2 minute read

“Ciliegia terra di Bari”

ORGANIZZAZIONE, INNOVAZIONE E CREAZIONE IGP “CILIEGIA TERRA DI BARI”

L’ABBATE (M5S) SU CRISI CERASICOLA

Advertisement

“In questi giorni assistiamo alla terza crisi cerasi- Agricola Comune). Fondamentale sarà dare cola pugliese in appena sei anni, con proteste valore aggiunto alle produzioni. Occorre, eclatanti e disperate dei produttori locali che si dunque, uscire dalla logica delle commodity: per ripetono purtroppo ciclicamente. Eventi che questo il progetto di istituire una IGP ‘Ciliegia di testimoniano come non siano più rinviabili Terra di Bari’, avviato nel 1997 dalla Provincia di quelle riforme necessarie per il futuro del com- Bari a cura del compianto Prof. Godini dell’Uniparto che si racchiudono nell’organizzazione dei versità di Bari, andrebbe ripreso. Altra parola produttori, nell’istituzione della Commissione d’ordine dell’imprenditore agricolo è ‘diversificaUnica Nazionale per le ciliegie e nello stop alle zione’ – spiega il deputato 5 Stelle – La diversificosiddette pratiche commerciali sleali”. cazione delle attività migliora il flusso di cassa e rende più elastica l’impresa, permettendo una Lo dichiara il deputato Giuseppe L’Abbate, compensazione interna. Ad esempio, tutti i dati esponente M5S in commissione Agricoltura e ci dicono che resiste meglio alle crisi di mercato già Sottosegretario alle Politiche agricole nel l’azienda frutticolo-zootecnica piuttosto che Governo Conte II, a seguito delle proteste di l’azienda frutti-cola specializzata”. questi giorni dei cerasicoltori della provincia di Bari dove si concentra il 34% circa della Risulta fondamentale, poi, costruire reti di produzione nazionale per il netto divario tra i imprese perché l’imprenditore isolato non ha prezzi di acquisto delle ciliegie e di vendita al futuro. “Gli strumenti normativi ci sono da pubblico nella grande distribuzione organiz- tempo e la politica non può sostituirsi ai privati e zata. impor-re per legge quell’aggregazione che darebbe forza agli agricoltori, parte debole della “Crisi vuol dire che c’è un mondo che cambia: un filiera rispetto a quella degli acquirenti, industrie mondo vecchio che va a casa e uno nuovo che di trasformazione e distributori, anche per la arriva. Dunque all’imprenditore agricolo (si badi possibilità che hanno quest’ultimi di differenziabene “imprenditore agricolo” non hobbista o re il prodotto e per il minor grado di concentrapart-time) non basterà attendere il ritorno di zione del settore agricolo ri-spetto a quelli a valle buoni prezzi ma dovrà accettare l’obiettivo della della filiera – conclude L’Abbate (M5S) – Questa competitività e cambiare. L’imprenditore agrico- asimmetria amplia la spro-porzione tra prezzi lo deve perseguire tre obiettivi fondamentali per alla produzione e prezzi al consumo e favorisce il successo dell’impresa: programmazione, orga- le pratiche commerciali sleali su cui siamo recennizzazione e marketing – prosegue L’Abbate temente intervenuti recependo le norme di (M5S) – Le vecchie politiche di mercato sono contrasto e su cui si attende, a breve, l’emanazisuperate e inattuabili nel futuro e la sostenibilità one del decreto legislativo da parte del ministro sarà sempre più finanziata dalla PAC (Politica delle Politiche Agricole, Stefano Patuanelli.

This article is from: