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Diritto di parola

Le collane

Mi trovo a parlare di un argomento a me caro, le vaccinazioni, che ritengo essere una conquista fondamentale della Medicina. Le vaccinazioni hanno cambiato la storia dell’umanità, permettendo di controllare le infezioni, anche mortali, e migliorando di conseguenza la qualità e l’aspettativa di vita di milioni di persone ma questo sembra non bastare e non significare più nulla al giorno oggi. Pensiamo di essere “invincibili” e di non essere bersaglio di alcuna ma- lattia infettiva. Vaccinarsi è ormai visto come un peso, un obbligo da evitare e non più come una opportunità. Pensiamo all’offerta della vaccinazione contro HPV e a quante ragazze e ragazzi realmente raccolgono l’opportunità che viene loro offerta dal nostro Sistema Sanitario. Ancora troppo, troppo poche… Da Medico, ma soprattutto da Pediatra, vorrei riportare l’attenzione sul vero significato della vaccinazione. Vaccinarsi da bambini significa porre le basi per la salute futura. A questo proposito vorrei ricordare l’esempio della vaccinazione contro l’HBV, virus responsabile di epatite B e di neoplasie epatiche, la cui campagna di immunizzazione, che ha visto l’Italia tra i primi paesi impegnati, ha permesso di ridurre drasticamente i casi di infezione e conseguentemente di tumori. Negli ultimi anni l’introduzione di nuovi vaccini efficaci e ben tollerati contro malattie anche mortali ha permesso di espandere le opportunità preventive: la vaccinazione contro il meningococco C e, del tutto recentemente, il nuovo vaccino contro la meningite di tipo B sono due classici esempi. A fronte degli innegabili successi e traguardi raggiunti nella prevenzione delle malattie infettive, la mia speranza è che quanto prima si ritorni a considerare le vaccinazioni come “opportunità” e non come “fonte di danno”.

Gian Vincenzo Zuccotti Professore Ordinario di Pediatria Università degli Studi di Milano

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