IX Rapporto Aniasa

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RAPPORTO ANIASA sul noleggio veicoli 2009


ANIASA ANIASA rappresenta all’interno di FISE, Federazione Imprese di Servizi, le imprese private esercenti servizi di locazione veicoli senza conducente. Attraverso FISE le imprese ANIASA aderiscono a Federturismo e Federtrasporto, organismi di Confindustria che aggregano le maggiori componenti della “filiera turistica” e del mondo del trasporto. In ambito UE ANIASA aderisce a Leaseurope, che raggruppa le analoghe strutture associative di categoria e costituisce punto di riferimento in sede europea. Le imprese rappresentate da ANIASA svolgono attività di: • locazione a breve termine, rivolta alla clientela nazionale ed estera; • locazione a lungo termine, essenzialmente destinata alle esigenze del mondo imprenditoriale; • gestione di flotte aziendali (fleet management e servizi automobilistici); • locazione di veicoli industriali, di grande interesse per le molteplici modalità di trasporto. Per le aziende associate, ANIASA svolge le seguenti attività: • cura la raccolta e l’elaborazione dei dati utili al monitoraggio del mercato dell'autonoleggio; • promuove e gestisce il rapporto con le Istituzioni legislative nazionali e comunitarie per lo sviluppo e l’adeguata regolamentazione del mercato; • tutela gli interessi degli associati in materia economica e fiscale, fornendo assistenza e consulenza sull’applicazione delle norme di riferimento; • stipula il CCNL del settore ed elabora indirizzi di politica sindacale per le imprese, offrendo ogni tipo di assistenza in materia; • promuove iniziative utili a diffondere la cultura dell’autonoleggio. Con compiti a carattere consultivo e di studio sono attivi in ANIASA vari Gruppi di Lavoro composti da responsabili tecnici ed operativi designati dalle associate: • • • • • • • • •

Rapporti Sindacali Trasporti e Mobilità Normativa Tributaria Rapporti con i Comuni e altri Enti Sicurezza Problematiche Assicurative Turismo Remarketing e Valori Residui Osservatorio Dati e Statistiche

Comitato di Presidenza ANIASA Presidente: Vice Presidenti:

Past President:

Roberto Lucchini Maurizio Ceci Paolo Ghinolfi Jaromir Hajek Alain Juan Vittorio Maggiore Fabio Spaccasassi Gian Luca Soma


SOMMARIO PREMESSA TECNICA SINTESI DEL IX RAPPORTO 2009 ASPETTI MACROECONOMICI

4 5 8

Capitolo 1 IL NOLEGGIO A BREVE TERMINE NEL 2009

16

1.1 IL NOLEGGIO A BREVE TERMINE NEL 2009

17

1.2 ANALISI DEL FATTURATO

18

1.3 ANALISI DEI VOLUMI

20

1.4 IL CLIENTE

21

1.5 ANALISI DELLA FLOTTA

22

1.6 UTILIZZO DELLA FLOTTA

25

1.7 CONFRONTO AEROPORTI/DOWNTOWN

26

1.8 CONFRONTO VETTURE/FURGONI

26

1.9 STAZIONI E ADDETTI

27

1.10 ANALISI DEI FURTI

27

1.11 ANALISI DELLE SERIE STORICHE

33

Capitolo 2 IL NOLEGGIO A LUNGO TERMINE NEL 2009 2.1 IL NOLEGGIO A LUNGO TERMINE NEL 2009

34 35

2.2 LA DOMANDA DI MOBILITÀ DEGLI ITALIANI

40

2.3 LA DOMANDA DI NOLEGGIO A LUNGO TERMINE

42

2.4 L’OFFERTA DI NOLEGGIO A LUNGO TERMINE

48

Capitolo 3 IL FLEET MANAGEMENT NEL 2009

56

Capitolo 4 PRIMI DATI 2010

58

4.1 IL NOLEGGIO A BREVE TERMINE - PRIMO TRIMESTRE 2010

59

4.2 IL NOLEGGIO A LUNGO TERMINE - PRIMO TRIMESTRE 2010

62

IMPRESE ASSOCIATE

64


4

PREMESSA TECNICA Il settore comprende le attività di noleggio veicoli a breve e lungo termine e tutti i servizi accessori che vengono offerti dagli operatori. Generalmente per breve termine si intendono noleggi da 1 giorno a 1 mese, estensibili fino a 11 (c.d. plurimensili), mentre per lungo termine si tratta di noleggi di durata da 24 a 48-60 mesi. Ancorché i due segmenti di attività vengano trattati separatamente e sommati nel calcolo complessivo del comparto, bisogna ricordare che esiste da anni un rapporto di fornitura da parte del noleggio a breve termine verso il lungo termine – che acquista servizi di car replacement e preleasing – e che, più di recente, si è affermato anche il rapporto inverso, ossia di noleggiatori a lungo termine che forniscono i veicoli agli operatori del breve. Inoltre, ci sono dei casi in cui alcuni o tutti i servizi accessori vengono offerti senza il noleggio del veicolo, il fleet management. Questo speciale comparto del settore è trattato distintamente, considerando che non è possibile sommare i veicoli in noleggio con i veicoli a cui sono erogati solo alcuni servizi di gestione: non si tratta sempre, infatti, degli stessi servizi e inoltre su una stessa vettura possono intervenire come fornitori di servizi diversi anche due o più operatori, rendendo pertanto praticamente impossibile assegnare l’auto “in gestione” all’uno o all’altro (né a entrambi, ovviamente). Il comparto sviluppa anche un’attività rilevante di rivendita degli stessi veicoli usati al termine del periodo di utilizzo (da 6 mesi a oltre 48 mesi). Pur trattandosi di un fattore della produzione e non di un’attività “tipica”, questi ricavi vengono compresi, separatamente, nella valorizzazione economica del comparto. Per la parte relativa al noleggio a breve termine, i dati sono stati acquisiti direttamente presso gli operatori dal Centro Studi Fleet&Mobility e da questo controllati, analizzati ed elaborati. In casi limitati e di minor rilievo, in mancanza di rilevazioni puntuali, sono state effettuate delle stime, sulla base di dati certi. Il Centro Studi Fleet&Mobility ha anche redatto il testo e le tabelle del noleggio a breve e dello scenario macroeconomico. Per il noleggio a breve (rent-a-car), oltre agli 11 operatori associati all’ANIASA, la misurazione include tutti o quasi gli operatori, anche piccoli, che operano sul territorio nazionale ovvero in ambito locale. Il censimento di queste imprese, che ha escluso le imprese locali che operano come licenziatari di grandi società di noleggio (o comunque sotto il loro brand) e quelle che sono di fatto delle concessionarie auto che offrono anche un servizio di noleggio, ha portato a individuare 150 operatori i cui indicatori chiave sono a volte diversi dai grandi noleggiatori. Per la parte relativa al noleggio a lungo termine ed al fleet management, i dati sono stati acquisiti, controllati, analizzati ed elaborati dall’ANIASA. In casi limitati e di minor rilievo, in mancanza di rilevazioni puntuali, sono state effettuate delle stime, sulla base di dati certi. Per il noleggio a lungo termine, sono stati censiti 42 operatori, di cui 20 associati all’ANIASA (che rappresentano circa il 95% del mercato).


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SINTESI del IX Rapporto 2009 Principali Indicatori 2009

2008

Var 09/08

4.820

4.971

-3%

Flotta circolante

669.978

702.595

-4,7%

- breve termine: flotta massima

148.342

167.530

-11%

- lungo termine: end fleet

521.636

535.065

-2,5%

Immatricolazioni (auto + altro)

241.796

330.879

-27%

7.154

7.540

-3%

Fatturato BT+LT+Fleet Management

Addetti diretti: BT+LT+Fleet management

Dopo 15 anni di crescita, nel 2009 anche il settore del noleggio veicoli ha risentito della crisi generale dell’economia, con un fatturato totale in calo del 3% (4.820 milioni di €) e una flotta circolante ridottasi del 4,7% ed attestatasi a 670.000 unità. Sono anche calate sensibilmente le immatricolazioni di veicoli (-27%), in particolare di autovetture (-26%) e, ancora di più, quelle di furgoni (-41%). Una situazione quindi molto differente dagli anni passati, contrassegnati da indici positivi anche a due cifre, in cui la difficile congiuntura ha obbligato, specialmente la clientela delle imprese, a ridurre le spese per i trasporti/mobilità. Il noleggio a breve termine ha registrato nel 2009 un calo del giro d’affari del 6%, una percentuale comunque di poco superiore al decremento del PIL (-5%) e sicuramente inferiore all’andamento di numerosi altri comparti industriali e di servizi, ridimensionati da una crisi mai vista per gravità ed estensione. In primo luogo la contrazione delle componenti finanziarie ed economiche delle attività ha determinato una rilevante diminuzione dei viaggi di lavoro, con la conseguenza di un calo del 12% della domanda di noleggio da parte della clientela business. Con l’imperativo “riduzione dei costi”, sono state ridotte le trasferte aziendali, sono stati ripianificati gli incontri a fini commerciali e di assistenza. Anche i viaggi per fini turistici degli italiani ed i flussi di incoming verso l’Italia, specialmente tramite i vettori aerei, sono diminuiti (-8%), sia per la ridotta propensione al consumo, sia per le pesanti difficoltà registrate in Paesi usualmente promotori di turismo verso le aree mediterranee. Si è trattato, peraltro, di una tendenza che non ha rallentato la crescita – verificatasi anche nel nerissimo 2009 – nell’area fondamentale del turismo, con un più che apprezzabile incremento dell’1% del giro d’affari. In relazione alle passate esperienze, le società di noleggio hanno dato dimostrazione di efficienza e flessibilità riuscendo fin da ottobre 2008 (agli albori della crisi) a riconfigurare i mezzi di produzione, essenzialmente la flotta veicoli, in vista dell’avvenuto restringersi della domanda, trovando con successo soluzioni a sostegno della redditività aziendale.


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° SINTESI DEL IX RAPPORTO 2009

RAPPORTO ANIASA

Prima di tutto si è attuata una forte riduzione dei costi della flotta, realizzata con un maggior periodo di impiego dei veicoli disponibili, passata per le auto da 6/8 a 10/11 mesi (e questo incremento di permanenza in flotta ha comportato la forte diminuzione di immatricolazioni, -29% rispetto al 2008). Inoltre l’utilizzo medio della flotta è cresciuto di 2 punti percentuali, arrivando al 70%. Infine, pur con una flotta dotata di 15.000 mezzi in meno (-11% sul 2008), si è mirato ad una ancora migliore offerta ed organizzazione dei servizi, specialmente dei sistemi di prenotazione, mirando, tra l’altro, a soddisfare sia il cliente turistico, che sempre più noleggia a ridosso della partenza con pochissimi giorni di preavviso, sia la clientela business, con riduzione dei tempi di consegna/ritiro del veicolo ed estensione degli orari di erogazione dei servizi. In un momento congiunturale che vede grandi difficoltà nell’occupazione, si evidenzia poi anche l’approccio consapevole che le aziende hanno avuto nei confronti delle risorse lavorative, riuscendo a contenere la contrazione media degli addetti entro l’8%, basata principalmente su interventi nelle aree della stagionalità e temporaneità occupazionale. Dopo un 2008 chiuso brillantemente pur in presenza della fase iniziale della crisi globale, il 2009 ha visto il segno meno anche nelle tabelle dati del noleggio a lungo termine, che da 15 anni registravano invece per ogni voce risultati più che apprezzabili. Il primo dato che si evidenzia è il calo delle immatricolazioni, passate da quasi 200.000 a 145.000, una diminuzione del 27,1% di veicoli nuovi, in particolare di auto (-24,2%) e di furgoni (-43,7%). Le motivazioni sono dovute essenzialmente al rallentamento del rinnovo dei contratti in essere, dettato dal clima di incertezza e di attesa, che ha contrassegnato l’attività dei fleet manager. Aspettando tempi migliori si è preferito prorogare i contratti, transitando dai classici 36 mesi verso i 48 mesi di media, rinviando cioè le decisioni per impegni di medio termine a ripresa ormai certa. E in una situazione di preoccupazione, di cautela generalizzata anche il parco veicoli ha rallentato la forte velocità di crescita verificatasi ininterrottamente dal 2000, registrando un -2,7% e passando da 536 mila a 522 mila unità. Gli effetti della crisi hanno portato le aziende clienti del noleggio a recuperare competitività non solo mirando ad una riduzione di tutti i costi, ma principalmente attraverso una netta ristrutturazione delle proprie organizzazioni: gli oltre 14.000 veicoli aziendali a noleggio circolanti in meno rispetto al 2008 sono dovuti soprattutto alla riduzione del personale (specialmente figure commerciali) da parte delle aziende clienti. Anche gli indicatori di fatturato da noleggio (-0,6%) e da rivendita dei veicoli usati


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(-0,8%) segnano il passo. Dati a prima vista negativi, ma che si possono definire soddisfacenti rispetto a quelli di altri settori colpiti dalla recessione e che vanno comunque visti in relazione alla concordata proroga dei contratti. L’elemento fondamentale che caratterizza comunque positivamente questa prima situazione con indici puntati sul meno (sì, certo, problematica e nuova nella ancora breve storia del noleggio a lungo termine) è la conferma di fiducia che viene dalla clientela. Sessantamila aziende e millequattrocento pubbliche amministrazioni continuano, e sono sempre orientate, a preferire il noleggio rispetto a proprietà e leasing finanziario. E proprio in questa lunga fase di difficoltà economiche si è consolidata la presenza di veicoli a noleggio nel 90% delle aziende di grandi dimensioni e nel 60% di quelle medie e medio piccole, non solo per la intrinseca funzione di attivazione di risparmio, ma anche per la qualità ed ampiezza dei servizi offerti alle aziende per la gestione delle flotte. Per contribuire a ridurre i costi di gestione del parco auto ed in attesa di una fase di ripresa più stabile, le imprese di noleggio hanno prontamente condiviso le decisioni dei fleet manager verso il “down-grading” ed il “down-sizing”, collaborando per la scelta di flotte con veicoli di minori costi, e dimensioni, e consumi, tendenza accompagnata al trend ormai stabilizzato di una rimodulazione “personalizzata” delle prestazioni richieste da ogni singola azienda cliente. Le contromisure del noleggio sono state quindi concrete, semplici, efficaci. Assicurando qualità e soddisfacimento di ogni esigenza di mobilità, nel 2009 il canone medio mensile è diminuito dell’1,3% ed il costo medio per chilometro addirittura del 7,2%. E sono riduzioni di costo realizzate pur a fronte di un considerevole aumento del chilometraggio medio percorso (+6,4%), segnale chiaro che il veicolo aziendale viene utilizzato un po’ meno come benefit e sempre di più come strumento di lavoro. Il noleggio a lungo termine, in quanto attività incentrata su una evoluzione continua, è ora (ancora più di prima) chiamato a perseguire nuove politiche sul fronte commerciale e di assistenza nei servizi offerti. E ciò richiede grande impegno, per di più in una problematica congiuntura economica e in una fase poco espansiva del ciclo di vita, con la emergente necessità di una ferrea valutazione dell’affidabilità creditizia della clientela. Si tratteggiano peraltro anche grandi opportunità, con adeguati interventi specialmente riguardo la rete dei servizi di assistenza, prima fra tutte quella di entrare con forza nel vasto segmento di domanda rappresentato dalle flotte piccolissime e dalle “partite IVA”. Sono già diverse le esperienze attivate in tal senso da parte di molti operatori e certamente nei prossimi anni sarà anche questo terreno di competizione.


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ASPETTI MACROECONOMICI


9

ASPETTI MACROECONOMICI Principali evidenze Il 2009 ha registrato un calo del PIL del 5,1%, in linea con gli andamenti di Germania e Giappone, le altre due grandi economie manifatturiere ed esportatrici. L’intera economia italiana si è contratta, ma mentre i consumi hanno tenuto abbastanza (appena 1% di flessione), l’indice delle esportazioni è arrivato a segnare -19%.

Tabella 1 - Andamento del PIL dei principali paesi. Variazioni % PAESI

2009 vs 2008

USA

-2,4

Giappone

-5,2

Francia

-2,1

Regno Unito

-4,8

Germania

-5,0

Italia

-5,1

Fonti: Varie

Tabella 2 - Andamento del PIL in Italia. Variazioni % 4,0 3,0 2,0 1,0 0 -1,0 -2,0 -3,0 -4,0 -5

1997

1998

1999

2000

Fonti: Banca d’Italia e Istat

2001

2002

2003

2004

2005

2006

2007

2008

2009


10

° ASPETTI MACROECONOMICI

RAPPORTO ANIASA

È significativo della natura non solo economica della crisi il fatto che – a fronte di un calo lievissimo dei consumi – gli investimenti si siano ridotti del 12%: la spesa per investimenti è la spesa trainata dal futuro, dalle aspettative.

Tabella 3 - PIL e principali componenti economici in Italia. Variazioni % 1° trim 09 2° trim 09

3° trim 09 4° trim 09

2009

PIL

-6

-6

-5

-3

-5

Consumi finali nazionali

-2

-1

-1

0

-1

Investimenti fissi lordi

-13

-15

-13

-7

-12

Importazioni

-17

-18

-15

-8

-15

Esportazioni

-22

-23

-19

-11

-19

Fonte: Istat

La flessione economica ha raffreddato la corsa dei prezzi, cresciuti non oltre l’1,1%. Ma questo indice ha una composizione non omogenea. In alcuni settori chiave i prezzi sono rimasti fermi (alimentari e comunicazioni) o sono aumentati con fatica (abbigliamento e tempo libero), mentre le uniche voci realmente deflattive sono state la spesa per abitazione (colpita dalla chiusura di molte attività commerciali) e la spesa per l’energia (raffreddata dalla congiunzione dell’euro forte con il prezzo del petrolio).

Tabella 4 - Variazione dei prezzi per tipologia di spesa in Italia. Variazioni % Tipologia di spesa

2009 vs 2008

Prodotti alimentari e bevande analcoliche

+0,3

Bevande alcoliche e tabacchi

+4,3

Abbigliamento e calzature

+0,9

Abitazione, acqua, elettricità e combustibili

-2,2

Mobili, articoli e spese per la casa

+1,4

Servizi sanitari e spese per la salute

+3,0

Trasporti

+2,1

Comunicazioni

+0,4

Ricreazione, spettacoli e cultura

+1,2

Istruzione

+2,3

Servizi ricreativi e di ristorazione

+1,1

Altri beni e servizi

+3,0

Indice generale

+1,1

Fonte: Istat


11

Il comparto dei trasporti ha segnato nel complesso un aumento dei prezzi pari al 2,1%, ma al suo interno osserviamo il paradosso del forte incremento dei carburanti (7,2%), a fronte di una bolletta energetica generale, che è stata addirittura deflattiva. Un dato importante e utile a valutare le performance dell’autonoleggio è quello relativo ai prezzi per la gestione delle vetture, incrementati di 3,5 punti.

Tabella 5 - Variazione dei prezzi della tipologia “trasporti” in Italia. Variazioni % Tipologie di spesa della categoria “trasporti”

2009 vs 2008

Acquisto automobile

+0,6

Acquisto motocicli e ciclomotori

+0,6

Trasferimento proprietà

-0,1

Acquisto pezzi di ricambio e accessori per mezzi di trasporto

+0,3

Carburanti e lubrificanti

+7,2

Manutenzioni e riparazioni mezzi di trasporto

+3,5

Altri servizi relativi

+2,1

Trasporti ferroviari

+11,9

Trasporti stradali

+1,0

Trasporti aerei

-17,0

Trasporti marittimi e per vie d’acqua interne

+7,5

Trasporti urbani

+0,8

Fonte: Istat

La crisi ha avuto forti ricadute negative sull’occupazione, diminuita di oltre 400mila unità (-1,8%), portando il tasso di disoccupazione dal 7,1 all’8,6%.

Tabella 6 - Occupazione in Italia Dati x 1000

IV trim “09

IV trim “08

Variazione %

Forza lavoro

25.066

25.124

-0,2%

Occupati

22.922

23.350

-1,8%

Persone in cerca di occupazione

2.144

1.774

+20,8%

Tasso di disoccupazione

8,6%

7,1%

+1,5pts

Fonte: Istat


12

° ASPETTI MACROECONOMICI

RAPPORTO ANIASA

Il mercato delle auto nuove ha tenuto, grazie a un piano di incentivi molto aggressivo, che però ha spostato artificialmente la domanda verso le alimentazioni a metano e GPL, arrivate a pesare circa il 22% delle immatricolazioni. Gli incentivi hanno anche accentuato la preferenza per vetture piÚ piccole, arrivate a pesare il 23% del mercato; ma questo era un trend stabile da anni, dovuto in parte anche al fatto che i costruttori hanno gradualmente incrementato le dimensioni delle vetture (misure e motorizzazioni), aiutando i consumatori a scegliere vetture di categoria inferiore.

Grafico 1 - Andamento delle immatricolazioni autovetture in Italia

Dati X 1.000

2.600

2.200

1.800

1.400

1.000 1991

1993

Fonte: Unrae

1995

1997

1999

2001

2003

2005

2007

2009


13

Tabella 7 - Immatricolazioni autovetture per alimentazione 2009

2008

2007

Benzina

36,2%

42,2%

40,6%

Diesel

41,8%

50,6%

55,7%

GPL

15,7%

3,4%

1,2%

Metano

5,9%

3,7%

2,4%

Ibride

0,4%

0,1%

0,1%

Totale

100%

100%

100%

Fonte: Unrae

Tabella 8 - Immatricolazioni autovetture per segmento. Dati percentuali Totale autovetture e fuoristrada 2005

2006

2007

2008

2009

- city car (A)

13,7

15,1

17,4

20,6

23,0

- utilitarie (B)

41,0

41,0

40,5

37,3

40,7

- medie (C-D)

41,3

39,6

38,1

38,5

33,8

- grandi (E-F)

3,9

4,3

4,0

3,6

2,5

Fonte: Unrae

Il comparto del turismo ha registrato un sensibile calo dei viaggi, riscontrabile anche nel minor traffico di passeggeri negli aeroporti italiani. Ma il dato forse più rilevante, che non è solo congiunturale, è l’eccessiva dipendenza del turismo dall’auto. Probabilmente, una causa sta nella difficoltà – per chi usa mezzi di trasporto pubblici (aereo e treno) – di riuscire a raggiungere le tante località distribuite sul territorio. Una maggior attenzione e cura agli snodi di traffico agevolerebbero l’uso combinato di trasporti pubblici e auto privata (a noleggio) per l’ultimo tratto.


14

째 ASPETTI MACROECONOMICI

RAPPORTO ANIASA

Tabella 9 - Numero dei passeggeri per principali aeroporti 2009 Aeroporto

Passeggeri 2009 (000)

Quota %

% vs 2008

Fiumicino

33.808

26%

-4%

Malpensa

17.552

13%

-9%

Linate

8.295

6%

-11%

Bergamo

7.160

5%

10%

Venezia

6.718

5%

-3%

Catania

5.935

5%

-2%

Napoli

5.322

4%

-6%

Ciampino

4.800

4%

0%

Bologna

4.782

4%

13%

Palermo

4.376

3%

-2%

Pisa

4.019

3%

1%

Torino

3.227

2%

-6%

Cagliari

3.333

3%

14%

Verona

3.066

2%

-10%

Bari

2.825

2%

13%

130.278

100%

-2%

Totale 36 APT

Fonte: Assoaeroporti

Tabella 10 - Viaggi per tipologia 2009

2008

Var %

Viaggi per vacanza

97.937

106.810

-8%

Viaggi per lavoro

15.110

16.128

-6%

Totale viaggi

113.047

122.938

-8%

Fonte: Istat (viaggi con almeno un pernottamento)

Tabella 11 - Durata media viaggi per tipologia (numero di giorni) 2009

2008

Var %

Viaggi per vacanza

6,3

6,0

5%

Viaggi per lavoro

3,7

3,9

-5%

Totale viaggi

6,0

5,7

5%

Fonte: Istat (viaggi con almeno un pernottamento)


15

Tabella 12 - Viaggi per tipologia e destinazione (dati percentuali) Viaggi per vacanza

Viaggi per lavoro

Totale viaggi

ITALIA

83,3

79,0

82,7

- Nord

39,0

36,5

38,7

- Centro

19,6

25,6

20,4

- Sud

24,7

16,9

23,6

ESTERO

16,7

21,0

17,3

- Paesi Unione Europea

10,9

13,8

11,3

- Altri Paesi Europei

2,7

2,6

2,7

- Resto del Mondo

3,1

4,6

3,3

100

100

100

TOTALE

Fonte: Istat (viaggi con almeno un pernottamento)


16

Capitolo 1 IL NOLEGGIO A BREVE TERMINE NEL 2009


17

1.1 IL NOLEGGIO A BREVE TERMINE NEL 2009 Principali evidenze Il 2009 è stato un anno difficile, che ha comunque evidenziato – come sempre accade nei momenti di crisi – alcuni tratti caratteristici e fondanti del sistema del rent-a-car. L’autonoleggio è un servizio importante e non facilmente rinunciabile. Gli operatori sono capaci di reagire con rapidità ai cambiamenti del mercato, anche grazie a una notevole flessibilità delle organizzazioni. In particolare, la scelta di tenere le auto più a lungo e di limitare gli acquisti è stata parte della soluzione, che ha permesso di archiviare il 2009 con risultati meno negativi rispetto alle previsioni iniziali. Anche la decisione di ridurre le organizzazioni (network e addetti), pur difficile e dolorosa, è stata determinante per garantire lo stato di salute minimo (sopravvivenza) delle imprese. In un anno in cui la priorità non erano i volumi, bensì la protezione della redditività, gli operatori sono stati adeguatamente selettivi nel servire la parte migliore della domanda, quella turistica, disponibile a riconoscere il giusto valore al servizio.

Tabella 13 - Indicatori chiave del noleggio a breve termine 2009

2008

Var %

1.049.996.308

1.113.561.616

-6%

Giorni di noleggio

29.399.545

32.125.740

-8%

Numero di noleggi

4.523.112

4.855.429

-7%

Durata media per noleggio (gg)

6,5

6,6

-2%

Prezzo medio per noleggio (€)

232

229

1%

Prezzo medio per giorno di noleggio (€)

36

35

3%

70%

68%

2pts

Flotta media

114.382

129.000

-11%

Flotta puntuale al 30 agosto

148.342

167.530

-11%

96.792

136.595

-29%

Punti vendita (stazioni di noleggio)

2.652

2.752

-4%

Dipendenti

4.519

4.912

-8%

Fatturato

Utilizzo medio della flotta

Immatricolazioni (auto e furgoni)

(1)

(1) Le immatricolazioni non includono i veicoli immatricolati da società non rent-a-car che noleggiano tali veicoli agli operatori del rent-a-car. Tali veicoli sono invece inclusi nella flotta.


18

° IL NOLEGGIO A BREVE TERMINE NEL 2009

RAPPORTO ANIASA

1.2 ANALISI DEL FATTURATO L’autonoleggio a breve ha registrato nel 2009 un calo del giro d’affari del 6%, in un contesto di crisi che ha visto il PIL scendere di oltre il 5%. L’indice del PIL è la media di tutte le attività economiche del Paese, al cui interno coesistono spese primarie, meno sacrificabili in tempi di crisi, e spese voluttuarie, che invece tendono a scendere molto più della media, proprio perché costituiscono le più “rinunciabili”. Il fatto che il rent-a-car sia quasi in linea con la media generale indica che questo servizio è ormai un’attività necessaria per il Paese, in quanto garantisce una funzione di mobilità non sostituibile, sia per il sistema della produzione sia per l’industria del turismo. Lo “strabismo” tra il fatturato proveniente dal segmento leisure, in crescita, e quello proveniente dalle imprese, in calo, si riflette, seppur in modo più temperato, nell’andamento del fatturato sviluppato nei centri urbani (downtown, in calo del 7%) rispetto al fatturato sviluppato negli aeroporti (in calo sì, ma del 4%), dove più si concentra la domanda turistica. Il fatturato generato dal sistema dei licenziatari e dei franchisee è calato del 9%, mentre quello sviluppato dalle stazioni di noleggio corporate o dagli agenti è calato meno, del 5%. È un fenomeno abbastanza normale, in quanto gli operatori tendono a gestire direttamente le stazioni più importanti, affidando invece a terzi quelle che intercettano la domanda più marginale, che risente di più della crisi. Tabella 14 - Distribuzione del fatturato per tipologia di veicolo, operatore e location 2009

2008

Var %

1.049.996.308

1.113.561.616

-6%

- fatturato su vetture

982.827.744

1.038.119.831

-5%

- fatturato su furgoni

67.168.564

75.441.785

-11%

- fatturato generato da corporate/agenti

965.920.853

1.021.497.864

-5%

- fatturato generato da licenziatari/franchisee

84.075.455

92.063.743

-9%

- fatturato realizzato presso aeroporti

516.810.742

538.911.810

-4%

- fatturato realizzato presso downtown

533.185.566

574.649.806

-7%

Fatturato totale Distribuzione per tipologia veicolo

Distribuzione per tipologia di operatore

Distribuzione per tipologia di location

Analizzando la composizione del giro d’affari, si osserva comunque che tutto il calo è stato determinato dalla domanda di noleggio proveniente dalle imprese, mentre la domanda di noleggio per turismo privato ha prodotto addirittura un incremento pari all’1% del fatturato. La domanda di noleggio per motivi d’affari ha determinato una flessione a due cifre del giro d’affari (-14% vs il 2008), segno evidente che le imprese hanno ridotto la spesa per i viaggi di lavoro.


19

CAPITOLO 1

Questo fenomeno si riscontra anche nell’analisi del fatturato del segmento furgoni, che ha registrato un calo dell’11% rispetto al 2008, a fronte di un calo del 5% del segmento delle vetture. Anche la domanda di noleggio per sostituire temporaneamente l’auto indisponibile (replacement) ha registrato un calo, seppur contenuto all’8%; la riduzione sarebbe stata ancora più consistente se il sistema del noleggio a lungo termine, vero grande acquirente di questo servizio, non avesse nel 2009 prorogato molti contratti in scadenza fino a 48 mesi e oltre i 150mila chilometri, determinando un aumento di manutenzione sulle vetture e un conseguente aumento di domanda per vetture sostitutive.

Tabella 15 - Analisi fatturato per unit e fatturato per unit su valore immatricolazioni unitario

Fatturato/Flotta media

2009

2008

Var %

9.180

8.632

6%

74%

67%

9%

Fatturato x unit /Valore immatricolazioni x unit

Tabella 16 - Distribuzione del fatturato per motivo di noleggio 2009

2008

%

%

Var %

1.049.996.308

100%

1.113.561.616

100%

-6%

- di cui generato per leisure

551.299.284

53%

544.966.827

49%

1%

- di cui generato per business

369.299.749

35%

428.001.208

38%

-14%

- di cui generato per replacement

129.397.273

12%

140.593.581

13%

-8%

Fatturato totale


20

° IL NOLEGGIO A BREVE TERMINE NEL 2009

RAPPORTO ANIASA

1.3 ANALISI DEI VOLUMI I viaggi sono diminuiti nel 2009 dell’8%. Di conseguenza, sono diminuiti allo stesso modo i noleggi (-7%) e i giorni di noleggio (-8%). La differenza, lieve, di performance tra “noleggi” e “giorni” è dovuta al fatto (già evidenziato) che, a fronte di una tenuta dei noleggi per turismo privato, sono calati molto i noleggi da replacement, che includono i “plurimensili”, con un elevato contenuto di “giorni”. La conferma arriva anche dall’analisi della durata media dei noleggi, passata dai 6,6 giorni del 2008 ai 6,5 giorni del 2009 (-2%). Tabella 17 - Distribuzione dei giorni di noleggio per tipologia veicolo e operatore 2009

2008

Var %

29.399.545

32.125.740

-8%

- giorni di noleggio di vetture

27.930.836

30.491.489

-8%

- giorni di noleggio di furgoni

1.468.709

1.634.251

-10%

- realizzati da corporate/agenti

27.084.378

29.477.101

-8%

- realizzati da licenziatari/franchisee

2.315.167

2.648.640

-13%

- giorni realizzati presso aeroporti

13.309.044

14.082.355

-5%

- giorni realizzati presso downtown

16.090.501

18.043.383

-11%

Giorni di noleggio totali Distribuzione per tipologia veicolo

Distribuzione per tipologia di operatore

Distribuzione per tipologia di location

Tabella 18 - Distribuzione del numero dei noleggi per tipologia veicolo, operatore e location 2009

2008

Var %

4.523.112

4.855.429

-7%

- noleggi di vetture

4.198.878

4.508.489

-7%

- noleggi di furgoni

324.233

346.940

-7%

4.189.809

4.470.838

-6%

333.302

384.590

-13%

- noleggi realizzati presso aeroporti

2.332.720

2.498.165

-7%

- noleggi realizzati presso downtown

2.190.392

2.357.264

-7%

Numero dei noleggi totali Distribuzione per tipologia veicolo

Distribuzione per tipologia di operatore - noleggi realizzati da corporate/agenti - noleggi realizzati da licenziatari/franchisee Distribuzione per tipologia di location


21

CAPITOLO 1

Tabella 19 - Durata media (in giorni) per noleggio per tipologia veicolo e operatore 2009

2008

Var %

6,5

6,6

-2%

- di cui durata media per noleggio di vetture

6,7

6,8

-2%

- di cui durata media per noleggio di furgoni

4,5

4,7

-4%

- di cui durata media di corporate/agenti

6,5

6,6

-2%

- di cui durata media di licenziatari/franchisee

6,9

6,9

1%

- di cui durata media per noleggio presso aeroporti

5,7

5,6

1%

- di cui durata media per noleggio presso downtown

7,3

7,7

-4%

Durata media per noleggio Durata media per tipologia veicolo

Durata media per tipologia di operatore

Durata media per tipologia di operatore

Solo due segmenti hanno registrato un aumento (+1%) della durata media dei noleggi, i licenziatari e gli aeroporti. Si possono avanzare due ipotesi diverse. Per i licenziatari, è possibile che, avendo registrato un calo in volume e in valore superiore alla media del settore, il segmento dei noleggi leisure non abbia tenuto abbastanza da bilanciare le durate lunghe dei noleggi replacement, in particolare dei plurimensili. Per gli aeroporti, il discorso è più complesso. Come si vede nell’analisi della flotta, gli operatori sono stati molto prudenti e si sono trovati a lavorare con un numero di vetture a volte insufficiente a soddisfare la domanda, nei momenti di picco. Pertanto, è probabile che le stazioni aeroportuali fossero più fornite (o meno sfornite) e, dunque, anche chi doveva prendere un’auto per una durata lunga venisse indirizzato lì.

1.4 IL CLIENTE Il profilo del cliente che emerge nel 2009 non si discosta sostanzialmente da quello del 2008: maschio, italiano, 40/50enne. Possiamo solo osservare la minor presenza di europei e americani, che hanno portato il peso degli italiani dal 62 al 64%, e il calo dell’attività di noleggio per le imprese, che ha spostato il peso dei turisti leisure dal 47 al 50%. Anche i clienti sotto i 35 anni sono diminuiti, dal 30 al 28%, ma probabilmente solo per il passare del tempo.


22

° IL NOLEGGIO A BREVE TERMINE NEL 2009

RAPPORTO ANIASA

Tabella 20 - Distribuzione del numero dei noleggi per sesso, età, nazionalità, motivo di utilizzo 2009

2008

- noleggi a clienti maschi

87%

88%

- noleggi a clienti femmine

13%

12%

- noleggi a clienti con età da 18 a 35 anni

28%

30%

- noleggi a clienti con età da 36 a 55 anni

56%

54%

- noleggi a clienti con età oltre i 55 anni

16%

16%

- noleggi a clienti di nazionalità italiana

64%

62%

- noleggi a clienti di nazionalità europea

26%

27%

- noleggi a clienti di nazionalità americana

4%

5%

- noleggi a clienti di altra nazionalità

6%

6%

- noleggi per leisure

50%

47%

- noleggi per business

39%

41%

- noleggi per replacement

11%

12%

Distribuzione per sesso

Distribuzione per età

Distribuzione per nazionalità

Distribuzione per motivi di utilizzo

1.5 ANALISI DELLA FLOTTA La flotta è il principale fattore della produzione e la sua gestione è il vero know how degli operatori dell’autonoleggio a breve. In questo, nel 2009, gli operatori hanno dato prova di grande capacità, dimostrando che il settore ha la flessibilità per passare da un modello di business caratterizzato da elevata dotazione e veloce rotazione dei veicoli, orientato alla ricerca dei volumi marginali, a un modello – quello che emerge nel 2009 – basato su una flotta essenziale e ruotata più lentamente, orientata più a una selezione della domanda. Ovviamente, lo scenario economico e il contesto del settore hanno dato la loro spinta a tale cambiamento: a) alla fine del 2008 l’economia internazionale e gli stessi indicatori del noleggio suggerivano grande prudenza nel dotarsi di una flotta cospicua; b) nella primavera del 2009 i costruttori si sono trovati di fronte a una domanda di auto (spinta dagli incentivi) non prevista, che ha reso difficile gli approvvigionamenti dei noleggiatori, soprattutto quelli non pianificati, dettati a loro volta da una domanda meno debole delle attese. Ricordiamo che i noleggiatori sono per i costruttori “grandi” clienti, perché acquistano in quantità, ma non “buoni” clienti, visti gli sconti.


23

CAPITOLO 1

Tabella 21 - Distribuzione della flotta media per tipologia di veicolo e operatore

Flotta media

2009

2008

Var %

114.382

129.000

-11%

Distribuzione della flotta media per tipologia veicolo - di cui vetture

107.709

121.209

-11%

- di cui furgoni

6.673

7.791

-14%

104.802

117.409

-11%

9.580

11.591

-17%

Distribuzione della flotta media per tipologia di operatore - di cui di corporate/agenti - di cui di licenziatari/franchisee

Tabella 22 - Permanenza media dei veicoli in flotta (mesi) 2009

2008

Permanenza di vetture in flotta

11

9

Permanenza di furgoni in flotta

17

16

Tabella 23 - Distribuzione della flotta puntuale per tipologia di veicolo e operatore

Flotta puntuale al 30 agosto

2009

2008

Var %

148.342

167.530

-11%

Distribuzione della flotta puntuale per tipologia veicolo - flotta puntuale vetture

141.722

159.801

-11%

- flotta puntuale furgoni

6.620

7.729

-14%

Distribuzione della flotta puntuale per tipologia di operatore - flotta puntuale di corporate/agenti

137.979

154.425

-11%

- flotta puntuale di licenziatari/franchisee

10.363

13.105

-21%

Nel 2009 la flotta media disponibile è stata dell’11% inferiore a quella del 2008, con contrazioni ancora maggiori nel segmento dei furgoni (-14%) e nel canale dei licenziatari (-17%). Ma la contrazione della flotta media disponibile non è stata né l’unica né forse la più importante risposta degli operatori a salvaguardia della redditività, in un anno di domanda fiacca. L’altra leva su cui hanno agito positivamente è stata la rotazione della flotta, rallentata rispetto all’anno precedente. Nel 2008 le auto venivano sostituite in media dopo 9 mesi e i furgoni dopo 16 mesi.


24

° IL NOLEGGIO A BREVE TERMINE NEL 2009

RAPPORTO ANIASA

Nel 2009 la sostituzione delle auto c’è stata dopo 11 mesi, con un incremento di permanenza del 22%, e quella dei furgoni dopo 17 mesi (+6% di permanenza). Questo ha consentito di tenere la contrazione della flotta all’11%, ma diminuendo fortemente le immatricolazioni: meno 29% le auto e meno 31% i furgoni.

Tabella 24 - Numero e valore delle immatricolazioni per tipologia di veicolo 2009

2008

Var %

96.792

136.595

-29%

- di cui vetture

91.840

129.396

-29%

- di cui furgoni

4.952

7.198

-31%

1.207.117.909

1.753.681.829

-31%

- di cui vetture

1.136.075.638

1.629.506.362

-30%

- di cui furgoni

72.173.113

124.175.467

-42%

12.471

12.839

-3%

- di cui vetture

12.370

12.593

-2%

- di cui furgoni

14.573

17.251

-16%

Immatricolazioni

Valore delle immatricolazioni (euro)

Valore medio unitario delle immatricolazioni

È stato un segnale forte, anche verso i costruttori, che (insieme alle minori immatricolazioni del noleggio a lungo termine – pure dettate in buona parte da un allungamento delle rotazioni) ha determinato una contrazione delle immatricolazioni “uso noleggio” del 26%. È un calo impressionante, superato solo dal -30% delle immatricolazioni a società, soprattutto se confrontato con il mercato retail, cresciuto del 13% grazie a forti incentivi. In realtà, i due fenomeni sono più collegati di quanto si possa ritenere. Proprio gli incentivi alla rottamazione hanno messo fuori mercato le auto usate dei noleggiatori, in particolare quelle del breve termine, semi-nuove, ma spesso più care delle stesse auto nuove con incentivo. La politica di contenimento dei costi della flotta non si è limitata ai volumi di acquisto. Anche in termini di valore, gli operatori hanno orientato la scelta verso modelli di valore leggermente più contenuto, abbassando il valore unitario dei veicoli acquistati del 3%. Questa operazione ha interessato le auto (-2% di valore unitario medio), ma soprattutto i furgoni, il cui valore unitario medio degli acquisti è diminuito del 16%. Questo orientamento si evince anche dall’analisi della flotta per segmento di auto. Nel 2009 le piccole e le utilitarie (segmenti A e B) rappresentavano esattamente metà della flotta, con un incremento di ben 14 punti rispetto al 2008, quando erano il 36% del totale. Questa maggior quota è stata erosa più al solo segmento C, le auto medie, (che ha perso 8 punti, dal 34 al 26%) che a tutti gli altri (segmenti D, E ed F – meno 6 punti complessivamente).


25

CAPITOLO 1

Tabella 25 - Flotta media per segmento di auto Flotta media 2009

%

- di cui segmento A – piccole

16%

- di cui segmento B – utilitarie

34%

- di cui segmento C – medie

26%

- di cui segmento D – medie-superiori

16%

- di cui segmento E – superiori

6%

- di cui segmento F – alto di gamma

2%

Per quanto riguarda il fenomeno del rent-to-rent, ossia auto immatricolate da operatori del noleggio a lungo termine e noleggiate agli operatori del rent-a-car, non ci sono dati ufficiali, e dunque non si può fare altro che segnalare il fenomeno, non potendo dire se sia variato o rimasto stabile rispetto al 2008.

1.6 UTILIZZO DELLA FLOTTA Con una flotta inferiore dell’11% rispetto all’anno precedente, per offrire un numero di giorni di noleggio inferiore dell’8% a quello del 2008 gli operatori sono riusciti a utilizzare di più i veicoli, aumentando questo indice di 2 punti, dal 68% del 2008 al 70% del 2009, con punte di ulteriore miglioramento per i furgoni (3 punti) e i licenziatari (3 punti). Questo risultato è già molto indicativo della grande capacità dei noleggiatori di reagire ai cambiamenti di scenario. Ma ciò che davvero è stato impressionante nel 2009 è come siano riusciti a generare un fatturato maggiore da ogni veicolo disponibile, pur essendo tale veicolo di valore inferiore all’anno precedente. Non sfugga che – a parte il minor valore dei veicoli nuovi acquistati nell’anno – i veicoli già in flotta con un’anzianità superiore del 22% hanno agli occhi dei clienti un valore percepito inferiore rispetto a veicoli più nuovi. Il fatturato per veicolo è stato nel 2009 di 9.180 euro, con un incremento del 6% rispetto al 2008, quando lo stesso indice si fermava a 8.632 euro. In conclusione, ogni veicolo in flotta nel 2009 aveva dunque un valore unitario inferiore del 3% rispetto al 2008. Da ciascuno di questi veicoli, i noleggiatori hanno sviluppato un fatturato superiore del 6% rispetto al fatturato unitario medio del 2008. Combinando i due indicatori, il fatturato unitario e il valore unitario per veicolo, emerge che per ogni 10mila euro di valore della flotta i noleggiatori hanno generato 7.400 euro di fatturato, a fronte dei 6.700 euro generati nel 2008, con un incremento del 9%.


26

° IL NOLEGGIO A BREVE TERMINE NEL 2009

RAPPORTO ANIASA

Tabella 26 - Utilizzo medio della flotta per tipologia di veicolo e operatore (percentuali di utilizzo) 2009

2008

Var %

70%

68%

2pts

- utilizzo medio della flotta vetture

71%

69%

2pts

- utilizzo medio della flotta furgoni

60%

57%

3pts

Utilizzo medio della flotta Distribuzione dell’utilizzo per tipologia veicolo

Distribuzione dell’utilizzo per tipologia di operatore - di cui utilizzo medio di corporate/agenti

71%

69%

2pts

- di cui utilizzo medio di licenziatari/franchisee

66%

63%

3pts

1.7 CONFRONTO AEROPORTI/DOWNTOWN Negli aeroporti i volumi e il giro d’affari sono diminuiti (-5% e -4%) meno che nelle stazioni di città (-11% e -7%), grazie al segmento leisure che si concentra di più negli aeroporti. Le stazioni di città hanno invece una concentrazione maggiore di replacement, il cui calo ha determinato in questo canale una diminuzione delle durate (4%) e un aumento del prezzo medio (+4%). Il prezzo medio è leggermente aumentato anche negli aeroporti (+1%), nonostante un pari allungamento della durata media. È questo il segno di un’offerta più selettiva: gli operatori hanno potuto/dovuto scegliere a quale cliente dare il veicolo e hanno scelto quello che pagava di più. Da sottolineare che i due canali si ripartiscono quasi equamente l’attività (con lievi oscillazioni negli anni e tra i diversi indici), mentre in termini di punti vendita il rapporto è circa di 9 a 1 a favore delle stazioni di città. In media, ci vogliono 9 stazioni downtown per eguagliare il volume d’affari di un aeroporto.

1.8 CONFRONTO VETTURE/FURGONI Il rapporto tra vetture e furgoni in termini di giro d’affari è circa di 15 a 1. Pertanto, ciò che accade nel segmento vetture determina la performance dell’intero settore, senza che i furgoni possano realmente cambiare il risultato complessivo. Tuttavia, in un anno critico come il 2009 si possono osservare differenze significative. Le vetture mostrano un incremento del prezzo medio, a causa della contrazione della durata media (ma anche a fronte di un valore delle auto inferiore a quello del 2008). Anche i furgoni mostrano una diminuzione della durata media, ma insieme a una contrazione ancora maggiore del prezzo. Segno che il mercato del noleggio furgoni è stato molto più competitivo di quello delle vetture.


27

CAPITOLO 1

1.9 STAZIONI E ADDETTI Di fronte al calo della domanda, gli operatori hanno contenuto anche le altre rilevanti voci di costo. Le stazioni sono diminuite del 4%, scendendo dalle 2.752 del 2008 alle 2.652 del 2009. Ovviamente, sono state sacrificate quelle stazioni con un giro d’affari al limite dell’equilibrio, che il calo di fatturato avrebbe trasformato in zavorre nei bilanci delle aziende. Gli addetti sono passati dai 4.912 del 2008 ai 4.519 del 2009, con una contrazione dell’8%. Anche in questo caso, gli operatori hanno preferito rinunciare agli addetti stagionali, alla costante ricerca di un equilibrio che garantisca la redditività e la salute delle imprese. Sono interventi che purtroppo si rendono necessari nei momenti di forte calo del mercato, per assicurare che le imprese possano proseguire l’attività, garantendo la tenuta del sistema e dell’occupazione complessiva. Tabella 27 - Punti vendita

Punti vendita

2009

2008

Var %

2.652

2.752

-4%

Tabella 28 - Distribuzione di punti vendita per tipologia operatore e location Distribuzione dei punti vendita per tipologia operatore (in %) - di cui della rete diretta

41%

- di cui della rete indiretta

59%

Distribuzione dei punti vendita per tipologia location (in %) - di cui presso aeroporti

12%

- di cui presso downtown

88%

1.10 ANALISI DEI FURTI Il 2009 è stato un anno particolarmente negativo per gli operatori anche sul fronte dei furti. In numero assoluto, sono aumentati del 4%. Ma se consideriamo che nel 2009 la flotta è stata inferiore a quella del 2008 ed è stata esposta ai furti per un numero minore di giorni, dobbiamo concludere che rispetto all’anno precedente l’incidenza dei furti è aumentata del 14%. Fortunatamente, il valore di questi furti è stato minore del 10% rispetto al 2008, principalmente grazie al fatto che le auto rubate erano di categoria inferiore, ma forse anche perché una parte di questi furti ha avuto per oggetto auto rent-to-rent, intestate non a operatori del rent-a-car ma a noleggiatori a lungo termine. Il fenomeno delle appropriazioni indebite mostra nel 2009 un andamento completamente opposto: sono diminuite in numero assoluto del 33%, anche se questo indice va poi ridimensionato al 28%, tenendo in considerazione il minor numero di noleggi (-7%) realizzati nel 2009 rispetto al 2008.


28

° IL NOLEGGIO A BREVE TERMINE NEL 2009

RAPPORTO ANIASA

Tabella 29 - Furti e appropriazioni indebite 2009

2008

var %

1.222

1.173

4%

• di cui vetture

1.179

1.119

5%

• di cui furgoni

43

55

-22%

Furti veicoli su flotta media

1,1%

0,9%

17%

Furti vetture su flotta media vetture

1,1%

0,9%

19%

Furti furgoni su flotta media furgoni

0,6%

0,7%

-9%

Furti veicoli su 100.000 giorni di noleggio di veicoli

4,2

3,7

14%

Furti vetture su 100.000 giorni di noleggio di vetture

4,2

3,7

15%

Furti furgoni su 100.000 giorni di noleggio di furgoni

2,9

3,4

-13%

Veicoli recuperati da furti

306

234

31%

Veicoli rubati e non recuperati

916

939

-3%

364

542

-33%

• di cui appropriazioni indebite vetture

353

515

-31%

• di cui appropriazioni indebite furgoni

11

27

-59%

Appropriazioni indebite veicoli su flotta media

0,3%

0,4%

-24%

Appropriazioni indebite vetture su flotta media vetture

0,3%

0,4%

-23%

Appropriazioni indebite furgoni su flotta media furgoni

0,2%

0,3%

-52%

Appropriazioni indebite veicoli su 100.000 noleggi tot veicoli 8,0

11,2

-28%

Appropriazioni indebite vetture su 1.000 noleggi vetture

8,4

11,4

-26%

Appropriazioni indebite furgoni su 1.000 noleggi furgoni

3,4

7,8

-56%

Veicoli recuperati da appropriazioni indebite

234

326

-28%

Veicoli non recuperati da appropriazioni indebite

130

216

-40%

10.474.987

11.702.096

-10%

1,00%

1,1%

-9%

Totale Furti

Appropriazioni indebite

Danno da furti (euro) Danno dei furti sul fatturato


29

CAPITOLO 1

Indicatori chiave aeroporti e downtown Tabella 30 - Indicatori chiave per tipologia di location 2009

AEROPORTI

DOWNTOWN

% APT

% DT

Fatturato

516.810.742

533.185.566

49%

51%

Giorni noleggio

13.309.044

16.090.501

45%

55%

Numeri noleggio

2.332.720

2.190.392

52%

48%

Durata

5,7

7,3

Prezzo medio per giorno

39

33

Prezzo medio per noleggio

222

243

Tabella 31 - Indicatori chiave aeroporti e downtown AEROPORTI

2009

2008

Var %

516.810.742

538.911.810

-4%

2.332.720

2.498.165

-7%

222

216

3%

13.309.044

14.082.355

-5%

Prezzo medio per giorno

39

38

1%

Durata noleggio

5,7

5,6

1%

DOWNTOWN

2009

2008

Var %

533.185.566

574.649.806

-7%

2.190.392

2.357.264

-7%

243

244

0%

16.090.501

18.043.383

-11%

Prezzo medio per giorno

33

32

4%

Durata noleggio

7,3

7,7

-4%

Fatturato Numero di noleggi Prezzo medio per noleggio Giorni di noleggio

Fatturato Numero di noleggi Prezzo medio per noleggio Giorni di noleggio

Tabella 32 - Quota fatturato e numero di noleggi per tipologia di location APT

DOWNTOWN

2009

2008

2009

2008

Fatturato

49%

48%

51%

52%

N째 noleggi

52%

51%

48%

49%

Giorni di noleggio

45%

44%

55%

56%


30

° IL NOLEGGIO A BREVE TERMINE NEL 2009

RAPPORTO ANIASA

Indicatori chiave noleggio breve termine di vetture

Tabella 33 - Indicatori chiave business vetture 2009

2008

Var %

Fatturato

982.827.744

1.038.119.831

-5%

Giorni noleggio

27.930.836

30.491.489

-8%

107.709

121.209

-11%

71%

69%

2pts

4.198.878

4.508.489

-7%

Durata

6,7

6,8

-2%

Prezzo medio per giorno

35

34

3%

Prezzo medio per noleggio

234

230

2%

Flotta puntuale al 30 agosto*

141.722

159.801

-11%

Immatricolazioni

91.840

129.396

-29%

Prezzo medio immatricolazioni

12.370

12.593

-2%

Furti

1.179

1.119

5%

353

515

-31%

Flotta media Utilizzo Numero noleggi

Appropriazioni indebite

* La flotta puntuale calcolata al 30 agosto risulta più bassa della flotta media perché per alcuni operatori il 30 agosto non rappresenta il picco massimo della flotta dei furgoni.


31

CAPITOLO 1

Indicatori chiave noleggio breve termine di furgoni

Tabella 34 - Indicatori chiave business furgoni 2009

2008

Var %

Fatturato

67.168.564

75.441.785

-11%

Giorni noleggio

1.468.709

1.634.251

-10%

6.673

7.791

-14%

60%

57%

3pts

324.233

346.940

-7%

Durata

4,5

4,7

-4%

Prezzo medio per giorno

46

46

-1%

Prezzo medio per noleggio

207

217

-5%

Flotta puntuale al 30 agosto*

6.620

7.729

-14%

Immatricolazioni

4.952

7.198

-31%

Prezzo medio immatricolazioni

14.573

17.251

-16%

Furti

43

55

-22%

Appropriazioni indebite

11

27

-59%

Flotta media Utilizzo Numero noleggi

* La flotta puntuale calcolata al 30 agosto risulta piĂš bassa della flotta media perchĂŠ per alcuni operatori il 30 agosto non rappresenta il picco massimo della flotta dei furgoni.


32

째 IL NOLEGGIO A BREVE TERMINE NEL 2009

RAPPORTO ANIASA

Indicatori chiave noleggio breve termine della rete diretta

Tabella 35 - Indicatori chiave della rete diretta 2009

2008

Var %

Fatturato

965.920.853

1.021.497.864

-5%

Giorni noleggio

27.084.378

29.477.101

-8%

104.802

117.409

-11%

71%

69%

2pts

4.189.809

4.470.838

-6%

Durata

6,5

6,6

-2%

Prezzo medio per giorno

36

35

3%

Prezzo medio per noleggio

231

228

1%

Flotta puntuale al 30 agosto

137.979

154.425

-11%

Flotta media Utilizzo Numeri noleggio

Indicatori chiave noleggio breve termine della rete indiretta

Tabella 36 - Indicatori chiave della rete indiretta 2009

2008

Var %

Fatturato

84.075.455

92.063.743

-9%

Giorni noleggio

2.315.167

2.648.640

-13%

9.580

11.591

-17%

66%

63%

3pts

333.302

384.590

-13%

Durata

6,9

6,9

1%

Prezzo medio per giorno

36

35

4%

Prezzo medio per noleggio

252

239

5%

Flotta puntuale al 30 agosto

10.363

13.105

-21%

Flotta media Utilizzo Numeri noleggio


33

CAPITOLO 1

1.11 ANALISI DELLE SERIE STORICHE L’anno della crisi più dura e diffusa da decenni non ha mutato il segno positivo degli indicatori del noleggio nel lungo periodo (Compoud Annual Growth Rate - CAGR, tasso di crescita medio annuale). Il noleggio a breve termine è un settore in crescita e in salute, con tutti gli indici in equilibrio. In 7 anni ha incrementato il suo giro d’affari di circa il 50%, grazie a un incremento ben distribuito dei giorni di noleggio e del numero di noleggi. In questi anni ha sviluppato molte efficienze, utilizzando maggiormente la flotta. La pressione sui prezzi è stata costante, pur in presenza di una marcata diminuzione delle durate e di fattori della produzione soggetti a una strisciante inflazione. Gli operatori hanno scelto di cavalcare la crescita, aumentando i punti vendita di quasi una volta e mezzo e gli addetti di un terzo circa, ma nell’anno di crisi hanno anche dimostrato flessibilità e rapidità nell’adattarsi al mercato.

Tabella 37 - Indicatori chiave del noleggio a breve termine. Trend 2002-2009 2009

2008

2007

2006

2005

2004

2003

2002

CAGR

1.050

1.114

1.073

992

945

806

739

727

5%

4.523.112

4.855.429

4.747.892

4.293.775

4.065.444

3.035.688

2.828.003

Prezzo medio per noleggio (€)

232

229

226

231

232

265

261

278

-3%

Durata media per noleggio (gg)

6,5

6,6

6,3

6,5

6,5

7,2

7,2

7,4

-2%

29.399.545

32.125.740

30.046.886

28.056.865

per giorno noleggio (€)

36

35

36

35

36

37

36

38

-1%

Utilizzo medio della flotta

70%

68%

70%

68%

68%

68%

66%

66%

1%

Flotta media

114.382

129.000

116.998

113.483

106.338

88.371

84.024

79.923

5%

Flotta puntuale*

148.342

167.530

152.046

144.858

136.728

110.663

106.112

N.D.

6%

Punti vendita

2.652

2.752

1.750

1.589

1.603

1.115

1.143

1.121

13%

Dipendenti

4.519

4.912

4.900

5.081

4.945

3.683

3.631

3.401

3%

Fatturato (milioni di euro) Numero dei noleggi

Giorni di noleggio

26.463.991 21.943.138

2.614.281 8%

20.346.530 19.253.451 6%

Prezzo medio

* calcolata dal 2003 al 2009. Dal 2003 al 2006 è calcolata al 30 settembre, dal 2007 al 2009 è calcolata al 30 agosto.


34

Capitolo 2 IL NOLEGGIO A LUNGO TERMINE NEL 2009


35

2.1 IL NOLEGGIO A LUNGO TERMINE NEL 2009 Il 2009 è il primo anno, nell’ancora breve storia del Noleggio a Lungo Termine (NLT) in Italia, in cui l’evoluzione del numero di vetture in circolazione sul mercato ha mostrato il segno negativo: -2,7% rispetto all’anno precedente (vale a dire ben 14.329 unità in meno). E se non sono state sufficienti le proroghe delle durate dei contratti esistenti (cresciute in media di +1,9% rispetto al 2008) per contrastare la spinta negativa, si è in presenza di un fenomeno strutturale che va tenuto sotto stretta osservazione. Dopo anni in cui il mercato mostrava progressivi segni di maturità (Grafico 2), si tratta di un segnale di criticità, che necessita di un’approfondita analisi proprio perché si manifesta in un contesto economico estremamente difficile, che rischia di condizionare valutazioni e conclusioni.

Grafico 2 - Ciclo di vita del noleggio a lungo termine (N° veicoli)

600

Flotta circolante

500

471

Variazione vs anno precedente della flotta circolante

400

-100

536

522

430 344 276 180

200

0

515

393

300

100

493

140 43

54 11

64 10

85 21

96 55

40

68

49

37

41

22

22

21

-14 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009

È interessante analizzare i risultati NLT, distinguendo i contratti di durata più breve da quelli di durata più lunga (Tabella 38). Questa visione più qualitativa della flotta circolante in NLT consente innanzitutto di evidenziare il positivo, crescente apporto (+16,1% rispetto al 2008) di una nuova tipologia di clienti, denominata dagli addetti ai lavori “Rent to Rent”, che solitamente richiede contratti più brevi al fine di avere una maggiore disponibilità di vetture nuove. È una categoria composta prevalentemente da operatori di noleggio a breve termine ed anche, in misura minore, da Case automobilistiche e concessionari di auto (per le vetture dimostrative), soggetti che, relativamente di recente, hanno scoperto la validità funzionale dello strumento del NLT per la gestione del loro core business. Questa suddivisione della flotta circolante permette di evidenziare la situazione ancora più difficile per le aziende tradizionali, le quali registrano un calo maggiore rispetto all’anno precedente (pari a -3,2%).


36

° IL NOLEGGIO A LUNGO TERMINE NEL 2009

RAPPORTO ANIASA

Tabella 38 - Evoluzione Flotta NLT 2009

2008

Var. %

Totale Flotta NLT

521.636

535.965

-2,7%

di cui durata 12 mesi

18.136

15.626

16,1%

di cui durata oltre 12 mesi

503.500

520.339

-3,2%

Soffermandosi sulle “aziende tradizionali”, quelle che hanno sempre fatto uso del noleggio, è utile cercare di comprendere l’impatto sui loro comportamenti d’acquisto determinato dalla negativa congiuntura. Pressate dalle interconnessioni della crisi finanziaria e dalla ridotta agibilità delle linee di credito, la motivazione alla base delle scelte di queste aziende è la necessità di ottenere un drastico abbattimento dei propri costi operativi, tra cui quelli relativi all’auto aziendale. Le strategie di contenimento dei costi messe in atto possono essere: A. Ridurre il personale e, conseguentemente, le auto aziendali loro assegnate. B. Ridurre il NLT a fronte dell’utilizzo di strumenti finanziari meno evoluti (es. Finanziamento/Leasing) per assumersi in proprio una parte dei rischi economici. C.Inserire nella propria Car Policy auto di fascia inferiore oppure meno ricche di optional (Down-grading o Down-sizing) La “Strategia A” è la più drastica, poiché implica conseguenze sociali ben più pesanti del calo del mercato delle auto aziendali. Per valutare pienamente l’origine della riduzione della flotta circolante in NLT, è doveroso uno sguardo anche ai dati relativi all’occupazione in Italia. Come è possibile notare in Tabella 39, le fasce più colpite sono proprio quelle che rappresentano il target principale dell’auto aziendale nel NLT: dirigenti e quadri.

Tabella 39 - Evoluzione Flotta Fine 2009 Numero

%

(000)

Fine 2008 Numero

Variazione

%

Numero

%

(000)

Dirigenti

457

3%

492

3%

-7,1%

-0,2%

Quadri

1.166

7%

1.261

7%

-7,5%

-0,4%

Impiegati

7.344

42%

7.391

42%

-0,6%

0,3%

Operai

8.094

47%

8.124

46%

-0,4%

0,5%

214

1%

260

1%

-17,6%

-0,2%

7

0%

7

0%

-7,6%

0,0%

17.282

100%

17.535

100%

-1,4%

0,0%

Apprendisti Lavoratori a domicilio Lavoratori Dipendenti

Fonte: ISTAT, Rilevazione sulle forze di lavoro


37

CAPITOLO 2

Il processo di ristrutturazione messo in atto dalle aziende per adeguare le proprie organizzazioni al mutato contesto economico di mercato è sicuramente una delle cause alla base della sofferenza del settore NLT. La “Strategia B”, oltre a rappresentare un salto nel passato, è una scelta di breve periodo, trasformando un costo certo in un costo incerto ed ottenendo unicamente un’apparente riduzione dei costi. La “Strategia C” è la più diffusa ed ha fatto la sua comparsa già alla fine del 2007. Dal punto di vista degli operatori di noleggio a lungo termine, questo periodo è sicuramente molto complesso e difficile. Il bacino di mercato si sta contraendo, determinando una situazione di eccesso di offerta rispetto alla domanda. La conseguenza, già anticipata nel rapporto dello scorso anno, è l’intensificarsi dell’aggressività competitiva che trova riscontro nella riduzione del canone medio/mese (-3,1% rispetto al 2008). Per una migliore interpretazione della riduzione del canone medio, è necessario distinguere le differenti componenti (Tabella 40). Per primo è possibile distinguere un “Effetto Prelease” (pari a -0,4% rispetto al 2008) dovuto al calo del numero di nuovi contratti che ha conseguentemente determinato un minor ricorso ai servizi di pre-noleggio (solitamente necessari quando il cliente è in attesa di ricevere la nuova auto ordinata). Successivamente si può isolare un “Effetto Rent to Rent” (pari a -0,3% rispetto al 2008) da ricondurre all’aumento del mix relativo a questa tipologia di contratti, solitamente con una rata mensile di valore inferiore alla media dei contratti alle aziende tradizionali. A seguire abbiamo un “Effetto durata” (pari a -0,2% rispetto al 2008) riconducibile all’abbassamento medio dalla rata conseguente all’allungamento della durata dei contratti. Alla fine, rimane “l’Effetto prezzo reale”, quantificabile in -2,2% rispetto al 2008.

Tabella 40 - Analisi componenti di variazione del canone medio Var % 09/08 Effetto Prelease

-0,4%

Effetto Rent To Rent

-0,3%

Effetto durata

-0,2%

Effetto Prezzo reale

-2,2%

Variazione Totale Canone medio/mese

-3,1%

Come anticipato nel rapporto 2008, l’aggressività competitiva dell’attuale contesto di mercato, nel medio periodo, ha come conseguenza il rischio di scomparsa dal mercato di alcuni operatori, mentre per i restanti è diventato ancora più vitale la ricerca di vantaggi competitivi necessari per conservare le proprie posizioni. Un ulteriore modo per leggere il fenomeno competitivo appena descritto è la concentrazione dei volumi da parte degli operatori più grandi, che, anche se in misura ridotta rispetto al passato, continuano a crescere (i primi 3 operatori di mercato crescono di +0,5% rispetto al 2008). In realtà, il potenziale di mercato per il noleggio a lungo termine risulta ancora non sfruttato. Infatti (Tabella 41), l’analisi della penetrazione del NLT sul parco circolante (in lieve calo rispetto al 2008) mostra chiaramente che gli spazi di crescita sono ancora decisamente ampi.


38

° IL NOLEGGIO A LUNGO TERMINE NEL 2009

RAPPORTO ANIASA

Tabella 41 - Penetrazione NLT su parco circolante Italia

Circolante autovetture totale Italia Autovetture in NLT Autovetture in NLT/circolante autovetture

2006

2007

2008

2009

Cagr

35.297.282

35.680.097

36.105.183

36.400.000 (*)

+1,0%

375.964

392.716

411.703

401.036

+2,2%

1,07%

1,10%

1,14%

1,10%

Fonte: ACI, ricerca sull'anzianità del parco veicoli in Italia (2008) (*) Dato stimato

In sintesi, nonostante il calo del mercato, si può attestare che la validità dello strumento del noleggio a lungo termine non è stata messa in discussione, anzi, viene rafforzata ulteriormente da parte delle circa 60.000 aziende private e 1.400 Amministrazioni Pubbliche che hanno continuato a trovare nel noleggio un valido supporto per superare la gravissima crisi economica che l’Italia sta affrontando. Da non sottovalutare che, attraverso i suoi canoni determinati, il noleggio ha esercitato anche una funzione di “supporto finanziario” alle aziende, specialmente alle PMI, in crisi di liquidità e con fidi bancari in calo. Questa è sicuramente la chiave di lettura che meglio può fornire un’immagine del settore: il noleggio a lungo termine riflette le scelte del sistema economico italiano in tema di ricerca dell’efficienza e rappresenta un buon “termometro” del suo stato di salute. In un mercato globale, dove la sfida alla competitività si combatte senza barriere territoriali, le aziende italiane sono chiamate a trovare soluzioni efficienti ed efficaci per la riduzione dei propri costi di gestione ed è proprio qui che il NLT può svolgere un ruolo strategico di volano per l’economia nazionale, riuscendo a supportare il Sistema Italia a conseguire ottimizzazioni mirate e necessarie al raggiungimento degli obiettivi di contenimento dei costi. È auspicabile che le autorità governative comprendano a fondo le dinamiche sottostanti lo strumento del NLT e le relative potenzialità di utilizzo, al fine di poter sfruttare al meglio “l’equazione vincente” per lo sviluppo nel medio/lungo periodo.

Il noleggio a lungo termine è uno strumento per ridurre i costi operativi delle aziende italiane. Una politica governativa di supporto alle aziende che utilizzano lo strumento il noleggio a lungo termine significa un maggior risparmio di costi operativi da parte delle aziende stesse, le quali avrebbero in questo modo una maggiore disponibilità di risorse da investire nella creazione di vantaggi competitivi per il sistema economico italiano.

+ NLT = + Risorse da investire per le aziende = + Sviluppo economico


39

CAPITOLO 2

Gli operatori NLT svolgono la loro attività fornendo una totale garanzia di tracciabilità dei flussi fiscali relativi a tutti gli attori coinvolti (es. officine di riparazione) rispetto al segmento del privato con auto in proprietà. Pertanto, una politica governativa di supporto ai clienti che utilizzano veicoli a noleggio comporterebbe una maggiore efficacia nella lotta all’evasione e quindi una maggiore disponibilità di risorse provenienti dal gettito fiscale recuperato (da utilizzare in investimenti per lo sviluppo economico).

+ NLT = + Qualità e + quantità nel gettito fiscale = + Sviluppo economico

Gli operatori di noleggio a lungo termine, attraverso gli interventi di manutenzione/ripristino ordinari e straordinari, garantiscono il massimo livello di qualità nello stato d’uso della propria flotta, contribuendo alla sicurezza sulle strade italiane e non. Pertanto, una politica governativa di supporto al cliente che utilizza lo strumento del noleggio a lungo termine comporterebbe una maggiore sicurezza per il guidatore.

+ NLT = + Qualità nella mobilità degli Italiani =

+ Sicurezza stradale

Il parco circolante di vetture in NLT ha un’anzianità media tra 2 e 3 anni, mentre il parco circolante italiano presenta un’anzianità media di circa 8 anni. Una normativa di supporto al cliente che utilizza lo strumento del noleggio a lungo termine non solo aumenterebbe la velocità di rinnovo delle vetture (facendo aumentare anche la vendita delle auto), ma, soprattutto, renderebbe più rapida l’introduzione di vetture ecologiche, con un conseguente miglioramento della qualità dell’ambiente.

+ NLT = + Auto nuove nel parco circolante = + Rispetto per l’ambiente

Sul tavolo delle autorità governative latita ancora il miglioramento della normativa riguardante il trattamento fiscale dell’IVA sull’auto aziendale che è fortemente penalizzante per le imprese italiane rispetto a quelli europee. Nel 2009, negando ogni forma di supporto al settore NLT (o a chi ne fa uso), ancora una volta le Istituzioni hanno perso l’occasione di poter sfruttare “l’equazione vincente” così come descritta nei paragrafi precedenti. Successivamente alla premessa generale, si analizzano le tre componenti del mercato: la Domanda di Mobilità degli Italiani, la Domanda di noleggio a lungo termine (cosa vogliono i clienti) e l’Offerta di noleggio a lungo termine (cosa offrono e come agiscono gli operatori).


40

° IL NOLEGGIO A LUNGO TERMINE NEL 2009

RAPPORTO ANIASA

2.2 LA DOMANDA DI MOBILITÀ DEGLI ITALIANI In base all’indagine ISFORT, che misura costantemente gli spostamenti medi giornalieri della popolazione italiana, si nota come nel 2009 si registri un calo della domanda di mobilità (Grafico 3), nonostante la popolazione in movimento sia in crescita negli ultimi due anni. Questo poiché l’effetto combinato del numero medio di spostamenti giornalieri (-2,8% rispetto al 2008) e della distanza media giornaliera (-13,5% rispetto al 2008) annulla la spinta positiva della maggiore popolazione mobile (+0,4% rispetto al 2008): in sintesi, si muovono più persone con frequenze e percorrenze inferiori. Focalizzando l’attenzione sul “segmento core” del NLT, ovvero la mobilità della popolazione appartenente al gruppo dei lavoratori dipendenti, questi continuano ad esprimere una porzione maggiore della domanda di mobilità rispetto alla media Italia (Tabella 42) ed in leggera crescita rispetto all’anno precedente (Tabella 43). Il 2009 ha comunque registrato un calo generale della mobilità del segmento, attraverso una modifica dei comportamenti: crescita della popolazione mobile (+0,9% rispetto al 2008), calo del numero medio di spostamenti giornalieri (-2,8% rispetto al 2008) e calo della distanza media degli spostamenti (-7,7% rispetto al 2008).

Grafico 3 - Trend indicatori chiave della mobilità (base 2005 = 100)

140

Popolazione Mobile

135

N° Medio spostamenti Durata media spostamenti (min)

130

Distanza media spostamenti (Km)

125 120

Cagr +4,1%

115 110

+1,8% 105 +1,7% 100 +1,5% 95 90 2005

2006

2007

2008

2009


41

CAPITOLO 2

Tabella 42 - Indicatori di base della mobilità 2009 Lavoratori Dipendenti

Media Italia

Var %

89,9%

83,5%

6,4pps

N° medio spostamenti

3,11

3,07

1,3%

Durata media spostamenti (minuti)

65,5

62,3

5,1%

Distanza media spostamenti (Km)

41,80

34,60

20,8%

Popolazione Mobile

Fonte: ISFORT, Osservatorio "Audimob" sulla mobilità degli Italiani 2009

Tabella 43 - Indicatori di base della mobilità: categoria Lavoratori dipendenti 2009

2008

Var % 09/08

89,9%

89,0%

0,9pps

N° medio spostamenti

3,11

3,20

-2,8%

Durata media spostamenti (minuti)

65,5

69,0

-5,1%

Distanza media spostamenti (Km)

41,80

45,30

-7,7%

Popolazione Mobile

Fonte: ISFORT, Osservatorio "Audimob" sulla mobilità degli Italiani 2009

Le cause che hanno determinato la modifica dei comportamenti circa la mobilità (Tabella 44) sono legate soprattutto al “lavoro” (+0,3% rispetto al 2008) ed al “tempo libero” (+0,3% rispetto al 2008) che sono in crescita a scapito della “gestione familiare” (-0,5% rispetto al 2008).

Tabella 44 - Motivazioni della mobilità: categoria Lavoratori dipendenti 2009

2008

Var % 09/08

Lavoro

52,4%

52,1%

0,3pps

Studio

0,7%

0,8%

-0,1pps

Gestione Familiare

23,6%

24,1%

-0,5pps

Tempo Libero

23,3%

23,0%

0,3pps

100,0%

100,0%

Totale

Fonte: ISFORT, Osservatorio "Audimob" sulla mobilità degli Italiani 2009


42

° IL NOLEGGIO A LUNGO TERMINE NEL 2009

RAPPORTO ANIASA

2.3 LA DOMANDA DI NOLEGGIO A LUNGO TERMINE Partendo dal calo della mobilità generale degli italiani, si può analizzare chi sono coloro che per le loro esigenze di mobilità hanno scelto il noleggio a lungo termine. Analizzando il segmento delle aziende a cui si noleggiano da 1 a 15 veicoli (Tabella 45), si rileva una leggera contrazione (pari a -7% rispetto al 2008), in controtendenza rispetto all’anno precedente, dove il segmento aveva registrato una crescita di +4% rispetto al 2007. Tale fluttuazione può essere l’effetto combinato di due fenomeni: il primo è riconducibile alle difficoltà del contesto economico generale, che nelle aziende più piccole è stato decisamente più pesante; il secondo è legato ad una riduzione del concetto “multi fornitore” (alcune aziende più grandi, al fine di ottenere migliori condizioni, hanno ridotto il numero di fornitori, determinando la riduzione del frazionamento della flotta).

Tabella 45 - Distribuzione percentuale dei clienti per numero di veicoli noleggiati Tipologia di aziende

2009

2008

Aziende a cui si noleggiano da 1 a 15 veicoli

91%

94%

Aziende a cui si noleggiano più di 15 veicoli

9%

6%

100%

100%

Totale

Il tema dello sviluppo del segmento delle piccole/medie imprese è sempre stato importante e lo è ancor più in questo momento di contrazione del mercato: l’unica crescita sostenibile in futuro può venire da nuovi segmenti che decideranno di passare alla mobilità in NLT. Sempre nell’intento di sviluppare nuovi segmenti di mercato (Tabella 46), cresce il peso relativo dei clienti della Pubblica Amministrazione (+0,5% rispetto al 2008) e della relativa flotta (+0,7% rispetto al 2008), mentre cala il loro numero medio di veicoli (-2,1% rispetto al 2008). Nel complesso, considerando i dati relativi alla consistenza del parco veicoli delle PA, è possibile affermare che il segmento presenta ancora margini di crescita.

Tabella 46 - Focus clienti della Pubblica Amministrazione Tipologia di aziende

2009

2008

Var % 09/08

N° clienti PA/Clienti totali

3,1%

2,6%

0,5pps

Flotta circolante della PA/Flotta circolante totale

7,7%

7,0%

0,7pps

Numero veicoli per cliente della PA

16,0

16,4

-2,1%


43

CAPITOLO 2

Da segnalare che la situazione di ritardo dei pagamenti da parte delle PA, la presenza “obbligatoria” di clausole vessatorie nei bandi di gara e gli effetti distorsivi della normativa del c.d. “Blocco dei pagamenti” (art. 48-bis, del D.P.R. 602/1973), hanno spinto gli operatori di settore a cercare un dialogo chiarificatore con l’ente preposto agli acquisti e si auspica un allineamento senza il quale potrebbe cambiare l’orientamento dei rapporti con le PA. Dal punto di vista della localizzazione territoriale (Tabella 47 e Tabella 47bis), si assiste ad una leggera trasformazione, poiché il Nord (pur continuando a rappresentare la massima concentrazione di flotta circolante e di clienti) risulta in calo (-6,3% per la flotta circolante e -3,1% per i clienti) rispetto al Centro. Le spiegazioni che si possono dare a questo fenomeno sono due: la prima è legata alla crisi economica che ha colpito le aziende clienti (più concentrate nel Nord e che hanno risentito per prime della crisi), la seconda è l’aumento della clientela “Rent to Rent ”, che ha una localizzazione maggiormente concentrata nel Centro Italia, dove risiedono anche importanti PA che usufruiscono del noleggio. Restano valide le considerazioni già fatte nel rapporto dello scorso anno, circa il potenziale di crescita del Sud, legato soprattutto al cambiamento di mentalità da parte di piccole/medie aziende circa il concetto di proprietà dell’auto.

Tabella 47 - Distribuzione geografica della flotta circolante e dei clienti 2009 Regione

% flotta

2008

% clienti

circolante

% flotta

Var % 09/08

% clienti

circolante

% flotta

% clienti

circolante

NORD

68%

67%

75%

70%

-6,3%

-3,1%

CENTRO

23%

24%

17%

21%

5,5%

3,3%

SUD

9%

9%

8%

9%

0,8%

-0,3%

100%

100%

100%

100%

0,0%

0,0%

Totale


44

° IL NOLEGGIO A LUNGO TERMINE NEL 2009

RAPPORTO ANIASA

Tabella 47bis - Distribuzione geografica della flotta circolante e dei clienti 2009 Regione

% flotta

2008

% clienti

circolante

% flotta

Var % 09/08

% clienti

circolante

% flotta

% clienti

circolante

Lombardia

34%

30%

42%

35%

-8%

-4%

Lazio

20%

12%

11%

10%

9%

2%

Piemonte

11%

9%

9%

9%

2%

0%

E.Romagna

8%

10%

10%

10%

-2%

0%

Veneto

6%

8%

8%

9%

-2%

-1%

Toscana

5%

7%

4%

5%

1%

2%

Campania

3%

7%

3%

6%

0%

1%

Sicilia

2%

3%

2%

2%

0%

1%

Liguria

2%

2%

4%

4%

-2%

-2%

Puglia

1%

2%

1%

2%

0%

0%

Trentino AA

1%

1%

1%

1%

0%

0%

Marche

1%

2%

1%

2%

0%

0%

F.V. Giulia

1%

2%

1%

1%

0%

1%

Umbria

1%

1%

1%

1%

0%

0%

Abruzzo

1%

1%

1%

1%

0%

0%

Sardegna

1%

1%

1%

1%

0%

0%

Calabria

1%

1%

0%

1%

1%

0%

Valle Aosta

0%

0%

0%

0%

0%

0%

Basilicata

0%

0%

0%

0%

0%

0%

Molise

0%

0%

0%

0%

0%

0%

Totale

100%

100%

100%

100%

0%

0%

Le richieste dei clienti di NLT si concretizzano all’interno della “Car Policy”, che esprime le scelte delle aziende in termini di mobilità. Più nel dettaglio (Tabella 48), si conferma la maggiore preferenza delle vetture a gasolio le quali sono in leggero calo rispetto al 2008 a favore di vetture ad alimentazione alternativa; stabili le vetture a benzina. Come lo scorso anno, è da sottolineare che la crescita dei veicoli ad alimentazione alternativa, anche se auspicata da tutti come unica soluzione efficace per sostenere lo sviluppo della mobilità ecologica, risulta ancora molto limitata nel NLT a causa della totale assenza di incentivi/considerazione da parte delle Istituzioni Pubbliche.


45

CAPITOLO 2

Tabella 48 - Distribuzione della flotta in NLT per tipologia di alimentazione Tipologia di alimentazione

2009

2008

Var % 09/08

Benzina

9%

9%

0%

Gasolio

88%

89%

-1%

Altro

3%

2%

1%

100%

100%

0%

Totale

Interessante rilevare che il fenomeno del “down-grading” o “down-sizing” (ovvero, la scelta di vetture di fascia più economica da fornire ai propri dipendenti) sembra essersi stabilizzato (Tabella 49). Nel 2009 il peso delle vetture di segmento premium è rimasto immutato rispetto all’anno precedente (nel 2008 il peso delle vetture premium era calato di circa un punto percentuale).

Tabella 49 - Distribuzione dei veicoli in NLT per tipologia di auto Tipologia

2009

2008

Non Premium

76,4%

76,6%

Premium

23,6%

23,4%

Totale

100,0%

100,0%

Sempre in tema di tipologia di auto scelte, analizziamo la composizione della flotta in NLT in base alla marca di auto (Tabella 50). Le considerazioni principali sono: • i marchi nazionali crescono di +2,8%; • i primi 4 marchi aumentano la loro concentrazione di +2,3%; • complessivamente i primi 10 marchi rappresentano il 90% del mercato (alta concentrazione).


46

° IL NOLEGGIO A LUNGO TERMINE NEL 2009

RAPPORTO ANIASA

Tabella 50 - Quota % dei veicoli in NLT per marca di auto Marca

2009

2008

Var % 09/08

Fiat

44,2%

41,3%

2,9%

Volkswagen

7,9%

8,5%

-0,6%

Ford

7,2%

7,3%

-0,1%

Audi

6,7%

6,7%

0,0%

Alfa Romeo

5,0%

6,3%

-1,3%

Bmw

5,0%

5,8%

-0,8%

Renault

4,9%

5,8%

-0,9%

Opel

3,1%

3,7%

-0,7%

Citroen

3,0%

2,3%

0,7%

Lancia

2,7%

1,6%

1,1%

Mercedes

2,5%

1,8%

0,6%

Peugeot

1,5%

1,7%

-0,2%

Volvo

1,1%

1,2%

-0,1%

Nissan

0,5%

0,4%

0,1%

Skoda

0,4%

0,1%

0,3%

Mazda

0,4%

0,4%

0,0%

Mini

0,3%

0,3%

0,0%

Saab

0,2%

0,3%

-0,1%

Honda

0,1%

0,1%

0,0%

Chrysler

0,1%

0,2%

-0,1%

Mitsubishi

0,1%

0,7%

-0,6%

Jeep

0,1%

0,1%

0,0%

Jaguar

0,1%

0,1%

0,0%

Chevrolet

0,1%

0,1%

0,0%

Lexus

0,1%

0,1%

0,0%

Hyundai

0,0%

0,1%

0,0%

Altro

2,7%

3,0%

-0,3%

100,0%

100,0%

0,0%

Totale

Come confermato già dall’analisi della percentuale di vetture premium, sembra stabilizzarsi il fenomeno relativo all’introduzione di vetture di valore più basso. Infatti (Tabella 51) è possibile vedere come complessivamente il valore medio dei veicoli immatricolati nel 2009 sia di poco differente rispetto al 2008 (si evidenzia che il valore medio delle sole vetture nel 2008 era -1,2% rispetto al 2007).


47

CAPITOLO 2

La minore riduzione del valore medio, denota anche una minore differenza di sconti medi applicati dalle case rispetto al 2008. Tabella 51 - Distribuzione del valore delle immatricolazioni per tipologia veicolo 2009

2008

Var % 09/08

Tipologia veicoli

(mln €)

x unità (€)

(mln €)

x unità (€)

Vetture

2.425,2

19.254

3.210,1

19.331

-24,5%

-0,4%

Furgoni + minibus

242,3

13.395

424,7

13.183

-42,9%

1,6%

Altro

15,8

16.455

17,7

28.434

-11,0%

-42,1%

2.683,3

18.505

3.652,5

18.362

-26,5%

0,8%

Totale

(mln €) x unità (€)

Contrariamente all’effetto “down-grading”, che sembra stabile, all’interno della Car Policy continua l’allungamento della durata media dei contratti (Tabella 52) e dei Km medi previsti (Tabella 53). Le durate contrattuali nel 2009 crescono di un ulteriore +1,9% (nel 2008 erano già cresciute +3,4%), per la necessità dei clienti di ridurre il canone medio (effetto pari a circa - 0,3% sul canone medio) e degli operatori di settore di posticipare la vendita dell’usato. Per quanto riguarda le percorrenze chilometriche (Tabella 53), queste sono previste in aumento (+6,4% rispetto al 2008), mentre la ricerca sulla mobilità degli italiani constata una riduzione dei chilometri percorsi. La spiegazione potrebbe essere proprio nella valutazione prospettica dei clienti (più Km da percorrere nei prossimi anni) rispetto a quello che effettivamente è successo nel 2009. È altresì da rilevare la riduzione del personale tecnico e commerciale, con conseguente ampliamento delle aree geografiche da coprire individualmente.

Tabella 52 - Durata media contrattuale per tipologia veicolo (mesi) 2009

2008

Var % 09/08

Vetture

38,9

37,9

2,7%

Furgoni + minibus

52,8

53,0

-0,4%

Altro

42,1

44,6

-5,6%

Durata media totale

42,1

41,3

1,9%

2009

2008

Var % 09/08

Vetture

35.471

32.671

8,6%

Furgoni + minibus

23.901

25.300

-5,5%

Altro

17.105

16.505

3,6%

Km medio totale

32.774

30.816

6,4%

Tabella 53 - Km medio/anno per tipologia veicolo


48

° IL NOLEGGIO A LUNGO TERMINE NEL 2009

RAPPORTO ANIASA

2.4 L’OFFERTA DI NOLEGGIO A LUNGO TERMINE Dall’analisi degli indicatori fondamentali del NLT (Tabella 54) emergono chiaramente le difficoltà che il settore sta attraversando. La contrazione del fatturato globale (-2,7% rispetto al 2008) è in stretta relazione alla contrazione della flotta (-2,5% rispetto al 2008) e al minor canone medio, le cui singole componenti sono state già analizzate in Tabella 40 (a ciò si aggiunge la riduzione da parte di molte aziende clienti dei servizi aggiuntivi richiesti). La forte riduzione del prezzo medio al chilometro (-8,9% rispetto al 2008) è sintomatica dell’aggressività del contesto competitivo. Mentre la crescita della durata media (+1,9%) e del chilometraggio medio (+6,4%) sono già state analizzate all’interno dell’evoluzione della domanda dei clienti. Le immatricolazioni (-27,1% rispetto al 2008) sono in forte riduzione non solo per l’allungamento delle durate, ma anche per la riduzione strutturale di clienti che il mercato sta registrando. I veicoli usati venduti sono ovviamente in aumento (+6,1% rispetto al 2008) per effetto del posticipo delle scadenze, generato nel 2008, ed anche in relazione alla forte crescita di immatricolazioni uso noleggio registratasi nel 2006/2005. A conclusione dello scenario preoccupante, da notare il calo dei dipendenti (-2,2% rispetto al 2008). Tabella 54 - Indicatori chiave del noleggio a lungo termine 2009

2008

Var % 09/08

incluso prelease (mln €)

3.661

3.752

-2,4%

Fatturato da rivendita usato (mln €)

1.093

1.134

-3,6%

Fatturato totale (mln €)

4.754

4.885

-2,7%

Totale Veicoli usati venduti

135.336

127.539

6,1%

Veicoli in noleggio a fine anno

521.636

535.065

-2,5%

Flotta media in noleggio a lungo termine

528.801

525.035

0,7%

Canone medio/mese (€ calc.su flotta media)

577

595

-3,1%

Durata media dei contratti (mesi)

42,1

41,3

1,9%

Chilometraggio medio/anno

32.774

30.816

6,4%

Dipendenti

2.635

2.693

-2,2%

145.004

198.918

-27,1%

0,211

0,232

-8,9%

Fatturato da contratti di noleggio,

Immatricolazioni (auto, furgoni, altro) Prezzo medio al chilometro

Analizzando le dinamiche relative al fatturato (Tabella 55, Tabella 56 e Tabella 57) si evince che: • il calo del fatturato proveniente dai contratti di noleggio (-2% rispetto al 2008) è imputabile prevalentemente al segmento dei “furgoni + minibus”, che registrano una contrazione sia in termini di volumi (-2,7% rispetto al 2008) che di valore medio. In controtendenza il segmento delle vetture, con una crescita del valore medio anche se in presenza di una riduzione dei volumi (-2,6% rispetto al 2008);


49

CAPITOLO 2

• il pesante calo del servizio di preleasing (-27,6% rispetto al 2008) è conseguenza indiretta del prolungamento della durata media dei contratti nonché di una riduzione dei tempi medi di consegna da parte delle case automobilistiche (maggiore disponibilità di stock); • il calo del fatturato proveniente dalla rivendita dell’usato (-3,6% rispetto al 2008) va interpretato alla luce della crescita dei volumi di vetture usate vendute (+6,1%). Questo significa che il valore medio delle vetture rivendute come usate si è ridotto (-9,1% in media) sia per effetto del prolungamento dei contratti (circa -1%), sia per effetto della contrazione del mercato dell’usato (restante -8,1%).

Tabella 55 - Distribuzione del fatturato per tipologia di attività 2009

2008

Var % 09/08

Mln €

Mix %

Mln €

Mix %

Mln €

Mix %

- fatturato da contratti di noleggio

3.611,6

76,0%

3.684,0

75,4%

-2,0%

0,6%

- fatturato da attività di preleasing

49,1

1,0%

67,8

1,4%

-27,6%

-0,4%

1.093,2

23,0%

1.133,6

23,2%

-3,6%

-0,2%

4.753,9

100,0%

4.885,4

100,0%

-2,7%

0,0%

- fatturato da rivendita di auto usate Fatturato totale

Tabella 56 - Distribuzione del fatturato da contratti di noleggio per tipologia di veicolo 2009

2008

Var % 09/08

Mln €

Mix %

Mln €

Mix %

Mln €

Mix %

2.993,1

82,9%

2.927,4

79,5%

2,2%

3,4%

Furgoni + minibus

606,7

16,8%

749,5

20,3%

-19,1%

-3,5%

Altro

11,8

0,3%

7,0

0,2%

67,3%

0,1%

3.611,6

100,0%

3.684,0

100,0%

-2,0%

0,0%

Vetture

Fatturato da contratti di noleggio

Tabella 57 - Distribuzione della flotta circolante per tipologia veicolo 2009 Tipologia veicoli

2008

Var % 09/08

Unità

%

Unità

%

Unità

Vetture

401.036

76,9%

411.703

76,9%

-2,6%

Furgoni + minibus

118.941

22,8%

122.264

22,9%

-2,7%

1.660

0,3%

1.098

0,2%

51,2%

521.636

100,0%

535.065

100,0%

-2,5%

Altro Totale


50

° IL NOLEGGIO A LUNGO TERMINE NEL 2009

RAPPORTO ANIASA

Analizzando i canali di vendita per lo sviluppo del business, si registra un’inversione di tendenza rispetto al 2008. Infatti, mentre nel 2008 si riscontrava una crescita dei contratti stipulati dalla rete indiretta (+3% rispetto al 2007), nel 2009 si verifica l’esatto opposto, ovvero una crescita molto forte della rete diretta (+15% rispetto al 2008). Ciò è da ricondursi principalmente a due ragioni: • in un contesto di mercato così complesso come quello attuale, solamente una rete di vendita diretta riesce a garantire la migliore preparazione della forza commerciale, garanzia del brand nonché tutela del cliente; • generalmente le reti indirette si rivolgono alla clientela medio/piccola, che è quella che ha maggiormente sofferto e risentito delle difficoltà della congiuntura sfavorevole.

Tabella 58 - Distribuzione dei contratti per tipologia di rete di vendita 2009

2008

Contratti stipulati dalla rete diretta (venditori, telesales)

80%

65%

Contratti stipulati dalla rete indiretta (agenti, broker, dealer, aste)

20%

35%

100,0%

100,0%

Totale contratti

Per quanto concerne le dinamiche all’interno del portafoglio contratti della flotta circolante, abbiamo già visto la crescita del segmento dei contratti con durata 12 mesi per effetto del nuovo segmento di clientela Rent to Rent; nel mondo delle aziende tradizionali si assiste ad un sensibile calo dei contratti compresi nella fascia oltre 12 mesi fino a 36 mesi (-5,2% rispetto al 2008), a cui si contrappone una crescita nella fascia da 36 mesi fino a 60 mesi.

Tabella 59 - Distribuzione % della flotta circolante per durata contrattuale 2009

2008

Var % 09/08

- relativa a contratti con durata 12 mesi

3,5%

2,9%

0,6%

- relativa a contratti con durata 24 mesi

6,0%

6,9%

-0,9%

- relativa a contratti con durata 36 mesi

46,9%

51,1%

-4,3%

- relativa a contratti con durata 48 mesi

29,3%

25,7%

3,6%

- relativa a contratti con durata 60 mesi

10,3%

8,5%

1,7%

- relativa a contratti con durata oltre 60 mesi

4,1%

4,8%

-0,7%

100,0%

100,0%

0%

Flotta circolante totale


51

CAPITOLO 2

La conseguenza di una maggior durata contrattuale è una riduzione dei contratti in scadenza e dei relativi rinnovi, ben visibile in Tabella 60, dove nel 2009 è netta la riduzione dei nuovi contratti stipulati. A questo effetto è possibile associarne anche uno derivante dalla reale contrazione del mercato e conseguente riduzione della flotta: non siamo più solo in presenza di un mercato di sostituzione, ma cominciano effettivamente ad esserci meno clienti e si fanno effettivamente meno contratti nuovi.

Tabella 60 - Distribuzione della flotta circolante per data contrattuale 2009

2008

Var % 09/08

Unità

%

Unità

%

%

- di cui relativa a nuovi contratti stipulati nell'anno

135.617

26,0%

162.154

30,3%

-16,4%

- di cui relativa a contratti stipulati negli anni precedenti

386.019

74,0%

372.911

69,7%

3,5%

521.636

100,0%

535.065

100,0%

-2,5%

Flotta circolante totale

Per quanto riguarda la vendita dell’usato (Tabella 61), da notare la crescita complessiva dei volumi (+6,1% rispetto al 2008) che è stata supportata soprattutto dalla crescita del segmento dei “furgoni + minibus” (+25,2% rispetto al 2008). Questo dato va visto insieme all’evoluzione del mercato totale dell’usato (Tabella 62), che nel 2009 ha subito una contrazione pari a -10,5% rispetto all’anno precedente. La crescita delle vendite in un mercato in calo significa un sacrificio di margini per il settore NLT. Anche per quanto riguarda l’utilizzo dei canali di vendita, ancora una volta si registra un fenomeno in controtendenza rispetto al 2008. Infatti, si ricorre maggiormente a canali mediamente più economici, come concessionari e privati, a scapito dei commercianti.

Tabella 61 - Distribuzione dei veicoli usati venduti per tipologia di veicolo 2009

2008

Var % 09/08

Unità

Mix %

Unità

Mix %

Unità

Mix %

Vetture

115.156

85,1%

110.433

86,6%

4,3%

-1,5%

Furgoni + minibus

19.900

14,7%

15.896

12,5%

25,2%

2,2%

280

0,2%

1.209

0,9%

-76,8%

-0,7%

135.336

100,0%

127.539

100,0%

6,1%

0,0%

Altro Totale Veicoli usati venduti


52

° IL NOLEGGIO A LUNGO TERMINE NEL 2009

RAPPORTO ANIASA

Tabella 62 - Evoluzione Mercato usato

Totale Mercato Italia

2009

2008

Var % 09/08

4.469.775

4.995.060

-10,5%

Fonte: Dati Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti

Tabella 63 - Distribuzione dei veicoli usati venduti per tipologia di veicolo 2009

2008

Vetture

Furgoni

Vetture

Furgoni

Veicoli venduti a commercianti

62%

70%

85%

89%

Veicoli venduti a concessionari

29%

22%

4%

4%

Veicoli venduti a privati

9%

7%

11%

7%

100%

100%

100%

100%

Totale Veicoli usati venduti

Nel 2009 si registra un calo della penetrazione del noleggio a lungo termine sul totale delle immatricolazioni a livello nazionale (Tabella 64), motivato dal prolungamento delle durate contrattuali. Tabella 64 - Penetrazione del noleggio a lungo termine sulle immatricolazioni di vetture

Immatricolazioni vetture

2009

2008

Var % 09/08

2.158.010

2.161.682

-0,2%

125.955

166.060

-24,2%

5,8%

7,7%

-1,8%

Immatricolazioni vetture in NLT Penetrazione NLT

Fonte: Dati Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti

Per quanto riguarda il dettaglio delle immatricolazioni NLT (Tabella 65) si rilevano particolari modifiche nel mix, specialmente per il segmento “furgoni+minibus”.

Tabella 65 - Distribuzione delle immatricolazioni per tipologia veicolo 2009 Tipologia veicoli

2008

Unità

%

Unità

%

Vetture

125.955

86,8%

166.060

83,5%

Furgoni + minibus

18.091

12,6%

32.215

16,2%

958

0,6%

643

0,2%

145.004

100,0%

198.918

100,0%

Altro Totale


53

CAPITOLO 2

Si esaminano quindi l’andamento delle principali voci di costo per gli operatori di NLT. La svalutazione del mercato dell’usato è stato sicuramente il fattore di costo più pesante. Il prezzo medio dell’usato venduto è calato di -9,1% rispetto al 2008. Se si considera che la durata media dei contratti è cresciuta in senso assoluto di circa 1 mese, questo significa che era attesa una riduzione media di circa 1% dei valori dell’usato, per effetto del maggiore ammortamento. La presenza di un maggior deprezzamento dell’usato è invece stimabile in circa -8,1% e rappresenta esattamente il maggior costo derivante dalle difficoltà di vendita dell’usato (aggravato dalla presenza degli incentivi governativi sulle vetture nuove, che hanno spinto coloro che intendevano sostituire la propria auto ad acquistarne una nuova incentivata, piuttosto che una usata). Altre importanti voci di costo riguardano l’evoluzione dei Sinistri Kasko (Tabella 66) e dei Furti (Tabella 67): • per quanto riguarda i sinistri, si registra una lieve contrazione della sinistrosità (-4,3% rispetto al 2008), a cui tuttavia corrisponde un incremento del costo medio per sinistro, che aumenta da Euro 540 nel 2008 ad Euro 554 nel 2009 (+2,6%); • per quanto riguarda i furti, si assiste ad un effetto di compensazione (riduzione dei numero di furti a fronte di un aumento del valore medio delle auto rubate), che tende a mantenere quasi stabile l’incidenza dei costi derivanti dai furti (1,06% del fatturato nel 2009, rispetto a 1,04% nel 2008).

Tabella 66 - Sinistri Kasko 2009

2008

Var % 09/08

362.390

381.001

-4,9%

Ratio di sinistri kasko su flotta media

0,69

0,73

-4,3%

Danni da sinistri kasko (milioni di euro)

201

206

-2,4%

Danno per singolo sinistro kasko (euro)

554

540

2,6%

2009

2008

Var % 09/08

Veicoli rubati non recuperati

2.089

2.801

-25,4%

Veicoli rubati non recuperati in % su flotta media

0,40%

0,53%

-0,1%

38,7

38,9

-0,5%

1,06%

1,04%

0,02pps

N° di sinistri kasko

Tabella 67 - Furti

Danni da furti (milioni di euro) Danni da furti su fatturato da noleggio


54

° IL NOLEGGIO A LUNGO TERMINE NEL 2009

RAPPORTO ANIASA

In conclusione, il settore del NLT è riuscito ancora una volta ad offrire mobilità di qualità ad un prezzo molto più conveniente, anche in un contesto in cui tutti i fattori di produzione hanno determinato spinte in senso opposto (si ricorda che l’effetto prezzo puro sul canone medio è stato di -2,2% rispetto al 2008). Come hanno reagito gli operatori del settore NLT all’aumento dei costi dei fattori, per riuscire ad offrire ai propri clienti qualità ad un minor costo? In assenza totale di supporto da parte delle Autorità governative, il settore, attraverso molti sacrifici, ancora una volta è riuscito a trovare le risorse al proprio interno: • recupero di produttività: attraverso un processo di miglioramento della propria efficienza (Tabella 68), gli operatori di NLT sono riusciti ad aumentare il numero medio di contratti gestiti per dipendente (+3% rispetto al 2008). Da notare che si registrava già un ottimo risultato nel 2008, quando il numero medio di contratti gestiti per dipendente era cresciuto di +1,6% rispetto all’anno precedente; • ricerca delle efficienze: nel 2009 gli operatori di NLT sono andati alla ricerca delle province con più bassi costi di immatricolazione (Tabella 69); • ampliamento e miglioramento dell’ outsourcing : è continuato l’affidamento all’esterno di alcuni servizi non basilari (ad esempio la gestione delle contravvenzioni al Codice della Strada).

Tabella 68 - Rapporto flotta circolante/dipendenti 2009

2008

Var % 09/08

528.801

525.035

0,7%

Dipendenti

2.635

2.693

-2,2%

Veicoli/Dipendenti

200,7

195,0

3,0%

Flotta media in noleggio

Il notevole calo delle immatricolazioni dell’intero settore (-27%) si è riverberato negativamente specialmente nella Provincia di Roma, nella quale hanno sede ed uffici centrali numerose ed importanti aziende di noleggio. Analizzando la distribuzione delle immatricolazioni in base alla provincia di riferimento, si nota un forte aumento nelle Province di Firenze, Milano, Aosta, che hanno immatricolato complessivamente il 63% del totale, mentre il restante 10% proviene da altre Province. L’intenso dibattito ed attività deliberativa in merito all’Imposta Provinciale di Trascrizione intercorso negli ultimi mesi, ed in attesa dell’attuazione del federalismo fiscale, ha infatti indotto le aziende a ricercare nel territorio nazionale le aree di minor costo complessivo.


55

CAPITOLO 2

Tabella 69 - Distribuzione delle immatricolazioni per Provincia 2009

2008

Var % 09/08

Roma

26%

65%

-39%

Firenze

25%

6%

19%

Milano

21%

8%

13%

Aosta

17%

6%

11%

Altre province

9%

11%

-2%

Brescia

1%

4%

-3%

100%

100%

0%

Totale

Un ultimo aspetto, prima di concludere l’analisi dell’offerta del NLT, riguarda la struttura del settore. Continua, anche se in misura piÚ contenuta, il fenomeno di concentrazione (Tabella 70), che vede aumentare il peso dei primi 3 operatori (+0,5% rispetto al 2008).

Tabella 70 - Concentrazione del mercato NLT 2009

2008

Var % 09/08

Primi 3 operatori

56,1%

55,7%

0,5%

Primi 6 operatori

78,0%

79,7%

-1,8%

Primi 10 operatori

89,2%

90,3%

-1,1%


56

Capitolo 3 IL FLEET MANAGEMENT NEL 2009


57

Nel 2009 il Fleet Management si conferma come attività nettamente distinta dal noleggio a lungo termine. Difatti, lo scorso anno l’andamento della gestione veicoli per conto di terzi ha registrato una crescita di fatturato, anche se contenuta, e del numero di veicoli gestiti (Tabella 71), a dispetto della significativa flessione del settore del noleggio. Tabella 71 - Andamento complessivo del Fleet Management

Fatturato da Fleet Management (mln €) Totale Veicoli Gestiti Fatturato Medio per Veicolo Gestito (€)

2009

2008

09 vs 08

109,2

105,4

3,6%

128.861

127.303

1,2%

847,5

820,9

3,2%

È significativo osservare come la crescita registrata nel 2009 sia interamente ascrivibile a quegli operatori che operano solo nella gestione veicoli conto terzi senza offrire servizi di noleggio (Tabella 72). Gli operatori specialisti continuano a registrare un fatturato medio annuo per veicolo sensibilmente più basso di quello tipico sui veicoli in Fleet Management presso le società di noleggio a Lungo Termine. Ciò in conseguenza dei servizi più modulari e articolati propri delle imprese che hanno nel Fleet Management il loro core business. Anche il fatto che la quota del mercato di Fleet Management conquistata da parte delle società specializzate, a scapito di quelle leader nel noleggio a lungo termine, sia più alta in termini di fatturato che di volumi, conferma quanto gli elementi di competitività propri delle due attività non siano gli stessi. Tabella 72 - Composizione Operatori del Mercato Fleet Management 2009

2008

09 vs 08

Veicoli gestiti da Operatori Specialisti

76%

75%

1,3%

Ricavi prodotti da Operatori Specialisti

52%

46%

13,0%

Il comportamento anticiclico del settore del Fleet Management, che sembra sino ad ora non risentire della crisi di tutto il settore Automotive, è riconducibile alla ridotta dimensione del mercato, che ha ancora elevati margini di crescita, ed alla diversificazione attuata dai principali operatori che hanno aumentato la loro presenza presso i clienti della Pubblica Amministrazione e del Retail. Tale allargamento del mercato ha più che compensato la flessione che ciascun segmento ha registrato singolarmente. Di contro va evidenziata la contrazione dei margini che nel 2009 hanno registrato tutte le imprese attive nel settore. Tale perdita di redditività può essere ricondotta a molteplici fattori, ma in particolare alla concomitanza di tre circostanze: a) un incremento dei costi di ricambi e materiali di consumo nettamente superiore all’inflazione media; b) la crescente difettosità dei veicoli gestiti, che sono sempre più vetusti per la mancata sostituzione degli stessi da parte dei clienti; c) la crescente difficoltà che stanno vivendo le officine e le carrozzerie che compongono le reti convenzionate degli operatori di Fleet Management, investite dal calo di volumi che interessa il mondo dell’autoriparazione. Purtroppo i primi mesi del 2010 sembrano confermare ed aggravare il quadro sopra descritto. Prosegue infatti l’invecchiamento del parco veicoli in gestione, per la riluttanza delle imprese ad investire in nuovi mezzi, e la conseguente contrazione dei margini operativi, mentre si registrano sempre più chiusure di imprese di autoriparazione convenzionate. Se questa tendenza non registrasse a breve un’inversione, il 2010 potrebbe essere l’anno più negativo nella storia del settore.


58

Capitolo 4 PRIMI DATI 2010


59

4.1 IL NOLEGGIO A BREVE TERMINE - PRIMO TRIMESTRE 2010 Il 1° trimestre 2010 mostra un recupero di fatturato pari all’1% rispetto allo stesso periodo del 2009, confermando alcuni segnali di ripresa che già si erano registrati nella seconda metà del 2009. Certamente la crescita deve consolidarsi, prima di poter ritornare ai livelli “pre-crisi” del 1° trimestre 2008, ma la tendenza è ormai positiva da più di due trimestri, tanto da far ben sperare per il futuro.

Indicatori chiave Tabella 73 - Indicatori chiave del noleggio a breve termine 1° trim 2010

1° trim 2009

Var %

185.543.594

183.067.734

1%

Giorni di noleggio

5.510.865

5.629.361

-2%

Numero di noleggi

904.514

890.460

2%

Durata media per noleggio (gg)

6,1

6,3

-4%

Prezzo medio per noleggio (€)

205

206

0%

Prezzo medio per giorno di noleggio (€)

34

33

4%

71%

72%

-1%

Flotta media

86.142

87.215

-1%

Immatricolazioni (auto e furgoni)

32.618

31.643

3%

Fatturato (€)

Utilizzo medio della flotta

È evidente la ricaduta di tali comportamenti d’acquisto sui prezzi: quello relativo al noleggio resta sostanzialmente stabile, mentre quello relativo al giorno si valorizza, proprio perché noleggi di durata inferiore hanno un prezzo giornaliero più elevato. L’indice dell’utilizzo dei veicoli in flotta, che in questo periodo dell’anno tende a essere elevato, mostra l’effetto di una politica di acquisti diversa rispetto al 2009, a fronte di un mercato che – come detto – si riprende ma senza sprechi, ossia aumenta i noleggi ma limitando le durate (e i giorni) al minimo indispensabile. Questa fotografia si conferma pure nei due segmenti “aeroporti” e “downtown”: i noleggi aumentano, trascinando il fatturato, ma per durate più brevi, che dunque non fanno crescere i giorni (aeroporti) o addirittura li contraggono (downtown). Le immatricolazioni sono aumentate del 3% rispetto allo stesso periodo del 2009 (anno in cui gli operatori si erano mossi con grande prudenza), probabilmente per non trovarsi sguarniti di fronte alla ripresa della domanda. Ma forse c’è anche un ripensamento in atto circa la permanenza dei veicoli in flotta. Negli ultimi 12/18 mesi gli operatori avevano iniziato a tenere le auto in flotta più a lungo, a causa di un mercato dell’usato difficile e di politiche delle Case meno orientate al buy-back.


60

° PRIMI DATI 2010

RAPPORTO ANIASA

Anche guardando il dato di flotta media, inferiore dell’1% rispetto al 2009, sembrerebbe che adesso si stiano orientando diversamente, in particolare perché in questi mesi il mercato dell’usato è completamente cambiato, con assoluta scarsità di prodotto e ricerca dello stesso da parte dei commercianti e (per loro conto) delle Case. Ultimo rilievo, ma non poco importante, sull’aumento a due cifre di furti e appropriazioni indebite, in assoluto e in rapporto alla flotta. Se consideriamo poi che i giorni di noleggio e l’utilizzo sono inferiori al 2009, l’incremento di questi indicatori è addirittura preoccupante.

Fatturato Tabella 74 - Distribuzione del fatturato per tipologia di location 1° trim 2010

1° trim 2009

Var %

Fatturato totale

185.543.594

183.067.734

1%

- di cui realizzato presso aeroporti

76.534.105

74.726.148

2%

- di cui realizzato presso downtown

109.009.489

108.341.586

1%

Giorni di noleggio Tabella 75 - Distribuzione dei giorni di noleggio per tipologia di location 1° trim 2010

1° trim 2009

Var %

Giorni di noleggio

5.510.865

5.629.361

-2%

- di cui realizzati presso aeroporti

1.884.127

1.881.759

0%

- di cui realizzati presso downtown

3.626.738

3.747.603

-3%

Numero di noleggi Tabella 76 - Distribuzione del numero dei noleggi per tipologia di location 1° trim 2010

1° trim 2009

Var %

Numero di noleggi

904.514

890.460

2%

- di cui realizzati presso aeroporti

433.059

421.979

3%

- di cui realizzati presso downtown

471.455

468.480

1%

Durata dei noleggi Tabella 77 - Durata media per noleggio per tipologia di location (giorni) 1° trim 2010

1° trim 2009

Var %

Durata media per noleggio

6,1

6,3

-4%

- di cui durata media presso aeroporti

4,4

4,5

-2%

- di cui durata media presso downtown

7,7

8,0

-4%


61

CAPITOLO 4

Furti e appropriazioni indebite Tabella 78 - Furti e appropriazioni indebite 1° trim 2010

1° trim 2009

Var %

Furti veicoli

355

322

10%

Furti veicoli su flotta media veicoli

0,4%

0,4%

12%

Veicoli recuperati da furti

69

57

21%

Veicoli rubati e non recuperati

287

265

8%

Appropriazioni indebite veicoli

103

86

19%

Appropr. indebite veicoli su flotta media veicoli

0,1%

0,1%

21%

Veicoli recuperati da appropriazioni indebite

81

55

45%

Veicoli non recuperati da appropriaz.indebite

22

30

-28%

1° trim 2010

1° trim 2009

Var %

Fatturato

76.534.105

74.726.148

2%

Giorni noleggio

1.884.127

1.881.759

0%

Numeri noleggio

433.059

421.979

3%

Durata

4,4

4,5

-2%

Prezzo medio per giorno

41

40

2%

Prezzo medio per noleggio

177

177

0%

1° trim 2010

1° trim 2009

Var %

109.009.489

108.341.586

1%

Giorni noleggio

3.626.738

3.747.603

-3%

Numeri noleggio

471.455

468.480

1%

Durata

7,7

8,0

-4%

Prezzo medio per giorno

30

29

4%

Prezzo medio per noleggio

231

231

0%

Indicatori chiave per canale aeroporti Tabella 79 - Indicatori chiave per canale aeroporti

Indicatori chiave per canale downtown Tabella 80 - Indicatori chiave per canale downtown

Fatturato


62

° PRIMI DATI 2010

RAPPORTO ANIASA

4.2 IL NOLEGGIO A LUNGO TERMINE - PRIMO TRIMESTRE 2010 Dall’analisi dei primi risultati del 2010 emergono conferme circa la difficile situazione del settore. In Tabella 81 è possibile rilevare come la flotta circolante rispetto alla fine dell’anno 2009 sia in ulteriore calo: -0,8%, conseguenza dovuta soprattutto alle difficoltà che si stanno registrando nel segmento dei “furgoni+minibus”. Da notare la stabilità delle vetture nonché la crescita sensibile delle altre tipologie (riconducibile soprattutto ad operazioni speciali sulle moto).

Tabella 81 - Distribuzione della flotta circolante per tipologia veicolo 1° trim 2010 Tipologia veicoli

1° trim 2009

Var %10/09

Unità

Mix %

Unità

Mix %

Unità

Vetture

401.583

77,6%

401.036

76,9%

0,1%

Furgoni + minibus

114.169

22,1%

118.941

22,8%

-4,0%

1.809

0,3%

1.660

0,3%

9,0%

517.561

100,0%

521.636

100,0%

-0,8%

Altro Totale

Focalizzando l’attenzione sul fatturato (Tabella 82), emerge una situazione che necessita di approfondimento, poiché a fronte di una crescita complessiva di fatturato (+8,7% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno), si assiste ad un preoccupante calo della voce relativa ai “contratti di noleggio”, pari a -1,7% rispetto allo stesso periodo del 2009 (sintomo del minore valore unitario dei singoli contratti). La crescita totale in realtà è frutto della rivendita dell’usato, ma questo è un fenomeno abbastanza naturale in presenza di un portafoglio che sta “invecchiando”.

Tabella 82 - Distribuzione del fatturato per tipologia di attività 1° trim 2010

1° trim 2009

Var % 10/09

Mln €

Mix %

Mln €

Mix %

Mln €

Mix %

- fatturato da contratti di noleggio

893,5

71,2%

908,6

78,7%

-1,7%

-7,5pps

- fatturato da attività di preleasing

12,3

1,0%

10,4

0,9%

18,4%

+0,1pps

- fatturato da rivendita di auto usate

348,4

27,8%

235,3

20,4%

48,1%

+7,4pps

8,7%

-

Fatturato totale

1.254,2 100,0%

1.154,3 100,0%

Per quanto riguarda le immatricolazioni (Tabella 83), si assiste ad un drastico calo della penetrazione del NLT (-2,1% rispetto allo stesso periodo del 2009), frutto dell’effetto combinato della crescita delle immatricolazioni di vetture (+23,3%, soprattutto per effetto degli ordinativi effettuati sul finire del 2009, per usufruire degli incentivi prima della loro fine) e del forte calo dei nuovi contratti in NLT (-19,1%).


63

CAPITOLO 4

Tabella 83 - Penetrazione del noleggio a lungo termine sulle immatricolazioni di vetture 1° trim 2010

1° trim 2009

Var %10/09

Immatricolazioni vetture totale mercato (*)

666.247

540.223

+23,3%

Immatricolazioni vetture in NLT

26.436

32.676

-19,1%

4,0%

6,0%

-2,1%

Penetrazione NLT

(*) Fonte: Dati Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti

Da ultimo, si segnala la stabilità della forza lavoro (Tabella 84) nonostante il calo della flotta circolante, segno dell’impegno e della fiducia delle imprese associate ad investire per una ripresa del settore, che al momento sembra ancora lontana.

Tabella 84 - N° dipendenti 1° trim 2010 Dipendenti

2.636

1° trim 2009 2.635

Var %10/09 0,0%


64

IMPRESE ASSOCIATE


65

ACI GLOBAL S.p.A. Via Stanislao Cannizzaro, 83/a – 00156 Roma tel. 06 432261 - fax 06 43226360 marketing@aciglobal.it – www.aciglobal.it Presidente: Angelo Orlandi ALD Automotive Axus Italiana S.r.l. Via Cesare Giulio Viola, 74 - 00148 Parco dei Medici, Roma tel. 06 656851 - fax 06 65685559 direzione.it@aldautomotive.com - www.aldautomotive.it Amm.re Delegato: Laurent Saucié Alphabet Italia S.p.A. Via della Unione Europea, 1 - 20097 S. Donato Milanese (MI) tel. 02 51610610 – fax 02 51610515 infoclienti.alphabet@alphabet.com - www.alphabet.com General Manager: Maurizio Ceci Arval Service Lease Italia S.p.A. Via Pisana, 314/B - 50018 Scandicci (FI) tel. 055 73701 - fax 055 7370370 arval@arval.it - www.arval.it Amministratore Delegato e Direttore Generale: Paolo Ghinolfi Athlon Car Lease Italy S.r.l. Via Carlo Pesenti 109 - 00156 Roma tel. 06.412071 - fax 06.41207222 clienti@athloncarlease.it - www.athloncarlease.it General Manager: Luigi Epomiceno

Concessionario

Autonoleggi Demontis S.p.A. Via Predda Niedda, 23/A - 07100 Sassari tel. 079 2639000 - fax 079 2639039 autonoleggidemontis@tiscali.it Presidente: Pasqualino Demontis Avis Autonoleggio S.p.A. Via Tiburtina, 1231/A - 00131 Roma tel. 06 419941 - fax 06 41994218 www.avis-autonoleggio.it Amm.re Delegato: Roberto Lucchini BBVA AutoRenting S.p.A. Via Umberto Quintavalle, 68 - 00173 Roma Tel. 06 36772111 info@bbvaautorenting.it - www.bbvaautorenting.it Direttore Generale: Gastone Mariotti BBVA Renting S.p.A. Via Umberto Quintavalle, 68 - 00173 Roma tel. 06 36772111 info@bbvarenting.it - www.bbvarenting.it Direttore Generale: Gastone Mariotti CAR NET S.p.A. Via Porta Rossa, 1/C - 12100 Cuneo tel. 0171 416211 - fax 0171 413282 info@budgetitalia.com - www.budgetautonoleggio.it Amm.re Delegato: Pasquale Salerno


66

° IMPRESE ASSOCIATE

RAPPORTO ANIASA

Car Server S.p.A. Via G.B. Vico, 10 - 42124 Reggio Emilia tel. 0522 940610 - fax 0522 942990 carserver@carserver.it - www.carserver.it Presidente: Agostino Alfano Daddario S.p.A. Contrada Spagnulo 8000 - Taranto 74100 Tel: 099 7313511 - Fax: 099 7313510 info@daddario.it - www.daddario.it Presidente: Bartolomeo D'Addario Drive Service S.p.A. Viale Tibaldi 7 - 20136 Milano Tel 02.826871 - Fax 02.82687734 www.driveservice.it Amm.re Delegato: Ludovico Maggiore Europa Rent S.r.l. Via Salaria, 741 - 00138 Roma tel. 06 41205610 - fax 06 4111451 segreteria.mondoauto@gruppo-colaneri.com Amm.re Delegato: Alessandro Avantaggiato Europcar Italia S.p.A. Via Cesare Giulio Viola, 48 - 00148 Roma tel 06 967091 - fax 06 96709227 www.europcar.it Amministratore Delegato e Direttore Generale: Claudio Gabrielli GE CAPITAL Via Giuseppe Rosaccio, 33 - 00156 Roma tel. 06 415381 - fax 06 41217060 info.italy@ge.com - www.gefleetservices.it www.gecapitalsolutions.it Presidente e Amministratore Delegato: Massimiliano Nunziata Hertz italiana S.p.A. Via del Casale Cavallari, 204 - 00156 Roma tel. 06 542941 - fax 06 54294349 ufficiostampa@hertz.com - www.hertz.it Presidente: Michel Taride ING Car Lease Italia S.p.A. Via Vincenzo Lamaro, 51 - 00173 Roma tel. 06 512981 - fax 06 5123290 marketing@ingcarlease.it - www.ingcarlease.it Amm.re Delegato: Andrea Cardinali LeasePlan Italia S.p.A. Viale Alessandro Marchetti, 105 - 00148 Roma tel. 06 967071 - fax 06 96707400 www.leaseplan.it Amm.re Delegato: Jaromír Hájek Leasys S.p.A. Viale delle Arti,181 - 00054 Fiumicino (Rm) tel. 06 83131131 - fax 06 83132132 www.leasys.com - info@leasys.com Amm.re Delegato: Alain Juan LOCAUTO RENT S.p.A. Via S. Vittore 45 - 20123 Milano tel. 02 43020.1 - fax 02 43020390 www.locautorent.it Presidente: Mario Tavazza Amm.re Delegato: Agatino Di Maira


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LOCAUTO S.p.A. Via S. Vittore 45 - 20123 Milano tel. 02 43020.1 - fax 02 43020390 www.locauto.it Presidente: Giorgio Bianchini Scudellari Amm.re Delegato: Mario Tavazza Mercury S.p.A. Via della Volta, 183 - 25124 Brescia tel. 030 3533354 - fax 030 3546095 info@mercuryspa.it - www.mercuryspa.it Amm.re Delegato: Italo Folonari Maggiore Rent S.p.A. Via di Tor Cervara, 225 - 00155 Roma tel. 06 229351 - fax 06 22935323 info@maggiore.it - www.maggiore.it Amm.re Delegato: Vittorio Maggiore PSA Renting Italia S.p.A. Via Plezzo, 24 - 20132 Milano tel. 02 2127191 - fax 02 212719287 psarentingitalia@mpsa.com Direttore Generale: Dominique Brunet Rent Autonoleggio S.r.l. Via Galilei, 24 48018 - Faenza (RA) tel. 0546 624254 - fax 0546 624240 info@rentautonoleggio.it - www.rentautonoleggio.it Direttore Generale: Antonella Malfitano Sam S.r.l. S.S. per Voghera, 75 - 15057 Tortona tel. 0131 861075 - fax 0131 815619 info@samrental.it - www.samrental.it Direttore Generale: Giampiero Mogni Savarent S.p.A. Corso Agnelli, 200 - 10135 Torino tel. 011 0064119 - fax 011 6864898 www.savarent.it Amm.re Delegato: Alain Juan Sicily by Car S.p.A. Largo Villaura, 27 - 90142 Palermo tel. 091 6390111 - fax 091 6390330 sbc@sbc.it - www.sbc.it Presidente: Tommaso Dragotto Targa Rent S.r.l. Via Porta Rossa 1/c - 12100 Cuneo Tel. 02.44425.331/278 - fax 02.9306842 www.targarent.it Amm.re Delegato: Pasquale Salerno Volkswagen Leasing GmbH Via Petitti, 15 - 20149 Milano Tel. 02 39267881 - Fax 02 39267882 vlcommerciale@it.vwfsag.de www.volkswagenleasing.it Amm.ri Delegati: Lars Henner Santelmann - Dirk Pinkvos Win Rent S.p.A. Viale delle Arti, 123 - 00054 Fiumicino (RM) tel. 06 652111 - fax 06 65003121 vintis@sixt.it - www.sixt.it Presidente CdA: Salvatore Vinti


Promosso da FISE ANIASA Editing e Realizzazione FISE Servizi S.r.l. Analisi Dati e Redazione FISE ANIASA Centro Studi Fleet&Mobility

Finito di stampare nel mese di giugno 2010 Progetto Grafico: Studio Giano

“Rapporto ANIASA 2009” è disponibile sul sito www.fise.org

Via del Poggio Laurentino, 11 - 00144 Roma Tel. 06 99 69 579 - Fax 06 59 19 955 fise@fise.org - aniasa@fise.org © ANIASA - Associazione Nazionale Industria dell’Autonoleggio e Servizi Automobilistici © FISE Servizi S.r.l. ANIASA è titolare dei diritti di riproduzione, memorizzazione, adattamento, totali o parziali, con qualsiasi mezzo (compresi i microfilm e le copie fotostatiche) del presente volume. È ammessa la riproduzione parziale per gli usi consentiti dalla normativa vigente. Diritti: ANIASA


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