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La prevenzione: la prima difesa per la salute degli uomini
36 | La collana
La prevenzione: la prima difesa anche per la salute degli uomini
Malattie cardio-cerebro-vascolari e tumori: sono queste le patologie che da sole sono responsabili di oltre il 60 per cento della mortalità maschile. E che hanno in comune un’importante caratteristica: possono in gran parte essere prevenute, ritardate o rese più curabili adottando stili di vita sani e mettendo in atto le regole della prevenzione secondaria, ovvero sottoponendosi a regolari visite di controllo e tenendo sotto controllo i segnali del proprio corpo.
Basti pensare all’infarto e all’ictus. Sono eventi improvvisi e subdoli, con un “genitore” comune, l’aterosclerosi, che è un processo lento, progressivo e soprattutto prevenibile, accentuato da comportamenti poco salutari: per esempio, l’aumento del colesterolo LDL può essere conseguenza di una dieta sbilanciata, l’irrigidimento delle arterie è favorito dal fumo, uno stile di vita sedentario favorisce l’obesità. E lo stesso può dirsi dei tumori, che non insorgono all’improvviso. Nonostante esistano enormi differenze nella velocità di crescita La prevenzione passa dalla consapevolezza: occhio ai sintomi Adottare un corretto stile di vita è il primo, fondamentale passo per mantenere in salute il proprio apparato riproduttore. In presenza di alcuni sintomi, però, è opportuno rivolgersi tempestivamente a un medico che attraverso una visita e gli esami strumentali può indagare la natura di un eventuale problema e porvi rimedio il prima possibile. Ecco alcuni dei sintomi a cui prestare attenzione: delle diverse forme tumorali, tutte sono conseguenza dell’accumulo progressivo di mutazioni nel DNA che fanno sì, per esempio, che una cellula normalmente programmata per duplicarsi soltanto quando c’è bisogno inizi a moltiplicarsi incessantemente e senza controllo. Si tratta di un lungo processo su cui influiscono molti fattori, genetici e ambientali: su alcuni di essi si può agire, riducendo drasticamente la probabilità di ammalarsi. Quasi dieci anni fa, un grande studio internazionale provò a quantificare il vantaggio che si potrebbe ottenere in termini di riduzione della mortalità modificando soltanto quattro fattori di rischio: smettere di fumare, iniziare a praticare attività fisica, consumare moderatamente l’alcol e seguire un’alimentazione con alto contenuto di frutta e verdura.
Ebbene, basterebbe agire su questi quattro fattori per ottenere 14 anni di vita in più proprio perché sono questi i principali fattori di rischio per i due più grandi big killer: le malattie cardiovascolari e i tumori, anche quelli
tipicamente maschili. • problemi di minzione (aumento della frequenza, urgenza estrema subito dopo lo stimolo, bruciori, getto urinario ridotto o intermittente, sensazione di non svuotamento della vescica) • presenza di sangue nelle urine o nello sperma • bruciore • arrossamento • prurito o secrezioni dal pene • senso di peso al testicolo, soprattutto dopo lunghi periodi nella stessa posizione.