Dottor Gianluigi Passaro Sono uno psicologo dell’età evolutiva e psicoterapeuta individuale e di gruppo ad indirizzo psicodinamico, specializzato presso il Centro Studi Psicosomatica di Roma. Mi interesso, in particolare, di psicoterapia individuale, sia con bambini che con adulti, e del sostegno psicologico nei disturbi dello sviluppo e negli handicap, ai bambini e ai loro familiari. Collaboro con diverse associazioni che si occupano di psicoterapia dell’età evolutiva e del sostegno alla genitorialità in situazioni di rischio o disagio, tra cui lo Studio di Psicologia e Psicoterapia MAPSY di Roma, l’Ambulatorio Sociale di Psicoterapia del centro Opera don Calabria di Roma, e l’associazione Famiglie SMA – genitori per la ricerca sull’atrofia muscolare spinale. Sono autore di saggi che esplorano i legami tra la psicologia del profondo, il mito, l’arte, la letteratura e la musica. Conduco seminari e incontri esperienziali su argomenti di psicoterapia dell’età evolutiva, e di psicologia archetipica e mitopoietica. Sono iscritto all'Albo Professionale degli Psicologi e degli Psicoterapeuti della Regione Lazio dal 10 novembre 2006, matricola 14362. “Nel corso degli anni ho maturato un interesse crescente per la psicologia del profondo e la psicoterapia. Dagli studi universitari dedicati soprattutto alle neuroscienze e alla neuropsicologia e le prime esperienze sul campo con bambini affetti da disturbi dello sviluppo, difficoltà cognitive e relazionali, che mi vedevano centrato sui sintomi dei miei piccoli pazienti, sono stato affascinato dalla vita che vedevo nei loro occhi, da ciò che raccontavano, dalle emozioni, dai pianti, dai sorrisi e dalle risate. Questi incontri mi hanno spinto a diventare uno psicoterapeuta. Ora mi interesso di storie, della vita e del dolore che custodiscono, delle difficoltà e delle risorse che schiudono e nascondono. La psicoterapia, come la nostra anima, è un incontro di storie.
Siamo fatti di storie. L'anima è tessuta di storie come il corpo di atomi. Siamo i ricordi, i racconti che abbiamo ascoltati, letti in musiche, libri, film, quadri, paesaggi, gli aneddoti della nostra vita e quelli che ci svelano gli altri. Siamo i sogni che ci accompagnano di notte e quelli che illuminano il giorno. Diventiamo reali e ci accendiamo quando incontriamo un altro volto, quando ci riconosciamo nelle sue emozioni, nei sentimenti, nei tratti che affiorano spontanei o nella luce particolare di uno sguardo. Le storie stesse, a ben vedere, non diventano reali perché i fatti che contengono sono accaduti o accadranno, ma si avverano quando sono raccontate. Siamo le storie che ci sono appartenute e a cui siamo appartenuti, quelle che restano, che non dimenticheremo mai, quelle perse o che non abbiamo mai ricordate, perché anche di esse è fatta la nostra anima, perché siamo fatti di pieni e di vuoti, perché spesso non sappiamo se è più importante ciò che passa o ciò che resta. Siamo le nostre storie quando raccontiamo, e le storie degli altri diventano nostre quando un'altra voce le avvera donandocele”.