L'ARCHIVIO COMUNALE DI LUZZI E LA SUA PRIMA BIBLIOTECA POPOLARE

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FLAVIANO GARRITANO ______________

L’ARCHIVIO COMUNALE DI LUZZI E LA SUA PRIMA BIBLIOTECA POPOLARE



In puero homo.


Quaderno n. 18 Stampato in proprio Gennaio 2020 www.issuu.com www.academia.edu


PRESENTAZIONE DEI DOCUMENTI STORICI LUZZESI DELL’ARCHIVIO COMUNALE Per chi come me che da anni passa diverso tempo in archivi, biblioteche e librerie alla ricerca di documenti e di inchiostro antico, l’invito di stasera è stato molto gradito. Sapere che anche qui a Luzzi si è finalmente messo ordine alle carte antiche del Comune di Luzzi non può che far piacere, anzi è un invito a visitare più spesso questa biblioteca che si trova in dei bellissimi locali di un ex convento. E proprio questo ex convento, quasi cento anni fa, fu riadattato a biblioteca da Ottavio Alfano1 dove la sera lui stesso organizzava il doposcuola per i lavoratori. Passate le due guerre mondiali questi locali, fino a qualche decennio fa, sono stati usati anche come scuola; quindi si può dire che vi è una certa continuità nell’utilizzo di questi locali che oggi vengono valorizzati con la creazione di quest’area, questa sezione dedicata alle carte antiche di Luzzi. Da tanti anni sentivo parlare l’amico Camillo D’Orrico di questo archivio, di questi documenti del Comune di Luzzi che stava catalogando e mettendo in ordine volontariamente; mi raccontò tempo fa delle condizioni in cui versavano i documenti: abbandonanti in uno scantinato di un antico palazzo dove l’incuria, i topi e l’umidità la facevano da padrone, e la nostra storia marciva nell’indifferenza. Qualche anno fa, con la precedente amministrazione, si avviò il recupero di una prima parte di tali documenti e con quella attuale si è continuato, e forse si è portato a termine questo importante lavoro di recupero della “memoria” di questo paese. Questi documenti costituiscono un enorme patrimonio memoriale, la memoria storica, il luogo dove ricostruire le tracce del passaggio umano, ma rappresentano soprattutto l’evolversi della vita quotidiana di questo paese. In queste carte troviamo l'unico mezzo per documentare i fatti del passato la cui conoscenza può essere indispensabile per studiare i presupposti onde avviare un’azione futura. Realizzare questo obiettivo di mettere a disposizione di tutti l’archivio storico ha valenza notevole per chi fa ricerche e studi, ne garantisce oltremodo la conservazione, la custodia e la consultazione, e nello stesso tempo rappresenta un indubbio salto di qualità. I documenti di cui stiamo parlando stasera hanno ormai una valenza storico – culturale poiché sono anteriori all’ultimo quarantennio, infatti abbracciano un periodo che va dalla prima metà dell’ottocento fino ad arrivare al 1975 circa. I documenti riguardano: delibere del consiglio comunale, delibere di giunta, fascicoli del personale, concorsi, assunzioni, 1

Biblioteca Popolare – Sezione Magistrale Bernardino Telesio dell’U.M. N. in Luzzi. Luzzi, 18 maggio 1919.


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appalti, lavori, finanziamenti, opere di beneficienza, corrispondenza varia. documenti vari.

In queste carte vi si trova tutta la storia, le vicissitudini, le condizioni sociali e tanto altro ancora che riguarda questa comunità; tanto materiale utile per il ricercatore che potrà trovare linfa per soddisfare la sua fame di conoscenza, per scoprire la verità storica: vi si trovano tutte quelle notizie che vanno al di là del detto popolare, delle notizie tramandate e delle parole arrivate con il vento politico di quel momento storico particolare. In questi documenti ci sono anche gli anni delle due guerre mondiali, del ventennio fascista, delle prime elezioni democratiche e del periodo post – bellico con la piaga dell’emigrazione che ha segnato e sta segnando ancora profondamente questa terra. Adesso chi ha voglia di fare ricerca potrà far luce su tanti aspetti bui o poco conosciuti che riguardano il novecento, anni che hanno vissuto i nostri nonni ed i nostri bisnonni.

*** LA PRIMA BIBLIOTECA POPOLARE DI LUZZI La prima Biblioteca popolare di Luzzi fu creata nei locali della Sezione Magistrale B. Telesio dell’U.M.N. nel 1919; i locali erano quelli dell’ex convento dei Paolotti, dietro la chiesa di san Francesco, dove oggi c’è la nuova biblioteca comunale. L’art. 1 dello statuto recitava: ″E’ istituita in Luzzi, dalla locale Sezione Magistrale B. Telesio dell’U.M.N., una Biblioteca Popolare con l’unico scopo del miglioramento intellettuale e morale della cittadinanza e specialmente degli ex alunni delle scuole. Ne sono soci fondatori i maestri: Alfano Ottavio, De Marco Antonio, Di Marco Maria, Durante Giuseppe, Lomonaco Concetta, Marchese Eugenio, Marchese Giuseppe, Parise Antonio, Parise Nicola, Smurra Anna, Vita Francesco, Vita Vincenzo″.


Alcuni dei soci fondatori della biblioteca “B. Telesio� di Luzzi: da sinistra, in senso orario, Giuseppe Marchese, Vincenzo Vita, Antonio Parise, Eugenio Marchese, Antonio De Marco, Ottavio Alfano. 2

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Foto tratta da: A.A.V.V., Luzzi. Sulle tracce della memoria tra storia e leggenda, A. La Marca e S. Corchiola (a cura di), Comune di Luzzi, 2015.


Il premio Sambucina istituito dal pro. U. F. Peluso.


Verbale del Consiglio Comunale del 1866.


Leggi e decreti reali del Regno delle due Sicilie – anno 1827.



Statuto e regolamento biblioteca popolare – 1919


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