Portfolio Architettura Iuav | Filippo Bison

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F I L I P P O B I S O N PORTFOLIO architettura studio e progetto 2 0 1 2 | 2 0 1 5


Università Iuav di Venezia Classe A13 Dipartimento Architettura e Conservazione Design e contenuti Filippo Bison Contatto bisonfilippo@gmail.com © Settembre 2015 Tutte le immagini contenute, salvo diversa indicazione, sono di esclusiva proprietà dell’autore.


Università Iuav di Venezia Corso di laurea triennale in Scienze dell’Architettura A.a. 2 0 1 2 | 2 0 1 5 Por tfolio di laurea F i l i p p o B i s o n 2 76 5 9 2



SOMMARIO

7 INFORMAZIONI PERSONALI 9 INTRODUZIONE 11 STUDIO 13 Storia dell’architettura I La tradizione

17 Teoria della progettazione architettonica La tipologia

21 La construcción de la mirada fotográfica La realidad

27 Viaggi studio Vivere lo spazio

33 Elementi geometrici della rappresentazione Il disegno

39 Rappresentazione e rilievo dell’architettura La misura

43 PROGETTO | Italia 45 Laboratorio di restauro architettonico La memoria

59 Laboratorio integrato I Vivere la laguna

67 Laboratorio integrato II Recuperare Venezia

49 PROGETTO | Estero 77 Proyectos arquitectonicos III Cuerpo y objetos

89 Workshop | Estudio Barozzi Veiga An industrial tale

95 Workshop | Pierre Louis Faloci L’archeologia

101 Workshop | Paredes Pedrosa Arquitectos Lo spazio del tempo


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INFORMAZIONI PERSONALI

DATI PERSONALI Filippo Bison 6.12.93 Padova +393488135546 bisonfilippo@gmail.com

FORMAZIONE 2007|12 Diploma Scientifico Tecnologico Liceo Scientifico Tecnologico (Sper. Brocca) ITIS F. Severi, Padova 2012|15 Laurea Triennale in Scienze dell’Architettura Università Iuav di Venezia 2015 Magistrale Architettura per il Nuovo e l’Antico Università Iuav di Venezia

ESPERIENZE 2014 Tirocinio curriculare Studio Architettura Righetto Associati www.architetturarighetto.com 2015 Erasmus+ Universidad de Alcalá, Madrid www.uah.es

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INTRODUZIONE

Credo che nulla nasca dal nulla. Un’architettura, per essere tale, ha bisogno del proprio percorso progettuale che inizi da una fase di studio per poi concretizzarsi con la fase di progetto. Cosi il mio portfolio cerca di raccogliere i miei primi tentativi di approcio all’architettura in due importanti aree concettuali, lo studio e il progetto. Lo studio è l’investigazione, la conoscenza e quindi le basi su cui le proprie senzazioni e le proprie emozioni si fondono in un insieme, che non è altro che il progetto. Nella prima parte ho voluto raccogliere tutto ciò che ha permesso di formarmi ed acquisire le conoscenze necessarie. Nella seconda ho raggruppato tutte le mie idee, i miei progetti, che ho suddiviso evidenziando la componente estera di alcuni di essi.

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STUDIO PROGETTO Italia

Estero

2012|13

2013|14

2014|15

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STORIA DELL A ARCHITETTURA 2012|13 Prof. A. Guerra

L A

T R A D I Z I O N E

Collocato come primo corso, il corso di storia dell’architettura risulta essere un passo fondamentale verso la conoscenza storica e l’acquisizione di una capacità di lettura e comprensione delle opere. Attraverso lo studio approfondito di alcune architetture comprese fra l’età greco-romana e l’epoca moderna, si scopre l’affinità tra opere realizzate a distanza di tempo e di spazio e la permanenza di soluzioni progettuali e di idee compositive, al di là delle differenze dei linguaggi artistici e delle discontinuità della storia. Emergerà il perenne movimento di vita, morte e rinascita delle forme, che è la sostanza di qualsiasi progetto di architettura.

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Acropoli di Atene

Propilei

“L’Architettura non è un linguaggio figurativo, bensì un linguaggio astratto dotato di regole. Regole e ordini che compongono la tradizione per architetture diverse con fini diversi.” dalle lezioni del corso Eretteo

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Pantheon

Pantheon

Foro di Traiano

Canopo di Villa Adriana


Cattedrale di Amiens

Notre Dame a Chartes

Cupola di Santa Maria del Fiore

Spedale degli Innocenti

Santa Maria Novella

Palazzo Rucellai

Basilica Palladiana

San Francesco della Vigna

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TEORIA DELLA PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA 2013|14 Prof. P. Grandinetti

L A

T I P O L O G I A

Ripercorrendo il percorso storico, il corso assume come tema il progetto di architettura, inteso come forma architettonica. Si è trattato di uno sviluppo di una riflessione teorica intorno al processo logico di formazione del progetto, indagando il ruolo degli elementi della composizione nel loro valore di strumenti, la tipologia e la geometria nei molteplici rapporti che esse stabiliscono con la forma architettonica.

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Tipologia del tempio

La tecnica di Giustapposizione

Il tempio di Hera a Paestum secondo Choisy

Il Telestèrion

Ogni opera di architettura corrisponde ad una geometria ma non ad una geometria astratta, bensì ad una necessaria. Quando ogni elemento è necessario al progetto, allora il progetto è compiuto. dalle lezioni del corso Il Bouleutèrion

La Stoà

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La Palestra


Nascita del teatro antico secondo Dòrpfel

Nascita del teatro antico secondo Anti

Teatro Greco canonico, Epidauro

Il problema della visibilitĂ nel teatro

Teatro Olimpico

Teatro Sabbionetta e Farnese

Teatro, Gardella

La cronologia del teatro

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LA CONSTRUCCIÓN DE L A MIR ADA FOTOGRÁFICA 2014|15 Prof. J. M. Sevilla

L A

R E A L I D A D

La asignatura incide en la capacidad que tiene el acto de fotografiar como herramienta de educación de nuestro cerebro para analizar la realidad. Una realidad que está ahí para todos, pero que cada individuo procesa ayudado de su experiencia y su capacidad de relación que aporta la inteligencia. Se quiere formar la mirada, usando como referentes las distintas maneras de mirar de los grandes maestros de la fotografía. Il corso si concentra sulla capacità dell’atto di fotografare come strumento per la formazione del nostro cervello ad analizzare la realtà. Una realtà che è lì per tutti, ma ogni individuo sviluppa aiutato dalla sua esperienza e dalla capacità di relazione contribuendo con l’intelligenza. Si vuole formare la vista, utilizzando come riferimento i diversi modi di guardare dei grandi maestri della fotografia.

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Peter Keetman (1916-2005)

Robert Capa (1913-1954)

Chema Madoz (1958)

Chema Madoz (1958)

“Sorprende ver las cosas que todos los dìas vemos, de manera diferente, descubriendo en lo cotidiano, lo extraordinario” “Sorprende vedere le cose che tutti i giorni vediamo, in una maniera differente, scoprendo nel quotidiano

lo

straordinario”.

Chema Madoz Cristina García Rodero (1949)

René Burri (1933-2014)

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René Burri (1933-2014)


Vivian Maier (1926-2009)

Vivian Maier (1926-2009)

Eugène Atget (1857-1927)

Camilo JosĂŠ Vergara (1944)

Walker Evans (1903-1975)

Dorothea Lange (1895-1965)

En las siguentes paginas hay quatro de las mias fotografĂŹas, hechas para la asignatura, intentando a utilizar la misma manera de trabajo y pensamiento de fotografos come Chema Madoz y Vivian Maier. Nella pagine successive riporto quattro mie fotografie, eseguite per il corso, provando a usare lo stesso metodo di lavoro e di pensiero di fotografi come Chema Madoz e Vivian Maier. Aleksandr Rodchenko (1891-1956)

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La 単ina

La semana santa

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El caballo de Cordòba

Ver

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V I AG G I S T U D I O 2013|14 Prof. M. Pogacnik 2014|15 Prof.ssa S. Maffioletti

VIVERE LO SPAZIO Intrapresi nel corso del triennio, i viaggi studio sono state esperienze utili alla totale conoscenza di opere architettoniche, vivendo lo spazio in prima persona. Il primo viaggio a Lubiana per conoscere le opere di di Joze Plecnik, architetto che ha fortemente caratterizzato la città, e opere più recenti che segnano lo sviluppo della città. Il secondo tra Francia e Svizzera per analizzare le opere dell’architetto Pierre Louis Faloci e opere di importanti architetti presso il Vitra Design Museum.

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L U B I A N A L A CITTA’ DI PLECNIK 2013|14

Prof. M. Pogacinik Cimitero di Zale, Plecnik

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Chiesa di San Michele, Plecnik

Biblioteca nazionale universitaria, Plecnik

Chiuse sulla Ljubijianica, Plecnik

Mercato coperto, Plecnik

Colonna, Plecnik

Ponte dei Calzolai, Plecnik


Parlamento Repubblica Slovena, Vinko Glanz

Piazza Repubblica, Edvard Ravnikar

Studentato Poljane, Bevk Perovic Arhitekti

Chamber of Commerce and Industry, Sadar+Vuga

Housing sociale Polje, Bevk Perovic Arhitekti

Housing sociale 650, Ofis Arhitekti

Housing sociale, Bevk Perovic Arhitekti

Housing sociale “Tetris�, Ofis Arhitekti

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F R A N C I A E S V I Z Z E R A 2014|15

Prof.ssa S. Maffioletti

Cappella Di Notre Dame du Haut - Ronchamp, Le Corbusier

Museo Bibracte - Mont Beauvray, Pierre Louis Faloci

Museo dell’olocausto - Struthof, Pierre Louis Faloci

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Stazione dei vigili del fuoco, Zaha Hadid

Magazzino, SANAA

Padiglione conferenze, Tadao Ando

Vitra Haus, Herzog e De Meuron

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E L E M E N T I GEOMETRICI DELLA RAPPRE SENTAZIONE 2012|13 Prof. A. De Masi

I L

D I S E G N O

Come primo approcio alla tecnica, il corso si è articolato attraverso il disegno a vista e il disegno tecnico per lo studio del volume di architettura. Dopo le prime esercitazioni, è stato proposto come tema d’anno il ridisegno di un edificio storico di Venezia.

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EX COTONIFICIO, VENEZIA La prima esercitazione è dedicata al ridisegno del corpo scala e della facciata della sede dell’Università Iuav di Venezia, utilizzando un sistema modulare di riferimento sul taccuino di lavoro ed analizzando e studiando i volumi architettonici con l’aiuto della fotografia.

Sezione

Prospetto

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Pianta


MUSEO ARCHEOLOGICO, VENEZIA Il tema d’anno si è concentrato sullo studio di un edificio storico della città di Venezia: il Museo Archeologico, situato presso le Procuratie Nuove di Piazza San Marco. Con basilari tecniche di rilievo si è riusciti ad effettuare il ridisegno dell’edicifio ad una scala del 25, restituendo piante, prospetti, sezioni e spaccati assonometrici che descrivevano completamente la struttura stessa.

Pianta

35


Spaccato assonometrico

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Prospetto

37



R A P P R E S E N T A Z I O N E E R I L I E VO D E L L A ARCHITETTURA 2013|14 Prof. F. Guerra

L A

M I S U R A

Dopo le conoscenze storico teoriche, il corso di rilievo fornisce delle basi più tecniche, necessarie per la rappresentazione del progetto di architettura attraverso strumentazioni classiche ed altre più specialistiche. Conoscenze teoriche e pratiche hanno permesso lo sviluppo di capacità per svolgere e valutare un vero e proprio progetto di rilievo, avendo ben chiaro il rapporto tra finalità e apparato strumentale.

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Sezione AA’

Sezione BB’

Sezione CC’

Fotoraddrizzamento prospetto 40


Prospetto | Sezione DD’

Pianta

Fotoraddrizzamento prospetto

Pianta e profili dell’elemento colonna 41


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STUDIO PROGETTO Italia

Estero

2012|13

2013|14

2014|15

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L A B O R ATO R I O DI RESTAURO ARCHITETTONICO 2014|15 Prof.ssa E. Sorbo

L A

M E M O R I A

Il laboratorio di restauro ha messo in luce molte problematiche date dalla complessità di un progetto di restauro di una architettura esistente. Esso si è svolto attraverso una riflessione operativa con la lettura e l’interpretazione degli intrecci tra dimensione storica e dimensione materica della fabbrica. Inoltre si è stata affrontata la problematica della memoria dei luoghi e dei manufatti come punto fondamentale del progetto di restauro, tenendo conto non solo del loro valore materiale, ma anche di quello storico e ideologico.

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EX OSPEDALE PSICHIATRICO DI ROVIGO Interpretazione Analisi della fabbrica come parte del contesto urbanistico, urbano e architettonico attraverso la lettura delle sue trasformazioni, dei segni e delle tracce. Lettura della dimensione storica della fabbrica attraverso la cartografia, i documenti d’archivio, le fonti letterarie, le fonti iconografiche, la letteratura scientifica, giungendo ad una sintesi interpretativa dei temi progettuali. Conoscenza della fabbrica Analisi della fabbrica nella sua consistenza materica. Elaborazione delle analisi dei materiali (rilievo geometrico, rilievo architettonico, rilievo del degrado) e spaziali della fabbrica (letture delle forme e della composizione della fabbrica). Progetto Elaborazione del progetto e ipotesi di riuso. Individuata l’identità costruttiva e simbolica della fabbrica attraverso le analisi precedenti, l’orizzonte che guiderà il progetto sarà una prospettiva conservativa, finalizzata alla valorizzazione delle identità rilevate e alla progettazione degli interventi mirati ad un riutilizzo compatibile.

Trilaterazioni

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Planimetria, progetto di costruzione (1907)

Sezione, progetto di costruzione (1907)

Padiglione 5 (1925)

Facciata

Interno (1945)

Ingresso

Soggiorno archivio

Dormitorio

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Rilievo del prospetto

Rilievo architettonico dell’attacco a terra

Pavimentazioni

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Pareti

a

b

c

d

1

2

3

mattonelle esagonali

mattonelle rettangolari

mattonelle rettangolari

cemento l i s c i o

mosaico

mosaico

mattonelle quadrate


Raddrizzamento di un ambiente interno

1 2 3

Dettaglio costruttivo solaio-muratura 1 muratura in mattoni pieni di laterizio 2 pavimentazione, mattonelle in ceramica esagonale 3 massetto di allettamento 4 soletta in c.a. 5 cordolo in c.a. 6 trave portante in cls 7 intonaco

4 5 6 7

Dettaglio costruttivo infisso

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Rilievo dei materiali

M

I

muratura

intonaco

F

L

elementi in ferro

elementi in legno

C amianto

Rilievo dei degradi

C PR5

carie del l e g n o

vegetazione infestante

p a t i n a biologica

elementi impropri

L PU2 PU8 PR3 PR4 CN2 ST1 F PU1 PU4 PU8 PR2 CN1 AG4

distacco

colaticcio I

scagliatura

friabilitĂ amianto

PU1 PU3 PU5 PU6 PU7 AG2 AG3 PR1 M PU1 PU2 PR1 AG1 AG2 AG5

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Legenda degli interventi Conservazione CN1 applicazione di fondo a base di zinco CN2 risanamento dell’umidità CN3 fissaggio delle scaglie Reintegrazione AG1 posa in opera di materiale da risarcitura AG2 risarcitura giunti di malta AG3 rappezzo con malta di calce idraulica AG4 stuccatura delle discontinuità dovute alla rimozione di elementi impropri AG5 Scialbatura al latte di calce Sostituzione ST1 sostituzione elementi Protezione

PR4 disinfestazione e applicazione di fungicida PR5 incapsulamento cemento amianto con apposito prodotto bloccamianto Pulitura PU1 pulitura con acqua deionizzata PU2 pulitura a secco tramite impiego di pennelli PU3 pulitura mediante getti di aria compressa PU4 pulitura meccanica eseguita con spazzole di ferro PU5 eliminazione delle parti in avanzato stato di degrado PU6 spazzolatura finalizzata alla rimozione di materiale friabile PU7 estrazione dei sali solubili PU8 rimozione dell’elemento o porzioni di esso

PR1 trattamento finale a base di vaporizzazione di biocida PR2 applicazione smalto di resine sintetiche PR3 ripristino mediante saturazione con consolidanti fluidi

Fotosimulazione dell’intervento

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PROGRAMMA DEL PROGETTO La psichiatria viene interpretata come un aspetto sociale della medicina, che agisce sui rapporti interpersonali, l’integrazione nel lavoro e nella società. Si vuole quindi offrire e dare spazio a servizi di supporto e sostegno alla comunità, rivolti a tutte le fasce di età, favorendo la coabitazione e contaminazione di culture diverse. Inoltre si è scelto di promuovere una serie di attività artistiche e culturali, per dare libertà all’espressività dell’uomo in un luogo una volta simbolo di oppressione,

FUNZIONE STORICA LAVORO AMMINISTRAZIONE

1 Direzione 2 Reparto neurologico

SERVIZI PER LA COMUNITA’

ARTE CULTURA MEMORIA

FUNZIONE DI PROGETTO Sede di Enti comunali, provinciali e servizi locali

Padiglioni dove accorpare i servizi locali (Asm, Polesine Acque, Protezione civile, AS2 Azienda servizi strumentali...) risparmiando sulla locazione di alcuni uffici comunali. Creano un flusso giornaliero di persone che lavorano all’interno del parco e possono usufruire dei servizi annessi.

4 Lavoratrici donne

Centro per l’infanzia

5 Cucine

Ristorante, Associazione enogastronomica

6 Lavoratori uomini

Aule studio

Accolgono gli studenti del vicino polo universitario

7 Osservazione

Redazione, Sede radiofonica

- informazione e diffusione culturale e musicale - Rivista Periodica - Pubblicità e visibilità

Semiagitati donne e infermeria

Cooperative sociali e Associazioni di volontariato

Edificio simbolico, monumento del parco centrale

8 Chiesa

10 Stazione di pollicoltura

Centro danza, arte e movimento

- laboratori espressivi (pittura, scultura, fotografia...) - laboratorio per creazione di bomboniere, idee regalo, hobbistica... - Mercatino e punto vendita dei prodotti creati - Corsi di danza - Corsi di yoga e ginnastica educativa - Performance artistiche, saggi, eventi

11 Agitati donne

Centro musicale

- Eventi musicali, festival e concerti - Sala prove e studio di registrazione

12 Lavanderia

Padiglione in affitto

Spazio che può ospitare incontri, dibattiti, mostre, compagnie di teatro. Disponibile anche per piccole feste, presentazione di libri ed eventi coordinati con il parco.

13 Isolamento

Riabilitazione

Musicoterapia per persone con disabilità psicofisica

14 Necroscopia

Sala espositiva

Esposizione di opere artistiche legate al tema della malattia mentale

Atelier per artisti

Studi e luoghi attrezzati che possono essere utilizzati da giovani artisti come atelier personali: un luogo di incontro e scambio culturale, dove organizzare e promuovere manifestazioni, esposizioni, mostre ed eventi

Museo della memoria, Archivio

- Mostra temporanea e permanente sulla storia manicomiale - Archivio e consultazione di documenti e dati raccolti all’interno dell’ex O.P.P. - Organizza tour didattici e visite guidate nel parco

Laboratori creativi

15 Agitati uomini 16 Semiagitati uomini 17 Tranquilli uomini

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ATTIVITÀ

- Corsi di formazione linguistica e interculturale - Centro di assistenza e attività per anziani - Supporto per l’inserimento lavorativo di persone svantaggiate - Gestione asilo nido - Ludoteca - Doposcuola e Babysitting - Ristorazione - Promozione di ditte locali, tradizioni e prodotti del territorio - Manifestazioni enogastronomiche

3

9 Tranquilli donne

GIARDINO

dando nuova vita al parco senza dimenticarne il passato. Infatti la differenza tra genialità artistica e pazzia molte volte si rivela impalpabile, se non inesistente; spesso l’una è conseguenza dell’altra e sono entrambe segno di una diversa sensibilità verso la realtà. L’arte diventa quindi azione terapeutica e agisce direttamente sulla società: cura il disagio interiore dell’individuo attraverso la libertà espressiva in contrapposizione alla reclusione e la prigionia del metodo manicomiale.

Strutture adibite a deposito attrezzi e rimessa per i mezzi utilizzati per la manutenzione del parco. 18 Cooperativa sociale che si occupa della manutenzione del verde pubblico attraverso piccoli e costanti interventi sulla vegetazione infestante, mantenendola sotto controllo. (Promuove e organizza anche corsi di giardinaggio e composizione floreale)


18

14 13

15

12 11

16 5 10 6 4

8

17

7

3 9

1 2

Masterplan di progetto

Pavimentazioni esterne Pietra d’Ostuni

Lastricato

Pedo nal i A

Pe do nal i B

Marciapiede

Carrabile

Ciclabile

Ardesia

Ghiaia scura

Dettaglio pavimentazione 55


Pianta piano terra del progetto di restauro

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Palchi per l’arte all’aperto

Viste del parco Vista sul parco

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L A B O R ATO R I O INTEGR ATO I 2012|13 Prof. A. Dal Fabbro Prof.ssa V. Tatano

VIVERE LA LAGUNA La prima esperienza progettuale del triennio ha permesso di affrontare diversi temi, come il rapporto con le preesistenze e l’archeologia industriale, gli spazi dell’abitazione come spazi minimi, temporanei ed efficienti; la casa atelier e gli spazi per l’arte; il rapporto con il paesaggio lagunare/industriale e l’aggregazione dei diversi edifici sulla base data dalla preesistenza. Il lavoro risponde alla richiesta di progettazione di una casa atelier sulla laguna, determinata all’interno di un volume con misure ben precise, dislocato sopra ad un carroponte inutilizzato all’interno di uno dei canali della prima zona industriale di Porto Marghera.

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ATELIER PER UN ARTISTA Il progetto consiste in due case atelier ripetute per la lunghezza del carroponte, avvolte tra loro da tre fasce in legno che le uniscono in quasi un elemento unico. La struttura perimetrale data e precisa di 15m x 3,75m definisce l’involucro in cui inserire gli spazi dell’abitare. L’edificio si divide in quattro spazi differenziati a seconda della destinazione e quindi divisi dal corpo scala centrale: spazio per l’esposizione e servizi al primo livello, spazio privato e laboratorio dell’artista nei livelli superiori. Dal punto di vista costruttivo si è utilizzato una struttura in legno x-lam, quindi con l’uso di setti portanti che definiscono i pieni e vuoti, ovvero finestre a tutta altezza dell’unità.

Planimetria del carroponte

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Prospettiva del carroponte

61


Pianta secondo livello

Pianta primo livello

62


Sezione AA’

Sezione CC’

Sezione BB’

63


Spaccato assonometrico

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Plastico

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L A B O R ATO R I O INTEGR ATO II 2013|14 Prof. A. Santi Prof.ssa A. Saetta

RECUPERARE VENEZIA Il laboratorio si è proposto di fornire competenze teorico-pratiche riguardanti sia il progetto architettonico sia quello strutturale, mirando quindi ad un esito progettuale che dovrà tendere al raggiungimento del maggior valore della qualità architettonica degli spazi interni ed esterni, oltre al conseguimento degli obiettivi espressi dalla domanda quantitativa o funzionale. L’obiettivo consiste nella definizione di un progetto di una parte di tessuto urbano composto da abitazioni, attività commerciali, uffici, caratterizzata dalla mescolanza di attività proprio della città.

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UN NUOVO SESTRIERE VENEZIANO Lo studio iniziale del masterplan ha messo in luce le problematiche di progettazione di un’area molto grande a Venezia, quasi un sestiere. La soluzione consiste nella collocazione di corpi residenziali con la creazione di corti che fungono da campi veneziani. Una calle principale crea un nuovo percorso che dalla zona di Piazzale Roma conduce alle università di Santa Marta. Il progetto singolo si sviluppa su quattro livelli. Al primo spazi commerciali e diretti a studenti, in quelli superiori vari appartamenti singoli e appartamenti duplex affacciati a nord e sud. Il sistema strutturale è composto da acciaio come scheletro portante e X-lam come solaio con scarico bidirezionale.

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Veduta chiesetta Santa Marta

Fondamena de l’Arzare

Quartiere Santa Marta

Quartiere Santa Marta (oggi)


Fotopiano zona di progetto

Planimetria progetto

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Pianta piano tipo

Pianta piano terra

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Prospetto nord

Prospetto sud

Prospetto ovest

71


3,0m

6,0m

5,8m

5,8m

3,0m

6,0m

6,0m

5,8m

5,8m

Pianta strutturale (acciaio + x-lam)

72

3,0m


Vista corte

73


74


STUDIO PROGETTO Italia

Estero

2012|13

2013|14

2014|15

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PROYECTOS A R Q U I T E C TONICOS III 2014|15 Prof.ssa P. de Diego Prof. J. M. Mercé

CUERPO Y OBJETOS La asignatura de proyectos hecha en erasmus, se define por la liberdad en el desarollo de la idea y del programa. Habìa pero atencion in algunos temas basico como la lectura del lugar, agrupaciòn orizontal o vertical, publico y privado, accessibilidad. La asignatura era dividida en dos eserjicios. El primero era la creaciòn de una guarderia, el segundo el estudio de una tienda de ropa. Il corso di progettazione svolto durante il programma Erasmus, si è caratterizzato per la libertà data nello sviluppo dell’idea e del programma. Dava però attenzione ad alcuni temi fondamentali come lettura del luogo, sviluppo orizzontale o verticale, pubblico e privato e accessibilità. Il corso si divideva in due esercizi differenti. Il primo la creazione di una scuola materna, il secondo lo studio di un negozio di abbigliamento.

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EJERCICIO I / ESERCIZIO I El proyecto de una guarderìà es el risultado de un estudio preciso de agregaciònes de espacios funcionales para un grupo de alumnos con edad entre lo cero e los seis años. Un zona es para los de edad hasta los tres años, el otro lado es para alumnos mas grande hasta los seis, conectado por una zona administrativa y directa a los maestros. Todas las aulas tienen accesso directo con los patios. La progettazione di una scuola materna è il risultato di uno studio accurato di aggregazioni di spazi funzionali per un gruppo di alunni di età compresa tra zero e sei anni. Un’ala è destinata agli alunni fino ai tre anni, l’altra agli alunni più grandi, collegata attraverso una zona amministrativa e riservata agli educatori. Tutte le aule hanno accesso diretto ai due patii.

Planta cubiertas / Pianta coperture 78


Planta / Pianta

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Alzado sur / Prospetto sud

Secciòn BB’ / Sezione BB’

Secciòn CC’ / Sezione CC’

Alzado este / Prospetto est

Secciòn AA’ / Sezione AA’



AxonomĂŠtria / Assonometria

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Patio

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EJERCICIO II / ESERCIZIO II El espacio de estudio es la rehabilitación de un lugar de bar en tienda de herramientas y ropa para la escalada. El elemento clave es una parede de escaldada instalado en el sótano, y que, attreverso una doble altura, caracteriza el techo de la planta baja. La idea es permitir que el cliente pueda probar la ropa técnica antes de comprar. Lo spazio studiato è il riadattamento di un luogo da bar a negozio di strumenti e abbigliamento per scalata. L’elemento fondamentale è una parete da scalata installata al piano interrato e che, attraverso una doppia altezza, caratterizza il soffitto del piano terra. L’idea è quella di permettere al cliente di provare l’abbigliamento tecnico prima dell’acquisto.

Estudio del logo de la tienda / Studio del logo del negozio

1 ELIGE / SCEGLI

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2 PRUEBA / PROVA

3 COMPRA / COMPRA


Secciòn / Sezione

Planta 0 / Pianta 0

Planta -1 / Pianta -1

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AxonomĂŠtria / Assonometria

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Interior / Interno

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WORKSHOP E S T U D I O B A RO Z Z I V E I GA 2012|13 Prof. F. Barozzi

A N I N D U ST R I A L TA L E Il workshop ha come scopo il dar forma ad un frammento di città in un contesto industriale, definendo attraverso quali architetture e spazi urbani la struttura industriale esistente può raggiungere la densità, la complessità e l’intensità di uno spazio urbano. Viene a definirsi una linea di pensiero legata ad una progettazione pensata per la città, agli spazi pubblici, all’importanza della preesistenza e al suo valore come punto di partenza di un progetto e non come ostacolo; un valore che determina un legame, un legame consapevole e libero allo stesso tempo.

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CITE’ INDUSTRIELLE Il progetto generale cerca di svelare una nuova possibile cité industrielle contemporanea, fatta di spazi di relazione, di mixité funzionale, di trasformazioni dell’esistente e di nuovi manufatti. Sulla base di un progetto urbano comune si va a creare una collezione di architetture autonome ma specifiche per il luogo che ne deriverà, svelando un nuovo possibile racconto industriale: un inatteso scenario urbano sul bordo del Canale Industriale Nord. Il progetto nel particolare tratta il tema delle preesistenze definite come archeologia industriale, con la volontà di creare un segno urbano forte. Esso diventa limite tra l’area di progetto e il parco che va a crearsi al centro del masterplan generale e allo stesso tempo cerca di unire le tre entità distaccate nello stato di fatto in un unico grande edificio adibito a complesso scolastico, creando così lo spazio pubblico tra il limite del progetto e la preesistenza industriale.

Pianta piano terra

Pianta piano primo

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Prospetto est

Prospetto ovest

Sezione A

Prospetto sud

Prospetto nord

Sezione B

Auditorium

Segreteria

Aule

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Assonometria

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Fotomontaggio

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WORKSHOP PIERRE LOUIS F A L O C I 2013|14 Prof. P. L. Faloci

L ’ A RC H E O LO G I A Il Workshop autunnale ha trattato la problematica dell’archeologia e della sua valorizzazione attraverso l’opera architettonica e paesaggistica di un percorso sopraelevato sopra le rovine romane del sito archeologico di Mariana in Corsica. In pochi giorni si è potuto elaborare un’ idea capace di affrontare i temi dell’opacità, della trasparenza, della traslucidità e del filtro per rapportarsi con il passato, con un paesaggio diverso e con un linguaggio contemporaneo.

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L’ESPLOSIONE DELLA SCATOLA NERA Ispirandosi al titolo e al tema proposto dal workshop, il progetto si basa sul concetto della scatola nera come dispositivo visivo della realtà. Questa realtà è però spesso modificata dall’occhio del fotografo, che proprio attraverso la scatola nera ci offre una sua interpretazione dell’oggetto fotografato. Allo stesso modo il progetto vuole proporre un’interpretazione della realtà, modificata dall’effetto della luce e dallo sguardo di chi utilizza queste cinque scatole nere disposte sulle rovine. Queste strutture collegate da un percorso sopraelevato definiscono il filtro e il passaggio attraverso il quale si può varcare il limite di una grande copertura che diventa monumento di luce e filtro della realtà percepita attraverso la scatola nera.

Sezioni e prospetti

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Planimetria e sezione 97


Sezione

Pianta

Vista

Viste esterne 98


Vista interna

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WORKSHOP P A R E D E S P E D R O S A ARQUITECTOS 2014|15 Prof. I. Pedrosa Prof.ssa A. G. Paredes

L O S PA Z I O D E L T E M P O Il workshop interviene nell’isola del Lazzaretto Nuovo e nella sua architettura, oggi dimenticata, proponendo un nuovo approcio di “teatro diffuso” nel quale lo spettatore si muove intorno a diverse scene, che possono essere simultanee. Si dà così un nuovo uso all’architettura del Tesone Grande, agli spazi aperti e agli scavi archeologici, proponendo situazioni che non sarebbero possibili nei teatri tradizionali. Viene rappresentata l’opera El retablo De Maese Pedro con la musica composta da Manuel de Falla (1876-1946), ispirata al capitolo XXVI di El Quijote de Cervantes (1547-1616).

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LA LEGGEREZZA Vogliamo proporre uno spazio musicale dove gli spettatori si muovono in tutta l’isola intorno alle diverse scene. Il patrimonio architettonico si inserisce sia nel tempo presente sia nell’opera musicale. Tutta l’isola è il teatro di cui necessita Venezia. Nel retablo, Don Quijote è uno spettatore del teatro di marionette di Maese Pedro nel quale si racconta la storia di Melisendra, moglie di Don Gaiferos, prigioniera del re Moro Marsilio nella torre di un castello, nella città immaginaria di Sansueña. Il racconto si sviluppa nella corte di Carlo Magno, Don Gaiferos libera Melisendra; durante la fuga entrambi vengono inseguiti dai mori a cavallo. Nella nostra rappresentazione, Melisendra insieme al suo amato fugge dall’isola, città immaginaria di Sansueña, dirigendosi verso la lagna veneta attraverso un’imbarcazione.

Rilievo del Teson grande

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Masterplan

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Atto 3 | Piazza dei Mori

Atto 1 | Palazzo di Carlo Magno 104

Atto 2 | Torre dei Mori


Atto 4 | Paesaggio, arrivo del principe 105


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Atto 1 | Palazzo di Carlo Magno

Atto 2 | Torre dei Mori

Atto 3 | Piazza dei Mori

Atto 4 | Paesaggio, arrivo del principe

Plastico Lazzaretto Nuovo

Plastici concettuali

Esposizione Wave 2015

Fotomontaggio sopra disegno di Otto Morach


Plastico Atto 4

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