Il Giornale dell'Handball - Set\Ott 2013

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Sommario

Pubblicazione “LA NAZIONALE? SAREBBE UN ONORE” Telematica Bimestrale Parla Giuseppe Colasuonno, il pivot passato in estate Iscrizione Tribunale Civile all’US Creteil, in Ligue-2 francese di Roma 30/2012 del 13.02.2012

Direttore Responsabile

Francesco Purromuto

Consiglio Federale Francesco Purromuto Mario Bazzanella Raffaele Caputo Franco Chionchio Angelo Dicarolo Adriano La Croix Cristina Lenardon Giuseppe Lo Duca Giovanni Saporiti Placido Villari Claudio Zorzi Segretario Generale Adriano Ruocco

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IL SOGNO AZZURRO DI RADOVCIC

L’ala sinistra del Bozen e della Nazionale si racconta

“LA NAZIONALE, CHE EMOZIONE!”

Tra desideri e obiettivi del terzino della Jomi Salerno

DUE “ALESSANDRA” PER FUTURA

Conosciamo le giovani Bassanese e Di Lisciandro

9^ WOMEN’S MHC CHAMPIONSHIP: IMPORTANTE KERMESSE PER L’HANDBALL MEDITERRANEA A Budva l’Italia chiude al sesto posto

I ‘FISCHIETTI’ ITALIANI SI RADUNANO Consueto appuntamento d’inizio stagione per gli arbitri di 1° e 2° livello

AZZURRI... TRA I BANCHI DI SCUOLA Pasquale Maione, Demis Radovcic e Pierluigi Di Marcello oromuovono l’handball a Pescara

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“LA NAZIONA PER ME UN GRA

A tu per tu con Giuseppe Colasuon estate alla formazione francese de

di Matteo Aldamonte Impegno e doti fisiche gli sono valse le

Lavorare, lavorare, lavorare. A guardare l’età - è nato nel 1995 -, non diresti che un ragazzo così giovane possa avere una tale determinazione. Giuseppe Colasuonno, pivot pugliese originario di Andria, è di tutt’altro avviso. Lo era quando dalla sua società, l’Andria Sveva in Serie B, aveva deciso di ‘mangiare’ ogni giorno 115 chilometri per vestire la maglia della Junior Fasano in Serie A d’Elite. Lo è stato anche dopo, quando dalla formazione fasanese è passato al PlanetWin365 Conversano.

prime convocazioni nelle Nazionali giovanili. Caparbietà e ambizione hanno portato al suo trasferimento, in estate, alla prestigiosa formazione dell’US Creteil, militante nella Ligue-2 francese. Proprio da Creteil, cittadina che di chilometri da Andria ne dista più di 1.600, Giuseppe Colasuonno si racconta a “Il Giornale dell’Handball”. Ciao Giuseppe e benvenuto su "Il Giornale dell'Handball". Iniziamo Il Giornale dell’Handball figh.it

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ALE? SAREBBE ANDE ONORE”

nno, il pivot classe ‘95 passato in l Creteil, nella Ligue-2 francese dalla fine: dal trasferimento a Creteil. Come procede la tua esperienza? La mia esperienza a Creteil sta procedendo bene. Si suda e si fatica tutti i giorni cercando di migliorarsi giorno dopo giorno. Fortunatamente mi sono ambientato bene: sono tranquillo e lavoro con tanta voglia.

Sei al tuo primo anno e la scelta di approdare in una realtà importante come Creteil è sicuramente da apprezzare. Quali sono le cose che maggiormente ti hanno colpito in questi primi mesi in Francia? Più che una scelta, la mia é stata una fortuna. Credo che qualsiasi altro ragazzo avrebbe colto al volo questa possibilità. Quello che più mi ha colpito qui a Creteil é sicuramente il modo professionale ed efficace di lavorare da parte di tutti: società, allenatori, giocatori. Massima dedizione e impegno da parte di tutti per migliorarsi quotidianamente.

Il racconto della tua giornata-tipo in Francia: come si svolge? La mia giornata tipo? Beh, non é difficile da immaginare... (ride) Allena-

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namento, riposo, allenamento di nuovo vero che il sacrificio ripaga, staremo a vedere. e nuovamente riposo. È davvero tutto.

Colasuonno in Francia, come Tokic e come Michele Skatar, unico italiano ad aver disputato una semifinale di EHF Cup e ad aver giocato in Bundesliga. Sogni anche tu una carriera nell'handball di alto livello? Tokic e Skatar sono due giocatori con una grande esperienza alle loro spalle. Io sono solo un ragazzo che ha voglia di crescere a livello sportivo e spero che questa sia una esperienza sportiva, sì, ma anche una buona esperienza di vita. Quello che sogno ora é vivere tranquillo facendo quello che mi piace, che sia ad alto livello o nel campetto sotto casa. Questo é il mio piccolo sogno, poi se é

Chi è Giuseppe Colasuonno fuori dal 40x20? Quali sono i tuoi interessi, le tue passioni? Fuori dal 40x20 in questo momento sono una persona molto curiosa. Mi piace passare del tempo con i miei compagni di squadra, per conoscerli, aprire un po’ i miei orizzonti, conoscere culture diverse e modi di vivere nuovi. Sto imparando pian piano il francese e tra poco inizierò un corso per cercare di perfezionare il modo di parlare.

Segui il campionato italiano a distanza? Stai facendo il tifo per qualche Il Giornale dell’Handball figh.it

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qualche squadra in particolare? Sto seguendo un po’ il campionato italiano, tramite anche alcuni miei vecchi compagni di squadra. Sinceramente sto tifando per il Conversano. Nonostante i problemi avuti in passato, credo che quest'anno sia stata fatta la scelta giusta: ripartire quasi da zero non é facile, ma sono sicuro che a lungo termine avranno belle soddisfazioni.

Giuseppe, hai già avuto esperienze con le Nazionali giovanili. Immagino tu abbia come obiettivo, ora, raggiungere il tuo 'collega' Stabellini in senior... Per tutti sarebbe un onore vestire la maglia della Nazionale Senior. Per farlo c'é bisogno di tanto lavoro sul campo tutti i giorni. Stabellini é uno dei migliori giovani in circolazione, assieme a “Carletto” Sperti, e sono contento per lui. Io ora penso solamente a lavorare e magari un giorno avrò anche io il piacere di vestire la maglia della Nazionale maggiore.

Ti manca l'Italia? E, se sì, cosa ti manca? L'Italia mi manca eccome! Sono molto patriottico. Amo la mia Nazione e non vedo l'ora di tornare per le vacanze di Natale. Quello che mi manca di più sono sicuramente la mia famiglia, i miei amici, ma più in generale mi manca l'aria che si respira da noi, di affetto e calore da parte della gente. Poi, in tutta sincerità, mi manca un po’ il nostro cibo che qui tutti ci invidiano.

Il tuo saluto ai lettori de “Il Giornale dell’Handball”... Saluto tutti i lettori e gli appassionati italiani di pallamano aggiungendo solo un'ultima cosa: tutti noi amiamo questo sport. Per questo tutti noi appassionati dobbiamo, unendo le nostre forze, continuare a lavorare tutti i giorni per un futuro roseo! Viva la pallamano sana e naturalmente forza Italia!

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UN SOGNO AZZURRO PER DEMIS RADOVCIC 25 anni e 6 Scudetti vinti. Un bimbo di tre anni, il sogno di centrare una qualificazione con la Nazionale. Il ‘prodigio’ del Bozen si racconta

di Matteo Aldamonte

“Sono un ragazzo come quasi tutti i 25enni”, dice lui con tranquillità. In realtà Demis Radovcic ha qualcosa in più di un normale ragazzo del 1988: ha già vinto 6 Scudetti e 7 Coppe Italia, oltre ad essere da anni un punto fermo della Nazionale. Ha fatto gioire i tifosi di Teramo, Sassari, Italgest Casarano, Indeco Conversano e infine Bozen, formazione in cui milita attualmente. E soprattutto negli ultimi anni, ha acquisito una caratteristica: vince. Sempre. In Italia, dove c’è Demis Radovcic, difficilmente a fine anno non c’è il tricolore. Ha già una famiglia, Demis. Al suo fianco Alessandra e il piccolo Luca, tre anni e mezzo. Poi c’è quel sogno. Un sogno tinto di azzurro, di cui vogliamo farci raccontare proprio da lui, Radovcic. Ciao Demis, benvenuto su "Il Giornale dell'Handball". La Nazionale è il

primo capitolo che affrontiamo, partendo dalle qualificazioni ai Mondiali 2015. Una sconfitta di misura con la Romania - che poi batte la Slovacchia -, una bella vittoria a Cipro. A Gennaio il tour-de-force che inizia contro la Slovacchia in casa: quella partita può essere importantissima, non è vero? Ciao a tutti. Penso che la parentesi appena conclusa in Nazionale sia stata molto positiva, ad eccezione dei primi 10' contro la Romania. Credo, allo stesso modo, che il nostro sia un girone difficile e ovviamente perdendo in casa, Il Giornale dell’Handball figh.it

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le nostre opportunità di passare sono un po' scese. Credo che la partita contro la Slovacchia ci darà molte risposte e ci dirà a che punto siamo. La Romania ha dimostrato la sua forza vincendo contro gli slovacchi con 8 reti. Insomma, il girone è aperto e noi affronteremo ogni partita al massimo.

Passando al campionato, Maione rafforza non di poco il Fasano. Il Carpi continua a vincere, anche voi rimanete in vetta alla classifica. Si preannuncia un rush finale di campionato equilibrato... Credo che per noi sia fondamentale arrivare primi nel girone A, per poi affrontare la 2a fase partendo da nove punti. Penso che sarà uno dei campionati più equilibrati degli ultimi anni. Ora come ora vedo Fasano e Carpi come due possibili rivali per lo Scudetto, noi siamo campioni in carica e siamo comunque fiduciosi e convinti di lottare fino alla fine. Poi, come sempre sarà il campo a dare i verdetti.

Demis, nonostante la giovane età hai già vinto tantissimo e le tue presenze in azzurro continuano a crescere. Pensi un po' a qualche record: Scudetti vinti, o presenze in Nazionale? Sinceramente ai record non penso, vivo di partita in partita. Ho il sogno, questo sì, di raggiungere qualcosa di importante con la Nazionale: mi piacerebbe ottenere la qualificazione per una grande manifestazione, ovviamente c'è da lavorare tantissimo. In ogni caso, nel frattempo vorrei continuare a vincere

con il mio club, ovviamente.

Chi è Demis Radovcic fuori dal campo? Quali sono i tuoi hobby, i tuoi interessi? Sono un ragazzo come quasi tutti i 25enni, molto tranquillo. Sono sposato e ho un bambino di tre anni e mezzo, che si chiama Luca. In questo momento per me la famiglia è al primo posto e mi piace dedicargli tutto il mio tempo.

Spogliatoio della Nazionale: chi è il più 'casinista', chi il più pacato, chi quello di cui non potresti fare a meno? Mi sentirei a disagio nel fare dei nomi, dato che reputo lo spogliatoio un posto sacro. Posso solo dire che questo è un grande gruppo, con bellissime persone e bravi ragazzi, a partire dai più giovani e fino allo staff tecnico e medico.

Il tuo saluto ai lettori de "Il Giornale dell'Handball"... Un grande saluto a tutti gli appassionati di pallamano e grazie ancora per l'intervista. Il Giornale dell’Handball figh.it

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“LA NAZIONALE, CHE EMOZIONE!” Khady Diome si racconta: dalla Serie B a Leno, fino allo Scudetto e all’esordio con la Nazionale nelle qualificazioni agli Europei del 2014

di Matteo Aldamonte

Dalla Serie B allo Scudetto con la maglia della Jomi Salerno, fino all’esordio in Nazionale alle qualificazioni agli Europei di Ungheria-Croazia 2014. In Olanda e davanti a oltre 2mila spettatori. Una ‘prima’ da ricorda per Khady Diome, terzino che si è saputa mettere in luce in questa prima parte della Serie A1 Femminile proprio con la maglia del Salerno, formazione campione d’Italia in carica e che guida la classifica da imbattuta. Chi è Khady Diome? Ce lo racconta lei stessa.

Ciao Khady, benvenuta su "Il Giornale dell'Handball". Iniziamo dal campionato con Salerno: inizio stagione positivo, siete a punteggio pieno e siete indubbiamente tra le favorite per il titolo. Quali pensi saranno le vostre avversarie dirette nella lotta per il titolo?


Il campionato di quest'anno è sicuramente molto competitivo, credo che una nostra possibile diretta avversaria potrà essere Conversano, che attualmente condivide con noi il primo posto a pari punti.

In occasione delle ultime qualificazioni hai esordito con la Nazionale femminile, dove sei stata utilizzata soprattutto in fase difensiva: ti aspettavi questa convocazione? Sei contenta delle tue prestazioni? La convocazione in Nazionale è stata una bella soddisfazione ed è stata sicuramente una bella esperienza. Ho avuto finalmente la possibilità di vedere come viene vissuta la pallamano all'estero ed è stata un'emozione molto forte.

Come ti sei avvicinata alla pallamano? A che età hai iniziato a giocare? Mi sono avvicinata alla pallamano a 14 anni dopo averla conosciuta alle scuole medie. Successivamente ho deciso di iscrivermi alla società dell'Handball Leno e da lì ho iniziato il cammino che mi ha portato dall'Under 14 alla Serie B con Leno. A 18 anni sono passata alla soci- parare. età Leonessa Brescia in A2 e dopo due Khady, cos'è per te la pallamano? anni a Salerno, in A1. La pallamano è per me uno stile di vita, Hai scelto di trasferiti a Salerno nel una grande passione, che mi ha spinta a 2011, in giovanissima età. A distanza 800 km da casa. E' difficile da spiegare di due anni, sei soddisfatta di questa a parole, davvero. scommessa? Sì, direi che sono soddisfatta della mia Il tuo saluto ai lettori della rivista... esperienza a Salerno. Ma nella vita non Un saluto tutti gli appassionati di palsi è mai arrivati, c'è sempre da im- lamano, grazie!


D U E ‘ A L E SS A N D

Conosciamo le giovanissime B dei volti nuovi nella Esercito-

di Matteo Aldamonte Benvenuta su "Il Giornale dell'Hand-

Alessandra, due volte. Bassanese e Di Lisciandro, in rigoroso ordine alfabetico. Una nata nel 1996, l’altra nel 1997. Una lombarda, l’altra laziale. In comune la squadra: Esercito-FIGH Futura Roma, Progetto Olimpico “Rio 2016”. Ed entrambe, Alessandra e Alessandra, sono arrivate quest’anno a Roma, dove dividono campo ed esperienze di vita con le compagne del team Federale. Ci sono anche loro fra i protagonisti de “Il Giornale dell’Handball”.

ball". Per te è il primo anno a Futura: come ti trovi a Roma? BASSANESE: Qui mi trovo molto bene. L'approccio con la squadra è stato molto positivo, mentre la cosa più difficile è stato il cambio di ritmo, sia dentro che fuori dal campo, ma sto cercando di adattarmi nel migliore dei modi. DI LISCIANDRO: Sì, questo è il mio primo anno a Futura. Mi trovo molto bene, certamente è una vita che richiede Il Giornale dell’Handball figh.it

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RA’ PER FUTURA

Bassanese e Di Lisciandro, due FIGH Futura Roma 2013\14

impegno e serietà, ma l'ho scelta perché DL: Quella a Roma è una vita in cui si cresce sia sul campo, che caratterialho degli obiettivi precisi. mente. Anche se è una vita molto impegQuesti primi mesi vi hanno viste nativa, riesci ad affrontarla anche molto impegnate, fra Tunisia, Mon- grazie al sostegno delle compagne di tenegro e impegni con le rispettive squadra, soprattutto nei momenti diffiNazionali. Su cosa ritieni di essere cili. Sono stata accolta subito bene. migliorata lavorando a Roma? E su Devo ammettere che, comunque, far coincidere sport e studio era difficile, ma cosa, invece, devi ancora lavorare? B: In questo mesi con il lavoro fisico in andando avanti tutto diventa meno difpalestra credo di aver migliorato la ficoltoso. potenza del tiro e con gli allenamenti sul campo la resistenza. Devo però miglio- Cosa ti ha colpito maggiormente di rare molto il movimento e la precisione Futura e delle tue compagne che già del tiro dall'ala sinistra, ma soprattuto erano parte del Progetto Olimpico dall'ala destra. DL: Il livello di gioco di Futura è molto diverso da ciò a cui ero abituata. Credo di essere cresciuta molto in difesa, ma devo ancora adattarmi ed entrare nel giusto ritmo della squadra.

Com'è la vita a Futura? Riesci a organizzarti fra studio, allenamenti e trasferte? B: Sicuramente l'impegno e i ritmi richiesti durante gli allenamenti e le trasferte sono maggiori rispetto a quelli che mi erano richiesti quando giocavo nel mio club, ma nonostante questo riesco a conciliare tutto abbastanza bene e i risultati scolastici sono molto soddisfacenti.

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"Rio 2016" in questi primi mesi a Roma? B: Di queste ragazze mi ha colpito molto, oltre alla preparazione tecnica e tattica, la dedizione e l'impegno che mettono negli allenamenti e nelle partite per fare in modo che questo Progetto funzioni. Si vede che queste ragazze tengono davvero molto a questo Progetto e a questa squadra. DL: Sono rimasta subito impressionata dall'esperienza e dall'alto ritmo del gioco delle ragazze di Futura. Inoltre, è assolutamente ammirevole il fatto che abbiano creduto in questo Progetto così importante.

che si realizza; il mio sogno come giocatrice è di migliorare per poter competere ad alti livelli e potermi così confrontare con alcune delle giocatrici e squadre più forti al mondo. DL: È vero, giocare con Futura significa sacrificare qualcosa, ma scegliere questa vita vuol dire anche credere in un Progetto in un sogno. Futura non migliora solamente il tuo modo di stare in campo, ma ti cambia anche come persona, permettendoti di maturare. Amo questo sport e il mio sogno è quello di diventare una giocatrice ad alti livello, anche se sono consapevole di come servirà tempo per raggiungere questo obiettivo.

Giocare per Futura vuol dire anche e soprattutto credere in un sogno. A E il tuo sogno fuori dal campo? proposito: qual è il tuo sogno, come B: Per quanto riguarda i sogni fuori dal giocatrice di pallamano? campo non ho ancora le idee molto B: Già il fatto di essere qui è un sogno Il Giornale dell’Handball figh.it

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chiare, ma spero di continuare gli studi andando all'università... Per il resto si vedrà, c'è ancora tempo! DL: Per ora il mio sogno più importante è quello di diventare una giocatrice forte, anche apprendendo dalle tante esperienze all'estero, guardando giocare e misurandomi con le grandi giocatrici europee.

Il tuo saluto agli appassionati e ai lettori de "Il Giornale dell'Handball"... B: Ciao e auguro a tutti buona fortuna per i campionati! DL: Auguro a tutti gli appassionati di pallamano, soprattutto ai giocatori giovani come me, di realizzare i loro sogni! Un saluto e buon campionato a tutti!

LE ATLETE DI FUTURA IN POSA PER AGLA

Un pomeriggio di sorrisi per le ragazze della Esercito-FIGH Futura Roma, che hanno posato per AGLA, il nuovo sponsor tecnico della FIGH (Federazione Italiana Giuoco Handball), che veste le Squadre Nazionali indoor e di Beach Handball, la Esercito-FIGH Futura Roma e il Settore Arbitrale. Le atlete ritratte sono Michela Zanotto, Ilaria Dalla Costa, Bianca Del Balzo, Cristina Gheorghe e il capitano Anika Niederwieser.

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9^ MEDITERRANEAN HAN A B U D VA ( M N E ) L ’ I TA L I A C

Sesto posto per la Nazionale U18 femminile nel Mediterranean Handball Championship di Budva, in Montenegro. La formazione azzurra, priva delle infortunate Muharemi e Mair, cede alla Turchia nella finale che ha assegnato la quinta posizione: 19-26 il finale, al termine di una gara che era iniziata nel modo giusto per il team italiano, bravo infatti a portarsi in vantaggio, seppur di misura. Sono decisivi gli scarti creati dalla Turchia nell’ultima mezzora di gioco.

rine fanno loro il primo quarto d’ora di gioco: 8-7 tutto italiano. Nella seconda frazione, però, la Turchia fa la partita, pareggia e ribalta il punteggio, vincendo 4-8. Il punteggio complessivo cambia, l’Italia non riesce più a rientrare in gioco. Il 7-11 dell’ultimo tempo giocato fissa il risultato finale sul 19-26.

L’Italia aveva chiuso in sesta posizione anche la prima fase della competizione, strutturata secondo un girone all’italiana, dove aveva affrontato Serbia, CRONACA DEL MATCH. Inizio di Turchia, Slovenia, Montenegro, oltre gara, dunque, tutto italiano. Trascinata alla Turchia. dalle marcature di Bassanese e Di LisIl Giornale dell’Handball ciandro – quattro per parte -, le azzurfigh.it

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NDBALL CHAMPIONSHIP: CHIUDE AL SESTO POSTO Al termine della competizione, questo il commento dell’allenatore della Nazionale U18, Marco Trespidi: “Le ragazze hanno fatto veramente tutto quello che potevano: lo testimonia la differenza nel risultato finale contro la Turchia, in questa partita e nel girone. Abbiamo segnato più del solito, giocando veramente un’ottima gara. Questo testimonia che se avessimo lavorato un po’ di più sapendo che questo sarebbe stato l’organico con cui avremmo giocato, avremmo potuto esprimerci meglio.

Però ora in difesa le ragazze sanno cosa fare, Stefanelli e Trombetta sono state davvero eccellenti. Siamo soddisfatti della partita, non ovviamente per il sesto posto, ma rimane la soddisfazione di aver battuto la Tunisia che finirà nei primi quattro posto. Siamo anche contenti dei miglioramenti fatti lungo il torneo dalle ragazze. Spero che per loro rimanga un ricordo positivo di quest’esperienza: ora devono continuare a lavorare forte e avere pazienza: a loro manca l’esperienza, mancano partite giocate a questi livelli”.

m.a.

Le azzurre che hanno partecipato al 9^ Mediterranean Handball Championship femminile di Budva: 1. Pozzacchio Anna (1997) 2. Bauer Caroline (1997) 3. Bassanese Alessandra (1996) 4. Di Lisciandro Alessandra (1997) 5. Mazzarella Maria Giulia (1996) 6. Lauretti Matos Paola (1997) 7. Babbo Giada (1997) 8. Stefanelli Irene (1998) 9. Muharemi Monica (1997) 10. Trombetta Rita (1996) 11. Losio Giulia (1997) 12. Mair Eva Maria (1996) 13. Del Balzo Bianca (1996) 14. Ploner Anna (1996) 15. Ghilardi Sofia (1999) 16. Vicini Michela (1996) Il Giornale dell’Handball figh.it

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AL MONTENEGRO IL 9^

M E D I T E R R A N E A N HA N D B A L L C HA M P I O N SH I P

Campionato Mediterraneo dell’Handball, dopo quelli in Israele e Tunisia. Nel corso della cerimonia di premiazione, è giunto a tutti i partecipanti il saluto del Presidente MHC avv. Francesco Purromuto, il quale ha voluto tra l’altro sottolineare il successo organizzativo della Federazione Montenegrina, al termine di un torneo dai positivi spunti tecnici. Il particolare

La vittoria delle padroni di casa del Montenegro - 14 a 18 contro la Serbia in una finale dall’alto livello tecnico - e la cerimonia di chiusura hanno rappresentato l’epilogo, a Budva, del 9° Mediterranean Handball Championship, il campionato giovanile di caratura internazionale organizzato dalla Mediterranean Handball Confederation, la Confederazione che include al suo interno le Federazioni delle nazioni del Mediterraneo, presieduta dal Presidente FIGH, avv. Francesco Purromuto. La competizione ha visto impegnati oltre 100 partecipanti, tra atlete, tecnici e dirigenti presenti a Budva, con la classifica finale che ha visto il Montenegro piazzarsi al primo posto, seguito da Serbia, Slovenia, Tunisia, Turchia e Italia. Tra le giovani coppie arbitrali che hanno diretto i match in terra montenegrina, ancora una soddisfazione per gli italiani Carlo Dionisi e Stefano Maccarone, chiamati infatti a dirigere la loro terza finale in un

saluto alle atlete del 1996-97 che concludono la loro esperienza nei Campionati della Confederazione Mediterranea. La prossima edizione, infatti, sarà riservata alle atlete del 1998-99. Questo il ranking finale del 9° Mediterranean Handball Championship: 1. Montenegro 2. Serbia 3. Slovenia 4. Tunisia 5. Turchia 6. Italia Il Giornale dell’Handball figh.it

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m.a.



I FISCHIETTI ITALIANI S I R A D U N A N O

Matteo Aldamonte Ormai consueto incontro ad aprire la stagione per gli arbitri italiani di 1° e 2° livello, che quest’anno sono impegnati sui campi di Serie A Maschile - 1^ Divisione Nazionale, Serie A1 Femminile e Serie A2 Maschile e Femminile. I ‘fischietti’ italiani, infatti, si sono ritrovati nelle sedi di Misano Adriatico ed a Siracusa a Settembre, prima di presentarsi al via dei campionati 201314. ARBITRI DI 1° LIVELLO Nella città romagnola, il 9 Settembre, impegnate in totale 32 coppie arbitrali – 64 arbitri -, che in una intensa tre giorni di lavoro hanno seguito un programma fatto di lezioni, test fisici e prove di natura teorica. In occasione del raduno, il Presidente Federale, avv. Francesco Purromuto, ha fatto giungere al Settore e agli arbitri il saluto e i complimenti per l’ottimo lavoro svolto. ARBITRI DI 2° LIVELLO L’appuntamento di Misano Adriatico, del 23 Settembre, ha visto la partecipazione di 81 arbitri, mentre quello tenutosi a Siracusa - la settimana seguente - ha visto presenti in totale 34 direttori di gara: anche per loro programma suddiviso tra visionature di DVD e video test, approfondimenti riguardanti l’applicazione delle regole, test scritti e il Beep Test (shuttle run) tra le prove fisiche.

GRUPPO DI LAVORO: Giampiero MASI Vincenzo ARDENTE Giovanni CARDONE Giuseppe NASCA Sebastiano PRASTARO Luigi VIGNALI

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AZZURRI... TRA I I BANCHI DI SCUOLA

Una mattina ‘diversa’ per una bella iniziativa, è quella che hanno trascorso il 31 Ottobre scorso gli alunni delle scuole elementari “Istituto Ravasco” e “Villa Raspa – Spoltore”, a Pescara. In occasione della gara di qualificazione ai Mondiali, Italia-Romania, il capitano della Nazionale azzurra, Pasquale Maione, assieme a Demis Radovcic, Pierluigi Di Marcello e al tecnico Otto Forer hanno incontrato più di 100 bambini nei due istituti, per promuovere la gara di domani sera, Italia – Romania, e la disciplina della pallamano. Per i piccoli partecipanti c’è stata la possibilità di rivolgere le proprie domande agli azzurri, soddisfare alcune curiosità sulla pallamano e giocare in palestra. Al termine del simpatico incontro, autografi firmati da Maione e compagni per tutti i fans.



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