Formazione Docenti TEMA 1F Argomento: Competenze digitali degli studenti, imprenditorialità e lavoro parte 1 Competenze digitali Data 14 marzo/ 19 maggio Istituto Plauto Docenti Paolo Aghemo Tutor E. Chesi materiale a cura di Francesca Lazzari
Cosa faremo " 28 febbraio: Competenze digitali degli studenti, imprenditorialitĂ e lavoro; " 7 marzo: Internet of Things (IoT); " 11 aprile: Registro elettronico, Alfabetizzazione civica " 20 aprile: Registro elettronico, Alfabetizzazione civica " 24 maggio: Ambienti per la didattica integrata e per la " 31 maggio: collaborazione, Biblioteche digitali, Didattica attiva e collaborativa
Un curricolo per l’imprenditorialità (digitale) "La Media Education come strumento di potenziamento dei soggetti, si propone per lo sviluppo di consapevolezza e di pensiero critico, crea le condizioni perché il bambino si possa difendere da sé. "In questa prospettiva educare non vuol dire proteggere ma costruire l’autonomia dei soggetti, nel costruire le condizioni perché il pubblico riceva i messaggi con senso critico.
Un curricolo per l’imprenditorialità (digitale) Si possono individuare almeno tre caratteristiche pedagogicamente rilevanti di questa svolta digitale che investe tutti i supporti mediali: "la portabilità. La miniaturizzazione delle applicazioni informatiche e la convergenza delle diverse tecnologie verso il digitale sta producendo una nuova generazione di apparati mobili che funzionano come vere e proprie centrali multimediali. Uno smartphone, oggi, è telefono, televisione, punto di accesso a Internet, macchina fotografica, telecamera, riproduttore di file MP3.
Un curricolo per l’imprenditorialità (digitale) "l’interattività. Il flusso della comunicazione non è più unidirezionale, non prende più corpo in palinsesti allestiti dalle emittenti cui gli utenti possano accedere. Esso diventa multidirezionale, riconosce all’utente la possibilità di interrogare i media secondo le sue esigenze. "la generatività. Implicita conseguenza dell’interattività e resa possibile dalla trasformazione dei media in stazioni multimediali, la generatività dei Nuovi Media allude alla possibilità che essi garantiscono all’utente di passare dalla posizione di spettatore a quella di autore.
Un curricolo per l’imprenditorialità (digitale) Due correzioni di rotta rispetto al passato: "La centratura si sposta dal pensiero critico alla responsabilità: non basta più educare uno spettatore che sia attento e critico, occorre educare un soggetto che sia responsabile, sia quando naviga contenuti che quando ne produce di propri.
Un curricolo per l’imprenditorialità (digitale) "L’altro slittamento è dalla centralità dei media a quella della cittadinanza. I comportamenti relativi ai media oggi non riguardano più solo il momento del consumo, ma costellano la nostra vita individuale e sociale. La Rete e il telefonino sono migrati nelle nostre vite, le costituiscono dall’interno, sono parte del nostro essere cittadini.
Un curricolo per l’imprenditorialità (digitale)
Un curricolo per l’imprenditorialità (digitale) "Utilizzare uno strumento in modo sicuro e consapevole significa in primo luogo conoscerlo tecnicamente, cioè avere dimestichezza con tutte le sue potenzialità e “implicazioni”.
Un curricolo per 
 l’imprenditorialità (digitale) "Insegnanti e studenti sono chiamati a svolgere un ruolo attivo: gli insegnanti, da un lato, sono stimolati a sperimentare nuovi metodi e tecniche di coinvolgimento nella didattica, volte alla cooperazione e alla collaborazione fra ragazzi, oltre al rispetto delle aspettative e delle esigenze individuali; gli studenti, dal canto loro, imparano a stare in classe in modo diverso, diventando piÚ aperti al dialogo, alla discussione e allo scambio delle idee, anche a distanza, sia fra docenti che fra compagni.
Un curricolo per l’imprenditorialità (digitale) "Attraverso questa didattica, può emergere in classe il mondo dei ragazzi, il modo in cui essi si rappresentano ed utilizzano i Nuovi Media, i loro interessi, i loro pensieri, le loro emozioni, tutto ciò insomma che orienta il loro comportamento nell’utilizzare tali strumenti. Aiutandoli a riflettere su tali dimensioni, la Scuola può aiutare i ragazzi a essere più consapevoli e responsabili nell’utilizzo specifico dei vecchi e Nuovi Media, nell’esercitare i propri diritti e doveri in senso più ampio, nel comportarsi in modo più responsabile e quindi più sicuro, per sé e per gli altri.
Un curricolo per l’imprenditorialità (digitale)
L’Alternanza Scuola-Lavoro "L'alternanza scuola-lavoro è una metodologia didattica che permette agli studenti che frequentano gli istituti di istruzione superiore (istituti professionali, istituti tecnici, licei) di svolgere una parte del proprio percorso formativo presso un'impresa o un ente. "Si tratta di uno strumento pensato per rendere flessibili i percorsi formativi scolastici, capace di combinare lo studio teorico d’aula con forme di apprendimento pratico svolte in un contesto professionale.
Guida completa all’Alternanza Scuola-Lavoro
L’Alternanza Scuola-Lavoro "L’alternanza scuola-lavoro costituisce una vera e propria combinazione di preparazione scolastica e di esperienze assistite sul posto di lavoro, progettate in collaborazione con il mondo dell’impresa, al fine di rendere gli studenti in grado di acquisire conoscenze e abilità e competenze utili allo sviluppo della loro professionalità. "Presso le imprese i giovani trascorrono periodi di apprendimento in situazione lavorativa, che non costituiscono rapporto individuale di lavoro. "Il valore formativo dell’alternanza è sottolineato dal fatto che la titolarità è dell’istituzione scolastica o formativa.
Analogie tra Alternanza scuolalavoro e stage "Comune caratteristica alle esperienze di stage e alternanza scuola-lavoro è la concezione dell’impresa come luogo di apprendimento. "In entrambi i casi l’azienda ospitante è vista come ambiente educativo complementare a quello dell’aula e del laboratorio. "Il tutor aziendale, a cui sono affiancati i giovani in stage o in alternanza, assolve la funzione e il ruolo che il docente detiene nel contesto scolasticoformativo. Il tutor diventa un “facilitatore di apprendimento”, capace di illustrare il lavoro, supervisionare le attività affidate, valutare il livello di competenza raggiunto.
Differenze tra Alternanza scuola-lavoro e stage "L’alternanza non è uno “strumento” formativo, ma si configura piuttosto come una “metodologia” formativa, una vera e propria modalità di apprendere, che non ha carattere occasionale ma, al contrario, viene realizzata in continuità con i programmi didattici ed è progettata e guidata dalle istituzioni scolastiche che ne detengono la piena responsabilità formativa.
Che vantaggi ha un’impresa?
"L’alternanza scuola-lavoro rappresenta l’espressione più compiuta dell’integrazione tra istituzioni scolastiche e mondo produttivo, poiché richiede una condivisione totale sia degli obiettivi da raggiungere (le competenze da sviluppare nei giovani), sia del progetto formativo vero e proprio. "Si tratta di un investimento complesso (in termini di sensibilità, impegno e risorse umane e organizzative dedicate) che risulta proficuo in un'ottica di medio-lungo periodo.
Che vantaggi ha un’impresa? Le imprese che partecipano a percorsi di alternanza scuola-lavoro, hanno l’opportunità di: " contribuire ad avvicinare il mondo della scuola alla realtà economico-produttiva e ai fabbisogni di professionalità e competenze espressi dal mercato del lavoro del territorio; " valorizzare la propria capacità formativa, investendo nella qualificazione dei giovani e stabilendo una vera e propria “alleanza educativa” con la scuola;
Che vantaggi ha un’impresa?
" migliorare le relazioni con il territorio circostante, acquisendo visibilità e ritorno di immagine per l'iniziativa a cui ha collaborato; " accrescere la propria consapevolezza in termini di responsabilità sociale d’impresa, valutando le ricadute del proprio comportamento nei rapporti con i propri stakeholders (personale, comunità locale, clienti, istituzioni ecc.).
Che vantaggi ha un’impresa?
" migliorare le relazioni con il territorio circostante, acquisendo visibilità e ritorno di immagine per l'iniziativa a cui ha collaborato; " accrescere la propria consapevolezza in termini di responsabilità sociale d’impresa, valutando le ricadute del proprio comportamento nei rapporti con i propri stakeholders (personale, comunità locale, clienti, istituzioni ecc.).
Step del percorso Alternanza Scuola-Lavoro
Step del percorso Alternanza Scuola-Lavoro
Step del percorso Alternanza Scuola-Lavoro
Step del percorso Alternanza Scuola-Lavoro
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Girls in Tech & Science " In Europa e negli Stati Uniti le materie Stem sono viste come un modo di promozione sociale, un mezzo per guadagnare punti in una società che va verso l'innovazione continua. "Il problema è che in tutto il mondo la società scoraggia le ragazze dall'intraprendere professioni complesse, che rendono difficile la riproduzione, che è l'elemento più importante nella società. "Le ragazze che iniziano a dedicarsi alle materie tecnico-scientifiche lasciano gli studi soprattutto tra i 16 e i 18 anni. "Quello che viene chiamato 'soffitto di cristallo' alla carriera scientifica femminile inizia nell'adolescenza, quando inizia a manifestarsi il gender gap
Girls in Tech & Science " Nascono ogni mese, soprattutto nel mondo anglosassone, nuovi Science Club for Girls, o STEM Club for Girls: lo scopo è sostenere le ragazze nelle carriere tecnoscientifiche. "I pregiudizi sull'attitudine femminile per fisica, matematica, chimica e altre discipline non sembrano ancora tramontati. " Secondo il Rapporto su Donne e Scienze realizzato da OpinionWay nel 2015 per la Fondazione L'OrÊal, in cinque Paesi europei compresa l'Italia, solo il 10% degli intervistati ritiene che le donne abbiano particolari attitudini per la scienza e il 67% pensa che non abbiano le capacità necessarie per una carriera scientifica di alto livello.