Capitolo 2 Il sondaggio “L’uso delle tecnologie della didattica” e i suoi risultati “Dios mueve al jugador, y éste, la pieza. ¿Qué Dios detrás de Dios la trama empieza de polvo y tiempo y sueño y agonías? “dio muove il giocatore, e questi la pedina, quale dio dietro quel dio imbastisce la trama di polvere e tempo e sogno e agonia?” Ajedrez (Scacchi) Jorge Luis Borges
Tesi: Il web 2.0 e la prassi didattica nella scuola primaria- Cap. 2 – P. Aghemo – relatore prof. S. Lisi - 1
1. Il sondaggio Durante la prima schematizzazione di questa tesi si è convenuto con il Prof. Lisi, relatore, che uno dei problemi e difficoltà incontrate dai docenti impegnati nel tentativo di concretizzare una didattica learning by making web 2.0 era quello di uno scarso entusiasmo e compartecipazione da parte dei genitori, colleghi e dirigenti in genere. Per verificare le motivazioni e la veridicità di quest’elemento si è pensato ad un questionario, prima cartaceo poi online per facilitare la raccolta e analisi dei dati. Nella realizzazione del questionario si è tenuto conto delle procedure indicate anche nell’insegnamento di sociologia in modo particolare dell’unità di studio 4b sulla preparazione del questionario1. In particolare si è seguito la modalità di costruzione del questionario e l’individuazione del target. Il target si è scelto di individuarlo fra persone adulte che fossero genitori, docenti, dirigenti ed educatori di bambini/alunni compresi nella fascia di età 5/11 anni. Il questionario verteva sull’uso delle tecnologie della didattica e del web, chiedendo agli intervistati sia la loro conoscenza di alcuni mezzi sia il loro giudizio sulla necessità e bontà di tale utilizzo. Allego qui il questionario cartaceo che differiva leggermente se indirizzato ai genitori o professionisti dell’educazione, è stato poi trasposto online ed è rimasto attivo sino alla fine di luglio ’09 sul servizio “Encuesta facil”2. La differenza è stata annullata online per non creare due sondaggi dando brevi indicazioni nell’introduzione. In particolare la domanda “Pensa che sia uno strumento utile e proponibile per la didattica?” indirizzata maggiormente ai genitori per gli insegnanti è stata formulata con “Pensa che possa avere una ricaduta didattica interessante?”. Tale servizio è stato scelto perchè permetteva un numero illimitato e gratuito di domande ed era gratuito sino a cento risposte dopodiché si pagava una quota 1
Università degli studi “Roma Tre” Facoltà di scienze della formazione, Corso di laurea in scienze dellʼeducazione - FAD, Modulo SSP comprendente sociologia dellʼeducazione, della famiglia e psicologia sociale del prof. F. DʼAgostino. 2
Allʼindirizzo web http://www.encuestafacil.com/it/Default.aspx .Il sito da cui compilarlo era http:// www.encuestafacil.com/RespWeb/Qn.aspx?EID=448920. Tesi: Il web 2.0 e la prassi didattica nella scuola primaria- Cap. 2 – P. Aghemo – relatore prof. S. Lisi - 2
aggiuntiva ogni 25 risposte oltre le stabilite. Un altro modo di utilizzare al meglio il web 2.0, pensate l’onerosità nello stampare e fotocopiare il cartaceo e poi nel raccoglierlo e il tempo necessario ad analizzare i dati se non si fosse utilizzato un servizio simile. Efficace è soprattutto il meccanismo di lettura dei dati che avviene in modo automatico online per ogni singola domanda con la media, la deviazione standard, l’intervallo di fiducia, l’errore standard e le percentuali. È possibile procedere, dopo la chiusura dell’inchiesta, all’esportazione dei dati e dei grafici salvandoli sul proprio computer per utilizzarli nell’analisi dettagliata. Ecco il questionario, in tre parti, il web 2.0: Parte introduttiva 1. In che veste lei partecipa al questionario? a) Genitore b) Educatore c) Insegnante d) Dirigente scolastico e) altro 2. Qual è il suo grado di istruzione? a) elementare b) secondaria inferiore c) qualifica professionale d) secondaria superiore, Diploma e) laurea (breve o specialistica) f)
master/dottorato
g) altro
3. Conosce Internet e il suo utilizzo? a) Sì b) No 4. Lei utilizza Internet e il web in genere? a) Sì b) No 5. Quanto lo utilizza come tempo? a) b) c) d)
1 o più volte al giorno 1 o più volte alla settimana 1 o più volte al mese raramente
6. Per cosa lo utilizza? (Faccia una breve descrizione, per es. trovare indirizzi, notizie, ecc). 7. Conosce il termine “WEB 2.0”? a) Sì b) No 8. Se ha risposto sì alla domanda precedente lo descriva brevemente con parole proprie. 9. I suoi alunni/bambini utilizzano Internet (con o senza l’ausilio di voi adulti) a) Sì b) No 10. Quanto tempo lo utilizzano? a) b) c) d)
Raramente poco spesso molto
11. Ritiene l’utilizzo di Internet da parte dei bambini/ragazzi (sino agli 11 anni) a) b) c) d)
non necessario ininfluente necessario pericoloso
12. Ci sono mezzi (software ed altro), secondo lei, per rendere sicura la “navigazione” dei bambini e dei ragazzi su Internet? a) Sì b) No
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13. Se ha risposto sì, ne conosce qualcuno? Ne elenchi al massimo 3.
Parte seconda Questa parte riguarda il web e le implicazioni didattiche
14. Crede che le ricadute didattiche del web e del web 2.0 siano importanti per la didattica anche con gli alunni più piccoli? a) b) c) d)
Molto Abbastanza Poco Nulla
15. Sa che cos è un Blog? a) Sì b) No 16. Pensa che sia uno strumento utile e proponibile per la didattica? a) b) c) d)
Molto Abbastanza Poco Nulla
17. Sa cos è un sito didattico? a) Sì b) No 18. Pensa che sia uno strumento utile e proponibile per la didattica? a) b) c) d)
Molto Abbastanza Poco Nulla
19. Cosa pensa sia utile o possibile trovare in un sito o in un portale didattico (segni la risposta che ritiene principale)? a) Indicazioni per educatori (insegnanti e genitori) b) Software didattico c) Materiale didattico d) Giochi online e) Altro (specificare).... 20. Sa che cos è un PODCAST? a) Sì b) No 21. Pensa che sia uno strumento utile e proponibile per la didattica? a) Molto b) Abbastanza
c) Poco d) Nulla 22. Sa che cos è un SOCIAL NETWORK? a) Sì b) No 23. Saprebbe nominarne almeno uno (massimo 3) 24. Pensa che sia uno strumento utile e proponibile per la didattica? a) b) c) d)
Molto Abbastanza Poco Nulla
25. Sa che cos è una NEWSLETTER? a) Sì b) No 26. Pensa che sia uno strumento utile e proponibile per la didattica? a) b) c) d)
Molto Abbastanza Poco Nulla
27. Pensa sia uno strumento utile di comunicazione tra INSEGNANTI/ GENITORI/ALUNNI? a) b) c) d)
Molto Abbastanza Poco Nulla
28. Sa cos è e come funziona un FORUM online? a) Sì b) No 29. Pensa che sia uno strumento utile e proponibile per la didattica? a) b) c) d)
Molto Abbastanza Poco Nulla
30. Sa cos è un gruppo cooperativo online (o Comunità di Pratica)? a) Sì b) No 31. Pensa che sia uno strumento utile e proponibile per la didattica? a) Molto
Tesi: Il web 2.0 e la prassi didattica nella scuola primaria- Cap. 2 – P. Aghemo – relatore prof. S. Lisi - 4
b) Abbastanza c) Poco d) Nulla 32. sa cos è un E-BOOK? a) Sì b) No 33. Pensa che sia uno strumento utile e proponibile per la didattica? a) b) c) d)
Molto Abbastanza Poco Nulla
34. Pensa che la scuola di oggi, gradatamente, debba passare dal classico libro di testo cartaceo all’ebook, con svariati testi archiviati su un unico supporto ormai leggibile come il libro cartaceo e come questi “manibolabile” (cioè si può sottolineare, segnare parti, copiarle per rielaborazioni, ecc). a) b) c) d)
Sì No Non saprei Altro ...
35. Sa cos è lo strumento CHAT? a) Sì b) No 36. Quale di questi conosce di più? a) b) c) d) e)
Messenger Skype Google Talk ooVoo Altri....
37. Pensa che sia uno strumento utile e proponibile per la didattica? a) b) c) d)
Molto Abbastanza Poco Nulla
Parte terza Quest’ultima parte riguarda la possibilità della formazione online 38. Conosce almeno uno di questi strumenti del web 2.0? Feed reader Delicious - Technorati - Flickr Panoramio - Picasa Web - Google Maps - Google Earth - Tumblr - Slideshare News Alert - Bubbleshare - ecc a) Sì b) No 39. Se ha risposto di sì ne scriva 3 in ordine di conoscenza e/o preferenza 40. Parla con i suoi alunni/figli di queste tematiche affrontate nel questionario? a) b) c) d)
Raramente poco spesso molto
41. A che livello? a) b) c) d)
Tecnico Scambio notizie Attenzione didattica Attenzione educativa
42. Sarebbe disposto ad affrontare un breve corso di aggiornamento online, magari con i genitori dei propri alunni, su tali tematiche? a) Sì b) No 43. Se ha risposto di sì cosa proporrebbe come tematica principale? ..... 44. E’ stato interessante tale questionario? a) b) c) d)
Molto Abbastanza Poco Nulla
45. Età. (Divisa in fasce, meno di 20, 20/24, 25/34, 35/44, 45/54, 55/64, 65 e più) 46. Sesso. M/F
Tesi: Il web 2.0 e la prassi didattica nella scuola primaria- Cap. 2 – P. Aghemo – relatore prof. S. Lisi - 5
2. I risultati e l’analisi Il questionario ha avuto 137 compilazioni valide3 ed un andamento di risposte in maggioranza avute da docenti4 , come si prevedeva durante l’elaborazione, ma con un discreto numero di genitori, alcuni educatori e due dirigenti scolastici. Forse su cartaceo si sarebbero potute avere molte più risposte ma, a parte le difficoltà descritte prima, non si sarebbe evidenziato lo scoglio dirimente che era in fondo alla base dell’idea creatrice del questionario stesso cioè giungere all’utilizzo del web per la sua compilazione. Si riassumono qui sotto i dati più significativi con alcuni grafici. Il target dato dalla prima domanda è così suddiviso:
Figura 1 esempio di grafico a scelta con i dati completi
3
Il dato riportato è di 245 consegnati e 137 compilazioni valide, bisognerebbe indagare anche qui se si è trattato di difficoltà nella compilazione, cosa che non sembra risultare dalla domanda 42, o di difficoltà tecniche di linea o di compilazione interrotta per vari motivi come riferitomi a voce da qualche compilatore. 4
Alcuni dei quali colleghi del corso di laurea FAD2 dellʼUniRoma3. Tesi: Il web 2.0 e la prassi didattica nella scuola primaria- Cap. 2 – P. Aghemo – relatore prof. S. Lisi - 6
In che veste lei partecipa al questionario?
Totale di risposte
137 Genitore
38
Educatore
1
Insegnante
93
Dirigente scolastico
2
Altro (Per favore specificare)
3
La risposta “altro” include queste tipologie: masterEL5 , educatore per associazione giovanile, bibliotecaria, dottorando di ricerca. Come già detto il dato conferma la difficoltà che molti docenti incontrano nel comunicare e far comprendere ai genitori l’importanza della didattica coadiuvata dall’utilizzo delle NTIC. Riguardo al titolo di studi il 64% ha dichiarato di possedere un titolo di scuola secondaria di secondo grado (domanda 2) e il 24% di laurea, un 5% un titolo superiore, basse le altre percentuali. Nessun dubbio per le domande n 3 e 4, infatti il 100% ha dichiarato di conoscere internet e solo l’1% di non utilizzarlo normalmente, inoltre l’85%, (domanda 5), dichiara di usare il web più volte al giorno (non si chiedeva nello specifico se per lavoro o motivi personali). Molto interessante sono risultate le risposte alle domande aperte anche se ciò ha richiesto un’elaborazione più lunga ed articolata, poichè per analizzarle è necessario fare un copia incolla per ogni pagina di risposte (qui la pagina corrisponde ad alcune righe del foglio di un word processor) quindi stamparle e codificarle. Alla domanda n° 6, “per cosa utilizza internet” vi è stata un’ampia è variegata qualità di risposte che è stato però possibile ridurre in tre tipologie (salvo eccezioni rare), una riferita al web 1.0, una al web 2.0 con i tool più conosciuti e la terza al web 2.0 con tool anche molto avanzati e professionali. La prima tipologia diciamo che rimane ancorata al web di tipo 1.0 e cioè un utilizzo passivo con consultazioni e ricerca di notizie, di siti vari per trovare indirizzi, orari, meteo, orari di spettacoli, musei, treni, vocabolari online, materiale didattico e posta elettronica. Sono comunque la minoranza coloro che pur rientrando in questa 5
Partecipanti al Master in E-Learning dellʼUniversità della Tuscia, Viterbo e attualmente facenti parte di una Comunità di Pratica. Tesi: Il web 2.0 e la prassi didattica nella scuola primaria- Cap. 2 – P. Aghemo – relatore prof. S. Lisi - 7
tipologia non hanno inserito anche almeno un’attività riferibile al web 2.0. La seconda tipologia di risposte rientra ormai nel web 2.0 (naturalmente la consultazione passiva di siti è sempre presente ma è contestualizzata dai tool web 2.0) e ricorre la scrittura di testi, su blog, forum e piattaforme di e-learning, per ricercare e condividere la costruzione di materiale didattico, per prenotazioni, shopping e pagamenti online (web banking o home banking), partecipazione a social network, applicazioni di IRC, partecipazioni a corsi online, lettura di quotidiani online (quella che richiede un account), mappe e anche per svago6. Rientrano, secondo me, in questa categoria le ricerche avanzate per ricerche didattiche od universitarie attraverso Emeroteche specialistiche, scaricare musica da siti ufficiali a pagamento, vedere la tv on pc. La terza ed ultima tipologia è in pieno e attivo web 2.0 con l’uso di tool anche avanzati per la gestione di siti web, per lavoro (quindi utilizzo professionale) per uffici e agenzie formative, creazione di blog, creazione e moderazione di mailing list, di gruppi di lavoro, di community e gestione di piattaforme. Un dato trasversale che emerge, sia nelle risposte a questa domanda sia in altre è quello di una confusione, da parte di alcuni, tra social network e tool di IRC forse Conosce il web 2.0
perchè nei social network sono inclusi tool per chat. Per ciò che riguarda la domanda n° 7 che dà il titolo al sondaggio la risposta è
39%
riportata in grafico qui a fianco. Le percentuali confermano che una grande
61%
parte pur conoscendo ed utilizzando tool del tipo web 2.0 ancora non ha chiara la definizione e la differenza col web 1.0. Da ciò si può dedurre che più di 4
Sì
No
persone su dieci siano già attive con tool web
6
Esistono giochi da fare online da soli o con altri giocatori che si incontrano in rete, giochi di ruolo, i MUD (multi user dungeon). Tesi: Il web 2.0 e la prassi didattica nella scuola primaria- Cap. 2 – P. Aghemo – relatore prof. S. Lisi - 8
2.0. Essa è completata dalle risposte alla domanda n° 8, domanda aperta in cui si è avuto una maggioranza di risposte, da coloro che avevano detto di conoscerne il significato, con definizioni che rendono in pieno l’idea del web 2.0 pur essendo alcune ricercate e col famoso “copia-incolla”, inserite nella risposta, ma già questo è un primo segnale di fruizione attiva. La maggioranza delle risposte pone l’accento sulla fruizione, sull’interazione e sulla produzione attiva, il web 2.0 è quindi visto come un’evoluzione in senso partecipativo diretto da parte dell’utente, ed è questa, in fondo, l’analisi fatta nell’introduzione e nella premessa del capitolo 1, attraverso alcuni degli applicativi che abbiamo menzionato e che fanno parte del novero dei tool educativi. Pongo qui alcune definizioni che rendono l’idea della comprensione di chi ha affermato di conoscere il termine e significato del web 2.0 e che ci confermano comunque che è giunto il tempo di integrare nel percorso didattico-educativo gli strumenti digitali. Alcune definizioni e spiegazioni date: -E' un nuovo modo di usare la rete con alto grado di interattività, possibilità di spostamento di dati e riutilizzo anche in contesti con finalità diverse da quelle pensate dai creatori, costruzione cooperativa di conoscenza...; -evoluzione di Internet, insieme di applicazioni online che permettono una interazione tra utenti e siti:(blog, forum, chat, e sistemi come Wikipedia, Youtube, Facebook, Myspace); -Web 1 più staticità,Web 2.0 interattività!;
Vi è una risposta completa ed esaustiva data, si capisce, dopo essersi informati, anche con l’apporto di una propria riflessione e citazione in cui vi è un riferimento all’idea di intelligenza connettiva di De Kerckhove e conferma in pieno il paradigma sin qui sostenuto, eccola: -Spesso usiamo la tecnologia senza porci nessuna domanda su cosa stiamo utilizzando, un po' come guidare la macchina, senza conoscere come funziona il motore. Comunque credo che il web 2 sia la naturale evoluzione di internet, che qualcuno chiama: la supermente del mondo, (Focus febbraio 09) "E' invisibile, immateriale, ma onnipresente. Usa insieme l'intelligenza di uomini e di computer, ma è diversa da entrambi". Internet è l'insieme di milioni di intelligenze umane e di computer che si fondono insieme fino ad arrivare a prestazioni incredibili: forum, ricerche sempre più personalizzate, blogs...
Analizziamo ora un trittico di domande, le domande n° 9, 10, e 11, esse riguardano Tesi: Il web 2.0 e la prassi didattica nella scuola primaria- Cap. 2 – P. Aghemo – relatore prof. S. Lisi - 9
l’utilizzo di internet da parte dei figli/alunni. Si nota qui una contraddizione nelle risposte fra le domanda n° 9/10 con la n° 11. Infatti più del 80% dichiara l’uso di internet da parte dei bambini, del target in esame, con un uso abbastanza frequente (spesso il 31% circa), si veda il grafico, con un buon 15% che lo utilizza molto. Invece dalla risposta alla domanda n° 11 emerge che solo il 46% lo ritiene necessario
mentre il restante si divide in non necessario, 35%, ininfluente, 8%, e addirittura pericoloso, il 14%. Le domande 12 e 13 si concentrano sui mezzi di “parental control”. L’80% dice di conoscerne l’esistenza anche se non li conosce nel loro utilizzo concreto ma dalla risposta alla domanda aperta n° 13 si ottiene un elenco esaustivo e qualificato fatto di filtri, parental control, antivirus che includono filtri per i minori, blocco familiare, ecc.. La maggioranza si dice convinta comunque che al di là dei mezzi è importante la presenza e l’interazione con l’adulto educatore come guida e non come censore. Tesi: Il web 2.0 e la prassi didattica nella scuola primaria- Cap. 2 – P. Aghemo – relatore prof. S. Lisi - 10
Per completezza inserisco qui un elenco dei mezzi di parental control e il sito di riferimento. La lista non è esaustiva (alcuni sono free altri a pagamento): Davide.it7, il Veliero8 , NetNanny9 , CyberPatrol10 , easy411 , proteggibimbo12 , ilfiltro13, estensioni per browser tipo Glubble per Firefox14, altri sono dei veri e propri browser come KidZui15 (anche il veliero) e family safety internet della Microsoft16. La seconda parte del questionario comincia con la domanda n° 14 “Crede che l'utilizzo del web e del web 2.0 sia importante per la didattica anche con i bambini piccoli?”, la risposta è tendenzialmente univoca poichè molto è la risposta del 29% e abbastanza del 59% pari al 88% del totale del target, solo il 2% risponde per nulla, il restante 10% ha risposto “poco”. Tutto il resto della seconda parte è composto da domande che possiamo chiamare “doppie”, cioè viene posta la domanda sulla conoscenza di un tool o applicativo web 2.0 e immediatamente dopo viene chiesto se lo si ritiene utile integrarlo nella didattica con quattro modalità di scelta. Vi sono alcuni “approfondimenti” per alcuni di questi tool con richiesta di specificare quali siano i tool più usati e conosciuti. Analizzerò dunque questo blocco in sintesi, ponendo dati specifici dove fosse necessario. Tra i tool di cui si chiedeva la conoscenza vi sono: blog, siti didattici, podcast, social network, newsletter, forum, gruppo cooperativo online o Comunità di Pratica, E-Book, IRC-Chat. Per quanto riguarda la conoscenza di questi tool si va da una conoscenza al 100% 7
Il sito è http://www.davide.it/ consultato ad agosto ʼ09.
8 9
Il sito è http://www.ilveliero.info/ consultato ad agosto ʼ09. Il sito è http://www.netnanny.com/products/netnanny_home_suite consultato ad agosto ʼ09.
10
Il sito è http://www.cyberpatrol.com/ consultato ad agosto ʼ09.
11
Il sito è http://www.easy4.it/ consultato ad agosto ʼ09.
12
Il sito è http://www.nicolaottomano.it/proteggibimbo.htm consultato ad agosto ʼ09.
13
Il sito è http://www.ilfiltro.it/ consultato ad agosto ʼ09.
14
Indirizzo web http://www.glubble.com/ consultato ad agosto ʼ09.
15
Indirizzo web http://www.kidzui.com/ consultato ad agosto ʼ09.
16
Indirizzo web http://www.microsoft.com/protect/family/default.mspx consultato ad agosto ʼ09. Tesi: Il web 2.0 e la prassi didattica nella scuola primaria- Cap. 2 – P. Aghemo – relatore prof. S. Lisi - 11
del IRC-Chat al 67%del Podcast, il meno conosciuto, gli altri tool raggiungono comunque una conoscenza intorno o superiore al 90%si scende al 73% con il gruppo cooperativo online o Comunità di pratica e al 74% col social network, percentuali comunque alte. Le risposte alla domanda (uguale per tutti questi tool) sull’utilità di questi mezzi come ausilio e motivazione alla prassi didattica sono più variegate. Intanto si poteva scegliere fra quattro opzioni, molto, abbastanza, poco, nulla; ciò ha portato in parte alla differenziazione. Rimane un dato comune, quasi sempre le risposte “molto e abbastanza” superano abbondantemente il 50% del totale anche se le percentuali più alte di solito si hanno nella risposta “abbastanza” tranne che per il sito didattico in cui la maggioranza, 52%, ha risposto “molto”. Elenco la somma delle due percentuali per i vari tool: blog 77%; sito didattico 96%; Podcast 70%; social network 33%; newsletter 74%; Forum 85%; gruppo cooperativo online o CdP17 71%; E-book 79%; Chat 46%. Come si nota i soli tool che hanno una maggioranza di risposte, diciamo negative come apporto alla didattica, “poco e nulla” sono i social network18 e le-il19 Chat. Ciò secondo me è dovuto al fatto che pochi genitori hanno esperienza di lezioni di recupero o di interesse e andamento in una disciplina che possono essere attivati con un certo successo dai docenti anche tramite queste applicazioni. In generale le percentuali ottenute vanno a ogni modo nella direzione dell’acquisizione positiva, nei percorsi didattici, di tool e applicazioni web 2.0. La domanda n° 19 chiedeva cosa fosse utile trovare in un sito didattico, la maggioranza (il 42%) propende per il materiale didattico, il 25% per software didattico, il 26% per indicazioni per educatori ed insegnanti, l’8% per giochi online, il 2 % include la voce “altro” con audiolibri, materiale costruito dagli alunni, e 17
CdP è lʼabbreviazione che si usa in rete e nei testi per Comunità di Pratica, anche qui si userà tale abbreviazione. 18
Questa risposta riceve un chiarimento dalla risposta alla domanda 23 in cui il social network più conosciuto risulta essere facebook, mentre altri già utilizzati, che analizzeremo, proprio per fini didattici sono molto meno conosciuti. 19
Vi è una disquisizione grammaticale sul tipo di articolo da utilizzare a seconda della teoria che Chat sia femminile o sia maschile dato che deriva dallʼacronimo IRC. Tesi: Il web 2.0 e la prassi didattica nella scuola primaria- Cap. 2 – P. Aghemo – relatore prof. S. Lisi - 12
possibilità per gli alunni di interloquire con gli insegnanti. Alla domanda n° 23, sulla conoscenza del social network (dovevano esserne indicati da uno a tre) si ha una moltitudine di risposte quasi univoca, il social network più conosciuto è senza dubbio “facebook” seguono con poche segnalazioni netlog, twitter, oknotizie. Sono segnalati anche Anobii, Linkedin, alcuni social network costruiti con ning. Sul tema newsletter è stata aggiunta la domanda se possa essere uno strumento utile alla comunicazione insegnanti/genitori/alunni. Le risposte affermative sono la stragrande maggioranza, per cui è un altro strumento da tenere presente nel nostro iter didattico e nel rapporto con le famiglie, ecco qui il grafico (non sono riportati i decimali): Molto Abbastanza Poco Nulla
5% 12% 36%
46% La domanda n° 34 invece sonda il terreno sul passaggio graduale dal libro di testo all’e-book. Qualche risposta fa capire che gli e-book reader in Italia sono ancora poco conosciuti e si pensa alla difficoltà di lettura a video su schermo del computer, nonostante ciò il 44% ha risposto di sì, il 16% ha risposto “altro” specificando che è favorevole ma con una integrazione fra e-book e testo cartaceo senza “pensionare” quest’ultimo. Il 22% invece ha risposto di no e il 18% non sa esprimere un’opinione. Il tool più conosciuto di chat risulta essere messenger con il 53%, segue Skype con il 34% poi con percentuali molto minori Google Talk, ooVoo e la chat di facebook. Siamo alla terza ed ultima parte del questionario in cui viene chiesto quali tool del web 2.0 si conoscono con le domande n° 38 e 39. Nella prima, dopo un elenco di tool web 2.0, viene chiesto di rispondere affermativamente a chi ne conosce almeno uno, l’80% afferma di conoscerne in media due. Tesi: Il web 2.0 e la prassi didattica nella scuola primaria- Cap. 2 – P. Aghemo – relatore prof. S. Lisi - 13
La seconda domanda chiedeva quali si conoscono o preferiscono. Di gran lunga i più scelti sono i vari tool di Google, seguiti da Feed Reader, Flickr, Slideshare, Delicious, Technorati e Tumblr, quasi sconosciuto Panoramio. Le successive due domande riguardano il dialogo fra bambini/alunni e genitori/insegnanti sulle tematiche affrontate nel questionario. Alla domanda n° 40 dove si chiedeva se vi fosse dialogo su queste tematiche il 40% risponde spesso, il 32% raramente, il 25% poco, solo il 2% ne parla molto. Il livello del dialogo sulle tematiche di internet fra bambini e adulti è indirizzato all’attenzione educativa per il 42%, con scambio di notizie per il 33%, per il 15% con attenzione didattica solo il 10% per motivi tecnici. Ritengo interessanti e degne di attenzione per studi prossimi le risposte alle domande n° 42 e 43. Con la n° 42 si chiedeva se si fosse disposti ad affrontare un corso di aggiornamento online tra insegnanti/genitori sulle tematiche del web 2.0 e in generale del web e dell’aspetto educativo/didattico. Il 64% ha risposto di sì, dunque quasi i due terzi del target non solo si dice favorevole, con poche eccezioni, all’introduzione nella didattica dei tool web 2.0 ma si dice anche disponibile ad informarsi e formarsi in modo più approfondito dei temi trattati in questo contesto. Ciò conferma che il paradigma della società complessa è ormai un dato di fatto(pur non sempre compreso) per buona parte della popolazione, non si può prescindere cioè dalle interrelazioni dai e con i mezzi digitali nella vita odierna. La domanda successiva chiedeva di proporre delle tematiche per il corso. In sintesi i contenuti scelti per il corso sono divisibili in alcune filoni principali, alcuni interessanti, nel contesto globale, altri più pressanti, su tematiche sentite attuali, ma ugualmente fondamentali. In ordine di quantità di citazioni: I)
l’utilizzo del web in modo sicuro ed appropriato, con un giusto approccio per i bambini/alunni;
II)
conoscenza ed approfondimento dei tool e delle applicazioni indicate nel questionario e del web 2.0 in genere per la didattica e l’educazione;
III)
Costruzione di un percorso collaborativo online genitori/insegnanti sull’uso delle NTIC.
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Dunque con tali indicazioni un istituto scolastico che acquistasse uno spazio online20 annuale per implementarci una piattaforma e creare dei percorsi “ad hoc” andrebbe credo nella giusta direzione di un percorso di long life learning necessario ad un miglioramento dei rapporti scuola/famiglia con un forte apporto al miglioramento generale delle strategie didattiche scelte. Concludo l’analisi di questa domanda inserendo una risposta che si discosta dalle altre, anche un pò ironica se vogliamo, ma che ci fa capire che i docenti che non prendono in considerazione l’uso dei tool del web 2.0, senza nessuna rincorsa o deferenza al modernismo ed ipertecnologismo, rischiano di piombare in un digital divide didattico rischioso. La tematica proposta è la seguente: Il corso lo intitolerei: "Maestra, t'insegno il computer!!!"; i bambini sono naturalmente multimediali come dice il Prof. Maragliano e metterei loro ad insegnare alle maestre l'ABC dell'informatica.
Le ultime tre domande sono di tipo tecnico. La n° 44 era sull’interesse suscitato dal questionario, il 49% ha risposto molto, il 50% abbastanza, il restante 1% per nulla. La domanda n° 45 riguardava l’età dei rispondenti, la maggior parte si situa tra i 35 e 44 anni, il 53%, altri tra i 45 e i 54 il 32%, gli altri si disponevano più o meno nella medesima percentuale, 7 e 8%, sia nella fascia prima i 35 sia in quella successiva ai 54 anni. L’ultima riguardava il sesso dei rispondenti e la risposta conferma, purtroppo21 , la tendenza tutta italiana in cui ad occuparsi di scuola e delle tematiche collegata ad essa sono in gran parte donne, che risultano il 78%. Credo si potrebbe fare un elaborato solo (magari aumentando il target e distinguendolo fra genitori e insegnanti) analizzando in modo dettagliato tutti i dati di questo questionario. Però già così ci sono indicazioni chiare per attuare scelte didattiche sia da parte dei docenti sia da parte di ogni Istituzione scolastica o Rete di scuole attente e propense al learning by making fatto con tool web 2.0. 20
Ormai si possono ottenere con pochi euro annuali che possono aumentare a seconda delle necessità ma rimangono cifre comunque accessibili, lʼimportante è far capire al Consiglio dʼIstituto ed economico che è un investimento educativo nel suo complesso per il futuro e nella direzione del long life learning. 21
Purtroppo nel senso che invece ci dovrebbe essere maggiormente la presenza maschile sia fra i docenti sia fra i padri degli alunni nei confronti di scuola e tematiche educative. Tesi: Il web 2.0 e la prassi didattica nella scuola primaria- Cap. 2 – P. Aghemo – relatore prof. S. Lisi - 15
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