Architetture in Acciaio #13

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13Numero 3€copia1-LO/MI-1commaart.1,n.46,2004febbraio27delLeggein(convertito353/2003D.L.ITALIANEPOSTEa.p.inspedizione-2015SCANDURRA STUDIO | DIETMAR FEICHTINGER ARCHITECTS | A2 STUDIO | ARCHITREND ARCHITECTURE | AIACE - MATTEO BRASCA | ARCHI5 | ARCHLIVING | TEAM CS Aa deletteraacciaioPromozioneFondazionewP Architetture in acciaio

IL VALORE DELLE SINERGIE DI UN GRANDE GRUPPO

TRAVI E PROFILATI DI PALLANZENO: Pallanzeno (VB)

ACOFER PRODOTTI SIDERURGICI: San Zeno Naviglio (BS) Giammoro (ME) San Giovanni Valdarno (AR)

DISIDER: San Giovanni Valdarno (AR) Avezzano (AQ) Nata dall’alleanza strategica tra due importanti player mondiali del settore siderurgico, Duferdofin-Nucor è oggi primario punto di riferimento in Italia e nel mondo per la produzione di travi e di laminati lunghi. La sapiente combinazione di know-how, tecnologie e risorse umane da vita ad un sistema coeso, solido e integrato di aziende, capace di ottenere le massime sinergie per la produzione di laminati a costi competitivi e minimo impatto ambientale. soluzionegroup.com

ACOFER PRODOTTI SIDERURGICI: San Zeno Naviglio (BS) Giammoro (ME)

LE AZIENDE DEL SISTEMA DUFERDOFIN-NUCOR DUFERDOF N NUCOR Giammoro (ME) San Giovanni Valdarno (AR)

20867 Caponago (MB) Italy via delle Gerole 32 tel +39 02 95746270 fax +39 02 95744994 www.cogi.info www.steelmax.it sistema costruttivo a secco ad alte prestazioni Facile da movimentare e rapido da assemblare Versatile nelle sopraelevazioni, ampliamenti, recuperi e nuove costruzioni Testato nei confronti dell’azione sismica e certi cato secondo le normative vigenti Certificato per la resistenza al fuoco, prestazione strutturale ed acustica Eco-sostenibile, riciclabile al 100% Compatibile con i sistemi tradizionali ed ‘a secco’ Integrabile con impiantistica tradizionale ed innovativa Costi e tempi di costruzione definiti e certi R Duferdofin Duferdofin-Nucor srl Via Armando Diaz, 248 25010 San Zeno Naviglio (BS) - Italy Tel. +39 030 21691

DUFERDOFIN-NUCOR: Giammoro (ME) San Giovanni Valdarno (AR) TRAVI E PROFILATI DI PALLANZENO: Pallanzeno (VB) San Zeno Naviglio (BS)

SAN ZENO ACCIAI-DUFERCO: San Zeno Naviglio (BS)

Lo spazio che progettiamo è magneticamente pervaso da queste energie che hanno una struttura sia logica che fisica, una struttura che si confronta con lo stato di gravità della materia con il suo stare a terra, con lo sforzo di stare in piedi e di salire contro il proprio peso.

D’acciaio sono i nervi Questioni di principio: Il mistero che circonda il modo con cui le cose stanno insieme produce un effetto irresistibilmente magico.

Alcune conseguenze: La struttura è posizione di elementi primari nello spazio, è calcolo di base.

La materia è il corpo dell'architettura che rende l'aria e la luce sostanza. Se per gli edifici la metafora del corpo continua, l'acciaio è nervo vivo, cioè rende reale questa metafora in maniera diretta mettendo in tensione le parti, costruendo relazioni tra gli elementi, vive e frementi. Se i progetti sono pensieri solidi, la possibilità di realizzare corpi dalla natura sottile li lascia a metà strada tra pensiero e materia; rimane molto affascinante questa possibilità equilibristica tra idea e realtà tra volontà e possibilità, seducente e commovente; il disegno e il calcolo si fanno cosa, quella cosa che poi confina le figure e determina il mondo visibile.

Nei corpi sottili dell’acciaio si nascondono il fuoco e le tensioni della forza molecolare, filamenti o sottili superfici vibrano in tensione con la gravità, collegano e attivano parti: d’acciaio sono i nervi.

In queste dinamiche si nascondono tensioni e forze che la natura fornisce e “le cose” utilizzano. Di queste forze e di questa struttura che ordina mi colpisce la logica intrinseca e le potenzialità di un meccanismo naturale. Scienza, tecnologia, tecnica indagano la natura della materia per trarne energie e forze per lo sviluppo dell’uomo. Oggi le scienze che studiano la manipolazione di questa struttura profonda sono molto sofisticate e adottano un punto di osservazione molto distante e molto prossimo allo stesso tempo per capire la materia e le sue dotazioni, e così le possibilità di realizzare sistemi complessi con gesti apparentemente semplici. Oggi la scienza e la tecnologia ci consentono di collaborare con la natura e l’ambiente, possono essere intelligenti e chiari per dare gerarchia alle parti del sistema per lasciare che il rapporto tra le cose del mondo sia armonico.

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Un cristallo, un minerale, il modo con cui le persone si dispongono in uno spazio determinato, le masse in movimento, gli sciami, le nuvole, sono strutture in movimento, le parti si relazionano tra loro e producono forme che osserviamo meravigliati. Anche temi sociali più complessi come la politica o lo sviluppo delle grandi città sono anch’esse strutture con logiche complesse e labili in continuo movimento.

Nella struttura si nascondono le ragioni di uno spazio. Lo sforzo dei materiali, le reazioni alle forze naturali costituiscono il rapporto con la natura, questo rapporto dà forma a figure che iniziano a dare forma al vuoto. Questa è un'origine di spazio a cui sempre di più tendiamo riflettendo sull'economia, sulla chiarezza dei gesti progettuali e la loro assimilazione nei luoghi.

Alessandro Scandurra, Scandurra Studio STAHLBAU PICHLER progetta, produce e costruisce in tutta Europa strutture in acciaio e facciate continue. La capacità di dar vita alle architetture più evolute unendo la creatività italiana con la precisione tedesca è la caratteristica peculiare dell’azienda. La ristrutturazione del Palazzo Ex Unione Militare a Roma, progettato dagli architetti Massimiliano e Doriana Fuksas con il loro originale intreccio di geometrie e volumi ne rappresenta la perfetta sintesi. Ulteriori info: www.stahlbaupichler.com ©BassoGiannifoto:

54 IN QUESTO NUMERO SCANDURRA STUDIO EXPO GATE 06 24 ARCHI5 MEDIATECA MONT DE MARSAN ARCHLIVING SEDE URSA ITALIA AIACE | MATTEO BRASCA SEDE GRUPPO GR INFORMATICA 38 42 50 A2 STUDIO SEDE EFFEDUE 30 ARCHITREND ARCHITECTURE VILLA GM 56 TEAM CS STAZIONE CENTRALE DI ROTTERDAM DFA | DIETMAR FEICHTINGER ARCHITECTS PASSERELLE DE LA PAIX 16

DolciniDavideph. EXPO GATE SCANDURRAMILANO STUDIO

Redesco Progetti srl (Ingg. M.E. Giuliani e F. Capsoni) Imprese ATI composta da ICG srl, Stahlbau Pichler srl, Fantin spa e IMG spa Realizzazione strutture metalliche e involucro Stahlbau Pichler srl

RomanoFilippoph.

EXPO

Commessa Realizzazione dell'InfoPoint di Expo 2015 denominatoExpoGate Committente Triennale Servizi srl per conto di Expo spa Progettazione architettonicaedesecutiva Scandurra Studio Progettazione strutturale (fase di concorso, progettazioneedconcettualeesecutiva)

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RomanoFilippoph. Sezione di progetto.

La prima opera inaugurata per Expo 2015, inserita nel contesto storico che vede come sfondo tra i due padiglioni la torre cinquecentesca del Castello Sforzesco, è un'architettura d'acciaio realizzata in 90 giorni di cantiere secondo principi di leggerezza, trasparenza e modularità; caratteristiche che evocano il linguaggio di grandi strutture reticolari e aeree: un’estetica della leggerezza non solo delle forme ma anche dal punto di vista della sostenibilità e dell'impatto ambientale. I due padiglioni dalla forma tronco piramidale hanno una proiezione in pianta di 41 m x 15 m per 19 m di altezza. La struttura portante, che prevede l’utilizzo di 140 tonnellate di acciaio, è realizzata da elementi reticolari bi e tridimensionali costituiti da profili tubolari, interamente a vista, che compongono una struttura spaziale esterna all’involucro costituito da facciate vetrate. L’opera è caratterizzata da un’alta densità di membrature estremamente snelle, combinate a formare uno schema statico semplice e facilmente realizzabile mediante assemblaggio di elementi prefabbricati in officina. Il meccanismo resistente è composto da telai incernierati alla base e incrociati ortogonalmente lungo i due assi principali del volume. Gli elementi costitutivi sono dunque i telai trasversali, i telai longitudinali ed i controventi orizzontali posti in sommità; la loro organizzazione razionale è un insieme strutturale solido, rigido, stabile ed estremamente leggero. L'impiego quasi esclusivo di profili MILANOGATE

RomanoFilippoph.

Marco Clozza

RomanoFilippoph.

1312 tubolari in acciaio di classe S355, è naturale conseguenza dell'utilizzo estensivo di sistemi reticolari ovvero funzionanti mediante impegno assiale delle membrature. Tuttavia, per ottenere la semplicità di sistema, è stato necessario un complesso studio per la definizione delle soluzioni nodali che hanno consentito di velocizzare le operazioni in officina e di montaggio in cantiere. Trattandosi di tubi a sezione circolare è stata indispensabile la progettazione con modellazione solida per lo sviluppo dei vari nodi e per il disegno costruttivo dei singoli elementi che sono stati sagomati con il taglio laser prima di essere assemblati in semiIlavorati.solaial primo piano e in copertura sono costituiti da lamiere grecate in acciaio con getto di formanotubidaHE.travicollaborantecompletamentosupportatidaIPEecolonneinprofiliL’involucroècostituitounastrutturaportanteindiacciaioverniciaticheunastruttura leggera e trasparente. La copertura è costituita da un pacchetto interamente “a secco” composto da lamiera grecata, isolamento, barriera antivapore e lamiera aggraffata. Il piano terra invece è formato da una facciata continua con elementi portanti in acciaio inox e con vetri high performance autopulenti. Gli ulteriori aspetti con cui il progetto ha dovuto confrontarsi sono stati quelli relativi al contesto operativo e alle tempistiche. Essendo nel centro di Milano e sopra al mezzanino della metropolitana, oltre alle verifiche strutturali dell'esistente, sono stati imposti trasporti notturni per evitare il caotico traffico diurno. La razionalità dell’impianto strutturale secondo piani resistenti ortogonali ha permesso il rapido montaggio secondo uno schema autostabile, senza ponteggio, ottenibile accoppiando due telai con elementi di graziequeprovvisoria.Uncontroventaturaprogettodun-dallemolteplicisfidevinteall'impiegodell'acciaio.

RomanoFilippoph.RomanoFilippoph.

RomanoFilippoph.

Feichtinger-FelberBarbaraph.

PASSERELLE DE LA PAIX LIONE, FRANCIA DFA | DIETMAR FEICHTINGER ARCHITECTS

PARC SAINT CLAIR SEZIONI

José Luis Fuentes Progetto strutturale SBP Schlaich Bergermann und Partner GmbH Studi aerodinamici Wacker Ingenieure Costruttore metallico Zwahlen & Mayr (mandataria), SMB Impresa CBR TP, Soletanche Bachy, DR Equipement, Société Lyonnaise CITEOS

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ZimmermannMichaelph. ZimmermannMichaelph.

Viste dell'assemblaggio in situ della passerella. DI

PROGETTO SVILUPPO ORIZZONTALE DELLA PASSERELLA

Sul18 fiume Rodano, a Lione, la “Passerelle de la Paix”, di recente realizzazione congiunge il VI Arrondissement al Parco Saint Clair at Caluire et Cuire, oltre alla celebre Cité Internationale. La passerella ciclopedonale, realizzata in acciaio, attraversa il fiume in un unico arco di 220 m, con una campata principale di 160 m ed un innesto di 60 m sul lato parco. La parte centrale raggiunge gli 8 m in elevazione sopra il fiume. La struttura portante è composta da due archi realizzati con profili tubolari in acciaio, che creano il corrente inferiore, e da travi scatolari metalliche a costituire il corrente superiore. I correnti sono collegati da elementi reticolari anch’essi in acciaio che irrigidiscono la struttura; la composizione delle travi reticolari ha uno sviluppo variabile. Una struttura secondaria, costituita da travi trasversali e longitudinali, forma l’impalcato rivestito in legno chiaro. Scalinate collegate ad elementi a sbalzo permettono di raggiungere il ponte direttamente dalle rive del fiume; gli aggetti “ad arco” sono fissati monoliticamente alle spalle della passerella, larga dai 5 m a livello scale agli 8 metri del centro. Le strutture in acciaio che costituiscono l’ossatura del ponte sono di qualità S355. Il montaggio e l’installazione sono stati effettuati in tre fasi principali. La prima fase ha comportato la costruzione dei diaframmi per le fondazioni, poste a 10, 14 e 20 metri di profondità. Durante questa fase si è provveduto alla realizzazione in officina degli elementi in carpenteria metallica in Svizzera. Il trasporto verso il sito in Francia è stato organizzato in tre viaggi mediante trasporto su gomma. Giunte in LE RHÔNE QUAI CHARLES DE GAULLE PASSERELLE DE LA PAIX LIONE, FRANCIA Committente Communauté Urbaine de Lyon - Grand Lyon Progetto architettonico DFA | Dietmar Feichtinger Architects Capogruppo architettonicoprogetto

ZimmermannMichaelph.

Viste della passerella.

La Citè Internationale sullo sfondo. PIANTA

ZimmermannMichaelph.

Vista dall’impalcato.

Feichtinger-FelberBarbaraph. ZimmermannMichaelph.

Monica Antinori

ZimmermannMichaelph.ZimmermannMichaelph.

2322cantiere, le estremità dei correnti dell'arco principale, lunghe fino a 16 m, sono state assemblate e saldate in situ. Le diagonali e le altre strutture sono state trasportate in un secondo momento. La parte centrale dell’arco è invece arrivata sul luogo in un unico troncone. Le tre sezioni di passerella sono state quindi assemblate in loco e varate in un unico elemento. La seconda fase è iniziata con l'installazione del sistema portacavi temporaneo sulla sommità. Martinetti ad alta prestazione sono stati utilizzati per sollevare la struttura in acciaio su due sostegni provvisori “Mammoet”, ciascuno composto da due torri, e da un sistema mobile di rotaie, costruito ad hoc con lo scopo di fornire un percorso che permettesse un agevole spostamento della passerella. I punti di appoggio ed il posizionamento dell’arco sono stati regolati mediante piastre e grazie al sistema di precompressione installato. La terza fase prevedeva l'installazione dei correnti superiori della trave, così come i sistemi di smorzamento ed attrezzature accessorie. Il sistema di smorzamento è stato sottoposto a prova dinamica durante quest’ultima fase. La sequenza costruttiva divisa in tre fasi ha permesso di minimizzare i tempi di chiusura alla navigazione sul fiume, offrendo al contempo una notevole precisione geometrica durante il montaggio.

Dettagli delle reticolari dalla caratteristica forma a "V".

SEDE EFFEDUE A2IMOLASTUDIO LiveraniAndreaph.

PAGINA A FIANCO Fasi di cantiere: posa delle colonne tubolari, dei solai d'interpiano in lamiera grecata e dei profili in acciaio zincato a supporto delle vetrate serigrafate.

SEDE IMOLAEFFEDUE Committente Effedue srl

Bellezza, comfort, funzionalità, rispetto dell’ambiente: sono gli obiettivi ed insieme gli ingredienti del progetto della nuova sede Effedue, società imolese che gestisce immobili di pregio su tutto il territorio regionale e che ha affidato ad A2 Studio Gasparri e Ricci Bitti Architetti Associati la realizzazione dei nuovi uffici. A caratterizzare visivamente l’edificio sono le due facciate a sud e sud-ovest, rivestite da pannelli in vetro extrachiaro serigrafato. Una pelle dall’impatto scenografico, grazie alla trama di disegni geometrici che si ripetono in modo apparentemente casuale, ma che in realtà riproducono l'acronimo “F2”, richiamo al logo del Committente. Un motivo grafico che si infittisce o si allarga a seconda del dislivello a cui è posta la lastra rispetto al montante di sostegno. Da lontano, soprattutto di notte, l’effetto visivo è quello di un cubo di ghiaccio dai mille riflessi di luce. La funzione dell’involucro non si esaurisce però sul piano estetico: è la seconda pelle rispetto alla muratura interna, quasi priva di affacci. Fra i due strati si forma un’intercapedine di 80 cm in cui l’aria, circolando in modo naturale grazie all’effetto camino, contribuisce a raffrescare la superficie d’estate e a trattenere il calore d’inverno. Le lastre in vetro serigrafato di 2,5 cm di spessore sono inoltre distribuite su 4 piani distinti e si sovrappongono tra loro per circa 8 cm per parte; questa soluzione produce un elevato effetto scenografico e una riduzione dell’abbagliamento interno, senza andare a discapito del passaggio dell’aria tra le lastre. A sostegno della pelle esterna, profili in acciaio zincato garantiscono la durabilità, riducendo gli interventi

STUDIOA2ph.LiveraniAndreaph.

Progetto strutturale Studio Tassinari Associati (Antonio Tassinari) Progetto impiantistico Studio Grandi Progetti – Roberto Ricci, Umberto Branchini Costruttore metallico Cometal spa Impresa CESI

Progetto architettonico A2 Studio Gasparri e Ricci Bitti Architetti Associati (Antonio Gasparri, Andrea Ricci Bitti) Collaboratori al progetto architettonico Giovanna ChiaraMaddalenaCampesato,Casarotti,Celli,ValeriaTedaldi

CONCEPT ARCHITETTONICO

Laura Della Badia

LiveraniAndreaph. LiveraniAndreaph.LiveraniAndreaph.

Le caratteristiche vetrate serigrafate che riproducono il nome dell'Azienda.

di manutenzione. La leggerezza e la trasparenza che si leggono in facciata hanno ispirato anche la progettazione degli interni, dove le finestre a tutt’altezza favoriscono l’illuminazione naturale e i vetri che separano gli ambienti generano un continuum visivo fra le varie sale. Dal punto di vista strutturale, l’edificio è costituito da un piano interrato in c.a. gettato in opera, che ospita i locali tecnici e l’autorimessa, e da 6 piani fuori terra. Questi ultimi sono realizzati con un’ossatura portante in acciaio di classe S275JR, costituita da colonne in profili tubolari circolari a sezione e spessori variabili e da laminati HE. Le travi principali e secondarie sono in profili HE ed IPE, mentre i solai sono in lamiera grecata in acciaio con getto collaborante di completamento. Per i controventi di parete sono stati impiegati tubolari circolari 193,7x16 mm. I nodi bullonati sono realizzati attraverso bulloneria strutturale di classe 8.8. Anche la scala esterna di sicurezza, nascosta discretamente dalle superfici vetrate, è interamente in acciaio, con colonne e travi HEA 220, profili a C 300x60x3 e controventi in angolari 70x8. La scelta dell’acciaio è stata fondamentale per rispondere all’esigenza di tempi di realizzazione molto ristretti, nonché nell’ottica dell’efficienza energetica. Quest’ultimo criterio ha ispirato infatti le scelte dei progettisti: dallo sfruttamento della radiazione solare per il riscaldamento passivo del fabbricato e per la produzione di energia elettrica, al potenziamento della ventilazione naturale, nonché al verde del giardino per la mitigazione dell’inquinamento.

MaggiMorenoph. VILLA GM MARINA DI RAGUSA (RG) ARCHITREND ARCHITECTURE

VILLA MARINAGMDI RAGUSA (RG) Committente Privato Progetto architettonico Architrend Architecture – Gaetano Manganello e Carmelo Tumino Collaboratori al progetto Patrizia Anfuso, Marco Garfì Progetto strutturale Ing. Rosario Tomasi Costruttore metallico Di Martino Silos & Serbatoi Impresa Infisud srl Una villa monofamiliare affacciata sul mediterraneo, in una località costiera del sud della Sicilia: l’immagine restituita da questa breve descrizione ricondurrebbe ad un massiccio edificio a due piani in muratura, racchiuso da una cancellata e delimitato da siepi a celarne la vista. “Villa GM” a Marina di Ragusa smentisce totalmente l’immagine suggerita in precedenza, trasportandola in un contesto di più ampio respiro, europeo ed internazionale. Concettualmente l’edificio, che sorge su un lotto di 1.250 mq, riprende i canoni del programma Case Study Houses, attuato durante gli anni cinquanta negli Stati Uniti da John Entenza attraverso la rivista “Art & Architecture”, e realizzazioni firmate da illustri nomi dell’architettura tra cui spicca la Stahl House di Pierre Koenig, villa che si affaccia su Los Angeles dalle colline hollywoodiane. Le affinità con il progetto del 1959 sono molteplici, se si considera che la residenza siciliana sovrasta la costa che fronteggia, in lontananza, l’isola di Malta, offrendo uno spettacolare panorama. L’edificio si sviluppa su una pianta ad L ed è caratterizzato da un unico piano, con copertura aggettante che consente di ombreggiare gli ambienti interni, offrendo il comfort necessario nei mesi estivi. Pareti vetrate a tutta altezza caratterizzano la facciata che abbraccia la piscina posta al centro offrendodell’intervento,alcontempola vista sul mare dagli ambienti interni. Le scelte materiche sono state improntate verso l’essenzialità e la purezza delle linee, richiamo all’architettura di Mies van der Rohe; il particolare sviluppo in

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MaggiMorenoph. MaggiMorenoph. PIANTA E SEZIONE DI PROGETTO PROFILATO HEA 200 ZINCATO E VERNICIATO TUBOLARE IN ACCIAIO ø 200x4 ZINCATO E VERNICIATO CON RIEMPIMENTO IN CLS

MaggiMorenoph. MaggiMorenoph.Architrendph.

Lorenzo Fioroni

3534 pianta e le pareti vetrate a tutta altezza contribuiscono ad ampliare la percezione degli spazi la cui superficie coperta è, in realtà, relativamente modesta: 180 mq Protagonistacomplessivi. di questo “angolo” internazionale nel territorio della Trinacria è sicuramente l’acciaio, attraverso la leggerezza delle sue forme, che si integrano perfettamente con i solai lignei ed il tavolato in doghe di larice dipinte di bianco della piscina. Sono in acciaio le strutture portanti, costituite da colonne in profili cavi circolari, dal diametro di 200 mm e da travi HEA 200 a costituire il sostegno della Lacopertura.magliastrutturale, si sviluppa su griglie modulari con passo di 60 cm, ben delineate dalle travature a vista del solaio e contribuisce a trasmettere l’idea di essenzialità al progetto. Villa e piscina risultano sospese rispetto al giardino attraverso un bordo regolare che delimita i confini del volume; una scala in lamiera pressopiegata di colore rosso spezza la continuità cromatica, declinata sul bianco dell’area living e delle pareti perimetrali e il verde del giardino, inserendosi come un tappeto che introduce all’interno. Il giardino è concepito come una collezione di vegetazione mediterranea, con un’area, verso la costa, definita da piante grasse e con palmizi contornati da ghiaietto di colore bianco a ribadire il link visivo con la Ancheresidenza.gliarredi sono stati concepiti con colori e design minimalista in un unicum contemporaneo e vitale.

laseinCMTubiuèMprouErOl trutturer spe centririncipalii pdeno ubre ttagliadigradoina esegCMMgliol taatre presentiservizi impiantini co sgolatureuer. amddforatureOltldaisaraoilavibtu,m,tm51 , repai pciali dspetaglie CMassemblaggio.etura diametoni condi ttubare ni cotraveettangolarii r rl caaeinoxacciaioin , fasiallerazione gradoinèMM 508afinotri finorbolunghezza.oin C Tel.TViae .r.l.MM S 72Marchionalea Fax48981500376el. (MN)ole6046 Med WebWe0376 868335x wwwwwww.cmmlaser.iteb

38 SEDE GRUPPO GR INFORMATICA AIACELECCO| MATTEO BRASCA SavorelliPietroph. SavorelliPietroph.

Dettaglio profili di supporto delle tamponature esterne.

Solai predalles sono stati impiegati per separare i garage dai livelli fuori terra, mentre solai in lamiera grecata in acciaio con getto collaborante sono stati utilizzati per i restanti orizzontaLementi.strategie energetiche adottate per l’intervento sono state molteplici: si va da un'accurata disposizione delle vetrature per lo sfruttamento della radiazione solare alla realizzazione di un involucro stratificato a secco iperisolato. I serramenti a taglio termico, inoltre, si integrano con una serie di schermature fisse e mobili controllate da un sistema di “building automation”. L'edificio ha ricevuto la classificazione energetica A+ CENED, con un fabbisogno (Eph) pari a 2,96 kWh/m3 anno.

SavorelliPietroph. AIACEph.AIACEph.

Giuseppe Ruscica

SEDE GRUPPO GR INFORMATICA LECCO Committente Gruppo GR Informatica srl Agomir spa Progetto architettonico Ing. Matteo Brasca con Ing. Paola Forlani, Ing. Gaia Laura Brasca, Ing. Alberto Sangiorgio, Arch. Barbara Andreoletti - AIACE srl Progetto strutturale Ing. Oscar Pagani con Ing. Francesca MalgoraniAIACE srl Progetto impiantistico Studio Ing. Ghilardi, Elettrostudio snc Costruttore metallico M.C.P. srl

Ubicata a Lecco, la nuova sede del gruppo GR Informatica è un importante esempio di “Nearly Zero Energy Building” realizzato in acciaio. Adiacente ad una villa dei primi del '900, di cui costituisce un ampliamento, l'edificio dialoga con le preesistenze: la sua configurazione spaziale, infatti, deriva sia dal rapporto con il territorio circostante che dalla ricerca delle geometrie più efficienti per l'ottimizzazione del fabbisogno energetico. La morfologia del fabbricato richiama l'andamento di una spirale, con una piccola corte interna avente funzioni distributive e di controllo climatico. Cromaticamente, il dell'edificiorivestimentoriprende,con le sue tonalità di grigio, i colori del Monte Resegone, che ne costituisce un'invidiabile quinta.

DA SINISTRA A DESTRA Le strutture verticali ed orizzontali in acciaio, vista dei profili di supporto dei tamponamenti interni e delle contropareti.

Il complesso è formato da tre elevazioni fuori terra e da un piano interrato; al piano terra trovano posto la zona accoglienza, una saletta riunioni e un’area adibita ad ufficio open space, distribuiti attorno alla corte interna. Un corpo di collegamento assicura la comunicazione con la villa storica preesistente attraverso la terrazza superiore. Al primo piano sono collocati tre ulteriori uffici, con affacci sulla corte interna, sul tetto giardino e sul fronte est, oltre ad una sala riunioni. Al secondo piano si trovano l'ufficio direzionale e la sala riunioni principale, la quale è collocata in un volume aggettante rispetto al corpo dell'edificio. Il piano interrato è infine adibito a parcheggio per autovetture, per uno sviluppo totale, insieme agli altri livelli, di 1.120 mq. Ad eccezione del piano interrato e del blocco dei collegamenti verticali in calcestruzzo armato,l'intero edificio presenta scheletro portante in acciaio, in modo da assecondare le complessità derivanti dalle ottimizzazioni geometriche legate al risparmio energetico ed alle scelte architettoniche dei L'acciaioprogettisti.impiegato è del tipo S235 per piastre, tubolari e angolari, mentre per i profili ad anima piena è stato utilizzato acciaio di grado S275. Per i pilastri si hanno prevalentemente profili HEB 240, mentre per le travi si passa da elementi HEB 160 a sezioni del tipo HEB 400, in funzione di luci e carichi di esercizio. Per i controventi, ove necessari, si è fatto ricorso a profili UPN 180. Tutte le strutture sono state protette mediante zincatura a caldo.

DIFFERENZIAZIONE E DEGLIPRESTAZIONALEMIGLIORAMENTOELEMENTITECNICI FUNZIONALITÀ ASSEMBLABILITÀINDIPENDENZADINAMICAFUNZIONALEESMONTABILITÀ DURABILITÀ DINAMICA COSTITUZIONE DI PACCHETTI TECNOLOGICI IMPATTO OTTIMIZZAZIONESOSTENIBILEAMBIENTALENELLASCELTADEIMATERIALIENELLELAVORAZIONIDICANTIEREDEFINIZIONEPROGETTUALE

GraziaSergioph. MEDIATECA MONT DE MARSAN ARCHI5FRANCIA

DETTAGLIO FACCIATE

L’inclinazione delle pareti ve-

AgglomérationMarsanph. archi5ph. Fasi di montaggio delle vetrate sui supporti in acciaio.

La Mediateca multimediale a Mont de Marsan sorge al centro di un ampio isolato circondato dagli edifici della caserma Bosquet, una presenza storica che connota il luogo e con la quale la nuova moderna architettura si è dovuta Laconfrontare.necessariamentebibliotecamultimediale, con la sua presenza, ha interrotto l’austerità del tessuto urbano circostante grazie ai materiali leggeri di cui è composta come l’acciaio e il vetro ed anche grazie alla sua forma regolare di parallelepipedo ruotato rispetto agli assi della viabilità sui quattro lati. Il volume è stato concepito come una piazza coperta il cui spazio aperto circostante riprende, sulla pavimentazione, le geometrie della facciata. Il tetto verde dell’edificio appare come un’estrusione del tappeto erboso che circonda la mediateca e la cui pendenza, creata anche per accogliere il parcheggio sotterraneo, induce a sollevare lo sguardo. L’edificio, dalla pianta quadrata di 60 m per lato, è completamente rivestito da un involucro vetrato che riflette i corpi della caserma che lo circondano. Il patio centrale, illuminato dalla fessura curvilinea ricreata sul tetto verde, che richiama le foglie d’acanto di Matisse, s’ispira all’arte e alla natura.

MONTMEDIATECADEMARSAN, FRANCIA Committente d’agglomérationCommunauté du Marsan Progetto architettonico archi5 (Jacques Sebbag, Laurent Boudrillet, Anne Pezzoni, Thomas Dryjski & Bernard Guillien) Progetto strutturale Mizrahi Costruttore metallico Daugigeos

Federica Calò

trate e del cavedio centrale sono un richiamo ai vasi di Alvar Aalto, mentre i sottili profili tubolari di acciaio che sorreggono le lastre curve in vetro sporgenti in copertura ricordano un boschetto di arbusti. Intorno all’ampio open space, che accoglie il patio centrale, sono distribuite le diverse funzioni in continuità visiva con la mediateca; le intime sale lettura godono dell’apporto offerto dalla luce naturale. Strutturali e autoportanti, i profili d’acciaio dei montanti e delle traverse della facciata formano una griglia a losanghe di 4,5 x 3 m controventata all’altezza della soletta del mezzanino che sostiene direttamente le vetrate (540 mq per ogni facciata). A questo primo involucro esterno se ne aggiunge un secondo arretrato e composto da una griglia di montanti in acciaio che sostengono una parete di vetri trasparenti e traslucidi, filtri visivi per le funzioni amministrative e di servizio. La doppia pelle trasparente caratterizzante le facciate Sud ed Ovest siperchéall’isolamentocontribuiscedell’edificio,l’intercapedinechevieneacreareaccumula e restituisce calore in inverno, mentre in estate, mediante aperture superiori regolate da termosonde, supporta il raffrescamento. In acciaio sono anche i pali obliqui che sostengono e rafforzano il patio centrale anch’esso curvilineo e interamente vetrato che permette di far filtrare la luce naturale fino al cuore dell’architettura, illuminandone gli interni. La copertura vegetale aggiunge valide motivazioni energetiche e ambientali, contribuendo all’isolamento termico e acustico dell’edificio ed alla ritenzione delle acque piovane. In estate anche il patio interno, solitamente ombreggiato, raffresca l’ambiente. Infine il corpo interno dell’auditorium affacciato a sud e gli archivi al livello +1 esposti a ovest, creano spazi tampone che limitano la diffusione del calore proveniente dalle vetrate.

GraziaSergioph. GraziaSergioph.GraziaSergioph.

GraziaSergioph. GraziaSergioph.GraziaSergioph. IN QUESTE PAGINE Viste del patio e degli interni della Mediateca. Progetto vincitore nel 2013 del Leading European Architects Forum (LEAF) Award per edifici culturali e nel 2014 dell'International Architecture Award - Atheneum Chicago.

50 SEDE URSA ITALIA BONDENO, ARCHLIVINGFERRARA

La nuova sede di URSA Italia, in provincia di Ferrara, è stata realizzata a seguito del drammatico crollo, durante il sisma che ha colpito l’Emilia nel maggio del 2012, di un preesistente capannone dell’azienda produttrice di materiali per l’isolamento in ambito edile. La struttura originaria resa inutilizzabile era realizzata attraverso una soluzione prefabbricata in c.a. con plinti a bicchiere aventi aree di impronta in linea con gli scarichi verticali dei relativi pilastri. L’intervento di ricostruzione è stato concepito con la volontà di minimizzare gli spostamenti degli impianti e di recuperare quanto più possibile le infrastrutture non lesionate, come ad esempio la pavimentazione industriale, considerato il fatto che il manufatto era stato realizzato solo nei primi anni 2000. Ecco quindi che l’intervento di ricostruzione proposto ha recuperato le fondazioni esistenti, adeguandole opportunamente; le nuove strutture presentano una maglia in pianta esattamente identica a quella originaria, con nuovi pilastri in acciaio fondati sui plinti esistenti. A tal scopo, per ridurre l’intervento di adeguamento delle fondazioni è stata adottata una soluzione strutturale disaccoppiata, con colonne pendolari e controventi verticali deputati ad assorbire l’azione sismica. Come la costruzione originaria, il complesso è costituito da un capannone che al suo NUOVA SEDE URSA ITALIA BONDENO, FERRARA Committente URSA Italia srl Progetto architettonico Arch. Mario Loffredo –Archliving srl Progetto strutturale Ing. Gianluca Loffredo –Archliving srl General contractor e costruttore metallico Stahlbau Pichler srl Imprese Soldà Pilloni Costruzioni srl (opere civili), Cemi spa (impianti) A VistaLATOdelle lamiere grecate di rivestimento del lato uffici. StabilimentoSOTTO produttivo: vista generale e dettaglio di un nodo strutturale. VISTA 3D Tutte le foto dell’articolo sono di Archliving.

RENDERING

IN VistaALTOdell'area uffici. di copertura dell'area produttiva. Fasi di assemblaggio dell'involucro a secco, installazione delle lamiere grecate sulle strutture portanti, inserimento degli isolanti.

Marco Clozza

Anche l'intera copertura della parte produttiva dello stabilimento e degli uffici è conforme ai più alti standard di comfort Iltermoacustico.risultatoquindi non è un comune capannone industriale, ma un'idea di industria che si traduce nella scelta accurata dei materiali, nel gioco dei volumi e nella volontà di trasporre l'anima in acciaio all'esterno. Tratto distintivo dell'edificio è la netta differenziazione tra l'area produttiva e quella direzionale, leggibile attraverso il disegno di volumi diversi in forma, materiali e inserimento dello spazio. L'articolata struttura in acciaio non si limita ad essere elemento puramente strutturale ma diventa a tratti, anche in maniera prepotente, parte attiva dell'architettura come nel caso della porzione dedicata agli uffici. La struttura è infatti realizzata mediante un sistema intelaiato di travi e pilastri in acciaio chiamata a resistere principalmente alle azioni gravitazionali, mentre l’azione sismica è assorbita prevalentemente da controventi metallici di tipo eccentrico e disposti in numero di tre per ciascuna direzione. Le colonne in acciaio sono in profili HEA 200, mentre per le travi, per le diverse misure dei campi di solaio, si individuano varie tipologie di profili IPE. Grazie al nuovo fabbricato, l'azienda è tornata a rispondere alle esigenze del mercato in tempi ridotti. I lavori del cantiere sono stati condensati procedendo senza sosta anche nei mesi estivi e sfidando l'inclemenza del tempo. Il nuovo polo produttivo, con i suoi 50.000 metri quadrati di cui oltre 5.000 coperti, si caratterizza dunque per una struttura fortemente antisismica, altamente industrializzata e tecnologicamente avanzata.

LeSOTTOstrutture

interno ospita dei corpi aventi diverse destinazioni, ma con la medesima tipologia strutturale e le fondazioni in comune. Il sistema di chiusura verticale opaco scelto per la parete esterna, garantisce il migliore standard in termini di isolamento: la tecnologia a secco in acciaio utilizzata conferisce prestazioni eccellenti in termini di comfort termico estivo e zioneinsonorizzazioneinvernale,eprote-passivaalfuoco.

LindersJannesph. STAZIONE CENTRALE DI ROTTERDAM PAESI BASSI TEAM BENTHEMCS: CROUWEL ARCHITECTS MVSA ARCHITECTEN WEST 8

Committente Città di Rotterdam, ProRail Progetto architettonico Team CS: consorzio tra Benthem

Progettisti capogruppo Jan Benthem, Marcel Blom, Adriaan Geuze, Jeroen van Schooten STAZIONE CENTRALE DI ROTTERDAM PAESI BASSI Team di progetto Arman Akdogan, Anja Blechen, Freek Boerwinkel, Amir Farokhian, Joost Koningen, Joost van Noort, Falk Schneeman, Daphne Schuit, Matthijs Smit , Andrew Tang, Wouter Thijssen, Joost Vos Progetto strutturale e impiantistico Arcadis Nederland bv, Gemeentewerken Rotterdam Costruttore metallico CSM SteelStructures NV (copertura banchine), Iemants ConstructionsSteel NV (hall) Impresa Bouwcombinatie TBI Rotterdam Centraal (BTRC) 3D DELLE STRUTTURE IN ACCIAIO DI COPERTURA SEZIONE DI PROGETTO

La nuova Stazione Centrale di Rotterdam non è solo più grande, più luminosa e più funzionale della precedente, ma è connotata da un respiro internazionale al pari delle grandi stazioni di Madrid, Parigi, Londra e Bruxelles. Progettata con particolare attenzione a praticità ed estetica, fa parte della rete europea di linee ferroviarie ad alta velocità e, in quanto tale, è divenuta un punto nodale della città stessa. Il duplice rapporto con la città e con l'Europa conferisce all'infrastruttura una dimensione speciale: è la porta per i viaggiatori europei che entrano nei Paesi Bassi e per i viaggiatori olandesi diretti nel LaContinente.nuovastazione integra l'efficienza dell'alta velocità con le ambizioni della città di Rotterdam per lo sviluppo e il rinnovamento. Il progetto è stato l'occasione per ricucire il tessuto urbano profondamente diverso che la circonda sui fronti nord e sud. L’ingresso sul lato nord, preceduto da spazi verdi, ha un prospetto modesto, trasparente, adeguato al carattere del quartiere residenziale limitrofo ed al minor numero di passeggeri che utilizzano questo passaggio per accedere alla città. Al contrario, il grande ingresso sul lato della città, con la vetrata e la copertura completamente rivestita in acciaio inossidabile, rende l’edificio un elemento iconico che sembra indicare il centro della metropoli. La struttura principale della copertura, che ripara tutti i binari per una lunghezza di 250 metri, è costituita da colonne in acciaio a forma di “Y” che sostengono travi metalliche a sezione rettangolare con piastre per l'alloggiamento e il fissaggio delle travi secondarie in legno. Le colonne sono di due tipi: le prime, a forma di “Y”, nascono

Architecten,enArchitects,CrouwelMVSAMeyervanSchootenWest8

Vista generale e dettaglio di una trave reticolare in acciaio di copertura.

CSTeamph. VISTE

Pianta e vista aerea della copertura con l'impianto fotovoltaico più grande d'Europa. Rendering di progetto.

direttamente in mezzeria alle banchine mentre le seconde, a forma di “X” allungata con le braccia inferiori ruotate di 90° rispetto a quelle superiori, sono vincolate ai fianchi delle scale di accesso ai binari, garantendo così il passaggio, la simmetria e l'allineamento con le altre colonne. Tutti gli elementi in acciaio sono costituiti da sezioni rettangolari o trapezoidali, ricavate mediante saldatura di piatti di spessore diverso in funzione delle sollecitazioni.

Per costruire la hall di ingresso sono state realizzate delle travi reticolari in acciaio, che hanno previsto l'impiego di profili a sezione commerciale come HEM 400 per i correnti inferiori e superiori e HEM 300 per le diagonali; viste le dimensioni notevoli delle strutture, in cantiere sono giunti diversi conci che successivamente sono stati saldati in opera. L’ingresso della luce naturale, il calore dei raggi solari e un aspetto moderno sono elementi che hanno svolto un ruolo importante nella progettazione, che ha previsto una copertura completamente trasparente. Gli elementi vetrati integrano diversi modelli di celle solari in funzione dell'efficienza in termini di luce solare. La densità delle cellule fotovoltaiche è più alta nelle porzioni più efficienti e più bassa laddove gli edifici limitrofi di altezza elevata proiettano delle ombre. Oltre a garantire un alto grado di trasparenza inondando di luce gli spazi sottostanti, il generatore fotovoltaico, che garantisce una produzione annuale di 320 MW, risulta essere la più grande applicazione di energia solare su un tetto di una stazione in Europa.

Marco Clozza LindersJannesph.

LindersJannesph.

LindersJannesph. LindersJannesph. hallcaratterizzanoLeINDALL'ALTOSENSOORARIOgrandilucichelaelebanchine. SEZIONEVISTA 3D di un pilastro a "Y"

LindersJannesph.

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via Tadino 25 - 20124 Milano tel + 39 02 29528788 vendite@delettera.it cityproject.it recuperoeconservazione.it STRUCTURALWEB.IT Aa deLettera wP PUBBLICA ANCHE: FREE Aa via Vivaio 11 - 20122 Milano tel +39 02 86313020 - fax +39 02 86313031 info@ ISCRITTAC.F.www.promozioneacciaio.itpromozioneacciaio.itEP.IVA04733080966NELREGISTRODELLEPERSONE GIURIDICHE DELLA PREFETTURA DI MILANO AL NR. 663 PAG. 1042 VO. 3° CCIAA MILANO REA NR. 1806716 COMITATO EDITORIALE MONICA ANTINORI, MARCO CLOZZA, LAURA DELLA BADIA, DAVIDE DOLCINI, SIMONA MAURA MARTELLI, CARMELA MOCCIA, GLORIA RONCHI COMITATO SCIENTIFICO MONICA ANTINORI, RAFFAELE LANDOLFO, EMIDIO NIGRO, SANDRO PUSTORINO, GIUSEPPE RUSCICA, WALTER SALVATORE HANNO COLLABORATO A QUESTO NUMERO MONICA ANTINORI, FEDERICA CALO’, MARCO CLOZZA, LAURA DELLA BADIA, LORENZO FIORONI, GIUSEPPE RUSCICA REDAZIONE VIA VIVAIO 11 - 20122 MILANO TEL +39 02 86313020 - FAX +39 02 86313031 SEGRETERIA@PROMOZIONEACCIAIO.IT STAMPA GRAFICA METELLIANA CAVA DEI TIRRENI NUMERO 13 PRIMAVERA2015 LA RIVISTA ITALIANA DELL’ARCHITETTURA E DELLE COSTRUZIONI IN ACCIAIOArchitetture in acciaio SFOGLIA LA RIVISTA SUL TABLET O SU PROMOZIONEACCIAIO.IT È vietata la riproduzione, la traduzione e l’adattamento, anche parziale del materiale pubblicato senza autorizzazione di DELETTERA WP e di Fondazione Promozione Acciaio. Le considerazioni espresse negli articoli sono dei singoli autori, dei quali si rispetta la libertà di giudizio, lasciandoli responsabili dei loro scritti. L’autore garantisce la paternità dei contenuti inviati all’Editore manlevandolo da ogni eventuale richiesta di risarcimento danni proveniente da terzi che dovessero rivendicare diritti su tali contenuti. La rivista non è responsabile delle spedizioni non richieste. Iscrizione al Tribunale di Milano in data 03/05/2011 n. 223 del registro. Riservatezza: Art. 7 D.Lgs 196/03. Titolare del trattamento dei dati personali raccolti nelle banche dati per uso redazionale relativo ai progetti è Fondazione Promozione Acciaio. dati potranno essere rettificati o cancellati dietro presentazione di richiesta scritta. Trimestrale - Spedizione in abbonamento postale Poste Italiane spa - D. L. 353/2003 (convertito in Legge 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, LO/MI. Prezzo copia: 3 euro Abbonamento annuale: 10 euro Editore deLettera wP ARCHITETTURA E INGEGNERIA WEB+PAPER Proprietario della testata DIRETTORE RESPONSABILE SIMONA MAURA MARTELLI PUBBLICITÀ MARKETING@DELETTERA.IT TEL. +39 02 36584134 In copertina MEDIATECA MONT DE MARSAN [progetto: archi5] ph. Sergio Grazia Un’azienda giovane, solida e competente che parte dal progetto, passa per la realizzazione e termina con la messa in opera. Fornisce soluzioni complete grazie alle competenze acquisite negli anni nei settori della carpenteria metallica, serramenti in acciaio, facciate continue e www.berterocarpenteria.itventilate. Serietà, dedizione e precisionededizione e precisionerecisione

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