Mensile, 6,50 euro, Poste Italiane SpA - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (convertito in Legge il 27-02-2004, numero 46), articolo 1, comma 1 - DCB Milano
ANNO XVIII - NUMERO 170 - APRILE 2011
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VOGLIAMO PARLARNE?
Tutti si voltarono a guardar Franti. E quell’infame sorrise.
da Cuore di Edmondo De Amicis (La madre di Franti ; sabato, ventotto gennaio)
In omaggio a Nadar, che ha avuto l’ardire di elevare la fotografia al di sopra delle arti uesta edizione particolare di FOTOgraphia si basa anche sull’opportunità di incontro durante il PhotoShow 2011: principalmente su questo. Ciò che ci preme dibattere e sottolineare è una certa idea di Fotografia al giorno d’oggi. Non ci eleviamo di tono, non saliamo in cattedra, ma soltanto sollecitiamo scambi di opinioni, di verifiche. In origine, per essere istigatore, ma non “provocatorio”, questo numero è stato pensato con sole pagine nere: che è ciò che consentirebbe il mondo italiano della fotografia, soprattutto diviso e scomposto in orticelli senza scambi, né punti di contatto, che servano a tutti; ognuno agisce per se stesso e con se stesso. Poi, nel prosieguo, abbiamo optato per la formula nero-su-nero, con consistente presentazione di immagini (si fa per dire), per le quali abbiamo coinvolto autori che, senza sapere cosa sarebbe successo, ci hanno dato fiducia (sulla sola idea che avremmo “rovinato” le loro fotografie, per uno scopo collettivo: sollecitare parole e dibattito). Analogamente, sulle stesse premesse che non hanno rivelato nulla, ci hanno seguìto aziende distributrici, grazie al cui contributo economico abbiamo potuto confezionare queste pagine in lavorazione litografica/serigrafica. Arriviamo al sodo. Complice una vasta serie di fattori, in precario equilibrio tra connotazioni tecnologiche e considerazioni di fondo, da qualche tempo, in Italia il parlare di Fotografia, l’occuparsi di Fotografia ha come subìto una evidente e tangibile battuta di arresto. Nonostante in apparenza si siano moltiplicate le vetrine della Fotografia, soprattutto nella misura della crescita numerica degli spazi espositivi, canonici oppure ospitati all’interno di negozi, ristoranti, bar e quant’altro, nella sostanza si è fondamentalmente persa la vivacità di incontro e dibattito di qualche stagione fa. Il buio, il silenzio (nero?) ci avvolgono. Possiamo pensare che una identificata e riconosciuta crisi commerciale, che si è abbattuta sul mercato e che gli operatori vivono sulla propria pelle e quantificano in una flessione misurata in punti percentuale, abbia in un certo modo privato la Fotografia di quel supporto finanziario necessario allo spirito vitale della propria osservazione di fondo. Oltre le valutazioni economiche, bisogna anche e ancora annotare come e quanto il sostanziale malessere generale e generalizzato, che ha invaso l’insieme dei territori dell’espressione fotografica, abbia trovato fertile terreno nel nostro paese. I motivi sono diversi. Fuor di dubbio, secondo noi, il principale è legato alla fragile presenza (compatta assenza?) della Fotografia nella nostra società, che solitamente considera quella fotografica come manifestazione di livello inferiore ad altre, e come campo esclusivo di addetti (appassionati). In altri paesi, una migliore salute del discorso fotografico è favorita sia da economie di scala di concreta e nutriente personalità, sia da una solida partecipazione della Fotografia alla vita sociale tutta, senza alcuna soluzione di continuità. Conclusione. Bisogna prendere atto che in Italia la Fotografia non gode della stessa visibilità e partecipazione collettiva. Rimane un territorio circoscritto, che -negli ultimi tempiha altresì ridotto il proprio potenziale. Non sappiamo cosa si possa fare per migliorare la situazione (forse lo sappiamo). Però siamo convinti che, avendone coscienza, si possa fare qualcosa per invertire il senso di marcia. Noi ci rendiamo disponibili; e dalle nostre pagine, che a proprio modo cercano di essere sollecite e stimolanti (quantomeno del pensiero individuale e collettivo), conserviamo l’originale fiducia nella parola e nella riflessione. Sulla e per la Fotografia. Maurizio Rebuzzini
Q
Litografia ironica di Honoré Daumier: Nadar élevant la Photographie à la hauteur de l'Art (Nadar eleva la Fotografia all’altezza dell’arte; in Le Boulevard , 25 maggio 1862).
In ripetizione (d’obbligo). Per la confezione nero-su-nero di questa edizione particolare di FOTOgraphia, abbiamo coinvolto autori che, senza sapere cosa sarebbe successo, ci hanno dato fiducia (sulla sola idea che avremmo “rovinato” le loro fotografie, per uno scopo collettivo: sollecitare parole e dibattito). I nostri ringraziamenti a: Gian Paolo Barbieri, Guido Bissattini, Massimo De Gennaro, (Euclide), Douglas Kirkland, Yossi Loloi, (Betty Page), Danilo Pedruzzi, Gianfranco Salis, Stefano Zardini. E a coloro che hanno agito: Antonio Bordoni, Angelo Galantini, Chiara Lualdi, Maria Marasciuolo, Maddalena Massone, Lello Piazza, Emanuel Randazzo, Ciro Rebuzzini, Filippo Rebuzzini. Analogamente, sulle stesse premesse che non hanno rivelato nulla, ci hanno seguìto aziende distributrici, grazie al cui contributo economico abbiamo potuto confezionare queste pagine in lavorazione litografica/serigrafica: A/D Imaging, Aproma, Canon Italia, DPF Photocenter, Fowa (Pentax), Fujifilm Italia, M Trading (Sigma), Nital (Nikon, Impossible, Lexar), Photò 19, Polyphoto, (Olympus, Leica, Tamron), Ra.Ma., Silvestri Fotocamere, Sony Italia, Unionfotomarket. Grazie a tutti, nella convinzione che questa edizione (insieme a tanto altro) serva alla fotografia italiana.
10 GIAN PAOLO BARBIERI Tahiti Tattoos
19 GIANFRANCO SALIS Moana. Casta diva
25 GUIDO BISSATTINI Animalia
31 BETTY PAGE Dalla Collezione di M.R.
33 YOSSI LOLOI FullBeauty
APRILE 2011
R IFLESSIONI , OSSERVAZIONI E COMMENTI SULLA F OTOGRAFIA
39 STEFANO ZARDINI Snowland
Anno XVIII numero 170 6,50 euro D IRETTORE
RESPONSABILE
Maurizio Rebuzzini
I MPAGINAZIONE Maria Marasciuolo
R EDAZIONE Angelo Galantini
S EGRETERIA
45 DOUGLAS KIRKLAND Body Stories
52 DANILO PEDRUZZI Flores
Maddalena Fasoli
H ANNO
COLLABORATO
Gian Paolo Barbieri Pino Bertelli Guido Bissattini Antonio Bordoni Massimo De Gennaro Douglas Kirkland Yossi Loloi Chiara Lualdi Danilo Pedruzzi Lello Piazza Emanuel Randazzo Ciro Rebuzzini Filippo Rebuzzini Gianfranco Salis Stefano Zardini Redazione, Amministrazione, Abbonamenti: Graphia srl, via Zuretti 2a, 20125 Milano; 02-66713604 www.FOTOgraphiaONLINE.it; graphia@tin.it. ● FOTOgraphia è venduta in abbonamento.
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● FOTOgraphia è una pubblicazione di Graphia srl, via Zuretti 2a, 20125 Milano. Registrazione del Tribunale di Milano numero 174 del Primo aprile 1994. Poste Italiane SpA - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (convertito in Legge il 27-022004, numero 46), articolo 1, comma 1 - DCB Milano.
MASSIMO DE GENNARO A Schiele
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Rivista associata a TIPA
64 GLI ELEMENTI di Euclide
www.tipa.com
editoriale N
onostante tutto, e tutti, continuiamo a credere che il compito di una rivista di fotografia (così come lo intendiamo e la intendiamo: compito e rivista, in questo ordine) riguardi anche la sollecitazione al dibattito. Non basta registrare ciò che accade, dall’espressione tecnologica all’applicazione del linguaggio, ai risvolti sociali (e contorni), ma si dovrebbe andare anche sottotraccia, per individuare percorsi che siano utili e proficui all’intero comparto e a tutti quanti si occupano di fotografia con intensità e consapevolezza. Per questo, ribadiamo di aver confezionato questa monografia in nero (si fa per dire), intendendo che il nero (niente? tutto?) è quello che si potrebbe compilare se solo si assecondassero le malevoglie generalizzate che attraversano il mondo fotografico italiano: autoreferenziale e scomposto. Ciascuno per sé, e basta. Ecco qui: vorremmo che tutto fosse diverso, nel senso di migliore. Che tutti ci si potesse arricchire di ogni esperienza, per comporre i tratti di un fantastico bagaglio complessivo. Radicalmente, non possiamo approdare alle attuali espressioni della fotografia infrastrutturale, che sono nate, e sono progredite, sull’onda lunga dell’attualità di tante condizioni dei nostri giorni, che dai definiti social network (ma la pensiamo diversamente: antisocial) si estendono a un impiego dell’immagine che nulla ha da spartire con la Storia della fotografia. A questo proposito, non siamo né avversi, né contrari: soltanto, pensiamo che questo appartenga a territori a noi distanti, nei quali la fotografia non si esprime come tale, ma per altre condizioni (spesso avvincenti e affascinanti, ma estranee al nostro discorso). Ovvero: vogliamo parlarne? Vogliamo confrontarci, affinché le opinioni di ognuno arricchiscano tutti, le esperienze dei singoli diventino collettive? Vogliamo? Maurizio Rebuzzini
GIAN PAOLO BARBIERI
Tahiti Tattoos
GIANFRANCO SALIS Moana Casta diva
GUIDO BISSATTINI Animalia
Dalla Collezione di Maurizio Rebuzzini
BETTY PAGE
YOSSI LOLOI
FullBeauty
STEFANO ZARDINI Snowland
DOUGLAS KIRKLAND
Body Stories
DANILO PEDRUZZI
Flores
A Schiele
MASSIMO DE GENNARO
GLI ELEMENTI DI EUCLIDE
La fotografia autentica è fatta dello stesso dolore o della stessa bellezza di cui sono fatti i sogni.
Pino Bertelli (Piombino, dal vicolo dei gatti in amore, sette volte gennaio 2011)