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Zootecnia

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Agroalimentare

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ANCHE GLI ALLEVATORI DICONO NO AI RIFIUTI NUCLEARI IN PUGLIA ASSOCIAZIONE REGIONALE ALLEVATORI

Il Presidente dell’ ARA Puglia Pietro Laterza si unisce alla voce di quanti hanno in queste ore contestato la scelta di individuare anche in Puglia siti ritenuti idonei ad ospitare le scorie nucleari prodotte in Italia. E questo non per un ovvio preconcetto modello “not in my back yard”, ma con delle motivazioni precise e circostanziate. Le aree interessate ricadenti nei Comuni di Altamura, Gravina e Laterza infatti, insieme alle altre aree individuate in provincia di Matera, sono all’interno del perimetro di produzione della Mozzarella DOP di Gioia del Colle, da poche settimane riconosciuta dall’Unione Europea e la presenza di rifiuti radioattivi non sarebbe certo un buon biglietto da visita per questo territorio e per la DOP. Questi sono territori ad alta vocazione per una zootecnia di qualità, dove benessere animale si coniuga perfettamente con il basso impatto ambientale di questa attività e dove anzi l’attività zootecnica è protagonista della salvaguardia dell’ambiente e del paesaggio, con le sue masserie, i suoi muretti a secco, i suoi boschi di quercia alternati a pascoli con presenza di bestiame. Con queste premesse, la zootecnia della Murgia Barese e Tarantina si candida dunque ad essere protagonista di uno sviluppo turistico dell’area, legato sia ai fattori ambientali e paesaggistici e sia alla qualità delle produzioni, come dimostra appunto la recente approvazione da parte della UE della DOP della Mozzarella di Gioia del Colle. Ora, sebbene fra i parametri presi in considerazione per la individuazione dei siti pugliesi si sia preso in considerazione come elemento “non favorevole” la presenza di produzioni agricole di qualità, purtroppo tale parametro non è stato considerato, come invece avrebbe dovuto essere, prevalente rispetto ad altri parametri che invece depongono a favore della individuazione di tali siti. Pertanto, conclude Pietro Laterza, impiantare in quest’area un deposito di scorie nucleari sarebbe esiziale per i nostri allevatori e per lo sviluppo complessivo di questo territorio, la cui economia non può che basarsi sul binomio agricoltura/zootecnia di qualità e turismo ambientale ed enogastronomico.

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