio generazionale e perciò di equilibri da ritrovare, meccanismi di gioco 8
da rodare, dinamiche tattiche da affinare. Ora c’è la Slovacchia. Due volte in quattro giorni, cominciando in casa. L’ambiente prima di tutto: Pala Cattani, per la primissima volta nella storia di una Nazionale in gara ufficiale in Emilia-Romagna. Terra, questa, che tra quantità e qualità offre da sempre tanto al Movimento. Il primo imperativo, perciò, sarà gremire gli spalti il 10 aprile. Poi, più importante di ogni altra cosa, ci sarà il campo. Riccardo Trillini ha osservato il campionato – i campionati, considerati quelli esteri –, ha valutato, ha scelto. I nomi sono 21, con l’atteso innesto di Volarevic tra i pali, la novità Basic aggiunto al tandem formato da capitan Maione e Parisini nella batteria dei pivot, i giovani Arcieri, Bronzo, Matha, Borgian-
ni. È l’Italia di chi, da ottobre a oggi, e perciò dalla sfida della Kioene Arena contro l’Ungheria, ha messo in evidenza il migliore stato di forma in una Serie A1 tornata finalmente equilibrata, avvincente, impattante anche sul grado di preparazione e di concentrazione degli atleti. Perché questo è ciò che servirà: farsi trovare bene, in palla. In power up, per dirla in modo più moderno. Nessuna esclusione, insomma, perché la Nazionale è, sarà e deve essere la squadra di chi sta meglio. E dev’essere la squadra del Movimento. Testa e cuore, allora, rivolti alla Slovacchia. Avversaria tostissima, sia chiaro. Che pesca a piene mani dal bacino del Tatran Presov, realtà di lunghissima data nella partecipazione alla Champions League, e che in generale annovera nel proprio organico giocatori di caratura internazionale. Sì, fascia 3, ma con le dovute proporzioni: aver fatto tremare la Russia negli ultimi tre confronti tra qualificazioni europee e mondiali – due sconfitte di misura e un pareggio –, significa essere una realtà del panorama continentale. Non di prim’ordine, perché capace anche di perdere in Lussemburgo nel gennaio scorso, ma comunque una realtà consolidata e alla quale dare il corretto valore in vista del doppio duello di metà aprile. In una parola? Crederci. Credere nella propria forza e soprattutto nel lavoro portato avanti fin qui. Forza Azzurri.
A sinistra, gli azzurri durante l’Inno d’Italia, prima della gara contro la Croazia a Porec; in alto, Domenico Ebner, estremo difensore della Nazionale, durante la sfida contro l’Ungheria; in basso, Riccardo Trillini, Direttore Tecnico della Nazionale, durante un time-out.
FOTOGALLERY: FINAL8 MASCHILE (TRIESTE, MARZO 2019)
FUORICAMPO
di Sabrina Alessio
Martin Sonnerer
Che rumore fa la FELICITÀ
Interno sera . La scena si svolge un po’ di tempo fa nella hall dell’hotel nel quale è in ritiro la Nazionale seniores di coach Trillini. Il post cena è come sempre fatto di chiacchiere, telefonate alle famiglie, goliardia, un gioco di società, in genere un mazzo di carte. Questa volta però c’è un elemento in più, un pianoforte, e, a sorpresa, anche un pianista. Da lontano, sullo sgabello, si scorge solo un ragazzo moro con la felpa ‘Italia Handball’, ti avvicini un po’ e in fondo non sorprende scoprire che il ragazzo in questione è Martin Sonnerer. Ed è pure bravo! Piano-Forte. Forte lo è di certo, anzi fortissimo. Il talento in campo dell’ala destra del Bozen è un fatto più che noto. Piano, o meglio calmo, sereno e sorridente, lo è ‘fuoricampo‘. Gli occhiali da vista, grandi cuffie al collo, la musica da ascoltare “ma non quella classica, il pianoforte ormai lo suono solo occasionalmente. Nella mia playlist trovano spazio Kings of Leon, Thirty seconds to Mars, Kid Cudi…”
arrivare all’allenamento e altri 100 per tornare a casa. Per fortuna ero sempre in buon compagnia, con altri compagni di squadra che facevano lo stesso viaggio. Da tre anni invece gioco e lavoro a Bolzano. Sono analista di processi per un’azienda che produce generatori di neve. Non posso dire che da quando lavoro è diventato tutto più facile, ma facendo qualche compromesso sulle due le attività riesco a conciliare il tutto. Raccontami qualcosa che chi legge non sa di te e che ti rende felice. MS: Solo pochi sanno che faccio parte dei volontari dei vigili del fuoco. Purtroppo ultimamente non riesco a liberarmi così spesso per partecipare alla formazione e alle prove. Ma le poche volte che ci riesco, oltre a divertirmi molto con i miei compagni, mi sento soddisfatto e felice di fare qualcosa per il bene comune.
Cosa fai per staccare la spina? MS: Da bravo altoatesino, adoro la montagna. In inverno Descriviti con tre aggettivi. vado spesso a sciare e, avendo MS: Felice, tranquillo e aperto a le piste a neanche venti minuti tutto ciò che è nuovo. da casa, mi trovi a sciare ogni weekend. Anche in estate provo Ho letto che essere multiad andare in montagna il più tasking e autodisciplinati sono spesso possibile; lunghe cammitipiche caratteristiche di chi nate o a bordo della mountain suona il pianoforte. Che siano bike: sono questi i momenti retaggi da pianista o doti dove mi carico per affrontare lo innate, tu le possiedi e riesci stress della settimana. da anni a conciliare studio e sport (prima) e lavoro e sport Come dicevi, sei un altoate(oggi). Come hai fatto? sino DOC e hai legato la tua MS: Non è sempre stato facile. carriera sportiva e lavorativa Quando studiavo abitavo a ai tuoi territori. Viaggiamo Innsbruck, dovevo viaggiare con la fantasia e scegli tre ogni giorno 100 chilometri per posti nel mondo: uno dove
andresti a vivere, uno che sogni per un viaggio e un posto in cui sei già stato nel quale torneresti. MS: Mi piacerebbe vivere in una città mediterranea come Lisbona. Non ci sono mai stato, ma ne ho sentito molto parlare. Amo le città con la mentalità aperta, dove convivono culture diverse e un giorno sicuramente andrò a vivere in un posto così. In viaggio, vorrei andare in Bhutan. È l’unico paese al mondo dove la felicità è un diritto fondamentale. Vorrei conoscere la cultura e visitare questo bellissimo paese in mezzo all’Himalaya. Mentre tornerei sicuramente nello Zimbabwe. Quando ero piccolo ho vissuto per tre anni nella sua Capitale, Harare. I miei genitori hanno lavorato per un programma di aiuto per i paesi in via di sviluppo e hanno portato con se me e mio fratello. Non ricordo molto, visto che ero ancora piccolo, e per questo vorrei tornarci e rivedere i posti dove ho vissuto. Tornando ai posti dove vivi, mi suggerisci un itinerario di luoghi da vedere in Alto Adige? MS: Uno dei miei posti preferiti in Alto Adige è la Val di Funes. È una piccola valle vicino Bressanone con un bellissimo panorama sulle Dolomiti e tante baite dove si mangia da Dio. Un piatto tradizionale di “Schlutzkrapfen“, una specie di ravioli sudtirolesi, mangiati in Malga Odle è una cosa spettacolare che posso consigliare a chiunque venga a visitare l`Alto Adige.
Serie A1/M
Tutti rincorrono BOLZANO E SALERNO SERIE A1 MASCHILE. Solo due reti cedute nello scontro diretto con il Pressano separano il Bolzano dall’aritmetica certezza del primo posto nella Regular Season della Serie A1 Maschile. La 23^ giornata, l’ultima prima della pausa che porterà la Nazionale in campo e ritroverà le 14 formazioni del massimo campionato impegnate nel week-end di Pasqua, è l’ennesima prova di forza della squadra allenata da Boris Dvorsek, che in casa batte 27-22 il Cassano Magnago. Quella del Pala Gasteiner era la partita più attesa, anche e soprattutto per le sorti dei lombardi, che vedono nuovamente ridotto il proprio vantaggio nei confronti dell’Acqua&Sapone Junior Fasano a un solo punto. Sì, perché, reduci dal derby pugliese perso la settimana scorsa, i campioni d’Italia risollevano immediatamente la testa vincendo 27-25 contro l’MFoods Carburex Gaeta. Sul 40x20 di Benevento i laziali sono avanti 17-14 al termine del primo tempo, ma nella seconda frazione saranno Fovio e compagni a ribaltare completamente l’andamento, in particolar modo dal 51’ e dal 21-21 in poi. Nelle concitate fasi finali, Fasano riuscirà a difendere il vantaggio accumulato. A 180’ dal termine della Regular Season, tutto è aperto per il quarto e ultimo posto nei Play-Off. Pressano, intanto, resta sulla scia del Bolzano, ma difende soprattutto il secondo posto dagli assalti di Conversano. Successo fondamentale dei trentini in 14
casa dell’Alperia Merano: 21-18 (p.t. 12-9) nel segno di Pascal D’Antino, miglior marcatore con 8 reti. Resta difficile, invece, la situazione dei Diavoli Neri, ancora a +3 dalla zona retrocessione. Nulla cambia nelle zone basse della graduatoria, dove anche Cingoli non trova gioie nella trasferta altoatesina sul campo di Bressanone. Basic (7) e compagni s’impongono sul 24-20 (p.t. 12-10) e salgono a quota 18 punti. Pur senza conoscere l’esito della sfida di domani che coinvolge Cologne, la corsa dei marchigiani e di Bologna è sui 15 punti dei franciacortini e del Merano. Il tutto, aspettando un quasi decisivo scontro diretto fissato per Pasqua, alla ripresa del campionato. A proposito di Bologna, anche i felsinei cadono e diventano l’11esimo risultato utile consecutivo di Conversano, che al Pala Savena vince 30-26 e continua nel pressing sul Pressano nella corsa al secondo posto. Il cammino della squadra di Alessandro Tarafino, però, non ammette cali di concentrazione: ci sono, in fila, Gaeta, Merano e Bolzano, nella sfida televisiva del 5 maggio. Pareggio tra Trieste e Banca Popolare di Fondi al Pala Chiarbola. Finale: 22-22 (p.t. 12-14) tra due compagini che continuano comunque a gravitare nel mezzo della classifica, in una zona che garantisce, soprattutto a questo punto della stagione, una discreta dose
Serie A1/F
di serenità. Da segnalare le 11 reti di Travar, miglior (p.t. 13-11) Oderzo. Lo scontro al vertice si dimomarcatore della partita. strerà equilibrato, incerto fino all’ultimo. Meglio Il Metelli Cologne strappa due punti pesantissimi, le campionesse d’Italia, che alla stabilità dei primi probabilmente decisivi nella lotta per la salvezza, bat- 30’ – con le squadre ferme sul 10 a 10 dopo 25’ –, tendo 28-23 (p.t. 15-14) in casa l’Ego Siena nel Match farà seguire una considerevole sterzata fino al 18-12 of the Week. Quadrata, concentrata, la squadra di fatto segnare al 49’. Sono gli ultimi attimi, con un Filiberto Kokuca fa valere le maggiori motivazioni contropiede di Bezanovic che vale il -1, a ridare e festeggia davanti al suo pubblico, per due punti di entusiasmo e speranze all’Oderzo. Di Dalla Costa, fondamentale importanza. Ne manca solo uno, aritdai 7m a 50’’ dalla fine, il gol che chiude il discormetica alla mano, per chiudere definitivamente il di- so: primo posto al Salerno, che resta la squadra da scorso salvezza e lasciare tutto nelle mani di Bologna, battere. Cingoli, Merano e, anche se più distaccata, Gaeta. Vittoria stagionale numero nove e Poule Play-Off SERIE A1 FEMMINILE. C’è l’Ariosto Ferrara, non in cassaforte per la Casalgrande Padana, che al c’è la Leonessa Brescia. La vittoria della Venplast Dos- Pala Keope non fatica nel 31-22 (p.t. 14-10) contro sobuono in casa della formazione bresciana allenata il Flavioni, già certo ormai da alcune settimane di da Gaspare Scalina, 28-20 (p.t. 13-6) nel match che giocarsi le proprie chances di salvezza nella Poule chiude la Regular Season della Serie A1 Femminile, Retrocessione. salva in qualche modo le emiliane del tecnico Carlos La post-season prenderà il via già sabato prossimo, Britos, sconfitte a Cassano Magnago e che tremavano con le Poule Play-Off e Retrocessione che daranno per un sorpasso al fotofinish. vita ad un calendario basato sui piazzamenti della Nulla di tutto ciò accade. Vince Dossobuono, che sale fase appena conclusa. Tra i match in programma, la a 18 punti, ma che comunque deve cedere il quarto sfida tra Jomi Salerno e Brixen Sudtirol, posticipata posto alla Casalgrande Padana. Il tutto in virtù del al 7 aprile e in diretta televisiva su Sportitalia (canabilancio favorevole negli scontri diretti tra Furlanetto le 60 DTT & 225 SKY). e compagne e, dall’altra parte, le scaligere. Nella sfida più attesa del sabato, Salerno batte 24-20 15