Rassegna Stampa Master Plan Valle del Sacco 30.06.2012 - 08.07.2012
“La Provincia” Frosinone 30.06.2012 p.21………………………………………..p.2 “La Provincia” Frosinone 01.07.2012 p.7………………………………………....p.3 “La Provincia” Frosinone 03.07.2012 pp. 7-12…………………………………......p.4 “Il Messaggero” Frosinone 03.07.2012 pp. 29-30………………………………......p.6 “Ciociaria Oggi” 03.07.2012 p. 7……………………………………………….p.8 “La Provincia” Frosinone 05.07.2012 pp.1-5-15…………………………………....p.9 “Ciociaria Oggi” 05.07.2012 p.8………………………………………………..p.11 “Il Messaggero” Frosinone 05.07.2012 pp. 29-30………………………………….p.12 “La Provincia” Frosinone 07.07.2012 p. 12……………………………………….p.13 “La Provincia” Frosinone 08.07.2012 p. 7………………………………………...p.14
F rosinone
Ciociaria Oggi Martedì 3 Luglio 2012
Domani l’iniziativa della Fondazione Kambo
Salvare la valle del Sacco Se ne parla con Kipar Andreas Kipar, l’architetto paesaggista di fama internazionale, autore del Masterplan per la riqualificazione della Valle del Sacco, torna a Frosinone, nella sede di Unindustria per la lectio magistralis “Territori sostenibili”, dal titolo “Il progetto del paesaggio nella società contemporanea”. L’incontro pubblico inizierà alle 9.30 di domani, durante il quale Kipar trasmetterà la sua idea di architettura che considera il paesaggio quale elemento chiave per la vivibilità, in grado di garantire condizioni di qualità della vita migliori e nel contempo capace di integrare il contesto esterno, come il territorio agricolo o boschivo, al verde urbano. Termina con la lectio di Kipar il primo ciclo di incontri di “Territori Sostenibili”, un percorso realizzato in partenariato con in comuni di Veroli (capofila), Boville Ernica, Ripi, Giuliano di Roma e Ceprano, è uno dei corsi caratterizzanti la scuola di qualità sociale. La scuola, nata da un’idea della Fondazione Kambo, vuole diffondere la qualità sociale quale leva strategica di sviluppo per il rilancio del territorio dal punto di vista economico, sociale e ambientale. La lectio di Kipar dà l’avvio ad una ricca giornata di lavori dedicata al dibattito sulla Valle del Sacco e sul paesaggio, che si concluderà a Ferentino nel pomeriggio con la presen-
Andreas Kipar
tazione del nuovo piano urbanistico presso la sala di rappresentanza dell’Accademia delle Belle Arti in via Antica Acropoli. Il nuovo piano urbanistico di Ferentino, realizzato dallo studio Veneto Progetti, recepisce proprio le linee guida individuate dal masterplan stilato da Kipar nel 2010. Interverranno alla presentazione gli architetti e urbanisti Andreas Kipar, Raffaele Gerometta, Enrico Dodi. Un evento importante in quanto segna di fatto il primo passo compiuto per l'attivazione del processo di rinascita di un territorio descritto nel masterplan. Ricordiamo che il masterplan è stato promosso dalla Fondazione Kambo - su indicazione del vescovo di Frosinone Veroli Ferentino, monsignor Ambrogio Spreafico -
con il tavolo FondaMenti ed ha visto la partecipazione, in prima persona, dei principali stakeholders territoriali. E proprio al termine della mattinata tutti gli interlocutori si ritroveranno in un incontro a porte chiuse presso la sede di Unindustria e coordinato dal Presidente Marcello Pigliacelli, per ripercorrere le linee del progetto, alla luce anche delle nuove proposte di governo sul piano di coesione territoriale. . «Il problema resta il tempo delle decisioni: la crisi e la situazione del territorio frusinate non lasciano più spazio all’immobilismo e alla burocrazia», dichiara Daniela Bianchi Presidente della Fondazione Kambo. «Con la giornata del 4 luglio si potrebbe aprire una nuova fase: un nuovo Piano di coesione territoriale in grado di riqualificare il territorio, che non vuol dire semplicemente costruire un ponticello di legno, aiuole fiorite e siepi, come più di qualcuno ha malamente interpretato facendo riferimento al masterplan per la valle del sacco. Parlare di riqualificazione di un territorio vuol dire principalmente avere una visione di ciò che quel territorio dovrà essere da oggi a 20 anni. È un percorso che parte dal presente e con i gesti di oggi disegna il panorama del futuro. È un processo lento che deve coinvolgere tutti e in cui tutti hanno la loro parte di azione e responsabilità».
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Ciociaria Oggi Giovedì 5 Luglio 2012
La Fondazione Kambo insiste sull’idea. Vertice con Unindustria
Bonifica valle del Sacco, si spinge per il piano Kipar
Ricomincio …dal Masterplan. Parafrasando il titolo di una celebre pellicola di Massimo Troisi si può riassumere il senso dell’intensa giornata di ieri, nella quale la visione dello sviluppo futuro della Valle del Sacco e dell’intero territorio provinciale contenuta nel Masterplan dell’architetto Andreas Kipar è tornata al centro del dibattito delle principali forze produttive locali con un significativo incontro a porte chiuse nella sede frusinate di Unindustria. Sebbene congelato da due anni il processo di sviluppo provinciale fondato sulla green economy, la valorizzazione del paesaggio, l’efficienza energetica e l’innovazione che individua nella Valle del Sacco e nei suoi diversi ambiti territoriali il proprio teatro continua a piacere alla gente. E’ stato sulla bocca delle associazioni, di alcuni amministratori e di tanti cittadini che hanno spinto gli attori economici e istituzionali a riaprire adesso il dialogo. La presenza di Kipar ieri a Frosinone presso la sede di Unindustria per la lectio magistralis “Il progetto del paesaggio nella società contemporanea” è stato il segno tangibile del “ritorno di fiamma”, così come l’incontro a porte chiuse che ha coinvolto le associazioni imprenditoriali e la Fondazione Kambo, che ha promosso il Masterplan. «Questo incontro ha rimesso insieme le parti - ha spiegato il presidente della Fondazione Daniela Bianchi - Abbiamo iniziato a ragionare ma non ci sbilanciamo per non ricommettere errori passati. Il Masterplan è sul tavolo della discussione e dà una prospettiva al territorio. Si potrebbe aprire una nuova fase: un nuovo Piano di coesione territoriale in grado di intercettare risorse e riqualificare il territorio, che non vuol dire semplicemente costruire un ponticello di legno, aiuole fiorite e siepi, come più di qualcuno ha malamente interpretato facendo riferimento al Masterplan per la Valle del Sacco. Parlare di riqualificazione di un territorio vuol dire principalmente avere una visione di ciò che
quel territorio dovrà essere da oggi a 20 anni. Non si tratta di un progetto ma di uno strumento che intende attivare un processo formato da tante piccole parti». Tante piccole idee che, nonostante il congelamento del dialogo fra i soggetti istituzionali sul Masterplan negli ultimi due anni, hanno già iniziato a camminare sulle gambe dei cittadini, delle associazioni e di qualche amministratore. «Nel nuovo piano urbani-
stico presentato a Ferentino oggi (ieri per chi legge,ndr) c’è un collegamento con il Masterplan, la realizzazione di una sua micro-parte» ha sottolineato la Bianchi. Significative nella giornata di ieri anche le parole di Andreas Kipar, che ha curato il Masterplan e che ieri ha tenuto una lezione per la scuola di Qualità sociale promossa dalla Fondazione Kambo e da alcuni Comuni della provincia. «La green economy ha
una marcia in più, così come i temi dell’innovazione e dell’efficienza energetica – ha detto l’architetto paesaggista tedesco, celebre per la riqualificazione della Ruhr – Se c’è un territorio capace di concordare un’unica grande progettualità questo viene quasi sempre premiato e in quest’ottica è importante pensare ad esempio agli 80 miliardi del progetto Horizon 2020 della Commissione Europea e a cosa possano significare in un periodo come questo. Bisogna far sì che la bonifica del fondo Valle non sia una bonifica “morta”: vogliamo che il paziente, la Valle in questo caso, possa tornare a vivere una vita decente legata al territorio, alla storia, alla natura, alla tradizione». Da Kipar è partito poi un invito ai giovani a presentare delle proposte per il territorio e lo sviluppo dell’idea contenuta nel Masterplan: «Con grande sorpresa ho constatato che dalla presentazione del Masterplan purtroppo nessun gruppo di giovani mi ha presentato delle proposte per il territorio. Spero che avvenga». Alessandro Redirossi