Il Settimanale di Arezzo 115

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ANNO III NUMERO 115 • VENERDÌ 14 SETTEMBRE 2012 • COPIA GRATUITA IN COPERTINA: FOTO ED ELABORAZIONE GRAFICA DI ANDREA BARDELLI

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IN QUESTO NUMERO VITA DELLA CITTÀ 3 Tassa di bonifica: opinioni a confronto 4 Tanti passi per star bene, serie di appuntamenti per scoprire Arezzo 5 Lucio Beloni (Comitato Acqua Pubblica) ci spiega perché secondo loro navighiamo in cattive acque 6 Nodo “Provincia”: le carte che restano da giocare 7 Fantapolitica per il nuovo thriller di Pierfrancesco Prosperi 10 In viaggio per amore: in cammino da Arezzo a Romano d’Ezzelino 26 Settimana Europea della Mobilità Sostenibile: “In città senza la mia auto” 28 Arezzo capitale della Green Economy AREZZO’N’ROLL 8 Scatti dai festival estivi AREZZO SPORT SPECIALE OLIMPIADI 13 Angelica Savrajuk, un bronzo olimpico per la gin-

nastica aretina 15 Il Circolo Schermistico Aretino sa come colpire nel punto giusto 16 Tiro al piattello, occasione da prendere al volo 17 Calci e pugni in volo con il taekwon-do della Four Kicks 18 Osteopatia, terapia che abbraccia varie discipline 19 Under 16 e Prima Divisione: le ragazze della Volley 88 sono pronte a sdoppiarsi 20 Centinaia di aretini in “vasca grande” per tenersi in forma CULTURA 21 Identità e consapevolezza: Ilaria Margutti, artista in costante ascesa, le ha trovate grazie al ricamo 23 Musica a colori, omaggio all’arte di Palumbo con un recital in galleria 24 Compagnia Teatrale Persei: fra Arezzo e provincia una realtà emergente

“IL SETTIMANALE DI AREZZO“ È UNA TESTATA EDITA DA EDIZIONI GIORGIO VASARI SRL ANNO III NUMERO 115 – VENERDÌ 14 SETTEMBRE 2012 DIRETTORE RESPONSABILE: FRANCESCO CIABATTI, EMAIL F.CIABATTI@FASTWEBNET.IT VICEDIRETTORE: MARCO BOTTI, EMAIL MARCO.BOTTI9@GMAIL.COM REDAZIONE: ELENA AIELLO, ENRICO BADII, ANDREA BARDELLI, GIACOMO BELLI, SERENA CAPPONI, FERNANDA CAPRILLI, MARCO CAVINI, GIACOMO CHIUCHINI, DORY D’ANZEO, JACOPO FABBRONI, CECILIA FALCHI, ELETTRA FIORINI, SARA GNASSI, ILARIA GRADASSI, VALERIA GUDINI, GIACOMO MANNESCHI, CHIARA MARCELLI, LUCIO MASSAI, DAVID MATTESINI, FABIO MUGELLI, OMERO ORTAGGI, VALENTINA PAGGINI, ROBERTO PARNETTI, LUCIANA PASTORELLI, IVANA MARIANNA PATTAVINA, LUCA PIERVENANZI, CHIARA SAVARINO, ALESSIO SEGANTINI, LUCA STANGANINI, VALENTINA TRAMUTOLA, LUCA TRIPPI. FOTO: ANDREA BARDELLI, ROBERTO PARNETTI AMMINISTRAZIONE: EDIZIONI GIORGIO VASARI SRL, VIA MANTEGNA 4, 52100 AREZZO (AR), TEL. 392/95.96.285, FAX 0575/16.57.738, EMAIL EDIZIONIVASARI@PEC.IT AUTORIZZAZIONE TRIBUNALE DI AREZZO 02/2010 DEL 10 FEBBRAIO 2010 ISCRIZIONE AL REGISTRO DEGLI OPERATORI DELLA COMUNICAZIONE AL N. 19155 STAMPA: LA ZECCA SRL, VIA UMBERTO TERRACINI 25/27, 52025 FRAZ. LEVANE, BUCINE (AR), TEL. 055/91.80.101, FAX 055/91.80.412, EMAIL INFO@TIPOGRAFIALAZECCA.IT È VIETATA, SENZA FORMALE AUTORIZZAZIONE, LA RIPRODUZIONE TOTALE O PARZIALE DI TESTI, DISEGNI, FOTO E PUBBLICITÀ RIPRODOTTI SU QUESTO NUMERO

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IL SETTIMANALE DI AREZZO

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LA FONDAZIONE MONNALISA ONLUS, IL “SETTIMANALE DI AREZZO” E LE EDIZIONI GIORGIO VASARI SONO PARTNER NEL PROMUOVERE LA CRESCITA DELLA COMUNITÀ DI

AREZZO E IL BENESSERE DELLE PERSONE CHE VI ABITANO


testi raccolti da Cecilia Falchi

TASSA DI BONIFICA: OPINIONI A CONFRONTO PAOLO TAMBURINI, COMMISSARIO DEL CONSORZIO DI BONIFICA, DIFENDE LA TASSA: «FAREMO RICORSO ALLA COMMISSIONE PROVINCIALE»

BRACCIALI: «SE IL CITTADINO PAGA DEVE AVERE UN RITORNO SUL VALORE DEL PROPRIO IMMOBILE O DEL TERRENO CHE POSSIEDE»

Paolo Tamburini, commissario del Consorzio di Bonifica Val Di Chiana aretina, difende l’esistenza del Consorzio di Bonifica e della relativa tassa di bonifica, messa in discussione dalla sentenza n. 101/2011 della Commisione Tributaria Provinciale di Arezzo, che ne ha dichiarato l’illegittimità per l’anno 2009 affidando l’onere della prova a carico del Consorzio e affermando che i ricorrenti, non avendo ricevuto alcun beneficio ai propri fabbricati o terreni, non dovevano pagarla. «I ricorrenti sono 6-700 cittadini a fronte di un totale di 50.000 avvisi. Quindi in sostanza una piccolissima percentuale del totale. Per comprendere questa tassa e l’esistenza stessa del Consorzio si deve avere una visione a largo spettro e rendersi conto di ciò che accade da altre parti. I Consorzi di Bonifica in altre zone sono presenti da molto tempo, il Consorzio Fiumi e Fossi di Siena esiste persino dal 1600. In questo Arezzo è stata tardiva, poichè fino al 2005 non esisteva ancora un ente specifico per la bonifica, e il Consorzio è diventato operativo soltanto nel 2008, in coincidenza con l’inizio della crisi: forse per questo è male accettato». La sentenza d’illegittimità della tassa è relativa so-

Matteo Bracciali, capogruppo del Pd, esprime il pensiero del Partito Democratico sulla tassa di bonifica e sullo stesso Consorzio di Bonifica Val di Chiana aretina, commentando la sentenza n. 101/2011 della Commissione Tributaria Provinciale che ha dichiarato l’illegittimità di tale tassa per l’anno 2009. «Se hanno avuto ragione 700 cittadini vuol dire che hanno ragione anche gli altri 49.300. Se il cittadino paga deve avere pure un ritorno sul valore del proprio immobile o del terreno che possiede». Nel gennaio 2011 il sindaco Fanfani aveva scritto una lettera a Enrico Rossi per chiedere lo scioglimento del Consorzio e delegarne le competenze alla Provincia. «Le Province sono gli enti preposti al coordinamento di molte attività, alcune delle quali possono essere ricondotte alla gestione del territorio. La posizione del Pd è quella di eliminare gli enti di secondo livello, intermedi, e affidare alle Province tali mansioni. Perchè un cittadino deve pagare una tassa annua a un Consorzio che non elegge e non avere neanche il potere di decidere chi spende e di fatto come spende i soldi provenienti da tale tassa? Chi prende queste

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lamente all’anno 2009 e per questo la tassa di bonifica continua ad arrivare nelle case dei proprietari di terreni o fabbricati nei comuni di Arezzo, Marciano della Chiana, Lucignano, Monte San Savino, Castiglion Fiorentino, Civitella in Val di Chiana e Cortona, eccetto per chi ha ottenuto la sospensione del pagamento. «La sentenza ha stabilito che la tassa deve essere pagata se c’è un reale beneficio, e nel ricorso noi dimostreremo che il beneficio c’è. Il piano di classifica stabilisce già quanto un cittadino deve pagare e il beneficio che ottiene. Faremo quindi ricorso alla Commissione».

decisioni in un Consorzio non è sottoposto al vaglio elettorale, come il Presidente della Provincia. Un ufficio della Provincia sotto il controllo dell’assessore competente svolgerà lo stesso lavoro del Consorzio con la differenza che quest’ultimo chiede obbligatoriamente il pagamento di una tassa specifica, la Provincia invece ha stabilito prima un bilancio generale, investe dove c’è più bisogno». Come si fa a eliminare un ente intermedio, vista anche la situazione precaria delle Province? «La Provincia ci sarà, non sappiamo in che forma ma ci sarà ancora: ribadisco che i Consorzi di Bonifica non hanno comunque funzione di esistere».

TANTI PASSI PER STAR BENE UNA SERIE DI APPUNTAMENTI PER SCOPRIRE AREZZO

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omenica 16 settembre prende il via la seconda stagione di Tanti passi per star bene, una serie di passeggiate della salute alla scoperta della città di Arezzo, delle sue proposte culturali e memorie storiche. Il progetto è promosso da Unicoop Firenze (sezione soci di Arezzo) e patrocinato dal Comune di Arezzo. In totale 19 appuntamenti, che si concluderanno a giugno 2013. di Serena Capponi Il primo è previsto domenica 16 settembre. Sulle tracce dei camaldolesi in città porterà i partecipanti alla scoperta di quello che lega Arezzo all’eremo casentinese, in primis la chiesa di Santa Maria in Gradi e l’ex ospizio dove avvenne il miracolo della Madonna del Conforto. Il secondo incontro settembrino è fissato per domenica 30 settembre. Con Arte, storia e società in piazza San Francesco sarà raccontata la storia della nota piazza, della sua basilica e dei palazzi e monumenti che la impreziosiscono. Evento collaterale sarà PROVA la visita alla mostra di Giuseppe Chiari ospitaLE NOSTRE ta nella Galleria di Arte CRÊPES SALATE Contemporanea. PER UNA PAUSA PRANZO Partenza ore 9.30 dal LARGO 1° MAGGIO 5 O UNA CENA DIVERSA! supermercato Coop di PESCHERIACARLA@GMAIL.COM via Madonna del Prato 31 via Vittorio Veneto. TEL. 0575.370042 Crepes de Lune CELL. 366.3921911

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LUCIO BELONI DEL COMITATO ACQUA PUBBLICA CI SPIEGA PERCHÉ SECONDO LORO NAVIGHIAMO IN CATTIVE ACQUE

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di Giacomo

ucio Beloni, nelle vesti di portavoce del Comitato Acqua Pubblica di Arezzo, poManneschi trebbe descriverci da dove prende le mosse l’iniziativa di sabato 22 settembre? «La politica e le istituzioni si devono attivare per rispettare la volontà di 160.000 cittadini che hanno votato sì alla ripubblicizzazione, al referendum del giugno 2011. Si devono cancellare i compensi ai componenti del CdA, prevedendo solo un gettone di presenza, mentre attualmente il presidente Ricci riceve un notevole compenso annuale. Inoltre dobbiamo coinvolgere la polis nella vita amministrativa della città, perché spesso e volentieri rimane semplice spettatrice e disinformata. È necessario cancellare la remunerazione del capitale investito, così come sancito dal referendum del giugno 2011; questa componente è pari al 13,82% della bolletta e viene illegittimamente pretesa da Nuove Acque. Si dovrà cancellare la quota fissa del servizio idrico aretino, perché è illegittima così come sancito dal Ministero dell’Ambiente, e determina un ricavo extra per il gestore di 180 milioni di euro. Tra le altre cose, ad Arezzo viene applicata la quota fissa più alta d’Italia; paradossali anche gli inutili costi di prestazioni accessorie». Invece per quanto riguarda la realizzazione dei depuratori? «Dovremmo realizzare i depuratori solo quando Nuove Acque sarà in grado di garantire l’allaccio effettivo delle fognature esistenti, altrimenti non serviranno a migliorare la qualità ambientale, ma soltanto a innalzare l’effetto delle statistiche. Si dovrà fare in modo che i costi degli allacciamenti a carico degli utenti siano congrui con i costi sostenuti di Nuove Acque, è ingiusto che la società ne tragga un lucro. Per quanto riguarda il canone di depurazione, si dovrà fare in modo che lo stesso venga applicato solamente a coloro che sono effettivamente allacciati al depuratore. Dovranno essere eliminati gli utili di esercizio dal bilancio Nuove Acque, il denaro delle bollette dovrà servire solo a coprire i costi dell’azienda, perché i biVENDITA E DEGUSTAZIONE DA MARTEDÌ A DOMENICA 9-22 CHIUSO IL LUNEDÌ! lanci si devono chiudere VISITACI IN VIA PIAVE 43. PER ORDINAZIONI CHIAMA IL 393 0189387 in pareggio».

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NODO “PROVINCIA”: LE CARTE CHE RESTANO DA GIOCARE rezzo provincia “autonoma”? C’è for- che a questo punto vale la pena di se ancora qualche spiraglio per trattare. essere combattuta fino in fondo. «Mi Possibili conseguenze di una seppur re- aspettavo di più – ha sintetizzato di David mota vittoria della battaglia condotta dal Fanfani, rilanciando poi: – confermo Mattesini territorio? Un ventilato isolamento crescente sul li- che il mio impegno prioritario è divello regionale. Una “minaccia” indiretta, forse, che fendere Arezzo e la sua Provincia. Lo però non toglie il vantaggio per il territorio del re- farò lunedì prossimo a Firenze nel corso della riustare Provincia a sé. Questa potrebbe essere una delle nione del Comitato per le Autonomie Locali. E lo farò la prossima settimana a Roma in un incontro letture da dare, dopo che avrò con autorevoli espon il vertice del Pd esponenti della politica nazionale. È ormai chiaro ch aretino dello scorche non siamo di fronte a una marginale battaglia di so lunedì, a cui hanno preso parte campanile ma a un duro scontro tra poteri d come annunciato an-della Toscana, che metssi e te in gio che il governatore Rossi gioco il futuro di Arezzo, il segretario regionale del Pd delle sua economia, Manciulli. dei suoi servizi. In ue appare Ciò che comunque un parola della sua ul progetchiaro è che Rossi sul gente». to di aree vaste non ha voglia di Insomma una buona pa fare marcia indietro. Al limite, si parte di questa strenua potrebbe discutere sulle lle attribuziobbattaglia si giocherà ni da dare ad Arezzo e Siena nella nellllaa an anche, si capisce, nebattaglia per il capoluogo, luoogo, anch anche he gli in incontri con Bersani e se ovvio che contrariamente riamente alla Patro Patroni Griffi chiesti dal popolosità delle due città, Sinda Sindaco. Se arriverà dall’alla preferita resta Siena na per to un qqualche diktat politico tanti motivi. Insomma, ma, gli rivolto al alla “vera” mediazione, no stati forse Arezzo Arez si salverà, altrimenequilibri regionali sono ti… Non re ribaditi, nonostante il fronte compatto espresso dal resta che aspettare. re che Arezzo resti provincia a Pd aretino, nel chiedere sé, con i numeri a dar man forte. In parallelo il silenzio “assordante”, durante la riunione, dei vertici istituzionali del territorio, ossia Fanfani e Vasai. Un po’ più ottimista dopo il vertice il secondo, loc. Le Doccie decisamente più caustico il Casavecchia di Capolona “Nipotissimo”. 0575 1827215 Sindaco che adesso cercherà di far valere quel che resta Bellissima veduta, ritroverete i veri sapori toscani del peso politico del nostro di una volta. Pizza cotta a legna e carne alla GRIGLIA, territorio, in una battaglia non alla piastra. Cercaci su e

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IL RIFUGIO DEL BUONGUSTAIO

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FANTAPOLITICA PER IL NUOVO THRILLER DI PIERFRANCESCO PROSPERI “BERSAGLIO MARIO MONTI”

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ovembre 2012. Si avvia alla fine un anno cruciale per le sorti politiche ed economiche d’Italia e d’Europa. Dopo le incertezze iniziali l’anomalo governo di Mario Monti ha inanellato un successo dopo l’altro. […] Ma qualcosa di imprevisto e imprevedibile sta per accadere, a Roma le autorità entrano in allarme». Sulle tracce di Operación Ogro (1979), uno dei film capolavoro del maestro Gillo Pontecorvo in cui l’attualità della vita politica italiana si intreccia con una “finzione” in grado di confondere la realtà, Pierfrancesco Prosperi – architetto aretino, pluripremiato autore di romanzi e racconti di fantascienza, soggettista e sceneggiatore di fumetti – ci trascina con il suo nuovo libro in un viaggio ucronico e per lunghi tratti inquietante dentro la Storia, a comporre il puzzle di un Paese in disfacimento politico, economico e culturale. Protagonista di Bersaglio Mario Monti. “Ogro” nel centro di Roma (Rêverie – Fuori|onda Libri editore) è Nico Raimondi, un uomo che ha scelto volontariamente di vivere ai margini di una società in cui non crede, dalla quale è stato profondamente ferito. Dropout, come si definisce in gergo, tendenzialmente non violento, da tempo rifiuta il principio di autorità. L’incontro con uno sconosciuto dall’aria aristocratica e fortemente carismatico, in un esclusivo ristorante milanese, cambia per sempre la sua vita: gli viene proposto di partecipare a un grande progetto di rifondazione della società, con l’intento di tornare a far valere la libera volontà dell’individuo. E la mossa migliore è cominciare a colpire il “ventre molle” dell’Occidente: l’Italia. Una volta scardinato il nostro sistema politico, infatti, sarà facile provocare un effetto domino che farà crollare anche i capisaldi. Ecco che “Super Mario” Monti, fautore dell’autorevole intervento che ha risolto crisi all’apparenza inestricabili, sia in campo nazionale – dove per la prima volta la spesa pubblica ha iniziato a contrarsi e lo spread è sceso a livelli insperati – sia all’estero, finisce al centro del bersaglio. Tra tanti indizi, sparsi qua e là, prende forma una storia torbida, dai risvolti sorprendenti. www.fuoriondalibri.it Chiara Marcelli

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logo di www.samueleschiatti.com

SCATTI DAI FESTIVAL ESTIVI di Lucio Massai

a destra un momento dell’Italian Party qui sotto, due immagini dei Sycamore Age

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qui accanto, Wines sotto, Giorgio Canali

a sinistra, Zen Circus

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IN VIAGGIO PER AMORE: IN CAMMINO DA AREZZO A ROMANO D’EZZELINO uesta settimana vi racconteremo del viaggio che Michele Paggetti, nostro concittadino, intraprenderà il prossimo 19 settembre: un viaggio “per amore”, a piedi, da Arezzo a Romano d’Ezzelino, in Veneto. Signor Paggetti, per amore di chi percorrerà a piedi ben 328 chilometri? «Potrei risponderle che il mio cammino sarà ispirato dall’amore per la mia compagna Ilenia e allo stesso tempo dalla ricerca spirituale che ci accomuna. A ispirarmi è stata la lettura del libro di Mauro Corona La fine del mondo storto, che invita a riflettere sugli stili di vita attuali, ipotizzando un mondo privo di petrolio, carbone e energia elettrica e di tutto ciò di cui sembra non si possa fare a meno. In uno scenario di città deserte e silenziose la fame e la paura, le difficoltà estreme, inducono gli uomini a ripensare il proprio presente e il proprio futuro, riscoprendo la semplicità, il rispetto della natura, l’abbandono del superfluo». Il suo cammino avrà inizio il 19 e si concluderà il 29 settembre: queste date hanno un significato speciale per lei? «La mia storia con Ilenia ha avuto inizio durante il cam-

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di Luciana Pastorelli

mino verso Santiago di Compostela. Decisi di intraprendere quel percorso di ricerca interiore in un periodo particolare della mia vita: nel 2008 un infortunio mi aveva costretto a “fermarmi” per parecchio tempo. Era un segnale: era giunto il momento di riflette-


re, guardare in me stesso, modificare i miei ritmi di vita. Ho avuto modo di pensare, di scoprire filosofie di vita che avvicinano l’uomo alla natura e lo aiutano a ritrovarsi. Nel 2009 ho ritrovato Ilenia: era il 19 settembre. Da allora siamo una coppia e dal nostro amore è nato Gabriel, che ora ha 13 mesi. Attualmente viviamo separati a causa dei rispettivi impegni di lavoro: Ilenia ha un posto “sicuro” presso l’Amministrazione comunale di Romano d’Ezzelino, mentre io ho un’attività insieme a mio padre ad Arezzo. La nostra famiglia si riunisce il fine settimana...». Come si svolgerà il viaggio? «Porterò con me il minimo indispensabile in uno zainetto e chiederò ospitalità per la notte: mi alzerò di buon ora, camminerò 35 chilometri al giorno e a fine giornata pregherò e mediterò. Terrò un diario che spero, in un futuro non troppo lontano, possa diventare un libro. Mi piacerebbe che Mauro Corona ne scrivesse la prefazione. Arriverò a Romano d’Ezzelino il 29 settembre, giorno del compleanno di Ilenia e del mio onomastico, e chiederò alla mia compagna di sposarmi». Quale messaggio vuole inviare con questa esperienza? «Vorrei che le persone fossero aperte al cambiamento, imparassero a rispettare la natura di cui siamo parte integrante e a ricercare dentro se stesse. Tra i miei progetti futuri

c’è quello di diventare un master reiki per diffondere alcuni concetti quale l’energia vitale universale, presente in ogni cosa, e il metodo terapeutico che la utilizza. Osservare noi stessi e chi ci sta vicino, lasciarsi andare in modo naturale e flessibile allo scorrere del tempo, accettare tutti gli eventi, grandi e piccoli, che l’esistenza ci propone ci conducono sulla via del benessere. Un corretto rapporto con la natura ci aiuta a essere meno pretenziosi, a maturare spiritualmente, a ricercare la pace interiore. Potrei sintetizzare in questa frase ciò di cui sono convinto: “Noi non veniamo qui per caso. Esiste sempre un motivo per incarnarsi: un lavoro da compiere oppure una preparazione a un compito che ci attende in futuro». www.paggio.it

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lu.pastorelli@libero.it

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in copertina

ell’ultimo giorno delle Olimpiadi di Londra ci siamo emozionati nel vedere la loro esibizione, abbiamo fatto il tifo per loro con la speranza che riuscissero a centrare una meritata medaglia. Alla fine ce l’hanno fatta: poteva essere un argento, ma un errore nell’ultimo esercizio le ha retrocesse al terzo posto e, di conseguenza, al bronzo. Loro sono le farfalle della Nazionale italiana di Ginnastica Ritmica e tra di loro c’è anche Angelica Savrajuk, aretina di adozione cresciuta sportivamente nella Ginnastica Petrarca. Ancora legatissima ad Arezzo, dopo la “sbornia” olimpica Angelica ha deciso di passare dalla città per salutare le amiche, le atlete, i tec-

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Angelica Savrajuk, un bronzo olimpico per la ginnastica aretina

di Marco Cavini

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nici, i dirigenti e tutte le persone con cui ha condiviso la propria avventura nella Ginnastica Petrarca, ma soprattutto per fare un saluto a Manola Rosi, l’allenatrice prematuramente scomparsa tre anni fa a cui la ginnasta ha dedicato la propria medaglia. «Manola è stata la figura più importante della mia carriera – rivela Angelica. – Lei mi ha allenato, mi ha supportato nei momenti di difficoltà, mi ha messo in condizione di gareggiare ad alti livelli, e infine mi ha permesso di entrare a far parte della squadra nazionale. Non potevo far altro che dedicare a lei la mia medaglia olimpica».

da sx, Pratesi, la Savrajuk, Cerbai e Donati

Paolo Pratesi ha organizzato una grande festa in cui l’atleta è stata accolta come una star, con decine di bambine che hanno approfittato della sua presenza per scattarle fotografie e chiederle autografi. «Non mi aspettavo così tante persone – ci dice Angelica prima dell’intervista. – Mi ha fatto un grande piacere sentire tutto questo affetto». Angelica, parliamo di Olimpiadi: è più la gioia per il bronzo vinto o il rammarico per l’argento perso? «Siamo andate a Londra per vincere, dunque, quando abbiamo sbagliato e siamo scese al terzo posto ho provato un po’ di delusione. Solo in seguito, con il passar dei giorni, mi sono resa conto dell’importanza del nostro risultato: alla fine una medaglia olimpica è sempre una medaglia Angelica Savrajuk e le atlete della Petrarca olimpica». Con il vostro bronzo avete scritto una bella pagina di sport italiano. La prima tappa della visita aretina è stato proprio «Con la Nazionale ho vinto anche quattro il cimitero dove è sepolta Manola, a cui Angelica Mondiali ma conquistare medaglie fa parte del mio ha portato il bronzo e con cui ha voluto, seppur simlavoro, e dunque non sempre riesco a capacitarmi bolicamente, condividere la gioia dell’importante delle belle cose che sto realizzando». vittoria. Come è stata l’esperienza olimpica? La giornata di Angelica è poi proseguita alla pa«Purtroppo abbiamo vissuto poco il villaggio lestra della Ginnastica Petrarca, dove il presidente olimpico, perché siamo arrivate a Londra solo il 4 agosto e abbiamo dormito in un albergo vicino alla paDAL MARTEDÌ AL SABATO lestra dove gareggiavamo. La magia del villaggio olimpico l’abbiamo PESCE FRESCO AL BANCO vissuta solo la sera della chiusura: E SU ORDINAZIONE è stato un onore vivere a contatto FRIGGITORIA DA ASPORTO con gli atleti più prestigiosi del mondo». GASTRONOMIA PRONTA DI Ora Angelica è partita per la sua CARNE, PESCE E VERDURE terra natale, l’Ucraina, ma a breve LA DOMENICA MATTINA potremo nuovamente vederla ad Arezzo: l’occasione sarà il Memorial ROSTICCERIA E GASTRONOMIA “Manola Rosi” a dicembre, quando LARGO 1° MAGGIO 5 – PESCHERIACARLA@GMAIL.COM la città e la Ginnastica Petrarca potranno ancora una volta riabbracTEL. 0575.370042 – CELL. 366.3921911 ciare la propria campionessa.

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Il Circolo Schermistico Aretino sa come colpire nel punto giusto

di Elettra Fiorini

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opo il trionfo della scherma italiana a Londra, anche il Circolo Schermistico Aretino ci promette una stagione all’insegna del successo. Alle Olimpiadi londinesi la scherma italiana ha stravinto su tutti i fronti: ottime capacità tecniche, determinazione e tenacia hanno contraddistinto i nostri atleti. Ma la scherma è una disciplina vincente non soltanto alle Olimpiadi, e Arezzo ne è la conferma. Il Circolo Schermistico Aretino “Maestro Mario Bonelli”, storica realtà sportiva del nostro territorio, vanta tra le sue fila un nutrito gruppo di talenti capaci di lasciare a bocca aperta l’Italia intera. Sulla scia dell’entusiasmo per le sette medaglie Olimpiche da poco riportate in patria, i giovani schermitori aretini si stanno preparando per regalarci una stagione agonistica ricca di emozioni e momenti di vero spettacolo sportivo. «Il nostro obiettivo è bissare gli eccezionali successi dell’anno scorso – spiega il maestro Alessandro Nespoli. – Anche quest’anno, come di rito, parteciperemo ai campionati italiani. Gli Under 17 si sono allenati per tutta l’estate e stanno adesso ridefinendo la preparazione in modo da essere pronti per le prime prove di campionato previste per ottobre. Gli Under 14 riprenderanno invece le gare a metà novembre. Inoltre imporremo la nostra presenza nel Campionato assoluto di Fioretto in Serie D1, sperando di ottenere risultati degni di nota». Proprio come è accaduto ai Giochi di Londra, dove la compagine femminile ha dimostrato il suo valore, anche il Circolo Schermistico Aretino sa di poter contare su schermitrici giovani ma preparate. «La scherma femminile italiana viaggia a un livello esagerato, specie nel fioretto – continua Nespoli. – Che si parli di Assoluti, Under 20 o Under 17, il treno è sempre quello e noi ci stiamo inserendo su quel

binario con Lucia Lorito, Aurora Ciabatti, Gaia Pieri (terza al Campionato nazionale nel fioretto) e Camilla Rossi, che quest’anno farà le sue prime esperienze internazionali e inizierà a gareggiare sia con la spada sia con il fioretto, nonostante sia una fiorettista a tutti gli effetti». Nonostante la strada da percorrere sia ancora lunga e faticosa, Camilla le qualità per tagliare il traguardo delle Olimpiadi le possiede tutte. «Quando metto giù la maschera, non provo paura, penso soltanto a tirare», racconta la Rossi, che dimostra a ogni gara sempre più forza e sicurezza. «Quanto più l’assalto è difficile, tanto più Camilla diventa forte», racconta il suo maestro. Anche il settore maschile del Circolo Aretino non è da meno. «Da questa stagione inizierà a partecipare alle gare federali Francesco Vannuccini, classe 2002 – spiega Nespoli. – Puntiamo molto su di lui. Basti pensare che nei tornei non ufficiali ha sempre vinto». Con queste premesse, prepariamoci ad assistere a una stagione che saprà come colpire!

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Tiro al piattello, un’occasione da prendere al volo ancora viva negli occhi di tutti noi l’emozione per lo storico oro di Jessica Rossi che, a soli vent’anni, ha sbaragliato la concorrenza nella Fossa Olimpica londinese con 99 colpi a segno su 100. Record del mondo impreziosito dalla dedica ai suoi concittadini emiliani, flagellati dal devastante terremoto. Come dimenticarsi poi l’argento di Massimo Fabbrizi, che ha dovuto cedere il gradino più alto del podio solo al culmine di un lungo spareggio col croato Cernogoraz. Il movimento italiano di tiro a volo (o al piattello) è dunque ai massimi livelli. Ma anche nella nostra piccola provincia aretina questa passione pulsa forte. Sono due gli impianti dedicati a tale disciplina, entrambi situati nell’area di Laterina, anche se molto differenti tra loro. Il primo, nella frazione di Ponticino, è l’Asd T.A.V. Bellavista, a oggi nel bel mezzo di un rinnovamento societario totale di cui ancora non è dato sapere lo stadio di sviluppo. La struttura ospita sei campi di fossa olimpica (detti anche trap) e double trap (due piattelli per volta), quattro fosse universali (per il tiro con armi sportive da caccia) e tre skeet (il tiratore deve spostarsi su differenti pedane di tiro). A pochi chilometri di distanza si trova invece la Polisportiva Laterina Asd, una realtà sportiva radicata con successo nel territorio e ricca di campioni a livello internazionale. All’interno della struttura si pratica un tiro a volo particolare: ovvero percorsi di caccia in cui si tira con armi da caccia su bersagli artificiali. In pratica, lungo l’itinerario vengono piazzati dei macchinari lanciapiattelli affinché i tiratori possano ritrovare le condizioni – e le regole – del tiro per cacciatori su selvaggina naturale. «La nostra società nasce nel 1966 a opera del campione di Skeet Andrea Benelli. Nella nostra struttura ci sono nove pedane di itinerante, dodici nel caso di gare Fidasc [Federazione Italiana Discipline Armi Sportive da Caccia, ndr], un campo dedicata alla scuola di tiro – ci dicono al telefono. – In tota-

È

le sono presenti più di 70 macchine lancia-piattelli, che permettono una grandissima varietà di lanci».

di Giacomo Belli

Sono moltissimi gli appassionati, uomini e donne, adulti e ragazzini, che si dedicano a tale disciplina basata su concentrazione, mira e reazione: «Nella nostra struttura si allenano da molti anni atleti di valenza olimpionica e nazionale, alcuni dei quali convocati ai Campionati Europei o ai Mondiali tra cui Giovanni Maurizio e Andrea Belloni, quest’ultimo medaglia d’oro ai Campionati del Mondo a squadre di Cipro. Importante la presenza di Annalisa Busi, che gravita da molti anni nella squadra nazionale». Nel 2010 l’Asd Laterina ha ospitato anche il campionato del mondo di Sporting, traendo i maggiori risultati proprio dal vivaio juniores. Uno dei recenti campioni di Compak Sporting è il cinquantenne Gabriele Soldani, di Rigutino, il cui prestigioso curriculum vanta innumerevoli medaglie in Mondiali (Praga, Cipro, Oklaoma…), Europei e gare nazionali di alto valore tecnico. Non ultima la vittoria riportata ad aprile nel II Gran Premio a Pian di Cordato in Umbria. Chissà dove mirerà ancora il nostro concittadino amaranto.

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in città (e a ballare!)

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Calci e pugni in volo con il taekwon-do della Four Kicks

lle Olimpiadi di Londra l’oro di Molfetta e il bronzo di Sarmiento hanno reso grande l’Italia del taekwon-do, facendo incuriosire e appassionare a questo sport migliaia di persone. Il taekwon-do, l’“arte dei calci e dei pugni in volo”, è presente anche ad Arezzo con la Four Kicks, una società che sta crescendo esponenzialmente e vanta oggi un centinaio di atleti dai 3 anni in su. «È doverosa una precisazione – spiega l’istruttore Michele Paggetti. – La Four Kicks è affiliata all’International Taekwon-Do Federation, mentre alle Olimpiadi erano presenti gli atleti della World Taekwon-Do Federation: la differenza sta nel fatto che a Londra combattevano solo con le gambe, mentre noi insegniamo uno sport più completo e spettacolare, di Marco in cui si fa uso anche delle braccia e del resto del corpo». Cavini I successi olimpici testimoniano l’Italia ai vertici delle arti marziali. «Negli ultimi anni l’insegnamento è diventato sempre più di qualità, con tecnici preparati e capaci di divulgare lo sport ad alto livello. In questo senso anche la Four Kicks può vantare uno staff tecnico di primo livello, con ben tre maestri, Emanuele Manno, David Capolongo e Daniele Luconi, e quattro istruttori, io, Maurizio Arena, Gianluca Galli e Annarita Mazza». Tra gli atleti aretini c’è qualcuno che potrebbe sognare successi internazionali? «Le nostre punte di diamante sono Cristian Bennati, Leonardo Scarcella e Giacomo Trappolini, tre cinture nere che negli ultimi anni hanno centrato ottimi risultati e rappresentano il futuro della Four Kicks. Alle loro spalle c’è un gruppo molto numeroso di “cinture colorate” che stanno crescendo e si stanno allenando con serietà e impegno: noi prepariamo questi giovani per permettere loro di ottenere successi e sognare l’accesso alle selezioni per gli Europei e per i Mondiali». Tra le novità di questa stagione c’è l’apertura di una vostra palestra in La Four Kicks si allena Valdarno. ad Arezzo presso la pale«Amplieremo la nostra attività verso un stra Inadel di via Leone territorio dove il taekwon-do non è sviluppaLeoni: per informazioto: la nostra è l’arte marziale più praticata ni e iscrizioni è possibile al mondo, puntiamo con determinazione e contattare Paggetti al orgoglio a espanderla anche in Valdarno e 335/53.89.815. nel resto della provincia di Arezzo».

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Osteopatia, terapia che abbraccia varie discipline Giacomo Margiacchi spiega i rapporti tra osteopatia, ortopedia e odontoiatria

di Francesco Ciabatti

he rapporti ci sono tra l’osteopatia e l’ortopedia? E tra l’osteopatia e l’odontoiatria? A rispondere a queste domande è Giacomo Margiacchi, massofisioterapista e osteopata aretino, che ci porta alla scoperta di alcuni segreti dell’osteopatia, disciplina che utilizza specifici trattamenti manuali per trattare zone responsabili di dolori, talvolta anche molto lontane dallo stesso sintomo. Osteopatia e ortopedia – l’ortopedia e l’osteopatia operano in due campi totalmente distinti: la prima è interessata alla patologia e la seconda alla disfunzione, anche se i casi di collaborazione tra le due discipline possono essere numerosissimi. «Prendiamo in considerazione una delle più comuni problematiche che affligge la popolazione: la lombalgia (o mal di schiena) – spiega Margiacchi. – Si tratta di una disfunzione trattabile e correggibile che, proveniente da zone anche molto lontane dal sintomo, genera un’anomala risposta dei tessuti, e di conseguenza dolore. Nei confronti di questa patologia l’osteopatia può intervenire come valido ausilio delle discipline sanitarie sia in fase preventiva, mantenendo fisiologicamente corretto il corpo, sia trattando la disfunzione primaria per evitare interventi chirurgici». I casi di collaborazione tra ortopedia e osteopatia sono molteplici e comprendono la scoliosi, il dorso curvo, la lombalgia, la lombosciatalgia, la cervicalgia, la cervicobrachialgia, la dorsalgia, l’ernia discale, l’artrosi, il tunnel carpale, le cefalee da tensione muscolare… Osteopatia e odontoiatria – Nell’ambito delle problematiche della bocca, l’osteopatia rappresenta un importante ausilio. Una bocca sana assolve correttamente a molteplici funzioni (masticazione, deglutizione, respirazione, postura…) e l’osteopatia consente di valutare l’impatto delle problematiche orali sull’intero organismo e, viceversa, l’impatto che i problemi del corpo possono avere sulla bocca. «L’osteopata può collaborare con il dentista nella risoluzione di varie problematiche – conclude Margiacchi. – Questo, ad esempio, può correggere una disfunzione cranica o strutturale prima che l’odontoiatra inizi il proprio lavoro, rendendolo così più facile e meno doloroso». Per ulteriori informazioni e per contattare Margiacchi è possibile chiamare il 339/27.31.306, scrivere a g.margiacchi@libero.it o visitare il sito www.margiacchigiacomo.it

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Under 16 e Prima Divisione: le ragazze della Volley 88 sono pronte a sdoppiarsi

di Marco Cavini

Stefano Gialli guiderà la più giovane formazione di Prima Divisione

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lla base del lavoro della Volley 88 Chimera c’è sempre stata la crescita e la valorizzazione delle atlete del proprio vivaio. Per raggiungere questo obiettivo, la società del presidente Massimo Gialli non ha mai avuto remore a promuovere in prima squadra anche le giocatrici più giovani, permettendo loro di maturare esperienza in campionati impegnativi e nel confronto con le più grandi. In questa stagione, l’onore di affacciarsi in un campionato seniores spetta alle ragazze dell’Under 16 che, nate tra il 1997 e il 1998, daranno vita alla più giovane formazione di Prima Divisione: l’allenaLA SCUOLA DI tore della squaPALLAVOLO APRE LE PORTE dra sarà Stefano ANCHE AI BAMBINI Gialli [foto in alto a Volley 88 Chimera è ormai a destra] il quale, da anni un punto di riferidopo aver conmento della pallavolo giovanidotto queste giole aretina e, anche per la stacatrici alla vittoria gione 2012-2013, organizza cordel titolo italiano si di avviamento allo sport per Uisp, le accompagnerà pure in questo nuovo percorso di crescita sporbambini e bambine dai 6 ai 14 tiva. «Queste giocatrici – spiega il presidente Gialli, – disputeranno un anni. Tutti i corsi, di cui sono già doppio campionato, quello Under 16 e quello di Prima Divisione: le raaperte le iscrizioni, si tengono gazze vivranno una stagione strutturata perché riescano ad acquisire presso le palestre dell’Itis o delesperienza e a dimostrare il loro valore. la Scuola media “Cesalpino”: Nel campionato Under 16 incontreremo alcune formazioni ostiche ma per ottenere ulteriori inforl’obiettivo rimane quello di arrivare nei primi quattro posti della classifimazioni è possibile chiamaca, per riuscire così a disputare le finali provinciali. Per quanto riguarda re i numeri 347/30.57.243 o la Prima Divisione punteremo invece alla salvezza: giocheremo questo 333/43.23.206, o inviare una campionato con una squadra giovanissima e alla prima esperienza tra mail all’indirizzo saragialli@virle grandi, dunque il nostro primario interesse sarà esclusivamente la cregilio.it, mentre per conoscere scita delle ragazze. Siamo comunque convinti che con impegno, serietà ulteriormente la Volley 88 è ate determinazione, le nostre Under 16 potranno fin da subito mettersi in tivo il sito www.volley88.com. evidenza e disputare una stagione da protagoniste».

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Centinaia di aretini in “vasca grande” per tenersi in forma

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oderno e polifunzionale, il Centro Sport Chimera, il palazzetto del nuoto di Arezzo, ospita al proprio interno ben quattro vasche costruite con diverse profondità e dimensioni, per rendere più ricco il quadro delle attività praticabili all’interno della struttura. Il cuore del Centro è la cosiddetta “vasca grande”, una piscina in cui svolgono la propria attività quasi tutte le società attive all’interno del palazzetto, proponendo un’ampia gamma di attività natatorie e acquatiche: la conseguenza di tanta varietà è che ogni giorno centinaia di aretini ne riempiono le corsie per nuotare, fare sport, mantenersi in forma, perdere peso… Lunga 25 metri, larga 16.50 e con una profondità di 1.82, la vasca grande è una piscina da otto corsie che viene utilizzata per la maggior parte delle attività natatorie: dal nuoto libero (gestito dal Centro Sport Chimera) fino ad arrivare alla scuola nuoto per ragazzi e per adulti e agli allenamenti del nuoto sportivo, organizzati dalla Chimera Nuoto. Fanno uso di questa vasca anche la Sport3, che la utilizza per il fitness sportivo in acqua alta e per molti esercizi dei corsi di fitness in acqua (con TUTTE LE ATTIVITÀ OSPITATE le cinture o con altri attrezzi), e la Società Nazionale di Salvamento con DALLA “VASCA GRANDE” i corsi da istruttore di nuoto e da bagnino di salvataggio. Inoltre, essendo – nuoto libero la vasca dotata dell’omologazione – corsi di nuoto individuali F.I.N.A. (Federazione Internazionale – scuola nuoto per bambini, raNuoto), può ospitare gare amatoriali gazzi e adulti e agonistiche e permette dunque al – allenamento del settore nuoCentro Sport Chimera di organizzare to Agonistico numerosi eventi, di nuoto o di fitness, a – allenamento del settore nuolivello regionale e nazionale. to Preagonistico Per ulteriori informazioni o per iscri– allenamento del settore nuoversi alle attività è possibile rivolgerto Propaganda si alla segreteria del Centro Sport – allenamento del settore nuoChimera in viale Gramsci 7, visitare to Master www.centroil sito – corsi professionali per bagnini spor tchimera.com, di salvataggio chiamare o scrivere un – corsi da istruttore di nuoto sms a Marco Magara – corsi di fitness al 347/42.49.641.

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IDENTITÀ E CONSAPEVOLEZZA

ILARIA MARGUTTI, ARTISTA IN COSTANTE ASCESA, LE HA TROVATE GRAZIE AL RICAMO alla nativa Modena a Città di Castello, per approdare nella Valtiberina aretina dopo essere passata dall’Accademia delle Belle Arti di Firenze, dove si diploma nel 1997. Anni di attività nel campo del restauro, fino alla carriera di insegnante di Disegno e Storia dell’Arte intrapresa dal 2004. Soprattutto, una ricerca artistica che fin di Marco Botti dalle prime mostre nel 1996 l’ha portata a creare una cifra stilistica unica, vincere concorsi, apparire su riviste specializzate e collaborare con realtà espositive di fama internazionale. Queste sono alcune delle coordinate utili a tracciare il percorso artistico e di vita di Ilaria Margutti, che senza eufemismi possiamo collocare tra le figure più originali del panorama contemporaneo toscano. Da tredici anni Ilaria lavora nel suo studio di via dei Cipolli, nel cuore di Sansepolcro. Domenica 9 settembre un’apertura straordinaria di questo spazio ha permesso ad amanti dell’arte, turisti e organi di stampa di entrare in contatto con la sua arte dirompente. Noi eravamo in prima fila. «Il mio è stato un lungo cammino di indagine introspettiva e identitaria – ci racconta l’artista. – Sono partita da una sorta di pittura espressionista. Fotografavo i modelli con un grandangolo, ne deformavo le figure e poi le trasportavo sulla tela con colori forti e contrastanti. Ho seguito questo “filone” fino al 2007, quando ho incontrato una ricamatrice di Castiglion Fiorentino, Rosalba Pepi, che mi ha proposto una collaborazione che unisse le nostre arti. Nacque un autoritratto in cui mi ricamavo una mano, come se la mia pelle fosse stoffa. L’opera fu selezionata per il noto concorso Embroiderers’ Guild di Birmingham, e per due anni girò l’Europa suscitando vivo interesse». Un quadro che ha segnato una svolta? «Sicuramente. Da allora ho capito che davanti a me si stava aprendo una nuova strada, quella che poteva rappresentare al meglio la mia poetica. Il

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ricamo dava un senso compiuto a quello che avevo già fatto in pittura, sostituire pennelli e colori con ago e filo mi ha schiuso prospettive inimmaginabili prima». Dalla pittura ai lavori attuali. Una bel salto. «Nelle mie opere si percepisce sempre da quale mondo artistico provengo, ma il ricamo ha una dimensione diversa. È una continua conquista, perché basta un filo fuori posto che devi ricominciare tutto da capo. Fino alla fine non hai coscienza del risultato finale. E poi c’è la simbologia: il ricamo ti rimanda a un passato che è soprattutto femminile e atavicamente legato al concetto di creazione. In alcune religioni indiane, ad esempio, ci sono divinità che tessono l’universo. Sono questi significati profondi che a me interessano, al di là della tecnica con cui realizzo i lavori, di fronte ai quali una ricamatrice tradizionale potrebbe storcere il naso». Figure che si auto-costruiscono il volto e il corpo, altre che si cuciono le cicatrici. Sono immagini forti che fanno breccia nell’osservatore. «Ogni volta che affondo l’ago non vado a ricamare un tessuto ma la pelle di una persona. Possiamo interpretare le scene come il raggiungimento della consapevolezza interiore o come processi di costruzione della propria identità, che passano attraverso il dolore e il superamento dei limiti». Lo scorso luglio l’abbiamo vista ad Arezzo in veste di curatrice – assieme all’artista spagnolo Enrique Moya Gonzalez – dell’ambizioso progetto Micropiscin[..]rcheologica. A quando una mostra di opere sue? «Dal 13 al 24 novembre sarò a Roma con una personale dal titolo Fuori dalla pelle. L’evento si svolgerà nei locali del Lavatoio Contumaciale, che dagli anni Settanta è una delle culle capitoline dell’arte contemporanea.

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L’esposizione sarà curata da Manuela De Leonardis e vedrà in mostra i miei lavori recenti, compreso l’ultimo che ruota attorno al concetto di “sindone”». Se in quel periodo avete in programma una gita nella Città Eterna, andate a trovare Ilaria Margutti. Non ve ne pentirete. www.ilariamargutti.com

MUSICA A COLORI Omaggio all’arte di Palumbo con un recital in galleria

Luce concreta, la mostra di pittura, grafica e scultura che documenta quarant’anni di attività di Giuseppe Palumbo, prosegue con successo alla Galleria RiElaborando di via Oberdan. L’esposizione è promossa dall’associazione culturale Nuove Tendenze e curata da Tiziana Tommei. Tra le iniziative collaterali alla personale è da segnalare, venerdì 14 settembre alle ore 18, il recital in galleria dal titolo Musica a colori. Suoni e parole sono ispirati all’opera del maestro veneziano, con Francesco Testi (voce recitante) e Andrea Meucci (Flauto). La mostra, a ingresso libero, si concluderà sabato 22 settembre con lo stuzzicante Finissage with Ice cream, sempre alle ore 18. www.nuovetendenze.org Cecilia Falchi

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COMPAGNIA TEATRALE P

FRA AREZZO E PROVINCIA UNA REALTÀ EMERGE era una volta... – Un re! – diranno subito i miei piccoli lettori. No, ragazzi, avete sbagliato. C’era una volta...”. Di sicuro non un pezzo di legno, come prosegue la favola di Pinocchio di Collodi, bensì un’innovativa, divertente e tutta da scoprire compagnia teatrale, la Compagnia Persei, che de Le avventure di Pinocchio ha fatto il suo cavallo di battaglia. Gli attori che l’hanno creata sono un gruppo di amici aretini lanciatisi nell’avventura del teatro, così come il monello dall’accento fiorentino si buttava in strada per scoprire il mondo. Piccola grande differenza, però: loro sì che sono andati a scuola, eccome, frequentando e diplomandosi alla Libera Accademia di Teatro di Arezzo. Ma lasciamo che siano proprio due componenti – Romina Rossi e Marco Caneschi – a raccontarci la storia dall’inizio. Quando e come nasce la vostra Compagnia? «Quasi per scherzo e con tanta voglia di fare esperienze teatrali, anche al di fuori dell’Accademia. Nasciamo ufficialmente nel gennaio 2011 come associazione culturale, anche se a noi piace molto di più “compagnia”, decisamente più teatrale! Insieme a Simona Ferrini, Ilaria Caneschi, David Testi e Carlo Longhi ci diamo il nome di Persei, un mix tra il dio greco e un più moderno gioco di parole che rimanda ai sei fondatori». Già dal nome si intuisce la voglia di divertirvi e far divertire il pubblico. Con che tipo di spettacoli siete andati in scena? «Abbiamo debuttato nel maggio 2011, al Teatro “Rosa Moretti” di San Giuliano, con C’era una volta... Pinocchio, di Samuele Boncompagni per la regia di Riccardo Valeriani. La soddisfazione è stata grande: abbiamo infatti replicato ad Anghiari per scopi benefici con la Fondazione Meyer, in estate all’interno del festival di cabaret RidiCasentino, ad Arezzo Factory, al Teatro via del Sembolino 96 “La Torre” di Marciano, fino Badia al Pino – 0575/410431 allo scorso giugno quando www.masianosas.com abbiamo portato il nostro Pinocchio nel quartiere di Porta Crucifera. Fra aprile e maggio, inoltre, abbiamo rappresentato Ultima è la tempesta, una riscrittura della Tempesta di Shakespeare, al Teatro “Rosini” di Lucignano e a San Giuliano».

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cucine di qualità dal 1968

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E PERSEI

RGENTE

di Valentina Paggini

SPAZIO SEME Al via la nuova stagione con tante novità Il 17 settembre riaprono i corsi a Spazio Seme, il centro di arti e culture in via del Pantano, ad Arezzo, che vuole far vivere e sperimentare il teatro, la danza, la voce e il movimento creando spettacoli, eventi e workshop con professionisti italiani e stranieri. La novità di settembre è che i nuovi corsi saranno gratuiti per tutto il mese! Un modo per scoprire e avvicinarsi alle attività di teatro, voce e canto a cura di Francesco Botti e Gianni Bruschi, alla capoeira, alla danza afrobrasiliana e al ritmo & movimento per bambini, con Nicola Scapecchi e Carlos Ujhama, e alla danza contact improvisation con Leonardo Lambruschini. Nuove sperimentazioni, da quest’anno, con i corsi per i più piccoli di circomotricità, arti circensi, disegno creativo, musica & movimento, musica & gioco danza, oltre a dizione & doppiaggio, yoga, yoga-pilates, rilassamento profondo e ginnastica dolce per gli adulti. I corsi sono aperti a tutti, non ci sono limiti di età per provare nuove esperienze al centro Spazio Seme. Cosa state aspettando? www.spazioseme.com Chiara Savarino

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Dateci dei motivi validi per venire a vedervi. «Il nostro è un modo di fare teatro innovativo: sul palco mettiamo dei pannelli dietro i quali ci cambiamo gli abiti di scena, per vestire ogni volta un personaggio diverso che il pubblico può scorgere in penombra. Tornando al capolavoro collodiano, ad esempio, Pinocchio, così come Lucignolo, non è mai interpretato da un solo attore, ma da due, tre o quattro; così manteniamo un ritmo sostenuto, che richiede molta preparazione e che poi in scena desta la risata del pubblico». Cosa c’è all’orizzonte? «Uno spettacolo tutto nuovo: The Miles Gloriosus Talk Show. Ovvero un buco con un muro intorno di Samuele Boncompagni. Rimanete sintonizzati sulle nostre frequenze!». www.compagniapersei.blogspot.it

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SETTIMANA EUROPEA DELL

“IN CITTÀ SE romossa dalla Commissione Europea, la Settimana Europea della Mobilità Sostenibile “In città senza la mia auto” si svolgerà dal 16 al 22 settembre 2012. Appuntamento internazionale, ha l’obiettivo di incoraggiare i cittadini all’utilizzo di mezzi di trasporto alternativi all’auto privata per gli spostamenti quotidiani: a piedi, in bicicletta o con mezzi pubblici. Sono modalità di trasporto sostenibile che, soprattutto per chi vive in città, oltre a ridurre le emissioni di gas che alterano il clima, l’inquinamento acustico e la congestione, possono giocare un ruolo importante per il benessere fisico e mentale di tutti, senza considerare i risparmi economici derivanti dal mancato uso dell’auto privata. Gli Amici della Bici di Arezzo, che aderiscono alla Federazione Italiana Amici della Bicicletta (Fiab), per questa settimana hanno in programma alcune importanti iniziative. Domenica 16 saranno presenti con un proprio stand in piazza Sant’Agostino a Eco Street, festival dell’economia sostenibile organizzato da Confcommercio, mentre nel pomeriggio dello stesso giorno verrà organizzata una pedalata intorno ad Arezzo. Mercoledì 19 settembre i volontari Fiab saranno presenti in alcune zone della città per fare il censimento dei cittadini che si muovono in bici, e per ringraziare tutti quelli che hanno scelto la bicicletta verrà offerto loro un regalo. Domenica 30 settembre, escursione in bici nei dintorni di Arezzo con gli studenti e gli insegnanti del Liceo Scientifico “Francesco Redi”.

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COSA È LA FIAB E QUALI ATTIVITÀ VENGONO SVOLTE AD AREZZO

La Fiab – come si legge nella testata del sito web www.fiab-onlus.it – è la federazione dei ciclisti urbani e dei cicloturisti in cui sono presenti anche biker, ciclisti sportivi e cicloamatori, ma chi aderisce alla Fiab sono soprattutto tutti coloro che sostengono la mobilità alternativa all’uso dell’automobile per spostarsi in città, e preferiscono la mobilità dolce nello svago e nel turismo. Altre importanti iniziative di Fiab sono: – BICITALIA: un ambizioso progetto per lo sviluppo del cicloturismo nel nostro Paese, che manca di una rete nazionale pensata e costruita sul modello di numerose reti di molti Paesi europei, in particolare tutti quelli del Centro-Nord. Una rete che non è solo ciclovie o piste ciclabili ma anche strutture alberghiere adeguate, servizi di assistenza meccanica, ciclostazioni e altro ancora: il tutto per rendere attraente e confortevole il viaggio di un cicloturista. – ALBERGABICI: un’iniziativa che propone a tutte le strutture ricettive (alberghi, agriturismo, bed & breakfast, campeggi, ecc.) che offrono servizi a favore dei ciclisti – e si sentono in qualche modo “Amici della Bicicletta” – di farsi conoscere nel mondo del cicloturismo e cicloescursionismo. – PROGETTO SCUOLA: per la promozione della bicicletta come mezzo di trasporto nei percorsi casascuola, promozione contemplata dalla Legge 366/98 (art. 10), e nel tempo libero, nonché di tutti gli altri mezzi ecosostenibili (pedibus, car pooling, mezzi pubblici). Infine opera in Fiab un Gruppo Tecnico con i 26

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LLA MOBILITÀ SOSTENIBILE

ENZA LA MIA AUTO”

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Gli Amici della Bici di Arezzo chiedono una città per le persone, la bici non costituisce un problema ma è parte della soluzione. Per ridurre invece la centralità e l’invadenza dell’automobile occorre ridisegnare la città, allargare la Ztl, fare in modo che tutti i quartieri residenziali siano “Zone 30”, per restituire spazio alla bellezza, alle relazioni e al piccolo commercio, e per riconoscere il diritto alla mobilità anche ai più deboli (fisicamente o economicamente) e ai più vulnerabili (ciclisti e pedoni). A qualsiasi età.

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maggiori esperti italiani in materia di moderazione del traffico, reti e infrastrutture ciclabili urbane e extraurbane, mobilità sostenibile e sicurezza, per questo Fiab è riconosciuta come organismo di riferimento sia dal Ministero dell’Ambiente sia dal Ministero delle Infrastrutture e Trasporti. La Fiab è presente in modo capillare nelle principali città italiane, in Toscana gli Amici della Bici di Arezzo costituiscono una delle associazioni più forti e rappresentative. Centinaia, fra soci e simpatizzanti, di ogni età e status sociale, partecipano alle iniziative cicloturistiche e di promozione della ciclabilità urbana, di cui la manifestazione sicuramente più bella e partecipata è Bimbimbici [foto qui sotto], che si svolge in maggio e coinvolge le scuole dell’obbligo e le famiglie per educare i bambini a usare la bicicletta. Chi si iscrive alla Fiab, oltre a usufruire di servizi di consulenza legale e tecnica, riceve i notiziari periodici, la rivista mensile “Bici” e viene assicurato contro gli infortuni durante le escursioni in bicii e per la responsabilità civile verso terzi nell’usoo quotidiano della bicicletta. Quest’anno l’argomento gomento scelto dalla Comunità Europea per er l’European Mobility Week è “Muovendosi dosi verso la giusta direzione”, che intende evidenziare il ruolo della pianifi anificazione integrata comunale per la realizzazione di un’efficacee sistema di mobilità sostenibile in ambito urbano.

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AREZZO CAPITALE GREEN ECONOMY

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rezzo diventerà la capitale della Green Economy. A crederlo fermamente è Confcommercio che, nel maggio 2013, organizzerà Eco Street, un grande festival dedicato al rispetto dell’ambiente e alla conoscenza delle nuove forme di consumo per uno sviluppo ecologico e sostenibile. Prima dell’appuntamento primaverile, Arezzo godrà di un’anteprima di Eco Street: domenica 16 settembre, piazza Sant’Agostino diventerà un’oasi verde che ospiterà una giornata sui temi dell’economia sostenibile con tavole rotonde, pedalate, auto elettriche e fiere biologiche. A presentarci l’evento è Roberto Rossi, promotore dell’iniziativa, consigliere di Confcommercio e titolare del negozio “Viaggiando”. Partiamo dal festival: ci presenta Eco Street? «Eco Street sarà un evento articolato e complesso che coinvolgerà tutta la città intorno ai temi del rispetto dell’ambiente e della qualità della vita. A maggio organizzeremo due giorni che avranno come protagonisti tutti i soggetti economici, ecologici e politici del territorio. Essi si incontreranno per progettare e realizzare un nuovo modello di economia sostenibile, che interessi ogni aspetto della vita cittadina: dalla mobilità alla produzione di energia, dal benessere all’assetto del territorio. Con Eco Street sogniamo di trasformare Arezzo nella futura capitale dell’eco-economy e dello sviluppo sostenibile, configurandola come una città rispettosa dell’ambiente e attenta alla qualità della vita».

Un altro obiettivo sarà la sensibilizzazione dei cittadini. «Purtroppo di Green Economy si parla ancora molto poco, dunque la priorità sarà di informare i cittadini sui temi legati all’ambiente: miriamo a orientare le scelte dei consumatori verso quei prodotti e quelle aziende che sono più attente alla salvaguardia ambientale. In quest’ottica siamo intenzionati a proporre l’istituzione dell’autocertificazione per i prodotti delle aziende che rispondono alle caratteristiche di sostenibilità e di rispetto dell’ambiente. Questi prodotti potranno poi godere di un bollino blu che aiuterà il consumatore a sceglie28

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LE DELLA MY di Marco Cavini

re in maniera consapevole». Quali sono i soggetti coinvolti? «L’intero evento, che godrà del patrocinio della Provincia e del

Comune di Arezzo e del contributo della Camera di Commercio, è organizzato da Confcommercio, un’associazione che si è dimostrata ancora una volta sensibile ai temi dell’ambiente e dello sviluppo: a conferma di questo, tantissimi operatori hanno aderito al progetto cogliendovi un’importante opportunità di crescita». Un “assaggio” di Eco Street sarà già domenica 16 settembre. «Piazza Sant’Agostino vivrà una vera e propria anteprima del festival. La giornata si aprirà alle 10 con una tavola rotonda che ospiterà i casi imprenditoriali di alcune imprese aretine impegnate nella Green Economy e nella produzione sostenibile: saranno presenti Aboca, Biolab, Estra, Fabbri Vivai, Fabbrica del Sole, Graziella Green e Power One, aziende che rappresentano fiori all’occhiello del nostro territorio. Seguirà alle 11.30 un dibattito sull’ambiente moderato da Antonio Cianciullo, giornalista de “La Repubblica” e autore del libro La corsa alla Green Economy, mentre dalla tarda mattinata inizieranno le animazioni per bambini, con laboratori didattici sul riuso e sul riciclo, e apriranno gli stand dell’area fieristica con vestiti, cibi e prodotti per il benessere in stile “bio”. Nel pomeriggio, alle 16 si darà il via alla pedalata sostenibile organizzata dalla Fiab-Amici della Bicicletta, e alle 17.00 è in programma una mostra di auto elettriche a emissione zero: pedalando su appositi risciò brevettati dalla Fabbrica del Sole sarà possibile guidare queste macchine, autoproducendo l’energia necessaria per fare il giro di prova. La giornata si chiuderà all’insegna della risata, con Jacopo Fo che proporrà il suo spettacolo Calzini sul comò».

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IL SETTIMANALE DI AREZZO

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il sonetto

«Sì… scaciàndo i pulitici, ’gna dillo, de più de settant’anni o giù de lìe: è per tésto che ’n pòsseno patìllo!» «Uno cusìe ’gnarèbbe binidìllo e nòe mandàllo… a fasse binidìre! Ce vol la gioventùe drent’a’ partiti, si la dimugrazia vol’arfiurìre! I vecchj dìcheno che un son capiti: ma ’n’han più né vergogna né decoro» «A ’n capire… me sa, che sono loro!»

dove andare

di Leonardo Zanelli

Massai

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IL SETTIMANALE DI AREZZO

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sms solidale

Una festa di due giorni per celebrare il leone, da 35 anni il simbolo della Polisportiva Stella Azzurra. Venerdì 14 settembre serata dedicata al canto autorale con Emilio Felloni, e a seguire il rock con gli Osaka Flu. Sabato 15 dedicato a reggae, brazilian beat, afroworld music con i Mama Afrika e Luca T. Ma non finisce qui, infatti saranno protagonisti una gimkana organizzata dalla Cicli Scott Pasquini e un contest organizzato dalla FMI e dal Motoclub Bulldog nella pista da motocross di Ponte alla Chiassa riservata ai bambini. Infine, e non per ultimo, il cibo: non hanno bisogno di presentazione le cuoche della Festa al Vecchio Ponte, come pure la proverbiale accoglienza e cornice del ristorante lungo il fiume, dove ancora si mangia in piatti di coccio. Il tutto sarà bagnato da buon vino di Lucio e da birra.

Bed Time **½ Cesar fa il portiere in un condominio di Barcellona, è afflitto da infelicità cronica e far ammalare chi lo circonda è il solo rimedio che conosce. Balagueró si lancia nel thriller tradizionale giocando la carta del thriller autoriale. Il condominio come gabbia del terrore è filo rosso dell’opera del regista, che prima di [Rec] aveva firmato Film per non dormire. Si pesca a piene mani dalla lezione hitchcockiana della suspense costruendo un thriller più che competente, non privo di una sua eleganza formale, con efficaci sequenze di suspense. Jacopo Fabbroni

cinema

«Me dichj, Beppe, perchée el Pidìe ha paura de Renzi e nòe de Grillo? È ’n bravo citto, ’ntiligènte, arzillo e vòl rigumincià da l’abicìe…»

Siete andati a cercare le more? Questo è il momento di raccoglierne di dolcissime. La mora è il frutto del rovo, una pianta che forma cespugli molto spinosi ai bordi dei campi ed è diffusa sia in pianura sia in montagna. Se non ve le sarete mangiate prima, potrete, in base alla quantità raccolta, scegliere come utilizzarle. Quando la raccolta è scarsa e non basta per fare un buona confettura, le possiamo utilizzare per farne un ottimo liquore da servire a fine pasto, anche in ghiaccio, o da usadi Fabio re diluito per bagnare le torte. Mugelli

chilometro zero

CE VÒLGHENO I GIÒVENI


di Gigi Paggetti

la vignetta

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