Eccoci alle effimere di minore dimensione. I Caenidae sono spesso stati definiti in modi certamente poco signorili, tipo: “la maledizione del pescatore”, in quanto pescare durante i loro sfarfallamenti lascia poche speranze al Pam, stante la quasi impossibiltà di imitarli. Tuttavia i tentativi di imitazione, anche se di mediocre risultato negli sfarfallamenti, hanno prodotto straordinarie mosche artificiali che, se utilizzate in altre situazioni come “in caccia” in estate e autunno o nel caso di sfarfallamenti di piccoli Baetis, offrono risultati piuttosto interessanti. 4
Pagina a sinistra: modello originale di Eurycaenis harisella, creata da L. De Chamberet per la Serie Gallica e inserita al n. 35. É un modello dei primi anni ʻ70. In questa pagina in alto: Caenis sp. catturato nel torrente Ospitale, Appennino modenese. Segni particolari: dimensione microscopica (corpo 3-4 mm) ali ciliate posteriormente e tenute aperte a riposo, cerci cortissimi nelle femmine e lunghissimi nei maschi, numerose specie difficili da discriminare sistematicamente.
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nsetti così minuti hanno sempre rappresentato situazioni difficili per il pescatore, quando il pesce bolla in queste schiuse. Solo di recente si costruiscono imitazioni su ami dal 20 al 24 ed oltre, mentre non si trovano dressing classici con ami inferioni al numero 18. Si può citare Halford, che indicò la Iron Blue Spinner come la migliore imitazione di Caenis della sua collezione, riconoscendone però la dimensione eccessiva, e si può citare L. De Boisset, che smentendo Halford (che non avrebbe mai reperito Caenidi nei contenuti stomacali di trote e temoli) ci conferma di aver catturato sullʼAine e sulla Doubs temoli imbottiti di questi insetti. Ecco le sue due imitazioni francesi della serie Gallica.
N° 34 Eurycaenis harisella subimago AMO. n° 16. CODE. Tre fibre hackle grigio chiaro. CORPO. Crine di cavallo bianco. HACKLE. 3 giri di hackle grigio bluastro. N° 35 Eurycaenis harisella imago spent. AMO. n° 15. CODE. Corti cerci in fibre di hackle grigio. Si consiglia di preferire cerci lunghi, tipici del maschio, così da migliorare sensibilmente la galleggiabilità. CORPO. Quill di pavone brunastro chiaro prelevato dallʼocchio blu del pavone e privato delle herl con attenzione e pazienza. ALI. Legate spent, in punte di hackle grigio chiaro.
A sinistra e nella foto piccola nella pagina a destra: interpretazioni della Eurycaenis harisella subimago, nella quale al crine di cavallo si è preferito quill chiaro. La foto al centro mostra da unʼaltra prospettiva la magica Eurycaenis harisella imago spent di Chamberet, piccola imitazione straordinaria sia per catturare trote e temoli che pescatori.
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HACKLE. Pochi giri di hackle giallastro. Il modello originale delle foto ha una hackle gialla ed una biancastra. Queste due piccole mosche, nonostante cerchino di imitare una specie non segnalata in Italia, nonostante la dimensione comunque eccessiva e la vocazione teorica per le acque lente, si dimostrano da sempre efficacissime mosche da torrente in estate ed autunno con acque basse. Le foto in queste pagine (vedi le didascalie) presentano modelli originali acquistati da Garue nei primi anni ʻ70 e, come si può vedere, la corrispondenza ai dressing originali non è perfetta, evidentemente anche M.me De Chamberet applicava aggiustamenti, sia per motivi pratici relativi allʼesigenza di produrre mosche su larga scala, sia perchè, prima
dei pesci, devono abboccare i pescatori. Tuttavia si tratta di modelli di bellezza straordinaria. Oggi non è affatto unʼimpresa realizzare imitazioni di Caenidi in taglie realistiche, grazie agli ami moderni n. 22, 24 e 28, ai sottilissimi filati in poliammide ed alle hackle cortissime dei moderni galli da penna geneticamente modificati, sommando così il piacere di unʼimitazione ricca di fascino a quello di una sorprendente efficacia. Siamo però ai limiti dimensionali: ottenere abboccate è facile, salpare il pesce con ami e fili microscopici travalica forse lʼonestà nei confronti delle prede, buon senso a parte. Ecco perchè si preferisce fermare la misura dellʼamo al n. 18, massimo 20. Ecco ora due modelli anglosassoni. Per la verità non è che gli inglesi
si siano dati troppe pene per imitare i Caenidae. Caenis Dun di Frank Sawyer AMO. n° 18-20. FILO. Midge thread. CODE. Corti cerci di gallo colore crema. CORPO. Pelo di talpa. TORACE. Herl di struzzo con barbule strappate avvolto con la parte lucida in evidenza. HACKLE. Pochi giri di dark blue hackle. Caenis Spinner di Stuart Canham. AMO. n° 18. FILO. Midge thread. CODE. Tre cerci di gallo bianco naturale. CORPO. Polythene bianco.
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Ecco unʼinterpretazione leggermente personalizzata di Caenis Dun di Frank Sawyer. A sinistra le foto di due Caenidae mostrano la tipica silhouette di queste piccolissime effimera dalla vita brevissima.
TORACE. Un singolo giro di condor bruno o herl di tacchino. ALI. Hackle di gallina bianca sagomate e legate orizzontali. HACKLE. Barbule di hackle tagliate dalla parte inferiore del calamo. Si noti come i dressing anglosassoni cerchino giustamente di rappresentare il tozzo e grassoccio torace nerastro con evidenti e relativamente voluminose masse di herl (herl: la corta peluria delle barbule di numerose penne o piume, come nel pavone o nel condor). Il problema è farlo su ami di 4 mm. Certamente il modo moderno più
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efficace di imitare Caenidae è realizzare piccolissimi Cdc con corpicino piccolo e voluminoso e poche corte barbule di Cdc ad imitazione delle ali. I Caenidae possono essere confusi con banali moscerini. I loro sfarfallamenti in torrente originano gruppi di individui concentrati negli spazi aperti delle pozze o delle piane, sono piccolissimi e, stante lʼabitudine di tenere le ali orizzontali a riposo unitamente ai cerci cortissimi delle femmine, possono davvero trarre in inganno. Le imitazioni classiche, come accennato, ben difficilmente possono davvero rappresentarli, nella realtà il
loro grande pregio è di essere altamente produttive nelle stagioni difficili, estate ed autunno, poichè mosche piccole e perfette in periodi ricchi di piccoli Baetidae ed Ephemerellidae non possono non essere produttive. Ecco che da tarda primavera fino agli ultimi tepori autunnali, setacciare pozze, lame e correnti con piccole imitazioni dalle ali biancastre e dai corpicini scuri, anche senza sfarfallamenti, anche senza evidente attività, può procurare inaspettate abboccate. Senza considerare che il “piccolo” finisce inevitabilmente per imitare un poʼ di tutto, certamente innumerevoli ditteri.
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