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Reverse Partridge & Cdc
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er acque maggiormente mosse, con un sistema di costruzione quasi simile al modello precedente, è possibile realizzare una valida imitazione di grossi Heptageniidae che si avvale dell’introduzione di una piuma di cul de canard della quale tutte le barbe vanno a formare sia le ali che l’hackle di galleggiamento, miscelata ad una piuma di pernice screziata. Io considero questo dressing appagante da molti punti di vista: in torrente ha un’ottima resa anche in situazioni difficili, galleggia bene ed è assai visibile, il carattere fondamentale delle ali, già ben enfatizzate, è potenziato da un addome visibilmente
imitativo e che si mostra nella sua completezza e, come ultimo fattore tutt’altro che trascurabile, piace esteticamente anche ai pescatori, almeno a quelli che conosco io. D’altra parte consideriamo persone di buon senso chi la pensa come noi. Questo modello di March Brown è ottimale ad inizio stagione, da marzo a maggio e, a quote più elevate, fino a metà luglio. Di regola costruire mosche reverse richiede qualche piccola acrobazia in più, ebbene, questa mosca è anche facile da realizzare e la manualità richiesta è la stessa di un modello classico.
Pagina a sinistra in alto: ripresa ravvicinata della Reverse Partridge & Cdc in galleggiamento, si noti il sostegno della coda, che tende ad aumentare la superficie di appoggio all’affondare dell’estremità dell’addome. Sotto: Heptageniidae sp. subimago maschio.
In questa pagina: vista dell’imitazione ripresa di 3/4 da sotto.
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Step 1 - Il processo per la realizzazione dell’addome lo abbiamo già visto diverse volte: su un amo n. 12, leggermente incurvato con pinze sottili, si fissano le code, poi il quill di tacchino, infine si prepara un moderato dubbing. Step 2 - Si avvolge il dubbing formando un sottocorpo morbido e conico, correggendolo con le forbicine.
Step 3 - Si fissa la piuma di Cdc con una parte dell’estremità ribaltata.
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Step 4 - Anzichè spostare indietro le barbe del Cdc, si avvolge a spirale il resto della piuma, si blocca in testa e si taglia l’eccedenza. Occorre lasciare due mm di spazio prima dell’anello. Step 5 - Si sceglie una piuma screziata di pernice.
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Step 6 - Si pulisce la rachide dalle barbe in eccesso e la si lega a ridosso del Cdc.
Step 7 - Si avvolge in spirali appressate la piuma di pernice e la si blocca in testa. Step 8 - Con l’ago e le dita si dividono le barbe del lato superiore in due parti uguali, indi si ribalta la punta della piuma di Cdc verso la testa e la si fissa. Step 9 - Si taglia l’eccedenza e si chiude la mosca con nodo e colla. Ecco come si presenta in visione frontale. Si recidono le barbe di Cdc troppo lunghe e si eliminano quelle irregolari e asimmetriche. Step 10 - La mosca reverse nell’assetto corretto.
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Reverse Turkey Brown
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lfred Ronalds ne diede il dressing nel 1836 in Fly-Fisher’s Entomology, dressing riproposto variato da Leonard West nella sua opera The Natural Trout Fly and its Imitations del 1912. Tuttavia nel mondo anglosassone questa mosca è sempre stata snobbata, considerata un modello “inferiore” e poco utile, come rileva l’autore francese Leonce de Boisset citando gli scritti di Halford.
L’insetto che la Turkey Brown pretende di imitare è un Leptophlebiidae, esattamente la Paraleptophlebia submarginata, nome che le deriva dalle marginature scure nelle venulazioni trasverse delle ali delle subimmagini, mentre nelle immagini le membrane alari sono trasparenti e senza macchie. Popola sia l’Europa che l’America (ed altre parti del pianeta) ed è ampiamente
Pagina a sinistra in alto: la Turkey Brown vista di 3/4 da sotto.
In basso: subimago maschio di P. submarginata. In questa pagina: vista frontale della disposizione delle barbe.
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diffusa in fiumi, torrenti e sorgive a decorso lento e abbondante vegetazione sommersa. Per le maculazioni delle ali la prima impressione che offre è di essere un Ecdyonurus, ma la piccola dimensione ed i tre cerci, oltre all’ambiente lentico, toglie all’istante ogni dubbio. Ho avuto modo di costruirne l’imitazione poiché popola diverse sorgive e fiumi della pianura Padano Veneta, ma l’ho reperita praticamente in tutta Europa ed in 1
diversi fiumi Usa. È un’effimera dal corpo brunastro assai scuro ed ali maculate altrettanto scure, la dimensione è importante, andando da 9 a 12 millimetri, fatto che consente l’utilizzo di un amo n. 12. Popolando ambienti lentici, oppure i tratti dei torrenti a moderato deflusso, tutti luoghi dove il pesce è di regola selettivo, inevitabilmente richiede imitazioni piuttosto rigorose e scarsamente dotate di hackle. 3
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Step 1 e 2 - Il procedimento per la realizzazione dell’addome è noto: le code sono in collo di gallo rosso scuro, il dubbing è in pelo di opossum o altro pelo marrone brunastro, il quill in tacchino marrone brunastro scuro.
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Step 3 - Si sceglie la piuma di pernice screziata bruno e ocra.
Step 4 - Alla fine dell’addome si lega la piuma con la parte distale delle barbe forzata all’indietro. Step 5 - Si sceglie una hackle di collo di gallo marrone scuro con barbe poco più corte dell’amo. Step 6 - Sopra la legatura della piuma di pernice si fissa l’hackle di gallo.
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10 Step 7 - Con pochissimo dubbing di pelo di opossum o similare si forma la piccola massa del torace.
Step 8 - Con due giri dietro e due giri davanti alla piuma di pernice si avvolge l’hackle di gallo e lo si fissa prima dell’anello, lasciando lo spazio per la testa ed il nodo.
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Step 9 - Si avvolge nello spazio centrale la piuma di pernice e la si blocca in testa.
Step 10 - Con le dita ed eventualmente con l’aiuto dell’ago si dividono tutte le barbe della parte superiore in due ciuffi uguali, e tra esse si ribalta la punta della piuma di pernice, legandola in testa, con qualche giro di filo si forma la testa e si chiude con nodo e colla. Step 11 - Ecco come si presenta la mosca reverse nel giusto assetto in acqua.
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Medium Olive (semi-parachute)
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e mosche con hackle parachute non sono certo una novità, in realtà sono assai più datate di quanto molti cre-
dano. La ditta Alex Martin, ad esempio, che iniziò l’attività in Scozia nel 1778 presso Aberdeen, per trasferirsi poi ad Edimburgo nel 1810, presentò nei loro cataloghi della prima metà del secolo una serie di mosche parachute, con recensioni dalla Nuova Zelanda, dal Cile, dalla Svizzera e dalla
Nuova Scozia. In molti luoghi del mondo infatti i pescatori ordinavano e commentavano quelle particolari mosche considerate più efficaci di quelle classiche. Anche nei cataloghi della ditta Hardy, della prima metà del ‘900, sono presenti svariati modelli parachute, montati su ami brevettati dotati di una sporgenza verticale collocata dietro l’anello. Il montaggio parachute presenta pregi e difetti: di regola la mosca galleggia assai
Foto a fronte in alto: vista di lato della Medium Olive proposta nel dressing.
La foto a fronte in basso mostra un Baetis alpinus, ben rappresentato dalla Medium Olive. Questa effimera è abbondantemente presente in Europa, dai fiumi del piano ai torrenti a quote non estreme, ma assente in Gran Bretagna.
In questa pagine: vista dall’alto e di fronte dell’imitazione.
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bene, ma col corpo parzialmente o totalmente immerso, tuttavia, dal momento che i pesci non sembrano porsi il problema, direi che questo non esiste. Resta l’infinita discussione, tra noi pescatori, se agli occhi delle trote questo montaggio sia scambiato per una emergente o per una subimmagine in difficoltà. A meno che tale discussione non si svolga alla sera, presso un buon lodge di pesca, attorno ad una tavola imbandita ed arricchita da ottimi vini, e naturalmente dopo una buona giornata di pesca, dibattere l’argomento non m’interessa affatto. Io personalmente non nutro l’estrema simpatia di molti miei amici per questo tipo di montaggio, ma devo riconoscergli le ottime qualità che negli anni ha dimostrato. Qualche modello parachute lo realizzo regolarmente anch’io, come l’incredibile Branko’s Killer per acque limpide e fondi chiari, oppure la mia March Brown Spinner di pagina 70, straordinaria per il tardo pomeriggio o le serate in torrente. E naturalmente vari altri modelli classici, primo tra tutti la Red Quill parachute. Tuttavia, in alternativa al montaggio parachute, preferisco la variante che applico in una serie di mosche e che ritengo migliorativa per diversi aspetti. Chiamo “semi-parachute” questa variante e credo che il termine sia piuttosto adatto. In pratica si monta l’hackle, generalmente composto da una miscela di due piume (di regola associo ad una piuma di gallo una piuma di pernice, oppure di cul de canard), in modo parachute su un supporto che può essere, ad esempio, un tratto di rachide di piuma fissato verticale. Occorre avere l’accortezza di porre il supporto per l’hackle quasi a metà amo, decentrato di poco verso la punta, poiché, una volta terminato l’avvolgimento dell’hackle, si dovrà “ribaltare” il supporto verso l’anello della mosca e fissarlo poco prima di esso passando sopra il torace, quindi occorrerà un certo spazio. Le barbe dell’hackle vanno così a formare una sorta di “ventaglio” verticale abbastanza aperto sia in senso laterale che 164
longitudinale. Le barbe verticali imitano le ali, quelle laterali imitano le zampe e garantiscono un notevole galleggiamento, mantenendo il corpo della mosca parzialmente sollevato oppure adagiato sulla superficie dell’acqua, ma non sotto, almeno per le prime derive. Barbe verticali sotto il torace non ve ne sono, poiché il torace in dubbing le devia ai lati. Le barbe verticali penetrano immediatamente la superficie e provocano un più veloce imbibimento del torace per capillarità, ogni procedimento che evita barbe verticali rappresenta quindi un vantaggio. Vista frontalmente la mosca si presenta praticamente identica ai due modelli “reverse” precedenti, ma, ovviamente, non è reverse. Ritengo che il semi-parachute introduca nel montaggio una serie di aspetti positivi, tali da migliorare sia il sistema classico con hackle avvolto attorno al gambo che il sistema parachute. Il dressing proposto imita diversi Baetis, le code sono in gallopardo, l’addome in quill di tacchino nocciola avvolto sopra ad un moderato sottocorpo in sottopelo di coda di volpe oppure di capok, il torace è in dubbing dello stesso materiale. L’hackle è formato da una piuma di cul de canard ed una di collo di gallo grigio medio brunastro, il supporto parachute è uno spezzone di rachide di collo di gallo. Il galleggiamento è medio e rende l’artificiale adatto sia ai torrenti non vorticosi che ai fiumi del piano. L’efficacia è notevole e questa mosca si è dimostrata capace di ingannare, durante gli sfarfallamenti di Baetis simili per dimensione e colore, trote assai selettive. Una volta terminata la mosca, è buona cosa sottoporla ad uno screening al fine di migliorarne la silhouette. È opportuno recidere alla base con le forbicine le barbe irregolari, quelle troppo asimmetriche o troppo lunghe, specie se laterali. Non è un modello difficile da realizzare, ma è necessario curarlo bene per renderlo quanto più simmetrico possibile sia longitudinalmente che lateralmente (vedi foto pag. 163).
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Step 1, 2, 3 e 4 - In successione si fissano e poi si assemblano (il processo è già stato applicato più volte) i materiali per la formazione dell’addome, in questo caso code in gallopardo, poi quill di tacchino tinto nocciola grigiastro e dubbing in sottopelo di coda di volpe, oppure capok, oppure cul de canard. Il quill di tacchino è parzialmente trasparente, quindi il colore del sottocorpo contribuirà alla tinta finale dell’addome. La scelta dei colori di questo dressing porterà a riprendere l’addome di diversi Baetidae ed Heptageniidae allo stato di subimago. Step 5 - Tra l’addome ed il futuro torace si fissa uno spezzone di rachide di piuma di collo di gallo, si verticalizza con alcuni giri di filo di montaggio , si recide l’eccedenza e si ricopre il moncone col filo. Occorre che tra la base della rachide e l’anello resti un tratto di almeno mm 3 di spazio su amo n. 16 e mm 4 su amo n. 14.
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Step 6 - Si fissa solidale al tratto di rachide una hackle di collo di gallo grigio medio. Step 7 - Alla base della rachide si fissa una piuma di cul de canard.
Step 8 - Si ricoprono col filo gli spezzoni delle piume, si irrobustisce la legatura con una punta di collante e si prepara un poco di dubbing in sottopelo di coda di volpe, oppure capok. Step 9 - Si forma una moderata massa per imitare il torace e la si blocca prima dell’anello.
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Step 10 - Si avvolge parachute la piuma di Cdc e la si blocca in testa.
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Step 11 - Si avvolge l’hackle di collo di gallo intercalando le spire con quelle del cul de canard.
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Step 12 - Ora si afferra la punta della rachide alla quale è avvolto l’hackle parachute, la si porta in avanti sopra l’anello e la si fissa prima dell’anello formando, dopo aver reciso l’eccedenza, anche la testa della mosca. L’hackle misto si ripartirà a ventaglio sopra ed ai lati dell’imitazione imitando ali e zampe e fornendo una buona struttura di galleggiamento. Step 14 - Ecco la mosca terminata. Si noti come la maggior parte delle barbe imiterà le ali sul dorso della mosca, mentre una ulteriore parte rappresenterà le zampe.
Step 15 - La Medium Olive vista da dietro. Si noti la raggiera di barbe aperta a ventaglio. 167