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rendez-vous N00 | dicembre 020
Comunicazione e storytelling fotografialiquida.it/cromia
cromìa è un'idea editoriale con la quale
raggruppare esperienze di comunicazione visiva attraverso immagini che raccontino storie dal forte impatto sociale, culturale ed emotivo. Si rivolge a tutte le realtà culturali della provincia di Reggio Emilia, fatte di autori, gruppi, circoli, collettivi e associazioni che attraverso lo studio e la pratica delle discipline fotografiche ne promuovono la diffusione territoriale. Il progetto non ha finalità di lucro, vive dei contributi dei propri autori, selezionati da un coordinamento artistico rappresentativo di tutte le realtà associative che ne fanno parte. Nasce dalla collaborazione tra Fotografia Liquida e ContrastoLab, il collettivo fotografico di Scandiano. Di seguito i partner che hanno contribuito alla realizzazione di questo volume:
CONTRASTOLAB
Questa pubblicazione ha l’obiettivo di dare visibilità al talento e alla creatività degli autori fotografici del territorio reggiano. Ti chiediamo di rispettare il loro lavoro, la passione e gli sforzi che hanno condotto ognuno alla produzione della propria opera. Condividere è un atto di benevolenza. Il rispetto è un’atto d’amore. © 2020 Tutti i diritti riservati Scandiano RE Numero 00/zero Dicembre 2020
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EDITORIALE A cura di Alessandro Russo.
Esiste un tratto distintivo che caratterizza chi possiede un’intensa passione per la comunicazione visiva: ci si innamora almeno quattro o cinque volte al giorno di immagini dal forte impatto emozionale. Fotografie, disegni, grafiche digitali. Il confine è assai volubile e quello che conta è il forte messaggio di fondo che incuriosisce e lascia il segno: si apre una traccia nella mente per alcune ore della giornata. Come muoversi, mangiare e parlare, la catalogazione di frammenti - sempre più spesso digitali - diventa vitale. Non se ne può fare a meno. Come zombie-accumulatori riserviamo alle memorie di smartphone e computer il ruolo di guardiani di tanta operosità: quant’è importante copiare per imparare a scrivere? Ci siamo chiesti da dove si partisse, quale fosse il luogo più adatto per parlarne: un orario, un approccio, una finalità. Insomma ci siamo agghindati a festa e siamo usciti di casa diretti al punto d’incontro, il nostro rendez-vous immaginario che al momento era composto solo da parole: tante e voluminose parole che hanno dato origine ad un progetto-contenitore di esperienze. Eppure ci sentiamo schiacciati dalla frenesia di mostrare il nostro lavoro al mondo utilizzando il web 3.0 fatto di social network e lettori distratti. Grandi quantità di informazioni e troppo poco tempo per goderne. Noi vogliamo rallentare, vogliamo godere delle storie, vogliamo leggere le parole che accompagnano le fotografie. Vogliamo innamorarci quattro o cinque volte al giorno. Tutti i giorni.
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velleda alessandro russo
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il tempo alessandro marangon
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VELLEDA by
alessandro russo the shaman woman
modella: marialuna piccolo info: www.arph.it instagram.com/arph.it
La parola barbari Fu inventata dai greci e indicava gli stranieri. I Romani, a loro volta, utilizzarono il termine barbari per indicare tutti i popoli dagli usi e costumi diversi dai loro. I Germani furono i più coinvolti nella fine dell’Impero Romano d’Occidente. Questi si dividevano in diverse tribù nelle quali si distinguevano figure femminili particolarmente rispettate: le vala, maghe esperte nella divinazione e negli oracoli. Delle vere e proprie veggenti, sacerdotesse presso i popoli dei germani. Tra le più conosciute vi è Velleda: appartenente alla tribù dei Bructeri, ispirò la rivolta batava, guidata contro l’Impero Romano da Giulio Civile. Nell’interpretazione di questa personalità così simbolica, abbiamo tratto ispirazione dalla serie prodotta da Netflix intitolata Barbaren, nella quale abbiamo osservato con intensità il personaggio della Veggente Runa interpretata dall’attrice Sophie Rois.
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PROUD TO BE AS I AM by
alessandro russo
percepire lo scorrere dei secondi info: www.arph.it instagram.com/arph.it
Sentirsi in pace con il proprio corpo, con la propria mente e con il proprio spirito. Tutti aspiriamo a farlo, ma il percorso è molto lungo e può portare a momenti di disperazione. La vita di una donna (come quella di un uomo!) È segnata da molti eventi: adolescenza, indipendenza, maternità. A volte “sentirsi bella” è uno “stato mentale”: una sessione fotografica può aiutarti a diventare consapevole di te stessa, avere più fiducia nelle tue caratteristiche e soprattutto amarti di più. Questo è il giusto potere della fotografia.
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IL TEMPO by
alessandro marangon percepire lo scorrere dei secondi
info: alessandromarangon.myportfolio.com instagram.com/il_brigante_portrait
Se sapessimo cos’è quel qualcosa di cui il tempo è la suddivisione, riusciremmo a misurarlo direttamente, così come misuriamo i liquidi, i volumi, le distanze. Invece, nessuno strumento ci ha mai permesso di compiere queste misurazioni dirette. La clessidra misura granelli di sabbia, la meridiana e le lancette dell’orologio i gradi di una circonferenza, l’orologio digitale una serie di impulsi elettrici. Misuriamo solo alcuni modi di rappresentarci la suddivisione di quel qualcosa -così come Seth poteva contare i pezzi in cui aveva suddiviso Osiride morto. E in qualche modo anche quel qualcosa muore, sparisce per noi, non appena lo misuriamo: ogni volta che ci chiediamo che ora è, ciò di cui il tempo è la suddivisione ci sfugge, non ci resta che la suddivisione stessa, l’orario, come se in quello soltanto vivessimo. E se quel qualcosa non scorresse? Se non passasse continuamente, ma ogni tanto rimanesse fermo? Se non fosse
simile a una superficie misurabile, su cui possono esserci solo cose più avanti o più indietro di noi? Se fosse una sfera, in cui ci sia anche qualcosa sopra o sotto? O forse non è neppure una sfera, ma è incompatibile con il 3D+1; magari somiglia a uno stato d’animo, così che suddividerlo è come misurare in grammi o in centilitri un senso di meraviglia? Ma quel che più lascia perplessi, non è che non sappiamo rispondere a nessuna di queste domande, ma che intanto percepiamo di continuo quel qualcosa, così come percepiamo l’aria, la luce, lo spazio. Dunque noi ne abbiamo esperienza, lo conosciamo in qualche modo. È solo la nostra mente, la nostra psykhé, che non vuole o non può capire come sia quel qualcosa non suddiviso, quel non-tempo. E sappiamo perché: la psykhé non è che il modo in cui facciamo quadrare quel poco di cui il nostro io cosciente riesce a tenere conto. (Igor Sibaldi)
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ON ANY DAY by
alessandro russo 135 film photography
modella: marialuna piccolo info: www.arph.it instagram.com/arph.it
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Fare fotografia’ implica un pensiero critico sulle scelte tecniche e comunicative. Eppure talvolta può essere una forma di relazione, uno strumento per aumentare l’empatia tra le persone: tra fotografo e soggetto, oppure tra tutti gli attori coinvolti in una sessione. In questo caso, ho scelto di ritrarre Luna con una pellicola 135, sentire ogni scatto sua mia pelle, avere un solo ‘caricatore’ da 36 pose per fissare la sua immagine sull’emulsione. Proseguendo, in camera oscura, quello che abbiamo cominciato alla tiepida luce di un pomeriggio di primavera, in un giorno qualunque.
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CONCRETE by
alessandro marangon il silenzio del neutro cemento
info: alessandromarangon.myportfolio.com instagram.com/il_brigante_portrait
Il progetto rappresenta una serie di ritratti cinematografici realizzati in contesti urbani e frutto della prospettiva dei partecipanti al Seminario di fotografia SB. Scatti d’autore il cui soggetto si espone fino a determinare egli stesso il racconto, in un processo di affabilazione e di rimandi di sguardi tra chi osserva (Spectator), chi è osservato (Spectrum) e chi - come un diaframma - si interpone tra le parti e allo stesso tempo veicola lìimmagine (Operator). Nella foto-ritratto il soggetto da un lato si fa attore prestandosi al gioco sociale del ‘cerimoniale fotografico’ (‘poso, so che sto posando’), dall’altro diviene oggetto, dissociandosi da sé come riflesso in uno specchio, in una sorta di autoscopia. In queste dinamiche il cemento neutro, pulito, silenzioso, è lo scondo ideale per la contemplazione del volto: lascia che esso cominichi senza creare interferenze. Muto osserva e sostiere la figura. Afferma Barthes ‘ la fotografia deve essere silenziosa [...] la soggettività assoluta si raggiunge solo in uno stato, in uno sforzo di silenzio’.
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IL CORAGGIO by
alessandro marangon
guardare al passato per scoprire il futuro modella: francesca vox info: alessandromarangon.myportfolio.com instagram.com/il_brigante_portrait
Sono cresciuto in diversi quartieri e per comprenderli… sono dovuto rinascere in ognuno di loro. Ho scoperto che ci vuole Coraggio. Ci vuole il coraggio per guardare e non soltanto vedere. Ci vuole coraggio per guardare il passato di cui è impregnato il cemento. Ci vuole coraggio per ascoltare le emozioni lasciate al vento. Ci vuole coraggio per perdersi in strada ed annusare gli odori di ogni vita che è stata li. Ci vuole coraggio per ascoltare quello che ogni crepa ha da raccontare, perché ognuna è l’estensione dei nostri sensi. Tra le mura di ogni costruzione, tra le sue increspature, c’è il profumo di emozioni mai raccontate: ci vuole coraggio per guardarle.
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EVENTI portfolio e storytelling dare forma alle immagini
Storytelling. In questa parola sono contenute tutte le tecniche di comunicazione, di attrazione e di fruizione del messaggio oggetto di una storia. Il messaggio è al centro di tutto. La fotografia è lo strumento col quale lo si racconta. Non dimentichiamo però che le immagini raccontano storie che possono essere fruite solo se abbiamo e troviamo un pubblico disposto a recepirle. Perchè? Se lo chiediamo siamo sulla strada giusta! Un portfolio è un’importante momento di crescita. Primo passo verso la progettualità e l’autocritica. Proponiamo ai nostri allievi un workshop intensivo che approfondirà gli strumenti, il metodo di approccio e le modalità di esposizione del progetto fotografico. Ci rivolgiamo a chi vuole slegarsi da una visione della fotografia frammentaria, per ancorarsi alla produzione di progetti più comunicativi con precise direzioni in termini di stile, emotività, linguaggio. 1 progetto diluito in 3 parti Proponiamo ai nostri allievi un workshop intensivo che approfondirà gli strumenti, il metodo di approccio e le modalità di esposizione del progetto fotografico.
le Esperienze di Fotografia Condivisa: l’innovazione sociale sta trasformando i modi e i tempi di trasmissione di cultura e tecnica fotografica. Crediamo che l’immersione nei contenuti – fianco a fianco – sia un canale di apprendimento veloce e solido nel quale unire competenza e divertimento.
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Senza divertimento non c’è amore. Senza amore nulla ha senso.
Analizziamo i principali scalini che solitamente sono alla base dei workshops: Step #1 Webinar sulle metodologie di approccio al progetto fotografico con dibattito su temi e strumenti. Analisi dei possibili metodi di rappresentazione, in funzione delle finalità espressive. Step #2 Sessione fotografica sul campo, calibrata sulle singole esigenze, nella quale dialogare con i docenti ed intraprendere un punto di vista critico diverso rispetto al tradizionale metodo di lavoro.
Step #3 Presentazione del proprio lavoro in modo circolare con tutti gli allievi e i docenti. Ogni scelta sarà giustificata con l’utilizzo di un preciso linguaggio visivo. Il feedback è l’unica via di crescita.
cromìa è il frutto anche dei contenuti che
proponiamo nei nostri eventi. Siamo semIl metodo di lavoro e di condivisione delle pre alla ricerca di persone che vogliano colesperienze che proponiamo è orizzontale, laborare con noi. Fotografi, Modelle/i, Vinon gerarchico come solitamente avviene deomaker... entra nella nostra squadra! in seminari specifici di questo tipo. Non ci interessa indottrinare, vogliamo coinvolgePer ricevere maggiori informazioni sui worre! La sfida che vogliamo intraprendere è kshop disponibili visita il sito www.fotograquella di seguire gli allievi nel corso della fialiquida.it oppure scrivi a info@fotografialoro esperienza, adoperandoci per fornire liquida.it N00 | dicembre 020 competenze trasversali in grado di alimentare la cultura fotografica di ognuno.
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Abbiamo sviluppato un metodo che definiamo EFC / Esperienze di Fotografia Condivisa, attraverso il quale le attività di Fotografia Liquida sono da considerare del-
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Fotografia Liquida si è distinta nel panorama Automotive emiliano, tanto da diventare partner ufficiale di una importante realtà del territorio. Collaboriamo con i professionisti di IronUp, documentando il lavoro, la passione e l’esclusività di automobili e motociclette che ne varcano il garage. Desideriamo ringraziarli per la loro fiducia, e la loro partnership.
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magazine Grazie a tutti gli autori e ai partner che hanno contribuito alla realizzazione di questo volume.
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