3 minute read

Agricoltura

Next Article
Agricoltura

Agricoltura

CORRIDOI VERDI ESSENZIALI

FONDAMENTALI PER LA PROSSIMA STAGIONE DEI RACCOLTI

Advertisement

“Potrebbero continuare ad essere necessarie misure che limitano i viaggi non essenziali, per contenere la diffusione del virus. Ciononostante, il flusso di beni e servizi nel mercato unico e il ruolo svolto dai corridoi verdi restano essenziali”.

Lo ha sottolineato il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, nella lettera che ha inviato ai capi di Stato e di governo della UE.

“Quella del presidente del Consiglio europeo è una presa di posizione di assoluta rilevanza nel quadro del lavoro di coordinamento tra gli Stati membri e le istituzioni dell’Unione sulla gestione della pandemia” – evidenzia il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti.

“Nei giorni scorsi – prosegue – abbiamo segnalato le pesanti difficoltà determinate dalle code chilometriche che si sono formate al Brennero a causa delle iniziative assunte da alcuni Stati membri. La garanzia dei rifornimenti e il funzionamento delle catene del valore dipendono dalla piena funzionalità del sistema dei trasporti”.

Confagricoltura ricorda che quasi la metà delle esportazioni italiane destinate al mercato unico europeo viaggiano lungo l’asse ‘Scandinavo-Mediterraneo’. E il valico del Brennero risulta essenziale per l’export agroalimentare – oltre 7 miliardi di euro l’anno – verso la Germania.

“Ci auguriamo che i piani di vaccinazione consentano di migliorare decisamente la situazione sanitaria nei prossimi mesi. Tuttavia, il lavoro di coordinamento in ambito europeo dovrà riguardare in tempi brevi anche la mobilità della manodopera stagionale in agricoltura” – segnala il presidente di Confagricoltura.

“Occorre evitare le pesanti difficoltà che gli imprenditori agricoli hanno dovuto affrontare lo scorso anno, per scongiurare la perdita dei raccolti e delle produzioni”. Su oltre un milione di operai agricoli – segnala Confagricoltura – circa il 35% arriva dall’estero.

UE: SEMAFORO VERDE A DEROGA PER NON PERDERE 95 MLN € DEL PSR PUGLIA

MA CONDIZIONATA A SLOT TEMPORALI CATEGORICI DI SPESA

L’Unione europea concede per la seconda volta la deroga alla Regione Puglia per non perde-re i 95 milioni di euro non spesi al 31 dicembre 2021, condizionandola a slot temporali categorici di spesa per monitorare l’evoluzione nella erogazione delle risorse comunitarie per lo sviluppo rurale in Puglia. Nella lettera di risposta agli eurodeputati Fitto e De Castro il commissario europeo per l'agricoltura Janusz Wojciechowski aveva già anticipato la posizione della Commissione Europea che ravvisava sulla spesa del PSR Puglia 2014 – 2020, al netto dell’emergenza pandemica causata dal Covid 19 ‘una questione più strutturale relativa alla realizzazione della programmazione che richiede sforzi da parte delle autorità per evitare che questa situazione si ripeta nei prossimi anni. Ad oggi risultano erogati 674 milioni di euro rispetto alla dotazione complessiva di 1,6 miliardi di euro, con la burocrazia e gli errori di programmazione che hanno rubato tempo e risorse al lavoro e agli investimenti delle aziende agricole e ha impedito con le inefficienze l’avvio di nuove attività e l’ingresso dell’80% dei giovani nell’attività di impresa, a causa del significativo contenzioso in tribunale amministrativo che aveva spinto l'Amministrazione regionale pugliese ad un approccio prudente che, però, ha avuto inevitabili ripercussioni sull'avanzamento della spesa. La Puglia ha speso solo il 41,4% delle risorse del PSR Puglia con un livello di spesa di molto inferiore alla media nazionale che si attesta su oltre il 58% e del 62% della spesa a livello comunitario. Dall’analisi dei dati sullo stato di attuazione del Psr Puglia 2014-2020 emergono forti criticità, perché la Regione Puglia è tra le regioni italiane che dispone di maggiori risorse PSR ed è l’ultima nella spesa delle risorse pubbliche.La Commissione disimpegna automaticamente qualsiasi parte di impegno di bilancio che non è stato utilizzato ai fini del prefinanziamento o per pagamenti intermedi o per i quali non è stata presentata alcuna dichiarazione di spesa in relazione a quelle sostenute entro il 31 dicembre del terzo anno successivo a quello dell’impegno di bilancio. Dunque a dicembre dell’anno scorso, se non fosse intervenuta la proroga, la Puglia avrebbe perso la somma residua. Secondo quando previsto dall’Ue, le prossime scadenze sono però legate a date precise, la parte dell'impegno di bilancio 2017 pari a 92.539.086,77 euro deve essere utilizzata mediante pagamenti intermedi: entro il 31/03/2021 per un importo pari a 32.665.576,42 euro, entro il 30/06/2021 per un importo aggiuntivo pari a 21.722.210,35 euro, entro il 15/10/2021 per un importo aggiuntivo pari a 29.076.300 euro; entro il 31/12/2021 per un importo aggiuntivo pari a 9.075.000 euro.

La notizia positiva è che gli agricoltori pugliesi, e l’intero comparto agricolo, non perderanno risorse importanti a causa dei procedimenti giudiziari e delle problematiche amministrative che hanno compromesso la capacità di programmazione e spesa della Regione Puglia.

This article is from: