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LA COLLEZIONE GUASTINI
C’è un gigante nel Futurismo visivo, connesso alla pubblicità: Fortunato Depero, che lancerà l a bottiglia Depero, alias la Bottiglia Campari Soda. In questa mostra sulla Collezione Guastini, pervenuta al Museo di Oristano per generoso legato degli eredi, si vuole rendere omaggio allo straordinario mondo ecclettico, ironico e visionario di Depero incentrato sul bere poiché il vaso simbolo del legato Guastini è un’anfora nuragica piriforme, con falso beccuccio di versamento, del IX- VIII sec. a. C., connessa, con grande probabilità, all’acqua dei templi a pozzo e delle fonti sacre nuragiche.
Ma questa mostra si richiama anche, a proposito della decorazione di cerchielli concentrici, sia alle medesime anfore piriformi, sia anche alle brocchette askoidi, che, sappiamo dalle indagini scientifiche, servivano a versare il vino rosso e il vino bianco dei nuragici.
Ecco perché ad un personaggio Deperiano è stata sostituita la bottiglia del seltz con l’anforetta piriforme della Collezione Guastini.
E citazioni Deperiane sono il nome Guastini scomposto in frammenti nella logica della poesia marinettiana, la triplice iterazione del cognome del collezionista Guastini e l’utilizzo, in ogni pannello, della coloratissima cicogna del liquore Strega, che si erge sull’anforetta piriforme Guastini. La mostra curata da Raimondo Zucca e Anna Paola Delogu trasposta nella fantastica introduzione cromatica dal grafico oristanese Valter Mulas che ha già, nel 2011, creato un «omaggio a Fortunato Depero» con la vernaccia di Oristano (fortunato chi la beve…) e i pupazzi del grande Mago di Rovereto.
Questo è il primo Aperitivo Culturale dell’Antiquarium nel Carnevale 2023. Dunque ascoltiamo Alfredo Germont e brindiamo:
Libiam ne’ lieti calici
Che la bellezza infiora, E la fuggevol ora
S’inebri a voluttà.
Libiam ne’ dolci fremiti
Che suscita l’amore, Poiché quell’occhio al core
Onnipotente va.
Libiamo, amor fra i calici
Più caldi baci avrà.
ANTIQUARIUM ARBORENSE
Il 19,20 e 21 febbraio orario continuato dalle 9 alle 20
Info +39 0783 791262 · info@antiquariumarborense.it
MAURO FERRERI. IL SEGRETO DEL FUOCO
Mauro Ferreri (1957 - 2013) è uno dei pittori oristanesi più rappresentativi della seconda metà del ‘900, con una produzione che in 4 decenni di attività supera i 2000 quadri. A 10 anni dalla sua scomparsa la Pinacoteca Comunale “Carlo Contini” gli rende omaggio con una mostra antologica, che ha l’obiettivo di aprire nuovi spunti di ricerca sui vari aspetti della sua produzione, dalla pittura più tradizionale agli astratti e alla scultura, dalla grafica alle arti applicate fino al design del prodotto.
Il titolo di questa mostra (Il segreto del fuoco) prende in prestito alcune parole usate dal pittore Dino Fantini nella presentazione della prima mostra personale di Mauro Ferreri nel 1975: «... vuole timidamente portare a conoscenza dei suoi concittadini il segreto del fuoco che da anni lo anima».
In una pagina dei suoi appunti personali manifesta l’intimo desiderio di essere ricordato come il pittore della Sartiglia. La mostra dedica il cuore dell’esposizione a questo importante tema della sua produzione. Insieme alla celebre pala de «La Sartiglia al tempo di Carlo V» compaiono, i primi quadri a tema Sartiglia (anni ‘70), le vestizioni, i tamburi dipinti, le maschere e il video inedito delle Sartiglie del 1979 e del 1980, girato sul percorso della stella da Ferreri con la sua cinepresa.
PINACOTECA COMUNALE CARLO CONTINI info +39 0783 791262 · info@fondazioneoristano.it