Ortensie - I segreti per avere fiori splendidi - Flover

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Guida pratica

Copia omaggio

Ortensie I segreti per avere fiori splendidi

Suggerimenti per la scelta, la cura e la salute delle tue piante I consigli verdi di


Guida pratica ORTENSIE è un progetto Garden Team Progetto editoriale, testi, grafica e impaginazione: Garden di Lorena Lombroso, info@gardenpictures.it Hanno collaborato : Enzo Valenti e Niccolò Patelli Foto e illustrazioni: Enzo Valenti - Garden Pictures, Ag. Shutterstock

Stampa: Lito Più srl

Uno spettacolo in fiore Fiori grandi e vistosi, di lunghissima durata, a volte ancora affascinanti quando sono scoloriti e appassiti, in autunno: l’ortensia è una pianta meravigliosa in balcone e in giardino. Chiede poche attenzioni e ama gli angoli freschi, umidi e ombrosi dove è difficile trovare altre piante capaci di regalare tanta bellezza. Ci sono ortensie classiche con i fiori grandi e sferici e varietà più nuove e insolite, con infiorescenze simili a un pizzo; ortensie con fiori a pannocchia e persino ortensie rampicanti dai bei fiori bianchi e leggeri. Tutto un mondo da scoprire e da regalare, perché le ortensie sono perfette anche come idea regalo.

Le ortensie nel nostro punto vendita n Le ortensie che abbiamo scelto per voi sono selezionate fra le migliori, coltivate con la massima attenzione: questo le rende più robuste, durevoli e generose.

Questa brochure è stampata su carta certificata FSC®, marchio che identifica i prodotti contenenti legno proveniente da foreste gestite in maniera corretta e responsabile secondo rigorosi standard ambientali, sociali ed economici: è una scelta legata alla volontà di contribuire a un uso responsabile delle riserve naturali.

n Per aiutarvi nella coltivazione delle ortensie abbiamo preparato per voi questa guida pratica in cui trovate informazioni utili per sceglierle e coltivarle in balcone, terrazzo e giardino, sia in vaso che in terra.

Dubbi? Domande? Curiosità? Siamo sempre a vostra disposizione per una consulenza gratuita!


IDEALE IN OMBRA E MEZZ’OMBRA L’ortensia è una pianta generosa, che si adatta bene a vivere bene sia in vaso che in piena terra. è perfetta per balconi, terrazzi, cortili e giardini con poco sole, dove fiorisce generosamente dalla tarda primavera a metà o fine estate, apprezzando quegli spazi dove, per le condizioni di luce, altri fiori non saprebbero dare un buon risultato.

Conosciamola meglio

Le grandi corolle dell’ortensia, composte da tanti fiorellini, hanno una lunga durata e rimangono decorative anche quando lentamente appassiscono: perdono gradualmente il loro colore intenso, conservando però un fascino che dura per molte settimane. L’ortensia è bella anche in autunno, quando le foglie assumono calde sfumature gialle, rosse e porpora, prima del riposo invernale. I colori dei fiori: possono essere bianchi, rosa in molte sfumature fino al fucsia intenso, lilla, violette, blu e azzurro intenso, anche screziate o con petali dal bordo bianco su fondo rosa. In alcune specie meno comuni esistono fiori di colore giallo chiaro.

La salute: pianta robusta, non si ammala facilmente se viene coltivata in ambiente e terriccio idonei.

Le foglie: sono grandi e belle, di colore verde brillante o verde scuro; esistono anche varietà a foglia variegata in bianco. In autunno, prima di cadere, assumono colori affascinanti in tutte le sfumature del giallo e del rosso scuro.

Il vaso: l’ortensia cresce bene in contenitori piuttosto grandi e profondi.


UN NOME PER UNA STORIA D’AMORE Il nome scientifico delle ortensie è Hydrangea, fu scelto dal botanico e scienziato Linneo, padre della classificazione scientifica. Il nome “ortensia” fu scelto da Philibert de Commerson, esploratore francese di fine ‘700, in onore di un’astronoma e matematica, Madame Nicole-Reine Lepaute, nota per la sua bellezza, di cui era innamorato: nell’intimo, la Lepaute si faceva chiamare Hortense.

Come scegliere le ortensie

Oltre 80 specie, la maggior parte di origine asiatica (Cina, Giappone, Corea) e alcune di origine americana (Hydrangea quercifolia e Hydrangea arborescens sono native delle foreste dei monti Appalachi, negli USA; la specie sempreverde Hydrangea integerrima è cilena): un mondo di ortensie, arbusti meravigliosi e generosi che si adattano bene ai nostri giardini e terrazzi.

n Scegliete le ortensie per il vostro spazio verde ricordando che, in linea generale, tutti i tipi di ortensia amano le zone più fresche e umide, ombreggiate o soleggiate solo la mattina e verso il tramonto; richiedono terriccio e concime per acidofile (per azalee) e innaffiature con acqua piovana o non calcarea. n Sono infatti piante che amano il suolo con pH acido. Innaffiarle con acqua molto calcarea crea, alla lunga, un indebolimento della vegetazione.

Le ortensie in balcone e in terrazzo n In vasi profondi, le ortensie vivono bene anche in balcone e terrazzo scegliendo le zone più riparate dal sole e dal vento e creando buona umidità ambientale: una benefica doccia su foglie e fiori di sera, anche tutti i giorni, le manterrà sane e belle.

Le ortensie in giardino n Oltre alle varietà classiche con fiori globosi, per aiuole e siepi basse o di media altezza, danno grandi soddisfazioni anche le ortensie quercifolia, le varietà di Hydrangea villosa (con foglie opache e setolose sulla pagina inferiore) e le ortensie rampicanti.

Lacecaps, le ortensie che sembrano un pizzo n Le varietà del gruppo Lacecaps sono oggi molto di moda. n Hanno i fiori disposti su una superficie piana, con una o due file esterne di fiori sterili dai grandi sepali disposti intorno ad un gruppo centrale formato da numerosi piccoli fiori fertili, che vengono impollinati per produrre i semi. n Esistono molte varietà del gruppo Lacecaps, con fiori in colori diversi.


ideali per l’ombra fresca e umida Tutti i tipi di ortensia hanno bisogno di molta luce, poco sole ed elevata umidità ambientale; il luogo ideale per queste piante è esposto al sole di prima mattina, per poi diventare ombreggiato e mantenersi fresco, umido e arioso. In estate, nelle ore di caldo intenso le foglie possono afflosciarsi anche se la pianta è in ombra, per riprendersi verso sera.

I diversi tipi di ortensie che abbiamo scelto per voi Ortensie classiche, già in fiore Ideali anche come idee regalo, sono ottenute grazie a speciali tecniche di coltivazione in serra. Non vanno esposte al sole né tenute in appartamento, dove la loro durata è breve. Il luogo ideale è all’aperto, in ombra, con elevata umidità ambientale. Le ortensie acquistate in primavera già fiorite non rifioriranno in estate: lo faranno l’anno successivo, in genere a fine primavera (maggio-luglio). Vanno rinvasate in contenitori più grandi e profondi. Possono avere i fiori globosi classici oppure Lacecaps Ortensie da vivaio Piante molto robuste, sono proposte in vasi vivaistici e sono disponibili tutto l’anno, anche nel periodo del riposo invernale, e richiedono il trapianto in vasi grandi o in terra. Sono in fiore solo nel periodo in cui la fioritura avviene naturalmente, in base alle varietà: in genere fine primavera e inizio estate. Alcune specie e varietà fioriscono a metà o fine estate e fino all’autunno. Ortensie da collezione Si tratta di specie e varietà particolari (ortensia quercifolia, ortensia villosa e altre), ideali per chi dispone di terrazzi e giardini con condizioni ambientali adatte. Alcune specie di grande dimensione non sono idonee in vaso (es. Hydrangea quercifolia). Ortensie rampicanti Sono ideali per pareti esposte a Nord, ombrose e umide. Ottime anche in terrazzo a condizione che il vaso sia molto ampio e profondo. Hanno lunga vita e fioriscono a inizio estate con bei fiori bianchi.

Consigli per scegliere bene n Valutate se disponete di un ambiente adatto: i terrazzi e balconi esposti al sole per molte ore non sono idonei per ottenere il meglio dalle ortensie. n Valutate se disponete di spazio sufficiente: alcune varietà possono diventare imponenti nel tempo, se il terreno e il clima sono perfetti (suolo con pH acido, temperature fresche, molta umidità e piogge o irrigazioni frequenti). n Se acquistate un’ortensia da collezione, segnatevi il nome della specie o varietà: l’informazione può esservi utile per conoscere meglio le esigenze e il tipo di crescita.


cos’è il ph Il parametro “pH” si riferisce all’acidità o alcalinità di una soluzione: un prodotto chimico, un farmaco, l’acqua, un cibo o un terreno. Le ortensie sono molto esigenti: il pH del terreno e dell’acqua per innaffiare deve essere acido. Nella foto: misuratore universale luce, umidità e pH di Verdemax; non richiede batterie, sempre pronto all’uso.

Coltivare le ortensie

La scelta del luogo è fondamentale per mantenere la pianta sana e ricca di fiori. Da evitare, sia in vaso che in piena terra, le zone molto soleggiate e quelle esposte a venti caldi e asciutti. Ama gli ambienti freschi e umidi.

n Al momento del trapianto o rinvaso va utilizzato un terriccio come Fertil Acidofile arricchito con torba acida.

n L’ortensia resiste bene al gelo, ma le piante in vaso sono più sensibili: meglio avvolgere il contenitore in un telo di in plastica a bolle, sollevandolo da terra con piedini o mattoni.

Terriccio e rinvaso

n Le ortensie vanno rinvasate subito dopo l’acquisto in un contenitore molto più grande e profondo, in plastica o terracotta (benissimo anche i contenitori in legno), oppure si piantano in piena terra, utilizzando esclusivamente un terriccio per acidofile (per azalee). Prima del rinvaso, inumidire leggermente il terriccio del vasetto vivaistico (mai rinvasare una pianta assetata). n Sul fondo del vaso o della buca di impianto va steso uno strato di biglie d’argilla (per favorire il drenaggio) e una manciata di stallatico in pellet coperto da uno strato di terriccio. n La zolla di radici e terriccio estratta dal vasetto vivaistico non va spezzata. Dopo il trapianto, innaffiare bene. n è bene coprire il terriccio, sia in vaso che in terra, con uno strato di corteccia sminuzzata che aiuta a conservare a lungo l’umidità, riducendo le innaffiature.

quali concimi usare n Nei concimi, la sigla NPK indica i dosaggi di Azoto, Fosforo e Potassio, gli elementi nutritivi di base. L’ortensia richiede un concime per piante acidofile), per esempio NPK 10-8-12 con microelementi. n Al momento dell’impianto e in seguito ogni anno a fine inverno è utile una concimazione organica (stallatico pellettato)


Cos’è la clorosi FERRICA La carenza di ferro (clorosi ferrica) si manifesta sulle ortensie in suoli ricchi di calcare, dove faticano ad assorbire questo metallo. Il sintomo è il colore sbiadito delle foglie, nelle aree internervali. Si cura fornendo un integratore (chelato di ferro), innaffiando con acqua non calcarea e rinvasando con un terriccio per acidofile.

Acqua e umidità

Il terriccio deve essere sempre leggermente umido. Impiegate preferibilmente acqua a temperatura ambiente, mai gelida; se possibile, conservate e utilizzate l’acqua piovana per innaffiare l’ortensia. n In estate, le piante in vaso possono richiedere innaffiature generose ogni 2-3 giorni; per le piante in piena terra è utile collocare un circuito di irrigazione a goccia per evitare che il terriccio si asciughi del tutto, causando l’afflosciamento della pianta. n Sia in vaso che in piena terra, le ortensie apprezzano benefiche docce serali con un getto delicato o con un vaporizzatore (acqua piovana o non calcarea).

COME OTTENERE I FIORI AZZURRI E BLU

n Pochi sono i fiori capaci di esprimere il tono azzurro con l’intensità e la profondità tipica delle ortensie. Il colore dipende dalla quantità di alluminio disponibile nel terreno e a questo è strettamente legato il grado di acidità (pH 4,5 per fiori davvero blu). Gli azzurranti per ortensie aiutano a creare queste condizioni se il suolo ha pH acido e se le piante vengono innaffiate con acqua piovana o non calcarea. n Per mantenere vivace questo splendido effetto cromatico è meglio partire da varietà commercializzate con i fiori blu o azzurri. Le varietà rosa possono virare all’azzurro tenue; quelle bianche non cambiano colore.

il chelato di ferro n Per la prevenzione e cura dell’ingiallimento fogliare (clorosi ferrica), si utilizza una soluzione di Ferro in forma chelata: può essere in polvere da diluire nell’acqua o liquido. n Somministrando i chelati di Ferro ogni 20-25 giorni da aprile a settembre, le ortensie manterranno foglie e fiori di colori vivaci.


Un aiuto naturale: aghi di pino e foglie di quercia Per conservare meglio l’acidità del terreno, indispensabile requisito per avere ortensie sane e vigorose, si può stendere sul terriccio (anche in vaso) uno strato di foglie secche di quercia oppure aghi di pino e di abete, che hanno la proprietà di abbassare sensibilmente il pH del suolo. Inoltre, hanno la capacità di conservare il terriccio morbido e ben aerato.

Domande e risposte n La pianta si è afflosciata, perché? Le cause sono la carenza di acqua e le temperature troppo elevate. Innaffiare e fare docce sul fogliame e sui fiori, ogni sera. A volte il terreno è bagnato, ma le foglie si afflosciano nelle ore più calde: è normale, le ortensie non amano il caldo, in genere si riprendono verso sera. n la crescita è lenta e non si formano fiori, perché? quale acqua per le ortensie? n L’acqua della rete idrica può essere molto calcarea, e in questo caso non è idonea per innaffiare le ortensie. n Meglio utilizzare acqua piovana (da raccogliere e conservare in bottiglie o bidoni) oppure acqua decantata, lasciata nell’innaffiatoio per 24-48 ore prima di utilizzarla, per far depositare il calcare sul fondo del contenitore. n L’acqua deve essere a temperatura ambiente, mai molto fredda.

Le cause possono essere due: la carenza di luce e di concime (spostare in piena luce e concimare) oppure c’è una sofferenza causata da terriccio argilloso e calcareo e innaffiature con acqua calcarea (rinvasare con terriccio per piante acidofile, utilizzare concime per piante acidofile e chelato di ferro o sequestrene per rinvigorire la pianta). I fiori non si formeranno nell’anno in corso, ma solo la primavera successiva, a meno che non si tratti di una varietà rifiorente. n Posso lasciare la pianta all’aperto tutto l’inverno? Sì, ma è meglio proteggere il vaso delle ortensie avvolgendolo con plastica a bolle e spostare la pianta contro un muro esposto a Sud, coprendo i rami con un velo di non-tessuto. Le ortensie classiche (Hydrangea macrophylla) resistono fino a -12 °C. Le ortensie in piena terra tollerano meglio in gelo. n Il colore dei fiori è impallidito, perché? La causa è duplice: il passare del tempo (i fiori “vecchi” sbiadiscono gradualmente e a volte cambiano colore), oppure il terreno e l’acqua non hanno un pH acido, il che provoca lo sbiadimento di foglie e fiori.


il té di ortensie In Giappone, terra di origine di molti tipi di ortensie, la specie Hydrangea serrata viene coltivata non solo per i bei fiori, larghi e di lunga durata, e per essiccare le sue foglie dalle quali si ottiene un tè chiamato ama-cha, utilizzato durante le cerimonie religiose buddhiste. Anche in Corea si utilizzano le foglie di alcune ortensie per tisane utilizzate nella medicina tradizionale.

Pulizia e potatura

Le ortensie amano ricevere benefiche docce serali sul fogliame sia per avere elevata umidità, sia per eliminare la polvere che si posa sulle loro larghe foglie. n I fiori delle ortensie appassiscono gradualmente e conservano una grande bellezza: potete raccoglierli e utilizzarli per gradevoli composizioni in vaso. Oppure, lasciateli sulla pianta, apprezzando il loro lento cambiamento di colore. n La potatura si fa a fine inverno, quando il rischio di gelate è minimo: dopo la potatura, infatti, le gemme si aprono e si sviluppano rapidamente, e in breve la pianta si copre di foglie formando i fiori all’apice dei rami.

COME E QUANDO POTARE LE ORTENSIE

n La potatura dell’ortensia classica si esegue in autunno per un primo intervento di pulizia e di accorciamento dei rami troppo allargati, più che altro per evitare che si spezzino con il vento o la neve. I fiori ormai secchi possono essere lasciati sulle piante (hanno una funzione protettiva). n In febbraio-marzo si fa la vera e propria potatura: asportate i rametti deboli e quelli vecchi di tre-quattro anni, recidendo sopra una gemma basale. Così stimolate la pianta a emettere altri rametti vigorosi, che daranno fiori. I rami giovani che volete conservare non vanno cimati o dimezzati, ma solo diradati se troppo numerosi, lasciando i più robusti. I tagli devono essere obliqui.


Ortensie, una storia affascinante Dall’Oriente e dagli USA Conosciute in Cina, Giappone e Corea fin dall’antichità, solo nel ‘700 hanno cominciato ad arrivare in Europa dall’Oriente (la terra d’origine delle ortensie classiche) e dagli USA, dove alcune specie crescono spontanee nelle foreste della montagne sulla costa orientale. n In Giappone, dove le ortensie sono amatissime, i collezionisti sono molto gelosi delle loro “creature” e solo negli ultimi anni sono giunte in Europa alcune varietà rare e speciali. n Oggi le tecnologie di produzione florovivaistica consentono di produrre piante di ortensia particolarmente robuste e di portarle a fiorire in anticipo sui tempi naturali, attraverso le speciali tecniche della forzatura in serra.

L’ortensia nel linguaggio dei fiori n Il fiore esprime amore fedele e amicizia sincera e durevole. n Le ortensie bianche augurano lunga vita; quelle blu vogliono dire “facciamo pace”. n In Giappone le ortensie sono tradizionalmente regalate alle neo-mamme come segno di salute e lunga vita del neonato.


L’ortensia macrophylla, facile e spettacolare Innumerevoli varietà diverse per forma e colore: Hydrangea macrophylla, di origine asiatica, è la tipologia più comune perché è molto bella, durevole e con fiori enormi.


AZZORRE, LE ISOLE DELLE ORTENSIE Le isole Azzorre, nel cuore dell’oceano Atlantico, sono il paradiso delle ortensie. Importate come piante ornamentali negli anni ‘60, hanno trovato condizioni idonee e sono “fuggite” dai giardini invadendo boschi e pascoli e diventando infestanti. In estate lo spettacolo è straordinario, con centinaia di migliaia di ortensie in fiore.


VILLA SERRA A GENOVA, UN MONDO DI ORTENSIE Il Parco Storico Villa Serra a Sant’Olcese, nell’entroterra di Genova, ha allestito negli ultimi anni una magnifica collezione di ortensie, dove ripercorrere la storia di queste in Europa e in Italia dal 1736 ad oggi. E’ la prima collezione pubblica in Italia con quasi 250 diverse varietà di varie specie, per un totale di oltre 1500 piante.

L’ortensia classica

n Le ortensie a fiore globoso sono le più amate anche per l’abbondanza dei fiori e l’intensità dei colori. n Oggi la scelta è molto ampia e consente di creare composizioni piacevoli con piante di colori diversi. In terrazzo e balcone, un bel portavasi può completare al meglio le ortensie, ricordando che l’acqua non deve rimanere a lungo a contatto con il terriccio: è bene controllare ed eventualmente svuotare il portavaso se c’è ancora acqua dopo mezz’ora dall’irrigazione.

pronto effetto

Consigli utili n Le ortensie acquistate già fiorite vanno trasportate con qualche attenzione perché sono sensibili al caldo e agli sbalzi di temperatura; non vanno lasciate in auto a lungo, sotto il sole, né esposte a correnti d’aria molto fredda.

In alto, le ortense vendute già fiorite sono ideali per un balcone “a pronto effetto”.

n Per semplificare il lavoro di concimazione, necessaria per conservare a lungo i fiori, si possono collocare nel vaso i concimi in pastiglie o in gocce.

Fiori e piante da abbinare alle ortensie n Le ortensie sono piante dalla forte personalità che stanno bene anche da sole, ma potete creare (in vasi diversi o in piena terra, rispettando le distanze) abbinamenti con piante dalle stesse esigenze di ombra: gardenie, aucuba variegata, piccole conifere...

lunga fioritura

n Ai piedi delle ortensie piantate bulbi a fioritura primaverile (narcisi, crochi, scille, anemoni...) che fioriranno quando le ortensie sono ancora in riposo.

In alto, la varietà “You and me” con infiorescenze piatte, poi a palla, in fiore fino all’autunno.


moltiplicare le ortensie è facile Prelevate in agosto-settembre, da rami privi di fiori, alcune talee (l’apice del rametto) lunghe 10-15 cm. Ponetele a radicare all’ombra, in cassette o vasetti con terriccio universale mantenuto costantemente umido. La radicazione avviene nel corso dell’inverno; i vasetti vanno conservati al riparo dal gelo, in piena luce.

Idee con le ortensie

n Qui sopra: le ortensie in terrazzo hanno il pregio di decorare con i loro fiori gli angoli più freschi e ombrosi. n A sinistra, in alto: le ortensie sono disponibili anche in esemplari di piccola taglia già in fiore, ideali per idee regalo. A sinistra, al centro: il fascino degli enormi fiori delle ortensie colpisce molto i bambini. A sinistra, sotto: le ortensie anche per il bouquet delle spose. n Qui sotto: le ortensie sono ideali anche per creare siepi e bordure in giardino.


LE ORTENSIE RIFIORENTI Da qualche anno a questa parte sono apparse sul mercato anche varietà di ortensia rifiorente: sui nuovi rami che crescono durante la stagione estiva si formano boccioli in estate (cosa che non succede nelle ortensie classiche) e si ottengono nuovi fiori fino a settembre. Nella foto, la varietà rifiorente “Everbloom Blue Wonder”.

Fiori fino all’autunno Alcuni tipi di ortensia offrono il piacere di una fioritura lunghissima, dalla primavera fino all’autunno.

Quali varietà scegliere n Per ottenere questo risultato occorre scegliere le varietà rifiorenti di Hydrangea macrophylla oppure specie come Hydrangea paniculata “Vanille Fraise” i cui fiori sono bianchi in primavera e assumono sfumature rosa e porpora man mano che la stagione avanza. n La fioritura si mantiene bella se le condizioni ambientali sono idonee: fresche, ariose (ma non ventose) e con elevata umidità ambientale.

sempre in fiore n In alto, le ortensie rifiorenti “Endless Summer”; sotto, Hydrangea paniculata in giugno e in settembre, quando i fiori diventano rosa.


LE ORTENSIE AMERICANE: IMPONENTI E DUREVOLI A differenza dell’ortensia comune (Hydrangea macrophylla in tutte le sue moltissime varietà), Hydrangea quercifolia (nella foto) è di origine americana, come Hydrangea arborescens, che fu la prima specie ad essere portata in Europa nel 1736: in condizioni idonee può superare i 3 metri di altezza e fiorisce a inizio estate, conservando i fiori per molte settimane. Può vivere per due o tre decenni.

L’ortensia quercifolia

n La specie Hydrangea quercifolia produce grandi fiori bianchi di lunga durata, di forma allungata, simili a grandi pannocchie di colore bianco panna.

n I fiori appaiono in maggio, ma resistono sulla pianta molto a lungo conservando un aspetto piacevole anche quando cominciano a seccare. A volte, man mano che appassiscono i petali assumono affascinanti sfumature rosa e porpora. n Il fogliame, di grande dimensione e con una forma che ricorda appunto la sagoma delle foglie di quercia, è di un bel verde brillante in primavera-estate e ha colori autunnali intensi, nelle tonalità del giallo e del bronzo, prima di cadere, in novembre. quasi simili n Hydrangea quercifolia (in alto) ha fiori che possono ricordare quelli di Hydrangea paniculata (sotto) che fiorisce in tarda estate con infiorescenze appuntite. A volte è ancora in fiore a settembre-ottobre, nella varietà “Tardiva”.

Consigli per la coltivazione n Pianta molto resistente, non conosce parassiti e ha una migliore tolleranza al terreno pesante e al caldo. n Offre buone soddisfazioni anche nelle estati calde e afose della pianura Padana anche se, come tutte le ortensie, il suo clima ideale è più fresco e umido, con terreno a pH acido. n Si pota a fine autunno, accorciando i rami per conservare una forma compatta e ordinata. n Per le sue notevoli dimensioni (fino a due metri di altezza e quasi altrettanto di larghezza) non è consigliabile in vaso.


Hydrangea o Schizophragma? L’ortensia rampicante Hydrangea petiolaris differisce di poco da una specie simile, Schizophragma hydrangeoides: ha fiori più grandi ed è più sensibile al caldo, ama i climi freschi e molto umidi. Esiste anche nella varietà “Roseum” che ha splendidi petali rosa, di colore intenso se è al sole in clima fresco e più pallido se è in mezz’ombra.

L’ortensia rampicante

n Hydrangea petiolaris, l’ortensia rampicante, è una specie molto robusta e vigorosa, perfetta anche in situazioni completamente ombreggiate, per esempio una parete esposta a Nord; aderisce al muro con le sue radici aeree. n Le foglie sono cuoriformi, verde intenso, e i bellissimi fiori, simili a pizzi, di colore bianco-crema sbocciano in giugno, in corimbi piatti larghi fino a 25 cm. n Cresce bene su muri, tronchi di alberi e grigliati in legno o metallo, creando una folta cortina verde folta, ma può essere utilizzata anche come tappezzante ai piedi di alberi e siepi. n Rappresenta un’ottima alternativa all’edera come rapida e densa copertura di muri ombrosi, che riveste con una fitta cortina; non è adatta per ottenere la copertura di pergole. n D’autunno le foglie si colorano di un giallo intenso; in inverno risulta decorativa la trama dei rami colorati di un rosso scuro.

Consigli per la coltivazione n Vuole vivere in mezz’ombra o all’ombra. Molto rustica, tollera il freddo intenso fino a -25 °C. Vive anche in vaso a condizione che il contenitore sia molto profondo. n Si pota a fine autunno, accorciando i rami per conservare una forma compatta e ordinata.

una parete in fiore n In ambiente idoneo, le ortensie rampicanti e la specie simile, Schizophragma, possono rapidamente coprire muri ombreggiati dove la fioritura tra maggio e giugno è spettacolare. In autunno il fogliame assume sfumature gialle prima di cadere.


COME ESSICCARE I FIORI DELL’ORTENSIA Lasciati sulla pianta, i fiori dell’ortensia seccano molto lentamente e a volte sono ancora presenti sulle piante nel tardo autunno, languidi e affascinanti. Per ottenere fiori essiccati di maggiore bellezza occorre recidere gli steli quando i fiori sono ancora belli e di colore intenso. Si fanno essiccare a testa in giù in ambiente buio, fresco e ventilato.

Novità e curiosità

n Le ortensie classiche (Hydrangea macrophylla) si arricchiscono sempre di novità. Ora sono molto di moda le varietà con petali sfrangiati o arricciati (sotto a sinistra) e quelle con i petali a cucchiaio, come l’incantevole varietà “Ayesha” di origine giapponese, sotto a destra: sopporta abbastanza bene sia il sole che il vento, anche salmastro.

Hydrangea involucrata “Yohraku Tama”

qualcosa di insolito n Hydrangea involucrata è originaria di Taiwan e del Giappone, dove cresce nel sottobosco umido. n Raramente supera il metro in altezza. Fiorisce nella seconda parte dell’estate e i fiori hanno lunghissima durata. Hydrangea involucrata hortensis

n La specie Hydrangea aspera (sopra a sinistra) è poco nota; viene dalla Cina ed emette le foglie molto presto, è quindi adatta a giardini che non sono esposti a gelate primaverili. Hydrangea villosa (sopra a destra) ha il pregio di fiorire tardi, tra luglio e settembre.


composizioni con le ortensie essiccate Quando sono ben essiccati, i fiori delle ortensie durano molto a lungo e si prestano alla realizzazione di composizioni, cestini e ghirlande. Per il loro significato augurale di lunga vita e di pace, si prestano alla realizzazione di composizioni natalizie e ghirlande da appendere alla porta o da utilizzare come centrotavola, completate da muschio e bacche colorate.

Ortensie: problemi e rimedi

Le ortensie sono piante robuste e poco soggette ad ammalarsi, ma talvolta le condizioni ambientali possono favorire alcuni problemi da conoscere ed affrontare ai primi segnali.

Clorosi ferrica

Lumache e chiocciole

Cavallette e altri insetti

Mal bianco (oidio)

Maculature fogliari

Assenza di fiori

Carenza di ferro nel terreno che provoca foglie sbiadite, da curare con i prodotti a base di chelati di Ferro

Malattia fungina da prevenire ed eliminare con prodotti a base di zolfo

Possono provocare erosioni nel fogliame. Utilizzare le apposite trappole, i prodotti bio o i lumachicidi in granuli

Insetti che attaccano ed erodono le foglie e i boccioli. Vanno eliminati con trattamenti insetticidi, meglio se di tipo biologico

Da prevenire ed eliminare Concimare, spostare le con prodotti a base di rame piante in piena luce ma e attenta pulizia delle piante non al sole


Il piacere di vivere con i fiori in casa, balcone e giardino I consigli verdi di


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