19Numero 3€copia1-LO/MI-1commaart.1,n.46,2004febbraio27delLeggein(convertito353/2003D.L.ITALIANEPOSTEa.p.inspedizione-2017modelli esemPlari riqualiFicazionedi in acciaio Aa Architetture in acciaio deletteraacciaioPromozioneFondazionewP
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Riqualificazione in tempi record Antirion V.le Monte Grappa Milano GBPA Architects ArchitectsGBPA© AntirMilan Riq sectchitA Ar no appae Gre Mont.lrion V empi razione in tualific ordrec
Il riutilizzo delle aree ex – industriali, la rivalorizzazione di strutture ormai superate e le trasformazioni di consistenti parti di tessuto urbano si compiono attraverso la creazione di concept più funzionali, l’impiego di nuove metodologie costruttive e di nuovi materiali, tramite processi nei quali progettisti e committenti giocano un ruolo primario, un ruolo propositivo, non semplicemente esecutivo. Cosa ha significato l’utilizzo delle tecnologie che fanno capo al materiale acciaio e quale nuovo valore hanno oggi questi edifici, lo abbiamo chiesto, in questo numero speciale di Architetture in Acciaio dedicato alla riqualificazione dell'esistente, a coloro che possiedono la centralità dei progetti e che ogni giorno prestano la loro opera per donare nuova vita al costruito, gli Architetti Simona Martelli Direttore Generale Fondazione Promozione Acciaio
Le città in trasformazione Nel corso della storia recente, nuove dinamiche comunitarie e mutati utilizzi degli spazi urbani, hanno imposto una riflessione critica sullo stato dell'arte del nostro patrimonio architettonico e sui cambiamenti a volte radicali degli assetti consolidati delle città.
Nei contesti cittadini, l'insediamento di comunità multiformi e le moderne esigenze ad esse collegate, sono il terreno di coltura della nuova architettura, volta alla riqualificazione delle periferie e delle aree dismesse, al risanamento e riuso degli edifici deteriorati, con l’inserimento di nuovi spazi e funzioni.
5 IN QUESTO NUMERO FONDAZIONEEDITORIALEPRADA INNESTO DI UNA NUOVA VITA GRAZIE ALL'ACCIAIO: RECUPERO E TRASFORMAZIONE DI UN'EX DISTILLERIA PARK HOTEL GINEVRA AMPLIAMENTO IN SOLI 15 GIORNI DI UNA STRUTTURA ALBERGHIERA CON TECNOLOGIA STRATIFICATA A SECCO IN ACCIAIO CREATIVE CLUSTER CON UN APPROCCIO VINTAGE L’ACCIAIO RINNOVA IL FASCINO DELL’ANTICO CONNUBIO FERRO-GHISA SEDE ALER INTERVENTO DI AMPLIAMENTO, SOPRAELEVAZIONE E RIQUALIFICAZIONE IN CLASSE ENERGETICA A EDIFICIO VIA MONTE GRAPPA 3 | MILANO RIQUALIFICAZIONE ARCHITETTONICA E ENERGETICA DI UN PALAZZO “ICONA” DEGLI ANNI SETTANTA SEDE AUTORITÀ PORTUALE SOPRAELEVAZIONE IN ACCIAIO DI UN EDIFICIO ESISTENTE CON UNA STRUTTURA AVVENIRISTICA NUOVA SEDE ZEPPELIN - GIROLIBERO RISTRUTURAZIONE IN CLASSE A+ RECUPERO DI UN EDIFICIO IN ACCIAIO PER LA RINASCITA DI UN QUARTIERE SENSING THE WAVES PROGETTO DI AMPLIAMENTO IN ACCIAIO DI UN EDIFICIO PREESISTENTE IN ACCIAIO MADA BUILDING RESTYLING DI UN EDIFICIO ESISTENTE CON NUOVE FACCIATE IN ACCIAIO E VETRO LOFT PERUGINO PERFORMANCE ANTISISMICHE D’ECCELLENZA PER UNA RICONVERSIONE D’USO DA EDIFICIO INDUSTRIALE AD UNITÀ ABITATIVE 14 06 03 18 26 32 38 46 50 58 64
INNESTO DI UNA NUOVA VITA GRAZIE ALL'ACCIAIO:
Il complesso punta ad espandere il repertorio di tipologie di spazi dove l’arte trova il suo posto. Il progetto si compone di sette edifici esistenti e tre nuove strutture: il Podium, spazio per le mostre temporanee, il Cinema, auditorium multimediale, e la Torre, nove piani destinati alle esposizioni permanenti, alle collezioni ed alle attività della Fondazione. La perfetta simbiosi tra esistente e nuovo è immediata: la facciata della Haunted House, l’antica struttura secolare rivestita in foglia d’oro dialoga in piena armonia con la trasparenza e il metallo del nuovo Podium. “
PradaFondazioneofCourtesy-PrincenBasph. -
PRADA OMA
Rem Koolhaas
OMA
RECUPERO E TRASFORMAZIONE DI UN'EX DISTILLERIA FONDAZIONE
Great
Il grande snodo che attraverso viale Ortles e le parallele vie Brembo e Lorenzini confluisce in viale Ripamonti, un tempo collegava aree industriali e magazzini che sfruttavano la vicinanza allo scalo ferroviario di Porta Romana alle zone più centrali di Milano. Il graduale trasferimento delle attività e la conseguente riduzione del traffico hanno destinato questa vasta area del capoluogo lombardo all’abbandono. Negli ultimi anni, svariati progetti di riqualificazione
SOPRA E PAGINA SEGUENTE Giochi cromatici tra gli edifici che caratterizzano la Fondazione.
FONDAZIONE PRADA MILANO Committente Fondazione Prada Progetto architettonico OMA – Rem Koolhaas, Chris van Duijn (partners in charge); Federico Pompignoli (project leader) Team di progetto preliminare Sam Aitkenhead, Doug Allard, Andrea Bertassi, Aleksandr Bierig, Eva Dietrich, Paul-Emmanuel Lambert, Jonah Gamblin, Stephen Hodgson, Takuya Hosokai, Jan Kroman, Jedidiah Lau, Francesco Marullo, Vincent McIlduff, Alexander Menke, Aoibheann Ni Mhearain, Sophie van Noten, Rocio Paz Chavez, Jan Pawlik, Christopher Parlato, Ippolito Pestellini Laparelli, Dirk Peters, Andrea Sollazzo, Michaela Tonus, Jussi Vuori, Luca Vigliero, Mei-Lun Xue
VISTA ASSONOMETRICA
TorreCinemaPodiumLunaPradaHauntedGallery,InstallationsHallOfficeHouseArchiveRossaArchive 3 2 1 I IVVI V III IIIIIIIIIVVVI321 PradaFondazioneofCourtesy-PrincenBasph.OMAofCourtesy
Team di progetto definitivo Anna Dzierzon, Jonah Gamblin, Hans Hammink, Ross Harrison, Matthew Jull, Vincent Konate, Taiga Koponen, Vincent McIlduff, Andres Mendoza, Susanan Mondejar, Sasha Smolin, Michaela Tonus Local Architect Massimo Alvisi; Alvisi Kirimoto & Partners, Atelier Verticale (architetti esecutivi) Progetto strutturale F&M Ingegneria spa, SCE Project srl Progetto impianti F&M Ingegneria spa, Prisma Engineering srl Impresa Colombo Costruzioni spa Costruttore metallico BIT spa
PradaFondazioneofCourtesy-PrincenBasph.
stanno rivitalizzando la zona: ultimo fra questi la nuova sede della Fondazione Prada, situata su largo Isarco proprio ai lati dell’antica linea ferroviaria. L’antico edificio, che ora ospita la Fondazione, era una distilleria realizzata nel 1910 con una serie di volumi destinati al magazzino, ai laboratori e ai silos di fermentazione affacciati su un ampio cortile interno. La trasformazione del complesso, ideata dallo studio OMA e Rem Koolhaas, ha saputo coniugare la volontà di conservare la storica struttura alla necessità di sviluppare un’architettura più funzionale: una moderna conformazione in grado di armonizzare i sette edifici preesistenti con le tre nuove costruzioni. Il perimetro industriale, a pianta trapezoidale, era costituito da una serie di edifici collegati tra loro, mentre due altri corpi indipendenti sorgevano all’interno del cortile. Un’attenta analisi progettuale compiuta sulle diverse possibilità di riqualificazione ha portato alla demolizione di uno dei due corpi, creando così maggiore respiro al cortile e consentendone l’utilizzo open-air. Il secondo fabbricato, chiamato Deposito, è stato conservato, per essere trasformato in un ampio spazio Iespositivo.setteedifici storici sono stati mantenuti nel loro aspetto originario, eccezion fatta per la “Haunted House”, una struttura con stanze anguste distribuite in verticale,
dallegnivolumehazione.nell’architetturaintegrazionedidestina-L’utilizzodell’acciaiopermessodirealizzareunleggero,privodisoste-medianieindipendentepreesistenze.
la cui superficie esterna è stata rivestita di uno strato di foglia d’oro. Dei tre nuovi corpi, il “Podium” ne è elemento dominante, sia perché collocato proprio al centro del complesso sia perché l’architettura moderna che lo caratterizza lo aliena totalmente dal contesto circostante. La sua forma unica, con una parte a sbalzo priva di appoggi intermedi, ha richiesto un attento studio dei materiali e delle tecniche costruttive per consentire al
della connessione tra il Podium e la Haunted House.
OMAofCourtesy-KoolhaasCharlieph.PradaFondazioneofCourtesy-PrincenBasph.
PAGINA DettaglioPRECEDENTEdeirivestimenti del Podium.
meglio la sua
ParticolareSOPRA
Lorenzo Fioroni
Complessivamente nel Podium sono state impiegate 540 tonnellate di acciaio. Gli elementi verticali sono sottili colonne in acciaio che sorreggono un graticcio in carpenteria metallica di travi primarie e secondarie in profili aperti. Le travi perimetrali tra il pianterreno e il primo piano posto a quota +7,62 sono forate e permangono visibili anche a cantiere ultimato. Il solaio è in lamiera grecata collaborante di altezza 75 mm e spessore 10/10 e il reticolo strutturale è completato da controventi di parete e di falda in elementi in acciaio. Per le strutture principali è stato impiegato acciaio di qualità S355JR/0, mentre piastrame ed elementi secondari sono in S275JR. La struttura del Podium, a livello terra, è vetrata, mentre al piano superiore è caratterizzata da un rivestimento in aluminum foam (schiuma d’alluminio), volutamente studiata per il progetto della Fondazione Prada. L’effetto finale è un edificio delicato e fluttuante, quasi “appoggiato” alle strutture esistenti, seppur indipendente da esse, in un approccio che unisce la leggerezza ad un forte impatto visivo, fil rouge che caratterizza tutto l’intervento della Fondazione Prada.
BITph.BITph. PradaFondazioneofCourtesy-PrincenBasph. Dettaglio delle travi e del solaio d'interpiano in lamiera grecata. PAGINA SEGUENTE Dialogo tra l'antico e il moderno, sorretto da esili colonne tubolari in acciaio. Il Podium che si accosta alle preesistenze, vista generale di cantiere. PROSPETTO SUD
AMPLIAMENTO IN SOLI 15 GIORNI DI UNA STRUTTURA ALBERGHIERA CON TECNOLOGIA STRATIFICATA A SECCO IN ACCIAIO PARK HOTEL GINEVRA MAURO FORLANI – PLAN ITALIA “ Arch. Mauro Forlani PLAN ITALIA
L'ampliamento del Park Hotel Ginevra, data la velocità di intervento richiesta ed i limitati spazi di cantiere, non poteva che essere realizzato con struttura in acciaio e tecnologia a secco. In soli quindici giorni sono state montate le strutture dei cinque piani mentre l'albergo continuava a funzionare. La struttura in acciaio, realizzata in aderenza al fabbricato esistente ha saputo adattarsi perfettamente alla forma architettonica particolare dell'intervento dettata dal rispetto dei distacchi dai confini e dalle preesistenze. La sua leggerezza ha consentito la realizzazione delle quindici camere senza dover subire le limitazioni dimensionali di una struttura tipica in c.a.. Ovviamente tutto ciò è stato possibile grazie alla collaborazione proficua tra professionisti ed imprese che nuovamente ringrazio.
Trasportati in cantiere gli elementi sono stati montati con nodi bullonati, contemporaneamente si è proceduto alla realizzazione dei solai tramite lamiere grecate in acciaio e getto collaborante. Anche per i tamponamenti sono stati impiegati elementi prefabbricati in acciaio: nello specifico pannelli sandwich con eccellenti caratteristiche d'isolamento termoacustico malgrado lo
Lorenzo Fioroni PARK HOTEL GINEVRA ROMA
DISEGNO DI PROGETTO
spessore contenuto a soli 80 mm. All'interno di ciascun piano, di superficie pari a circa 230 mq, gli ambienti sono stati suddivisi con elementi a secco: profili a C in acciaio zincato e lastre in gesso addittivato, inframezzate da isolante. La scelta di tale tipologia di partizionamento interno ha permesso di raggiungere la classe di resistenza al fuoco REI 120, prevista per le strut-
ture alberghiere. Completate le opere strutturali e di divisione degli spazi, la nuova propaggine, di forma arcuata, ha visto l'installazione degli impianti, dei serramenti e delle finiture interne ed esterne. L'impiego di tecnologie stratificate a secco ha permesso alla nuova ala dell'hotel elevate performance in termine di sostenibilità ambientale: l'ampliamento è certificato in classe energetica A ed offre il miglior comfort possibile per gli occupanti. L'adozione di una struttura in acciaio ha permesso infine di aumentare la capienza dell'hotel senza richiedere interventi significativi di rinforzo delle fondazioni; la leggerezza intrinseca del materiale, unita alla duttilità ha fatto si che la nuova estensione si potesse innestare senza compromettere la stabilità dell'intero edificio nei confronti dei terremoti. Il progetto del Park Hotel Ginevra è quindi un esempio di eccellenza di progettazione integrata che coniuga la sicurezza strutturale con il miglior sfruttamento e risparmio di risorse energetiche, un caso studio cui l'Edilizia del presente e del futuro deve porre attenzione.
Committente Park Hotel Ginevra Progetto architettonico Mauro Forlani – Plan Italia Progetto strutturale Studio Tecnico di Ingegneria Marco Becucci Impresa GGroup srl Costruttore metallico M.Z. Costruzioni srl Tutte le foto dell’articolo sono di M.Z. Costruzioni. Particolare del nuovo corpo dalla forma curvilinea.
In prossimità della via Aurelia, ad ovest del Tevere e del centro della Capitale, sorge il Park Hotel Ginevra, struttura alberghiera oggetto di un recente progetto di ampliamento in acciaio. Il nuovo corpo dell'edificio si accosta alla preesistenza in modo delicato, senza spezzare la continuità cromatica e creando una simbiosi visiva e strutturale. Intervenire sul preesistente e in un contesto
vincente è stato l'utilizzo della tecnologia stratificata a secco in acciaio. Le strutture costituenti l'ossatura portante, del peso complessivo di 100 tonnellate, sono state prefabbricate in officina in cinque settimane di lavoro; a formare la maglia strutturale sono colonne in profili HEB 300, con un'altezza massima di 18 metri e travi HEB 180 e UPN 300 calandrate.
urbano con limitati spazi di cantiere rappresentava già di per sé una sfida progettuale e costruttiva; quando si aggiunge la necessità di operare senza fermare l'attività lavorativa e ricettiva solo tecnologie all'avanguardia, sono in grado di rispondere con soluzioni economicamente vantaggiose senza compromettere la qualità del costruito. Nel caso del Park Hotel Ginevra, a risultare
Sequenza di cantiere: posa delle strutture metalliche, realizzazione dei solai in lamiera grecata, montaggio dei pannelli sandwich di tamponamento.
CON UN APPROCCIO VINTAGE L'ACCIAIO RINNOVA IL FASCINO DELL'ANTICO CONNUBIO FERRO-GHISA CREATIVE CEPEZEDCLUSTER
Abbiamo progettato la trasformazione dell’ex laboratorio hannorispettorestauro,Tecnologicadell’UniversitàdiDelftinuncomplessomultiufficiperimpresecreative.Perilabbiamoseguitoilnostroapprocciovintage-massimorisultatoedinterventiminimi-checombinaunaltogradodidell’anticoriuscendoalcontempoacrearecontra-stotravecchioenuovo.Precedentiadattamenticheintaccatol’architetturaoriginalesonostatirimossiperristabilirecompletamentel’anticofascinodellafabbricainacciaioelaterizio.Elementicaratteristicisonolefacciateinmattoniimpreziositedaceramiche,lestruttureottocentescheinferro-ghisaeacciaiopreesistentieditettiaspiovente,copertidalastrediardesiablu.
“ LindersJannesph. CEPEZED
PAGINA SEGUENTE Vista del nuovo corpo in acciaio e vetro che si integra con la preesistenza.
SEZIONE
WoerkomVanLeonph.SOPRAIlcomplesso prima dell’avvio lavori.
Il complesso, situato a sud del centro di Delft, è caratterizzato da una forte unnascediverseNelardesiaspioventecon“neorinascimentaleimprontaolandese”,mattonifacciaavista,tettoricopertodalastrediegrandifinestrature.tempohacambiatodestinazionid’uso:comelaboratoriodicollegioperdiventarepoi museo della tecnologia fino a trasformarsi, una volta divenuto proprietà dello studio Cepezed, nella sede di quest’ultimo e di piccole aziende del settore produttivo. Nel 2003, prima della riconversione in uffici, era stato riconosciuto monumento nazionale dal Governo olandese. Il complesso è costituito da tre hall con muri massicci e una copertura sorretta da capriate Polonceau. Il progetto ha previsto la realizzazione di interventi di recupero prevalentemente in acciaio, una scelta coerente con i materiali originari e con il carattere industriale preesistente. La nuova connessione tra i tre corpi avviene attraverso un nuovo volume, la “Skylight hall”, elemento distintivo del nuovo ampliamento e destinata ad accogliere un nucleo di servizi al piano terra oltre a diverse sale riunioni al piano superiore. Il nuovo corpo è caratterizzato da facciate continue in acciaio e vetro strutturale, alte 7 metri circa, con travi LindersJannesph.
VISTA 3D
peso di un vecchio carroponte, testimonianza del passato volutamente conservata dallo studio Cepezed come elemento decorativo. Il primo piano della balconata, che corre sul perimetro della hall, viene sfruttato per le postazioni di lavoro dell’ufficio commerciale, di quello amministrativo e degli addetti alle PR. Di fondamentale importanza, nel progetto complessivo, è stata l’eliminazione di quegli elementi che non consentivano di godere a pieno dell’ampiezza degli ambienti.
PAGINA PRECEDENTE Dialogo tra l'antico e il nuovo.
Nella hall più grande, nuova sede dello studio di architettura, tra piano interrato e piano primo è realizzato un nuovo solaio con struttura in lamiera grecata in acciaio, al fine di colmare i cambi di livello preesistenti e rendendo tutta la pavimentazione perfettamente complanare.
WoerkomVanLeonph. LindersJannesph.
integrate ai solai che conferiscono una semplicità che ben si armonizza con il patrimonio storico circostante.
Le scale di collegamento esistenti, ad esempio, sono state riprogettate poiché ritenute inadeguate per la piena fruibilità dello spazio.
Su un lato del salone principale trova la sua collocazione una nuova scala con pedate realizzate in griglie pressate d’acciaio e parapetto dello stesso materiale. La semplicità di questa realizzazione conferisce un aspetto poco appariscente al manufatto, che ben si inserisce nell’edificio esistente fortemente caratterizzato dal suo passato.
Nella nuova Skylight hall invece, le scalinate accanto all’ingresso hanno un aspetto molto rappresentativo grazie a fasce in acciaio e gradini realizzati in lastre di alluminio estruso. L’inserimento di nuovi elementi all’interno delle strutture esistenti è stato eseguito seguendo un principio fondamentale, quello di minimizzare gli interventi invasivi per ottenere un risultato rispettoso del passato ma, al tempo stesso, di respiro moderno. Silvia Vimercati
FasiSOPRAdicantiere: le strutture in acciaio del corpo realizzato ex novo, posa delle lamiere grecate del nuovo solaio tra piano terra e interrato.
CREATIVE CLUSTER DELFT, OLANDA Committente Made in Delft Progetto architettonico Cepezed Progetto strutturale Smitwesterman, Imd Impresa Bouwlinq Haaglanden Costruttore metallico Klein Poelhuis Konstruktie
Tale solaio è sostenuto dalle colonne metalliche esistenti della galleria che reggono anche il
LindersJannesph.
AA “ BossiSimoneph. Arch. Claudio Castiglioni Studio Castiglioni & Nardi AA
&
INTERVENTO
SEDE STUDIOALERCASTIGLIONI NARDI
Il principale interesse architettonico e urbano consiste nel recupero di un edificio non di pregio ma formalmente dignitoso e noto nella ‘geografia urbana’. La leggerezza e la plasticità dell'acciaio hanno avuto un ruolo essenziale nell'intento programmatico. Gli elementi costruttivi e strutturali hanno permesso la sopraelevazione senza intraprendere costose opere di consolidamento fondale. La ‘plasmabilità’ del materiale ha consentito di contestualizzare il piano aggiunto senza arrecare disturbi architettonici alla compiuta formalità della cornice marmorea: arretrando la finestra a nastro grazie a pilastri a Z che decentrano i carichi e conferendo diafana discrezione costruttiva alla gronda frangisole. A completare il ruolo dell’acciaio si elencano il rivestimento di facciata in corten e le scale interne tra cui quella di emergenza attraverso i cui piani grigliati rifrange, suggestivamente, la luce zenitale. DI INSOPRAELEVAZIONEAMPLIAMENTO,ERIQUALIFICAZIONECLASSEENERGETICAA
BossiSimoneph.BossiSimoneph.
PAGINA PRECEDENTE Vista rivestitodell'ampliamentoinacciaiocorten.
Dettaglio della sopraelevazione in acciaio e vista generale dell'edificio.
PROGETTO ORIGINARIO PIANTA SEZIONE
La sopraelevazione e la copertura sono state realizzate con una struttura in acciaio zincato a caldo: pilastri centrali a vista composti di tubi a sezione circolare del diametro di 160 mm, pilastri perimetrali
In particolare dell’edificio originario si sono conservate le tre facciate rivolte agli spazi pubblici (est, nord e ovest), i materiali interni più pregiati come marmi e seminati alla veneziana, la scala principale e l’assetto distributivo. Il palazzo, oltre a essere stato ripristinato, è stato anche ampliato mediante un’estensione orizzontale rivolta verso il cortile retrostante ed elevato di un piano rispetto al volume originario. Il corpo laterale in aggiunta è stato rivestito in acciaio corten con lastre “a cassetta” dello spessore di 2 mm, dotate di una sagoma inferiore e superiore obliqua.
Progetto architettonico Studio Castiglioni & Nardi AAClaudio Castiglioni, Luca Boldetti, Fabio Bezzecchi Progetto strutturale Paolo Besozzi General contractor Ecocostruzioni srl Costruttore metallico MC Steel (scalaCarpenteriascale(sopraelevazione,Constructionsdiemergenza),CavicchiaFabioLeggerainacciaiocorten)
A Varese uno storico edificio del 1953, ex sede del Genio Civile, è stato ristrutturato e ampliato per ospitare la Nuova sede ALER (Azienda Lombarda per l’Edilizia Residenziale) di Varese, Como, Monza-Brianza e Busto Arsizio. Lo studio Castiglioni & Nardi si è occupato del progetto di riqualificazione di questo complesso
DettaglioSOPRA dei supporti dei frangisole e dei parapetti in acciaio zincato.
SEDEVARESEALER Committente Servizio costruzioni ALER (RUP Franco Pierro)
da uno stile architettonico tipico del ventennio fascista. Stile che, nonostante gli anacronistici stilemi formali, si è voluto mantenere per non interrompere quel dialogo con gli altri palazzi pubblici adiacenti che identificano nettamente questa parte di città.
Legenda campiture ristrutturazioneampliamento
SCHEMA ENERGETICO
con tubo quadro 140x8 mm, travi principali HEA 160 e perimetrali IPE 160. Numerosi altri elementi secondari dell’edificio sono in acciaio, sottolineando come questo materiale sia particolarmente idoneo per interventi su edifici esistenti grazie alla sua resistenza, flessibilità, leggerezza e per le sue capacità di messa in sicurezza strutturale su edifici a rischio sismico: la scala d’emergenza e i relativi parapetti, ad esempio, sono stati anch’essi concepiti in acciaio zincato a caldo: in facciata è stata posta una lamiera stirata metallica e una nuova scala ricavata al piano terzo è in acciaio autopatinabile con lamiere dallo spessore di 10 e 12 mm.La gronda metallica traforata in acciaio zincato che delimita la sopraelevazione s’integra al vecchio edificio, senza pregiudicare il ruolo di coronamento che il cornicione originario conferiva all’architettura preesistente. L’atrio centrale a doppia altezza e il percorso di accesso sono in acciaio corten come le facciate esterne, con l’intenzione di contraddistinguere gli spazi interni come luoghi collettivi dialoganti con l’immagine architettonica dell’esterno.
Legenda campiture ristrutturazioneampliamento
BossiSimoneph. Nardi&CastiglioniStudioph.
VistaSOPRAdella sopraelevazione in acciaio zincato, dettaglio della scala interna in acciaio autopatinabile.
PAGINA SEGUENTE Il salone di attesa: il corten è stato utilizzato anche come elemento interno in continuità cromatica con le facciate.
L’edificio ha ottenuto la classe energetica A nonostante non sia stato possibile utilizzare sistemi “a cappotto” su gran parte delle facciate pre-esistenti. Il contenimento dei consumi energetici, infatti, è stato raggiunto grazie alle elevate caratteristiche dell’involucro interno scelto, dei serramenti performanti contro le pareti isolanti nell’edificio esistente, dei tetti vegetali, dei frangisole in cotto e ad un’attenta soluzione dei ponti termici anche per le parti strutturali in aggetto. Federica Calò
Il progetto prevede il completo rifacimento di un immobile iconico fortemente rappresentativo della realtà milanese degli anni Settanta. In risposta al brief del cliente avremmo potuto proporre un edificio dal forte impatto estetico ma del tutto slegato dall’esistente, abbiamo invece optato per un approccio progettuale rispettoso della storia dell'edificio e allo stesso tempo fortemente proiettato sulla contemporaneità compositiva e tecnologica. Abbiamo trasformato l’aspetto planimetrico e compositivo denso e chiuso, in un modello aperto e trasparente ulteriormenterafforzandoilconcetto di permeabilità percettiva e fisica degli spazi. “ GBPA Architects
ArchitectsGBPAph. RIQUALIFICAZIONE ARCHITETTONICA E ENERGETICA DI UN PALAZZO “ICONA” DEGLI ANNI SETTANTA EDIFICIO VIA MONTE GRAPPA 3 | MILANO GBPA ARCHITECTS | TEKNE SPA
Le cellule standard di dimensioni 2.400 x 3.600 mm nei fronti esterni e 3.000 x 3.600 nei fronti interni hanno aumentato la deidell’involucrotrasparenzaelaluminositàlocaliinterni, conferendo leggerezza e ordine all’intera Questacostruzione.regolarità è stata articolata da una ritmica di elementi verticali di due tipi: frangisole in vetro retro-verniciatoextra-chiaroelesenein alluminio anodizzato. Entrambi gli elementi, a memoria della facciata preesistente, fungono da schermature solari.
PROSPETTO SU BASTIONI DI PORTA NUOVA
SOPRA E A LATO Vista generale e dettaglio dell'intervento di riqualificazione.
Grazie a tutte le migliorie apportate, l’edificio è candidato all’ottenimento della certificazione LEED Platinum e il colosso sedeAmazondell'e-commercesposteràlapropriaitalianaalsuointerno.
Dettaglio delle cellule standard che caratterizzano fronti esterni ed interni. Vista generale e dettaglio dell'edificio preesistente.
La città di Milano è ricca di vecchie architetture che, attraverso progetti di riqualificazione, è possibile riutilizzare senza la necessità di occupare nuovo suolo urbano. Questo è il caso di un edificio per uffici in viale Monte Grappa, nelle vicinanze della Stazione Garibaldi, di proprietà di Antirion SGR Fondo Antirion Global Comparto Core, che per lungo tempo ha ospitato la sede della Tecnimont. Imponente architettura iconica degli anni ‘70, essa doveva essere l’espressione dell’abilità tecnica della realtà insediata al suo interno, società tra le più importanti nel campo dell'ingegneria delle costruzioni. L’edificio è stato successivamente abbandonato e nel 2015 GBPA Architects e TEKNE sono stati incaricati dalla committenza per la riqualificazione di quest’architettura inserita in una zona così nevralgica di Milano.
L’edificio, infine, è stato anche oggetto di un’importante operazione di bonifica dell’amianto, presente in quantità rilevanti nella preesistente struttura.
EDIFICIO VIA MONTE GRAPPA
La volontà era di concepire un completo rifacimento dell’intero complesso, con le difficoltà già evidenziate di dover intervenire su un tessuto consolidato ormai da tempo e su un’architettura fortemente connotata visivamente. I progettisti sono, infatti, stati chiamati a dare una loro interpretazione che doveva migliorare l’impatto dell’opera con il contesto esistente e al tempo stesso mantenere un equilibrio compositivo tra le forme geometriche già L’interventopresenti.haprevisto in primis una parziale demolizione di uno dei fronti principali per dare luogo a una piazza interna coperta da una grande pensilina vetrata e caratterizzata da elementi di arredo e da aree verdi a coronamento del nuovo accesso dell’edificio.
Il recupero di questo edificio, che occupa un’area di 40.000 mq totali, ha avuto anche una valenza ambientale oltre che estetica. Il complesso è stato riqualificato dal punto di vista energetico mediante il rifacimento di tutti gli impianti, sostituiti con soluzioni a risparmio d’energia come, ad esempio, il green roof dotato di pannelli solari e fotovoltaici.
Federica Calò
Project management Arup Impresa ATI Sercos spa, Alpiq IntTec Milano spa Facade Contractor Stahlbau Pichler srl
ArchitectsGBPAph. ArchitectsGBPAph. PichlerStahlbauph.
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La struttura portante è rimasta quella originale, costituita da uno scheletro in c.a., mentre il rivestimento esterno delle facciate, che si presentava in doghe in alluminio, ha ispirato la nuova soluzione. Grazie all’utilizzo di materiali e soluzioni differenti, è stato ottenuto un aspetto completamente nuovo seppur rispettoso del passato. L’involucro, infatti, è stato rimodellato sui quattro prospetti con una vetrata curtain wall con sistema a cellule che si appoggia su una ripartizione di elementi portanti in acciaio.
MILANO Committente Antirion SGR spaFondo Antirion Global Comparto Core Gruppo di progettazione GBPA (concept,Architectsprogetto architettonico, direzione artistica); TEKNE spa (progetto strutturale, progetto impianti, coordinamento, dl e certificazione LEED); GAD srl capitolati,(computazioni,sicurezza)
ArchitectsGBPAph.
SOPRAELEVAZIONE ESISTENTE UNA STRUTTURA PORTUALE HADID ARCHITECTS
BinetHeleneph.
CON
AVVENIRISTICA SEDE AUTORITÀ
Lo stile architettonico dell’edificio originario, una replica della tipica ‘Hansa House’, richiama il sedicesimo secolo, il ‘secolo d’oro’ per la città fiamminga. Ma ora, sopra l’edificio, è stata costruita una splendente struttura contemporanea in acciaio e vetro che, sono sicuro, rappresenta un nuovo secolo d’oro per Anversa. “
IN ACCIAIO DI UN EDIFICIO
Marc Van Peel Presidente Autorità Portuale di Anversa
ZAHA
ANVERSA, BELGIO Committente Autorità Portuale di Anversa Progetto architettonico Zaha Hadid Architects - Zaha Hadid e Patrick Schumacher Team di progetto Joris Pauwels (direttore di progetto), Jinmi Lee (capogruppo architettonico); Florian Goscheff, Monica Noguero, Kristof Crolla, Naomi Fritz, Sandra Riess, Muriel Boselli, Susanne Lettau (progetto); Kristof Crolla, Sebastien Delagrange, Paulo Flores, Jimena Araiza, Sofia Daniilidou, Andres Schenker, Evan Erlebacher, Lulu Aldihani (concorso) Progetto architettonico esecutivo Bureau Bouwtechniek Progetto strutturale Studieburo Mouton Bvba General contractor Interbuild NV Costruttore metallico Victor Buyck Steel Construction NV
PROSPETTO EST PAGINA PRECEDENTE E SOPRA Viste interne della sopraelevazione, con le finestrature triangolari ad illuminare gli ambienti.
La nuova Port House, riprendendo la cifra stilistica tipica dei progetti dell’architetta irachena, cattura lo sguardo dell’osservatore. È stata concepita come un nuovo volume che non nasconde le facciate della vecchia caserma, ma che vi “galleggia” sopra, sorretta da pilastri che non nascondono alla vista la loro matericità. Nel complesso, il nuovo edificio raggiunge una lunghezza di circa 111 metri e un’altezza di 46 m, di cui 24 m (pari a cinque piani) corrispondono all’ampliamento.
Hufton+Crowph. Hufton+Crowph.
PIANTA SOPRAELEVAZIONE
La struttura interna del nuovo progetto è costituita da 6 moduli in acciaio lunghi circa 50 metri, larghi 20 m e alti 6 m, con un peso che varia dalle 170
SEDE AUTORITA’ PORTUALE
Nel 2009 lo studio Zaha Hadid Architects vince il concorso internazionale per la realizzazione dell’ampliamento della nuova sede dell’autorità portuale di Anversa. Il progetto, nel quartiere di Eilandje, risulta fondamentale ai fini dell’economia della città secondo porto d’Europa: nella nuova Port House, inaugurata nel 2016, sono stati infatti riuniti i 500 dipendenti precedentemente dislocati in varie sedi. Come indicato nel bando, l’edificio preesistente, una vecchia stazione dei vigili del fuoco, doveva essere integrato all’interno del nuovo progetto. La giuria viene talmente colpita dal modo in cui lo studio ZHA coinvolge la struttura abbandonata da definirlo “geniale”: la nuova realizzazione, con una struttura portante in acciaio di 1.500 tonnellate, viene collocata al di sopra della stazione, unendo il vecchio e il nuovo su un asse di collegamento verticale.
PAGINA SEGUENTE Vista degli appoggi della sopraelevazione dal cortile interno dell'edificio esistente.
FisherTimph. alle 317 tonnellate per modulo. Le diverse parti sono state così concepite per poter essere posizionate, connesse con fissaggi temporanei e solo successivamente essere saldate in modo permanente. Grazie alla particolare combinazione tra acciaio e vetro, la forma della Port House è spesso accostata a quella della prua di una nave che punta verso il fiume Scheldt. Con una superficie caratterizzata da pannelli di vetro opachi e trasparenti, consente un’illuminazione naturale degli interni, garantendo al tempo stesso condizioni di lavoro ottimali nei nuovi spazi progettati. Le sfaccettature triangolari rendono particolare la struttura sia di giorno che di notte, cambiando aspetto in relazione alla luce che colpisce la facciata: da liscia e piana a sud diviene
tridimensionale a nord, apparendo sfaccettata come la superficie di un diamante. L’integrazione tra vecchio e nuovo è realizzata grazie all’utilizzo di materiali leggeri come l’acciaio ma sono state adottate anche altre specifiche strategie per mantenere alto il livello di sostenibilità del progetto. L’opera, nel suo complesso, è infatti riscaldata da un sistema con pompa di calore a 80 metri di profondità, mentre la facciata permette di minimizzare la luce artificiale negli ambienti. Il consumo di acqua è inoltre ridotto al minimo grazie a toilette senza acqua e rilevatori di movimento. Nella sua totalità l’edificio, nel protocollo di valutazione energetica BREEAM ha raggiunto un giudizio pari a “very good”. Vimercati al tramonto sugli edifici dell'autorità portuale.
Silvia
Hufton+Crowph. ISOPRAriflessi
Hufton+Crowph. BinetHeleneph. SOPRA E A PAGINA SEGUENTE Vista generale e dettaglio della sopraelevazione, simile ad un diamante. SEZIONE
RISTRUTTURAZIONE IN CLASSE A+ RECUPERO DI UN EDIFICIO IN ACCIAIO SEDE ZEPPELIN – GIROLIBERO UMBERTO MARIN E’ stato l’acciaio a far iniziare tutto. Nel nostro caso la scelta di concentrare gli sforzi per il recupero proprio di questo capannone industriale è legata alla sua particolare struttura in acciaio, ancora in ottime condizioni e con una qualità così diversa rispetto agli altri capannoni industriali con struttura in cemento armato prefabbricato che avevamo valutato. Sono convinto che la qualità di un progetto di architettura abbia una valenza che supera quella ristretta all’interno del suo confine. Mi sento di dire che l’intero quartiere ha beneficiato del recupero e non solo perché abbiamo rimosso più di 500 mq di amianto, o perché adesso l’area è vissuta e presidiata, eliminando quindi un potenziale centro di attrazione per emarginati e criminalità, ma anche perché diventa un esempio di buona pratica che spero verrà ripreso e ripetuto. “
PER LA RINASCITA DI UN QUARTIERE NUOVA
Arch. Umberto Marin
travi in acciaio. Vista dei locali di servizio. 3D STRUTTURE IN ACCIAIO ESISTENTI
Lorenzo Fioroni NUOVA SEDE ZEPPELIN – GIROLIBERO VICENZA Committente Girolibero srl Progetto architettonico Umberto Marin Progetto strutturale Fabio Lovato Progetto impiantistico Studio SIA – Lorenzo Barban, Marco Sabbatini Impresa De Facci Luigi spa Costruttore metallico Massignani & C. srl Tutte
con le strutture in acciaio lasciate a vista. Fasi di cantiere:
Le periferie urbane hanno segnato forse nel modo più marcato le trasformazioni avvenute nelle città italiane dagli anni ‘80 ai giorni nostri. Gli edifici produttivi, contornati dai complessi residenziali sorti negli anni del boom economico, hanno cessato di essere vissuti con il trasferimento delle attività verso l’hinterland, lasciando spesso vuoti e destinati al degrado grandi spazi urbani. Di recente, la volontà di recuperare tali aree per interventi a “consumo di suolo zero” ha offerto una “palestra” nella quale si sono cimentati gli architetti, con progetti di riqualificazione spesso divenuti vere e proprie immagini del rilancio dei quartieri periferici. La nuova sede Zeppelin –Girolibero , Tour Operator specializzato in viaggi in bicicletta, nasce proprio da un ex capannone industriale bipiano di fine anni ‘70, oggetto di in un intervento di ristrutturazione e ampliamento per cambio di destinazione d’uso. Esternamente il capannone si presentava identico a strutture prefabbricate in c.a., ma internamente i progettisti rimasero colpiti dalle coperture in acciaio, perfettamente conservate rispetto al decadimento generale che le circondava. Si è scelto quindi di mantenere gli elementi in acciaio e di lasciarli volutamente a vista, dato che anche a livello strutturale erano in eccellente stato. Promuovendo inoltre una mobilità “green”, la richiesta del committente era di avere un edificio in classe A+ che offrisse il massimo comfort per i dipendenti. Punto di partenza per il nuovo edificio è dunque stata la struttura in acciaio, costituita da pilastri HEA 300 con travi IPE 600 e solai d’interpiano in lamiera grecata zincata tipo EGB sp. 10/10; in copertura sono presenti travi IPE di altezza variabile e lamiera grecata EGB 1000. I profili, originariamente di colore rosso, sono stati verniciati di bianco per coerenza cromatica con le scelte architettoniche.
sono di Umberto Marin. Vista degli
del magazzino
L’ampliamento ha riguardato la creazione di un portico esterno in carpenteria metallica, con travi HEA 200 sia per gli elementi verticali che orizzontali e solai in lamiera grecata con getto collaborante. Un intervento fondamentale ha riguardato le esistenti strutture esterne del tetto, inadeguate ad isolare opportunamente l’edificio, sostituite con pannelli lignei sui quali sono state installate lastre in lamiera di acciaio zincato. Per ottemperare ai requisiti di efficienza energetica, particolare attenzione è stata riservata alla progettazione degli impianti di condizionamento e dell’illuminazione, sia naturale che artificiale. Il perfetto stato di conservazione degli elementi portanti in acciaio ha consentito di modificare la destinazione d’uso senza consumo di materiale (demolizione o ripristino), semplicemente utilizzando pannelli di compartimentazione interna per la creazione degli uffici ed isolando termicamente e acusticamente gli spazi. Cromaticamente il complesso è caratterizzato da scelte rigorose: bianco per le coperture e alcune pareti, color “corda” per le restanti pareti, “nocciola” per i parentelal’amianto,diinoltregettocinaaglilasedeComplessivamentepavimenti.lanuovaèdispostasu3.000mq,metàdeiqualidestinataufficielarestanteall’offi-perlebiciclette,ilpro-diriqualificazionehaprevistolabonificamaterialetossicocomeriscoprendolinfavitalenascostadall’ap-statodidegrado. le foto dell’articolo uffici e bici stato pre-intervento, posa delle pareti divisorie e tinteggiatura delle
arquitecturadefotografiaF+G–GuerraFernandoph.
Maurice Nio
PROGETTO DI AMPLIAMENTO IN ACCIAIO DI UN EDIFICIO PREESISTENTE IN ACCIAIO
SENSING THE WAVES MAURICE NIO Rispetto al carattere rigido e meccanico della struttura preesistente, disegnata da Italo Gamberini e in parte ispirata all’architettura industriale di Prato, il nuovo progetto di ampliamento in acciaio propone un linguaggio intessuto di forme fluide e sognanti. Abbraccia e circonda l’edificio originario, sfiorandolo solo quando è necessario. Sensing the Waves è il nome scelto per il progetto, rappresentato iconograficamente da una torre di 30 metri. È un’antenna. Sonda gli umori culturali, alla ricerca di nuove correnti… “
Committente Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci, Comune di Prato Progettista e direttore artistico Maurice Nio – NIO Architects Progetto ristrutturazione ed adeguamento edificio esistente Antonio Silvestri Progetto strutturale Ingenieursbureau Zonneveld, Iacopo Ceramelli, Alberto Antonelli, Daniele Storai Imprese Cooperativa l’Avvenire 1921 Imisca(ampliamento);(capogruppo ATI ristrutturazione e adeguamento); Nigro Costruzioni, Mec Italia (sistemazioni esterne)
Lineashowph. ArchitectsNioph.RimatoriLucaph.arquitecturadefotografiaF+G–GuerraFernandoph.
Il centro d’arte donato da Enrico Pecci al Comune di Prato è uno dei pochi musei in Italia dedicato all’arte moderna e contemporanea. Inaugurato nel 1988, il museo è stato recentemente ampliato, con la grand opening ad ottobre 2016, e riorganizzato per dare giusto spazio all’importante collezione in suo possesso. La nuova estensione, progettata da Maurice Nio, circonda l’edificio esistente intersecandolo lungo il percorso espositivo definendo il tema, precedentemente non risolto, della continuità tra percorsi espositivi. La concentrazione di tutte le funzioni rivolte al pubblico (accoglienza, centro informazioni, biglietteria e bookshop) al piano terra e lo spostamento dell’ingresso in direzione dell’incrocio delle strade principali hanno migliorato la qualità della fruizione e la facilità di godimento dello spazio museale. Strutturalmente, la nuova realizzazione è costituita da fondazioni con micropali (tubolare in acciaio S355JR, ø 177,8 mm), plinti in c.a. e un doppio livello fuoriterra di elementi in acciaio di geometria articolata che, grazie alla leggerezza che li caratterizza, hanno contribuito ad ottimizzare la complessità della forma. La scelta del materiale rafforza il dialogo con la preesistenza, costruita anch’essa con strutture d’acciaio, contrapponendo la linearità e l’ortogonalità di quest’ultima alla plasticità e sinuosità dell’ampliamento in un armonico legame tra i due volumi. La nuova struttura è principalmente composta da portali in acciaio distanti trasversalmente da 3,5 a 4 m, sorretti da colonne e cavalletti disposti radialmente rispetto ai tre centri di curvatura. In particolare, al di sotto delle due ali laterali, le colonne tubolari circolari 323,9x16 mm, inclinate e articolate a “V”, sorreggono, attraverso connessioni
Dettagli del rivestimento dorato e della "torre-antenna" simbolo del progetto.
VISTA 3D
Cantiere: le strutture in acciaio che circondano la preesistenza, vista generale.
SENSING THE WAVES PRATO
SEZIONE DI PROGETTO
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arquitecturadefotografiaF+G–GuerraFernandoph.
La vivacità dei colori del Pecci nelle ore notturne.
rigide, le travi alveolari su cui si fissano, con unioni flangiate, i portali. La geometria dei portali è differente in relazione alla loro dislocazione: in porzione centrale sono stati utilizzati profili HEA 400 sia per le parti verticali che per quelle orizzontali; nelle ali sono stati invece impiegati profili HEA 300. I portali sono collegati tra loro attraverso un sistema di controvento composto da tubolari
VistaSOPRAaerea della preesistenza, del nuovo anello dorato e dell'inserimento nel contesto cittadino.
(ø 139,7 mm, sp. 8 mm) e tondi (ø 24 mm). I telai intermedi sono realizzati con HE 360A e HE 340A. Nella parte centrale, tra le alveolari, sono montati arcarecci IPE 270 su cui poggia un solaio autoportante in lamiera grecata. Il rivestimento metallico dorato della facciata segue le forme plastiche dell’edificio ed è stato applicato su un’apposita sottostruttura costituita da arcarecci posizionati tra i portali in acciaio. Il pacchetto di chiusura è composto da un pannello di legno compensato (2x10 mm), barriera al vapore, isolamento termico (12 cm), mento.impermeabilizzantemembranaerivestiNella porzione interna, spicca la Centrocompresatravirealizzatatorre-antenna,conuntelaiodiinacciaio,perlaporzionenellasagomadeleuntralicciospaziale a sezione quadrilatera con profili tubolari correnti (ø 323,9 mm, sp. 12,5 mm) e diagonali (ø 168,3 mm, sp. 11 mm), collegato al telaio attraverso 4 unioni flangiate. La torre, elemento iconico alto 30 m, garantisce l’identificazione del Centro Pecci anche da luoghi più lontani, segnando l’intervento come un vero e proprio landmark. Matteo BrascaarquitecturadefotografiaF+G–GuerraFernandoph.
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La hall d'ingresso, con le strutture in acciaio di copertura lasciate a vista.
GuerraFernandoph.
L’edificio è frutto di un complesso intervento di ristrutturazione e rappresenta uno dei principali interventi di riqualificazione urbana realizzati oggi nell’area di Via Tortona a Milano. Il team di progettazione incaricato dello sviluppo dell’operazione a partire dall’ideazione del concept fino alla gestione delle opere di costruzione, ha orientato il proprio lavoro seguendo quattro driver che possono essere identificati come i fattori di successo: pianificazione strategica mirata, approccio multidisciplinare, ricerca e innovazione, sostenibilità ambientale. “ Il Prisma
RESTYLING DI UN EDIFICIO ESISTENTE CON NUOVE FACCIATE IN ACCIAIO E VETRO MADA BUILDING IL PRISMA
PLANIMETRIA GENERALE
MADA MILANOBUILDING Committente BNP Paribas REIM SGR spa Progetto architettonico Il Prisma Milano srl Progetto strutturale Studio Iorio srl Impresa Sercos spa Costruttore metallico MAP Tuttespalefoto dell’articolo sono di Il Prisma.
Uno spazio flessibile, architettonicamente riconfigurabile e altamente performante dal punto di vista del risparmio energetico: è il nuovo MADA Building a Milano. Il progetto, firmato dallo studio di architettura Il Prisma, è basato sul concetto di green building e ha ottenuto il livello Platinum della prestigiosa certificazione LEED di sostenibilità ambientale. L’intervento di ristrutturazione dell’edificio, promosso dalla società di servizi BPN Paribas REIM, ha previsto il mantenimento della sola struttura portante esistente, inserendo nuove componenti in carpenteria metallica. L’edificio non ospita solamente uffici ma più funzioni collocate in modo “stratificato” in zone diverse. Al piano terra e al piano primo si trovano gli spazi per eventi, per la ristorazione e il coworking, ai piani centrali gli uffici mentre la copertura ospita un roof garden attrezzato con uno sky bar. Il tema dell’accessibilità ai diversi spazi e della visibilità sia della struttura che dell'ingresso è di fondamentale importanza. L’atrio principale, costituito da un portale vetrato che si sviluppa su sei livelli, viene enfatizzato da un’imponente quinta scenografica realizzata con una struttura portante in acciaio costituita da colonne in profili HEB 300 con travi trasversali IPE 200 e HEA 240, rivestita in corten. L’area antistante all’ingresso viene restituita alla città grazie all’eliminazione della recinzione su via Tortona, creando così un nuovo spazio permeabile ovvero una piazza fruibile da tutti i cittadini. La volontà di progettare un edificio energeticamente sostenibile ha influenzato alcune scelte architettoniche e tecnologiche che hanno consentito di arrivare ad un taglio del 70% dei costi di riscaldamento e raffrescamento rispetto ad un fabbricato tradizionale. Grande importanza assume, a questo proposito, il tema del controllo dell’irraggiamento e il corretto uso della luce solare. Le facciate esposte a est e ad ovest presentano schermature verticali. A sud i balconi hanno la funzione di schermatura orizzontale. Questi elementi, dal punto di vista stilistico, sembrano diventare quasi vertebre delle retrostanti facciate vetrate. I frangisole verticali sono stati realizzati in elementi scatolari in acciaio preassemblati in officina e montati successivamente in cantiere. Essi sono dei veri e propri elementi strutturali caratterizzati da differenti altezze che raggiungono addirittura i 32 metri. Gli elementi verticali in sommità sono ancorati strutturalmente alla carpenteria di coronamento della nuova copertura ed a terra mentre altri, i più corti, al terzo solaio. Altro importante elemento di forza dal punto di vista della sostenibilità ambientale è l’inserimento di un sistema di climatizzazione che sfrutta la temperatura dell'acqua di falda quale fonte rinnovabile da cui attingere, per lo scambio termico con il fluido del circuito di condizionamento del building.
Fasi di cantiere: posa in opera dei portali d'ingresso in carpenteria metallica, montaggio dei rivestimenti.
Michela Romani
PAGINA PRECEDENTE Vista dello scenografico atrio principale in acciaio e vetro. VistaSOPRAgenerale dell'edificio e della corte interna.
Area d’intervento facciata vetrata continua aquapanelcoloretinteggiatobianco portale rivestito in corten coloretinteggiatoaquapanelcontinuavetratafacciatabianco Area d’intervento facciata vetrata continua aquapanelcoloretinteggiatobianco portale rivestito in corten aquapanel tinteggiato colore facciatabiancovetrata continua Dettaglio dei frangisole in elementi scatolari in acciaio, che raggiungono la ragguardevole altezza di 32 metri. Il green roofing, unito a soluzioni tecnologiche d'avanguardia, ha permesso all'edificio di ottenere la certificazione LEED Platinum. PROSPETTO NORD PROSPETTO OVEST
Andare ad abitare in un Loft potrebbe sembrare una scelta d’elite, eppure non è cosi.
L’efficienza di una ristrutturazione di un vecchio magazzino che ha visto contribuire in modo sostanziale l’utilizzo dell’acciaio nel dialogo con i materiali costruttivi originari ha generato un innovativo e precursore intervento nell’ area centrale di Bologna.
Famiglia Borghi PERFORMANCE ANTISISMICHE D'ECCELLENZA PER UNA RICONVERSIONE D'USO DA EDIFICIO INDUSTRIALE AD UNITA' ABITATIVE LOFT PERUGINO 6H “
Fin dalla sua fondazione la Ferrosider S.p.A. si è contraddistinta per i continui investimenti volti al miglioramento tecnologico, della sicurezza e dell’ambiente, all’ampliamento della gamma di prodotti.
Un’ulteriore citazione degli ambienti artigianali è data dalla pavimentazione, realizzata in materiali che simulano il cemento tirato senza soluzione di continuità. Nella parte più interna dell'ex magazzino, su cui si affaccia la zona giorno, è stato infine ricavato un giardino ad utilizzo esclusivo, che porta il verde nel cuore delle unità abitative.
L'impianto strutturale in carpenteria metallica ha permesso di l'aspettooadottared'eccellenzaperformanceottenereantisismichesenzadoversoluzioniinvasivealterarecompletamenteoriginario.
Lorenzo Fioroni LOFT PERUGINOBOLOGNA6H Committente EFFEBI srl – Famiglia Borghi Progetto e strutturerealizzazioneinacciaio EFFEBI srl Design Studio Architettura e ChatrianIngegneriaeRossi Tutte le foto sonodell’articolodiEFFEBI.
La nuova struttura portante dell'intervento, in colonne e travi reticolari in acciaio, è lasciata a vista con i profili che spiccano dai tamponamenti in muratura interni ed esterni. Altro richiamo alle fabbriche sono le finestrature inclinate a shed, mantenute in questa configurazione per offrire agli spazi living grande luminosità e mierasolaioinzioniportanti,Analogamenteariosità.allestruttureanchelesopraeleva-sonorealizzateconprofiliacciaioancoratiaterra,ildeisoppalchièinla-grecatametallica.
Vista degli elementi in acciaio di rinforzo e del soppalco. Le strutture in acciaio lasciate a vista.
Dal d’acciaio1966qualità
Dalla ristrutturazione di un magazzino edificato negli anni sessanta a Bologna hanno preso vita dei loft residenziali di grande effetto dove l'acciaio è protagonista sia come elemento strutturale sia nel progetto di design. L'idea della Committenza, affascinata dagli ambienti industriali, era quella di preservare il carattere originale degli spazi un tempo artigianali ed in questo senso si sono orientate le scelte materiche e stilistiche per la realizzazione delle unità abitative. Nel dettaglio, il progetto è consistito nel cambio di destinazione d'uso del fabbricato da industriale a residenziale, ricavando dei loft di 140 mq circa ognuno quasi privi di confini e barriere visive, che sfruttano lo sviluppo originario del capannone. L'accesso all'edificio è stato ridisegnato rendendolo più discreto e celato all'occhio dei zionezione,l'aggiuntamonopianointernivolutamenteedoveabitantilegno,tanteportonerealizzatoContemporaneamentepassanti.èstatoartigianalmenteund'ingressorappresen-unoscudoinferroecheintroducegliadunpiccologiardino,spiccanotraviincrociatetirantiinacciaiolasciatiavista.Glispazisidipananonelvolumeesistente,condiunasopraeleva-dovetrovanocolloca-gli“ambientinotte”.
Ferrosider S.p.A. Via Domenico Ghidoni, 169 25035 - Ospitaletto (Bs) tel. +39 030 68.41.411 Fax +39 030 64.33.85 mail: ferrosider@ferrosider.itwww.ferrosider.it
Tutti gli impianti di nuova concezione hanno dato poi un elemento di essenziale modernità in contrapposizione con l'aspetto industriale e "old" dominante la preesistenza.
Colonne preesistenti in cemento sono state inoltre rinforzate mediante baraccatura in acciaio, ad ulteriore garanzia di sicurezza per gli abitanti. Alcune porzioni di parete preesistenti in mattoni sono state riscoperte e rivitalizzate nel contrasto con gli altri tamponamenti in materiali fonoassorbenti e dalle alte prestazioni energetiche, prevalentemente di colore bianco.
Perlamarcatur dmanufattoilSe necessaricolparti QualHiomarchiIl aCEela dichiarazione zincarea docala unaha marcataallconnessetài ncliZi aspettquestoper, gestcorrettaloro icurezza.a sdell durabilità e di pestrutturalonezi m fun delstemasiilCE, aoura, bas vsi normatisulla amamministrativa,tione spriesseredevonocuir prelsupportaneoarchi ENUNIarmonizzataa embientale edellettate ocedure. pere,0109 ntisincQualiZiHi lipereprocedur dellsonecazificerti LeggiilDisciplin alegra qadellstemasi ub zincatdellatoappal zincaturdiproceduree areTecnicodiHiQua 9001ISOualità azelpressodocaloauraa ald pca oneadoziin
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CERTIFIDIVIAIN CAZIONE (o18000OHSAS lePersicurezza.strumenaquestidi fspecificirequisiti dunquesintesi,In qualitàdilivelloil INAguidalineeppure nonancoracheaziende ilassicuramarchioilnti, TeDisciplinarenelissati marchiodelobiettivo, rrendereeprodottodel laperAIL) dotatesono deicnirispettoco innalzareè iconosci bile
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NUMERO 19 INVERNO2017 MODELLI ESEMPLARI DI RIQUALIFICAZIONE IN ACCIAIO NUMERO SPECIALE via Tadino 25 - 20124 Milano tel + 39 02 29528788 vendite@delettera.it cityproject.it recuperoeconservazione.it STRUCTURALWEB.IT Aa delettera wP PUBBLICA ANCHE: FREE Aa LA RIVISTA ITALIANA DELL’ARCHITETTURA E DELLE COSTRUZIONI IN ACCIAIOArchitetture in acciaio SFOGLIA LA RIVISTA SUL TABLET O SU PROMOZIONEACCIAIO.IT È vietata la riproduzione, la traduzione e l’adattamento, anche parziale del materiale pubblicato senza autorizzazione di DELETTERA WP e di Fondazione Promozione Acciaio. Le considerazioni espresse negli articoli sono dei singoli autori, dei quali si rispetta la libertà di giudizio, lasciandoli responsabili dei loro scritti. L’autore garantisce la paternità dei contenuti inviati all’Editore manlevandolo da ogni eventuale richiesta di risarcimento danni proveniente da terzi che dovessero rivendicare diritti su tali contenuti. La rivista non è responsabile delle spedizioni non richieste. Iscrizione al Tribunale di Milano in data 03/05/2011 n. 223 del registro. Riservatezza: Art. 7 D.Lgs 196/03. Titolare del trattamento dei dati personali raccolti nelle banche dati per uso redazionale relativo ai progetti è Fondazione Promozione Acciaio. dati potranno essere rettificati o cancellati dietro presentazione di richiesta scritta. Trimestrale - Spedizione in abbonamento postale Poste Italiane spa - D. L. 353/2003 (convertito in Legge 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, LO/MI. Prezzo copia: 3 euro Abbonamento annuale: 10 euro Editore delettera wP ARCHITETTURA E INGEGNERIA WEB+PAPER Proprietario della testata DIRETTORE RESPONSABILE SIMONA MAURA MARTELLI PUBBLICITÀ MARKETING@DELETTERA.IT TEL. +39 02 36584134 In copertina SEDE AUTORITÀ PORTUALE DI ANVERSA [progetto: Zaha Hadid Architects] Elaborazione grafica, foto originale © Hufton+Crow / ZHA via Vivaio 11 - 20122 Milano tel +39 02 86313020 - fax +39 02 86313031 info@ ISCRITTAC.F.www.promozioneacciaio.itpromozioneacciaio.itEP.IVA04733080966NELREGISTRODELLEPERSONE GIURIDICHE DELLA PREFETTURA DI MILANO AL NR. 663 PAG. 1042 VO. 3° CCIAA MILANO REA NR. 1806716 COMITATO EDITORIALE MONICA ANTINORI, DAVIDE DOLCINI, SIMONA MAURA MARTELLI, CARMELA MOCCIA, GLORIA RONCHI COMITATO SCIENTIFICO MONICA ANTINORI, RAFFAELE LANDOLFO, EMIDIO NIGRO, SANDRO PUSTORINO, WALTER SALVATORE HANNO CURATO LA REDAZIONE DI QUESTO NUMERO MATTEO BRASCA, FEDERICA CALO', LORENZO FIORONI, MICHELA ROMANI, SILVIA VIMERCATI REDAZIONE VIA VIVAIO 11 - 20122 MILANO TEL +39 02 86313020 - FAX +39 02 86313031 SEGRETERIA@PROMOZIONEACCIAIO.IT STAMPA GRAFICA METELLIANA CAVA DEI TIRRENI PARLIAMENT HOUSE - Malta Viadotto FARMA Civitella Paganico (GR) Progetto TEMPA ROSSA Corleto Perticara (PZ) Costruzioni Metalliche Via Trieste 33 31016 Cordignano (TV) Tel. 0438 998811 Fax. 0438 info@bitcostruzioni.com995410www.bitcostruzioni.com