Le pagine che seguono sono un piccolo estratto originale del volume “Gli insetti di Fly Line”. Le prossime due pagine mostrano retro e copertina del volume. Le pagine successive mostrano la trattazione di due famiglie di Tricotteri: Sericostomatidaee Odontoceridae. Si tratta di poche pagine, qui mostrate esclusivamente come esempio. Il volume può essere richiesto direttamente alla redazione. Il costo è stabilito in Euro 75,00. Tutte le spese di confezione e spedizione sono a carico dell’editore. Per informazioni di qualunque genere contattare la redazione di Fly Line: tel. 059573663 fex 059 573663 e-mail: flyline@flylinemagazine.com
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15) Sericostomatidae
Ocelli assenti
T
ipiche di torrenti montani e collinari ove sono piuttosto frequenti, questi Tricotteri hanno larve eruciformi con astucci cilindroconici ricurvi, piuttosto regolari con superficie liscia al tatto ed estremità posteriore chiusa da una membrana sericea chiara, con foro centrale circolare. Un carattere immediatamente evidente è rappresentato dai voluminosi palpi mascellari del maschio adulto, tipicamente rialzati davanti al capo e dal numero degli speroni (2-2-4) che lo distingue da tutte la altre famiglie descritte (eccetto Helicopsychidae).
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Un genere: Sericostoma. Genere Sericostoma LATREILLE Specie: S. pedemontanum, S. personatum. Speroni sulle tibie: 2-2-4. Forcelle apicali ali anteriori: 1, 2, 3, -, 5. Palpi mascellari: inequipalpi. Il maschio ha tre articoli. Caratteristici sono i palpi mascellari di S. personatum maschio, che hanno la forma di lobi convessi pronunciati in avanti (vedi disegno e foto). Antenne lunghe come le ali. Speroni sulle tibie: 2-2-4.
Sopra ed alle pagine successive: Sericostoma personatum, fiume Mincio, mese di Aprile. Foto a sinistra: S. personatum, fiume Brenta, mese di Giugno.
Ali di Sericostoma personatum.
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Sericostoma pedemontanum (foto P. Lumini).
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Sericostoma personatum.
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Sopra: Sericostoma personatum.
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Tibie delle zampe mediane con due speroni. Larva - S. pedemontanum ha il fodero conico, arcuato, di sabbia e ciottoletti piatti, liscio al tatto, lungo 14-16 mm. Il fodero è simile a quello di Odontocerum albicorne, ma è più liscio perché costruito con pietruzze più piccole ed è più corto e stretto. Larva 12 mm. S. personatum ha le stesse dimensioni di S. pedemontanum. Pupa - testa bruna o nera, è presente un disegno a forma di scudetto di colore avorio che ha all’interno un disegno di rondine in volo. Adulto - S. pedemontanum ha addome colore bruno bronzeo. Il corpo è lungo
7-12 mm come in S. personatum. S. personatum: le antenne sono di colore fra il nero e il bruno, zampe gialle con femori scuri molto pelosi, addome colore grigio verde, testa e torace sono neri, molto pelosi. Ali anteriori, S. pedemontanum 13-15 mm; S. personatum maschio 12-15 mm, femmina 11-16 mm, lunghe di forma ovale che si allargano gradualmente verso l’estremità distale, margine posteriore arrotondato, nettamente obliquo verso la parte inferiore. Lunghe nervature longitudinali. Subcosta e radio sono ambedue diritte. Cellula discoidale: non
molto lunga, subrettangolare, stretta e allargata verso l’apice dell’ala. La base della forcella 3 è larga. Cellula mediana: aperta. Cellula thyridiale: molto allungata. Nel 1° settore apicale una venatura curva trasversale collega la cellula discoidale con il radio. L’anastomosi è più o meno verticale con uno spostamento al centro dell’ala verso l’apice e racchiude la cellula discoidale. Cellula anale: ampia e lunga.
Sotto: una larva di Sericostoma sp. fa capolino dall’astuccio (fiume Orfento, Abruzzo). Si notino due caratteristiche della famiglia: l’astuccio, un liscio mosaico, e l’aureola chiara che circonda l’occhio. Più sotto: Sericostoma pedemontanum in accoppiamento.
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Sopra: S. personatum. Sotto: S. pedemontanum (foto A. Busilacchio).
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Forcelle apicali: 1, 2, 3, -, 5 presenti, uguali sia nel maschio che nella femmina. Le ali anteriori sono rivestite con dense pubescenze che quasi nascondono le robuste nervature longitudinali. Frange apicali dense, ma cor-
te. Colore delle ali anteriori: S. pedemontanum: bruno bronzeo. S. personatum: nel maschio sono fuliginose con pubescenze bruno dorate, specie sul margine posteriore. Ampia macchia al thyridio e piccola all’apice della cellula apicale n. 7. La femmina è più chiara. Ali posteriori - Molto corte e leggermente ampie. Nervature simili nei due sessi. La subcosta ed il radio si congiungono all’estremità distale. Cellula discoidale: aperta: Forcelle apicali: 1, 2, -, -, 5 presenti. Geonemia, habitat, sfarfallamento - S. pedemontanum: Italia centrale e settentrionale. Ruscelli, torrenti e fiumi fino a 1.000 m. Sfarfallamento: giugno-luglio. S. personatum: Italia centro-settentrionale. Ruscelli, torrenti e fiumi con acque veloci da 300 a 1.300 m. Sfarfallamento: giugno-settembre.
16) Helicopsychidae
P
resente in Italia con un genere ed una specie: genere Helicopsyche HAGEN. Specie H. crispata (Una seconda specie, H. shuttleworthi, è segnalata in Sardegna e a Capraia).
Specie: H. crispata. Speroni sulle tibie 2-2-4. Larva - Il fodero larvale è simile a quello pupale, a forma di spirale o chiocciola, che s’ingrossa a partire dalla prima spira. Anche i granelli di sabbia si ingrossano al progredire delle spire. Larva lunga 5-6 mm. Adulto - Palpi mascellari: equipalpi. Antenne meno lunghe delle ali. Forcelle apicali ali anteriori: 1, -, -, 4, 5. Forcelle apicali ali posteriori: 1, -, -, -, 5. Ali anteriori - Lunghezza: 6-7 mm, piutto-
Schema delle forcelle apicali
sto corte ed ampie che si dilatano verso l’estremità, è presente una macchia chiara a forma di accento all’estremità. L’apice è parabolico, sono densamente ricoperte da pubescenze di colore nero brunastro, le nervature sono di colore grigio pallido. Cellula discoidale: lunga. Cellula mediana: aperta. Cellula thyridiale: molto lunga. Ali posteriori, cellula discoidale: aperta. Forcelle apicali 1 e 5, la n.1 è molto corta. Il margine prossimale è dritto per metà dell’ala e porta una fila di peli trasformati in ganci atti ad aderire all’ala anteriore. Geonemia, habitat, sfarfallamento - In Italia è presente in Lombardia, nel centro e Sud Italia ed in Sicilia. Popola piccole sorgenti e rocce bagnate da un velo d’acqua (specie madicola) da 300 a 1.800 m.
Ocelli assenti
Il particolare astuccio a forma di spirale, con granelli di sabbia crescenti di dimensione con lo sviluppo delle spire.
Nell’ala posteriore è evidenziata la fila di peli ricurvi.
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17) Odontoceridae
Ocelli assenti Foto in alto al centro: larva di O. albicorne, Si noti il clipeo allungato con la caratteristica macchia “ad ancora”. Foto grande: esemplare di O. albicorne, Appennino emiliano, aprile.
U
nico genere ed unica specie: genere Odontocerum L EACH , specie: O. albicorne. I Tricotteri di questa famiglia sono i più evoluti dell’ordine. É un tricottero estremamente diffuso, popola ruscelli e torrenti di ogni dimensione ad ogni quota, compresa la pianura. É sufficiente un canale di irrigazione a fondo ciottoloso e sabbioso con acque di discreta qualità per consentire rilevanti popolazioni di O. albicorne. É relativamente facile riconoscerlo, anche in volo, grazie alla dimensione, al colore grigiastro argenteo e ocraceo ed alle lunghe antenne ben visibili. A riposo le larghe ali vengono ripiegate fno a conferire una forma quasi cilindrica. Speroni sulle tibie: 2-4-4. Palpi mascellari: equipalpi. Forcelle apicali ali anteriori: maschio 1, -, -, -, 5 femmina 1, 2, 3, -, 5 Forcelle apicali ali posteriori: maschio 1, -, -, -, 5 femmina 1, 2, 3 -, 5 Larva - Lunghezza di 18 mm (pupa 15 mm). Foderi larvali di 22-24 mm, conici, un po’ arcuati, quasi lisci al tatto, con l’estremità posteriore chiusa da una membrana scura con un foro al centro. I foderi somigliano a quelli del genere Allogamus (Limnephilidae), ma questi ultimi sono più corti e rugosi, con l’estremità posteriore chiusa da pietruzze. Inoltre in Allogamus il pronoto presenta un solco trasversale assente in Odontocerum. I foderi si ritrovano spesso raggruppati, tanto da formare grappoli anche di pochi individui, questo avviene soprattutto in quei corsi
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Ali anteriore e posteriore di O. albicorne maschio.
Ali anteriore e posteriore di O. albicorne femmina.
Foto piccola: pupa matura di O. albicorne. Nel disegno: larva nell’astuccio.
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Foto piccola al centro: i foderi pupali sono ricavati dal fodero della larva matura con l’accorciamento, il fissaggio al substrato e la chiusura (vedi testo). É facile reperirli a grappoli.
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d’acqua dove la sua presenza non è elevata. I foderi vengono fissati al substrato al IV° o V° stadio larvale. Le larve sporgono dal fodero e con le zampe anteriori catturano il carico biologico portato dalla corrente del corso d’acqua. La larva può uscire e rientrare dal fodero per alimentarsi di periphiton presente sulle pietre e piante sommerse. Il fodero pupale è quello larvale raccorciato, chiuso anteriormente da una pietruzza piatta ed è meno arcuato. Larva con testa color avorio con una caratteristica macchia ad ancora di colore marrone scuro. Sul margine posteriore del mesonoto è presente una macchia ad omega, scura. Addome di colore verde chiaro, specie la parte ventrale. Adulto - Lunghezza del corpo: maschio 8-10 mm, femmina 11-14 mm. Addome di colore grigio verde pallido.
Ali anteriori - Membrane grigiastre densamente ricoperte da dense pubescenze usualmente di colore grigio ocraceo, più argentee nella femmina. Maschio - Ali anteriori: lunghezza mm 15-19. Cellula discoidale: chiusa (in ambedue i sessi) di media lunghezza ed ampiezza. Cellula mediana: assente. Cellula thyridiale: lunga e relativamente stretta. Il primo ramo del settore radiale inizia alla metà dell’ala e dà luogo alla cellula apicale n. 1, relativamente corta. Ala di forma triangolare stretta con apice acuto. Anastomosi inclinato di 45° verso il margine distale. Forcelle apicali 1, -, -, -, 5; la n. 1 corta. Maschio - Ali posteriori: Corte, lanceolate con apice appuntito. Forcelle apicali 1, -, -, -, 5. Cellula discoidale chiusa, lunga e stretta. Cellula mediana assente. Uniformemente colorate di grigio fumo, semi-opa-
che con nervature fosche. Femmina - Ali anteriori: cellula discoidale chiusa. Cellula mediana aperta. Cellula thyridiale lunga e stretta. Il primo ramo della biforcazione del settore radiale ha inizio prima della metà dell’ala. Ali molto più ampie che nel maschio e con apice ovoidale. Forcelle apicali 1, 2, 3, -, 5; la n. 1 molto lunga. Il primo ramo della biforcazione del settore radiale ha inizio prima della metà dell’ala e dà luogo alla lunga forcella apicale n. 1. Femmina - Ali posteriori: Forcelle apicali 1, 2, 3, -, 5. Più corte delle anteriori e più larghe nella zona delle cellule basali. Uniformemente colorate di grigio fumo, semi-opache con nervature fosche. Geonemia, habitat, sfarfallamento - Tutta Italia. Acque sorgive, ruscelli, torrenti e fiumi da 500 a 2.000 m. Sfarfallamento: maggio-ottobre. Nell’Appennino emiliano: agosto-settembre.
Odontocerum albicorne. La particolare silhouette, le lunghe antenne dentate nel margine interno, il colore grigio argenteo ocraceo consentono l’dentificazione quasi immediata.
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