Agosto 2018
02
Periodico di cultura tecnico-scientifica della Fondazione Edmund Mach
ALL’INTERNO SPECIALE
VITE E VINO FEM Zootecnia e A PAG. 4 Lattiero-Caseario
Comprendere le problematiche delle api per tutelare apicoltura, ambiente e agricoltura
Ape da miele bene comune Paolo Fontana
La Carta di San Michele all’Adige è un documento scientifico che affronta una tematica emergente e cioè la tutela del patrimonio genetico dell’ape mellifica. Affrontare in modo specifico questo tema non vuole sminuire gli effetti delle altre problematiche delle api e dell’apicoltura: la riduzione della flora apistica, l’impatto degli agrofarmaci e gli effetti >> segue a pag. 2 dell’acaro Varroa destructor e di alcune nuove patologie.
Apicoltura
Il grande successo dell’incontro Smart Farming & Food
Sinergia tra ricerca e industria
La Carta di San Michele
Lo scorso 21 giugno si è
gremito la sala conferenze
alimentare, dalle tecniche
svolto, a San Michele, l’even-
del Palazzo Ricerca e Co-
innovative di lotta biologica
to intitolato “Smart farming
noscenza e hanno animato
allo studio del valore nutri-
Andrea Segrè*
& food: Dialogo tra ricerca e
una serie di incontri B2B per
zionale dei prodotti agroali-
impresa sull’uso intelligen-
approfondire le innovazio-
mentari trentini. La giornata
L’«Appello per la tutela del-
te di suolo, acqua, prodotti
ni in corso di realizzazione
è poi proseguita con due
la biodiversità delle sotto-
agricoli e cibo”, organizzato
nel Sistema Trentino del-
tavole rotonde, coordinate
specie autoctone di Apis
dalla Fondazione Edmund
la ricerca. L’evento è stato
da Agostino Cavazza, alla
mellifera Linnaeus, 1758 in
Mach e HIT-Hub Innova-
aperto dal direttore genera-
presenza dell’assessora pro-
Italia» ha ottenuto due gran-
zione Trentino. L’evento ha
le, Sergio Menapace, che ha
vinciale alla ricerca, del pre-
di risultati. Il primo è aver
raccolto un successo che è
illustrato le attività di ricerca
sidente FEM, Andrea Segrè,
affrontato in modo appro-
andato oltre le aspettative:
della FEM in ambito agroali-
di Nicola Svaizer, vicepresi-
fondito e dettagliato uno
più di 130 persone prove-
mentare: dall’agricoltura di
dente vicario dell’Associa-
specifico problema - la con-
nienti da tutta Italia hanno
precisione alla tracciabilità
>> segue a pag. 2
Agostino Cavazza
servazione genetica dell’ape da miele - fornendo una solida base scientifica sulla quale intavolare un dialogo tra le parti interessate al tema, ognuna nel rispetto del suo ruolo. Il secondo è aver stimolato la nascita di un’ampia rete di istituzioni scientifiche che, in sinergia,
Presentato ai produttori il progetto EFH
Dieta mediterranea alpina: parte lo studio clinico Silvia Ceschini
hanno redatto un consensus
E’ stato presentato al mondo produttivo dell’ Euregio il pro-
paper unico nel suo genere.
getto Ambiente Alimenti e Salute (EFH- Environment, Food
La
Edmund
and Health), progetto coordinato da FEM che punta a pro-
Mach ha dato pieno soste-
muovere l’invecchiamento in salute e la lotta all’obesità del-
gno scientifico e logistico
la popolazione dei tre territori dell’Euroregione.
a questa stesura collettiva,
Il progetto coinvolge nove centri di ricerca in ambito Euregio
oltre che all’organizzazione
con le Provincie di Trento, Bolzano e Innsbruck e la collabo-
del convegno del 12 giugno.
razione del GECT Euregio Tirolo-Alto Adige-Trentino. Con il
Il documento parte da una
coinvolgimento delle aziende sanitarie di Trento e Bolzano
traccia elaborata dai nostri
saranno somministrati per sei mesi tre tipi di dieta a 249
entomologi e poi comple-
soggetti obesi suddivisi in tre gruppi di età compresa tra 18
>> segue a pag. 2
>> segue a pag. 2
Fondazione
02 Il grande successo dell’incontro Smart Farming & Food
Sinergia tra ricerca e industria >> segue da pag. 1 zione Artigiani Trentino e di
Granarolo, Menz&Gasser e
di ricerca delle aziende.
Marcello Lunelli, in rappre-
Trentingrana-Concast han-
L’evento è poi proseguito
sentanza di Confindustria
no discusso di temi legati a
con una serie di incontri di
Trento. Nella prima, alcune
digitalizzazione, intelligenza
approfondimento tra le in-
importanti aziende legate al
artificiale, tracciabilità, big
dustrie partecipanti e grup-
modo agricolo, quali Agri-
data nella produzione e nel
pi di ricercatori del Sistema
soing, Apot, Cantine Ferra-
controllo qualità nel settore
Trentino della Ricerca, che
ri, Olivetti, hanno discusso
alimentare, ma anche di at-
si sono confrontati sulle
delle nuove possibilità e ap-
tenzione al benessere, alla
innovazioni più recenti in
plicazioni di agricoltura di
salute e alla sostenibilità
corso di realizzazione in
precisione e Internet delle
sociale, economica e am-
ambito agricolo, e di tra-
cose. Nella seconda, azien-
bientale, ed infine, di fabbi-
sformazione, distribuzione
de alimentari quali Barilla,
sogno di nuove tecnologie e
e consumo alimentare.
Presentato ai produttori il progetto EFH
Apicoltura
Dieta mediterranea alpina: parte lo studio clinico
La Carta di San Michele >> segue da pag. 1
>> segue da pag. 1 e 65 anni, tra cui appunto una dieta “mediterranea alpina”
restrizione calorica 2 giorni non consecutivi alla settimana
cioè una dieta che segue i principi della dieta mediterra-
e una dieta mediterranea alpina. Tra gli alimenti regionali
tata, con un intenso – e fi-
quello trentino, ricco di per-
nea, coniugandola tuttavia con prodotti tipici della filiera
sono inclusi minestrone di verdure con segale e farro (con
siologicamente complesso -
sonalità illustri e di appas-
agro-alimentare alpina. L’obiettivo finale è valutare e com-
verdure della Val di Gresta, IGP e cereali Regiokorn), vellu-
lavoro collettivo dalla quasi
sionati di attività apistica.
prendere i risultati ottenibili con i tre diversi approcci clinici
tata di verdure, crauti, pesce di fiume (trota e salmerino al-
totalità degli esperti italiani,
Perciò il nome “Carta di San
alla gestione dell’obesità. Il presidente FEM, Andrea Segrè,
pino), olio extravergine di oliva del Garda Trentino, mele e
con il supporto di apicoltori
Michele all’Adige”, e la scelta
ha sottolineato che “in questo progetto, che è perfettamen-
snack di mela, formaggi magri (Trentingrana e/o Spressa)
sensibili a questa tematica.
di ospitare la presentazione
te in linea con le priorità europee, i produttori locali non
e yogurt magro (Latterie Alto Adige), carne rossa, snack a
Il testo, che è stato tradotto
e la firma, non è casuale. Il
sono semplici fornitori di alimenti bensì veri e propri part-
base di piccoli frutti, snack a basso indice glicemico con noci
in inglese per essere condi-
fulcro del documento è che
ner coinvolti nella progettazione e nell’innovazione”.
del Bleggio. Ogni paziente sarà sottoposto a varie valuta-
viso fuori dai nostri confini,
l’ape, essendo un anima-
Le diete consistono in una dieta tradizionalmente ipocalori-
zioni (clinica, dietetica, funzionalità intestinale, ecc.) e dovrà
diventa ora il punto di par-
le selvatico, è patrimonio
ca, una dieta cosiddetta mima digiuno in cui si ha una forte
praticare una moderata attività fisica.
tenza per future proposte
di tutti e in quanto tale va
ed azioni tecniche, sia nel
tutelato, anche per assicu-
campo della conservazione
rare prosperità economica
della biodiversità sia dell’a-
all’apicoltura e garantire le
picoltura a tutti i livelli.
produzioni
La scelta di metterci in pri-
visione che rientra in pieno
ma linea su questa azione
nell’approccio
trae origine dal lungo im-
della salute unica e globale
Sei mesi sono trascorsi dall’attivazione del primo Corso
primo bilancio del corso è oltremodo positivo e gli studenti
pegno tecnico e scientifico
tra esseri umani, animali e
di Alta Formazione Professionale Tecnico superiore della
potranno partire per l’esperienza formativa all’esterno e i
dell’Istituto agrario sul tema
ambiente.
produzione, trasformazione e valorizzazione della filiera
successivi praticantati individuali con la certezza di poter
ed ha radici in un territorio,
* Presidente FEM
Agri-food comparto bevande, ed è tempo di bilanci e rilanci.
applicare le nuove competenze acquisite.
Partiamo dai bilanci: la prima parte del Corso ha visto gli
Veniamo dunque ai rilanci. Alla luce del successo della pri-
studenti apprendere le nozioni fondamentali della chimica
ma edizione e dal confronto tenuto con esperti del settore è
degli alimenti, della fisiologia della nutrizione e della qualità
emerso che il settore agroalimentare bevande è un mondo
delle materie prime per poterle poi applicare alle materie
conosciuto ma ancora con ampi campi da esplorare e per
più professionalizzanti quali le diverse tecniche di distilla-
farlo occorre: entusiasmo, voglia di apprendere, intrapren-
zione, la birrificazione e la trasformazione della frutta in
denza per provarci e passione; qualità che sono richieste
molteplici derivati (puree, succhi, sidro ecc.). Anche se è pre-
per i futuri studenti che a partire dal mese di agosto po-
maturo affermarlo possiamo sostenere che l’entusiasmo
tranno iscriversi alla seconda edizione che inizierà a genna-
che ha accompagnato l’apertura del Corso e l’aspettativa sia
io 2019. Ad agosto di fatto si aprirà la possibilità di iscriversi
dei Corsisti che degli operatori sono state ripagate. Difatti
alla nuova edizione che manterrà quanto di buono fatto
attraverso anche molteplici esperienze pratiche esterne le
nella prima, cercando di migliorarsi. Qualsiasi informazione
conoscenze apprese sono state impiegate nelle produzio-
si può reperire sul sito www.fmach.it/CIF o presso la segre-
ne di derivati trasformativi di pregevole qualità. Pertanto il
teria di Corso.
agricole.
Una
2^ edizione corso per Tecnico superiore Agrifood
Corso bevande, iscrizioni aperte Andrea Panichi
OneHealth
Comprendere le problematiche delle api per tutelare apicoltura, ambiente e agricoltura >> segue da pag. 1
Ape da miele bene comune
Molte ricerche hanno dimostrato che a peggiorare gli effet-
quindi localmente produttive. La Carta di san Michele non
nismo chiave per la conservazione della biodiversità. Com-
ti di queste gravi problematiche potrebbe essere proprio
vuole però dettare delle soluzioni, ma offrire una base di
prendere tutte le cause del declino delle api mellifiche è
il depauperamento genetico dell’ape mellifica. I problemi
discussione per quanti dovranno occuparsi da un punto di
fondamentale per garantire il ruolo di questo organismo
legati a questa situazione si sono aggravati notevolmen-
vista pratico della tutela delle api e dell’apicoltura. Questo
fondamentale; ruolo che va molto al di là delle produzioni
te negli ultimi decenni in seguito all’avvento della Varroa.
documento parte dalla considerazione che l’ape mellifica
apistiche ed anche del servizio di impollinazione fornito
Questo parassita ha infatti provocato in Europa una vasta
non è un animale domesticato, dato che l’uomo non ne
alla frutticultura. L’apicoltura dovrebbe dunque riceve-
e generalizzata scomparsa delle popolazioni ferali (quel-
controlla l’alimentazione e la riproduzione, ma piuttosto
re sostegno e aiuto anche per il suo ruolo ambientale e
le che vivono in natura) di ape mellifica che avevano da
un elemento della biodiversità. L’apicoltura non è dunque
quindi sociale. Per questo la Fondazione Edmund Mach si
sempre interagito geneticamente con le api gestite dagli
una vera e propria attività zootecnica ma qualcosa di uni-
è fatta portavoce di una tematica, che pur non essendo
apicoltori. Lo scambio genetico tra api ferali e gestite prov-
co, di più grande. L’ape mellifica, principale impollinatore
semplice da affrontare, sarà basilare per garantire la sal-
vedeva a restituire agli apicoltori quei caratteri di “rusticità”
delle nostre flore spontanee, oltre che di moltissime piante
vaguardia della specie Apis mellifera, dell’ambiente, dell’a-
capaci di rendere le api ben adatte ad un dato territorio e
coltivate, anche quando è gestita dall’apicoltura, è un orga-
gricoltura e, ovviamente, dell’apicoltura.
03 Un nuovo modello di tesi per la laurea in viticoltura ed enologia
Sempre ricca l’attività della biblioteca
“Coltiva” il tuo futuro
Dalle Cattedre ambulanti agli ebooks
Ilaria Pertot
Alessandra Lucianer
In un mondo dove il cam-
mento sulla tematica, sono
ricaduta sul territorio. Inol-
A seconda delle loro attitu-
Conclusi anno scolastico ed esami di stato, aule e corridoi
biamento è sempre più
posti di fronte ad un quesi-
tre gli studenti sono stimo-
dini gli studenti potranno
dell’Istituto agrario si svuotano e la Biblioteca, come ogni
rapido, si rendono neces-
to scientifico proposto dal
lati a confrontarsi con pro-
sceglie tra tre opzioni. In-
estate, rimane aperta al pubblico dal lunedì al venerdì con
sarie competenze nuove
mondo produttivo, dall’in-
blemi concreti del mondo
fatti, sono previste tre ma-
orario 8.30-12.30.
e grande flessibilità, unite
dustria o da ricercatori e
viti-enologico e gli output
cro-tipologie di progetto:
Oltre ad attività riservate alla ricerca e al trasferimento tec-
alla capacità di cogliere
devono mettere a punto un
ottenuti sono facilmente
ricerca, industriale, agrono-
nologico della Fondazione, la Biblioteca offre tutti i servizi
velocemente le novità. L’e-
progetto di ricerca o spe-
trasferibili nel modo reale.
mico/enologico.
presenti nelle biblioteche del Sistema provinciale, tra cui con-
laborato finale (tesi di lau-
rimentazione che porti ad
sultazione, consulenza bibliografica, prestito locale e interbi-
rea) diventa per lo studente
una soluzione o risposta a
bliotecario, mettendo a disposizione anche dell’utenza ester-
di viticoltura ed enologia il
questo quesito. Ciascuno
na la propria documentazione specializzata. Le informazioni
primo vero momento in cui
svilupperà un pacchetto di
sul patrimonio bibliografico sono liberamente accessibili in
è chiamato a mettersi in
lavoro del progetto gene-
rete: consultando il Catalogo Bibliografico Trentino (CBT) è
gioco in un contesto reale
rale, mantenendo quindi
possibile verificare non solo la presenza e la disponibilità al
di ricerca e sperimentazio-
un’individualità del lavoro
prestito di ogni documento, ma anche le date di arrivo dei
ne. Oltre alla tradizionale
di tesi, ma in un ambito di
fascicoli dei periodici in corso di abbonamento o l’esistenza
modalità di predisposizio-
progettualità comune. Gli
di edizioni digitali, sia dei libri che delle riviste. Molti i libri e gli
ne dell’elaborato finale, il
studenti sono inoltre coin-
abbonamenti relativi a zootecnia e tecnologia casearia.
Centro Agricoltura Alimenti
volti attivamente in tutte
www.fmach.it/biblioteca
Ambiente
sperimen-
le fasi: dalla progettazione,
tando una nuova formula.
all’esecuzione, fino alla pre-
L’approccio
sta
l’in-
sentazione dei risultati. Il
dividuazione di gruppi di
prevede
coinvolgimento delle azien-
6-12 studenti interessati a
de nella formulazione del
trattare una specifica tema-
‘quesito scientifico’ e la loro
tica. Gli studenti, dopo aver
partecipazione durante tut-
ricevuto
to il progetto ne amplifica la
un
approfondi-
Lo Studio coordinato da FEM in Europa
Zecche, modelli avanzati per stimare il rischio Roberto Rosà, Valentina Tagliapietra, Annapaola Rizzoli La zecca dei boschi, Ixodes ricinus, è un parassita ampia-
Un saggio molecolare rapido per il riconoscimento delle varietà
mente diffuso nel territorio della provincia di Trento, in par-
L’eterno dilemma: Pinot bianco, grigio o nero?
ticolare negli ambienti forestali e di margine, dal fondovalle
Silvia Vezzulli
Le malattie più note che possono essere trasmesse dalla
fino a circa 1400 m s.l.m. zecca dei boschi sono la Borreliosi di Lyme e l’encefalite da
Attualmente l’identificazio-
sti (es. Pinot grigio in Italia)
famiglia dei Pinot (Vezzulli
il set internazionale di nove
zecche (TBE). La prima, causata dalla spirocheta Borrelia
ne delle varietà di vite è re-
hanno superato in rilevan-
et al. 2012) e l’esercizio di
microsatelliti, usati per l’i-
burgdorferi s.l., è diffusa in tutto il territorio trentino con
alizzata mediante marcato-
za commerciale il genotipo
approfondimento in altre
dentificazione delle varietà
una prevalenza stimata nelle zecche attorno al 15%. La tem-
ri microsatellite, efficaci nel
originario dal quale sono
varietà di rilievo (Migliaro
di vite, è stato integrato con
pestiva rimozione della zecca è una prevenzione sufficiente
distinguere i vitigni ma non
derivati.
et al. 2014), la ricerca si è
due marcatori aggiuntivi as-
ad evitare l’infezione in quanto dal momento in cui la zecca
i loro mutanti somatici. Tra
Presso il Centro Ricerca e
focalizzata sullo sviluppo
sociati alla perdita parziale
inizia ad alimentarsi fino all’effettiva trasmissione del bat-
i mutanti somatici della vite,
Innovazione della FEM, da
di un saggio molecolare
o totale di antociani nella
terio passano almeno 24 ore. L’unico trattamento consiste
quelli per il colore dell’uva
anni Silvia Vezzulli e colla-
che fosse utile per il ricono-
bacca.
nella terapia antibiotica. La TBE, invece, è una malattia mol-
sono tra i più noti e studiati.
boratori cercano di carpire
scimento rapido del Pinot
Per disporre di uno stru-
to più pericolosa che colpisce il sistema nervoso ed è cau-
È importante ricordare che
tutti i segreti del locus del
grigio, del Pinot bianco e
mento molecolare non solo
sata da un virus, la cui prevalenza nelle zecche è comunque
alcune varietà ancestrali e
colore della bacca, adden-
di altri mutanti derivati da
attendibile ma anche con-
molto più bassa, circa lo 0,1%.. A partire da gennaio 2018
molto diffuse hanno serie
trandosi in dettagli moleco-
varietà native a bacca nera.
veniente, il nuovo metodo è
per i residenti in provincia di Trento per la TBE è disponibile
complete di mutanti per
lari e sfidando il mondo del-
A questo scopo, in stretta
stato testato su DNA purifi-
un vaccino efficace e gratuito.
il colore, come il Pinot, il
le mutazioni. Dopo la pietra
collaborazione con Daniele
cato e grezzo, isolato sia da
La Fondazione Mach da molti anni svolge attività di ricerca
Grenache, il Cabernet Sau-
miliare rappresentata dallo
Migliaro e Manna Crespan
foglia che da legno. (Miglia-
sull’ecologia di questo parassita affiancando attività di mo-
vignon, e che alcuni di que-
studio di genetica fine sulla
del CREA-VE di Conegliano,
ro et al. 2017).
nitoraggio sul territorio a dettagliate indagini di laboratorio. I dati raccolti, vengono integrati e processati utilizzando modelli matematici e statistici avanzati che risultano parti-
Alla FEM innovativi metodi e tecnologie di conservazione della frutta
colarmente utili per valutare la distribuzione e la dinamica
Frigoconservazione, un modello in Europa
delle zecche sul nostro territorio e per stimare il rischio di
Livio Fadanelli
La Fondazione Mach, all’interno di un progetto europeo
incontrare una zecca infetta. (EDENext) recentemente concluso, ha coordinato un cam-
Da sempre a San Michele all’Adige si è prestata attenzione
delle migliori e più innovative tecnologie e metodi di conser-
pionamento estensivo che ha coinvolto diversi paesi (Italia,
alle tematiche inerenti pre e post-raccolta dei prodotti orto-
vazione. Il sistema Cooperativo, che via via si è modificato
Germania, Slovacchia, Repubblica Ceca e Ungheria). I risul-
frutticoli trentini. Un centro di sperimentazione e ricerca con
in organizzazioni sempre più grandi ed efficienti ha saputo
tati di questo lavoro sono stati recentemente pubblicati
adeguati impianti e celle di piccole dimensioni ha consentito
trarre dalla Sperimentazione applicata e dalla consulenza
sulla rivista scientifica International Journal of Environmental
fin dagli anni ‘60 di affrontare il rivoluzionario metodo della
specialistica, indubbi vantaggi sia in termini economici che
Research and Public Health ed hanno evidenziato che la den-
conservazione dei prodotti agricoli con l’impiego del freddo e
soprattutto per la riconosciuta qualità dei prodotti ortofrut-
sità di zecche infette varia molto a seconda del patogeno
delle atmosfere controllate. La regione Trentino Alto Adige in
ticoli, ed in particolare delle mele conservate ormai per oltre
considerato in relazione alle condizioni climatiche e al tipo
tal senso ha fatto scuola e tutt’oggi è punto di riferimento per
10-11 mesi dalla raccolta. Quello messo in atto in questi anni
di habitat considerato.
la ricerca e l’applicazione a livello industriale e commerciale
è in effetti un sistema integrato in cui i gruppi di lavoro dedicati che hanno operato, hanno saputo mantenere un forte e stretto collegamento con i settori operativi: cooperative e associazioni di produttori, imprese ed aziende private, intrecciando forme di collaborazione costruttiva, trasferendo loro i risultati ottenuti dalla sperimentazione e fornendo servizi e consulenza. Il settore della conservazione della nostra provincia è cresciuto notevolmente in questi ultimi 35 anni: oggi è competitivo a livello mondiale, il modello tecnologico e le soluzioni tecniche e gestionali qui adottate sono esportate ovunque, gode di buona salute ed è pronto ad affrontare nuove sfide future.
04 NEWS ED EVENTI Dalla “bisnonna” selvatica della vite i geni della resilienza
RECENSIONE
Meeting del progetto VIOLIN sull’olio di oliva
I suoli delle Valli del Noce A cura di Duilio Porro, Giacomo Sartori, Maria B. Venturelli
La vite selvatica possiede
A Riva del Garda si è svol-
Il volume raccoglie i risulta-
delle peculiarità “innate” che,
to di recente un meeting di
ti di un progetto realizzato
se recuperate attraverso il
presentazione delle attività
con il supporto economico
miglioramento genetico, po-
del primo anno del progetto
di Melinda e delle Casse ru-
trebbero conferire maggiore
“VIOLIN” finanziato dalle fon-
rali della Val di Non e orien-
resilienza alla vite domestica
dazioni bancarie nel bando
tato allo studio del suolo
per quanto riguarda le sfide
“AGER2”.
quale strumento per la ge-
del cambiamento climatico. Lo dimostra uno studio coordi-
Il progetto VIOLIN - Valorizzazione dei prodotti Italiani derivan-
stione ottimale del frutteto,
nato dai ricercatori del Centro Agricoltura Alimenti Ambiente,
ti dall’OLiva attraverso tecniche analitiche INnovative – vuo-
mettendo in correlazione la
struttura accademica congiunta Università di Trento - Fonda-
le valorizzare l’olio extravergine di oliva italiano, riutilizzare i
pianta con il terreno e l’am-
zione Edmund Mach (C3A) in collaborazione con l’Università
sottoprodotti della trasformazione, promuovere una cultura
biente in cui è inserita.
della California, pubblicato sulla rivista del gruppo Nature
dell’olio italiano di qualità.
Il consistente lavoro, inizia-
“Horticulture Research”.
to nel 2006 è stato sviluppato in varie fasi, a partire dall’elaborazione della carta dei
FEM e APOT, 11 anni di sinergia
Zanzare aliene, le strategie di controllo di LEXEM
pedopaesaggi e sua fotointerpretazione, dai rilievi di campagna per l’assegnazione delle unità tipologiche di suolo fino alle analisi di laboratorio su suolo, foglie e frutti, recuperando anche una serie di analisi storiche fin dagli anni 80,
È stato formalizzato il pro-
Uno studio pubblicato su
alle analisi climatiche, agli studi sul bilancio idrico della col-
gramma dei servizi 2018 tra
Scientific Reports, condot-
tura e ai rilievi biologici per la valutazione della fertilità del
Apot e la FEM. Il programma
to dai ricercatori del Cen-
suolo. La caratterizzazione territoriale dei suoli quindi, dal
dei servizi 2018 è articola-
tro Dondena dell’Università
punto di vista pedologico e agronomico (chimico-fisico), tra-
to in 21 schede e prevede il
Bocconi di Milano in colla-
mite le complesse relazioni esistenti con le piante di melo in
contributo dei produttori per
borazione con la FBK, FEM,
essi coltivati, soprattutto per gli aspetti legati alle dotazioni
oltre 300.000 €. Le attività
Istituto Zooprofilattico Spe-
nutrizionali, idriche e biologiche, non solo contribuisce alla
spaziano da interventi a supporto del sistema di certificazione
rimentale delle Venezie e l’Istituto Superiore di Sanità di
definizione delle tipicità esistenti, ma è strumento per for-
e all’esecuzione dei controlli previsti per la produzione integra-
Roma, ha confermato scientificamente le migliori strategie
nire indicazioni tecnico-operative utili ad agricoltori e tecni-
ta fino ad iniziative più specificatamente indirizzate a validare
per il controllo delle zanzare aliene ovvero la combinazio-
ci. Finalizzare al meglio le produzioni, anche in funzione di
ed implementare soluzioni tecniche che migliorino la compa-
ne di larvicidi, adulticidi e rimozione dei siti di riproduzione
cultivar diverse, in condizioni pedoclimatiche simili è la base
tibilità ambientale della produzione melicola.
delle zanzare.
per una maggiore sostenibilità della coltura. Il volume, costituito da 325 pagine, conta la collaborazione di 13 autori. Dotato di un consistente apparato iconografi-
Mela e salute, il percorso dei polifenoli nel corpo umano
co, con mappe e immagini a corredo, include un corposo allegato con la descrizione sintetica delle Unità tipologiche di suolo rilevate nello studio attraverso le principali caratte-
Una ricerca condotta dalla
ristiche pedologiche ed agronomiche in termini idrologici e
FEM in collaborazione con
nutrizionali.
il CREA, finanziata dal pro-
http://www.fmach.it/Servizi-Generali/Editoria
getto Ager Melo, pubblicata sulla prestigiosa rivista Food Research Internatio-
FOTO NOTIZIA
nal, ha scoperto le complesse trasformazioni dei polifenoli in 110 forme chimiche
Superquark di nuovo alla FEM
biodisponibili all’organismo umano evidenziando il ruolo decisivo del microbiota intestinale nell’azione benefica di
Fernando Lunelli intervistato presso l’impianto ittico sul tema pesci di allevamento e progetto Sushin
questi composti bioattivi. I risultati forniscono informazioni essenziali per mappare la nutri-cinetica, ossia il transito nel corpo umano delle molecole che possono avere una reale attività protettiva sulla salute dell’uomo.
Azienda agricola e nuove superfici
A Denno una nuova azienda sperimentale Flavio Pinamonti Piné, esposto verso Est ad una quota di circa 650 metri, al
to di acqua irrigua e alla predisposizione di una recinzione
limite del bosco sul basso versante del monte Corno. Mor-
anti-selvaggina.
fologia, conformazione orografica e natura dei suoli testi-
La destinazione d’uso della superficie agricola è stata con-
moniano una chiara origine da deposito glaciale, dal quale
cordata con gli sperimentatori del CTT e del CRI e prevede
è nato un terreno a tessitura franco-limosa, con scheletro
una serie di campi sperimentali che saranno completati en-
comune, subalcalino, calcareo, di buona fertilità chimica,
tro il 2020. Il primo impianto è stato realizzato nella prima-
compatto e caratterizzato da scarse proprietà drenanti. Dal
vera del 2017 mediante la messa a dimora di un ettaro di
punto di vista climatico ed altimetrico ci troviamo in una
frutteto a parete (Galant, Golden biasse, Fuji biasse) nell’am-
Da una decina di anni la FEM stava cercando una nuova
zona rappresentativa delle frutticoltura della Val di Non,
bito del progetto MePS (meleto pedonabile sostenibile). Nel
azienda in Val di Non, dove poter ampliare ed integrare le
nonostante la vicinanza del versante montuoso che riduce
2018 si è proceduto estendendo il frutteto pedonabile (Re-
attività sperimentali tradizionalmente condotte a Maiano.
l’insolazione nelle ore pomeridiane.
netta, Fuji, Golden pianta singola) ed introducendo alcune
Dopo un’analisi delle diverse opzioni che si sono via via pre-
Ai fini della trasformazione in frutteto si è proceduto ad
nuove selezioni di interesse locale (Gradisca, Sweetango,
sentate, ad inizio 2017 il CdA ha preso una decisione defini-
un importante intervento di bonifica agraria finalizzato
Kizuri). Nel biennio 2019-2020 verranno completati gli im-
tiva: la scelta è caduta su un prato permanente di 4,5 ettari
all’iniformazione delle pendenze, alla realizzazione di un’a-
pianti con alcune nuove selezioni FEM, con la realizzazione
preso in affitto dal Comune di Denno, che ne è proprietrario.
deguata rete di drenaggi, al ripristino di un muro a secco
di un sistema fisso per l’esecuzione dei trattamenti, e con
Si tratta di un terrazzo sub-pianeggiante situato in località
risalente al periodo austro-ungarico, all’approvvigionamen-
l’installazione di reti multifunzionali.
Terra di Mach n. 2 - Agosto 2018 - Direttore responsabile Sergio Menapace - Caporedattore Silvia Ceschini - Comitato redazione Ivano Artuso, Erica Candioli, Marco Dal Rì, Claudio Ioriatti, Alessandra Lucianer, Floriana Marin, Flavio Pinamonti, Annapaola Rizzoli - Hanno collaborato Agostino Cavazza, Livio Fadanelli, Andrea Panichi, Ilaria Pertot, Annapaola Rizzoli, Roberto Rosà, Andrea Segrè, Valentina Tagliapietra, Silvia Vezzulli - Fotografie Archivio FEM, Ufficio Stampa, M.Brega, G.Cavulli - Direzione e Amministrazione Fondazione E. Mach, San Michele all’Adige (TN); Via E. Mach 1 - ufficio.stampa@fmach.it - Progetto graficoe impaginazione IDESIA, Trento - Stampa Tipografia Esperia, Lavis (TN) - Registrazione Tribunale di Trento n. 1 del 02.03.2018 - Chiuso in redazione 3 agosto 2018.
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01
- Speciale FEM Zootecnia e Lattiero-Caseario
FEM Zootecnia e Lattiero-Caseario Focus sulle attività nel comparto
L’impegno di formazione, ricerca e trasferimento tecnologico a supporto del comparto zootecnico e lattiero-caseario
Zootecnia, settore strategico per il territorio alpino Sergio Menapace* La zootecnia riveste un ruolo strategico in Trentino. Non
percorsi specifici, potenziati negli ultimi anni. In primis con
in ambito di produzione dei foraggi, alimentazione degli
tanto e solo per quanto incide sulla produzione lorda ven-
laboratori di trasformazione e lavorazione dei prodotti
animali e sanitaria che dal punto di vista economico. Men-
dibile agroalimentare, per la quale si colloca al terzo po-
agricoli derivati dalla zootecnia, dalle carni alla caseifica-
zione generale meritano anche le attività in ambito ittio-
sto, dopo frutticoltura e viticoltura, quanto piuttosto per la
zione, un’attività che risulta fortemente interconnessa con
coltura e dell’apicoltura.
forte valenza in funzione del mantenimento dell’ambiente
la promozione e la vendita, tipica del mondo agrituristico.
Per quanto riguarda la ricerca abbiamo diversi progetti
montano, con esternalità positive di elevato valore eco-
In questo contesto vanno inserite anche le iniziative in par-
impostati al fine di favorire e mantenere la biodiversità,
nomico in quanto “bene ambientale”. Questo comparto
tnership con il mondo produttivo, come i tirocini didattici a
la funzionalità e il benessere degli allevamenti zootecni-
svolge, infatti, un ruolo essenziale nella gestione, sicurezza
Malga Juribello, con le scuole alberghiere, o ancora la par-
ci; sfruttando anche, negli ultimi anni, le conoscenze delle
idrogeologica e vivibilità, del territorio e nella manutenzio-
tecipazione ad eventi divulgativi. L’importante ruolo che
cosiddette scienze “omiche” per lo studio delle proprietà
ne del “paesaggio culturale” alpino, con importanti impatti
viene attribuito alla zootecnia sarà concretizzato anche in
nutritive di alimenti come latte, formaggi e derivati, e dei
anche nel settore turistico. Si tratta di oltre 1.100 aziende,
una stalla didattica per mettere a disposizione degli stu-
loro effetti benefici sull’organismo umano, piuttosto che
con un buon tasso di giovani, che allevano circa 45.000 bo-
denti una realtà dove imparare e sperimentare le gestioni
favorire la valutazione accelerata dei riproduttori nonchè
vini di cui 25.000 da latte oltre che ovini, caprini ed equidi
zootecniche.
“supportare la verifica e il possibile controllo“ dei predatori.
per complessivi oltre 90.000 capi; coltivando circa 100.000
Dal punto di vista del trasferimento tecnologico sono in
Tutte le attività formative, di sperimentazione e ricerca in
ettari tra prati e pascoli con la pratica dell’alpeggio estivo.
corso attività innovative con la partnership del mondo zoo-
sintesi citate hanno l’obiettivo di migliorare la sostenibilità
La Fondazione Mach è impegnata, da tempo, a supportare
tecnico e del consorzio di difesa (in tema di fondi assicu-
complessiva del settore zootecnico.
anche questo comparto. Dal punto di vista formativo con
rativi) oltre ad una attività di supporto e consulenza sia
* Direttore generale FEM
Centro Trasferimento Tecnologico Metodi moderni e tecniche avanzate per analizzare la filiera
Dalla stalla al formaggio, tecnici a supporto di ogni fase della filiera Per il Centro Trasferimento Tecnologico occuparsi di zo-
Il prato come mezzo di produzione del foraggio, fonte di
otecnia oggi significa affrontare con metodi moderni di
tipicità dei prodotti locali, va gestito in maniera razionale a
lavoro e tecniche avanzate di indagine le sfide presenti in
partire dalla concimazione fino alla raccolta del fieno. Un
ogni fase della filiera, a partire dal benessere animale, le-
valido aiuto proviene dalla spazializzazione dei fascicoli
gato ad una dieta bilanciata e a strutture di stalla adeguate
aziendali all’interno di sistemi geo-informativi (GIS), che
e confortevoli, alla qualità e salubrità del latte, pre-requi-
consente di disporre di un database integrato e dinamico,
sito per le lavorazioni successive e per conferire qualità e
dal quale estrarre informazioni utili.
tipicità ai prodotti caseari.
Maturazione accelerata del letame e tecnologie collauda-
Protocolli per la prevenzione delle principali patologie, te-
te come la digestione anaerobica vengono proposte dai
stati e attualmente in uso nell’attività di consulenza spe-
tecnici per migliorare le caratteristiche agronomiche dei
cialistica agli allevamenti bovini e ovicaprini, permettono
reflui e per la loro valorizzazione, riducendo sia l’impatto
di ridurre gli interventi medici e di semplificare la gestione
ambientale che i conflitti sociali talvolta emergenti.
igienico-sanitaria, al fine di limitare il ricorso ad antibiotici
Tra le prossime sfide l’individuazione di soluzioni per ridur-
ed altri prodotti igienizzanti ad impatto ambientale.
re la dipendenza dalla variabilità meteorologica (fienagio-
Ma non basta: oggi l’allevatore è consapevole che la sua
ne) e il miglioramento agronomico del prato introducendo
azienda è inserita in un contesto ambientale sensibile e
il concetto di progettazione del prato sembrano essenziali
prezioso, che egli stesso contribuisce a mantenere ma che
per ridurre i costi per l’acquisto degli alimenti e migliorare
al contempo deve rispettare.
la sostenibilità economica delle aziende.
02
- Speciale FEM Zootecnia e Lattiero-Caseario Centro Ricerca e Innovazione Studi e ricerche su zootecnia e lattiero-caseario
Sotto la lente le proprietà nutritive degli alimenti e il benessere animale
Viaggio nei progetti FEM Trentingrana
positive collegate.
Il progetto PEI “Interven-
In particolare, le innovazio-
ti innovativi ed integrati a
ni riguardano la valutazio-
supporto della qualità e
ne e la gestione efficiente
valore della filiera del Tren-
dei pascoli per la conser-
Il Centro Ricerca e Innovazione della FEM, primo centro
della malattia in bovini di razze tipiche trentine. Il progetto
tingrana” che vede come
vazione della biodiversità,
One Health Italiano, promuove il concetto di salute come
TrentinCla sulla Biodiversità Microbica del latte da alpeggio
capofila CONCAST, ha tra i
il miglioramento del valore
bene primario da tutelare e valorizzare anche in termini di
e da valle (i risultati saranno presentati il 20 settembre al 6°
suoi obiettivi lo sviluppo di
pastorale e la capacità di
attrattività del territorio in un contesto globale. Salute non
congresso AITEL di Trento) è finalizzato invece, allo studio
metodologie innovative per
sequestro del carbonio, la
solo umana, ma anche degli animali e dell’ambiente che ci
della biodiversità microbica del latte da alpeggio e da valle.
il controllo qualità e l’elabo-
gestione degli animali sul
ospita, considerate le numerose relazioni che intercorrono
Nell’ambito di questo progetto sono stati effettuati dei cam-
razione di nuove strategie
pascolo per ottimizzare gli
tra questi tre comparti principali.
pionamenti di latte da vacche stabulate presso un’azienda
per la valorizzazione della
aspetti quantitativi, qualita-
Al centro ricerca FEM vengono condotti numerosi studi fi-
agricola della Val di Sole. La biodiversità del latte delle stesse
produzione, in particolare
tivi e tecnologici della pro-
nalizzati ad esaminare, con metodi innovativi, le proprietà
vacche è stato confrontato a valle e in alpeggio a Malga Juri-
sviluppando e testando un
duzione, la copertura dei
nutritive degli alimenti anche di origine animale (latte, for-
bello. Il latte in alpeggio risulta molto più ricco microbiologi-
protocollo di controllo della
fabbisogni alimentari, il be-
maggi e derivati) e dei loro effetti benefici sull’organismo
camente di quello prodotto dalle stesse vacche a valle e, in
qualità basato sulla combi-
nessere e la salute animale.
umano, in particolare del suo microbioma. Vengono inoltre
particolare, ci sono evidenze di specie batteriche più utili dal
nazione di analisi strumen-
I risultati agronomici e zoo-
condotti studi finalizzati a garantire la sicurezza alimentare
punto di vista tecnologico e più salutari nel latte di alpeggio.
tali e valutazioni sensoriali
tecnici
e la tutela del benessere animale. Tra questi numerosi studi
e indagando la percezione
anche mediante l’impiego
si citano, ad esempio, alcuni progetti finanziati dalla Fonda-
del Trentingrana da parte
di tecnologie satellitari e
zione Caritro come il progetto Mastirisk contro la mastite.
dei consumatori. Ulteriori
droni, sensori applicati agli
Questa malattia nei bovini da latte è causa di significative
attività prevedono la defini-
animali e altri sensori fissi,
perdite economiche per le aziende zootecniche. Le attuali
zione di nuove strategie per
nonché di innovativi model-
cure si basano su intensi trattamenti antibiotici che, oltre a
il controllo dei fagi, che pos-
li di analisi di tali dati (zoo-
dimostrarsi talvolta inefficaci, possono contribuire alla diffu-
sono causare gravi perdite
tecnia di precisione).
sione dell’antibiotico-resistenza tra le comunità batteriche.
economiche per la manca-
Da qui la necessità di sviluppare trattamenti tempestivi e/o
ta fermentazione del siero,
Redditività colture prative
alternativi che riducano l’utilizzo degli antibiotici. Il progetto
lo studio di un formaggio
Lo studio “Tutela delle red-
prevede l’utilizzo delle più moderne tecniche molecolari per
funzionale-tradizionale os-
ditività delle coltivazioni pra-
analizzare, per la prima volta, i cambiamenti della microflora
sia un formaggio fresco
tive” in collaborazione con
del latte durante lo sviluppo di mastite subclinica, al fine di
addizionato con microrga-
Codipra mira alla determi-
scoprire potenziali indicatori microbici di rischio di sviluppo
nismi selezionati sempre da
nare la stima del danno cau-
prodotti caseari e che dopo
sato da condizioni meteoro-
attente ricerche si sono di-
logiche anomale attraverso
mostrati promettenti per la
un indice climatologico di
Centro Istruzione e Formazione
saranno
ottenuti
produzione di composti bio-
piovosità e attraverso il cal-
La zootecnia è una disciplina di indirizzo ben rappresentata nei piani di studio
attivi salutistici e infine la ri-
colo dell’anomalia della pio-
Dalle lezioni in classe ai tirocini pratici
cerca di un impiego agrono-
vosità nel corso dell’anno.
mico della polvere di siero.
Supporto alle decisioni
Smart Alp
Il progetto DeSMaLF “Sup-
Presso i diversi indirizzi attivati alla FEM la zootecnia è una
che ormai, da diversi anni, è attivo un percorso specifico di
Il progetto PEI SMARTALP
porto alle decisioni per la
disciplina di indirizzo ben rappresentata nei piani di studio
“produzioni animali” in cui è previsto un approfondimento
“Pratiche gestionali innova-
gestione sostenibile della
nell’ambito dei quali viene considerata un settore profes-
teorico-pratico “a tutto tondo” delle problematiche zoo-
tive e strategie di promo-
zootecnia alpina” ha come
sionale molto importante. Basti pensare che gli insegnati
tecniche dell’allevamento bovino ed ovi-caprino. Questo
zione dei prodotti lattie-
obiettivo rafforzare la con-
di Produzioni Animali/Zootecnia (laureati e ITP) sono ben
percorso è frequentato soprattutto dai figli di imprendi-
ro-caseari di alpeggio” che
sulenza tecnico-economica
9 sul totale del corpo docente che conta circa 100 unità.
tori zootecnici e quindi giovani che poi intendono portare
ha come capofila la Federa-
in zootecnia, creando indi-
Chiaramente è necessario fare alcuni distinguo ed analiz-
avanti l’attività imprenditoriale della famiglia. E’ doveroso
zione provinciale Allevatori,
catori e modelli economici e
zare le diverse proposte formative. Partendo dall’Istituto
ricordare inoltre che, già da qualche anno, si è fatto fronte
si prefigge di promuovere il
ambientali di sostenibilità e
Tecnico, infatti, la zootecnia e l’allevamento rappresenta-
alla temporanea mancanza di un stalla didattica (di cui è
prodotto
lattiero-caseario
implementando un innovati-
no “uno zoccolo duro” della formazione all’interno dei per-
prevista la costruzione) mediante una serie di convenzioni
dell’azienda zootecnica di
vo Fondo IST (Income stabili-
corsi delle articolazioni “Produzione e Trasformazione” e
con aziende zootecniche del territorio ed anche con l’Isti-
montagna, valorizzando, ol-
sation Tool - Strumento per
“Gestione Ambiente e Territorio”.
tuto Tecnico agrario di Ora dove i nostri alunni possono
tre alle sue qualità intrinse-
la stabilizzazione del reddi-
In particolare, andando più nel dettaglio, nei due percorsi
attuare tutte le indispensabili esercitazioni pratiche.
che, le molteplici esternalità
to) nel settore zootecnico.
l’impostazione è sostanzialmente diversa in quanto nel pri-
Infine, non certo per importanza, si ritiene necessario ricor-
mo il riferimento è quello di un’azienda zootecnica “tipo”
dare la rilevante proposta di tirocini pratici e di alternanza
mentre nel caso dell’articolazione Gestione Ambiente e
scuola lavoro che, ogni anno, parecchi studenti svolgono in
Territorio il riferimento principale è l’azienda zootecnica di
aziende zootecniche o in malga: queste esperienze di immer-
montagna con implicazioni anche relative alla gestione del
sione nella realtà aziendale hanno una ricaduta formativa su-
pascolo, dell’alpeggio ecc. Per quanto riguarda i corsi di
gli studenti estremamente importante con conseguenze sul-
Formazione Professionale si ritiene importante segnalare
la loro crescita professionale ed anche umana inaspettate.
FERMALGA Più qualità per il formaggio di malga Il progetto Fermalga, nato dalla collaborazione tra FEM e la Camera di Commercio di Trento, ha avuto come obiettivo il miglioramento della qualità del formaggio di malga, a rischio di standardizzazione organolettica, tramite la formulazione di miscele di fermenti lattici autoctoni. Iniziato nel 2011, il progetto ha visto una prima fase sperimentale che ha portato all’isolamento di circa 800 ceppi di batteri lattici da cui sono stati selezionati quelli tecnologicamente più interessanti, seguita dalla fase di consulenza sulle malghe che ha previsto l’ottimizzazione della dose d’inoculo e la verifica di parametri tecnologici e organolettici. Sono state coinvolte una cinquantina di malghe trentine e le caratteristiche positive dei formaggi ottenuti con i fermenti autoctoni sono state evidenziate e premiate anche dalle giurie di esperti Onaf che valutano annualmente i formaggi di malga in occasione di due importanti concorsi organizzati in Trentino e diretti tecnicamente dalla FEM.
Supplemento a Terra di Mach n. 2 - Agosto 2018 Direttore responsabile Sergio Menapace, Caporedattore Silvia Ceschini. Fotografie: Archivio FEM (Ufficio Stampa)