Foscarini collection press clippings_ITALY_10_2010

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WWW.DOMUSWEB.IT

Data: 20/10/2010 Pagina: Foglio:

BINIC di Ionna Vautrin per Foscarini 20. ott. 2010

Binic è il nome di un piccolo faro sulla costa in Bretagna. E proprio il mondo marino bretone è stato la fonte di ispirazione della giovane designer francese per il progetto di questa piccola e divertente lampada da tavolo. La forma di Binic ricorda infatti le “maniche a vento” che vengono utilizzate come sistemi di aerazione nelle barche a vela. Una forma curiosa che mette in moto l’immaginazione e stimola molteplici interpretazioni. Un design impeccabile e un’estrema attenzione al dettaglio per un oggetto insolito che suscita immediata simpatia ed affezione, vuoi per le dimensioni contenute, vuoi per le forme giocose e colorate. La base conica in alluminio satinato crea un piacevole contrasto con il proiettore in policarbonato lucido, chiuso da un semplice schermo inclinato che diffonde la luce in maniera omogenea. Binic è molto più di un bel segno grafico: coniuga valenza funzionale e minimo ingombro. La designer ha immaginato per questo progetto una palette di colori molto originali e attuali. Grazie alla gamma cromatica – che contempla tonalità dense e corpose di bianco, verde, amaranto, arancio, petrolio, grigio – Binic entra facilmente in sintonia con diversi ambienti domestici lo studio, la camera dei bambini o degli adulti, un angolo personale della zona giorno – e si sintonizza con la personalità di chi sceglie la sua versione preferita.


Binic è proposta come oggetto “take away”, idea regalo o desiderio personale. Un oggetto che conquista per empatia, con un vero “coup de cœur”, carattere che si trasmette anche attraverso il packaging studiato dalla designer: altrettanto speciale e divertente, con il colore della lampada e la sua forma inconfondibile. Materiale: base in alluminio, proiettore in policarbonato Colore: bianco, verde, amaranto, arancio, petrolio, grigio Dimensioni: 140 x 140 x 200 mm Lampadina: Fluorescente compatta - 12 W


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Data: 07/10/2010 Pagina: Foglio:






Data: 11/10/2010 Pagina: Foglio:

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Lampade a sospensione: arredare con la luce Quando si arreda una casa, e' fondamentale concentrarsi anche sull’illuminazione, la quale dovra' sempre essere in grado di valorizzare gli oggetti presenti nel determinato ambiente. 11/10/2010 18:18

A volte si cercano complementi particolari, soluzioni complesse e improbabili pur di stupire e rendere unica una stanza. Tanto affanno per niente: la maggior parte delle volte e' sufficiente un solo elemento di illuminazione per decorare l'ambiente con eleganza.

Se si sceglie di inserire nell’arredamento di casa un semplice lampadario che possa essere in grado diinterrompere e rendere meno monotono e statico il rigore quotidiano, con fantasia ed eleganza, il successo è garantito.

Spesso sono sufficienti piccoli accorgimenti per dare un tocco di personalità ad un ambiente. All’interno di un’abitazione caratterizzata da uno stile minimalista, per esempio, la luce può diventare un singolare elemento

di

arredo.

Il mercato offre numerose soluzioni per accontentare i gusti più raffinati, fantasiosi o difficili. Tra le soluzioni più originali, si possono trovare dei sistemi di illuminazione che consentono di creare effetti scenografici particolari.

Le lampade

a

sospensione possono

essere

l’elemento

perfetto

per

compiere

un

sostanziale

cambiamento in cucina: all’insegna dell’essenzialità, assicurano un effetto finale sorprendente.

Ma sanno soprattutto creare un’atmosfera intima e raccolta. La lampada rustica in ceramica a sospensione Ferroluce, è stata creata a mano modellando la ceramica, ed è stata dotata di una struttura in metallo, rifinito poi in rame.

Questa lampada rustica è composta da un diffusore dipinto in bianco e blu, del diametro di 14 centimetri ed alto 20, e grazie ad un dispositivo di calata regolabile con filo di seta, può essere calata dal soffitto fino ad un massimo di 200 centimetri.

Un’atmosfera

d’altri

tempi

è

quella

regalata

daFlos.

La sua Splügen Bräu, disegnata da Achille e Pier Giacomo Castiglioni, è una sospensione elegante e calda, con una storia da raccontare, perché il suo nome deriva dall’omonima Bräurei (birreria) del 1960.


Splügen Bräu è ispirata sulla superficie splendente di bottiglie isolanti e cocktail shaker degli anni Sessanta. Caratteristiche di elevato spessore e un corpo in alluminio nervato che aiuta la dispersione del calore, sono i suoi punti forti. Il bulbo è in argento con cupola a luce indiretta, ma concentrata.

La superificie della lampada è lucidata e protetta con vernice trasparente e dispone di un riflettore in alluminio tornito.

Le lampade a sospensione si presentano solitamente come elementi sostenuti da cavi in acciaio e si prestano molto bene per creare originali soluzioni di illuminazione sospese sopra il tavolo da pranzo, avendo la caratteristica di produrre luce che si diffonde in modo uniforme.

I diffusori sono realizzati principalmente in vetro o materiale plastico e sono disponibili in diverse forme. Non mancano diffusori realizzati nei materiali più inconsueti: l’ultima novità li vede incemento!

Aplomb di Foscarini è una piccola sospensione in cemento proposta in tre finiture cromatiche che ne esaltano la personalità, incontrando stili diversi.

Dal classico grigio del cemento grezzo, che conferisce profondità ai volumi, all’elegante colorazione bianca, a un marrone caldo e intenso. Ideale su tavolini, penisole e banchi, sia da sola che in composizione.

Un’importante valutazione finale è quella inerente alla possibilità (e ormai necessità) di optare per lampadari pensati per ridurre il consumo energetico, in linea con l’attuale tendenza mondiale in materia di ecologia e di consapevolezza ambientale.

Per ulteriori informazioni e prezzi consultare i siti:

www.flos.it www.foscarini.com www.ferroluce.it






WWW.ATCASA.CORRIERE.IT

Data: 11/10/2010 Pagina: Foglio:








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Data: 11/10/2010 Pagina: Foglio:

Il calore che arreda A legna, pellet, metano, bioetanolo. Ecco i nuovi camini Guarda la fotogalleria Le detrazioni Come scegliere

È in edicola la guida Arredamento&Design 2010 - 2011 INIZIATIVE EDITORIALI

ARGOMENTI CORRELATI biocamino camino Camino senza canna fumaria? Con il bioetanolo

Nell’immaginario collettivo il camino è il nostalgico focolare, che necessita di spazio per la canna fumaria, di impegno per la pulizia e l’alimentazione. Ma adesso il camino è un “lusso” a portata di tutti, anche di chi vive in un piccolo appartamento senza apertura per lo sbocco. Vi illustriamo le tipologie, con i consigli per scegliere il modello più adatto. A legna, a gas, a pellet. Ma anche a bioetanolo (combustibile ecocompatibile): sono tante i tipi di camino in commercio. Chi non può permettersi un camino a legna (che presenta molti più vincoli al momento dell’installazione in quanto la canna fumaria può avere una sezione di circa 18-20-30 centimetri), può scegliere tra i nuovi modelli a pellet (canna fumaria da 8 centimetri di diametro, ha una combustione più controllata ed efficiente e non necessita di pulizia continua come per la legna); oppure i nuovi modelli a gas


metano: veri e propri elementi d’arredo, belli da vedere, non necessitano di manutenzione e si possono programmare. Infine i biocamini, non richiedono l’installazione della canna fumaria, e sono alimentati a bioetanolo, un combustibile ecocompatibile, derivato dalla fermentazione e distillazione di sostanze vegetali, atossico, inodore, in grado di non generare fumo, residui o polveri. Riscaldano meno rispetto agli altri modelli, ma si integrano perfettamente con l’arredamento. I camini riscaldano l’ambiente in cui si trovano, ma anche le altre stanze, grazie ai sistemi di canalizzazione e ventilazione. Possono essere attivati e programmati, come quelli a gas, e producono acqua calda sanitaria. Per chi vuole acquistare un camino nuovo o rifarne uno esistente, questo è il momento giusto: fino a dicembre 2010 infatti è possibile usufruire delle detrazioni del 36 o 55 per cento (a seconda del tipo di camino), grazie all’agevolazione fiscale sul risparmio energetico (leggi l'articolo sulle detrazioni), con un tetto massimo di detrazione che varia da 30 mila a 100 mila euro a seconda del tipo di intervento effettuato.


CASAVIVA

Data: 01/10/2010 Pagina: Foglio:





UN MESE IN CASA

Data: 01/10/2010 Pagina: Foglio:







100 IDEE PER RISTRUTTURARE LA CASA

Data: 01/10/2010 Pagina: Foglio:



CODE

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UN MESE IN CASA

Data: 01/10/2010 Pagina: Foglio:



ABITARE

Data: 01/10/2010 Pagina: Foglio:






LIVINGROOME

Data: 01/10/2010 Pagina: Foglio:


MADE

Data: 01/10/2010 Pagina: Foglio:


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