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La risalita dal fondo della grotta pag
sprofonda nel fango e l’allagamento del sacco-speleo per lo svuotamento dell’aria non era avvenuto completamente. In assetto orizzontale, l’aria presente alla base del sacco lo aveva alzato e la bombola aveva avuto uno scorrimento verso la testa, portando la frusta del manometro ad avvilupparsi attorno alla lampada sinistra del casco. Risolta la situazione, il manometro analogico Cressi mi dava una profondità maggiore di 10 mt e la galleria continuava la sua discesa inclinata. Non c’erano quindi possibilità che il sifone risalisse a breve e, con una sola fonte d’aria, ho interrotto la progressione e sono tornato indietro recuperando la sagola sul reel, ovviamente in assenza di visibilità ☹. Ritornato alla placchetta di frazionamento, ho tagliato la sagola e sono uscito seguendo quella posata all’andata. Purtroppo la controllo degli strumenti in uscita dal sifone documentazione video del sifone è parziale. La videocamera montata sul casco ha ripreso soltanto pochi minuti perchè, frazionando la sagola sulla placchetta poco sotto il pelo dell’acqua e quindi molto vicina alla volta della galleria, alcuni colpi in rapida sequenza del pulsante di accensione sul soffitto l’hanno spenta, riaccesa, e poi definitivamente spenta. La videocam ha registrato due file, il primo di 1,5 Gb ed il secondo di 0,1 Gb, con cambio scena repentino documentato dalle immagini messe a disposizione sul canale youtube.com/francescopapetti. Il profilo dell’immersione, registrato con il computer subacqueo Mares Quad e scaricato con il software Subsurface, è pubblicato in allegato.
La risalita dal fondo della grotta
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Disassemblato l’equipaggiamento utilizzato, abbiamo ricomposto i sacchi-speleo e cominciato a far uscire i materiali per dare tempo alla squadra d’armo (Gianluca, Francesco, Mirko) di continuare il lavoro iniziato durante la discesa. Io e Silvia siamo stati gli ultimi a lasciare il fondo della grotta dopo aver riposto gli ultimi materiali senza inconvenienti: ogni componente della squadra ha ripreso il suo sacco portato durante la discesa. A noi era rimasto solo il sacco di Silvia e, considerata la poca profondità dell’immersione, ci siamo divisi il trasporto. Lasciata la sala terminale e superato lo pseudo-sifone, sul pavimento abbiamo trovato una piccozzetta Salewa, molto concrezionata e con moschettone “fiorito” e “inchiodato”, probabilmente persa e rimasta in fondo alla grotta qualche decina d’anni!
Titolo: Prospezione subacquea del sifone terminale della Grava di Campolato Autore: Francesco Papetti Oggetto: speleologia & subacquea
pag. 11 di 21 3 febbraio 2022
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la piccozzetta Salewa ritrovata concrezionata dopo decine d’anni in fondo alla grotta
Proseguendo nella risalita, abbiamo trovato anche un armo concrezionato a terra, non per il cedimento della placchetta ma di tutta la roccia alla quale era stata applicata! Come pianificato, durante la risalita il resto della squadra aveva il compito di rifare gli armi malmessi, applicando nuove placchette e sostituendo le corde. Le attività hanno sono durate parecchio ed abbiamo raggiunto il gruppo nella sala con il guano di pipistrelli, dove i lavori erano ancora in corso.
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armo a terra
Francesco è stato il più sensibile all’ambiente perché, oltre ai suoi materiali da risalire, si è accollato anche la parziale bonifica della grotta recuperando spezzoni di corda sfilacciata, matasse di doppino telefonico aggrovigliato, rifiuti vari da portare in discarica! Il P96 su doppia corda lo abbiamo risalito insieme, disarmandolo per poter utilizzare le corde il giorno seguente negli scavi della Grava di Zazzano, l’altro progetto di Gianluca organizzato per il week end! (…non gli basta mai!!). Completato il disarmo alle 23:00, siamo tutti rientrati a San Giovanni Rotondo per la cena conviviale con lo Speleo Club Sperone.
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termine operazioni, tutti a cena!
Titolo: Prospezione subacquea del sifone terminale della Grava di Campolato Autore: Francesco Papetti Oggetto: speleologia & subacquea
pag. 12 di 21 3 febbraio 2022