Terra di Mach n.9 / Novembre 2020

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Novembre 2020

Periodico di cultura tecnico-scientifica della Fondazione Edmund Mach

09

ALL’INTERNO SPECIALE

FEM Lotta biologica alle specie aliene

Una tecnica innovativa per la difesa in Trentino con rilascio di insetti sterili

Droni in campo contro la mosca della frutta La mosca mediterranea della frutta (Ceratitis capitata) è stabilmente insediata nel fon-

Gino Angeli Serena Chiesa

dovalle trentino, dove provoca danni soprattutto alle mele. Per contenere il danno al di sotto della soglia economica sono necessari, in prossimità della raccolta, trattamenti insetticidi, ma in un’ottica di “residuo zero” sulla frutta la difesa si è orientata allo svilup>> segue a pag. 2

I boschi trentini un laboratorio a cielo aperto per la ricerca forestale

Foreste intelligenti Silvia Ceschini Le foreste coprono nel mon-

che rientrano in una rete

siti trentini coinvolti, tra cui

gico montato su una torre

do una superficie di quasi 4

di monitoraggio italiana di

Lavarone, Val Canali, Bleggio,

che serve da infrastruttura

miliardi di ettari. 11 milioni

25 siti. L’attività rientra nel

Val Lomasona, Molveno, per

anche per altri tipi di misu-

di ettari il bosco in Italia e

progetto Italian Tree Talker

un totale di 170 Tree Talker

re, quali gli scambi di gas ad

in Trentino la superficie am-

Network nell’ambito del ban-

che aiutano, appunto, i ricer-

effetto serra con l’atmosfera,

monta a più di 390 mila et-

do PRIN (Progetti di Ricerca

catori del Dipartimento agro-

le deposizioni atmosferiche

tari, pari al 63% del territorio

di Interesse Nazionale), fi-

ecosistemi e biorisorse coor-

di azoto, l’osservazione del-

provinciale, uno dei distretti

nanziato dal MIUR.

dinati da Damiano Gianelle,

la stagionalità con immagini

italiani più densamente bo-

Nei boschi della Val di Cem-

a monitorare in continuo lo

catturate da una fotocamera.

scati. In questo quadro, dove

bra i ricercatori hanno in-

status biologico e fisiologico

Quella installata a Cembra è

la risorsa forestale rappre-

stallato una trentina di Tree

degli alberi per capire come

la terza in Trentino, dopo La-

senta un patrimonio inesti-

Talker

“al-

rispondano ai fattori climatici

varone e Viote. Ma nel pano-

mabile da tutelare, la FEM

bero parlante”), dispositivi

e a disturbi biologici, come

rama delle tecnologie utiliz-

inserisce la sua attività di ri-

che consentono di misurare

gli attacchi parassitari o i ta-

zate ci sono anche i satelliti;

cerca volta a monitorarne la

una serie di importanti pa-

gli del bosco. Ma non è tutto,

di qui la collaborazione con

salute e gli impatti climatici. I

rametri vitali degli alberi e

l’impatto climatico viene rile-

l’Agenzia spaziale italiana che

ricercatori stanno sperimen-

dell’ambiente in cui vegeta-

vato attraverso un sistema

coinvolge FEM in importanti

tando tecnologie innovative,

no. Ci sono, inoltre, altri sei

di monitoraggio meteorolo-

progetti scientifici.

(letteralmente

Impegno di FEM e CIVIT per una viticoltura più sostenibile

Vite, iscritte 4 nuove varietà “trentine” Marco Stefanini Termantis, Nermantis, Char-

delle varietà di vite. Fino

do di osservazione nelle

sorzio

vir e Valnosia sono i nomi

a pochi giorni fa siglate

diverse regioni. Il materia-

che gestirà il brevetto delle

delle quattro nuove va-

come “F22P9”, “F22P10”,

le, frutto di 12 anni di pa-

varietà. Le varietà a bac-

rietà di vite tolleranti alle

“F23P65”, “F26P92”, le va-

ziente e costante attività di

ca rossa Termantis e Ner-

più importanti patologie

rietà nate da “genitori tren-

incrocio a cura dell’Unità

matis (incrocio Teroldego

fungine, oidio e perono-

tini” sono pronte per es-

di genetica e miglioramen-

per Merzling) presentano

spora,

selezionate

Innovazione

dalla

sere coltivate, non solo in

to genetico della vite, sarà

caratteristiche

FEM, recentemente iscrit-

Trentino ma in tutta Italia,

presto messo a disposizio-

tolleranza

te nel Registro nazionale

dopo il necessario perio-

ne degli operatori dal Con-

nei

di

Vite,

buona

confronti

>> segue a pag. 2


02 Impegno di FEM e CIVIT per una viticoltura più sostenibile

Premiato il vino dell’azienda agricola FEM

Müller d’oro

Vite, iscritte 4 nuove varietà “trentine” >> segue da pag. 1

Gianmaria Trenti

dei funghi peronospora e

Il Doc Trentino Müller Thur-

frigo e vinificata il giorno

con riflessi verdognoli; al

oidio, ma presentano an-

gau 2019 della Fondazione

successivo. Di solito segue

naso esprime una legge-

che un buon contenuto in

Edmund Mach si è aggiu-

una macerazione pre-fer-

ra aromaticità con sentori

antociani, con livelli di di-

dicato la medaglia d’oro

mentativa a freddo del

floreali e agrumati; al

glucosidi inferiore ai limiti

alla 17 edizione del Con-

pigiato della durata di

gusto risulta fresco,

legali ammessi nei vini,

corso Internazionale Vini

alcune ore, seguita a

elegante, persistente e

e polifenoli totali ed un

Müller Thurgau, la cui pre-

sua volta da una tradi-

di buona sapidità. Il

ottimo rapporto zucche-

miazione si è svolta recen-

zionale vinificazione

ri-acidi. Dalle loro uve si

temente a Trento, a Palazzo

in bianco condot-

ottengono vini con buona

Roccabruna. Il vino Müll-

ta interamente in

ad altri 17 Müller la

corposità e consistenza e

er-Thurgau della linea FEM

serbatoi di acciaio

competizione orga-

con un buon contenuto in

viene coltivato in due areali

con fermentazione

nizzata dal Comita-

tannini e aromi a gradevo-

di montagna: Maso Togn,

a basse tempera-

to Mostra Valle di

le nota floreale-fruttata.

situato sulla parte apica-

ture.

Cembra. Sessanta i

a

vino di San Michele ha

vinto

assieme

Le varietà a bacca bianca

Valnosia (incrocio Nosiola

cordano le erbe aromatiche

le del conoide di Faedo, e

Ogni anno vengo-

vini in gara di cui 51

Charvir (Merzling X FR 945-

x Bianca) si caratterizzano

con note di frutta secca, di

sul Conoide di Telve. L’u-

no prodotte circa

italiani provenienti

60), selezionata per le sue

per il diverso e complesso

medio corpo e buona sa-

va, raccolta rigorosamen-

22.000 bottiglie. Il

da Trentino e Alto

caratteristiche di acidità e

contenuto

Si

pidità. I vini ottenuti sono

te a mano tra la II e IV de-

vino si presenta al

Adige e 9 stranieri

pH adatte alla produzione

ottengono vini freschi leg-

stati prodotti nella cantina

cade di settembre, viene

calice di un colore

provenienti da Ger-

di basi e vini spumanti, e

germente aromatici che ri-

di microvinificazione FEM.

lasciata una notte in cella

giallo

mania e Ungheria.

aromatico.

paglierino

Sinergia storica per trasferire innovazione Marica Sartori* Sicuramente uno dei punti

altri aspetti quali la ricerca,

coltura ed altri settori con

nitari per circa 6 milioni di

Concludo questo mio bre-

di forza del mondo agricolo

la formazione e l’innova-

l’obiettivo

euro.

ve intervento potendo con-

e, in particolare, degli agri-

zione applicata alla realtà

strumenti e soluzioni tec-

Sul fronte climatico, inve-

fermare che lo spirito e la

coltori trentini è la capacità

produttiva.

nologiche

effettivamen-

ce, abbiamo dato vita al

voglia di contaminazione

di collaborare per raggiun-

L’obiettivo della collabora-

te sfruttabili dalle nostre

PEI C&A 4.0 ancora grazie

del nostro Consorzio non

gere obiettivi importanti.

zione e del fare rete è quel-

aziende agricole.

alla collaborazione con la

cambia e che quindi altri e

Con questo spirito e con

lo di mettere a disposizione

Merita quindi di essere ri-

Fondazione Mach e altri

nuovi ambiti di collabora-

estrema lungimiranza da

dei nostri agricoltori stru-

cordato il PEI ITA 2.0 che

partner. In particolare, il

zione potranno svilupparsi

parte di chi ha guidato a

menti efficaci ed efficienti

ha permesso di trasferire

progetto ha permesso di

con la Fondazione. Viviamo

lungo il Consorzio, Andrea

per la gestione dell’attivi-

i risultati della ricerca di-

sviluppare un monitorag-

in un momento di epocali

Berti, con il Presidente e

tà in campo e dell’azienda

rettamente in campo a di-

gio del territorio agricolo

cambiamenti:

tutto il Consiglio di Ammi-

agricola. Sono testimonian-

sposizione degli agricoltori

trentino, sia dal punto di

ti sfide future attendono

nistrazione, Co.Di.Pr.A, nel

za della volontà di fare rete

trentini. Il Progetto euro-

vista agronomico sia clima-

anche il nostro comparto

suo percorso, ha sviluppa-

i Partenariati Europei per

peo ci ha permesso, infatti,

tico, per rilevarne e quan-

agricolo,

to innumerevoli ed impor-

l’Innovazione (PEI), che ci

di allargare la protezione

tificarne la sensibilità al

importanti ed innumerevo-

tanti collaborazioni con i

vedono coinvolti con la

assicurativa alle fitopatie,

rischio gelo dei nostri ter-

li sono le opportunità che

diversi attori del settore

Fondazione, le Organizza-

come peronospora della

ritori e conseguentemente

l’innovazione tecnologica, i

tori coinvolti nel condivi-

primario attivi sul nostro

zioni Professionali e altri

vite, Drosophila suzukii e

programmare e prevedere

sistemi di intelligenza arti-

dere strategie, obiettivi e

territorio.

partner: attraverso questi

cimice asiatica. Inoltre, sia-

strumenti di difesa attiva

ficiale, i big data, ci offrono

soluzioni nella logica di di-

Tra queste spicca la par-

strumenti è stato possibile

mo stati in grado di attiva-

sempre più mirati rispetto

se saremo in grado di co-

stretto agroalimentare, un

tnership con la FEM, una

attuare una collaborazione

re un fondo mutualistico

agli specifici territori, favo-

glierle e sfruttarle.

contesto dalle straordina-

collaborazione continua e

tra il mondo della ricerca

per la stabilizzazione del

rire soluzioni sostenibili e

In questo contesto, sicura-

rie opportunità; il Trentino

reciproca che fonda le radi-

ed il mondo produttivo

reddito dedicato al settore

la resilienza delle imprese,

mente vincente sarà l’ap-

è un piccolo territorio con

ci nella consulenza tecnica

nonché rafforzare i lega-

melicolo che ha permesso

che è uno degli obiettivi

proccio di rete e di sistema

grandi intuizioni.

ma che si allarga anche ad

mi tra il settore dell’agri-

di recuperare fondi comu-

della Politica Comunitaria.

che veda tutti i primari at-

* Direttore Co.Di.Pr.A.

di

sviluppare

ma

importan-

altrettanto

Una tecnica innovativa per la difesa in Trentino con rilascio di insetti sterili

Droni in campo contro la mosca della frutta >> segue da pag. 1 po di approcci alternativi, come la tecnica dell’insetto sterile

manualmente 25.000 individui/area (10 ha). Nel terzo anno

(Sterile Insect Tecnique). Questa tecnica consiste nell’alleva-

di studio (2020) una collaborazione con la ditta ND movie

mento di maschi della specie dannosa, nella loro sterilizza-

ha reso possibile l’utilizzo di un drone per il rilascio dei ma-

zione e rilascio in campo, in modo che essi competano per

schi sterili. La sperimentazione è iniziata con lo sviluppo

l’accoppiamento con i maschi selvatici fertili, determinando

di un particolare prototipo di rilascio ed è stata svolta in

una progressiva riduzione delle popolazioni e del danno.

estate su un’area di 10 ha. Le prime valutazioni evidenziano

Un progetto triennale (PEI-PSR 2014-2020) aveva come ob-

come l’utilizzo del drone abbia consentito di ridurre i tempi

biettivo la verifica della fattibilità tecnica del sistema, attra-

di distribuzione e la possibilità di coprire in tempi ragione-

verso l’importazione di materiale biologico irradiato ed il

voli vaste aree. Le indagini proseguiranno per una futura

successivo rilascio in distretti frutticoli trentini. Negli anni

applicazione anche in regione di questo sistema; il rilascio

2018-19, tra luglio e ottobre, insetti sterili forniti da Bioplan-

di materiale biologico col drone servirà anche per vagliare

ta (Spagna) sono stati rilasciati in tre aree frutticole della

l’efficacia del rilascio di predatori e parassitoidi utili nel con-

valle dell’Adige. Due volte a settimana venivano rilasciati

trollo biologico di specie dannose alle produzioni agricole.


03 La ricerca FEM sulla biodiversità metabolomica dei vini rossi italiani

Tra presenza e distanza

Tracciato il metaboloma di Teroldego e altri 11 vini

Fare scuola nell’emergenza Covid

Panagiotis Arapitsas

Ivano Artuso Sono 848 gli studenti impegnati a frequentare l’anno scolastico alla FEM. Un anno caratterizzato da una emergenza sanitaria che ha messo a dura prova tutti. Da una partenza in presenza siamo passati, nella fase attuale, alla didattica a distanza (che muterà a seconda dell’evoluzione della

della sorveglianza, registro

pandemia e delle relative

elettronico, tablet a tutti i

Ordinanze della PAT).

docenti, supporti informatici

Anche la scuola FEM si è pro-

agli studenti bisognosi, allestimento nuove sale mensa

La grande biodiversità del

D-Wines

dal

liane, presentati al grafico.

vo, alcuni flavonoli come la

fondamente adattata all’e-

patrimonio enologico ita-

MIUR), hanno completato

I risultati evidenziano cosa

quercetina per il Sangiove-

mergenza, movimentando

e relativi turni, nuova rete in-

liano è strettamente legata

un importante studio sulla

rende ogni vino mono-va-

se, gli acidi idrossicinnami-

tutte le risorse e le energie a

ternet per il convitto. Queste

con l’ecosistema, la cultura e

composizione dei vini ros-

rietale unico e tracciabile,

ci per il Cannonau, i flava-

propria disposizione. L’ente

sono solo alcune delle cose concretamente fatte per l’av-

(finanziato

la tradizione di ogni regione.

si italiani che propone un

favoriscono l’enologia di

noli (tannini) per Aglianico

ha messo in atto tutto ciò che

La metabolomica è uno

nuovo approccio per trac-

precisione tramite lo scam-

e Nebbiolo, etc.

era possibile nel brevissimo

vio dell’anno scolastico.

strumento che ci permet-

ciare

varietale

bio mirato e trasversale di

In conclusione, questo pro-

periodo dei mesi estivi ed ha

La recente sospensione del-

te di conoscere meglio e di

dei vini di origine tramite

tecniche di produzione fra i

getto che ha permesso di

agito prontamente con prov-

le attività didattiche ordinarie ha costretto i docenti

l‘identità

valorizzare questa ampia

la loro specifica impronta

vini con impronta metabo-

connettere numerose real-

vedimenti d’urgenza e so-

biodiversità tramite la mi-

metabolomica.

lomica simile e descrivono

tà produttive con sette enti

stenendo costi non preven-

ad una rimodulazione della

sura olistica e sistematica

Lo studio ha permesso di

l‘alta diversità che caratte-

di ricerca italiani, ha gene-

tivabili. Protocolli sicurezza,

programmazione. Per poter

della

analizzare

rizza sia la composizione

rato nuove conoscenze che

mascherine, gel igienizzante,

proseguire al meglio serve lavoro di squadra, flessibilità

composizione

dei

l’insieme

dei

vini. I ricercatori della Fon-

metaboliti primari e secon-

che il gusto dei vini italiani.

aiutano a capire, gestire e

ingressi separati, percorsi

dazione Edmund Mach, in

dari (polifenoli, aminoacidi,

Fra i “marcatori varietali”

valorizzare la biodiversità

dedicati, distanziamento,

nell’adeguare i programmi

collaborazione con i colle-

peptidi, zuccheri, etc.) di 110

sono stati identificati gli

enologica italiana e l’unicità

segnaletiche orizzontali e

e le azioni formative e, non

ghi di sei università italia-

vini rossi prodotti da 12 de-

antociani per il Teroldego,

della composizione dei vini

verticali, termoscanner, aule

ultimo, una buona dose di

varietali.

adeguate,

ottimismo.

ne all’interno del progetto

nominazioni di origine ita-

gli aminoacidi per il Primiti-

potenziamento

L’app FEM per studiare l’ape mellifera al di fuori dell’apicoltura

In Val di Gresta tecnici al lavoro

BeeWild, già più di 100 colonie censite

Punteruolo del cavolo

Paolo Fontana

Luigi Bertoldi ne delle colonie di Apis mel-

Ceutorhynchus pallidactylus,

lifera che vivono al di fuori

comunemente

degli alveari degli apicoltori

punteruolo del cavolo, è

è molto importante ed è per

un coleottero curculionide

questo che FEM ha ideato e

che attacca tutte le varietà

realizzato l’applicazione per

di cavolo, cavolfiore, verza.

smartphone BeeWild, scari-

Gli esemplari adulti hanno

cabile gratuitamente (e libe-

una lunghezza 2,5-3,5 mm

ra da pubblicità di ogni tipo)

e sono di colore nero, con

da Play Store e App Store.

squame e peli che conferi-

L’App BeeWild consente ai

scono al dorso un riflesso

cittadini, attraverso una ti-

giallo-grigiastro.

pica azione di Citizen Science,

Si contraddistinguono inol-

chiamato

Fino a pochi decenni fa le

caro Varroa sulle colonie non

di segnalare la presenza e la

tre per il rostro relativa-

non ha mai destato grandi

nologico della FEM un grup-

colonie di Apis mellifera allo

gestite è stato invece tanto

sopravvivenza nel tempo di

mente lungo, sottile e cur-

preoccupazioni. In Val di

po di lavoro che, median-

stato selvatico erano pre-

intenso da far sì che oggi in

colonie non gestite di Apis

vo. L’adulto depone le uova

Gresta le prime segnalazio-

te indagini sulla biologia

senti ovunque. Dai primi

Europa gran parte delle api

mellifera, geolocalizzandole,

alla base delle foglie delle

ni risalgono al 2017, mentre

dell’insetto nel nostro con-

anni Ottanta, però, si è assi-

da miele vivano negli alve-

fornendo alcune semplici

crucifere e le larve si nu-

i primi seri danni alle colti-

testo climatico-ambientale

stito ad una rapida, quanto

ari accuditi dagli apicoltori.

osservazioni relative all’am-

trono a spese della pianta

vazioni di cavolo sono stati

e monitoraggi in campo,

sottovalutata, rarefazione

Per molti anni si è addirit-

biente e alla colonia di api e

ospite, sulla quale comple-

segnalati nel 2020.

avrà come obiettivo lo svi-

delle colonie “selvagge” a

tura pensato che in Italia

permettendo di allegare una

tano il ciclo. Anche gli adul-

Ecco che, non essendo

luppo di strumenti per l’a-

causa dell’acaro Varroa de-

ed in Europa le api da miele

o più fotografie. Ovviamen-

ti contribuiscono al danno,

chiaro il motivo dell’incre-

nalisi della distribuzione, la

structor, che ha decimato,

non gestite dagli apicoltori

te le segnalazioni, prima

erodendo la sommità dei

mento repentino della po-

valutazione dell’entità delle

sia con la sua azione diretta

fossero quasi totalmente

di comparire nella mappa

cavoli e rendendoli inven-

polazione, una volta avuta

popolazioni e di conseguen-

che a causa delle virosi che

scomparse. Su questo grave

dell’App vengono validate

dibili. C. pallidactylus com-

la conferma dell’identità

za del rischio nelle diverse

trasmette, tanto le api da

fenomeno però non ci sono

da un gruppo di esperti che

pie di norma una genera-

degli individui mediante ca-

aree colpite. Puntando a

miele non gestite che quelle

praticamente dati scientifici

devono, segnalazione per

zione all’anno e in Val di

ratterizzazione

molecola-

sviluppare strategie per la

gestite dagli apicoltori, con

perché le uniche informa-

segnalazione, verificare che

Gresta la forma adulta è

re, la Fondazione Edmund

gestione della problemati-

la differenza che questi ulti-

zioni a disposizione sono

si tratti proprio di una co-

stata rilevata in campo fino

mach si è proposta di ap-

ca, si cercherà infine di arri-

mi hanno immediatamente

quelle relative al numero e

lonia di Apis mellifera non

alla fine di ottobre.

profondire le conoscenze

vare a mettere a punto mo-

compreso come proteggere

alla distribuzione delle colo-

gestita e che le informazioni

Questa specie è presente in

relative alla biologia e alla

dalità di intervento a basso

le loro colonie con diverse

nie di api da miele allevate

e le immagini fornite non le-

tutta Europa ed è nota da

ecologia di C. pallidactylus.

impatto per un efficace

tecniche e sostanze ad azio-

dagli apicoltori. Conoscere

dano la privacy di cittadini e

parecchio tempo anche in

È così stato organizzato dal

controllo delle popolazioni

ne acaricida. L’effetto dell’a-

dunque la reale distribuzio-

apicoltori.

Italia, ma nelle nostre zone

Centro Trasferimento Tec-

di questo parassita.


04 Cambiamenti climatici al lago di Tovel: meno ghiaccio e fondale più ossigenato

Da Tovel un nuovo paradigma scientifico per i laghi montani Fino ad oggi la comuni-

attraverso la perdita di quasi

evidenziato come il ghiaccio

tre settimane di ghiaccio dal-

si forma sempre più tardi a

nale era convinta che il ri-

la metà degli anni Ottanta.

causa delle temperature più

scaldamento globale ridu-

Questo studio costituisce

calde in autunno e questo

cesse l’ossigeno presente nei

l’inizio di un cambio di para-

ritardo comporta più ossige-

laghi, cosa che sta succeden-

digma per la ricerca di laghi

no sui fondali del lago. L’os-

do a molti specchi d’acqua

di montagna; è stato indi-

sigeno risulta fondamentale

di fondovalle. Una recente

viduato come importante

per la vita della sua fauna

ricerca condotta dalla FEM-

contributo per la ricerca in-

ittica, in particolare per i sal-

sul lago di Tovel ha di fatto

ternazionale e pubblicizzato

merini.

modificato questo paradig-

come “Editor`s Choice” nella

Grazie a una lunga storia di

ma, evidenziando come nel

rivista scientifica EOS.org.

dati scientifici, il lago di Tovel

lago trentino, famoso per il

Nel lago di Tovel, dagli anni

è stato inserito come un sito

gano i ricercatori Giovanna

Piccolroaz - hanno un’impor-

climatici in atto. Questi cam-

l’arrossamento delle sue ac-

Settanta studiato dalla FEM

di ricerca nella rete interna-

Flaim, Daniele Andreis e Ul-

tanza strategica per capire e

biamenti influenzano tutti

que fino agli anni Sessanta,

grazie alla lunga serie di stu-

zionale di Ricerche Ecologi-

rike Obertegger, che hanno

gestire il nostro patrimonio

gli ecosistemi ed anche il

il cambiamento climatico au-

di limnologici e meteorologi-

che a Lungo Termine (LTER).

condotto la ricerca insieme

ambientale, particolarmen-

lago di Tovel ne risente”.

menta l’ossigeno nel fondale

ci, questa recente ricerca ha

“I dati a lungo termine -spie-

al

te adesso con i cambiamenti

scientifica

internazio-

ricercatore

Sebastiano

L’incontro delle classi con l’operatore umanitario di Medici senza frontiere

s.c.

Tamponi, oltre quota 100 mila alla FEM

La “febbre di Gennaro” Alessandra Lucianer Una nuvola di pensieri, riflessioni ed emozioni ha accompa-

di Codogno nei primi mesi della pandemia. Dal Libano ha ac-

gnato l’incontro del 2 ottobre con Gennaro Giudetti (opera-

compagnato i profughi siriani a Trento nel 2016, poi come

tore umanitario di Medici senza Frontiere) e Fabrizio Bettini

mediatore culturale ha partecipato alle missioni nel Mediter-

(Operazione Colomba).

raneo con la ONG Sea Watch, testimone del naufragio del 6

Per le misure Covid-19 solo tre classi erano in Aula magna, al-

novembre 2017. Dalla sua storia è stato tratto il docufilm La

tre 8 seguivano collegate dalle aule: oltre 200 studenti hanno

febbre di Gennaro (2020), che gli studenti hanno visto prima

ascoltato con attenzione e tempestato gli ospiti di domande.

di incontrarlo.

Gennaro Giudetti, 29 anni, da oltre dieci anni si occupa di mi-

Il valore da riscoprire – ci ha detto con semplicità - vicino a

grazioni e difesa dei diritti umani in zone di conflitto. L’urgen-

casa o in paesi lontani, è quello della solidarietà, che ci fa

za profonda di non stare a guardare le ingiustizie lo ha spinto

scoprire una comune umanità oltre le differenze.

a mettersi in gioco là dove i diritti umani sono calpestati e

Una solidarietà che anche Operazione Colomba-Corpo non

Prosegue, instancabile, or-

Un’attività che impegna ol-

lo ha portato, giovanissimo, dalla sua Taranto come volon-

violento di pace porta nelle proprie missioni per “accendere

mai da mesi l’impegno della

tre 40 ricercatori, tecnologi

tariato in tante zone di povertà o di guerra fino all’ospedale

una luce su una zona d’ombra” là dove sono violati i diritti

Fondazione Edmund Mach a

e tecnici con sofisticati mac-

umani, come ha raccontato Fabrizio Bettini parlando dei pro-

supporto della sanità trenti-

chinari e tecnologie già pre-

getti non violenti in difesa del popolo Mapuche in Cile, con

na, con oltre 100 mila tam-

senti all’interno della FEM,

i contadini colombiani e i pastori palestinesi. Un messaggio

poni analizzati in totale (al

normalmente utilizzati per

che i ragazzi hanno sentito particolarmente vero, per la dife-

20 novembre), da luglio più

svolgere ricerca internazio-

sa della terra e della dignità di un lavoro tanto simile a quello

di 1000 al giorno raccolti dal

nale sulla biodiversità ge-

per cui stanno studiando.

Laboratorio di Microbiologia

netica animale e vegetale.

L’incontro è stato proposto dalla Biblioteca in collaborazione

e Virologia dell’Ospedale S.

I risultati sono trasmessi

con la Fondazione Demarchi per la Settimana dell’accoglien-

Chiara di Trento nella batta-

telematicamente al Labora-

za 2020, nell’ambito del percorso di Educazione civica e Cit-

glia contro la diffusione del

torio del S. Chiara di Trento

tadinanza.

virus SARS-cov2-2019.

dove vengono validati.

FOTONOTIZIA

RECENSIONI

Ricerca FEM sulla fauna selvatica

SCOPAZZI DEL MELO Stato attuale della ricerca APFELTRIEBSUCHT Aktueller Stand der Forschung

Radiocollari e fototrappole nei boschi della Valle di Cembra

dello

www.fmach.it/Servizi-Generali/Editoria

Il volume raccoglie i risulta-

panoramica

stato

tecnici e scientifici dei ri-

ti di oltre 6 anni di attività

dell’arte della ricerca, con

cercatori coinvolti come la

di ricerca e sperimentazio-

numerosi spunti di appro-

microbiologia, la fisiologia

ne condotti nell’ambito di

fondimento, sugli scopazzi

vegetale, l’entomologia e le

progetti che hanno visto

del melo, una delle fito-

scienze ambientali a livello

coinvolti la Fondazione Ed-

plasmosi più dannose per

molecolare, macroscopico

mund Mach e il Centro di

questa coltura, ampiamen-

e geografico.

Sperimentazione Laimburg

te presente in Trentino Al-

Il volume è disponibile in

e realizzati con il contributo

to-Adige. Il lavoro ha quindi

tre lingue, italiano/tedesco

di APOT, del Consorzio mele

riunito le competenze e le

(versione a stampa) e in-

Alto Adige e della Provincia

conoscenze dei due istitu-

glese (versione online) su

autonoma di Bolzano.

ti di ricerca, valorizzando

www.fmach.it/Servizi-Gene-

25 autori illustrano una

la varietà dei background

rali/Editoria

Terra di Mach n. 9 - Novembre 2020 - Direttore responsabile Silvia Ceschini - Comitato redazione Ivano Artuso, Erica Candioli, Silvia Ceschini, Claudio Ioriatti, Alessandra Lucianer, Floriana Marin, Romina Menapace, Flavio Pinamonti, Annapaola Rizzoli - Hanno collaborato Panagiotis Arapitsas, Ivano Artuso, Luigi Bertoldi, Paolo Fontana, Alessandra Lucianer, Marica Sartori, Marco Stefanini, Gianmaria Trenti Fotografie FEM (Ufficio stampa, Natali, Panato), Co.Di.Pra. - Direzione e Amministrazione Fondazione E. Mach, San Michele all’Adige (TN); Via E. Mach 1 - ufficio.stampa@fmach.it - Progetto grafico e impaginazione IDESIA, Trento - Stampa Stampa Sud Srl, Lamezia Terme (CZ) - Registrazione Tribunale di Trento n. 1 del 02.03.2018 - Chiuso in redazione 20 novembre 2020.

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01

- Speciale FEM Lotta biologica alle specie aliene

FEM Lotta biologica alle specie aliene

Drosophila suzukii: 2,5-3,0 mm

Halyomorpha halys: 12-17 mm

Il Trentino in prima linea nei progetti nazionali e nella rete internazionale

FEM in prima linea contro cimice asiatica e Drosophila suzukii Il moscerino asiatico dei piccoli frutti, Drosophila suzukii, e la

la possibilità di immettere sul territorio italiano specie e

si avvale anche di importanti collaborazioni internazionali.

cimice asiatica, Halyomorpha halys, sono entrambe specie

popolazioni non autoctone per la lotta biologica e indivi-

Per fornire ai cittadini informazioni precise e aggiornate

aliene invasive originarie dell’Asia orientale. Fuori dal loro

dua le procedure da seguire per ottenere l’autorizzazione

sugli sviluppi del progetto è stata messa a punto una in-

areale originario, ed anche in Trentino, sono diventate i fito-

al rilascio. Sulla base di tali sviluppi e grazie agli investi-

tensa campagna di comunicazione sfruttando i molteplici

fagi chiave nei nostri principali agroecosistemi causando in-

menti in competenze e strutture presenti a San Michele e

canali della FEM.

genti danni economici. Per far fronte quindi a queste minac-

ad un finanziamento specifico della Provincia autonoma

La tematica è stata affrontata con comunicati stampa,

ce la Fondazione Edmund Mach si è attivata in prima linea

di Trento, il gruppo di lavoro sulla lotta biologica si è or-

format televisivi, social network, notiziari istituzionali e

con gruppo operativo per il coordinamento di tutte le atti-

ganizzato in un vero progetto triennale chiamato SWAT,

tecnici per il mondo agricolo. È stato creato anche un sito

vità di ricerca e sperimentazione in corso su questo tema.

acronimo di Samurai Wasps Action Team.

web dedicato che contiene dettagliate informazioni sul

Inoltre, sulla spinta delle emergenze fitosanitarie causate

Il progetto prevede di sviluppare innovativi programmi

progetto, sulla biologia degli insetti e sulle strategie di con-

dalle specie aliene una nuova normativa nazionale è sta-

di lotta biologica classica su vasta scala. SWAT è rappre-

tenimento attualmente disponibili. Il sito, continuamente

ta recentemente promulgata (D.P.R. 5 luglio 2019 n. 102).

sentato nei tavoli nazionali in cui si stanno discutendo le

aggiornato, è raggiungibile dalla home page del sito FEM o

La nuova legge, dopo anni di chiusura totale, contempla

strategie di lotta biologica alla cimice ed alla drosophila e

all’indirizzo: https://lottabiologica.fmach.it.

Contrastare parassiti e malattie delle piante utilizzando insetti antagonisti

Lotta biologica per un’agricoltura sostenibile

Emergenze sanitarie e impegno della PAT Giulia Zanotelli*

Il principio alla base della lotta biologica è semplice: contra-

Agricoltura

sostenibile

e

sophila suzukii.

stare parassiti e malattie delle piante utilizzando delibera-

metodi alternativi alla chi-

A questo proposito, si ri-

tamente organismi viventi antagonisti. Il concetto si rifà ai

mica sono una parte im-

corda che la Provincia au-

complessi rapporti di antagonismo che regolano le popo-

portante dell’attività della

tonoma di Trento è stata

lazioni delle varie specie negli ecosistemi naturali e si pone

Fondazione Edmund Mach,

la prima a livello nazionale

l’obiettivo di gestire in maniera efficace la capacità degli

come da mandato dell’ese-

ad elaborare e ad adottare

organismi benefici di ridurre le attività dei fitofagi dannosi

cutivo provinciale. Ricerca-

un Piano provinciale di con-

entro limiti ambientali, legali ed economici.

tori, tecnologi e tecnici sono

trasto alla cimice asiatica, in

Quando applicata con successo, la lotta biologica consente

quotidianamente impegna-

stretta collaborazione con

di ridurre o addirittura eliminare l’impiego di fitofarmaci,

ti in rete con altri istituti

le amministrazioni comuna-

risultando una tecnica sostenibile per l’ambiente e sicura

nazionali, europei e inter-

li, il mondo agricolo ed altri

per gli operatori agricoli ed i consumatori. Di contro, per es-

nazionali nello sviluppo di

soggetti interessati e con la

sere eseguiti correttamente, gli interventi di lotta biologica

classica, in cui per contrastare fitofagi esotici arrivati acci-

tecnologie a supporto della

consulenza tecnico-scien-

richiedono competenze specifiche di chi li applica, precisi

dentalmente in un nuovo paese e qui privi di antagonisti

lotta biologica. Una impo-

tifica della Fondazione Ed-

piani sperimentali ed una conoscenza approfondita della

specifici, si introducono uno o più antagonisti dallo stesso

stazione, questa, sostenuta

mund Mach.

biologia della specie utilizzata.

luogo di origine del parassita. In questo ambito alla FEM è

con convinzione dalla Giun-

Tale documento di pro-

Gli interventi seguono due linee di azione fondamentali;

stato attivato un intenso programma di lotta biologica clas-

ta provinciale, che ha stan-

grammazione, da subito

la prima prevede interventi mirati alla protezione ed il po-

sica alla cimice asiatica, Halyomorpha halys, ed al moscerino

ziato sul 2020 oltre 900.000

tradotto in azioni concrete

tenziamento degli antagonismi già presenti in campo (es.

dei piccoli frutti, Drosophila suzukii. Il programma prevede

euro di risorse dedicate, in

di attuazione delle singole

rispetto delle buone pratiche agricole). La seconda consi-

l’importazione, la moltiplicazione ed il rilascio sul territo-

modo particolare, a soste-

misure, contiene una serie

ste nel rilascio programmato di antagonisti che, inseren-

rio provinciale di antagonisti specifici dei due fitofagi, con

nere un’azione strutturata

di indicazioni per la lotta a

dosi nell’agroecosistema, ne divengono forza regolatrice di

l’obiettivo di abbassare le loro popolazioni al di sotto delle

di contrasto alla diffusione

questo insetto particolar-

controllo. È questo il caso della cosiddetta lotta biologica

soglie di danno in maniera durevole nel tempo.

di cimice asiatica e Dro-

>> segue a pag. 4


02

- Speciale FEM Lotta biologica alle specie aliene Completati i rilasci per il 2020 dei parassitoidi Trissolcus japonicus e Trissolcus mitsukurii

Vespa samurai in campo per contrastare la cimice asiatica La cimice asiatica è in grado

nei confronti della cimice.

di arrecare notevoli danni a

La predisposizione di un

numerose colture agrarie,

impianto di quarantena ha

in particolare alle piante

messo all’avanguardia in

da frutto. Durante il 2019

Italia anche dal punto di vi-

le perdite economiche sul

sta infrastrutturale.

territorio

sono

Durante il monitoraggio sul

state stimate tra i 600 ed i

territorio nel 2019 sono sta-

700 milioni di euro e l’inva-

te rinvenute le prime popo-

sione della cimice è ormai

lazioni naturali dei principa-

considerata la più grande

li parassitoidi esotici della

emergenza fitosanitaria mai

cimice, Trissolcus japonicus

accaduta in tempi recenti in

e Trissolcus mitsukurii. Nel

Italia.

2020 è iniziato, invece, il

nazionale

la

vero e proprio programma

provincia di Trento, la sua

di lotta biologica con l’alle-

Per

quanto

riguarda

prima segnalazione risale al 2016, e da allora ha mostrato

una

vamento, grazie al primo

Trissolcus japonicus: 1,15-1,85 mm

prezioso nucleo di microvespe da moltiplicare arrivato

continua

espansione sul territorio,

to messo in campo tutte le

di automatizzare l’analisi

che hanno mostrato un’ef-

gie è oggetto di studio la

dal CREA, e poi il rilascio del-

insediandosi in tutte le

proprie energie e compe-

dei dati di campionamen-

ficacia solo parziale, sono

tecnica dell’insetto steri-

la vespa samurai in seguito

principali

melicole.

tenze per far fronte a que-

to raccolti dai tecnici e di

in fase di valutazione una

le. Il gruppo operativo del

all’autorizzazione ricevuta

La cimice è diventata una

sto grave problema. Oltre

sviluppare un programma

serie di metodi alternativi,

progetto SWAT ha però de-

dai ministeri competenti.

presenza abituale anche

alle attività informative e

di “citizen science” in cui si

come le trappole a fero-

ciso di moltiplicare i propri

La sfida è appena iniziata,

nei centri abitati, soprat-

di monitoraggio tradizio-

tiene conto delle segnala-

moni già sul mercato con

sforzi sulla lotta biologica

ma i risultati già ottenuti

tutto nel corso dell’autun-

nale, è stata ad esempio

zioni e delle raccolte effet-

segnali vibrazionali e/o di-

classica, ritenendola il me-

nel 2020 con un ampio co-

no quando si aggrega e

messa a punto un’appli-

tuate dai cittadini.

verse architetture in grado

todo più efficace, sosteni-

ordinamento

cerca riparo nei manufatti

cazione per smartphone,

Per quanto riguarda la di-

di migliorare l’efficacia di

bile e duraturo, ed il perno

permettono di guardare al

umani. La FEM ha da subi-

BugMap, che ha permesso

fesa, oltre ai mezzi chimici,

cattura. Tra le biotecnolo-

della

futuro con ottimismo.

aree

25 mila individui di cimice allevati

strategia

integrata

territoriale

13.000 vespine allevate per i lanci

lizzate a fini sperimentali

nitoraggio territoriale della

o reintrodotte nell’alleva-

cimice asiatica ha permes-

mento di cimice asiatica. Il

so di identificare le aree

lavoro proseguirà nel pe-

idonee per il rilascio. In

riodo

autunno-invernale

tali aree, sono stati indivi-

con la raccolta di adulti di H.

duati habitat semi-naturali

halys svernanti, fino ad ora

(siepi, incolti, aree boscate

più di 1.000. Questi indivi-

ai margini delle aree colti-

dui verranno forzatamente

vate) che grazie al ridotto

sottoposti a temperature

input chimico, permettono

invernali e poi primaverili, il

l’insediamento degli indi-

che consentirà una ripresa

vidui rilasciati. Nelle aree

Durante il 2020 sono sta-

permesso di produrre circa

precoce della produzione di

Grazie all’elevata fecondità

nell’allevamento FEM sono

selezionate sono stati ef-

ti allevati presso le nostre

4.700

(composte

ovature nella primavera del

(ogni femmina di T. japoni-

stati prodotti più di 13.000

fettuati 3 rilasci, tra giugno

strutture circa 25.000 indi-

ognuna da circa 28 uova),

2021, permettendo così di

cus è in grado di produrre

individui. Le microvespe

e agosto. In ogni punto e

utilizzate

principalmente

avere presto e abbondante-

circa 80 uova) e al breve

samurai allevate per i rila-

per ogni rilascio sono stati

per la moltiplicazione di T.

mente il substrato di molti-

tempo di sviluppo di due

sci appartengono al ceppo

liberati circa 100 femmine

japonicus e le restanti uti-

plicazione dei parassitoidi.

settimane, in soli tre mesi,

fornito dal CREA-DC. Il mo-

e 10 maschi.

vidui adulti di cimice, di cui oltre 18.000 consegnate da cittadini volontari. Ciò ha

ovature

Difesa 2020 e controlli in campo

Monitoraggio post rilascio

tero territorio provinciale.

vespe dal punto di rilascio

Nel 2020 il danno medio

è stata valutata anche gra-

è stato del 1,7 per cento,

zie all’esposizione di ovatu-

a fronte di 1.310 controlli

re sentinella, cioè prodotte

effettuati dai tecnici della

in allevamento ed esposte

Fondazione Edmund Mach,

per alcuni giorni nei siti di

nonostante la stagione an-

rilascio.

ticipata, con insetti usciti

Tali attività sono state svol-

dallo svernamento 40 gior-

te in collaborazione con di-

ni prima rispetto al 2019 e

versi centri di ricerca ed uni-

con un’espansione della ci-

versità italiane, membri del

mice verso nuovi areali.

tavolo cimice coordinato

Questo risultato è attribui-

dal CREA-DC. I risultati preli-

La difesa dalla cimice asia-

se (principalmente a sud di

bile alle sinergie messe in

Prima e dopo ogni rilascio

ben distribuiti nel territo-

minari confermano l’effica-

tica nella stagione 2020 si

Trento, in Val del Sarca e

campo con i produttori e al

di T. japonicus, sono state

rio, sono state effettuate ri-

cia degli individui rilasciati

è conclusa in modo netta-

nella bassa val di Non) ave-

coinvolgimento degli ambiti

svolte attività di monito-

cerche a tempo di ovature

nel localizzare e parassitiz-

mente migliore rispetto al

va raggiunto punte pari al

extra-agricoli e del setto-

raggio, utili a valutare l’in-

di cimice asiatica e di altri

zare ovature di cimice asia-

2019, quando il danno nel-

30 per cento, con una me-

re viticolo nel fronteggiare

sediamento delle microve-

pentatomidi. La capacità di

tica e nel diffondersi sul

le zone a maggiore interes-

dia del 5,6 per cento sull’in-

questo insetto.

spe in Trentino. In venti siti,

spostamento delle micro-

territorio.


03

- Speciale FEM Lotta biologica alle specie aliene Leptopilina japonica e Ganaspis brasiliensis protagonisti del programma di lotta biologica

La sinergia di due parassitodi contro la Drosophila suzukii proget-

un dossier da presenta-

to SWAT (Samurai Wasps

re agli organi ministeriali.

Action

finanziato

L’obiettivo principale per

dalla Provincia autonoma

il 2021 sarà quello di otte-

di Trento, la Fondazione

nere l’autorizzazione al ri-

Edmund

pone

lascio di G. brasiliensis. Ciò

l’obiettivo di attuare un

permetterà di passare alle

programma di lotta biolo-

successive fasi di moltipli-

gica che riduca in manie-

cazione, rilascio sul terri-

ra significativa le popola-

torio e verifica dell’attività

zioni di D. suzukii su scala

del parassitoide.

territoriale, allentando la

La rete di monitoraggio

pressione esercitata dal

messa in campo da FEM

fitofago sulle coltivazioni

ha inoltre consentito di in-

di ciliegio e piccoli frutti e

dividuare la presenza sul

permettendo agli agricol-

territorio provinciale di L.

Nell’ambito

del

Team)

Mach

si

tori di controllarlo efficacemente con programmi

Leptopilina japonica: 1,5-1,75 mm

japonica, altro antagonista

Ganaspis brasiliensis: 1,5-1,75 mm

specifico di D. suzukii, introdotto accidentalmente

di difesa integrata, senza lazioni tanto da renderlo

sa su vari fronti, attivando

Nel corso del 2020 la Fon-

la del Territorio e del Mare.

attraverso gli stessi canali

straordinari.

un problema trascurabile

l’iter per l’importazione di

dazione Edmund Mach si

Successivamente è stato

con cui è arrivato il mosce-

Per raggiungere questo ri-

per gli agricoltori locali.

G. brasiliensis, considerato

è dotata di laboratori di

importato G. brasiliensis

rino asiatico.

sultato è necessario utiliz-

Studi recenti suggeriscono

il principale antagonista di

quarantena per la deten-

presso la nuova struttura

La presenza di questo

zare uno o più antagonisti

che Leptopilina japonica e

D. suzukii, e monitorando

zione di organismi non au-

di quarantena, dove è su-

secondo parassitoide è

specializzati su D. suzukii.

Ganaspis brasiliensis sono

costantemente il territorio

toctoni, un requisito fon-

bito partito lo studio atto

incoraggiante in quanto

Nei luoghi di origine del

candidati migliori per i pro-

provinciale per individua-

damentale per ottenere i

a valutare l’impatto che il

nelle sue zone di origine

moscerino sono stati in-

grammi di lotta biologica.

re eventuali introduzioni

permessi di importazione

parassitoide avrebbe se

agisce in sinergia con G.

dentificati vari parassitoidi

Per ottenerli la Fondazio-

accidentali dei parassitoidi

da parte del Ministero

liberato

brasiliensis nel limitare il

che ne riducono le popo-

ne Edmund Mach si è mos-

in questione.

dell’Ambiente e della Tute-

volto alla compilazione di

ricorrere

a

trattamenti

Importato il parassitoide Ganaspis brasiliensis

nell’ambiente

e

D. suzukii.

Scoperto il parassitoide Leptopilina japonica

vorare con specie aliene. La

rinvenuti i primi esemplari

popolazione di G. brasilien-

di Leptopilina japonica, pa-

sis importata è originaria

rassitoide asiatico in grado

del Giappone ed appartiene

di attaccare efficacemente

al ceppo più specializzato

lo stadio larvale di D. suzukii.

su D. suzukii. Al momento

Nel corso del 2020 un’esten-

in FEM sono in corso studi

siva attività di monitoraggio

di laboratorio per definire

ha consentito di stabilirne

le potenzialità del parassi-

l’ampia diffusione sul terri-

toide e testarne l’impatto

torio trentino. I ritrovamenti

sugli organismi locali, al fine

hanno permesso di ufficia-

di verificare che la sua libe-

lizzare la prima segnalazio-

Ad agosto è stato importato

è stato possibile grazie alla

razione non provochi alcun

Il traffico globale di merci

dannose per l’agricoltura,

ne del parassitoide a livello

il parassitoide G. brasilien-

presenza delle nuove strut-

danno ecologico. È stata

risulta essere la principale

anche i loro nemici natura-

europeo. La sperimentazio-

sis dai laboratori del CABI,

ture di quarantena, che

inoltre avviata una ricerca

via di introduzione di spe-

li vengano introdotti negli

ne in FEM proseguirà con la

istituto di ricerca svizzero

hanno reso FEM uno dei

per definirne un protocollo

cie aliene invasive in nuove

stessi ambienti.

valutazione della capacità di

specializzato nel controllo

pochi enti a livello italiano

di allevamento massale ra-

aree territoriali. Spesso ac-

Nel 2019 presso un ciliege-

biocontrollo sulle popolazio-

biologico. Il trasferimento

in grado di detenere e la-

pido ed economico.

cade che oltre alle specie

to in Val d’Adige sono stati

ni di D. suzukii.

Il monitoraggio sul territorio

Strategie in campo e prospettive future

rature miti non si è verifica-

esotici ritenuti più specifi-

ta l’esplosione demografica

ci ed efficaci nel controllo

che puntualmente si verifi-

biologico. Ciò sarà perse-

ca. Le grandi popolazioni di

guito mediante l’impiego

adulti sviluppatesi a maggio

di trappole sentinella, la ri-

nel fondovalle hanno pro-

cerca attiva dei parassitoidi

lungato la loro permanenza

in campo e l’incubazione di

e concentrato le infestazioni

frutta infestata da ospiti

a queste altitudini, iniziando

incolti e selvatici. In labo-

solo a luglio lo spostamento

ratorio verrà conclusa la

verso quote superiori alla

predisposizione del dossier

ricerca di un clima più favo-

per l’ottenimento dell’au-

Il monitoraggio evidenzia per

lazione svernante ereditata

revole. Quindi il ciliegio nelle

Le

descritte

almeno nel breve periodo.

torizzazione al rilascio di

il 2020 livelli di popolazione e

dal 2019, sopravvissuta ad

zone collinari ha subìto una

sull’applicazione della lot-

In seguito a questi sviluppi,

G. brasiliensis e, se tale

infestazioni su ciliegio, frago-

un ennesimo inverno dalle

pressione più contenuta. Un

ta biologica nei confronti

FEM, oltre al consueto mo-

autorizzazione arriverà in

la e piccoli frutti che risultano

temperature miti. Un altro

decorso estivo mite, con fre-

di D. suzukii ci consentono

nitoraggio della presenza

tempo, sarà predisposta

di media/alta intensità. Alla

momento chiave è stato il

quenti piogge, ha favorito at-

di prospettare un futuro

di D. suzukii, intensificherà

una strategia di rilascio e

base del successo evolutivo

mese di giugno, durante il

tacchi consistenti di D. suzukii

più sereno per i produtto-

la ricerca sul territorio dei

di verifica del suo effettivo

vi è stata la notevole popo-

quale a causa delle tempe-

su fragola e piccoli frutti.

ri, se non immediatamente

parassitoidi

insediamento.

novità

qui

indigeni

ed


04

- Speciale FEM Lotta biologica alle specie aliene L’impatto delle specie esotiche sugli ecosistemi

Perché siamo invasi dalle specie aliene? I meccanismi dell’economia globale espongono sempre

anche l’eradicazione di una specie invasiva non è attuabi-

più le comunità locali al rischio di invasione da parte di

le e spesso l’unica possibilità di limitarne la dannosità è

nuovi parassiti e patogeni. Questo fenomeno è uno dei

quella di integrare la sua presenza nell’ecosistema delle

maggiori fattori di rischio per l’agricoltura, l’ambiente e la

aree invase mediante il rilascio controllato di antagonisti

biodiversità. Insetti e patogeni sono spesso introdotti in

specifici dei quali si conosce l’efficace azione di controllo

nuove zone attraverso gli scambi commerciali e turistici

nelle zone di origine.

ed il loro insediamento è facilitato dai cambiamenti clima-

In questo senso il controllo biologico è un’arma potente,

tici in atto.

anche se non facilmente gestibile, richiedendo una no-

Quando si parla di specie altamente invasive come il mo-

tevole preparazione tecnica di chi la applica. Il controllo

scerino e la cimice asiatica è fondamentale tenere pre-

biologico classico prevede l’importazione dalle zone di

sente che il motivo principale della loro proliferazione è

origine del fitofago dei suoi antagonisti, con l’obiettivo di

l’assenza di limitatori naturali specializzati, sia predatori

acclimatarli e riprodurre le condizioni che ne consentono

che parassitoidi, nelle zone invase. L’intervento umano, at-

la naturale regolazione della popolazione.

traverso i classici mezzi di controllo (es. insetticidi, cattura

È fondamentale, inoltre, tenere in considerazione che alcu-

per l’identificazione delle strategie di controllo più adatte.

massale) o di protezione delle colture (es. reti), può abbas-

ni organismi, pur non ancora presenti nei nostri ambienti,

Queste azioni richiedono un approccio multidisciplinare e

sare temporaneamente la presenza del fitofago in campo,

costituiscono una seria minaccia ed hanno una elevata pro-

la cooperazione tra i paesi colpiti e quindi l’utilizzo di risorse

ma sicuramente non è in grado di risanare lo squilibrio

babilità di essere introdotti accidentalmente. Se è proba-

e competenze importanti che dovrebbero essere messe a

ecologico creatosi a seguito dell’arrivo del fitofago. A parte

bilmente impossibile evitarne l’ingresso, rimane comunque

disposizione in tempi rapidi. Anche su questo aspetto FEM

rari esempi, per lo più relativi a zone circoscritte (es. isole),

fondamentale attuare programmi per la diagnosi precoce e

ed il progetto SWAT stanno ponendo attenzione.

Progetto SWAT: chi siamo Al progetto coordinato dalla Fondazione Edmund Mach lavorano ricercatori, tecnologici e tecnici del Centro Ricerca e Innovazione, Centro Trasferimento Tecnico e del Centro Agricoltura Alimenti Ambiente (UniTrento-FEM). Gianfranco Anfora, Gino Angeli, Michele Berti, Giacomo Borri, Serena Chiesa, Loris Chini, Marco Deromedi, Lorenzo Felin, Luca Gallimbeni, Alberto Grassi, Claudio Ioriatti, Elisabetta Leonardelli, Alexis Marchesini, Valerio Mazzoni, Rudy Mottes, Claudio Panizza, Tommaso Pantezzi, Simone Puppato, Gerardo Roselli, Valerio Rossi Stacconi, Marica Scala, Monica Sofia, Livia Zapponi. Ha collaborato Anna Eriksson nell’ambito del progetto E-STAR del bando PAT “I comunicatori STAR della scienza”.

«Messo in campo uno sforzo importante per fornire agli agricoltori trentini risposte efficaci e, per quanto possibile, tempestive»

Emergenze sanitarie e impegno della PAT >> segue da pag. 1 zie ad un’intensa attività

siti distribuiti sul territorio

scerino che si nutre del-

presentazione dello studio

ne delle piante infette.

di sperimentazione e di al-

trentino. L’obiettivo di me-

la polpa dei piccoli frutti.

del rischio che valuti l’im-

Esprimo soddisfazione per

levamento e condotta con

dio – lungo termine è quello

Infatti, proprio lo scorso

patto del parassitoide sugli

lo sforzo importante che si

l’avvallo e la collaborazione

di favorire il raggiungimen-

mese di maggio, il Ministe-

ecosistemi locali in caso di

sta mettendo in campo per

delle competenti struttu-

to dell’equilibrio naturale.

ro delle Politiche Agricole

liberazione sul territorio.

fornire agli agricoltori tren-

re governative nazionali,

Rispetto, invece alla lotta

Alimentari e Forestali ha

Tale studio è un requisito

tini risposte efficaci e, per

nell’ambito dello specifico

alla Drosophila suzukii, va

concesso

l’autorizzazione

fondamentale per ottenere

quanto possibile, tempesti-

progetto per la lotta bio-

rimarcato il fatto che FEM

alla

ad

introdurre

l’autorizzazione al rilascio e

ve, nella ricerca di soluzioni

logica SWAT, inserito nel

ha recentemente ritrovato

esemplari di Ganaspis dai

verrà presentato alle auto-

che possano, in particolare

programma nazionale di

sul territorio provinciale la

laboratori del CAB Interna-

rità preposte entro la pri-

attraverso la lotta biologi-

lotta biologica coordinato

Leptopilina japonica, un pa-

tional, importante centro di

mavera 2021.

ca, garantire la tutela del-

dal CREA, ha potuto già nei

rassitoide alieno in grado

ricerca svizzero con cui FEM

Alta è l’attenzione anche

le produzioni rispetto agli

mesi scorsi concretizzare i

di contrastare la Drosophi-

si coordina a livello inter-

sul tema della Flavescenza

attacchi di parassiti prove-

lanci dell’insetto antagoni-

la suzukii. Questo, assieme

nazionale nell’ambito della

dorata dove FEM e Consor-

nienti da altri paesi.

mente dannoso per l’agri-

sta della cimice, la vespa sa-

ad un altro parassitoide, il

lotta alla Drosophila suzukii.

zio Vini del Trentino stanno

coltura, tra le quali, quella

murai. Complessivamente,

Ganaspis brasiliensis, con-

Attualmente è in corso la

portando avanti un’azione

centrale è costituita proprio

la Fondazione ha realizzato

sentirà di aprire nuove

sperimentazione nelle cel-

intensiva di monitoraggio a

dal controllo biologico. A

tre cicli di lanci dell’insetto

prospettive nell’ambito del

le di quarantena della FEM.

cui si accompagnano inter-

questo riguardo, FEM, gra-

antagonista in numerosi

controllo biologico del mo-

Il prossimo passo sarà la

venti tempestivi di rimozio-

FEM

* Assessore all’Agricoltura, Foreste, Caccia e Pesca della Provincia autonoma di Trento

Supplemento a Terra di Mach n. 9 - Novembre 2020. Direttore responsabile Silvia Ceschini - Hanno collaborato: Gianfranco Anfora, Serena Chiesa, Erica Candioli, Silvia Ceschini, Loris Chini, Alberto Grassi, Claudio Ioriatti, Floriana Marin, Valerio Mazzoni, Claudio Panizza, Simone Puppato, Valerio Rossi Stacconi, Monica Sofia, Giulia Zanotelli, Livia Zapponi - Fotografie: FEM (Ufficio Stampa, Natali). Chiuso in redazione 20 novembre 2020.


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