VA D E M E C U M Obblighi e adempimenti tra architetto e committente
VA D E M E C U M Obblighi e adempimenti tra architetto e committente
Promosso da Ordine Architetti P.P.C. di Firenze e Fondazione Architetti Firenze A cura della Commissione Professione dell’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori di Firenze Coordinatore per la Commissione
Contributi dei vari componenti commissione,
Gianni Bondesan
dall’anno 2015 e più precisamente: Neri Andreoli
Referente per il Consiglio
Lorenzo Baia
Marzia Magrini
Paola Bielli Elena Cenci Marta Ciotoli Nicola Chirdo Giuseppe De Simone Gianfranco Giordo Andrea Juarez Besnik Kasazi Lucia Lorini Linor Margalit Paolo Puccioni Vera Ramos Impaginazione Giovanni Brovelli
Indice
5 7
DEFINIZIONI L’architettura
3 6 Il progetto •
Gli adempimenti preliminari al progetto
•
Chi è oggi l’architetto
•
Le responsabilità per il progetto
•
Cenni storici
•
La pratica amministrativa
•
I reati in ambito urbanistico – edilizio –
13 C O N T R AT T O D ’ I N C A R I C O Incarico Progettazione Pratica amministrativa Progetto esecutivo Direzione dei lavori Chiusura lavori Consegna documentazione
23 R E S P O N S A B I L I TÀ C I V I L I E P E N A L I D E L L’ A R C H I T E T T O 25 Competenze e contratto per l’incarico professionale •
L’architetto
•
I requisiti per l’esercizio della professione
•
Le competenze dell’architetto
•
L’incarico professionale e la struttura del contratto
•
Le tariffe professionali
•
Il preventivo
•
La responsabilità contrattuale
•
La responsabilità extracontrattuale
•
L’appalto
ambientale •
I reati riferiti ai beni culturali
•
I reati riferiti ai beni paesaggistici
4 4 La direzione lavori •
Gli abusi relativi ad opere in conglomerato cementizio ed a struttura metallica
•
Gli abusi edilizi in zone sismiche
•
Le norme per la sicurezza degli impianti
•
Le norme per il contenimento del consumo di energia negli edifici
4 8 La chiusura dei lavori 49 Coordinatore della sicurezza: compiti e responsabilità •
Il Responsabile dei lavori
•
Il CSP
•
Il CSE
5 2 La responsabilità del consulente tecnico 5 4 La prestazione professionale nella cee 5 5 PA L A Z Z I N A R E A L E
5
DEFINIZIONI La figura dell’architetto: competenze, normativa e rapporto con il professionista
7
L’ A R C H I T E T T U R A L’architettura è la disciplina che ha come scopo l’or-
biente nel patrimonio culturale da salvaguardare
ganizzazione dello spazio a qualsiasi scala, ma princi-
insieme a quello costruito, secondo ovvi ed acclarati
palmente quella in cui vive l’essere umano. Semplifi-
principi ecologici e in linea con la legittima cura della
cando, si può dire che essa attiene alla progettazione
salute degli esseri umani e dell’ambiente stesso come
e costruzione di un immobile o dell’ambiente comun-
soggetto di diritto. Pertanto fa parte dell’architettura
que costruito.
naturale con cui quella costruita si rapporta ed è assi-
Finché l’uomo ha avuto capacità cognitive tali da
milabile ad un paesaggio urbano in cui intervengono
potersi organizzare in civiltà, l’architettura è sempre
fattori di valutazione estetica e sociale, negli stessi
esistita. È nata anzitutto per soddisfare le necessità
termini di sostenibilità.
biologiche dell’uomo quali la protezione dagli agenti atmosferici e proprio per questo è tra le discipline
Renzo Piano nel 2007 definisce l’architettura come la
maggiormente presenti in tutte le civiltà.
più antica professione sulla terra, l’arte del costruire
Difficile darne una definizione omni comprensiva,
ma anche l’arte del rappresentare le cose.
poiché il fenomeno architettonico è compresente alla
Ci sono molteplici definizioni e per citarne alcune
storia e cultura dell’uomo ed acquista caratteristiche e
interessanti, per lo storico e critico dell’architettura
funzioni, oltre che aspetti spaziali e costruttivi, diversi
austriaco Sigfried Giedion1 l’architettura è il “prodot-
nelle varie epoche e per ogni civiltà. Vi concorrono
to di molti fattori sociali, economici, tecnici etnolo-
aspetti tecnici ed artistici ed infatti fa parte delle
gici. Per quanto un’epoca cerchi di mascherarsi, la sua
cosiddette arti visive plastiche, ma soprattutto trova le
vera natura trasparirà sempre attraverso la sua archi-
sue radici nei valori etici di una società, elaborati con
tettura” mentre in Italia il fiorentino Carlo Lucci,
approccio scientifico ed il cui risultato può connotarsi
direttore dal 1974 del dipartimento di Composizione
in un mirabile valore artistico.
architettonica della Facoltà di architettura di Firenze,
In uno dei più antichi trattati sul tema, il De Archi-
definisce l’architettura “la formalizzazione linguistica
tectura di Vitruvio del I sec. a.c., si definisce l’architet-
di uno spazio esistenziale”.
tura come capacità costruttiva congiunta alla consape-
Ogni descrizione mostra, per linguaggio e cultura, l’e-
volezza teorica, vi sono inoltre sintetizzati i principi
spressività dell’epoca e del luogo di riferimento oltre
di una buona costruzione nella rispondenza agli scopi
che del relatore, ma certamente è caratterizzata da un
di Solidità, Utilità e Bellezza e da allora si può ben
ampio margine di oggettività e pertanto è verificata
dire che niente è cambiato in merito a tali assunti,
nella traduzione materiale dell’architettura, sempre
salvo l’adeguare il loro significato alle esigenze sempre
mediata dal progetto.
mutevoli della civiltà contemporanea, nelle infinite variabili in cui si possono declinare. La sensibilità
La progettazione architettonica2 è lo studio e la pras-
attuale, seguita da un corposo materiale normativo
si operativa su cui si fonda l’architettura ed il proget-
in materia di tutela dei beni culturali, ha aggiornato
to è l’elaborazione teorica che precede la realizzazione
e meglio definito l’inclusione del paesaggio e dell’am-
dell’oggetto architettonico, espresso in un certo nu-
Vademecum
8 mero di grafici (sezioni, piante, prospetti) ed elaborati
Le varie fasi non necessariamente fanno capo al
(computo metrico, analisi di fattibilità). Si basa sulle
medesimo professionista. Si può frazionare in diverse
indicazioni fornite dalla committenza e su una serie
figure professionali anche la progettazione, come le
di indagini e studi effettuati dallo stesso architetto
competenze tecniche specifiche (sicurezza, acustica,
anche in concertazione con altre figure professiona-
strutture, etc) ed è pertanto fondamentale perfezio-
li; tali studi possono essere estremamente variegati
nare la qualità comunicativa e la disponibilità alla
ed oggi abbracciano indiscutibilmente molteplici
collaborazione nella gestione delle varie fasi.
discipline, senza poter prescindere da valutazioni di termini più specificatamente economici la cui verifica
Architettura come linguaggio e comunicazione: un
è sempre più demandata alla qualifica professionale
intervento edilizio, dalla pianificazione di un quartie-
dell’architetto che funge spesso da coordinatore del
re, di un nuovo edificio fino alla semplice ristruttura-
processo “costruttivo” del progetto sia in termini di
zione d’interni, può apportare benessere alla colletti-
fattibilità preliminare che esecutiva.
vità o arricchire il tessuto urbano come al contrario
Il progetto architettonico può essere esemplificato in
opprimere chi la vive oppure produrre un forte
tre fasi principali:
impatto sulla città. L’uomo da sempre è alla ricerca
•
una preliminare che descrive graficamente l’opera
della bellezza, non in quanto immagine superficiale
da realizzare insieme alla valutazione dei vincoli
ostentata, ma come armonia di proporzioni che espri-
ricavati dalle indagini effettuate unitamente
ma profondità e capacità di rappresentazione.
all’analisi di fattibilità di cui sopra •
•
una definitiva composta dai grafici utili a com-
Se la percezione della bellezza si può intendere sog-
prendere l’opera in tutte le sue parti ed in rela-
gettiva, è inequivocabile che un percorso di formazio-
zione all’area d’intervento che ha l’obbligo di
ne come quello dell’architetto preveda l’affinamento
mettere a sistema tutte le competenze afferenti
di questa capacità, coltivata attraverso lo studio e
per la corretta redazione degli elaborati e per la
l’esercizio di materie come progettazione, mediate
definizione delle responsabilità di merito
dalla conoscenza della storia dell’architettura, del
una esecutiva descrittiva della realizzazione del
paesaggio e del corretto equilibrio tra regola estetica
manufatto, compresi i particolari in opportuna
e funzionalità nell’arredamento e nella ristrutturazio-
scala che deve tradurre nell’opera con logica di
ne d’interni.
coerenza i presupposti messi a punto nelle prime due fasi La conduzione delle fase progettuale deve oggi essere corredata, per motivi normativi e deontologici, ma soprattutto per affinare una buona pratica di corret-
CH I È O G G I L’A R CH IT ET TO
tezza, dagli elaborati contrattuali che definiscono i
Definizione assai complessa quella che descriva la
rapporti tra gli attori protagonisti dell’intero processo
natura dell’architetto contemporaneo e, soprattutto,
e scandiscono i tempi e gli step operativi del miglior
secondo termini adeguati per il nostro Paese.
percorso da seguire nel rispetto della consapevolezza
Viene spontaneo partire da una descrizione antica
e per rendere chiari e centrati gli intenti comuni cui
ed una attuale del lavoro dell’Architetto, per quanto
tendere.
paiano distanti dalla pratica quotidiana di molti di noi: secondo Vitruvio il sapere dell’architetto è ricco
L’architettura
9
degli apporti di numerosi ambiti disciplinari e di conoscenze relative a vari campi, e al suo giudizio vengono sottoposti i risultati prodotti da altre tecniche, mentre oggi
DEMOLIZIONE
CONCEPT
Renzo Piano dice che quello dell’architetto è un mestiere d’avventura: un mestiere di frontiera, in bilico tra arte e scienza. Al confine tra invenzione e memoria, sospeso tra il coraggio della modernità e la prudenza della tradizione. L’architetto fa il mestiere più bello del mondo perché su un
GESTIONE
DEVELOPMENT
piccolo pianeta dove tutto è già stato scoperto, progettare è ancora una delle più grandi avventure possibili. PROJECT MANAGEMENT
Non si può che confermare l’assoluta veridicità ed attualità di queste affermazioni, dall’approccio scientifico all’ideazione e possiamo aggiungere, all’abilità
L’architetto può essere coinvolto in tutte le fasi
di rappresentazione e quindi di comunicazione di un
del processo
progetto. Oggi si rende però più che mai necessario riflettere
L’Architetto usa la sua creatività, la conoscenza delle
sul ruolo e l’identità dell’Architetto perché la società
strutture, tecnologie e materiali per creare e organiz-
contemporanea ne esige la revisione e la pretende con
zare spazi di ogni scala e genere. Per progettare questi
tale insistenza da rischiare di vanificarne gli effetti o
ambienti, combina le considerazioni pratiche del sito,
di rinunciare al suo contributo, pena la sua estinzione.
le esigenze dei clienti e dei costi, con una compren-
Il fenomeno è prerogativa esclusiva nazionale, lo si
sione creativa dei materiali, oltre che estetica. Gli
lega spesso all’esubero di architetti sul territorio, per-
Architetti non si occupano solo di edifici, si rivolgo-
cepito come sintomo di un abbassamento del livello
no al miglioramento dell’ambiente costruito nel suo
culturale e conseguente svilimento, ma si tratta di un
complesso, all’impatto che gli interventi producono e
processo più articolato in cui cause ed effetti si rincor-
devono bilanciare le esigenze private dei loro clienti
rono in un moto ciclico di sviluppo.
con l’interesse della comunità in generale, collocando-
Urge una formulazione moderna, attuale del lavoro
si come un punto di riferimento per la società, per la
dell’Architetto che produca una maggiore e progres-
costruzione di una migliore qualità della vita.
siva consapevolezza in chi opera come in chi fruisce
Tra i compiti professionali del tutto nuovi c’è la cura
della sua prestazione.
del coordinamento delle parti coinvolte in tutte le
L’architetto è coinvolto in ogni fase del processo edi-
varie fasi del processo, garantendo al committente,
lizio e del suo coordinamento, dalla programmazione
l’utente finale e l’intera collettività, un alto livello di
fino alle verifiche del progetto con successiva valida-
qualità del opera finale. Deve assicurarne la fattibilità,
zione, alla costruzione ed alla sua gestione nel tempo
la coerenza, il controllo e il coordinamento di tutte le
che oggi comprende valutazioni sulla sua potenziale
competenze necessarie, utili sia nel processo ideativo
dismissione, in sostanza il ciclo di vita del manufatto,
progettuale che nella fase esecutiva dell’opera.
secondo quanto abbiamo anticipato nella descrizione delle fasi progettuali, implementando anche valutazioni e competenze di tipo specificatamente economico.
CONCEPT
DEVELOPMENT
PROJECT MANAGEMENT
Vademecum
10 L’Architetto deve avere anche la capacità di gestire il
contesto sociale. Un intervento edilizio, dalla pianifi-
passaggio d’informazione da una fase all’altra, affinan-
cazione di un quartiere, di un nuovo edificio fino alla
do la propria abilità comunicativa.
semplice ristrutturazione d’interni, può apportare be-
La novità maggiore cui si deve conformare è infatti
nessere alla collettività o arricchire il tessuto urbano
quella di non lavorare più in solitudine, ma in continua
come al contrario opprimere chi la vive.
sinergia con una discreta quantità di tecnici ed operatori esperti delle discipline che oggi afferiscono alla buo-
L’uomo da sempre è alla ricerca della bellezza, non
na pratica costruttiva che rispetti le norme e l’ambiente
in quanto immagine esteriore ma quale rappresenta-
secondo un percorso di sostenibilità a tutto tondo, in
zione di un’armonia e benessere condiviso. Compito
considerazione di validi principi eco-nomici ed eco-lo-
dell’Architetto, oggi più di ieri, è contribuire a ricreare
gici, allineati alle esigenze sociali contemporanee.
materialmente l’unità di forma e sostanza per risolvere
Estro e vocazione sociale costituiscono gli ingredien-
il tema della funzione, prerogativa esclusiva dell’Ar-
ti imprescindibili dell’esercizio professionale. Con
chitettura tra le Arti, ma nel rispetto dei parametri di
l’avvento del nuovo millennio, a partire dal protocollo
inclusività che la società contemporanea richiede per
di Kyoto, il concetto di sostenibilità è gradualmente
una rinnovata coscienza sostenibile.
uscito da uno spazio di riflessioni ristrette a pochi
La sua vocazione sociale deve trovare riscontro
esperti per entrare sempre più diffusamente a far par-
nell’impegno etico a migliorare l’ambiente in cui vive,
te del mondo del mercato e dell’opinione pubblica e
preservandone la qualità e lavorando per tramandarne
quindi della “massa critica” che consapevolmente sce-
la continuità ed il valore.
glie o pretende soluzioni innovative in termini di risparmio energetico. Lo stesso concetto di casa passiva è oggi parte della conoscenza collettiva e l’architetto può qualificarsi come “energy manager”, con un’adeguata specializzazione professionale, cui è tenuto ad
CENNI STO RICI
adempiere anche per ottemperare agli obblighi forma-
Come già anticipato, l’architetto è una figura antica,
tivi che la deontologia professionale impone.
la cui etimologia che deriva dal greco Architékton, com-
Allo stesso modo, può scegliere di controllare l’intero
prende le parole Arkhè che vuol dire principio, origine,
processo attraverso strumenti altamente tecnologici,
eccellenza, fondazione, capo e Tékton che significa
come il Building Information Modelling che consente
artefice, protagonista del creare, plasmare, costruire,
di implementare parametri compositivi e funzionali
fare arte e artigianato.
mirati alla gestione del ciclo vitale della costruzione
L’unione dei due termini si trova per la prima volta
a partire dalla sua concezione, alla programmazione
in Erodoto nella seconda metà del I secolo a.c. (Storie
della manutenzione ed al controllo sul deperimento di
III, 60,4) e significa colui che provvede a dare norma alla
porzioni da sostituire o ripristinare secondo logica.
costruzione, in generale a tutto ciò che è fattibile.
Tutto quanto premesso disegna una figura professio-
L’architetto ha da sempre riassunto in sé una forma-
nale altamente qualificata che si muove con difficoltà
zione e una capacità di sintesi tra le diverse culture,
in un mercato locale poco vivace e strutturato ed in
umanistica, artistica, tecnico-scientifica con il saper
contrasto con una percezione del suo ruolo non alli-
fare manuale tipico dell’artigiano. Per molti secoli
neata ai riferimenti citati, nel senso che non ne viene
la città è stata frutto del lavoro di grandi artisti, dei
riconosciuta la potenzialità e la specifica funzione nel
mecenati e libera espressione di capomastri, ma anche
L’architettura
11
di semplici cittadini che ci hanno consegnato le nostre
alle università e formavano allievi nelle professioni di
splendide città, così come le campagne, disegnate da
geometra e ragioniere.
mani sapienti, espressione di una cultura materiale
Con la riforma Gentile la sezione agrimensura sarà
che veniva tramandata di generazione in generazione
trasformata in Istituto Tecnico per Geometri.
nel rispetto del contesto naturale ed urbano senza
Nel dopoguerra si crea una vera e propria emergenza
dover ricorrere a specifiche normative.
per la ricostruzione ed il Paese richiede un gran nume-
Con la grande urbanizzazione del 1700-1800, avvengo-
ro di figure professionali. Per questo saranno di fatto
no grandi cambiamenti nella società europea, l’illumi-
ampliate le competenze professionali, in particolare dei
nismo in filosofia decreta il tramonto dell’aristocrazia
geometri, ma anche di periti edili ed agrari, per com-
e la rivoluzione industriale determina la nascita di
pensare il numero ancora insufficiente di laureati dalle
nuove classi sociali, le città crescono, si creano quartie-
neo-nate facoltà di Architettura e Ingegneria civile.
ri malsani e nasce la necessità di un risanamento.
Questa sovrapposizione di figure professionali nel
A questo scopo l’urbanistica disciplina e regola lo
nostro Paese è stata portata fino ai giorni nostri ,cre-
sviluppo delle città, ma al contempo, dopo la rivoluzio-
ando un quadro confuso e problematico nell’ambito
ne francese e i moti del 1848 si affaccia anche la paura
delle competenze che è all’origine di posizioni spes-
delle masse e quindi la necessità di regolamentare lo
so conflittuali tra le diverse categorie professionali,
spazio urbano.
soprattutto tra quelle laureate e quelle diplomate. Tale situazione non ha eguali in nessun paese europeo.
La rivoluzione industriale ha messo le basi per una
Altri fattori hanno peraltro concorso, negli ultimi de-
divaricazione tra arte e scienza. Infatti durante il pe-
cenni, a limitare l’autonomia e la libertà di espressione
riodo Napoleonico avviene la separazione tra le figure
dell’architetto, come la burocrazia con i suoi regola-
dell’architetto e dell’ingegnere e nascono le prime
menti stringenti e spesso contraddittori, insieme alla
università di ingegneria, mentre gli architetti saranno
progressiva corsa alla cementificazione del Paese e le
diretti alla Ecòle de Beux Art.
relative conseguenze speculative. Purtroppo a volte
È del 1926 la nascita della prima Scuola di architet-
anche deplorevoli episodi di corruzione.
tura in Italia, all’interno delle Accademie di Belle
Il tutto ha concorso a screditarne l’immagine ed a
Arti. A Firenze nel 1933 con il R.D. n 1592 la Scuola
scomporne in qualche modo i presupposti di soggetto
Superiore di Architettura veniva denominata Istituto
coadiutore per lo sviluppo della civiltà, obbligo deon-
Superiore e con questa qualifica sarà poi aggregata
tologico su radicati principi costituzionali e matrice
come Facoltà di Architettura all’Università di Firenze
etica del suo ruolo principe.
con Regio Decreto del 26 marzo 1936 n 657. Intanto nel corso dell’Ottocento erano sorte altre figure professionali all’interno del processo edilizio, tra
1
Storico e critico dell’architettura (1888-1968) precursore del
queste spiccavano certamente gli studenti provenienti
movimento moderno, docente al Politecnico Federale di Zurigo e al
dal Regio istituto tecnico, scuola tecnica secondaria di
MIT negli USA
secondo grado, attiva dall’Ottocento fino alla riforma Gentile del 1923. La scuola era indirizzata a coloro che volevano diplomarsi e proseguire con gli studi universitari scientifici, ma le sezioni agrimensura e commerciale-ragioneria non consentivano l’accesso
2
Da Wikipedia: La progettazione architettonica consiste in un
processo logico-artistico-scientifico in grado di individuare forme, organizzazioni e processi atti alla creazione di spazi dedicati in cui l’uomo possa svolgere attività quali abitare, lavorare, rilassarsi, curarsi, etc.
Vademecum
12
Sono architetto, Dicono, che sono un ingegnere frustrato. Arredatore dissimulato, Bizzarro, folle, ogni tanto alienato, altre, troppo impegnato; A volte con le ciabatte, altre in cravatta. Sono architetto, Quello che chiamano il sognatore; Ah! Potessi avere i miei sogni indietro, Ma sono ancora uno studente nella scuola della vita; Ho il dominio sulle forme, pianifico spazi. Ma spesso mi sento fuori equilibrio,
Ho Progetti per tutti i
perso tra linee troppo
sogni;
parallele,
Case per dare riparo ad
In una scala indefinita.
un nuovo amore;
Ma sono architetto.
percorsi e strade per rag-
sono un poeta, sono piĂš di
giungere l’arcobaleno,
un sognatore,
E giardini al calore della
PerchĂŠ sul mio vecchio
serata, per accogliere il
tavolo da disegno,
tramonto‌ Lienne Liarte
13
C O N T R AT T O D’INCARICO Obblighi e adempimenti tra architetto e committente
Gli schemi che seguono sono mirati a descrivere le
lo/gli stessi, così come può capitare di non riuscire a
fasi di un processo di realizzazione a partire dall’inca-
completare tutte le fasi per scelta o varie problemati-
rico professionale fino alla conclusione dello stesso,
che e la loro suddivisione offre chiarezza nella deter-
identificate con colori diversi. La suddivisione in fasi
minazione degli accordi sui compensi e nell’attribu-
è utile a quantificare l’impegno che ciascuna di esse
zione delle relative responsabilità di merito.
riveste percentualmente all’interno dell’intero processo: si intende che l’incarico può essere rivolto ad
All’impegno profuso si commisura il compenso, cui
uno come a molti professionisti che concorrono al suo
vanno sommati gli oneri relativi alle spese sostenute
svolgimento. Il committente ha facoltà di scegliere se
e quelli di legge, dipendenti dal regime fiscale, come
accentrare l’incarico o suddividerlo, secondo le speci-
I.V.A. e il contributo obbligatorio per la Cassa Previ-
fiche competenze del/i professionisti o su accordo con
denziale.
1
INCARICO #projectcharter
2
P R O G E T TA Z I O N E #planning
3
P R AT I C A A M M I N I S T R AT I VA #initiating
4
PROGETTO ESECUTIVO #initiating
5
D I R E Z I O N E D E I L AV O R I #executing
6
C H I U S U R A L AV O R I #closing
7
CONSEGNA D O C U M E N TA Z I O N E #closing
€ 20%
€ 18%
€ 35%
€ 20%
€ 5%
€ 2%
Contratto d’incarico
1
15
INCARICO #projectcharter
L’assunzione dell’incarico presuppone una attenta individuazione delle prestazioni da svolgere per il committente individuando la effettiva complessità dell’incarico.
adempimenti Redazione di contratto con indicazione delle prestazioni richieste Preventivo di notula
team di progetto con altri professionisti
Vademecum
16
2
P R O G E T TA Z I O N E #planning
€ 20%
È la fase più delicata che individua il cuore e il cervello dell’intera operazione dato che ha lo scopo di informare ciascuna delle fasi successive ed è il presupposto del funzionamento dell’intero processo. Può comprendere più prestazioni che devono essere individuate dal professionista al committente per la realizzazione di quanto da lui richiesto
adempimenti
team di progetto con altri professionisti
Verifica urbanistica presso l’ufficio comunale Rilievo dello stato dei luoghi e restituzione grafica Colloqui con la committenza Computo metrico di massima Individuazione del team di profesProgetto di massima architettonico
sionisti necessari al completamento della progettazione
Progetto di massima strutture Progetto di massima impianti Progetto Architettonico definitivo Arredamento: dimensionamento di ingombro e suoi particolari
Contratto d’incarico
3
17
P R AT I C A A M M I N I S T R AT I VA #initiating La consegna della pratica amministrativa richiede la predisposizione della seguente documentazione per
€ 18%
ogni ente competente e per le varie tipologie di intervento: •
elaborati grafici
•
relazioni tecniche
•
documentazione fotografica
•
compilazione di modulistica
•
certificazioni varie per ogni ente
adempimenti
team di progetto con altri professionisti
Enti competenti (Ministero Beni Culturali, Regione, Comunità montane, Autorità di Bacino, Comuni, ASL,
Progettista Tecnico
VVF, FS, s.s.a., Provincia, Comune) Progetto strutturale (pratica genio civile)
Progettista incaricato Altro tecnico incaricato
L. 10/91 (pratica impiantistica)
Progettista incaricato Altro tecnico incaricato
Acustica (pratica acustica)
Progettista incaricato Altro tecnico incaricato
Sicurezza nei cantieri (redazione psc e notifica preliminare)
Progettista incaricato Altro tecnico incaricato
Antincendio presso VVF
Altro tecnico incaricato
Piano per terre e rocce da scavo
Altro tecnico incaricato
Vademecum
18
4
PROGETTO ESECUTIVO #initiating Il livello di definizione del progetto esecutivo deve essere tale da consentire l’esecuzione delle opere da parte delle ditte incaricate. L’architetto deve in questa fase coordinare le varie discipline specialistiche e farle confluire in un progetto organico.
€ 35% adempimenti
team di progetto con altri professionisti
Progetto strutturale
Progettista incaricato Altro tecnico incaricato
Particolari costruttivi
Progettista incaricato Altro tecnico incaricato
Capitolato dei lavori
Progettista incaricato Altro tecnico incaricato
Richiesta ed analisi dei preventivi Progetto particolareggiato dell’arredo
Progettista incaricato Altro tecnico incaricato
Progetto as built
Progettista incaricato Altro tecnico incaricato
Progetto impianto elettrico
Progettista incaricato Altro tecnico incaricato
Progetto impianto termico
Progettista incaricato Altro tecnico incaricato
Colloqui con la committenza Predisposizione del cantiere
Progettista incaricato Altro tecnico incaricato
Contratto d’incarico
5
19
DIREZIONE DEI L AV O R I #executing Se l’incarico è parziale, il D.L. Deve verificare la congruità del progetto da eseguire ai fini della fatti-
€ 20%
bilità esecutiva.
adempimenti
team di progetto con altri professionisti
Opere architettoniche
Progettista incaricato Altro tecnico incaricato
Opere strutturali
Progettista incaricato Altro tecnico incaricato
Opere impiantistiche
Progettista incaricato Altro tecnico incaricato
Arredi
Progettista incaricato Altro tecnico incaricato
Contabilità di cantiere
Progettista incaricato Altro tecnico incaricato
Varianti in corso d’opera costituisce una nuova pratica amministrativa e si ripercorrono le tre fasi progettuali esaminate ai punti:
1
2
3
Vademecum
20
6
CHIUSURA L AV O R I #closing Gli adempimenti tecnico-amministrativi alla fine del
€ 5%
processo progettuale ed esecutivo dell’opera sono determinanti poichè costituiscono la legittimità urbanistica del bene.
adempimenti
team di progetto con altri professionisti
Architettonica: dichiarazione di fine lavori Strutturale - relazione finale
Progettista incaricato Altro tecnico incaricato
Strutturale - collaudo
Tecnico abilitato con almeno 10 anni di esperienza professionale (non può essere lo stesso professionista)
Aggiornamento catastale
Progettista incaricato Altro tecnico incaricato
Certificazione di abitabilità/agibilià
Progettista incaricato Altro tecnico incaricato
Certificazione della conformità delle opere eseguite al progetto depositato Certificazione di conformità impianti Autorizzazione allo scarico dei reflui
Progettista incaricato Altro tecnico incaricato
Contratto d’incarico
7
21
CONSEGNA D O C U M E N TA Z I O N E #closing Il progettista consegna al committente una copia di tutta la documentazione finale che certifica il completamento e il corretto svolgimento dell’intero incarico.
N.B.: I riferimenti normativi sono stati considerati a livello nazionale. La normativa regionale e i regolamenti comunali ancora oggi possono prevedere particolarità o indicazioni specifiche in aggiunta, ma non sono state inserite in questa pubblicazione anche per il continuo aggiornamento che tali norme subiscono.
€ 2%
Vademecum
RESPONSABILITÀ CIVILI E PENALI DELL’ARCHITETTO
23
25
COMPETENZE E CONTRATTO PER L’INCARICO PROFESSIONALE L’ A R C H I T E T T O
Svolgere un incarico oggi è molto più complicato di
L’architetto è una figura professionale di tipo “in-
svariate e sempre più specifiche competenze si affian-
tellettuale” che racchiude in sé svariate competenze,
cano innumerevoli responsabilità di tipo civile, penale
acquisite nel corso degli studi e affinate con la pratica
e deontologico, che spesso riguardano sia il professio-
lavorativa.
nista che il committente.
quanto lo fosse in passato, infatti alla necessità di
L’insieme e la multidisciplinarietà delle competenze acquisite costituiscono la base per affrontare l’incarico professionale. Il professionista che si accinge a progettare un’opera edilizia ad esempio dovrà tenere in considerazione vari aspetti, innanzitutto il “luogo” in cui andrà ad
I R E Q U I S I T I P E R L’ E S E R C I Z I O DELL A PROFESSIONE
intervenire nella sua globalità, con la sua storia, le ca-
L’esercizio della professione di Architetto prevede
ratteristiche naturali ed anche costruttive, in modo da
innanzitutto il possesso di alcuni requisiti stabiliti dal
poter inserire la propria opera nel contesto esistente
Codice Civile, dal Codice Penale e dal Codice Deonto-
in maniera armonica.
logico.
Allo stesso tempo porrà attenzione agli aspetti strut-
Primo fra tutti l’obbligo di iscrizione all’ordine degli
turali e tecnologici, con un riguardo particolare alla
Architetti. Il Codice Civile prevede che la prestazione
sostenibilità, ma anche a quelli estetici e sociali, at-
eseguita da chi non è iscritto non dà diritto alla retri-
tingendo in questo caso al proprio bagaglio di cultura
buzione (art. 2231); il codice penale prevede la reclu-
umanistica.
sione fino a sei mesi o la multa da 103 a 516 euro per
Tutto ciò richiede un lavoro che spesso non risulta
chi esercita la professione senza la dovuta abilitazione
visibile, e proprio a questo aspetto è legata “...la diffi-
(art. 348); secondo il codice deontologico costituisce
coltà in cui ogni professionista, e quindi anche quello
illecito disciplinare l’attività esercitata senza titolo
tecnico, talvolta si trova nel giustificare alla clientela l’onorario per l’opera compiuta; ...’la professione intellettuale non dà vita se non ad un comlesso lavorio
1
Trib. Roma, 30 aprile 1954, in Foro it. 1954, c. 1006
della mente che può anche materializzarsi, ma che
G. Musolino “La responsabilità del professionista tecnico” Maggio-
non trova la sua essenza in questa materializzazionè1.
li Editore – 2011.
Vademecum
26 professionale (art. 4). (Vedi gli art. 2229 e 2231 del co-
ecclesiastico, è punito con la sanzione amministrativa pecuniaria da
dice civile, gli art. 348 e 498 del codice penale e gli art.
euro 154 a euro 929.
2 e 4 del codice deontologico).
Alla stessa sanzione soggiace chi si arroga dignità o gradi accademi-
Oltre al titolo occorre verificare altri requisiti: ad esempio se l’architetto opera un collaudo dovrà essere
ci, titoli, decorazioni o altre pubbliche insegne onorifiche, ovvero qualità inerenti ad alcuno degli uffici, impieghi o professioni, indicati nella disposizione precedente.
iscritto all’ordine da almeno dieci anni perché deve
Per le violazioni di cui al presente articolo si applica la sanzione
garantire una certa esperienza professionale.
amministrativa accessoria della pubblicazione del provvedimento che accerta la violazione con le modalità stabilite dall’articolo 36 e
Art. 2229. Esercizio delle professioni intellettuali.
non è ammesso il pagamento in misura ridotta previsto dall’articolo
La legge determina le professioni intellettuali per l’esercizio delle
16 della legge 24 novembre 1981, n. 689.
quali è necessaria l’iscrizione in appositi albi o elenchi.
(1) Parole introdotte dall’art. 1 ter, comma 2, del D.L. 30 dicembre
L’accertamento dei requisiti per l’iscrizione negli albi o negli elen-
2005, n.272, convertito con modificazioni, nella L. 21 febbraio 2006,
chi, la tenuta dei medesimi e il potere disciplinare sugli iscritti sono
n. 49
demandati [alle associazioni professionali] (1), sotto la vigilanza dello Stato, salvo che la legge disponga diversamente.
Art. 2 Codice deontologico (professionalità specifica).
Contro il rifiuto dell’iscrizione o la cancellazione dagli albi o elen-
1. Costituisce comportamento disciplinarmente rilevante, l’uso di
chi, e contro i provvedimenti disciplinari che importano la perdita
un titolo professionale non conseguito.
o la sospensione del diritto all’esercizio della professione è ammesso
2. Il Professionista deve conformare la sua attività al principio di
ricorso in via giurisdizionale nei modi e nei termini stabiliti dalle
professionalità specifica, qualunque sia la forma che regola l’incari-
leggi speciali.
co professionale.
(1) Le norme corporative sono state abrogate con R.D.L. 9 agosto
3. Ove non esegua personalmente la prestazione, il ricorso a collabo-
1943, n. 721.
ratori e, più in generale l’utilizzazione di una stabile organizzazione, deve avvenire sotto la propria direzione e responsabilità.
Art. 2231. Mancanza d’iscrizione. Quando l’esercizio di un’attività professionale è condizionato
Art. 4 Codice deontologico (obblighi nei confronti della professio-
all’iscrizione in un albo o elenco, la prestazione eseguita da chi non
ne).
è iscritto non gli dà azione per il pagamento della retribuzione.
1. L’iscrizione all’albo costituisce presupposto per l’esercizio dell’at-
La cancellazione dall’albo o elenco risolve il contratto in corso, sal-
tività professionale e per l’utilizzo del relativo titolo.
vo il diritto del prestatore d’opera al rimborso delle spese incontrate
2. Costituisce illecito disciplinare, anche ai sensi del successivo
e a un compenso adeguato all’utilità del lavoro compiuto.
art. 5, l’attività esercitata senza titolo professionale o in periodo di sospensione, l’uso di un titolo professionale non conseguito e l’uso
Art. 348. Abusivo esercizio di una professione.
improprio di titoli.
Chiunque abusivamente esercita una professione, per la quale è
3. Costituisce altresì grave illecito disciplinare il comportamento
richiesta una speciale abilitazione dello Stato, è punito con la reclu-
del Professionista che agevoli o, in qualsiasi altro modo
sione fino a sei mesi o con la multa da euro 103 a euro 516.
diretto o indiretto, renda possibile a soggetti non abilitati o sospesi
Cfr. Cassazione Penale, sez. VI, sentenza 6 settembre 2007, n. 34200,
l’esercizio abusivo della professione o consenta che tali soggetti ne
Cassazione Penale, sez. IV, sentenza 3 giugno 2008, n. 22144 e Cassa-
possano ricavare benefici economici.
zione Penale, sez. IV, sentenza 30 gennaio 2009, n. 4294
4. Costituisce grave violazione alla correttezza professionale abbinare la propria firma a quella di altri professionisti o persone
Art. 498. Usurpazione di titoli o di onori.
non autorizzate dalla legge ad assumere identiche mansioni o re-
Chiunque, fuori dei casi previsti dall’articolo 497-ter, abusivamente
sponsabilità senza l’indicazione delle prestazioni che sono state rese
porta in pubblico la divisa o i segni distintivi (1) di un ufficio o im-
sotto la propria direzione e responsabilità personale.
piego pubblico, o di un corpo politico, amministrativo o giudiziario,
5. Costituisce illecito disciplinare la mancata comunicazione del
ovvero di una professione per la quale è richiesta una speciale abili-
proprio indirizzo di posta elettronica certificata all’Ordine presso
tazione dello Stato, ovvero indossa abusivamente in pubblico l’abito
cui si è iscritti.
Responsabilità civili e penali
27
6. Costituisce illecito disciplinare il mancato pagamento, anche
Per quanto riguarda le competenze attinenti ai vari ti-
di una sola annualità, del contributo annuo dovuto dagli iscritti
toli di studio si può far riferimento al R.D. 23/10/1925,
all’Ordine.
n. 2537 – Regolamento delle professioni d’ingegnere e di architetto, che all’art. 52 prevede che ingegneri ed architetti si possano occupare indistintamente di
LE COMPETENZE D E L L’ A R C H I T E T T O
opere di edilizia civile, rilievi geometrici e operazioni di estimo ad esse relative. Le opere di edilizia civile che presentano rilevante carattere artistico ed il restauro e il ripristino degli edifici contemplati dalla L.
L’art. 8 del codice deontologico prevede che il profes-
20/06/1909, n. 364, per l’antichità e le belle arti, spet-
sionista non debba accettare incarichi che non possa
tano all’ architetto; mentre la parte tecnica può essere
svolgere con la necessaria competenza, mentre l’art.
compiuta sia dall’Architetto che dall’Ingegnere.
9 parla di obbligo all’aggiornamento professionale al fine di mantenere effettive le competenze acquisite
Agli iscritti all’Ordine degli architetti, tenuto con-
con il titolo di studio.
to anche delle specificazioni contenute nel D.P.R. 328/2001, è consentito quindi svolgere tutte le pre-
Art. 8 Codice deontologico (competenza e diligenza).
stazioni inerenti l’edilizia e l’urbanistica, con la sola
1. Il Professionista non deve accettare incarichi che non possa svol-
esclusione della specifica progettazione e direzione
gere con la necessaria competenza e con un’organizzazione adeguata.
lavori di strade e fognature; ai soli iscritti all’Ordine
2. Il Professionista deve comunicare al committente le circostanze
degli architetti, in via esclusiva, competono le presta-
ostative della prestazione richiesta al loro verificarsi, proponendo
zioni che riguardano opere da realizzare in ambito
l’ausilio di altro professionista.
vincolato (vincoli ambientali e storico artistici).
3. Il Professionista deve svolgere l’attività professionale secondo
Va aggiunto inoltre che la riserva di competenza a
scienza, coscienza e con perizia qualificata. Il Professionista ha
favore degli architetti ex art. 52, r.d. n. 2537 del 1925,
l’obbligo di rifiutare l’incarico quando riconosca di non poterlo
non può essere negata solo per il fatto che i lavori da
svolgere con sufficiente cura e con specifica competenza.
appaltare consistano in un mero intervento di recupe-
Art. 9 Codice deontologico (aggiornamento professionale).
ro e manutenzione straordinaria, e non di restauro in
1. Al fine di garantire la qualità ed efficienza della prestazione pro-
senso stretto, non essendovi ragioni per escludere tali
fessionale, nel migliore interesse dell’utente e della collettività,
tipologie di intervento da quelle riservate alla compe-
e per conseguire l’obiettivo dello sviluppo professionale, ogni Pro-
tenza degli architetti, tenuto conto che la norma in
fessionista ha l’obbligo di curare il continuo e costante aggiorna-
questione contempla in maniera generica le attività di
mento della propria competenza professionale.
restauro e ripristino. (Vedi T.A.R. Sardegna , Cagliari,
2. In deroga all’art. 41 commi 2, 3 e 4 del presente Codice: - la mancata acquisizione dei crediti formativi professionali
sez. I 24 ottobre 2009, n. 1559)
triennali minimi, nel limite massimo del venti per cento (12 su 60)
(Vedi a proposito la circolare n. 73/2014 CNAPPC).
comporta l’irrogazione della censura;
Resta nelle competenze esclusive di ingegneri e archi-
- la mancata acquisizione di un numero di crediti superiore al venti
tetti l’attività di collaudatore delle opere in conglo-
per cento comporta l’irrogazione della sanzione della sospensione,
merato cementizio, armato, normale e precompresso,
da calcolarsi nella misura di un giorno di sospensione per ogni
ed a struttura metallica. Il collaudatore, infatti, deve
credito formativo mancante. cfr. circolare n. 104, prot. 2997 del
possedere la qualifica di architetto o di ingegnere
29/9/2016. Testo entrato in vigore dal 29/9/2016
iscritto all’albo da almeno dieci anni.
Vademecum
28 Per quanto riguarda le costruzioni edilizie nelle zone
conclusione dell’incarico e deve altresì indicare i dati
soggette a manifestazioni telluriche si deve far riferi-
della polizza assicurativa per gli eventuali danni pro-
mento alla l. 2 febbraio 1974, n. 64.
vocati nell’esercizio dell’attività professionale”.
Secondo questa legge, la progettazione e la direzio-
Nel caso di conferma della proposta di incarico e di
ne lavori devono essere affidate a varie categorie di
accettazione reciproca delle condizioni di contratto,
professionisti, quali ingegneri, architetti, geometri,
verrà elaborato un preventivo di onorario con l’in-
periti edili, purchè iscritti nei relativi albi, rispettando
dicazione, per le singole prestazioni, di tutte le voci
i limiti di competenza fissati dalla legge. Poichè però,
di costo, comprensive di spese, oneri e contributi
la l. n. 64 del 1974 ha per oggetto le sole costruzioni la
descrivendo complessità e importanza dell’opera,
cui sicurezza può interessare l’incolumità pubblica, il
prevedendo tutti gli oneri che saranno a carico del
richiamo alle prestazioni dei professionisti diploma-
committente.
ti, stante la modestia delle opere di cui essi possono occuparsi, sembra di rara applicazione.
Il contratto
Sicuramente geometri e periti edili non possono pro-
L’art. 1321 del codice civile definisce il contratto come
gettare o dirigere i lavori di opere in cemento armato
“l’accordo di due o più parti per costituire, regolare o
regolate dalle statuizioni antisismiche (r.d. n. 2229 del
estinguere tra loro un rapporto giuridico patrimonia-
1939, stabilisce la competenza esclusiva di architetti
le”.
ed ingegneri per le costruzioni in cemento armato che
Esso stabilisce i rapporti reciproci, i diritti ed i doveri
riguardano l’incolumità delle persone).
di ciascuna delle parti ed è inscindibilmente connesso ad una attività che va descritta all’interno di un disciplinare prestazionale. Gli argomenti principali di un contratto sono i se-
L’ I N C A R I C O P R O F E S S I O N A L E E LA STRUTTURA DEL C O N T R AT T O Professionista e committente sono corresponsabili a partire dalla firma del contratto d’opera. L’incarico infatti deve essere formalizzato mediante la stesura di alcuni documenti: •
la lettera d’incarico;
•
il contratto;
•
il disciplinare prestazionale;
•
il preventivo degli onorari professionali.
La lettera d’incarico Nella lettera d’incarico il professionista “deve rendere noto al cliente il grado di complessità dell’incarico, fornendo tutte le informazioni utili circa gli oneri ipotizzabili dal momento del conferimento fino alla
guenti: •
natura e oggetto dell’incarico;
•
prestazioni richieste al professionista;
•
costo presunto dell’opera;
•
documentazione di base;
•
modalità di espletamento dell’incarico;
•
modifiche e integrazioni;
•
termini per gli adempimenti per l’espletamento dell’incarico;
•
determinazione del compenso;
•
fatturazione e versamenti;
•
penali, recesso, sospensione e risoluzione;
•
diritti d’autore;
•
disposizioni relative alla privacy, segretezza, riservatezza;
•
controversie e foro competente;
•
disposizioni finali.
Responsabilità civili e penali
29
Il disciplinare prestazionale
le informazioni utili circa gli oneri ipotizzabili dal momento del
Ogni elemento contrattuale deve essere esplicita-
conferimento dell’incarico fino alla sua conclusione e deve altrresì
mente descritto e condiviso, è necessario costruire un
indicare i dati della polizza assicurativa per i danni provocati nell’e-
capitolato prestazionale specifico per ciascun lavoro a cui far corrispondere il relativo onorario.
sercizio dell’attività professionale. Il compenso deve essere stabilito con un preventivo di massima, suddiviso per singole prestazioni, spese, oneri, contributi...
L’art. 2233 del codice civile stabilisce che “in ogni caso
5- Sono abrogate le disposizioni vigenti che per la determinazio-
la misura del compenso deve essere adeguata” non
ne del compenso del professionista rinviano alle tariffe di cui al
solo “all’importanza dell’opera”, come ribadito dalla
comma 1.
legge 27 del 2012, ma anche “al decoro della professione”. La Legge che ha riformato le professioni ha abrogato il ricorso alle tariffe professionali e
L E TA R I F F E P R O F E S S I O N A L I
pertanto non è possibile individuare un riferimento di legge che ne codifichi importi e sostanza. Vi sono
Il decreto liberalizzazioni (Legge 27/2012) ha abrogato
delle norme che prevedono dei parametri utili in
le tariffe professionali ma anche le disposizioni che
sede giudiziale (DM.140/2012) o nei lavori pubblici
rinviavano alle tariffe stesse per la determinazione del
(DM142/2013), ma non costituiscono un riferimento
compenso.
formale legale per la formulazione dei compensi.
Siccome le tariffe e la determinazione dei compensi
Ogni professionista deve individuare il proprio
sono sempre state legate ad una definizione del conte-
metodo di valutazione per comporre la cifra del suo
nuto della prestazione di cui tutti erano a conoscenza
onorario ed ha l’obbligo di esplicitare in forma scritta
e che costituivano un solido patrimonio culturale,
la propria scelta, secondo quanto indicato dall’art. 24
la loro abrogazione rende anche i contenuti non più
del Codice Deontologico.
certi e certificati, neppure per analogia. Non si sono abrogati solo gli articoli della tariffa che determinava-
La legge 27/2012
no gli onorari, ma l’intero corpo delle leggi e delle loro
(il cosiddetto decreto liberalizzazioni - disposizioni urgenti per la
autorevoli interpretazioni.
concorrenza, lo sviluppo delle infrastrutture e la competitività), è chiara nell’eliminare ogni possibile aggancio con precedenti norme ed i loro precedenti usi: art. 9 - disposizioni sulle professioni regolamentate:
I nuovi criteri sono quindi esclusivamente personali e devono essere, di volta in volta, condivisi con il committente.
1- Sono abrogate le tariffe delle professioni regolamentate nel sistema ordinistico.
Le nuove forme di tutela della giusta remunerazione
2- Nel caso di liquidazione da parte di un organo giurisdizionale il
Esistono due decreti che innovano il criterio di de-
compenso del professionista è determinato con parametri stabiliti
terminazione degli onorari in relazione, il primo alle
con decreto del ministero vigilante ...da adottare entro 120 giorni... (Vedi D.M. 140/2012) 3- Le tariffe vigenti alla data di entrata in vigore del presente decre-
controversie sottoposte alla valutazione del giudice, il secondo alla determinazione dei valori di riferimento
to continuano ad applicarsi, limitatamente alla liquidazione delle
per le gare di assegnazione degli incarichi per opere
giudiziali, fino all’entrata in vigore dei decreti ministeriali di cui al
pubbliche:
comma 2.
•
Decreto del Ministero della giustizia 20/07/2012,
4- Il compenso delle prestazioni professionali è pattuito (...) al
n. 140 – Regolamento recante la determinazio-
momento dell’incarico professionale. Il professionista deve rendere
ne dei parametri per la liquidazione da parte di
noto al cliente il grado di complessità dell’incarico, fornendo tutte
Vademecum
30
•
un organo giurisdizionale dei compensi per le
senso che ciascuno è assolutamente libero di creare
professioni regolamentate vigilate dal Ministero
il proprio criterio in funzione della propria struttura
della giustizia, ai sensi dell’art. 9 del decreto-legge
di studio, oneri specifici o livello prestazionale che
24/01/2012, n. 1, convertito, con modificazioni,
può valutare a suo giudizio o attraverso specifici
dalla legge 24/03/2012, n. 27. Entrata in vigore del
enti certificatori in funzione della dimensione che lo
provvedimento 23/08/2012.
rappresenta.
Decreto del Ministro della giustizia di concerto
Si aggiunge però che tale situazione ha creato un cer-
con il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti
to vuoto in termini di riferimenti soprattutto per chi
31/10/2013, n. 143 – Regolamento recante de-
approccia la professione per la prima volta e potrebbe
terminazione dei corrispettivi da porre a base di
non avere ben chiari oneri effettivi oltre che reali
gara nelle procedure di affidamento di contratti
responsabilità per mancanza di esperienza, pertanto
pubblici dei servizi relativi all’architettura ed
si ritiene utile fornire una traccia che illustri a grandi
all’ingegneria.
linee la logica che informava le norme non più vigenti e quelle che regolano i compensi in caso di giudizio e vige nei lavori pubblici.
IL PREVENTIVO
Il primo riguarda il rapporto percentuale con il valore
Secondo l’art. 24 codice deontologico: é obbligatorio
pur senza alcun obbligo o diritto, ma in funzione di
redigere un contratto completo di preventivo di costo
un esplicito accordo con il cliente, è sostanzialmente
delle opere e degli onorari professionali da sottoscri-
rappresentato da quattro dispositivi, a cui possiamo
vere dalle parti, questo deve contenere i dati della
aggiungere altre elaborazioni appartenenti a diverse
polizza assicurativa stipulata dal professionista per la
realtà professionali di altri Paesi:
responsabilità professionale, deve chiarire la comples-
- la legge 143/1949, non più vigente;
sità dell’incarico, prevedere un compenso adeguato
- il decreto 4/4/2001;
all’importanza dell’opera. La richiesta di compensi
- il decreto 140/2012;
palesemente sottostimati rispetto all’attività svolta
- il decreto 143/2013;
o l’assenza di compensi, costituisce grave infrazione
- le determinazioni di altri organismi europei o mon-
disciplinare.
diali.
Una volta stabilite attraverso il contratto le clausole
Questo procedimento non è sempre percorribile, so-
che determinano i rapporti tra cliente e professionista
prattutto se ci si imbatte in prestazioni che non sono
ed aver definito, attraverso il disciplinare prestazio-
presenti in nessuna delle elaborazioni citate, basti
nale, la natura ed i contenuti della prestazione, un
pensare alle obbligazioni assunte per la D.I.A/S.C.I.A.,
preventivo delle competenze fisserà il compenso per
che richiedono assunzioni di responsabilità che nessu-
ciascuna delle fasi programmate “indicando per le
na delle tariffe contempla; o alla direzione artistica.
singole prestazioni”, come dice la legge, “tutte le voci
In questi casi sarà quindi possibile applicare criteri
di costo, comprensive di spese, oneri e contributi”.
personali a modifica di quanto previsto nei citati
Ciascun professionista si costruirà un suo metodo di
riferimenti, affidandosi al principio di analogia o alla
calcolo esplicitando il criterio seguito per determina-
parzializzazione dei valori riferiti a prestazioni simili,
re i valori i più diversi e non sono schematizzati, nel
ma più complesse: in questo ogni professionista deve
dell’opera; in questo caso il quadro di riferimento,
Responsabilità civili e penali
31
sforzarsi di individuare il proprio “taglio” e misura e
o parziale del compenso è ammissibile soltanto in casi
darne assoluta chiarezza al committente.
eccezionali e per comprovate ragioni atte a giustifi-
Un classico sistema di valutazione è quello che si rife-
carla. La rinunzia totale o la richiesta di un onorario
risce al tempo impiegato o che si presume di impiega-
con costi sensibilmente ed oggettivamente inferiori a
re. Applicando questo criterio è necessario dimostrare
quelli di loro produzione e di importo tale a indurre
due circostanze: il tempo effettivamente impiegato e
il committente ad assumere una decisione di natura
il reale valore economico di riferimento dell’unità di
commerciale, falsandone le scelte economiche, è da
tempo.
considerarsi comportamento anticoncorrenziale
Per la prima è necessario ricorrere ad una valutazione
e grave infrazione deontologica”.
preventiva sulla base dell’esperienza, da monitorare
Questo per ricordare che per salvaguardare la qualità
nel corso del tempo, aggiornando il cliente per even-
ed un adeguato livello prestazionale, in adempimento
tuali modifiche nella programmazione.
ai principi etici che regolamentano la professione, è
Per la seconda si può far riferimento allo studio del
una seria responsabilità ed onere dell’Architetto non
CNAPPC/CRESME “Costi orari dello studio e calcoli
privare di valore la propria opera perché costituisce
delle prestazioni, oppure gli Studi di settore che, a
infrazione deontologica verso i colleghi ma soprattut-
seconda delle caratteristiche dell’attività svolta, defi-
to verso la stessa committenza cui si rivolge che non
niscono i margini entro i quali si può fissare un valore
dispone dei medesimi strumenti di valutazione.
congruo del compenso orario. Nella costruzione di un preventivo sarà necessario, in molti casi, combinare i due sistemi di stima degli onorari. Un suggerimento viene anche dal decreto 143/2013 quando assegna un valore “per determinare i cor-
L A R E S P O N S A B I L I TÀ C O N T R AT T U A L E
rispettivi a base di gara per altre prestazioni non
Il professionista ha l’obbligo di eseguire il lavoro
determinabili ai sensi del comma 1”: si tiene conto
commissionatogli con una diligenza da valutare con
dell’impegno del professionista e dell’importanza della
riguardo all’attività esercitata (art. 1176 c.c.). Esempi:
prestazione, nonchè del tempo impiegato, con riferi-
•
obbligo di conoscenza e aggiornamento;
mento ai seguenti valori:
•
uso di programmi informatici considerati buoni;
a) professionista incaricato €/ora (da 50,00 a 75,00);
•
uso di mezzi e tecniche affidabili.
b) aiuto iscritto €/ora (da 37,00 a 50,00);
Se al professionista si imputa di non aver eseguito cor-
c) aiuto di concetto €/ora (da 30,00 a 37,00).
rettamente il compito affidatogli si può configurare la
Si tratta di un decreto che riguarda i lavori pubbli-
sua responsabilità se il committente dimostra che egli
ci, ma nulla vieta che lo si possa ritenere congruo e
non ha svolto l’incarico con la diligenza tipica caratte-
quindi riproponibile anche in ambito privato, pur
rizzante l’incarico ricevuto.
ricordando che il principio della norma oggi individua
Se però l’incarico implica la soluzione di problemi
come assolutamente libera la scelta sul criterio e la
tecnici di speciale difficoltà il professionista è respon-
stessa determinazione unitaria dei compensi.
sabile solo per dolo o colpa grave (art. 2236 codice civile).
Si ricorda altresì a questo proposito quanto scritto
Il dolo si ha quando il risultato dell’azione o dell’o-
all’art. 20 del Codice deontologico: “La rinunzia, totale
missione da cui il danno deriva è previsto e voluto dal
Vademecum
32 tecnico.
Anche il professionista può recedere il contratto, ma
La colpa si riferisce al comportamento del tecnico che
solo per giusta causa:
senza volontà di provocare danni ad altri è causa di un
•
incertezze e ripensamenti del committente (dà
evento lesivo a titolo della sua negligenza, imperizia,
indicazioni contrastanti, cambia continuamente
imprudenza ovvero per inosservanza di leggi, regola-
idea sul da farsi);
menti, ordini, discipline (art. 43 c.p.).
•
il cliente è in ritardo con i pagamenti;
Se ad esempio un professionista redige un progetto
•
in corso d’opera, se viene notificata ordinanza di
che in seguito si rivela irrealizzabile, non c’è inadem-
sospensione perchè i lavori sono iniziati senza la
pimento se l’irrealizzabilità non dipende da errori del
concessione prescritta.
professionista ma dipende da errori del committente.
N.B. Se il cliente decide di affiancare un altro pro-
(Cassazione n. 18747/10).
fessionista, questo non costituisce giusta causa per il recesso.
L’art. 2226 del codice civile (che prevede 8 giorni per la denuncia dei vizi e difetti dell’opera a pena di deca-
Se il professionista recede per giusta causa avrà diritto
denza e che l’azione si prescriva entro un anno dalla
al rimborso delle spese sostenute ed al compenso per
consegna dell’opera), non è applicabile alla prestazio-
l’opera svolta, da determinarsi con riguardo al risulta-
ne d’opera intellettuale relativa alla redazione di un
to utile che ne sia derivato al cliente e a quanto meglio
progetto o alla direzione lavori.
descritto nel documento contrattuale la cui redazione
Ne consegue che il professionista risponde del proprio
costituisce obbligo deontologico.
inadempimento contrattuale per 10 anni dalla conse-
N.B. Il professionista nel recedere non deve arrecare
gna dell’opera, ovvero dall’esecuzione delle prestazio-
danno al cliente.
ni. (Cassazione 15781/2005 e successive).
Qualora il tecnico abbia svolto un’attività che non rientra nelle sue competenze il contratto è nullo, il
Se il cliente non paga sostenendo che il progetto sia
cliente può rifiutarsi di pagare e chiedere risarcimento
stato male eseguito, il professionista potrà muoversi
danni.
nel seguente modo: 1. Tentativo di definizione bonaria e/o di Conciliazione 2. Raccomandata a.r. /PEC di messa in mora e diffida ad adempiere. 3. Lettera monitoria inviata da un legale.
L A R E S P O N S A B I L I TÀ E X T R AC O N T R AT T U A L E
4. Ingiunzione di pagamento (decreto ingiuntivo).
Responsabilità che deriva dalla produzione di danni a
5. Esecuzione forzata.
soggetti terzi, estranei al rapporto cliente/professionista.
Se il committente decide di sciogliere il contratto pri-
È necessario dimostrare nella condotta del professio-
ma che il professionista abbia terminato il suo incari-
nista:
co perchè vuole rivolgersi ad altri o ha cambiato idea
•
dolo: volontà di danneggiare;
dovrà rimborsare al professionista le spese sostenute
•
colpa: negligenza, imprudenza, imperizia.
e pagargli il compenso per l’opera svolta.
In questo caso egli sarà tenuto al risarcimento. Ciascuno dei condebitori risponde per intero del
Responsabilità civili e penali
33
danno, salvo la possibilità di esercitare il diritto di re-
Si ricorda quanto descritto nell’ Art. 14 del Codice
gresso nei confronti degli altri condebitori in ragione
Deontologico
della propria quota di responsabilità (art. 2055 cod. civile – Il danneggiato può chiedere risarcimento anche
Art. 14 Rapporti con i committenti
ad uno solo dei soggetti corresponsabili, proprietario,
1. Il rapporto con il Committente è di natura fiduciaria e deve
committente, appaltatore..., che può poi rivalersi sugli altri soggetti).
essere improntato alla massima lealtà e correttezza. Il Professionista deve eseguire diligentemente l’incarico conferitogli, purché questo non contrasti con l’interesse pubblico e fatta salva la propria autonomia intellettuale e tecnica. 2. Il Professionista deve rapportare alle sue effettive possibilità d’intervento ed ai mezzi di cui può disporre, la quantità e
L’ A P PA LT O L’appalto è il contratto in base al quale una parte (l’appaltatore) assume con organizzazione dei mezzi neces-
la qualità degli incarichi e deve rifiutare quelli che non può espletare con sufficiente cura e specifica competenza. 3. Il Professionista non può, senza l’esplicito assenso del committente, essere compartecipe nelle imprese, società e ditte fornitrici dell’opera progettata o diretta
sari e con gestione a proprio rischio il compimento di
per conto del committente. Nel caso abbia ideato o
un’opera o di un servizio in cambio di un corrispettivo
brevettato procedimenti costruttivi, materiali, componenti ed arre-
economico da parte del soggetto committente o appal-
di proposti per i lavori da lui progettati o
tante, (vedi art. 1655 c.c.).
diretti, è tenuto ad informare il committente.
Art. 1655. Nozione
4. Il Professionista nello svolgere la propria attività, non deve accettare o sollecitare premi o compensi da terzi interessati.
L’appalto è il contratto col quale una parte assume, con organizzazione dei mezzi necessari e con gestione a proprio rischio, il
La posizione di conflitto di interesse è, nella gestione
compimento di una opera o di un servizio verso un corrispettivo in
di un appalto, onere e responsabilità demandata al me-
danaro.
desimo professionista che deve sempre vigilare sulla corretta esecuzione delle opere.
Il committente può essere sia un ente pubblico sia un soggetto privato.
Il direttore lavori è il professionista il quale, in base
Il codice civile disciplina le obbligazioni ed i poteri
ad incarico del committente, vigila sulla buona ese-
spettanti al committente e all’appaltatore, (vedi art. da
cuzione delle opere e sulla loro corrispondenza alle
1655 a 1677 del c.c.).
norme contrattuali entro i limiti disposti dagli artt.
I soggetti del contratto d’appalto sono principalmente
1661 e 1662 c.c..
il committente e l’appaltatore, ma accanto a questi
Negli appalti pubblici la nomina di un direttore dei
possono esservi collaboratori ed ausiliari, sia per la
lavori da parte del committente è obbligatoria, (vedi
progettazione strutturale e impiantistica, che per la
art. 130, codice dei contratti pubblici, che riprende l’a-
direzione lavori, il collaudo e la sicurezza dei cantieri.
brogato art. 27; comma 1, l. n. 109 del 1994, e successi-
Il progettista è il professionista a cui viene affidato
ve modifiche), negli appalti privati la predisposizione
l’incarico di redigere il progetto di un’opera, sia essa
di un direttore lavori è richiesta per le opere descritte
una macchina industriale o un immobile.
alla l. 5/11/1971 n. 1086, sulle costruzioni in cemento
Il progettista può essere un ausiliario del committente
armato ed a struttura metallica, e per le opere in con-
o dell’appaltatore a seconda delle pattuizioni contrat-
glomerato cementizio semplice, disciplinate dal r.d.
tuali.
16/11/1939, n. 2229, è inoltre richiesta per tutte le ope-
Vademecum
34 re edilizie che escludano l’Attività edilizia libera, con
generale tecnico amministrativo dell’opera e riguarda
specifiche assunzioni di responsabilità sull’esecuzione
il giudizio sul comportamento e le prestazioni delle
delle opere e sulla loro conformità al progetto depo-
parti strutturali dell’opera che svolgono funzione
sitato, con obbligo di firma presso gli enti competenti
portante. Esso ai sensi della legislazione vigente si ren-
sul territorio.
de necessario (art. 67 D.P.R. 380/01 ex art.7 L.1086/71) per tutte le costruzioni in conglomerato cementizio
Insieme al direttore dei lavori, possiamo trovare il
e metalliche la cui sicurezza possa comunque interes-
direttore di cantiere, che viene scelto dall’appaltatore,
sare la pubblica incolumità. Le finalità del collaudo
assumendosi la responsabilità dell’organizzazione dei
statico dell’opera, la cui obbligatorietà nella legislazio-
lavori per conto dell’impresa.
ne preesistente (art.67 DPR 380/01) riguardava le sole
Il professionista che assumerà il ruolo di collaudatore,
costruzioni in conglomerato cementizio e metalliche,
dovrà invece verificare l’esatto e integrale adempimen-
dall’entrata in vigore delle NTC 2008, Norme Tecni-
to del contratto d’appalto, accertare se l’opera è stata
che delle costruzioni (DM infrastrutture 14.01.2008)
eseguita a perfetta regola d’arte e in conformità dei
vengono di fatto estese a tutte le parti strutturali delle
patti contrattuali.
opere che svolgono funzione portante e che inte-
Il collaudo può essere effettuato sia per le opere
ressano la sicurezza dell’opera medesima e di conse-
pubbliche che per quelle private. La procedura del
guenza la pubblica incolumità, indipendentemente
Collaudo segue norme specifiche ed individua una
dal sistema costruttivo e dal materiale impiegato. Il
professionalità esterna alla realizzazione delle opere,
collaudatore, ingegnere o architetto, viene nominato
che abbia maturato un’esperienza professionale alme-
dal committente contestualmente all’inizio dei lavori;
no decennale
la scelta è discrezionale e nell’atto di accettazione il collaudatore deve attestare di essere iscritto da non
Allo stato attuale il testo unico in materia edilizia,
meno di 10 anni al relativo ordine professionale e di
D.P.R. 380/01, unitamente alla normativa tecnica di
non aver preso parte ai lavori oggetto di collaudo in
cui ai rispettivi Decreti Ministeriali e relative circolari
nessuna delle varie fasi di progettazione, direzione ed
esplicative risultano comprendere l’intera legislazione
esecuzione, (art. 141, comma 5 del codice dei contratti
nazionale per ciò che concerne il collaudo statico di
pubblici). Il collaudo statico di un edificio consiste
strutture edilizie. La legislazione da prendere a riferi-
in un attento e scrupoloso controllo della struttura
mento risulta essere la seguente:
con particolare attenzione agli elementi costitutivi
•
L.1086/71.
di maggiore rilevanza dal punto di vista statico e da
•
L. 64/74.
una verifica della struttura nel suo comportamento
•
D.P.R. 380/01.
di insieme. È facoltà del collaudatore in relazione alla
•
DM Infrastrutture 14 gennaio 2008 “Norme
propria esperienza ed alla tipologia dell’opera, utiliz-
tecniche per le costruzioni” e successive circolari
zare tutti i mezzi di indagine ritenuti più opportuni a
esplicative.
formarsi il convincimento della collaudabilità statica
DM Infrastrutture 17 gennaio 2018 e relatica
dell’opera stessa. Fermo restando quanto detto, la legi-
Circolare n. 7 del 21.01.19
slazione vigente fissa per il collaudatore degli obblighi
• •
formali e sostanziali, in relazione alle verifiche da
Il collaudo statico come ben definito nelle “Norme
svolgersi (art. 67 del DPR 380/01).
tecniche per le costruzioni” è una parte del collaudo
Il collaudo tecnico-amministrativo invece comprende:
Responsabilità civili e penali •
•
l’esame, le verifiche e le prove necessarie ad accer-
re sulla cui entità non siano sorte contestazioni.
tare la rispondenza tecnica delle opere eseguite
La funzione del collaudo e dell’accettazione dell’opera
alle prescrizioni del progetto e del contratto e
è distinta e separata da quella dell’approvazione del
delle eventuali perizie di variante approvate;
conto e l’una non implica l’altra.
la verifica tecnico-contabile delle misure delle opere e dei relativi prezzi applicati;
•
l’esame ed il parere sulle eventuali riserve presentate dall’appaltatore;
•
35
l’emissione del Certificato di Collaudo, col quale vengono svicolate le ritenute contrattuali a garanzia dell’Ente appaltante.
La prestazione può essere richiesta al professionista a seguito dell’ultimazione delle opere oppure sin dall’inizio delle opere, nel qual caso si parla di “collaudo in corso d’opera”. Nell’appalto privato si può distinguere tra “verifica” e “collaudo”. La verifica consiste nella ispezione materiale dell’opera, mentre il collaudo comprende la dichiarazione da parte del committente che l’opera è stata o meno eseguita a regola d’arte e nel rispetto dei patti contrattuali. L’accettazione dell’opera può essere anche tacita, come nel caso previsto dall’art. 1665 c.c., il quale dispone che, se il committente riceve senza riserve la consegna dell’opera, questa si considera accettata anche qualora la verifica non abbia luogo. L’accettazione tacita produce le stesse conseguenze dell’accettazione senza riserve dell’opera dopo il collaudo, escludendo la possibilità per il committente di rivalersi sull’appaltatore. Se invece il committente vuol mantenere l’azione contro l’appaltatore, deve rifiutarsi di accettare l’opera o riceverla con riserva, oppure può invocare il patto contrattuale secondo il quale gli effetti dell’accettazione decorrono dalla verifica e/o dal collaudo e non dalla consegna. Secondo il disposto dell’art. 1665, ultimo comma, c.c., l’accettazione dell’opera da parte del committente rende esigibile il corrispettivo richiesto dall’appaltato-
Vademecum
36
IL PROGETTO GLI ADEMPIMENTI PRELIMINARI AL PROGETTO
non è ammessa) e applicare correttamente pur non
Confini e distanze
piere uno studio preliminare sulle possibilità edifica-
Nel caso in cui venga accertato lo sconfinamento della costruzione progettata e di conseguenza il progetto diventi inutilizzabile, la responsabilità viene addebitata al progettista. Se invece non sono state rispettate le distanze legali il committente potrà rivalersi sul progettista, qualora l’ubicazione irregolare della co-
essendo uno specialista nel campo del diritto. Il professionista a cui venga affidato l’incarico di comtorie di un terreno è tenuto a indagare sulla disciplina urbanistica vigente nella zona, affinchè le soluzioni proposte siano conformi alla suddetta disciplina e quindi suscettibili di attuazione. L’inosservanza di tale dovere è causa di responsabilità del professionista per inadempimento secondo il
struzione sia conforme al progetto.
disposto dell’art. 2236 c.c., cioè limitatamente ai casi di
Le indagini geologiche
di problemi non solo tecnici, ma anche giuridici, di
Se le fondazioni di un edificio non risultano idonee
dolo o colpa grave, se l’indagine implica la soluzione particolare difficoltà.
ed il professionista non ha eseguito le dovute indagini, egli sarà responsabile delle conseguenze. Se invece il tecnico ha svolto le normali indagini e si verificano danni o addirittura la rovina dell’edificio a causa del fatto che durante l’indagine è sfuggito un
L E R E S P O N S A B I L I TÀ P E R I L PROGETTO
vizio del suolo, il progettista può invocare a sua scusante la così detta sorpresa geologica.
Il progettista ha la responsabilità diretta della proget-
Secondo altre pronunzie, invece, l’indagine sulla
tazione di tutte le strutture dell’opera, come ribadito
natura del suolo edificatorio rientrerebbe nei compiti
dalla l. n. 1086 del 1971, all’art. 3, comma 1.
dell’appaltatore e non del progettista, qualora non ci
Il professionista è responsabile per inadempimento se
sia una diversa pattuizione contrattuale, e quindi i
il progetto risulta irrealizzabile per errori tecnici.
difetti della costruzione in seguito a vizi e inidoneità
La mancata approvazione del progetto da parte delle
del suolo comportano la responsabilità dell’appaltato-
autorità o dei pubblici uffici competenti non è rile-
re e non quella (concorrente o meno) del progettista e
vante in tutti i casi in cui risulti che essa non è dovuta
del committente.
a vizi del progetto; o nel caso in cui non sia stato chiesto dal professionista uno specifico compenso
La responsabilità per l’interpretazione di norme e
per un’attività collaterale, promessa ma non prestata,
regolamenti
di presentazione del progetto stesso presso gli uffici
Il professionista tecnico nell’elaborazione di un pro-
competenti (vedi Cass. 6/11/1978, n. 5042).
getto si trova a dover applicare norme e regolamenti giuridici che deve conoscere (l’ignoranza della legge
Responsabilità civili e penali
37
La responsabilità del progettista in concorso con
certificato non rispondente al vero può essere punito
l’appaltatore
con la pena della reclusione fino ad un anno.
È frequente che le responsabilità dell’appaltatore e del
Lo stesso codice deontologico prevede che produrre
progettista incaricato dal committente siano concor-
falsi in documenti costituisce illecito disciplinare
renti. Infatti quando all’appaltatore è affidato l’incari-
(vedi art. 10).
co di realizzare un progetto altrui, responsabile verso il committente per gli eventuali vizi del progetto non
Art. 10 Codice deontologico: (Verità)
è soltanto il progettista, ma anche l’appaltatore.
1. Costituisce illecito disciplinare produrre falsi in documenti e/o
Questa responsabilità concorrente sussiste non solo se l’appaltatore, accortosi del vizio, non lo abbia denunziato tempestivamente al committente, ma anche nel caso in cui non se ne sia accorto affatto. Al fine di realizzare l’opus perfectum, il costruttore è tenuto in ogni caso a controllare criticamente l’esattezza tecnica del progetto che deve realizzare. Se uno stesso danno è causato da diversi soggetti inadempienti a contratti distinti, come nell’ipotesi in cui il committente abbia accusato un danno per inadempimenti concorrenti dell’appaltatore e del progettista, ricorrono tutte le condizioni necessarie affinchè i corresponsabili del danno lo risarciscano in solido, con le conseguenze tipiche della solidarietà (Cass. 21/10/1974, n. 2985 e Cass. 11/12/1972, n. 3557). musolino nota 17 pag. 202 Il danneggiato può quindi rivolgersi all’uno o all’altro per ottenere il risarcimento di tutto il danno, ma a sua volta l’escusso è titolare di una azione di regresso nei confronti degli altri corresponsabili. Quest’ultima, ex art. 1298, comma 2 c.c., in assenza di una pretesa o di un accertamento contrari è da ritenersi uguale per ognuno dei debitori.
dichiarazioni.
Ogni volta che l’organo pubblico si limita ad attestare il “deposito” della dichiarazione, attestazione, asseveramento, certificazione, ecc. il professionista è responsabile dei contenuti. La conseguenza è la falsità ideologica in certificati, con aggravante se il certificato è stato emesso a scopo di lucro (art. 481 comma 2 c.p.). Il professionista deve avvisare il cliente circa le difficoltà di approvazione del progetto da parte del comune, se vi sono difformità dell’opera rispetto allo strumento urbanistico. La violazione di tale obbligo di informazione giustifica la risoluzione del contratto nonchè il mancato pagamento da parte del committente, (art 1453 e 1455 del codice civile), oltre a costituire illecito disciplinare (art. 23). Qualora però i vizi (o l’inefficacia della prestazione ) siano diretta conseguenza delle indicazioni del cliente, non appaiono addebitabili al professionista. La stessa procedura per l’invio telematico prevede delle responsabilità per il professionista, (vedi procura speciale art. 1392 c.c.), infatti colui che, in qualità di procuratore, sottoscrive con firma digitale la copia informatica dei documenti, consapevole delle responsabilità penali di cui all’articolo 76 del D.P.R. 445/2000
L A P R AT I C A A M M I N I S T R AT I VA L’architetto può assumere anche il ruolo di tecnico-certificatore art. 29 c.3 del DPR 380/01. È una persona privata esercente un servizio di pubblica necessità (art.359 e 481 c.p.). Se il tecnico emette un
per le ipotesi di falsità in atti e dichiarazioni mendaci, dichiara ai sensi dell’art 46 del D.P.R. 445/2000 di agire in qualità di procuratore speciale in rappresentanza del soggetto o dei soggetti che hanno apposto la propria firma autografa nella procura.
Vademecum
38 Art. 1392. c.c. Forma della procura.
Art. 29 (L) Responsabilitaà del titolare del permesso di costruire
La procura non ha effetto se non è conferita con le forme prescritte
del committente, del costruttore e del direttore dei lavori, nonché
per il contratto che il rappresentante deve concludere.
anche del progettista per le opere subordinate a denuncia di inizio attività
Articolo 76 (L) DPR 445/2000 Norme penali
(legge 28 febbraio 1985, n. 47, art. 6; decreto-legge
1. Chiunque rilascia dichiarazioni mendaci, forma atti falsi o ne fa
23 aprile 1985, n. 146, art. 5-bis, convertito, con modificazioni, in
uso nei casi previsti dal presente testo unico e punito ai sensi del
legge 21 giugno 1985, n. 298; decreto-legge 5 ottobre 1993, n. 398,
codice penale e delle leggi speciali in materia.
art. 4, comma 12, convertito, con modificazioni, dalla legge
2. L’esibizione di un atto contenente dati non più rispondenti a
4 dicembre 1993, n. 493; decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267,
verità equivale ad uso di atto falso.
articoli 107 e 109)
3. Le dichiarazioni sostitutive rese ai sensi degli articoli 46 e 47 e le
1. Il titolare del permesso di costruire, il committente e il costrutto-
dichiarazioni rese per conto delle persone indicate nell’articolo 4,
re sono responsabili, ai fini e per gli effetti delle norme contenute
comma 2, sono considerate come fatte a pubblico ufficiale.
nel presente capo, della conformità delle opere alla normativa
4. Se i reati indicati nei commi 1, 2 e 3 sono commessi per ottenere
urbanistica, alle previsioni di piano nonché, unitamente al direttore
la nomina ad un pubblico ufficio o l’autorizzazione all’esercizio di
dei lavori, a quelle del permesso e alle modalità esecutive stabilite
una professione o arte, il giudice, nei casi più gravi, può applicare
dal medesimo. Essi sono, altresi’, tenuti al pagamento delle sanzioni
l’interdizione temporanea dai pubblici uffici o dalla professione e
pecuniarie e solidalmente alle spese per l’esecuzione in danno, in
arte.
caso di demolizione delle opere abusivamente realizzate, salvo che
Vedi anche: DPR 160/2010 Regolamento per la semplificazione ed il
dimostrino di non essere responsabili dell’abuso.
riordino della disciplina sullo sportello unico per le attività produt-
2. Il direttore dei lavori non è responsabile qualora abbia contestato
tive, ai sensi dell’articolo 38, comma 3, del decreto-legge n. 112 del
agli altri soggetti la violazione delle prescrizioni del permesso di
2008, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 133 del 2008.
costruire, con esclusione delle varianti in corso d’opera, fornendo al dirigente o responsabile del competente ufficio comunale contemporanea e motivata comunicazione della violazione stessa. Nei casi di totale difformità o di variazione essenziale rispetto al permesso
I R E AT I I N A M B I T O URBANISTICO – EDILIZIO – A M B I E N TA L E Il rispetto delle normative e della disciplina urbanistica non riguarda solo il professionista tecnico, sia esso
di costruire, il direttore dei lavori deve inoltre rinunziare all’incarico contestualmente alla comunicazione resa al dirigente. In caso contrario il dirigente segnala al consiglio dell’ordine professionale di appartenenza la violazione in cui è incorso il direttore dei lavori, che è passibile di sospensione dall’albo professionale da tre mesi a due anni. 3. Per le opere realizzate dietro presentazione di denuncia di inizio attività, il progettista assume la qualità di persona esercente un ser-
progettista e/o direttore lavori, o il costruttore.
vizio di pubblica necessit ai sensi degli articoli 359 e 481 del codice
Anche il committente sarà responsabile della confor-
penale. In caso di dichiarazioni non veritiere nella relazione di cui
mità delle opere realizzate alla normativa urbanistica
all’articolo 23, comma 1, l’amministrazione ne d comunicazione al
ed alle previsioni di piano. (vedi art. 29 DPR 380/01)
competente ordine professionale per l’irrogazione delle sanzioni
Una maggiore scrupolosità da parte del tecnico sarà da vedere senz’altro in maniera positiva da parte del committente, infatti cercare di aggirare o non considerare le norme di riferimento, potrà essere controproducente non solo per il progettista, il direttore lavori o il costruttore ma anche per chi ha commissionato l’opera.
disciplinari.
Il DPR 380/2001 prevede anche sanzioni penali nel caso di inosservanza di norme, prescrizioni e modalità esecutive previste dalla legge, (vedi art. 44 DPR 380/01).
Responsabilità civili e penali
39
art. 44 DPR 380/01 (testo unico per l’edilizia) Sanzioni penali
(lettera così sostituita dall’art. 2 del d.lgs. n. 156 del 2006)
(legge 28 febbraio 1985, n. 47, articoli 19 e 20; decreto-legge 23 aprile
b) lo spostamento, anche temporaneo, dei beni culturali mobili,
1985, n. 146, art. 3, convertito, con modificazioni, in legge 21 giugno
salvo quanto previsto ai commi 2 e 3;
1985, n. 298).
(lettera così modificata dall’art. 2 del d.lgs. n. 156 del 2006)
1. Salvo che il fatto costituisca più grave reato e ferme le sanzioni
c) lo smembramento di collezioni, serie e raccolte;
amministrative, si applica:
d) lo scarto dei documenti degli archivi pubblici e degli archivi
a) l’ammenda fino a 10329 euro per l’inosservanza delle norme,
privati per i quali sia intervenuta la dichiarazione ai sensi dell’arti-
prescrizioni e modalit esecutive previste dal presente titolo, in
colo 13, nonché lo scarto di materiale bibliografico delle biblioteche
quanto applicabili, nonché dai regolamenti edilizi, dagli strumenti
pubbliche, con l’eccezione prevista all’articolo 10, comma 2, lettera
urbanistici e dal permesso di costruire;
c), e delle biblioteche private per le quali sia intervenuta la dichiara-
b) l’arresto fino a due anni e l’ammenda da 5164 euro a 51645 euro
zione ai sensi dell’articolo 13;
nei casi di esecuzione dei lavori in totale difformit o assenza del
(lettera così modificata dall’art. 2 del d.lgs. n. 156 del 2006)
permesso o di prosecuzione degli stessi nonostante l’ordine di
e) il trasferimento ad altre persone giuridiche di complessi organici
sospensione;
di documentazione di archivi pubblici, nonché di archivi di privati
c) l’arresto fino a due anni e l’ammenda da 15493 euro a 51645 euro
per i quali sia intervenuta la dichiarazione ai sensi dell’articolo 13.
i nel caso di lottizzazione abusiva di terreni a scopo edilizio, come
(lettera così modificata dall’art. 2 del d.lgs. n. 156 del 2006)
previsto dal primo comma dell’articolo 30. La stessa pena si applica
2. Lo spostamento di beni culturali, dipendente dal mutamento
anche nel caso di interventi edilizi nelle zone sottoposte a vincolo
di dimora o di sede del detentore, è preventivamente denunciato
storico, artistico, archeologico, paesistico, ambientale, in variazione
al soprintendente, che, entro trenta giorni dal ricevimento della
essenziale, in totale difformit o in assenza del permesso.
denuncia, può prescrivere le misure necessarie perché i beni non
2. La sentenza definitiva del giudice penale che accerta che vi è stata
subiscano danno dal trasporto.
lottizzazione abusiva, dispone la confisca dei terreni, abusivamente
3. Lo spostamento degli archivi correnti dello Stato e degli enti ed
lottizzati e delle opere abusivamente costruite. Per effetto della
istituti pubblici non è soggetto ad autorizzazione, ma comporta
confisca i terreni sono acquisiti di diritto e gratuitamente al patri-
l’obbligo di comunicazione al Ministero per le finalità di cui all’ar-
monio del comune nel cui territorio è avvenuta la lottizzazione. La
ticolo 18.
sentenza definitiva è titolo per la immediata trascrizione nei registri
(comma così modificato dall’art. 2 del d.lgs. n. 62 del 2008)
immobiliari. Le sanzioni di cui al presente articolo sono state incre-
4. Fuori dei casi di cui ai commi precedenti, l’esecuzione di opere e
mentate del 100% dall’art. 32 D.L. 30/09/2003 n. 269, convertito in
lavori di qualunque genere su beni culturali è subordinata ad auto-
legge 24/11/2003 n. 3326
rizzazione del soprintendente. Il mutamento di destinazione d’uso dei beni medesimi è comunicato al soprintendente per le finalità di cui all’articolo 20, comma 1. (comma così modificato dall’articolo 2 del d.lgs. n. 156 del 2006)
I R E AT I R I F E R I T I A I B E N I C U LT U R A L I
5. L’autorizzazione è resa su progetto o, qualora sufficiente, su descrizione tecnica dell’intervento, presentati dal richiedente, e può contenere prescrizioni. Se i lavori non iniziano entro cinque anni dal rilascio dell’autorizzazione, il soprintendente può dettare
Per effettuare interventi sui beni culturali occorrono autorizzazioni specifiche dal Ministero o dalla Soprintendenza (art. 21 Codice dei beni culturali e del paesaggio D.Lgs. 42/2004). Articolo 21 Interventi soggetti ad autorizzazione
prescrizioni ovvero integrare o variare quelle già date in relazione al mutare delle tecniche di conservazione. (comma così modificato dall’art. 2 del d.lgs. n. 156 del 2006)
Chi opera sui beni culturali senza autorizzazione è punito con le contravvenzioni previste dall’art. 169 D.
1. Sono subordinati ad autorizzazione del Ministero:
Lgs. 42/2004, ossia l’arresto da sei mesi ad un anno e
a) la rimozione o la demolizione, anche con successiva ricostituzio-
l’ammenda da 775 a 38.734,50 euro
ne, dei beni culturali;
Vademecum
40 Art. 169. Opere illecite
non comune bellezza;
1. è punito con l’arresto da sei mesi ad un anno e con l’ammenda da
c) i complessi di cose immobili che compongono un caratteristico
euro 775 a euro 38.734, 50:
aspetto avente valore estetico e tradizionale, inclusi i centri ed i
a) chiunque senza autorizzazione demolisce, rimuove, modifica,
nuclei storici;
restaura ovvero esegue opere di qualunque genere sui beni culturali
d) le bellezze panoramiche e così pure quei punti di vista o di belve-
indicati nell’articolo 10;
dere, accessibili al pubblico, dai quali si goda lo spettacolo di quelle
b) chiunque, senza l’autorizzazione del soprintendente, procede al
bellezze.
distacco di affreschi, stemmi, graffiti, iscrizioni, tabernacoli ed altri ornamenti di edifici, esposti o non alla pubblica vista, anche se non vi sia stata la dichiarazione prevista dall’articolo 13; c) chiunque esegue, in casi di assoluta urgenza, lavori provvisori indispensabili per evitare danni notevoli ai beni indicati nell’arti-
I proprietari, possessori o detentori a qualsiasi titolo di tali beni hanno l’obbligo di sottoporre alla regione o all’ente locale al quale la regione ha affidato la rela-
colo 10, senza darne immediata comunicazione alla soprintendenza
tiva competenza i progetti delle opere che intendano
ovvero senza inviare, nel più breve tempo, i progetti dei lavori
eseguire, al fine di ottenere la dovuta autorizzazione,
definitivi per l’autorizzazione.
(vedi art. 146 D. Lgs 42/2004).
2. La stessa pena prevista dal comma 1 si applica in caso di inosservanza dell’ordine di sospensione dei lavori impartito dal soprinten-
Articolo 146 Autorizzazione
dente ai sensi dell’articolo 28.
(articolo così sostituito dall’art. 2 del d.lgs. n. 63 del 2008) 1. I proprietari, possessori o detentori a qualsiasi titolo di immobili ed aree di interesse paesaggistico, tutelati dalla legge, a termini dell’articolo 142, o in base alla legge, a termini degli articoli 136,
I R E AT I R I F E R I T I A I B E N I PA E S A G G I S T I C I
143, comma 1, lettera d), e 157, non possono distruggerli, né introdurvi modificazioni che rechino pregiudizio ai valori paesaggistici oggetto di protezione. 2. I soggetti di cui al comma 1 hanno l’obbligo di presentare alle
L’art. 136 del Codice dei beni culturali e del paesaggio
amministrazioni competenti il progetto degli interventi che inten-
individua come oggetti di tutela le cose immobili con
dano intraprendere, corredato della prescritta documentazione, ed
cospicui caratteri di bellezza naturale o di singolarità geologica; le ville, i giardini e i parchi che si distinguono per la loro particolare bellezza; i complessi di cose
astenersi dall’avviare i lavori fino a quando non ne abbiano ottenuta l’autorizzazione. 3. La documentazione a corredo del progetto è preordinata alla verifica della compatibilità fra interesse paesaggistico tutelato ed
immobili che hanno un particolare valore estetico
intervento progettato. Essa è individuata, su proposta del Ministro,
e tradizionale; le bellezze panoramiche considerate
con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, d’intesa con
come quadri e i punti di vista o belvedere accessibili al
la Conferenza Stato-regioni, e può essere aggiornata o integrata con
pubblico da cui si possano ammirare queste bellezze.
il medesimo procedimento.
Articolo 136 Immobili ed aree di notevole interesse pubblico 1. Sono soggetti alle disposizioni di questo Titolo per il loro notevole interesse pubblico: (comma così modificato dall’art. 2 del d.lgs. n. 63 del 2008) a) le cose immobili che hanno cospicui caratteri di bellezza naturale, singolarità geologica o memoria storica, ivi compresi gli alberi monumentali; b) le ville, i giardini e i parchi, non tutelati dalle disposizioni della Parte seconda del presente codice, che si distinguono per la loro
(si veda il d.p.c.m. 12 dicembre 2005) 4. L’autorizzazione paesaggistica costituisce atto autonomo e presupposto rispetto al permesso di costruire o agli altri titoli legittimanti l’intervento urbanistico-edilizio. Fuori dai casi di cui all’articolo 167, commi 4 e 5, l’autorizzazione non può essere rilasciata in sanatoria successivamente alla realizzazione, anche parziale, degli interventi. L’autorizzazione è efficace per un periodo di cinque anni, scaduto il quale l’esecuzione dei progettati lavori deve essere sottoposta a nuova autorizzazione. I lavori iniziati nel corso del quinquennio di efficacia dell’autorizzazione possono essere conclusi entro, e non oltre, l’anno successivo la scadenza del
Responsabilità civili e penali
41
quinquennio medesimo.
mentazione presentata dall’interessato, accompagnandola con una
(comma modificato dall’art. 4, comma 16, legge n. 106 del 2011, poi
relazione tecnica illustrativa nonché con una proposta di provvedi-
dall’art. 39, comma 1, lettera b), legge n. 98 del 2013, poi dall’art.
mento, e dà comunicazione all’interessato dell’inizio del procedi-
3-quater, comma 1, legge n. 112 del 2013 )
mento e dell’avvenuta trasmissione degli atti al soprintendente, ai
5. Sull’istanza di autorizzazione paesaggistica si pronuncia la
sensi delle vigenti disposizioni di legge in materia di procedimento
regione, dopo avere acquisito il parere vincolante del soprinten-
amministrativo.
dente in relazione agli interventi da eseguirsi su immobili ed aree
(comma così modificato dall’art. 4, comma 16, legge n. 106 del 2011)
sottoposti a tutela dalla legge o in base alla legge, ai sensi del comma
8. Il soprintendente rende il parere di cui al comma 5, limitata-
1, salvo quanto disposto all’articolo 143, commi 4 e 5. Il parere del
mente alla compatibilità paesaggistica del progettato intervento
Soprintendente, all’esito dell’approvazione delle prescrizioni d’uso
nel suo complesso ed alla conformità dello stesso alle disposizioni
dei beni paesaggistici tutelati, predisposte ai sensi degli articoli 140,
contenute nel piano paesaggistico ovvero alla specifica disciplina
comma 2, 141, comma 1, 141-bis e 143, comma 1, lettere b), c) e d),
di cui all’articolo 140, comma 2, entro il termine di quarantacinque
nonché della positiva verifica da parte del Ministero su richiesta
giorni dalla ricezione degli atti. Il soprintendente, in caso di parere
della regione interessata dell’avvenuto adeguamento degli strumenti
negativo, comunica agli interessati il preavviso di provvedimento
urbanistici, assume natura obbligatoria non vincolante ed è reso nel
negativo ai sensi dell’articolo 10-bis della legge 7 agosto 1990, n.
rispetto delle previsioni e delle prescrizioni del piano paesaggisti-
241. Entro venti giorni dalla ricezione del parere, l’amministrazione
co, entro il termine di quarantacinque giorni dalla ricezione degli
provvede in conformità. (comma così modificato dall’art. 4, comma
atti, decorsi i quali l’amministrazione competente provvede sulla
16, legge n. 106 del 2011)
domanda di autorizzazione.
9. Decorso inutilmente il termine di cui al primo periodo del
(comma modificato dall’art. 4, comma 16, legge n. 106 del 2011, poi
comma 8 senza che il soprintendente abbia reso il prescritto parere,
così modificato dall’art. 39, comma 1, lettera b), legge n. 98 del 2013)
l’amministrazione competente può indire una conferenza di servizi,
6. La regione esercita la funzione autorizzatoria in materia di
alla quale il soprintendente partecipa o fa pervenire il parere scritto.
paesaggio avvalendosi di propri uffici dotati di adeguate competen-
La conferenza si pronuncia entro il termine perentorio di quindici
ze tecnico-scientifiche e idonee risorse strumentali. Può tuttavia
giorni. In ogni caso, decorsi sessanta giorni dalla ricezione degli atti
delegarne l’esercizio, per i rispettivi territori, a province, a forme
da parte del soprintendente, l’amministrazione competente provve-
associative e di cooperazione fra enti locali come definite dalle vi-
de sulla domanda di autorizzazione. Con regolamento da emanarsi
genti disposizioni sull’ordinamento degli enti locali, agli enti parco,
ai sensi dell’articolo 17, comma 2, della legge 23 agosto 1988, n. 400,
ovvero a comuni, purché gli enti destinatari della delega dispongano
entro il 31 dicembre 2008, su proposta del Ministro d’intesa con
di strutture in grado di assicurare un adeguato livello di competen-
la Conferenza unificata, salvo quanto previsto dall’articolo 3 del
ze tecnico-scientifiche nonché di garantire la differenziazione tra
decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, sono stabilite procedu-
attività di tutela paesaggistica ed esercizio di funzioni amministrati-
re semplificate per il rilascio dell’autorizzazione in relazione ad
ve in materia urbanistico-edilizia. (comma così modificato dall’art.
interventi di lieve entità in base a criteri di snellimento e concentra-
4, comma 16, legge n. 106 del 2011)
zione dei procedimenti, ferme, comunque, le esclusioni di cui agli
7. L’amministrazione competente al rilascio dell’autorizzazione
articoli 19, comma 1 e 20, comma 4 della legge 7 agosto 1990, n. 241
paesaggistica, ricevuta l’istanza dell’interessato, verifica se ricorrono
e successive modificazioni.
i presupposti per l’applicazione dell’articolo 149, comma 1, alla
(il regolamento è stato emanato con d.P.R. n. 139 del 2010)
stregua dei criteri fissati ai sensi degli articoli 140, comma 2, 141,
10. Decorso inutilmente il termine indicato all’ultimo periodo del
comma 1, 141-bis e 143, comma 1 lettere b), c) e d). Qualora detti
comma 8 senza che l’amministrazione si sia pronunciata, l’interessa-
presupposti non ricorrano, l’amministrazione verifica se l’istan-
to può richiedere l’autorizzazione in via sostitutiva alla regione, che
za stessa sia corredata della documentazione di cui al comma 3,
vi provvede, anche mediante un commissario ad acta, entro sessanta
provvedendo, ove necessario, a richiedere le opportune integrazioni
giorni dal ricevimento della richiesta. Qualora la regione non abbia
e a svolgere gli accertamenti del caso. Entro quaranta giorni dalla
delegato gli enti indicati al comma 6 al rilascio dell’autorizzazione
ricezione dell’istanza, l’amministrazione effettua gli accertamenti
paesaggistica, e sia essa stessa inadempiente, la richiesta del rilascio
circa la conformità dell’intervento proposto con le prescrizioni
in via sostitutiva è presentata al soprintendente.
contenute nei provvedimenti di dichiarazione di interesse pubblico
11. L’autorizzazione paesaggistica è trasmessa, senza indugio, alla
e nei piani paesaggistici e trasmette al soprintendente la docu-
soprintendenza che ha reso il parere nel corso del procedimento,
Vademecum
42 nonché, unitamente allo stesso parere, alla regione ovvero agli altri
a) ricadano su immobili od aree che, per le loro caratteristiche
enti pubblici territoriali interessati e, ove esistente, all’ente parco
paesaggistiche, siano stati dichiarati di notevole interesse pubblico
nel cui territorio si trova l’immobile o l’area sottoposti al vincolo.
con apposito provvedimento emanato in epoca antecedente alla
(comma così modificato dall’art. 4, comma 16, legge n. 106 del 2011)
realizzazione dei lavori;
12. L’autorizzazione paesaggistica è impugnabile, con ricorso al
(lettera così modificata dall’art. 28 del d.lgs. n. 157 del 2006)
tribunale amministrativo regionale o con ricorso straordinario
b) ricadano su immobili od aree tutelati per legge ai sensi dell’arti-
al Presidente della Repubblica, dalle associazioni portatrici di
colo 142 ed abbiano comportato un aumento dei manufatti superio-
interessi diffusi individuate ai sensi delle vigenti disposizioni di
re al trenta per cento della volumetria della costruzione originaria
legge in materia di ambiente e danno ambientale, e da qualsiasi altro
o, in alternativa, un ampliamento della medesima superiore a sette-
soggetto pubblico o privato che ne abbia interesse. Le sentenze e le
centocinquanta metri cubi, ovvero ancora abbiano comportato una
ordinanze del Tribunale amministrativo regionale possono essere
nuova costruzione con una volumetria superiore ai mille metri cubi.
appellate dai medesimi soggetti, anche se non abbiano proposto
1-ter. Ferma restando l’applicazione delle sanzioni amministrative
ricorso di primo grado.
pecuniarie di cui all’articolo 167, qualora l’autorità amministra-
13. Presso ogni amministrazione competente al rilascio dell’auto-
tiva competente accerti la compatibilità paesaggistica secondo le
rizzazione paesaggistica è istituito un elenco delle autorizzazioni
procedure di cui al comma 1-quater, la disposizione di cui al comma
rilasciate, aggiornato almeno ogni trenta giorni e liberamente
1 non si applica: (alinea così modificato dall’art. 28 del d.lgs. n. 157
consultabile, anche per via telematica, in cui è indicata la data di
del 2006)
rilascio di ciascuna autorizzazione, con la annotazione sintetica del
a) per i lavori, realizzati in assenza o difformità dall’autorizzazione
relativo oggetto. Copia dell’elenco è trasmessa trimestralmente alla
paesaggistica, che non abbiano determinato creazione di superfici
regione e alla soprintendenza, ai fini dell’esercizio delle funzioni di
utili o volumi ovvero aumento di quelli legittimamente realizzati;
vigilanza.
b) per l’impiego di materiali in difformità dall’autorizzazione
14. Le disposizioni dei commi da 1 a 13 si applicano anche alle istan-
paesaggistica;
ze concernenti le attività di coltivazione di cave e torbiere nonché
c) per i lavori configurabili quali interventi di manutenzione ordi-
per le attività minerarie di ricerca ed estrazione incidenti sui beni di
naria o straordinaria ai sensi dell’articolo 3 del d.P.R. 6 giugno 2001,
cui all’articolo 134.
n. 380.
(comma così sostituito dall’art. 4, comma 16, legge n. 106 del 2011)
1-quater. Il proprietario, possessore o detentore a qualsiasi titolo
15. (comma abrogato dall’art. 4, comma 16, legge n. 106 del 2011)
dell’immobile o dell’area interessati dagli interventi di cui al comma
16. Dall’attuazione del presente articolo non devono derivare nuovi
1-ter presenta apposita domanda all’autorità preposta alla gestione
o maggiori oneri a carico della finanza pubblica.
del vincolo ai fini dell’accertamento della compatibilità paesaggistica degli interventi medesimi. L’autorità competente si pronuncia
Chiunque esegua opere su beni paesaggistici in assenza di autorizzazione o in difformità da essa è punito con le pene previste dall’art. 44 del DPR 380/2001. Queste autorizzazioni costituiscono il presupposto
sulla domanda entro il termine perentorio di centottanta giorni, previo parere vincolante della soprintendenza da rendersi entro il termine perentorio di novanta giorni. 1-quinquies. La rimessione in pristino delle aree o degli immobili soggetti a vincoli paesaggistici, da parte del trasgressore, prima che
per ottenere il permesso di costruire, ecc., ma non si
venga disposta d’ufficio dall’autorità amministrativa, e comunque
sostituiscono ad esso.
prima che intervenga la condanna, estingue il reato di cui al comma 1. (i commi 1-bis, 1-ter, 1-quater e 1-quinquies sono stati introdotti
Art. 181. Opere eseguite in assenza di autorizzazione o in diffor-
dall’art. 1, comma 36, legge n. 308 del 2004)
mità da essa
2. Con la sentenza di condanna viene ordinata la rimessione in
1. Chiunque, senza la prescritta autorizzazione o in difformità di
pristino dello stato dei luoghi a spese del condannato. Copia della
essa, esegue lavori di qualsiasi genere su beni paesaggistici è punito
sentenza è trasmessa alla regione ed al comune nel cui territorio è
con le pene previste dall’articolo 44, lettera c), del d.P.R. 6 giugno
stata commessa la violazione
2001, n. 380. 1-bis. La pena è della reclusione da uno a quattro anni qualora i
DPR 380/2001 - Art. 44 (L) - Sanzioni penali
lavori di cui al comma 1:
(Le sanzioni pecuniarie di cui al presente articolo sono aumentate
Responsabilità civili e penali del cento per cento ai sensi dell’art. 32, comma 47, legge n. 326 del 2003) 1. Salvo che il fatto costituisca più grave reato e ferme le sanzioni amministrative, si applica: a) l’ammenda fino a 10.329 euro per l’inosservanza delle norme, prescrizioni e modalità esecutive previste dal presente titolo, in quanto applicabili, nonché dai regolamenti edilizi, dagli strumenti urbanistici e dal permesso di costruire; b) l’arresto fino a due anni e l’ammenda da 5.164 a 51.645 euro nei casi di esecuzione dei lavori in totale difformità o assenza del permesso o di prosecuzione degli stessi nonostante l’ordine di sospensione; c) l’arresto fino a due anni e l’ammenda da 15.493 a 51.645 euro nel caso di lottizzazione abusiva di terreni a scopo edilizio, come previsto dal primo comma dell’articolo 30. La stessa pena si applica anche nel caso di interventi edilizi nelle zone sottoposte a vincolo storico, artistico, archeologico, paesistico, ambientale, in variazione essenziale, in totale difformità o in assenza del permesso. 2. La sentenza definitiva del giudice penale che accerta che vi è stata lottizzazione abusiva, dispone la confisca dei terreni, abusivamente lottizzati e delle opere abusivamente costruite. Per effetto della confisca i terreni sono acquisiti di diritto e gratuitamente al patrimonio del comune nel cui territorio è avvenuta la lottizzazione. La sentenza definitiva è titolo per la immediata trascrizione nei registri immobiliari. 2-bis. Le disposizioni del presente articolo si applicano anche agli interventi edilizi suscettibili di realizzazione mediante denuncia di inizio attività ai sensi dell’articolo 22, comma 3, eseguiti in assenza o in totale difformità dalla stessa. (comma aggiunto dal d.lgs. n. 301 del 2002)alcune interessanti, per lo storico e critico.
43
Vademecum
44
L A DIREZIONE L AVORI Il direttore dei lavori ha il compito di rappresentare
passibile della sospensione dall’albo professionale per
il committente nel cantiere, è tenuto alla direzione e
un periodo da tre mesi a due anni.
alla sorveglianza dei lavori, che effettuerà mediante visite periodiche nel numero necessario secondo il
Obblighi del direttore lavori:
suo esclusivo giudizio e non assume l’obbligo di essere
1. Accertamento della conformità delle opere al
continuamente in cantiere per intervenire ad ogni
progetto e delle modalità di esecuzione dell’opera
operazione materiale.
al capitolato e alle regole dell’arte.
Sono previste sanzioni penali, ai sensi dell’art.13,
2.
Adozione di accorgimenti tecnici necessari per
comma 1, l. 1086 del 1971 per il professionista che
garantire la realizzazione dell’opera senza difetti
dirige i lavori senza disporre di un progetto redatto ad
costruttivi; sorveglianza, direttive e istruzioni.
opera di un soggetto idoneo, nonché per il direttore
Il mancato conseguimento di quanto sperato dal clien-
dei lavori che non si accerti della presenza nel cantiere
te appare come prova presuntiva di inadempimento
durante i lavori, di una copia del progetto e della rela-
(negligenza, imperizia, imprudenza), salvo che il pro-
zione relativi alle eventuali varianti e del giornale dei
fessionista non dimostri che l’inadempimento è stato
lavori, il quale deve essere periodicamente controllato
determinato da impossibilità della prestazione dovuta
(art. 15, comma 1).
a causa a lui non imputabile (ex art. 1218 c.c.).
Secondo l’art. 29 D.P.R. n. 380/2001 il direttore la-
Il direttore lavori è tenuto all’individuazione e alla
vori, insieme al titolare del permesso di costruire, al
correzione delle carenze progettuali e a vigilare che
committente ed al costruttore, è responsabile della
l’opera sia realizzata senza gravi difetti, pertanto se il
conformità delle opere eseguite alle previsioni del per-
committente fa causa al direttore lavori, questo non
messo di costruire e alle modalità esecutive stabilite
può rivalersi sul progettista.
dal medesimo.
Qualora la direzione lavori comporti un impegno
Per essere tenuto indenne da tale responsabilità il
personale maggiore di quanto richiesto solitamente,
professionista deve contestare agli altri soggetti la
è legittimo concedere al professionista un compenso
violazione delle prescrizioni contenute nel titolo
maggiorato.
abilitativo e contemporaneamente fornire al dirigente dell’ufficio competente del comune dove si compiono
In base all’art. 3 L. 1086/71 il controllo sui materiali
i lavori una motivata comunicazione della violazione.
è limitato al momento della posa in opera per quan-
Nel caso di totale difformità o di variazione essenziale
to riguarda manufatti in conglomerato normale e
rispetto al permesso, il direttore deve inoltre rinun-
precompresso o in metallo. La responsabilità della
ciare all’incarico contestualmente alla comunicazione
rispondenza dei prodotti alle norme di legge e dei
resa al comune.
regolamenti rimane all’impresa produttrice, obbligata
In caso contrario il dirigente segnala al consiglio
a corredare la fornitura con i disegni del manufatto e
dell’ordine professionale di appartenenza la violazio-
con le caratteristiche d’impiego.
ne nella quale è incorso il direttore dei lavori, che è
Responsabilità civili e penali La responsabilità nei confronti dei terzi Ci sono due casi in cui il direttore lavori può essere responsabile per danni nei confronti di terzi: se la causa del danno è da ritrovarsi nelle errate istruzioni impartite dal direttore lavori e fedelmente eseguite dal costruttuore, oppure se i danni derivano da errori presenti nel progetto che il direttore lavori avrebbe dovuto individuare e rifiutarsi di eseguire, almeno dove era evidente che l’esecuzione avrebbe comportato danni per terze persone. Nel primo caso saranno responsabili il direttore lavori e l’appaltante, nel secondo invece insieme al direttore dei lavori e all’appaltatore saranno responsabili anche il committente e il progettista, ai sensi dell’art. 2049 c.c.. Per quanto riguarda il mancato rispetto degli obblighi derivanti dalle norme di prevenzione antinfortunistica, il professionista diviene responsabile insieme all’appaltatore verso terzi e gli operai solamente nel caso in cui travalicando i suoi compiti istituzionali, si intrometta nella conduzione del cantiere. La responsabilità del direttore dei lavori in concorso con l’appaltatore Così come per la responsabilità del progettista in concorso con l’appaltatore, anche in questo caso si avrebbe un concorso alternativo, secondo la dottrina tradizionale. Negli ultimi anni però è prevalsa nella
45
G L I A B U S I R E L AT I V I A D O P E R E I N C O N G L O M E R AT O CEMENTIZIO ED A S T R U T T U R A M E TA L L I C A Il DPR 380/01, all’art. 53 definisce tutte le opere di conglomerato cementizio armato: normale, precompresso, a struttura metallica. “In materia di opere in conglomerato cementizio armato, secondo l’esplicita previsione dell’art. 3 l. 5 novembre 1971 n. 1086, il progettista ha “la responsabilità diretta di tutte le strutture dell’opera, comunque realizzate”; pertanto, ove si sia avvalso di collaboratori, egli non si esime da responsabilità delegando ad altri tale compito, su di lui direttamente incombente, senza poi procedere ai necessari e dovuti riscontri e controlli al riguardo, facendo acriticamente propri elaborati e calcoli”. (Cass. Pen., sez. IV, 27 aprile 1999, n. 7021; Bollettino legisl. tecnica 2000, 183 (s.m.); Giur. bollettino legisl. tecnica 2000, 193 (s.m.). Nel caso vengano violate le disposizioni dei suddetti articoli si rischia di incorrere nelle sanzioni penali previste dall’art. 71 DPR 380/01, secondo cui chi esegue opere che non rispettino quanto previsto dall’art. 64 è punito con l’arresto fino a tre mesi o con l’ammenda da 103 a 1.032 euro. Art. 64 DPR 380/01 Progettazione, direzione, esecuzione, responsabilità (legge n. 1086 del 1971, art. 1, quarto comma; art. 2, primo e
giurisprudenza l’opinione per cui, nel caso di danno
secondo comma; art. 3, primo e secondo comma)
risentito dal committente di un’opera per concor-
1. La realizzazione delle opere di conglomerato cementizio armato,
renti inadempimenti del direttore e dell’appaltatore,
normale e precompresso ed a struttura metallica, deve avvenire in
si sia in presenza delle condizioni necessarie perché
modo tale da assicurare la perfetta stabilit e sicurezza delle struttu-
essi siano chiamati a rispondere in solido (vedi cass. 28/01/1985, n. 488). Su questa base il danneggiato può rivolgersi indifferentemente all’uno o all’altro per il
re e da evitare qualsiasi pericolo per la pubblica incolumit. 2. La costruzione delle opere di cui all’articolo 53, comma 1, deve avvenire in base ad un progetto esecutivo redatto da un tecnico abilitato, iscritto nel relativo albo, nei limiti delle proprie competenze
risarcimento dell’intero danno e il debitore escusso
stabilite dalle leggi sugli ordini e collegi professionali.
può fare a sua volta azione di regresso verso l’altro
3. L’esecuzione delle opere deve aver luogo sotto la direzione di un
corresponsabile.
tecnico abilitato, iscritto nel relativo albo, nei limiti delle proprie competenze stabilite dalle leggi sugli ordini e collegi professionali. 4. Il progettista ha la responsabilit diretta della progettazione di
Vademecum
46 tutte le strutture dell’opera comunque realizzate. 5. Il direttore dei lavori e il costruttore, ciascuno per la parte di sua competenza, hanno la responsabilit della rispondenza dell’opera al
GLI ABUSI EDILIZI IN ZONE SISMICHE
progetto, dell’osservanza delle prescrizioni di esecuzione del progetto, della qualit dei materiali impiegati, nonchè, per quanto riguarda
Il rispetto delle norme tecniche per l’edilizia, previ-
gli elementi prefabbricati, della posa in opera.
ste agli artt. 52 ss DPR 380/01, non basta più qualora le costruzioni vengano realizzate in zone dichiarate
Art. 71 DPR 380/01 Lavori abusivi 1. Chiunque commette, dirige e, in qualità di costruttore, esegue le opere previste dal presente capo, o parti di esse, in violazione dell’articolo 64, commi 2, 3 e 4, è punito con l’arresto fino a tre mesi
sismiche. In questo caso bisogna ottemperare anche agli adempimenti di cui agli artt. 83 ss del DPR 380/01 ed ai
o con l’ammenda da 103 a 1032 euro.
Decreti Ministeriali pertinenti in materia.
2. È soggetto alla pena dell’arresto fino ad un anno, o dell’ammenda
In sostanza, gli edifici devono essere progettati e co-
da 1032 a 10329 euro, chi produce in serie manufatti in conglomera-
struiti affinché resistano alle sollecitazioni orizzontali
to armato normale o precompresso o manufatti complessi in metalli
e verticali dei terremoti. Anche le sopraelevazioni e le
senza osservare le disposizioni dell’articolo 58.
riparazioni devono rispettare questi criteri.
Secondo l’art. 66, il direttore dei lavori, nei cantieri in cui vengono effettuati lavori in conglomerato cementizio, deve conservare il progetto e la relazione illu-
L’art. 95 del DPR 380/01 prevede sanzioni penali per chiunque violi le prescrizioni di legge da 206 a 10.329 euro.
strativa. Se non vi ottempera rischia di incorrere nella
Art. 95 DPR 380/01 Sanzioni penali
contravvenzione prevista dall’art. 73 (Responsabilità
Chiunque violi le prescrizioni contenute nel presente capo e nei
del direttore dei lavori), consistente in una ammenda
decreti interministeriali di cui agli articoli 52 e 83 è punito con
da € 41 ad € 206.
l’ammenda da € 206 a € 10.329.
Tutte le costruzioni in conglomerato cementizio armato devono essere sottoposte a collaudo statico,
“Il reato di cui all’art. 20 L. n. 64 del 1974, potendo essere
che deve essere eseguito da un ingegnere o da un
commesso da chiunque violi o concorra a violare l’obbli-
architetto, nei 60 giorni successivi alla comunicazione
go di deposito del progetto delle opere realizzate in zona
di fine lavori. Se il professionista ritiene che tutto sia
sismica, può essere realizzato dal proprietario, dal commit-
conforme, rilascia il certificato di collaudo, sulla base
tente, dal titolare della concessione edilizia e da qualsiasi
del quale viene poi rilasciata l’agibilità.
altro soggetto che abbia la disponibilità dell’immobile o
Il collaudatore che non osservi gli obblighi di effet-
dell’area su cui esso sorge, nonché da
tuare questo collaudo entro 60 gg va incontro alle
coloro che abbiano esplicato attività tecnica ed iniziato la
contravvenzioni di cui all’art. 74 (Responsabilità del
costruzione senza il doveroso controllo del rispetto degli
collaudatore): ammenda da € 51 a € 516.
adempimenti di legge”. (Dichiara inammissibile, Trib. Sala Consilina, s.d.Sapri,20 Giugno 2006; Cassazione penale , sez. III, 24 maggio 2007, n. 35387; T. CED Cass. Pen. 2008, 237537).
Responsabilità civili e penali
47
LE NORME PER L A SICUREZZA DEGLI IMPIANTI
Sono previste sanzioni amministrative per il proprie-
art. da 107 a 121 del D.P.R. 380/2001
e se non osserva le disposizioni degli art. 123 e 124;
Al termine dei lavori l’impresa installatrice è tenuta a rilasciare al committente la dichiarazione di conformità degli impianti, della quale faranno parte la relazione sulla tipologia dei materiali impiegati nonchè, dove previsto, il progetto, (vedi art. 113 DPR 380/01). Il committente o il proprietario è obbligato ad affidare i lavori di installazione, trasformazione o manutenzione degli impianti alle imprese abilitate, (vedi art. 114 DPR 380/01). L’art. 120 dello stesso DPR 380/01 prevede una sanzione amministrativa da 51 a 258 euro, a carico del committente o proprietario che non rispetti quanto previsto dall’art. 113.
L E N O R M E P E R I L C O N T E N IMENTO DEL CONSUMO DI ENERGIA NEGLI EDIFICI art. da 122 a 135 del D.P.R. 380/2001 Il DPR 380/01 prevede delle norme per quanto riguarda il consumo di energia negli edifici pubblici e privati, qualunque sia la destinazione d’uso, nonchè per quanto riguarda la manutenzione e l’esercizio degli impianti esistenti, (vedi art. 122). Gli edifici pubblici e privati, qualunque sia la loro destinazione d’uso, ed i relativi impianti, dovranno essere progettati e messi in opera in modo da contenere al massimo, in relazione al progresso della tecnica, i consumi di energia termica ed elettrica, (vedi art. 123). Il proprietario o chi ne ha titolo ha l’obbligo di depositare una relazione tecnica che attesti la rispondenza alle prescrizioni dei suddetti articoli insieme alla denuncia di inizio lavori, (vedi art. 125).
tario dell’edificio in cui sono eseguite opere difformi dalla documentazione presentata ai sensi dell’art. 125 sono previste altresì sanzioni per il costruttore e il direttore lavori che omettono la certificazione di cui all’art. 127, ovvero che rilasciano una certificazione non veritiera, per il progettista che rilascia la certificazione di cui all’art. 126 non veritiera, e per il collaudatore che non ottempera a quanto previsto dall’art. 127.
Vademecum
48
L A CHIUSURA DEI L AVORI In concomitanza con la chiusura dei lavori viene
in allegato copie dei relativi verbali firmate per
presentata la dichiarazione di fine lavori nella quale si
garantire la conformità all’originale.
attesta la conformità delle opere.
Nel caso il professionista non adempia a questo
In caso di false dichiarazioni sono previste sanzioni
obbligo o vi adempia in ritardo, egli ne sarà ritenuto
penali sia per il tecnico che per il committente che
responsabile a fini penali.
“dichiarano congiuntamente” (vedi art. 75 e 76 DPR
Se il direttore dei lavori dichiara il falso commette
445/2000).
reato di falsità ideologica in certificati, secondo l’art.
Nel caso in cui siano stati realizzati interventi strut-
481, c.p., per il quale è prevista non solo la reclusione
turali o mutamento di destinazione d’uso su una unità
o la multa, ma anche la pena accessoria dell’interdizio-
immobiliare, o un frazionemento, entro 15 giorni dal-
ne temporanea dalla professione (art. 31 c.p.).
la fine lavori occorre presentare la richiesta di certificato di abitabilità o agibilità art. 25 c.1 DPR 380/01, con allegati: conformità impianti, cert. energetica DM 11/3/2008 modificato dal DM 26/01/2010, cert. acustica UNI 11367, oltre all’attestazione dei diritti di segreteria e alla variazione catastale, nel caso le opere abbiano comportato la modifica della consistenza, categoria o classe, e la suddetta variazione non sia già stata allegata alla fine lavori. Per vendere un immobile occorrono tutti questi documenti (tranne che per fabbricati di tipo agricolo, artigianale o industriale, per i quali valgono altre regole). Il direttore dei lavori ha l’obbligo, derivante dall’art. 6, l. n. 1086 del 1971, di depositare presso gli uffici tecnici regionali, entro sessanta giorni dall’ultimazione delle strutture, la denuncia dei lavori con allegati il progetto ed una relazione illustrativa redatta in duplice copia: tale relazione deve contenere: •
i certificati delle prove sui materiali impiegati;
•
le indicazioni che riguardano la tesatura dei cavi ed i sistemi di messa in coazione (solo per le opere in conglomerato armato precompresso);
•
l’esito delle eventuali prove di carico, fornendo
Responsabilità civili e penali
49
COORDINATORE DELL A SICUREZZA: COMPITI E RESPONSABILITÀ I L R E S P O N S A B I L E D E I L AV O R I
lavorazioni, in tal caso c’è il CSE (coordinatore per l’esecuzione).
Secondo l’art. 90 del Testo unico per la sicurezza, il responsabile dei lavori è il soggetto che può essere
Compiti del csp
incaricato dal committente per svolgere i compiti ad
•
Fase di affidamento dei servizi di ingegneria:
esso attribuiti in materia di sicurezza e tutela della
trasmette al responsabile dei lavori la documen-
salute dal d. Lgs. 81/2008 e s.s.ii.
tazione attestante il possesso dei requisiti di cui all’art. 98 del D. Lgs. 81/2008.
Nei cantieri, nella pratica, a volte accade che questa
•
Fase di progettazione preliminare: se già nomina-
figura sia ricoperta dal direttore dei lavori.
to, detta le prime disposizioni per la stesura del
È incaricato dal committente e non necessita di par-
piano di sicurezza e coordinamento.
ticolari titoli di studio o formazione, ma deve avere
•
Fase di progettazione definitiva: se già nominato,
conoscenza e competenza di merito, normalmente
collabora con il progettista per individuare gli
coincide col Coordinatore alla sicurezza. Tra i suoi
approntamenti per la sicurezza e determinare i
compiti, ci sono la nomina dei coordinatori se previ-
relativi costi.
sti, la notifica preliminare, la verifica idoneità delle
•
Fase di progettazione esecutiva: redige il piano di sicurezza e coordinamento (PSC).
imprese e lavoratori autonomi. •
Determina i costi della sicurezza.
•
Predispone un “fascicolo dell’opera” (F.O.)contenente le informazioni utili ai fini della preven-
IL CSP Coordin a tore Si c u re z z a i n fa s e d i Proge tt a z ione È obbligatorio nominare il coordinatore per la progettazione se: •
in un cantiere sono presenti più imprese esecutrici;
•
non è obbligatorio per lavori privati non soggetti a permesso di costruire o di importo inferiore a 100.000 €, compatibilmente con la specifica delle
zione e protezione dai rischi cui sono esposti i lavoratori. •
Trasmette il PSC e il FO al responsabile dei lavori.
Trattasi di professionista abilitato allo specifico ruolo per frequenza di apposito corso anche se non è necessaria l’iscrizione al relativo albo professionale. Tra i titoli di studio vi sono la laurea in architettura, ingegneria, diploma di geometra e perito edile.
Vademecum
50 Responsabilità civile e penale
un’unica impresa siano successivamente svolti
Si può incorrere in contravvenzioni (previste dal T.U.)
anche da altre imprese, redige il PSC e predispone
e delitti (lesioni o omicidio colposo).
il FO.
La responsabilità si configura soprattutto in ordine alla idoneità del PSC. Per i delitti (lesioni/decessi) è
Fase esecuzione lavori:
necessaria una relazione causale tra idoneità al PSC e
•
Verifica l’applicazione da parte delle imprese
infortunio.
esecutrici e dei lavoratori autonomi, delle dispo-
Per es. la Corte di Cassazione ritiene inadeguato il
sizioni contenute nel PSC e la corretta procedura
PSC quando è caratterizzato dall’assenza di effettiva
delle relative procedure di lavoro.
valutazione dei rischi relativi alle lavorazioni. La re-
•
sponsabilità civile consegue all’accertamento della responsabilità penale qualora si sia verificato un danno.
ri ed a eventuali modifiche intervenute. •
Sussiste l’obbligo al risarcimento del danno verso il danneggiato (normalmente l’infortunato) o i suoi
• •
Organizza la cooperazione tra i datori di lavoro e le loro attività.
•
essere pronunciata nel processo penale o in separata sede civile.
Verifica che le imprese adeguino se necessario i rispettivi piani operativi di sicurezza (POS).
Se ci sono più corresponsabili la responsabilità è solidale. La condanna al risarcimento dei danni può
Valuta le proposte delle imprese per migliorare la sicurezza nel cantiere.
eredi, nonchè verso INPS e INAIL (per le prestazioni erogate all’infortunato o agli eredi).
Adegua il PSC in relazione all’evoluzione dei lavo-
Verifica l’attuazione di quanto previsto negli accordi tra le parti sociali.
•
Segnala al committente o al responsabile lavori le inosservanze alle disposizioni art. 94,95,96 e alle prescrizioni del piano e propone la sospensione lavori, l’allontanamento dal cantiere, la risoluzio-
IL CSE Coordin a tore Si c u re z z a i n fa s e Ese c ut iv a Fase precedente l’affidamento dei lavori :
ne del contratto. Se il committente o il responsabile lavori non adottano alcun provvedimento fa comunicazione alla Asl e alla direzione provinciale del lavoro. •
le lavorazioni interessate fino alla verifica degli
trasmette al responsabile lavori la documentazione
avvenuti adeguamenti.
relativa al possesso dei requisiti richiesti per legge per ricoprire l’incarico del CSE. Fase precedente l’inizio lavori: chiede informazioni alle imprese in base alle normative vigenti e per la gestione del cantiere. •
Può adeguare il PSC sulla base delle proposte delle imprese.
•
Valuta il piano operativo delle imprese e può richiederne modifiche e integrazioni.
•
Nei casi in cui i lavori inizialmente affidati ad
Sospende, in caso di pericolo grave o imminente,
Responsabilità civile e penale Si può incorrere in contravvenzioni (previste dal T.U.) e delitti (lesioni o omicidio colposo). Per i delitti (lesioni/decessi) è necessaria una relazione causale tra idoneità al PSC e infortunio. Es. per la Corte di Cassazione c’è responsabilità del CSE se: •
non adegua il PSC in seguito a variazioni intervenute;
Responsabilità civili e penali •
non dispone la sospensione lavori qualora le imprese siano inottemperanti o in caso di gravi pericoli;
•
non esegue con periodicità adeguata alla tipologia delle opere le funzioni di controllo e coordinamento.
La responsabilità civile consegue all’accertamento della responsabilità penale qualora si sia verificato un danno. Sussiste l’obbligo al risarcimento del danno verso il danneggiato (normalmente l’infortunato) o i suoi eredi, nonchè verso INPS e INAIL (per le prestazioni erogate all’infortunato o agli eredi). Se ci sono più corresponsabili la responsabilità è solidale. La condanna al risarcimento dei danni può essere pronunciata nel processo penale o in separata sede civile.
51
Vademecum
52
L A RESPONSABILITÀ DEL CONSULENTE TECNICO Oltre agli incarichi che il professionista riceve da
Il giudice rimane comunque peritus peritorum,
parte dei privati, ci sono gli incarichi che gli vengono
pertanto il contributo degli ausiliari assume funzione
affidati dall’Amministrazione Pubblica, fra i quali
preparatoria e subordinata alla convinzione libera a
l’attività di ausiliario del giudice.
cui il magistrato perviene secondo scienza e coscienza.
Nel procedimento civile, la consulenza tecnica d’uffi-
Il compenso per l’attività dei professionisti ausiliari
cio non costituisce generalmente un mezzo di prova ,
del giudice può essere costituito da un onorario (fisso,
ma è finalizzata all’acquisizione, da parte del giudice,
variabile o commisurato al tempo) oppure da una
di un parere tecnico necessario per la soluzione di
indennità.
1
questioni che comportino specifiche conoscenze. La nomina del consulente rientra nel potere discre-
Nel primo caso vengono considerate delle tabelle
zionale del giudice , che può provvedervi anche senza
redatte avendo per riferimento le tariffe professionali
alcuna richiesta delle parti (art. 61, comma 1, c.p.c.).
di competenza, l’onorario sarà determinato tenendo
Per poter svolgere la suddetta attività di consulente
conto della difficoltà dell’indagine e del pregio della
tecnico è necessaria l’iscrizione in un albo speciale,
prestazione fornita.
tenuto presso ogni tribunale dal Presidente del tribu-
Qualora le suddette tabelle non siano applicabili, l’o-
nale medesimo.
norario viene determinato in base alle vacazioni.
2
La scelta del consulente tecnico d’ufficio è a discrezioPer iscriversi in questo albo speciale è necessario pos-
ne del giudice di merito, anche per quanto riguarda la
sedere alcuni requisiti: l’iscrizione nell’albo della pro-
categoria professionale di appartenenza del consulen-
pria associazione o ordine professionale, la residenza
te e la competenza del medesimo a svolgere le indagini
nella circoscrizione del tribunale, la buona condotta,
richieste.
la speciale capacità tecnica, da provare anche con
Pertanto la decisione di affidare l’incarico ad un pro-
titoli e documenti. Oltre a speciali requisiti con cui lo
fessionista iscritto ad un albo diverso da quello com-
specifico Tribunale ritenga di dover regolare l’accesso.
petente per la materia al quale si riferisce la consu-
Una volta nominato, il consulente tecnico d’ufficio
lenza, ovvero non iscritto in alcun albo professionale,
diviene pubblico ufficiale temporaneo e deve attenersi
non è censurabile in sede di legittimità e non richiede
al dovere generale di una condotta morale specchiata.
specifica motivazione3.
Il C.T.U. ha il compito di fornire al giudice elementi utili ad integrare le conoscenze e gli elementi di giudi-
La responsabilità professionale del consulente tecnico
zio di natura tecnica.
Svolgendo l’attività di consulente tecnico d’ufficio il
Responsabilità civili e penali
53
professionista è soggetto a varie forme di responsabi-
dai contratti con i singoli professionisti, gli elaborati
lità.
grafici confrontati con la reale operatività di cantie-
Il consulente tecnico può essere soggetto a responsa-
re secondo le varie fasi costruttive o progettuali di
bilità disciplinare non solo in quanto facente parte
riferimento.
del proprio ordine o collegio professionale, ma anche nella veste di iscritto allo specifico albo dei consulenti tecnici. La responsabilità civile del consulente tecnico è regolata dall’art. 64, comma 2, c.p.c., in base al quale, il professionista intellettuale ha l’obbligo del risarcimento dei danni cagionati alle parti. La responsabilità professionale per la risoluzione di problemi tecnici di speciale difficoltà, è limitata al dolo e alla colpa grave, (vedi art. 2236 c.c.) La responsabilità penale a carico del C.T.U. si configura nel caso egli compia i reati di cui all’art. 348 c.p., riguardante l’esercizio abusivo della professione, e all’art. 373 c.p., sulla falsità della perizia o dell’interpretazione. Secondo l’art. 64, comma 1, c.p.c., al consulente tecnico si applicano le disposizioni del codice penale, riguardanti i periti.
1
Possono esservi eccezioni. Cfr. Cass. civ., 19 gennaio 2011, n.
1149, inRep. Foro it., 2011, voceConsulente tecnico, n. 8, secondo cui la consulenza tecnica, che in genere non è mezzo di prova bensì strumento di valutazione dei fatti già probatoriamente acquisiti, può costituire fonte oggettiva di prova quando si risolva nell’accertamento di situazioni rilevabili solo con l’ausilio di specifiche cognizioni o strumentazioni tecniche, come avviene con la consulenza
L’art. 64, comma 2, c.p.c., disciplina la responsabilità processuale, stabilendo che, nel caso in cui il consu-
grafica, che è il principale strumento di accertamento dell’autenticità della sottoscrizione; ne consegue che il giudice può aderire alle conclusioni della consulenza grafica, senza essere tenuto a motivare
lente tecnico incorra in colpa grave nell’esecuzione
l’adesione, salvo che dette conclusioni non formino oggetto di
degli atti che gli sono richiesti, viene condannato dal
specifiche censure.
giudice ad una ammenda fino a 10.329 o all’arresto
2
Cass. civ., 3 gennaio 2011, n. 72, inMass. Foro it., 2011, 4, precisa
che il principio secondo cui il provvedimento che dispone la consu-
fino ad un anno.
lenza tecnica rientra nel potere discrezionale del giudice del merito,
Per la complessità del ruolo, la funzione ed i compiti
incensurabile in sede di legittimità, va contemperato con l’altro
del CTU, nella lettura di contenziosi generati all’inter-
principio secondo cui il giudice deve sempre motivare adeguata-
no di un appalto privato, sono primari per dirimere le
mente la decisione adottata su una questione tecnica rilevante per
effettive competenze maturate dai diversi attori e per
la definizione della causa. 3
Da ciò consegue che, quando il giudice disponga di elementi
la lettura degli effettivi obblighi ed interessi in campo.
istruttori e di cognizioni proprie, integrati da presunzioni e da no-
Il supporto specifico della Consulenza va nella dire-
zioni di comune esperienza, sufficienti a dare conto della decisione
zione di colmare quanto non espressamente
adottata, non può essere censurato il mancato esercizio di quel
ricompreso dichiaratamente nelle normative che sia comunque utile a ricostruire gli effettivi rapporti in essere, a partire dalla documentazione dell’appalto,
potere, mentre se la soluzione scelta non risulti adeguatamente motivata, è sindacabile in sede di legittimità sotto il profilo anzidetto. 3
Sul punto, si veda Cass. civ., 12 marzo 2010, n. 6050, inGiust.
civ. Mass., 2010, 362.
Vademecum
54
L A PRESTAZIONE PROFESSIONALE NELL A CEE La CEE nasce nel 1957 col Trattato di Roma e le 4 li-
di sussidiarietà per cui gli stati membri non perdono
bertà fondamentali enunciate per realizzare un unico
competenze per ciò che riguarda le professioni e per-
mercato tra i Paesi aderenti sono la libera circolazione
mette di delegare parte della gestione delle professioni
delle merci, delle persone, dei servizi e dei capitali.
ad organismi autonomi, come in Italia con gli Ordini
L’attività professionale è ricompresa nella categoria
professionali.
dei servizi ( art.50 ex art 60 del Trattato) . Dopo un periodo transitorio, al 31.12.1969 le norme sulla libera
L’ultima direttiva europea in materia di mobilità pro-
circolazione dei lavoratori autonomi hanno efficacia
fessionale è la 2013/55/CEE vigente dal gennaio 2016
diretta, con l’obbligo di accertamento sull’equivalen-
che ha ridefinito le qualifiche professionali introdu-
za delle qualifiche. In seguito ad un lungo periodo
cendo una maggiore “liberalità” nel riconoscimento
di difficile applicazione della norma, per i limiti che
delle qualifiche, acquisendo come dato valido il rico-
imponeva alla sovranità nazionale dei singolo Paese, la
noscimento nei rispettivi paesi formatori ed abilitanti
Corte Costituzionale ha stabilito che le norme comu-
anche verso gli altri paesi membri.
nitarie devono essere immediatamente efficaci, anche se confliggono con norme nazionali, purché soddisfi-
Purtroppo in Italia manca una “legge quadro” sulla
no il requisito della immediata applicabilità.
professione, che regolamenti con maggiore chiarezza
La direttiva 85/384/CEE emana delle norme comuni
le competenze e l’ambito elettivo dell’esercizio dell’at-
per la libera circolazione di architetti ed ingegneri,
tività intellettuale, anche in termini più aderenti alla
in realtà assimilandole per le caratteristiche, purché
nuova realtà sociale ed economica a fare da ponte con
abilitati all’esercizio della professione nel proprio
le norme europee e questo genera qualche “scollatura”
paese di origine. La direttiva 2005/36/CE ha per
nell’effettiva e facile applicazione di dette norme.
specifico oggetto la prestazione transfrontaliera con un riconoscimento automatico dei titoli, grazie ad un coordinamento delle condizioni minime di formazione. La professione di Architetto è tra le professioni liberali, come “ le professioni esercitate, in virtù di qualifiche professionali, in modo personale, responsabile e professionalmente indipendente da coloro che forniscono servizi intellettuali e di concetto nell’interesse dei clienti e del pubblico”. Si ispira al principio
Vademecum
PAL AZZINA REALE DI S. M. NOVELL A Appendice fotografica
55
56
Atrio. Vista verso portico d’onore. Fondo Italo Gamberini, serie IV 1/5. Su concessione del Ministro per i Beni e le Attività Culturali.
Vademecum
Palazzina Reale
57
Vademecum
58
Saletta particolare del Re e bagno annesso alla saletta riservata. Fondo Italo Gamberini, serie IV 1/5. Su concessione del Ministro per i Beni e le AttivitĂ Culturali.
Palazzina Reale
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Portico d’onore. Fondo Italo Gamberini, serie IV 1/5. Su concessione del Ministro per i Beni e le Attività Culturali.
60
Vademecum
Palazzina Reale
Momento della costruzione della cupola del Brunelleschi, bassorilievo in stucco, di Giannetto Mannucci. Ph. Gianni Bondesan
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La Palazzina. Vista da Via Valfonda. Fondo Italo Gamberini, serie IV 1/5. Su concessione del Ministro per i Beni e le AttivitĂ Culturali.
Vademecum
Palazzina Reale
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