Gunnison Midge Amo: Tiemco 5210 del n.18 Filo di montaggio: nylon grigio brunastro fine Sottocorpo: dubbing in “Ligas” (polipropilene rossiccio) Corpo: foam nero Anellatura: filo di montaggio di nylon grigio brunastro Collarino: misto di fibre di Cdc grigio e di hackles di gallo brown montate in asola.
Montaggio Fissare in prossimità della curvatura dell’amo una striscia di foam larga un paio di millimetri. Poi realizzare il corpo in poly.
Sovrapporre la piuma di gallo a quella del Cdc, curando che le fibre di quest’ultima risultino più lunghe di un paio di millimetri.
Quindi tagliare con le apposite forbici l’eccedenza a circa 1 o 2 millimetri dalla pinza stessa.
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Ribaltare il foam in avanti, a formare il dorso, e anellarlo con il filo di montaggio.
Usando l’apposita pinza posizionare le barbule delle piume nella lunghezza desiderata.
Ribaltare il foam all’indietro e, alla base, dello stesso raddoppiare il filo di montaggio predisponendo l’asola.
Posizionare nell’asola le fibre di gallo e di Cdc.
Torcere l’asola su se stessa con il twister fino a che le fibre si dispongano a raggiera attorno ad essa.
Avvolgere attorno all’amo per pochi giri, davanti e dietro lo spezzone in foam, il cordoncino ottenuto sino in prossimità dell’occhiello, bloccando la posizione con passaggi incrociati del filo di montaggio.
Recidere l’eccedenza in foam realizzando la testa.
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Parasedge Amo: Tiemco 103 BL del n.15 Filo: nylon grigio brunastro. Addome: fibre di penna di tacchino screziata Hackle: collo di gallo grizzly tinto marrone chiaro Ali: pelo di capriolo montato a ciuffo e poi aperto a ventaglio Visibilità: pallino in foam rosso o altro colore a scelta Torace.: dubbing in “Ligas” (polipropilene colore brunastro)
Montaggio Cospargere l’amo di Attak o altro collante preferito.
Fissare il filo di montaggio partendo dall’anello e arrivando poco oltre l’inizio della curvatura. Apporre la sezione di penna di tacchino (larga circa mm 3) poco oltre la punta perché dove è sottile potrebbe strapparsi.
Realizzare l’addome avvolgendo a spirale il tacchino, dopo averlo ritorto a sua volta col filo di montaggio (il che conferisce al tutto maggiore robustezza).
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É il momento di fissare l’hackle di gallo nel punto ove verrà avvolta.
Ora preparare un piccolo bunch (mazzetto) di peli di capriolo.
Pareggiarlo con l’apposito strumento (due tubetti telescopici). La quantità la si può rilevare dalle immagini fotografiche.
Afferrarlo con pollice e indice della sinistra e montarlo adagiandolo sull’amo nella zona del torace con le punte all’indietro curando che non si “arrotoli” attorno all’amo. Per questo i primi 2/3 giri di fissaggio devono essere “deboli”, quindi non stretti. Il risultato è una moderata apertura delle fibre, che devono rimanere sul dorso dell’amo. Le eccedenze vanno tagliate all’altezza dell’inizio dell’anello.
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Posizionare ora un cilindretto di foam colorato e fissarlo nello stesso punto di fissaggio delle ali.
É il momento di realizzare il torace in dubbing. Ritorcere il polipropilene lungo il filo di montaggio, poi con indice e pollice di una mano (l’Autore usa la destra, ma dipende dall’abitudine), sollevare l’ala della sedge verso l’alto così da poter avvolgere il dubbing in orizzontale.
Avvolgerlo con circa 4 giri e bloccarlo prima dell’anello.
Tagliare l’eccedenza del foam, lasciandone un’opportuna quantità in relazione alla visibilità voluta.
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Ora tagliare l’eccedenza anteriore del foam. É il momento di apporre l’hackle parachute e lo si fa avvolgendola tra il torace in dubbing, che resta sotto, e l’ala in pelo di capriolo, che resta sopra. Eseguire circa 4/6 giri di hackle, bloccarla in punta, tagliare l’eccedenza e chiudere col nodo.
StreamerAspio Amo: D21 Sir Francis del n. 8 Filo: Big Fly bianco Coda: marabou bianco Corpo: cordoncino (diamond braid) Benecchi pearl Branchie: marabou bianco Testa: foam rosso Note di utilizzo in pesca: si tratta di un artificiale specifico per l’aspio o, in laghetto, per trote in attività di superficie. Viene usato con coda galleggiante e recuperato nel modo più vario possibile, anche con l’ausilio di colpi di vettino.
Montaggio
Coprire il corpo con filo di montaggio portandosi verso la curvatura dell’amo. Fissare un ciuffo di marabou bianco lungo come l’amo e un cordoncino pearl. Avvolgere il cordoncino sino a mezzo centimetro dall’occhiello e fissarlo. Portare in avanti il marabou rimasto tagliandolo circa un centimetro oltre l’occhiello.
Ritornare verso l’occhiello con il filo di montaggio, ricoprendo il marabou, a formare il sottocorpo.
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Preparare una striscia di foam di spessore di un millimetro lunga due centimetri e larga mezzo centimetro.
Rivoltare indietro il foam e fissarlo con il filo a circa mezzo centimetro dietro l’occhiello.
Forarla in centro e infilarla sull’occhiello.
Chiudere sul punto di fissaggio.
Tagliare il foam un paio di millimetri oltre la legatura. Non occorre stabilizzare la posizione con colle o simili in quanto l’artificiale funziona in qualsiasi assetto.
Estrarre il marabou lateralmente e aggiustare con le forbici le branchie, accorciandole e sfoltendole secondo necessitĂ . Lo sfoltimento avviene con le dita che consentono di rendere meno regolari i contorni.
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4 stagioni Amo: Tiemco 200 R del n.14 Filo di montaggio: nocciola 8/0 Testa: pallina in tungsteno gold diametro 2,5 mm Coda: biot di tacchino Corpo: vinyl rib amber (ambra) Sacca alare: krystal flash nero Torace: dubbing di ice dubbing giallo cadmio scuro Zampe: krystal flash arancio Note: è un’artificiale che nasce dalle mani di un pescatore a secca che però non disdegna, quando serve, di utilizzare una ninfa, specie se si individua il pesce sul fondo o a mezz’acqua. Questa mosca consente di andare per fiumi e torrenti senza essere entomologi e senza avere un’enorme quantità di scatole conte nenti ninfe di tutte le fogge.
Montaggio In corrispondenza dell’incrocio delle code fissare uno spezzone di vinyl rib amber (fettuccia tonda in materiale leggermente elastico di colore ambra), avendo cura di serrarlo bene con il filo di montaggio per evitare la formazione di scalini che pregiudicherebbero la conicità del corpo.
Infilare la pallina in tungsteno, lasciandola libera. Posizionarsi con il filo di montaggio verso la curvatura dell’amo e fissare le code. Bisognerà disporle non lateralmente ma di sopra, incrociandole. Fissare la sacca alare e tre quattro mm dalla testina, ripiegando più volte su se stessa una fibra di krystal flash nero.
Procedere portando il filo di montaggio verso la pallina e si forma il corpo avendo l’avvertenza di variare la tensione del vinyl per aumentare la conicità del corpo, tirandolo nei primi giri e un po’ meno negli altri.
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Montare altre due biot di tacchino in avanti a formare le antenne.
Fissare incrociate due fibre di krystal flash arancio.
Preparare un cordoncino di dubbing e avvolgerlo sino a ricoprire metĂ dello spazio fra la sacca alare e la pallina, avendo cura di effettuare anche un passaggio dietro la sacca stessa.
Completare il dubbing fino ad arrivare a ridosso della pallina di tungsteno.
Estrarre qualche fibra con uno spillo di servizio, quindi ribaltare la sacca alare e fissarla. Tagliare le 4 zampette di una lunghezza leggermente inferiore al centimetro. Scurire leggermente il dorso con un pennarello indelebile.
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I
Ruggero Vecchio Imago di tricottero
l dressing è derivato da alcuni modelli, ormai classici, di Piero Lumini. L’impiego principale è in caccia, facendo pattinare o saltellare l’artificiale. Può essere utilizzato con successo in torrente dove, oltre ai tricotteri, può imitare anche alcune specie di plecottero. La buona galleggiabilità è conferita sia dal corpo in polipropilene che dalle hackles di gallo.
Amo: Mustad 94840 o simili del n.12-14 Filo di montaggio: nero 8/0 Code: assenti Addome: polipropilene grigio o bruno Ala: sezioni opposte di penne di faraona naturale Collarino: hackle di gallo grizzly Antenne: fibre di penne laterali di germano Testa: filo di montaggio nero Note costruttive: dopo avere preparato ed avvolto il dubbing di poly, partendo dalla curvatura dell’amo e per circa due terzi della lunghezza, fermarlo col filo di montaggio. Preparare due sezioni di penne opposte di faraona, passandole con colla per hackles. Quando ben asciutte, tagliarle alla base. Sovrapporle alla base e fissarle sull’amo a formare il classico tettuccio. Avvolgere una o due hackles di gallo grizzly, formando un collare abbondante. Chiudere con un primo nodo. Fissare infine le antenne e formare la testa, chiudendo con un ulteriore nodo. Modellare la punta delle ali tagliando l’eccedenza. Varianti: corpo cannella, ali in sezione di penne di fagiana ed hackles ginger oppure corpo oliva, ali in sezione di penne di airone cinerino ed hackles blue dun. ninfa sommersa emergente secca streamer
terrestrials effimere tricotteri/plecotteri ditteri/chironomi altro
visibilità galleggiabilità pattinamento imitatività attrattività
inizio primavera mattino tarda primavera ore centrali estate pomeriggio/sera autunno coup de soir sempre sempre
torrente fiume risorgiva lago mare
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Spinner palmer ninfa sommersa emergente secca streamer
M
terrestrials effimere tricotteri/plecotteri ditteri/chironomi altro
visibilità galleggiabilità pattinamento imitatività attrattività
osca derivata dall’imitazione Attila Killer, proposta da Roberto Messori. Imita Ecdyonurus venosus ed è ottima sia in caccia che su schiuse di questa, come di altre specie. È possibile rendere l’ar-
inizio primavera mattino tarda primavera ore centrali estate pomeriggio/sera autunno coup de soir sempre sempre
torrente fiume risorgiva lago mare
tificiale più adatto all’utilizzo in acque calme, diminuendo i giri della hackle a palmer. Il montaggio è semplice e la mosca è molto robusta e di ottima galleggiabilità.
Amo: Mustad 94840, del n. 1614 Filo di montaggio: grigio 8/0 Code: fibre di hackle di gallo rosso naturale Addome: hackle di gallo rosso naturale montata a palmer Torace: uno o due giri della piuma di cul de canard utilizzata per le ali Ali: ciuffo di cul de canard Testa: filo di montaggio grigio Note costruttive: fissare le fibre di hackle a formare le code. Fissare una hackle di gallo rosso naturale ed avvolgere il filo di montaggio per circa due terzi della lunghezza dell’amo; a questo punto fissare una piuma di cul de canard ripulita dall’eccedenza di lanugine. Avvolgere il calamo un paio di volte, formando il torace. Quindi prendere le barbule tra i polpastrelli del pollice e dell’indice e tirarle delicatamente verso l’alto, fissandole col filo di montaggio appena davanti al torace. Avvolgere ora l’hackle di gallo a palmer, tre o quattro giri prima del torace ed un paio di giri, più ravvicinati, davanti alle ali. Chiudere infine formando la testa. Varianti utili: filo di montaggio nero, corpo formato con una fibra di piuma di fagiano maschio (coda), hackles blue dun. Ruggero racchiude molte delle migliori doti che un istruttore/divulgatore di pesca a mosca debba avere: serietà, abnegazione, predisposizione al confronto, capacità di analisi degli errori, il tutto condito con l’umiltà di chi non ha mai finito di apprendere. Novarese, classe 1965, pesca a mosca dal 1986 ed è istruttore dal 2004. Preferisce la pesca a secca, ma non disdegna pescare anche a ninfa e a streamer. Gli ambienti che ama di più sono i torrenti alpini ed appenninici anche se non è infrequente incontrarlo alle basse quote del Ramo dei Prati.
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Simone Vignaroli È
un’imitazione reverse di Baetis rhodani, forse l’insetto più comune nelle acque europee. Ben visibile, con buona galleggiabilità e una discreta capacità di pattinamento per quando la si vuole usare come stimolatrice di trote diffidenti. Il montaggio, abbastanza singolare (parachute reverse), è descritto nelle note costruttive.
B.R. Amo: Motion del n.14 a gambo diritto Filo di montaggio: castano chiaro fine Code: 10/11 fibre di gallo rosso montate a ciuffetto Corpo: dubbing in sostituto di foca oliva Ali: 2 punte di piuma in Cdc modellate con le forbici Collare: Hackles di gallo rosso montate parachute Testa: filo di montaggio castano
Note costruttive: realizzare il corpo in dubbing sino a due terzi del gambo. Fissare le ali in Cdc e sagomarle. Fissare l’hackle di gallo rosso. Chiudere preliminarmente con un nodo. Realizzare a parte un cordoncino in dubbing dello stesso materiale del corpo e fissarlo dietro le ali. Realizzare un’asola scorrevole con il filo di montaggio. Avvolgere il cordoncino di dubbing a otto dentro l’asola. Avvolgere l’hackle a parachute nel supporto formato dai due cordoncini per soli due tre giri. Ribaltare l’asola sotto l’amo e chiuderla.
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Rhithro Variant
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mitazione generica di un’altro genere di effimere molto comuni: i Rhithrogena. È tuttavia anche un’ottima mosca da caccia generica. Da usare da maggio in poi con preferenza delle ore serali. Amo: Motion dal n.14 al n.18 a gambo diritto Filo di montaggio: nocciola chiaro fine multibava Code: 7/8 fibre di gallo montate a raggiera Corpo: filo di montaggio Ali: punta di hackles di gallo crema Collare: 1) fibre di Cdc crema montate ad asola; 2) hackles di gallo rosso Testa: filo di montaggio nocciola
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Note costruttive: fissare l’hackle di gallo, quindi aprire il filo di montaggio e inserire le fibre di metà di una piuma di Cdc. Ruotare e montare per tre passaggi dietro le ali ed uno davanti. Fare lo stesso con il gallo.
Classe 1970, perugino. Pesca a mosca dal 1998 ed è istruttore SIM dal 2006. La tecnica che predilige è la mosca secca; è particolarmente appassionato di pesca al black bass.
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Guglielmo Vincenti Q
uesta mosca nasce sul Cardoso, affluente del Versilia. È nata come un palmer, al quale poi è stato aggiunto del Cdc per migliorarne la visibilità. Questo accorgimento ne aumentò al contempo l’efficacia in schiusa. È l’imitazione di un’effimera generica, ma dato il montaggio e l’estensione del Cdc, funziona anche in presenza di tricotteri. Classica mosca da torrente montano.
Versilia
Amo: Mustad grub del n.14 Filo: marrone 6/0 Code: assenti ma si possono aggiungere Addome: filo di montaggio e palmeratura in hackles di gallo crema Torace: assente Ali: ciuffo consistente e lungo di Cdc beige diviso a V Collare: palmer come addome Testa: filo di montaggio marrone Note costruttive: fissare la piuma per il collarino dalla punta, ritornare verso l’occhiello e fermare il ciuffo di Cdc verticale. Quindi avvolgere il gallo e, arrivati in prossimità del Cdc, dividerlo a V con il calamo del gallo stesso. Completare quindi con un ulteriore giro davanti alle ali così divise.
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torrente fiume risorgiva lago mare
Lucchese, nato nel 1963, pesca a mosca dal 2003 ed è istruttore della scuola dal 2007. Ama i torrenti appenninici dove pesca a secca e dove, con l’aiuto dei ragazzi del Versilia Fly Club, opera importanti interventi di salvaguardia e conservazione.
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Urbano Urbani Urban emerger
Amo: Daiichi grub n.20 Filo di montaggio: avana multifibra 12/0 Code: no Corpo: in filo di montaggio reso piatto e rigaggio con filato di buon spessore nocciola Torace: pallina di dubbing sintetico oliva chiaro Ali: fibre di Cdc avana naturale Testa: in filo di montaggio
Da una piuma di Cdc naturale prelevare una decina di barbule e fissarle in avanti a 3 mm dall’occhiello dell’amo, curando che la punta delle stesse sia lunga circa due volte e mezzo la lunghezza dell’amo.
Aiutarsi con le eccedenze del Cdc a creare una perfetta conicità del corpo da realizzare con il filo di montaggio piatto. Fissare il filato per il rigaggio e ritornare in prossimità dell’occhiello.
Prelevare un secondo ciuffo di 5/6 fibre e posizionarlo con le medesime modalità del passaggio precedente su un lato dell’amo. Ripetere l’operazione sul lato opposto. Si otterrà così una disposizione regolare su tutto il semicerchio superiore dell’amo. Effettuare il rigaggio. Bloccare davanti alle fibre di Cdc rialzandole contemporaneamente.
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Con le fibre di Cdc formare le ali ribaltandole all’indietro e fissandole per la punta. Lasciare libera qualche fibra. Realizzare un piccolo cordoncino in dubbing sintetico (quello derivato dalla “frullatura” del filo Gudebrod: vedi box sul metodo per ottenerlo a pag. 115) e avvolgerlo per pochi giri attorno alla base delle ali a simulazione del torace. Realizzare la testina ed il nodo di chiusura.
Mayfly Amo: Tiemco 100 n.12 o simile a gambo lungo Filo di montaggio: avana multifibra 12/0 Code: 5 fibre di coda del fagiano (lunghezza 1,5 volte il gambo) Sottocorpo: seta floss bianca Corpo: strisciolina di rafia giallo carico Rigaggio: tinsel oro fine Torace: dubbing sintetico crema Ali: due piume di Cdc avana naturale montate con la curvatura divergente ed inclinate indietro Collarino: una piuma del petto della pernice rossa o coturnice Testa: in filo di montaggio eventualmente tinto marrone, per un tratto, con Pantone
Ritornare verso la curvatura dell’amo e fissare in prossimità delle code la seta floss, la rafia ed il tinsel.
Avvolgere a spire regolari la rafia.
Formare previa inceratura del filo un cordoncino di dubbing sintetico (ottenuto come sopra indicato) e avvolgerlo per circa1/3 della lunghezza del corpo a imitazione del torace.
Fissare in prossimità della curvatura dell’amo 5 fibre di fagiano. Ricoprire le eccedenze risalendo fino all’occhiello
Realizzare il sottocorpo con la seta floss sino a 4/5 della lunghezza dell’amo, cercando di ottenere una conicità omogenea ed uniforme.
Effettuare il rigaggio avvolgendo il tinsel nel senso opposto a quello della rafia.
Fermare ai lati del gambo dell’amo, in posizione contrapposta, due piume di Cdc leggermente più lunghe dell’amo, posizionandole inclinate all’indietro.
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Aggiungere in testa una piuma di pernice rossa o coturnice con la concavità rivolta verso il gambo dell’amo.
Avvolgerla per 3 giri. Realizzare la testa e chiudere.
Urbano, fabrianese, si è avvicinato alla Scuola spronato dall’amico di sempre Angelo Rosorani con il quale condivide le sue uscite di pesca, appassionandosi contestualmente sia al lancio che alla costruzione. È stato influenzato oltre che da Angelo anche da Alfeo Busilacchio e da entrambi ha appreso metodi costruttivi e un approccio alla costruzione caratterizzato dalla cura del particolare e dall’attenzione al dettaglio. Alla Scuola ha portato entusiasmo, managerialità e anche preziose sponsorizzazioni, occupandosi della gestione dell’immagine in occasione di manifestazioni ed eventi.
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