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2.6 procedura valutativa per il Bene Dolomiti

relazione ai dati monitorati. Questa procedura di riferimento rappresenta una forma di gestione adattiva. Essa viene attuata sulla base delle migliori informazioni disponibili; le nuove informazioni vengono raccolte sulla base di un programma iterativo di monitoraggio e le pratiche gestionali sono verificate per essere in linea con queste nuove informazioni. Utilizza gli obiettivi di gestione, gli indicatori e gli standard di qualità associati come espressioni quantitative di un limite accettabile di trasformazione. La procedura richiede azioni di gestione concertate e condivise come avviene nel contesto delle proprietà collettive.

Se ad esempio l’obiettivo di lungo periodo è lo sviluppo dell'ecoturismo, le componenti gestionali potranno essere organizzate in modo da aiutare a sostenere l'equa distribuzione dei costi e dei benefici, facendo in modo che una percentuale ragionevole dei benefici economici sia utilizzata per la protezione delle risorse ambientali. Gli obiettivi gestionali, gli indicatori e gli standard potranno derivare dalla ricerca e dalla conoscenza ecologica, così come dalla partecipazione e dal coinvolgimento delle comunità locali come suggerito nella gestione degli ecosistemi.

Tale procedura di gestione è stata applicata primariamente in Nord America per la gestione dei visitatori nei parchi nazionali ma si sta applicando sempre più anche in altre aree protette nel mondo ed in contesti diversi (paesaggi culturali, aree rurali marginali, isole ed aree costiere).

2.6 Procedura valutativa per il Bene Dolomiti

Per il Bene Dolomiti si propone una procedura di valutazione dell'efficacia gestionale articolato in sette fasi principali che s'inserisce nel quadro dei modelli di gestione adattiva raccomandati dagli organismi internazionali di valutazione. La procedura è inclusiva e partecipativa ed è pensata in modo da valutare lo sviluppo sostenibile in aree montane intensamente abitate e gestite tradizionalmente dalle comunità locali (communityconserved areas).

La procedura si articola nelle seguenti fasi:

 definizione del modello interpretativo che rappresenti la struttura seriale del Bene in base alle caratteristiche dei siti componenti ed in relazione alla qualità ed all’intensità delle connessioni fra i siti;

 classificazione delle aree in base alla tipologia delle attività ed all’intensità d’uso pianificata (diversa rispetto alla zonizzazione urbanistica, basata sulle destinazioni d’uso dei suoli);  definizione degli obiettivi di gestione e di pianificazione in base alla classificazione delle aree;

 definizione di alcuni indicatori facilmente misurabili, selezionati in base agli obiettivi di gestione e pianificazione (gli indicatori per ciascuna area e situazione d'uso sono individuati con il coinvolgimento degli stakeholder);  definizione di standard di qualità e di prestazione (intesi come condizioni desiderabili e come obiettivi da raggiungere o mantenere);  definizione di un programma di monitoraggio periodico degli effetti delle azioni e delle misure di gestione;  valutazione ed eventuale riprogrammazione delle azioni di gestione in base ai risultati del monitoraggio.

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