Il Settimanale di Arezzo 142

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ANNO IV NUMERO 142 • VENERDÌ 12 APRILE 2013 • COPIA GRATUITA IN COPERTINA: SCATTO ED ELABORAZIONE GRAFICA DI ANDREA BARDELLI

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IN QUESTO NUMERO VITA DELLA CITTÀ 3 Il rimpasto “verde” di Fanfani 5 Il risparmio che non ti aspetti 6 Monitoraggio socio-economico e tasse progressive: Scatizzi propone una nuova attenzione in ambito sociale 7 L’ombra di un nuovo inceneritore si affaccia sulla nostra città 10 Superare lo stress ritrovando le proprie risorse 12 La nuova Giunta Fanfani, uno sguardo oltre i partiti e un apparente risparmio… 28 Primavera, tempo di rinascita NON PIÙ PAROLE OMAI… 8 Notizie dal mondo della Giostra AREZZO SPORT 13 PAOLO TENTI, come ti costruisco una campionessa 15 Domenica 14 Aprile alle Caselle una festa per piccoli giocatori

16 I Leoni sul tetto della Toscana 17 Il titolo italiano di boxe rimane ad Arezzo 18 Arezzo, vorrei ma non posso, potrei ma non voglio 19 Il PODIO DI MARZO: Fiordigiglio tiene il tricolore ad Arezzo, chiudono il podio le imprese del Circolo Schermistico Aretino e della Stella Azzurra 20 Il Meeting del Saracino porta in città il grande nuoto giovanile CULTURA 21 La Casa Museo di Ivan Bruschi racconta un’intensa pagina di storia aretina 22 Secoli di arte sacra in mostra ad Arezzo fino al 28 luglio 24 “A pezzi”: undici videoclip per un progetto artistico che coniuga musica e immagini ACLINFORMA 26 In viaggio con il Centro Turistico Acli 27 Aria di primavera, odore di dichiarazione dei redditi

“IL SETTIMANALE DI AREZZO“ È UNA TESTATA EDITA DA EDIZIONI GIORGIO VASARI SRL ANNO IV NUMERO 142 – VENERDÌ 12 APRILE 2013 © EDIZIONI GIORGIO VASARI DIRETTORE RESPONSABILE: FRANCESCO CIABATTI, EMAIL FRANCESCOCIABATTI.EGV@ GMAIL.COM VICEDIRETTORE: MARCO BOTTI, EMAIL MARCO.BOTTI9@GMAIL.COM REDAZIONE: ELENA AIELLO, ENRICO BADII, ANDREA BARDELLI, GIACOMO BELLI, SERENA CAPPONI, FERNANDA CAPRILLI, MARCO CAVINI, GIACOMO CHIUCHINI, DORY D’ANZEO, JACOPO FABBRONI, CECILIA FALCHI, ELETTRA FIORINI, MICHELE GIUSEPPI, SARA GNASSI, ILARIA GRADASSI, VALERIA GUDINI, GIACOMO MANNESCHI, CHIARA MARCELLI, LUCIO MASSAI, DAVID MATTESINI, FABIO MUGELLI, OMERO ORTAGGI, VALENTINA PAGGINI, ROBERTO PARNETTI, LUCIANA PASTORELLI, IVANA MARIANNA PATTAVINA, LUCA PIERVENANZI, CHIARA SAVARINO, ALESSIO SEGANTINI, LUCA STANGANINI, VALENTINA TRAMUTOLA, LUCA TRIPPI. FOTO: ANDREA BARDELLI, ROBERTO PARNETTI, SAIMON SAVINI AMMINISTRAZIONE: EDIZIONI GIORGIO VASARI SRL, VIA MANTEGNA 4, 52100 AREZZO (AR), TEL. 392/95.96.285, FAX 0575/16.57.738, EMAIL EDIZIONIVASARI@ARUBA.IT PUBBLICITÀ E MARKETING: PAOLA PRATO, 333/46.04.264, PAOLAPRATO.EGV@GMAIL.COM AUTORIZZAZIONE TRIBUNALE DI AREZZO 02/2010 DEL 10 FEBBRAIO 2010 ISCRIZIONE AL REGISTRO DEGLI OPERATORI DELLA COMUNICAZIONE AL N. 19155 STAMPA: LA ZECCA SRL, VIA UMBERTO TERRACINI 25/27, 52025 FRAZ. LEVANE, BUCINE (AR), TEL. 055/91.80.101, FAX 055/91.80.412, EMAIL INFO@TIPOGRAFIALAZECCA.IT

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IL RIMPASTO “VERDE” DI FANFANI IL NUOVO ASSESSORE ROMIZI: «USCIAMO DI CASA E VIVIAMO DI PIÙ LA CITTÀ»

di Luca Trippi

abemus assessores. Dopo quasi due mesi di illazioni, dibattiti e polemiche, il sindaco Giuseppe Fanfani ha finalmente definito il rimpasto di giunta nominando quattro nuovi assessori. Barbara Bennati, Paolo Fulini, Paola Magnanensi e Francesco Romizi. Dopo un weekend di intense consultazioni, il Nipotissimo ha quindi scelto la sua squadra rispettando le quota rosa e un evidente ricambio generazionale. Il rimpasto si era necessario per gli addii in tempi diversi e per motivi diversi di Lisa Sacchini, Michele Colangelo, Marco Donati e Lucia De Robertis, e va a completare la nomina avvenuta prima di Pasqua di Marcello Caremani alla Sanità e alle Politiche sociali, e l’affidamento della delega del Bilancio al vicesindaco Stefano Gasperini, che conserva anche quella all’Urbanistica. Ma chi sono i nuovi quattro assessori di Arezzo? Paola Magnanensi, commercialista, è sindaco revisore di Arezzo Multiservizi, la partecipata che si occupa dei servizi cimiteriali e in passato ha lavorato nello studio dell’ex sindaco Paolo Ricci. Si occuperà di attività produttive, ereditando il ruolo che fu di Colangelo. C’è poi l’altro Paolo Fulini, 35 anni appena compiuti, presidente della Fabbrica del Sole, società all’avanguardia nel settore delle energie rinnovabili che alcuni anni fa ha già “prestato” un assessore al Comune di Arezzo, quando Emiliano Cecchini si occupò di Ambiente, la stessa delega che andrà pure a Fulini. Barbara Bennati, renziana, è l’unica che proviene dal Consiglio comunale (quota Pd) e ha accettato l’incarico dopo essersi tirata fuori dalle bollenti trattative fra Fanfani e il Pd cittadino.

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Infine Francesco Romizi, 27 anni da compiere a maggio, che nonostante la giovane età è da anni impegnato nel sociale e nell’associazionismo e ora loc. Gragnone 29 è presidente provinciale tel. 0575 365251 Arci. “Il Settimanale di Arezzo” ha sentito proprio lui, uno dei più giovani assessori che il Comune di Arezzo abbia mai avuto. Francesco, come hai reagito alla chiamata di Fanfani? Con quale approccio inizi questa avventura? «Ho provato grande soddisfazione, considero questa nomina un riconoscimento al lavoro fatto finora. Porterò dietro il modus operandi che ho sempre tenuto nelle mie esperienze nell’associazionismo, cioè confrontandomi e ascoltando tutti. Il primo mese di mandato lo dedicherò a questo: ascoltare le esigenze di tutti i settori e i protagonisti legati alle mie deleghe, Sport, Politiche giovanili e Giostra». A 27 anni sei già una figura carismatica del mondo dell’associazionismo: un impegno per il sociale e per la vita di città che spesso manca ai giovani aretini, come tu stesso hai più volte affermato. «Innanzitutto ad Arezzo ci sono pochi giovani, perché molti evadono nell’età dell’università. Ma per quelli che ci sono, il Comune dovrebbe mettere a disposizione tutti gli strumenti, anche economici, per permettere momenti di incontro, impegno civile, e anche divertimento. Che non sia però solo sballo». Il futuro è dei giovani... «Non solo, anche il presente è dei giovani! Al fianco dell’esperienza degli adulti, c’è bisogno della loro vitalità e delle loro idee».

«INVESTIRE

Capitolo sport: Arezzo è piena di associazioni sportive, ma negli sport di squadra più seguiti mancano squadre ad alti livelli. Come si dovrà lavorare per colmare questa lacuna? «È presto per parlarne. Valorizzeremo ancora gli sport cosiddetti minori (anche se a me questo termine non piace). E poi ci muoveremo nell’ottica per cui pure lo sport dev’essere un’occasione di crescita, le opportunità non mancano, abbiamo un altissimo numero di associazioni sportive e di volontariato. Dovremmo tutti quanti uscire più spesso di casa e vivere cosa offre la città». Il tuo predecessore, Marco Donati, ha lasciato la carica per andare in Parlamento. Anche per Romizi si prospetta una carriera politica? «Credo di stare già facendo politica, ma ora non so se potrà diventare la mia vita. Ho appena ricevuto un ruolo e io stesso dovrò valutare se lo svolgerò al meglio».

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IL RISPARMIO CHE NON TI ASPETTI

di Francesco Ciabatti

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a crisi sta incidendo sulle nostre abitudini, è un dato di fatto. Non è detto che questo avvenga sempre in negativo, però. La ricerca di modi per contenere le spese senza rinunciare al proprio stile di vita a volte infatti riserva piacevoli sorprese. Un esempio ne è il noleggio auto a lungo termine: abbiamo chiesto di illuminarci in merito ad Andrea Marcucci, presidente di Auto Italia Service, società aretina attiva in questo settore: «È la soluzione di gran lunga più conveniente per le auto aziendali, c’è poco da fare. Non solo per le grandi aziende, anche per commercianti, professionisti, agenti e rappresentanti». Lei però è di parte… «Certo, ma mi permetta di spiegare che non sono di parte perché questo è il mio lavoro. È successo il contrario: ho deciso di fare di quest’attività il mio lavoro proprio perché colpito dai vantaggi di questa formula». Ce la spieghi meglio. «È semplice: Auto Italia Service acquista l’auto del modello scelto dal cliente, gliela mette a disposizione e la ritira al termine del contratto, che può durare tra i due e i cinque anni. Di tutti i problemi amministrativi e gestionali ci occupiamo noi: manutenzione, assicurazione, bollo, ecc. Il cliente paga un canone e pensa solo a guidare [sorride, nda]». Come mai il noleggio a lungo termine non è universalmente diffuso? «Questo per me è un mistero. Forse le persone non conoscono questa possibilità, o temono chissà quale fregatura. Negli Stati Uniti, ad esempio, le auto noleggiate sono già più del 35% di quelle circolanti. Del resto i contratti sono adattati alle esigenze del cliente sia per quanto riguarda durata sia per i servizi inclusi, e i vantaggi sono notevoli. Vorrei elencarli tutti, ma si corre il rischio della lista della spesa…». Prego, ci illustri i vantaggi maggiori a suo giudizio. «Non c’è l’immobilizzo finanziario per l’acquisto dell’auto, tanto per cominciare, dal momento che si paga solo il canone mensile. Di questi tempi per un’azienda è un beneficio che può fare la differenza. Poi tutto quello che ruota attorno a un auto non è più di pertinenza del cliente, perché ce ne occupiamo noi: quindi acquisto, immatricolazione, messa su strada, rivendita dell’usato, passaggio di proprietà, manutenzione ed eventuali riparazioni, assicurazione, bollo, pratiche per incidenti ed eventuale auto sostitutiva. Al cliente resta solo il costo del carburante». Per chi volesse saperne di più? «C’è il sito www.autoitaliaservice.it, ma l’invito è a passare da noi, in via Galvani 21: in tutto abbiamo più di 20 motivi per convincere gli indecisi a passare al noleggio a lungo termine…».

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MONITORAGGIO SOCIO-ECONOMICO E TASSE PROGRESSIVE: SCATIZZI PROPONE UNA NUOVA ATTENZIONE IN AMBITO SOCIALE ono stati giorni di grande lavoro per Luigi Scatizzi. Il capogruppo del Nuovo Polo per Arezzo nelle ultime settimane si è ritrovato spesso con gli altri esponenti del proprio partito per elaborare i punti programmatici da seguire in Consiglio comunale nel triennio 2013-2016. «Abbiamo avviato un lungo lavoro di riflessione – spiega Scatizzi, – per confrontarci sulle priorità degli aretini e adeguare il nostro programma all’attuale situazione economica e sociale vissuta dagli abitanti della nostra città». Le principali emergenze riscontrate riguardano ovviamente il sociale, un ambito in cui il Comune deve agire con urgenza soprattutto per aiutare quei nuclei familiari penalizzati dalla mancanza di lavoro e dall’elevata tassazione. In questo senso, il primo passo proposto da Scatizzi prevede la predisposizione di un piano regolatore per il sociale, con l’Assessorato competente che si faccia promotore di una pianificazione e una programmazione della materia attraverso uno strumento aggiornato periodicamente in relazione all’evolversi delle condizioni socioeconomiche della città. «Il Piano Regolatore – spiega il Consigliere – permetterebbe al Comune di aver sempre ben chiara la situazione della città, conoscendo le difficoltà dei cittadini e prevedendo politiche idonee per arginarle». Una delle priorità individuate è la rimodulazione delle tasse, studiando, soprattutto per le imposte definite in autonomia dal Comune, un’imposizione

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basata sul principio della progressività, con una soglia minima di esonero per le fasce più deboli. «Dobbiamo calibrare la tassazione alle reali risorse dei cittadini – continua Scatizzi. – Per quanto riguarda l’Imu, ad esempio, potremmo studiare un esonero dal pagamento sulla prima casa per le famiglie numerose e per le famiglie monoreddito. Il Comune potrebbe anche prevedere la costituzione di un fondo da destinare a chi ha perso il lavoro e alle famiglie senza introiti, che permetta di congelare le loro tasse e li aiuti a pagare affitti o mutui, scongiurando i rischi dello sfratto o del pignoramento». Per applicare tali sgravi è importante rimodulare i criteri del calcolo Isee, il documento contenente la situazione economica e patrimoniale delle famiglie che occorre per richiedere case popolari, asili nido, riduzioni per i trasporti… «L’aggiornamento dell’Isee – conclude Scatizzi – dovrebbe considerare anche eventuali momenti di criticità che possono presentarsi a una famiglia durante la vita lavorativa ed economica». Marco Cavini

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L’OMBRA DI UN NUOVO INCENERITORE SI AFFACCIA SULLA NOSTRA CITTÀ

«È

un nuovo inganno fatto alle spalle dei cittadini»: così Roberto Barone, consigliere comunale eletto Italia dei Valori, ha espresso tutto il suo rammarico riguardo a una possibile progettazione e realizzazione di un nuovo inceneritore ad Arezzo. La città ha bisogno di questo tipo di operazione? «La nostra città non necessita assolutamente di un nuovo impianto di recupero energetico da trattamento termico. La gestione dei rifiuti è affidata alla Provincia, che attraverso azioni politiche dovrebbe mirare a ridurre al minimo l’utilizzo degli inceneritori». Come si agisce per far fronte alla gestione della spazzatura? «Arezzo produce circa 200 tonnellate di rifiuti l’anno, fino al 2009 erano 230. L’Unione Europea, al fine di dissociare la crescita dalla produzione d’immondizia, propone un quadro giuridico volto a controllare tutto il ciclo dei rifiuti, dalla produzione allo smaltimento, ponendo l’accento sul recupero e il riciclaggio. Per proteggere maggiormente l’ambiente, gli Stati membri devono adottare delle misure per il trattamento della loro spazzatura conformemente a una gerarchia così articolata: Prevenzione, Preparazione per il riutilizzo, Riciclaggio, Recupero di energia e come ultima spiaggia lo Smaltimento. Seguendo questa linea di ordine otteniamo che i rifiuti da incenerire sono solo 40 tonnellate, e l’attuale inceneritore è in grado di far fronte a queste cifre».

Perché si parla di inganno? «Nella scorsa Giunta Fanfani di Michele avevamo deliberato che la nostra Giuseppi città non necessitasse di un nuovo inceneritore, ma che si potesse fare ricorso ad altre risorse. Il gestore unico del Servizio Rifiuti Toscana Sud, però, non ritiene che ci possano essere altre soluzioni rispetto all’impianto di San Zeno. Sono come una lobby, tendono solo al massimo profitto senza prendere in considerazione la salute e il portafogli dei cittadini». Quale potrebbe essere una soluzione? «“Rifiuti Zero”: è una strategia che si propone di riprogettare la vita ciclica delle risorse in modo tale da riutilizzare tutti i prodotti, facendo tendere la quantità di rifiuti da conferire in discarica allo zero. Il processo è simile al riutilizzo delle risorse che c’è in natura, dalla quale tutto si crea ma nulla si distrugge».

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NON PIÙ PAROLE OMAI… a cura di Roberto Parnetti

LA VOLTA BUONA PER PORTA DEL FORO

NOTIZIE DAL MONDO DELLA GIOSTRA

erminati i lavori della commissione elettorale al Quartiere di Porta del Foro, è finalmente giunta l’ora di mettere fine anche alla travagliata situazione che, per alcuni mesi, ha condizionato il quarto giallo-cremisi. Adesso si attende solo il responso delle urne, che sono aperte in questo fine settimana (sabato 13 dalle 14.30 alle 20 e domenica 14 dalle 9 alle 13). Per i 17 posti da consiglieri si sono candidati 31 soci [questo il numero al momento in cui scriviamo, mercoledì 10 aprile, ndr], un dato che già denota una certa ricompattazione dopo che era naufragato il primo tentativo, nel quale non si era raggiunto il numero minimo di candidati. I due schieramenti che si “daranno battaglia” per le poltrone di San Lorentino sono quelli già annunciati, con l’ex rettore Paolo Ciarpaglini [foto a sx] che vede al proprio fianco Roberto Felici (figlio dell’ex rettore Giancarlo), Dario Tamarindi (ultimo Capitano, cronologicamente parlando), Serena Capponi (già presidente del Gruppo Giovanile) e, tra gli altri, gli ex consiglieri Carretti e Giusti. Dall’altra parte la cordata che fa capo a Sandro Sganappa [foto a sx] il quale, nelle ultime settimane, ha arruolato oltre a Gianni Cantaloni anche l’ex assessore alla Giostra Giuseppe Marconi e l’ex giostratore Paolo Parigi (che dovrebbe poi ricoprire il ruolo di Capitano).

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CONCORSO PER LE LANCE D’ORO è tempo fino a lunedì 29 aprile per partecipare al concorso per la realizzazione dei due bozzetti per l’impugnatura delle Lance d’Oro, premio delle edizioni 2013 della Giostra del Saracino. Edizioni che ricordiamo essere in programma sabato 22 giugno la prima, dedicata alla Fraternita dei Laici in occasione del 750° anniversario dell’approvazione dei suoi statuti, e domenica 2 settembre la seconda, dedicata a Giuseppe Verdi nella ricorrenza del bicentenario della nascita. Al concorso possono partecipare artisti, designer, grafici, architetti, studenti d’arte, ovvero tutti coloro che a vario titolo abbiano abilità in campo artistico. Ogni partecipante può concorrere per la Giostra sia di giugno sia di settembre, con un solo bozzetto per edizione. I bozzetti che risulteranno vincitori del concorso saranno poi realizzati a intaglio dal maestro Francesco Conti. Per informazioni: Istituzione “Giostra del Saracino”, tel. 0575 377462, giostradelsaracino@comune. arezzo.it; Ufficio Turismo, Giostra del Saracino e Folklore, tel. 0575 377463, turismo@comune.arezzo.it

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SBANDIERATORI ALLE URNE

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a Commissione Elettorale dell’Associazione Sbandieratori “Città di Arezzo” ha reso noto il risultato delle elezioni per il rinnovo degli Organi statutari per il triennio 2013-2016. Risultano eletti per il Consiglio direttivo: Stefano Giorgini, Pierfrancesco Pedone, Ugo Coppini, Mario Boncompagni, Marco Donati, Giacomo Romanelli, Romano Vestrini jr., Giovanni Melani, Piero Donati, Sergio Rossi, Carlo Lobina. Per il Collegio sindacale: Massimo De Lucia, Agostino Buracchi, Riccardo Pallanti. Per il Collegio dei Probiviri: Gianfranco Ricciarini, Pierpaolo Imparati, Luigi Salvadori.

NOMINE DELL’ISTITUZIONE

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Istituzione “Giostra del Saracino” ha ufficializzato i nomi dei responsabili dello staff medico delle Giostre 2013. Come dottore veterinario è stato riconfermato il faentino Roberto Gottarelli [foto qui a dx], mentre il dottore di riferimento per i cavalieri sarà Massimo Mandò, direttore del servizio 118 dell’azienda sanitaria aretina.

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SUPERARE LO STRESS RITRO LE PROPRIE RISORSE al prossimo mese di maggio i cittadini di Arezzo e provincia potranno usufruire gratuitamente di un nuovo servizio: tutti i giovedì – dalle 17 alle 19 – in piazza di Luciana Guido Monaco 5 sarà attivo lo Sportello Stress a cura dell’Anses, Associazione Pastorelli Nazionale Stress e Salute (www.anses.it). Il progetto dell’Anses, patrocinato dal Comune di Arezzo, unico nel suo genere in Italia e in Europa, prevede un servizio territoriale rivolto a persone, gruppi, organizzazioni bisognose di definire e trovare soluzioni ai problemi riconducibili allo stress di vita. Sono molteplici i fattori di rischio che favoriscono lo stress, e coinvolgono aspetti emotivi, cognitivi e comportamentali, che variano da individuo a individuo. Li ritroviamo in famiglia, sul lavoro, nelle relazioni amicali… Nel quadro generale attuale, segnato da una crescente precarietà economica e lavorativa, lo stress e l’ansia rappresentano una reale emergenza sociale, che minaccia sempre più l’integrità psicofisica e la qualità di vita di tutti noi. Il servizio territoriale “Sportello Stress” intende facilitare l’incontro delle persone con specialisti qualificati, che attraverso l’ascolto promuovano competenze specifiche, abilità, strategie utili per

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ROVANDO affrontare i problemi. La collaborazione e la sinergia di figure professionali multidisciplinari (psicologi, psicoterapeuti, ingegneri, medici, avvocati e altri operatori) rappresentano il punto di forza di questa iniziativa che, dalla nascita del primo sportello a Pistoia (settembre 2012), si è diffusa rapidamente su tutto il territorio nazionale. Dall’unione di punti di vista, strumenti, metodologie e linguaggi talvolta dissimili nasce l’offerta di soluzioni diverse a problematiche comuni. Si fornisce concretamente uno spazio e un tempo di ascolto a chi, per diversi motivi (stress da lavoro correlato, difficoltà legate alla crisi economica, difficoltà di vita di diverso genere) vive situazioni di disagio e quindi di stress. Lo scopo del progetto è promuovere il benessere e la salute attraverso percorsi “personalizzati”, incentrati sullo sviluppo delle risorse ritrovate. Il concetto di “sensibilizzazione sociale” al benessere e alla salute è strettamente collegato alla conoscenza e all’informazione: i seminari organizzati periodicamente dall’Anses a scopo divulgativo, presso varie sedi, aperti a tutti e gratuiti, si pongono l’obiettivo di far comprendere il funzionamento globale della persona, di prevenirne i segnali disfunzionali e mantenere il corpo e la mente in uno stato di unità, equilibrio e benessere (info e prenotazioni tel. 331/9756394, email info@anses). lu.pastorelli@libero.it

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LA NUOVA GIUNTA FANFANI UNO SGUARDO OLTRE I PARTITI, E UN APPARENTE RISPARMIO…

di David Mattesini

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lla fine si è chiusa la querelle del rimpasto della Giunta Fanfani. Una nota davvero positiva per la città, date le tantissime emergenze da affrontare: crisi economica (specie delle aziende) e nuove povertà in testa. Una mossa davvero azzeccata quella di Fanfani, che più che a un apparente segno di risparmio della politica, imprime respiro politico e cambio generazionale, nominando quattro nuovi assessori dopo la nomina di Marcello Caremani, competenti e con idee nuove, almeno lo si spera. Già, perché quello che si profila all’orizzonte è un esecutivo di area centrosinistra più che di mera appartenenza ai partiti. Un vero e proprio cambio di passo, che guarda alla società civile, in grado di cogliere tutta la critica espressa dagli elettori aretini di centrosinistra nella scorsa tornata per le Politiche. Il ventilato riallargamento della maggioranza consiliare a sinistra del Pd o al centro, quindi, con ogni probabilità non sarà necessario, se anche le proposte e gli atti amministrativi che arriveranno nei prossimi tre anni segneranno il rinnovamento che in molti si aspettano, dietro alle figure scelte. Il presidente provinciale dell’Arci, Francesco Romizi, ha solo 27 anni, ma un’esperienza anche politica, oltre che naturalmente nell’associazionismo, non di poco conto, mentre il neo-assessore all’ambiente Paolo Fulini è alla pari, potremmo dire, espressione del meglio dell’innovazione tecnologica e imprenditoriale aretina. Lo stesso dicasi dei profili descritti dalla Bennati e dalla Magnanesi, in due parole: competenza e innovazione. Insomma Fanfani ha centrato il vero obiettivo politico di questo rimpasto, nonostante le due porte chiuse in faccia da grillini e vendoliani: segnare una discontinuità con la versioni precedenti dell’esecutivo comunale, forse sin troppo legata alle “beghe di partito” e a demarcazioni verticali, che al di là del merito di posizioni più o meno condivisibili, sempre meno elettori capiscono o tollerano. Adesso la città può tornare ad affrontare i propri problemi pienamente, con naturalmente il peso del Sindaco che sarà molto forte soprattutto in questa prima fase. Al Pd non resta che farsi portatore dell’interesse complessivo della città.

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Paolo Tenti in copertina

e del futur non c’è certezza, il presente dell’Alga EtruscAtletica parla chiaro e ci racconta di sacrifici, numerose lotte e conquiste. Ci vogliono passione, determinazione e impegno per realizzare tutto ciò che di grande sin qui è stato fatto: requisiti che Paolo Tenti, allenatore della fiorente società aretina, incarna e impiega con professionalità nel suo lavoro quotidiano al Campo Scuola di via Fiorentina. Grazie alla sua guida esperta, Tenti ha contribuito all’ascesa di atleti di prim’ordine. Anche grazie al suo impegno l’atletica aretina, il cui vivaio è un vanto a livello nazionale, può sorridere e navigare con più convinzione verso un orizzonte quanto mai incerto. Un’avventura, quella dell’allenatore aretino, nata nel 1986 che scintilla splendente ancora oggi, griffata com’è dai successi di Visibelli, Cuneo, Tuccitto (le ragazze prodigio dell’atletica nostrana, punta dell’iceberg di un vivace bacino giovanile pronto a dare i suoi più

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come ti costruisco una campionessa

Paolo Tenti [segue da pag. 13]

succulenti frutti), alle quali guarda orgoglioso come un padre, nella piccola palestra del Campo Scuola. Tenti, come si fa a far appassionare i ragazzi all’at- di Giacomo Belli letica? «La cosa fondamentale è trasmettere ai ragazzi, credendo in ciò che si fa, la passione che hai dentro. Devono capire che ci si allena per ottenere risultati. E questo, poi, li legherà ancor più alla disciplina». Quali sono i principi cardini su cui poggia la sua attività? «La prima cosa è rendere i vari problemi quotidiani più semplici possibile. Soprattutto grazie alla pianificazione razionale di ciò che si può fare o no. Purtroppo siamo carenti di strutture e devo cercare vie praticabili, guardando al contesto in cui svolgiamo la nostra attività. Non puoi prefissare un punto, soprattutto in allenamento, e poi non realizzarlo». Come si costruisce un campione? «Le cose che devono filare dritte sono tante. Fondamentale è un ambiente consono. Con questo mi riferisco alla struttura sportiva, alla società, alla famiglia. Ma anche la propria intelligenza (la mente e il carattere sono le cose più importanti in questa disciplina!) e la fortuna, come avere pochi infortuni. Il cammino è difficile». Cos’è cambiato nei ragazzi che si approcciano a questa disciplina? «I tempi sono cambiati e i ragazzi arrivano a fare sport meno preparati rispetto a vent’anni fa. Per ovvi motivi: la palestra di vita che avevamo noi in adolescenza erano campi e strade. Ora questo non è più possibile». Quali i suoi punti di forza come allenatore? «La costanza, perché come in tutte le cose che affronti esistono alti e bassi. Tu sei quello che tiene il timone, perciò devi saperti rialzare e continuare ad andare dritto con impegno costante». Cosa cerca di trasmettere ai suoi ragazzi? «Passione e volontà di migliorarsi. Quando fai questo sport la relazione diventa di osmosi: tu dai il massimo all’atletica e questa ti ripaga nella vita. Non c’è scritto sui libri, ma è l’esperienza a insegnarlo. Ci tengo a dire che fare sport significa migliorare prima di tutto se stessi. In atletica i parametri sono misure e tempi: tu puoi vincere una gara ma non essere soddisfatto, perché sai di non aver raggiunto quello che volevi fare. Vincere per vincere non significa niente. Quando fai il massimo e magari ottieni un podio, sei in un momento di grazia, ti senti fuori dal tempo e dallo spazio. Sei nel piedistallo perché tu, coi tuoi mezzi, hai raggiunto emozioni che nella vita normale non si possono provare». Qual è il messaggio e l’augurio che manda alle sue atlete? «Spero che possano custodire nella memoria questo momento della loro vita sportiva come un ricordo speciale, magico, e possano continuare a divertirsi in questa disciplina per molti altri anni ancora. I loro via miglioramenti mi danno stimolo per proseguire. Il mio obiettivo, così, è Guadagnoli 37 continuare a crescere con tutti loro. 0575/302676 Gradino dopo gradino».

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di Elettra Fiorini

Una festa per piccoli giocatori

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Domenica 14 Aprile alle Caselle appuntamento con la Prima festa di Minivolley e Palla rilanciata “Città d’Arezzo”

n grande evento per piccoli sportivi. Più che un torneo, una vera e propria festa che riempirà gli spalti del Palazzetto “Mario D’Agata” (ex “Le Caselle”) con l’allegria e la vivacità con cui i bambini condiscono lo sport. Il nostro palazzetto dello sport ospiterà durante il prossimo weekend, più precisamente domenica 14 aprile, la Prima Festa di Minivolley e Palla Rilanciata “Città d’Arezzo”, fortemente voluta e organizzata dalla Fipav provinciale in collaborazione con il Comune di Arezzo e l’Assessorato allo Sport e alle Politiche Giovanili. Un appuntamento unico nel suo genere che, oltre a riservarci tanto divertimento, ci aiuta a ricordare che lo sport non è soltanto disciplina e gare, ma presenta anche quell’aspetto ludico ed educativo che spesso molti dimenticano. Il torneo di domenica non sarà giocato all’insegna dell’aspra competizione, sarà piuttosto un incontro tra piccoli atleti e società della provincia le quali, ogni anno, si impegnano per fornire ai bambini di ogni età percorsi sportivi fatti su misura, facendoli crescere in un ambiente sano e controllato, permettendo loro di apprendere quelli che sono i valori fondamentali dello sport di squadra e della vita di gruppo. Come è spesso stato rimarcato, infatti, “il minivolley non è la pallavolo in piccolo, ma la pallavolo dei piccoli”: uno sport creato appositamente per i bambini, ma pur sempre uno sport. Il minivolley ha infatti le sue regole e i suoi principi guida che permettono ai giovanissimi di approcciarsi a una disciplina sana e completa come la pallavolo, senza alcun fine agonistico. L’obiettivo principale non è la competizione in sé, ma lo sviluppo dei bambini e la loro crescita psico-motoria. Questo ad Arezzo lo sappiamo bene, grazie soprattutto all’instancabile lavoro della società Volley 88 Arezzo che, da anni, opera nel settore organizzando corsi di avviamento alla pallavolo per bambini e bambine da 6 anni in su. Proprio grazie al contributo dell’aretina Volley 88, e in particolar modo di uno dei suoi allenatori più attivi, Domenico Manfredonia, che Arezzo sarà il teatro di questo evento. «La manifestazione apre la stagione di una serie di tornei promozionali primaverili ed estivi che coinvolgeranno i piccoli giocatori, nati tra il 2002 e il 2007, della provincia d’Arezzo – spiega Manfredonia. – Questo pomeriggio ha essenzialmente una valenza pedagogica e promuove lo sport inteso come momento di socializzazione e rispetto degli altri e di se stessi». Il torneo, che vanta già un numero sorprendente di iscritti sia a livello di società che di partecipanti, è rivolto a tutti quei piccoli atleti che ancora non partecipano a nessun campionato di categoria, i quali vivranno, dalle 14.30 alle 19, finalmente la loro giornata da protagonisti. Potranno infatti giocare in un campo di 4 metri per 4, sfidandosi in incontri a tempo di 10 o 12 minuti ciascuno, con cambio a metà tempo. Un’occasione davvero irrepetibile per vivere dall’interno il mondo della pallavolo e provare l’emozione di sentirsi dei veri grandi giocatori.

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I piccoli Leoni sul tetto della Toscana

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Lions Hockey Arezzo scrivono un’altra importante pagina della loro gloriosa storia. A firmarla sono i piccoli Leoni del vivaio, capaci di sorprendere e lasciare il segno in tutti i campionati toscani giovanili a cui hanno preso parte. Il maggior risultato arriva con l’Under 13, la squadra che, in virtù del successo per 5-0 sui pisani della Molinese, ha compiuto l’impresa di vincere il titolo regionale, arrivando per il secondo anno consecutivo alle finali nazionali e rientrando così tra le prime otto migliori formazioni d’Italia. L’Under 13, composta da dieci Leonesse e da un solo Leone – Leonardo Buoncompagni – ha vinto e convinto, stupendo tutti gli addetti ai lavori per la grande unione dei propri giocatori e per il bel gioco espresso. «Nel corso della stagione abbiamo potuto ammirare una grande squadra – afferma orgogliosa la presidente Paola Salvi. – I nostri ragazzi hanno sem-

pre dato il massimo, e quando qualcuno di loro non era al meglio della condizione fisica i suoi compagni sono stati bravissimi a caricarsi la squadra sulle spalle e portarla verso questo bel traguardo. Grandi meriti vanno riconosciuti al coach Luca Mafucci che ha insegnato a questa squadra come l’unione e l’allenamento, la convinzione e la determinazione, possano permettere di realizzare qualsiasi sogno». Chi è andata vicino al successo è stata la squadra Under 15, che per un soffio ha visto sfumare la possibilità di centrare un secondo titolo regionale. La sconfitta per 4-3 nell’ultimo turno di campionato con la Molinese è arrivata al termine di una partita dura e combattuta che fino all’ultimo poteva chiudersi con qualsiasi risultato. «L’anno scorso con la Molinese perdemmo 20-0 – continua Salvi, – mentre ora siamo così cresciuti da arrivare a giocarcela alla pari e poter così sognare un presente e un futuro ricchi di soddisfazioni. Sono doverosi i complimenti a Giovanni Borri, Lorenzo Borri, Maria Vittoria Butali, Leonardo Buoncompagni, Matilde Fardelli, Alice Gialli, Aurora Mafucci, Maura Messeri, Giovanni Micheli, Margherita Nocenti, Duccio Prelazzi, Eleonora Refi, Caterina Rossi, Elena Rossi e Noemi Sciadini: sono loro i Leoni aretini capaci ancora una volta di lasciare il segno e di portarsi ai VIA FIORENTINA 20/22, ACCANTO HOTEL MINERVA vertici dell’hockey giovanile italiano». INFO@HAPPYDOGAREZZO.COM - 388 9569160

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di Marco Cavini

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Il titolo italiano di boxe rimane ad Arezzo di Alessio Segantini

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l nostro territorio ha tantissima tradizione nella boxe, e ha sfornato molti talenti puri. L’ultimo risultato, la vittoria di Orlando Fiordigiglio del titolo italiano dei pesi superleggeri, non è che la conferma e il prosieguo di una storia di successi dei boxeur della nostra zona. Infatti Fiordigiglio è il quinto aretino ad aver vinto un titolo italiano dopo dei grandi come D’Agata, Brandi, Calamati e succedendo direttamente a Nicchi, che aveva lasciato il titolo vacante per provare a raggiungere la cintura di campione europeo. «Sono orgoglioso di aver raggiunto questo risultato – afferma il boxeur originario di Torre del Greco, ma che da sempre combatte ad Arezzo. – Credo che per un pugile italiano sia il sogno da quando inizia la sua attività in palestra: ancora non riesco a realizzare bene la vittoria su Salvemini che mi è valsa il titolo. Averlo conquistato in un palazzetto come quello di Castiglion Fiorentino, nel quale ho esordito da professionista, ha un valore doppio, anche perché ho fatto felici tutti i miei numerosi tifosi, dal momento che combattevo in casa». Il pugile aretino – quindici incontri da professionista e ancora nessuna sconfitta – dopo aver parlato ancora con emozione dei momenti successivi alla vittoria, ci racconta come si è sviluppato l’incontro. «Avevo studiato bene il mio avversario, il livornese Salvemini, che lo scorso anno fu battuto da Nicchi per lo stesso titolo, e sapevo che sarebbe partito forte, dunque con il mio staff avevamo deciso di farlo sfogare all’inizio per poi passare all’attacco nelle riprese centrali. Così è stato». Difatti Fiordigiglio, dopo una partenza in sordina, dalla terza ripresa in poi ha messo a segno una quantità di colpi impressionante, che lo hanno portato alla vittoria netta ai punti dopo dieci riprese davvero intense. Sul futuro, il neocampione italiano ci rivela: «Vorrei subito difendere il titolo, per mettermi alla prova e cercare di acquisire ancora più esperienza, perché sento che posso migliorare in vari aspetti. Prima di provare a conquistare un titolo internazionale vorrei essere più maturo dal punto di vista sportivo, e per raggiungere questo devo mettermi ancora in gioco. Ho voglia di dimostrare che questo titolo italiano è meritato fino in fondo e che tutte le persone che hanno creduto in me fin dall’inizio, in primis Aldo Sassoli, mio mentore e direttore sportivo, hanno avuto ragione a scommettere su di me». foto di Stefano Foni

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Arezzo, vorrei ma non posso, potrei ma non voglio uesto il dilemma dell’Arezzo, in questo finale di stagione più anonimo di un nickname in un forum, con gli obiettivi già andati in ferie e la prospettiva di trascinarsi stancamente in un limbo dove la salvezza pare ormai in cassaforte, e i play-off irrimediabilmente andati in fumo. Chissà come la vive un tipo attivo e competitivo come Federico Nofri, sicuramente desideroso di guadagnarsi una meritata conferma sulla panchina amaranto e che ha davanti a sé di Luca una buona occasione per mettere le basi per la prossima stagione, valutare chi potrebbe o Stanganini meno fare al caso della causa, e per il resto muoversi con il dovuto anticipo, anche perché – come sempre accade – i bocconi più ghiotti se li mangiano subito. I segnali che sono arrivati dalla società, per bocca del vice presidente De Martino, lascerebbero pensare a una soluzione di continuità riguardo la gestione tecnica con programmi ambiziosi e tanto entusiasmo. Staremo a vedere, anche se ci sarà da lavorare bene, per scaldare una piazza che – realista più del re – dopo un periodo di tiepido tepore sembra raffreddarsi come una minestra d’inverno sul balcone. E senza il calore della gente, del calcio rimane ben poco.

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SEMAFORO ROSSO Roberto PICCOLO Un po’ come l’asino de’ Cionci dei racconti di una volta, è sempre alle prese con infortuni vari, al punto che il campo lo vede molto spesso dall’alto della tribuna. Peccato, perché uno come lui riesce a dare peso specifico a un centrocampo farcito di giovani di belle speranze ma poca esperienza. Piccolo sì, ma solo di nome. SEMAFORO GIALLO Marco PECORARI Molto spesso gli è sufficiente portare a spasso l’esperienza ma capita anche – vedi Bastia – che la gioventù gli ricordi i bei tempi andati. In una categoria dove gli under giocano e corrono, si fa sempre più fatica e, paradossalmente, giocherebbe meglio in Seconda Divisione, se solo l’Arezzo riuscisse a salirci. SEMAFORO VERDE Jerome DIEME Alla fine il cartellino è riuscito a timbrarlo, raddrizzando il risultato di una partita – quella contro il Bastia – che è poi scivolata via sui binari del volemose bene. Un gol facile facile, ma pur sempre un gol. Il primo in amaranto, che se sarà il primo di una lunga serie, sarà il tempo a stabilirlo. Per il momento, non serve a raddrizzare una stagione comunque negativa, però fa morale e per un giovane vuol dire molto.

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IL PODIO DI MARZO

Fiordigiglio tiene il tricolore ad Arezzo Chiudono il podio le imprese del Circolo Schermistico Aretino e della Stella Azzurra

Orlando Fiordigiglio (foto di Stefano Foni)

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arrivo della primavera ha portato una ventata di freschezza allo sport aretino che, a marzo, ha vissuto un bel risveglio, ottenendo raffiche di titoli e di bei piazzamenti in Italia e in Toscana. Stilare il podio del mese non è stato facile, perché sono tanti gli sport in cui Arezzo ha trovato gloria: nella lotta Riccardo Glave si è nuovamente laureato campione italiano; i Lions Hockey hanno esultato per la vittoria nel campionato toscano Under 13; gli Esordienti della Chimera Nuoto sono arrivati secondi nel medagliere dei campionati regionali; Michela Pezzetti dell’Arezzo Karate ha ottenuto il bronzo ai Campionati Italiani Assoluti… posto: Orlando Fiordigiglio (boxe) Arezzo si conferma terra di grande boxe: dopo i quattro tricolori vinti da Adriano Nicchi, a mantenere in città la cintura di campione d’Italia il Circolo Schermistico Aretino superwelter ci ha pensato Orlando Fiordigiglio. Venerdì 15 marzo, a Castiglion Fiorentino, il ventinovenne campione della Boxe Calamati ha vinto contro il livornese Domenico Salvemini, riuscendo così a conquistare il più importante titolo nazionale. posto: Circolo Schermistico Aretino (scherma) Il Circolo Schermistico Aretino non era mai arrivato tanto in alto. Il 9 e 10 marzo, a Piombino, la società aretina ha dato spettacolo ai Campionati Regionali Giovanili conquistando la bellezza di 13 medaglie e, soprattutto, piazzandosi al primo posto assoluto tra le 26 squadre presenti. Gli schermidori aretini hanno colto l’entusiasmante successo con una netta supremazia, che li ha visti chiudere la classifica con oltre 200 punti di vantaggio sul blasonato Pisa Di Ciolo. posto: Stella Azzurra (calcio femminile) Le Giovanissime della Stella Azzurra hanno realizzato il loro sogno e, con la vittoria per 10-0 ottenuta domenica 3 marzo sul Firenze, si sono laureate campionesse di Toscana. Per il calcio femminile aretino si tratta di un successo storico perché mai, fino a ora, una squadra locale si era imposta in un campionato giovanile regionale. Stella Azzurra, premiazione della “Chiara Montagnoli Cup”

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Il Meeting del Saracino porta ad Arezzo Il 13 e il 14 aprile il Centro il grande nuoto giovanile Sport Chimera apre le proprie porte a 25 società

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l Centro Sport Chimera è pronto ad accogliere 25 società e 800 e 800 atleti da tutta Italia atleti da tutta Italia. Sabato 13 e domenica 14 aprile torna ad Arezzo il Meeting del Saracino, una manifestazione di nuoto organizzata dalla Chimera Nuoto che porterà in città oltre 2000 persone tra nuotatori, tecnici e genitori. Giunto alla sesta edizione, il Meeting rappresenta ormai un appuntamento imperdibile del nuoto giovanile nazionale e, di anno in anno, si conferma un successo sia per il numero dei partecipanti sia per la qualità dell’organizzazione. «In questa edizione abbiamo registrato un boom di iscrizioni – spiega il direttore tecnico Marco Magara. – Porteremo ad Arezzo il grande nuoto nazionale giovanile, con centinaia di atleti che si sfideranno in rappresentanza delle principali società del Centro Italia». Le ultime due edizioni del Meeting del Saracino hanno registrato la vittoria dei padroni di casa della Chimera Nuoto, capaci di arrivare davanti a società prestigiose come la Thebris Nuoto di Perugia o l’Atlantide di Roma. Anche in questa occasione, la società aretina parteciperà con oltre 50 atleti e con l’obiettivo di confermare la qualità del proprio gruppo e gli ottimi risultati delle precedenti edizioni. «Saremo presenti alla gara con tutti i nostri agonisti – continua Magara. – Il meeting rappresenta un’occasione importante per riunire tutto il nostro gruppo, dai più piccoli ai più grandi, facendo gareggiare tutti insieme e coltivando così un forte senso di squadra. La Chimera Nuoto, capeggiata dal presidente Massimo Coli, vivrà questa occasione come una grande festa, anche se, sportivamente, non si risparmierà e proverà a centrare il suo terzo successo consecutivo». A garanzia della buona riuscita dell’evento c’è la firma della Chimera Nuoto che nel corso degli anni si è sempre dimostrata impeccabile nell’organizzazione pensando a ogni minimo dettaglio per garantire il regolare svolgimento di tutte le gare e tanti altri servizi aggiuntivi come il bar e la ristorazione. «Ogni anni riceviamo complimenti per la qualità dell’organizzazione – conclude Magara. – Anche per questa edizione abbiamo lavorato duramente per farci trovare preparati e assicurare agli atleti e ai presenti un perfetto svolgimento dell’evento».

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AREZZO

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L CASA MUSEO DI IVAN BRUSCHI RACCONTA LA U UN’INTENSA PAGINA DI STORIA ARETINA

G ARETINI E NAPOLEONE GLI IIMPERATORE

abato 6 aprile, in occasione del bicentenario della fine dell’Epoca Napoleonica, presso la Casa Museo di Ivan Bruschi è stata inaugurata la mostra Gli aretini e Napoleone imperatore (18081813), che rimarrà aperta al pubblico fino al 26 maggio 2013. L’evento è stato organizzato dalla Fondazione Ivan Bruschi, amministrata da Banca Etruria, in collaborazione con il collezionista di cimeli Alain Borghini del 113ème Régiment d’Infanterie de Ligne, l’Atelier Pietro Longhi, il Museo del Figurino Storico di Calenzano e la cooperazione di collezioni private. La mostra ci parla di una pagina della storia aretina non a tutti nota: la fase che va dal maggio 1808 al gennaio 1814, anni che vedono Arezzo, così come tutta la Toscana, fare parte dell’Impero Francese. Seppur breve, questo periodo ha segnato la nostra storia, lasciando in eredità intercalari caratteristici, che ancora oggi sono in uso – l’espressione “alò” è forse l’esempio più celebre – ma anche tradizioni gastronomiche, come il “gattò” e i crostini neri, e cambiamenti urbanistici importanti, uno fra tutti la creazione del Passeggio del Prato. È in questi anni, inoltre, che la Giostra del Saracino rinasce, seppur in una forma diversa. Gli oggetti esposti sono tanti e unici nel loro genere: medaglie commemorative, lettere private, cimeli dai campi di battaglia, stampe, uniformi, documenti ufficiali di grande importanza dovuti all’apporto dell’Archivio di Stato, un bellissimo plastico della Battaglia di Champaubert – l’ultima battaglia combattuta dal 113ème Régiment d’Infanterie de Ligne, composto quasi esclusivamente da giovani toscani – e manufatti appartenenti alla Collezione Ivan Bruschi. Grazie a questa mostra sarà possibile tornare indietro nella storia, ripercorrendo i principali fatti che si sono susseguiti dall’apertura degli Stati Generali fino alla caduta di Napoleone. Già da tempo la Casa Museo di Ivan Bruschi ha intrapreso una serie di iniziative dedicate ai più piccoli. Proprio in occasione di questo evento sono stati studiati dei percorsi didattici, su prenotazione, dedicati alle scuole. Per le famiglie, invece, l’appuntamento è stabilito nei pomeriggi di sabato 27 aprile e 25 maggio, alle ore 15.

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Serena Capponi 12 APRILE 2013

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NON È QUI, È RISORTO!

SECOLI DI ARTE SACRA IN M AD AREZZO FINO AL 28 LUG

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a Loggia di San Donato si presenta alla città dopo essersi rifatta il trucco. Quel corridoio che collega il Palazzo vescovile al Duomo, restaurato dall’architetto Gianclaudio Papasogli Tacca e allestito dall’interior designer Luisa Danesi Gori, ospita infatti dal 6 aprile al 28 luglio la mostra Non è qui, è risorto! L’iconografia del Cristo in terra d’Arezzo. Da Margaritone a Rosso Fiorentino. Il prestigioso evento, promosso dalla Diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro e dalla Soprintendenza BAPSAE di Arezzo, presenta un cospicuo nucleo di opere che prende in esame la produzione di arte sacra nell’intero territorio diocesano, a partire dal XIII secolo. Tavole, sculture lignee, tele, ma anche arredi come calici, ostensori, turiboli, acquamanili, ampolle e cibori. I criteri utilizzati nella scelta degli oggetti sono principalmente di stampo liturgico e riguardano i “Misteri della fede” – passione, morte e resurrezione di Cristo – e la presenza di Gesù nell’Eucarestia. Celebri croci dipinte del Duecento dialogano dirimpettaie, come quella di Margarito della Pieve di Arezzo e quella di un anonimo maestro aretino della Pinacoteca comunale di Castiglion Fiorentino, entrambe della tipologia Christus triumphans (vivo sulla croce, quindi trionfatore sulla morte). Del genere Christus patiens (sofferente con gli occhi chiusi) l’esempio più importante in mostra è invece lo splendido Crocifisso di Pietro Lorenzetti del 1325, giunto dal Museo diocesano di Cortona. Sempre dalla cittadina etrusca è da ammirare il corredo scultoreo settecentesco della Processione del Gesù morto di Francesco Fabbrucci. Per la prima volta, inoltre, sono riuniti assieme i Cristi della volata, espressione popolare della fede in Val di Chiana degli ultimi secoli. Alle estremità del corridoio sono collocati due capolavori ricchi di pathos. Da una parte il famoso quadro con la Deposizione del 1528 di Rosso Fiorentino, olio su tela proveniente dalla chiesa di San Lorenzo a Sansepolcro, che in tutta la sua drammaticità ed eccezionale forza espressiva var22

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RICERCA MASSIMALISTA Arnaldo Boscherini espone quarant’anni di indagine artistica

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abato 13 aprile, alle ore 18, si inaugura presso la Villicana D’Annibale Galleria d’Arte di via Cavour 57 la mostra di pittura di Arnaldo Boscherini dal titolo Ricerca Massimalista. La personale andrà avanti fino al prossimo 24 aprile. Un’esposizione di opere dell’artista italoamericano accuratamente scelte dalla direttrice Danielle Villicana D’Annibale, che è anche la curatrice della mostra. Sperimentazione e creatività caratterizzano le opere di Boscherini, che utilizza tecniche che spaziano dall’olio e acrilico su tela a installazioni fatte con materiali di riciclo come la plastica. Le sue esperienze di vita in giro per il mondo e la permanenza a New York, fin dal 1973, hanno arricchito la sua arte, in una continua ricerca personale verso nuove strade. Colori vivaci catturano l’attenzione dell’osservatore, fiori grandi dalle forme surreali nascondono riflessioni profonde sull’uomo e sull’ambiente in cui vive. Sabato 20 aprile, alle ore 18, la galleria organizzerà un evento collaterale all’esposizione: l’artista verrà intervistato dalla curatrice della mostra e dalla storica dell’arte Matilde Puleo. www.villicanadannibale.com Chiara Savarino

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rebbe da solo l’ingresso; dall’altro lato il Crocifisso ligneo di Umberto Bartoli del 1946, giunto dalla chiesa di San Biagio a Pozzo della Chiana, realizzato per l’edificio ricostruito dopo i bombardamenti bellici. Una scultura che ribadisce la tragicità e le sofferenze causate dalla guerra. Come ha sottolineato in conferenza stampa l’arcivescovo Riccardo Fontana, oltre all’arte e alla fede c’è un terzo elemento che caratterizza la mostra: il mondo del lavoro. L’evento offrirà infatti, fino a luglio, posti per alcuni giovani del territorio. Sull’aspetto occupazionale si è espressa anche Paola Refice, curatrice dell’esposizione assieme a Serena Nocentini, ricordando come negli ultimi trent’anni le opere presenti siano state sottoposte a indagini e accurati restauri portati avanti grazie a maestranze locali. Ciò le ha preservate dal degrado e ha contribuito a formare, nel tempo, generazioni di specialisti nel recupero e la salvaguardia del patrimonio artistico. www.diocesiarezzo.it di Marco Botti

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UNDICI VIDEOCLIP PER UN PROGETTO ARTISTICO CHE C di Valeria E IMMAGINI Gudini

A PEZZI l gruppo musicale aretino A Pezzi è composto da Enrico Zoi, voce e chitarra, Stefano Albiani, batteria e Luca Baldini, voce e basso. Grazie alla collaborazione dell’attore Gianni Micheli, la band ha dato forma e immagine alla propria musica attraverso un ambizioso progetto. Ne parliamo con il musicista, attore e produttore Luca “Roccia” Baldini. In cosa consiste il vostro lavoro? «È un’idea che riprende il nome del gruppo. Raccontiamo una storia grazie al connubio di musica e immagini. Un disco e un video in undici “puntate”, o meglio undici videoclip, dove uomini, donne e bambini parlano della vita di tutti i giorni. A pezzi è la rinascita dopo una storia frastagliata. È un progetto che parla di vite, di somiglianze, di incontri, di parallelismi, di fallimenti, insomma dell’uomo in generale. Il disco mette a fuoco l’esistenza delle persone. Ognuno di noi può tranquillamente rivedersi in ogni pezzo musicale e in ogni storia. Volevamo toccare un po’ tutti i sensi dell’uomo e della vita. L’olfatto e il gusto nella pre e post-produzione del disco, l’udito con l’uscita del disco, la vista con questa sequenza di video che compongono una storia unica, e il tatto con i concerti che speriamo di fare nei prossimi mesi». Un progetto complesso e affascinante. «Il gruppo esisteva già prima del mio arrivo. Inizialmente dovevo lavorare con loro per mettere insieme i brani, arrangiarli, registrarli e per dare un senso univoco al disco. Poi ne sono rimasto coinvolto e ho messo un bel pezzo di me, della mia storia. Più che una produzione artistica è stata una vera e propria partecipazione emotiva». Chi sono i protagonisti delle parti filmate?

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corso trimestrale – marzo, aprile e maggio – dei nuovi balli

Kizomba, ballo di coppia afro-latino Bachatango, ballo di coppia in combinata

Beautiful Dance

di tango argentino e bachata

Vi aspettiamo presso il CAS Giotto, in via XXV Aprile 37! Per iscrizioni e informazioni 0575 351660, oppure chiamate i maestri Bruno (338 3811451) e Giuliana (349 6687048)

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CHE CONIUGA MUSICA

SI BALLA CON BELLI! Al Dancing “Il Principe” di Arezzo arriva lo showman modenese

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on solo balli, quelli che venerdì 12 aprile scalderanno la pista del Dancing “Il Principe” di via Newton 41. Perché con Paolo Belli e il suo show, Sotto questo Sole Club Tour 2013, ci sarà anche da ridere, tra gag e musica, in una cornice teatrale tipica del grande concerto di piazza che l’artista emiliano porterà ad Arezzo. Lo spettacolo, che prende il nome dal suo libro autobiografico Sotto questo sole, come mi è successo tutto quello che mi è successo (Aliberti Editore), è solo una delle tappe che toccherà i club più prestigiosi d’Italia e che farà ballare tutti gli amanti della buona musica live. Ma Paolo Belli intratterrà il suo pubblico anche attraverso momenti di riflessione, in cui ripercorrerà i momenti principali della sua vita e della sua carriera. Insieme ai musicisti che da anni lo accompagnano nei live, lo showman coinvolgerà così il pubblico in un’atmosfera poliedrica, tra pezzi folk, punk, pop e jazz fino alla musica swing, che da sempre contraddistingue il suo stile. www.tgceventi.it Valentina Paggini

«Il direttore del progetto video è l’attore Gianni Micheli, il primattore maschile Enrico Zoi e la protagonista femminile Agnese Grazzini. Abbiamo anche due splendidi attori bambini, Greta e Davide. Le fotografie di scena sono di Sara Coleschi». Parliamo degli undici video. «Al momento sono visibili i primi tre: Unghie, Fissione e Mezzora. Una storia d’amore appesa al filo di un’intera giornata, scandita dal ritmo d’incontri attesi e di momenti che sfuggono, un viaggio nella città tra lavoro, passioni e compromessi. Una giornata intera di varie persone che hanno o sembrano avere delle relazioni. Uomini e donne che s’incontrano, si scontrano e partecipano al gioco della vita. In definitiva “un film a pezzi, un pezzo di vita, una vita a pezzi”. I video sono girati quasi tutti ad Arezzo e sono stati pubblicati progressivamente sul canale A Pezzi di YouTube, a partire dallo scorso 20 marzo, giorno dell’equinozio di primavera. Si pensa di portare a termine il lavoro per il solstizio d’estate». Iniziative future? «Adesso, aspettiamo che qualcuno valuti e valorizzi il nostro progetto, per far uscire il disco. Poi cominceremo a suonare nei locali. Stiamo preparando un vero e proprio tour, con la speranza di farlo partire il prossimo autunno». www.apezzi.it

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IN VIAGGIO CON IL CENTRO TURISTICO ACLI LA PASSEGGIATA DEL 1° MAGGIO

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er la festività del 1° maggio il Cta propone un’interessante passeggiata nelle colline intorno a Ruscello. L’appuntamento, aperto a tutti, prevede il ritrovo alle ore 9 al Centro di Aggregazione Sociale di Ruscello, da cui prenderà il via una camminata con guida attraverso un circuito di circa 6 chilometri che passerà da Casa al Vento, Campo a Maiano e Capriola. Nel corso della mattinata sarà offerta una ricca colazione, mentre in conclusione della giornata è previsto un ricco pranzo presso la polisportiva di Ruscello. Sarà possibile iscriversi alla passeggiata entro il 24 aprile 2013.

CHI SIAMO? l Centro Turistico Acli muove ogni anno più di 70.000 persone attraverso la propria rete territoriale. L’associazione si propone di gestire il turismo sociale con una nuova qualità nei confronti del prodotto turistico e della sua accessibilità economica, ma anche nel rapporto con l’utente, soprattutto se appartenente a categorie di soggetti “deboli” come anziani, giovani, disabili, famiglie con bambini e immigrati. Mosso da questo obiettivo, il Cta si configura come un’associazione di promozione sociale diffusa sul territorio, al servizio dei soci e in sinergia con le varie istituzioni locali.

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LE PROSSIME GITE DEL CTA • 1° maggio 2013: camminata e pranzo a Ruscello • 8 maggio 2013: a Roma da Papa Francesco • 2-9 giugno 2013: soggiorno termale a Ischia • 23 giugno 2013: Rapallo, Portofino e santuario di Mont’Allegro • 8-15 settembre 2013: settimana in Sardegna • 15-20 settembre 2013: tour del Salento

Per informazioni e prenotazioni potete recarvi al Fap Acli di via Guido Monaco 48, chiamare lo 0575/21700 o Elisabetta al 339/85.94.580

La Fap apre il tesseramento 2013 a Federazione Anziani e Pensionati Acli informa che è aperto il tesseramento per l’anno 2013. La Fap è un’associazione nata per promuovere e tutelare i diritti degli anziani e dei pensionati, riconoscendoli come componenti attivi della società e come portatori di valori sociali, etici e spirituali. Alla Fap possono aderire coloro che hanno compiuto 50 anni d’età che, con la tessera di socio, possono godere di un’ampia gamma di convenzioni presso numerosi esercizi del territorio. Per ulteriori informazioni è possibile contattare lo 0575/21.700 o il numero verde 800/220.500.

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IN UDIENZA DA PAPA FRANCESCO

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l Cta organizza per mercoledì 8 maggio una gita a Roma arricchita dalla partecipazione all’udienza di Papa Francesco. Partenza in pullman da Arezzo alle ore 6, la prima tappa del viaggio sarà proprio nella Città del Vaticano per vivere l’emozione di assistere da piazza San Pietro all’Angelus del neoeletto Papa. Dopo il pranzo, il pomeriggio sarà lasciato libero per una passeggiata tra le meraviglie del centro storico della capitale.


INFORMA

SEDE ZONALE VALDARNO via Roma 1, San Giovanni Valdarno – 055/91.21.686 valdarno@patronato.acli.it SEDE ZONALE CASENTINO via Nazario Sauro 26, Ponte a Poppi

– 0575/52.00.36 casentino@patronato.acli.it SEDE ZONALE VALTIBERINA via XX Settembre 127, Sansepolcro – 0575/73.46.45 valtiberina@patronato.acli.it

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SEDE MERIDIANA via Pizzuto 34 – 0575/18.22.319 arezzomeridiana@patronato.acli.it

ACLI

SEDE PROVINCIALE AREZZO via Guido Monaco 48 – 0575/21.700 – 0575/21.396 arezzo@patronato.acli.it

ARIA DI PRIMAVERA, ODORE DI DICHIARAZIONE DEI REDDITI l Caf Acli ricorda che il 31 maggio 2013 scadrà il termine per la presentazione del Modello 730. La documentazione da esibire, oltre al modello Cud che certifica i redditi percepiti nel 2012, è quella riferita alle varie spese con cui il contribuente può godere di sgravi fiscale: scontrini, ricevute e fatture comprovanti spese mediche; attestazioni di premi versati in caso di assicurazioni sulla vita o sugli infortuni; interessi per mutui ipotecari per l’acquisto dell’abitazione principale; spese per l’istruzione; spese funebri; spese per l’attività sportiva per ragazzi; contributi previdenziali e assistenziali; contributi per addetti ai servizi domestici; spese sostenute per il recupero del patrimonio edilizio; spese per interventi di risparmio energetico; detrazioni dei canoni di locazione. Per quanto riguarda l’Imu ancora non ci sono disposizioni certe ma, se tutto dovesse rimanere come nel 2012, entro il prossimo 16 giugno sarà necessario versare la prima rata. Tra le novità fiscali del 2013 c’è il mancato recapito via posta dei modelli Cud, scaricabili esclusivamente on-line. Oltre all’Inps, anche l’Inail non invierà più il modello relativo ai redditi derivanti da indennità di temporanea assoluta per gli infortuni sul lavoro o per malattie professionali. Trattandosi di un documento essenziale, l’Acli invita tutti coloro interessati da questa eventualità a rivolgersi al Caf per ottenere ulteriori informazioni e per conoscere la loro posizione nei confronti dell’Inail.

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ESODATI, UNA SCADENZA DA NON PERDERE er gli esodati aretini si accende la speranza di ottenere il tanto desiderato pensionamento per anzianità. A comunicarlo è il Patronato Acli di Arezzo che, in deroga a quanto previsto dalla contestata Riforma 214 del 2011 (meglio nota come Riforma Fornero), rende noto come tutti i cittadini appartenenti alla categoria degli esodati dovranno presentare alla Direzione Territoriale del Lavoro, tramite il Patronato, la domanda di ammissione alla salvaguardia della pensione entro e non oltre il 21 maggio 2013. Tale importante adempimento deve essere svolto con estrema urgenza, dato che si rischia di perdere il diritto alla pensione con i requisiti precedenti alla stessa riforma.

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“FLEXY FAMILY”, UN PROGETTO PER SOSTENERE LE FAMIGLIE ARETINE IN DIFFICOLTÀ n progetto per sostenere le famiglie aretine in difficoltà e per aiutarle a rimanere a galla nell’attuale momento di crisi. Questo è “Flexy Family”, uno studio portato avanti dal Punto Famiglia delle Acli che ha trovato il proprio fulcro in un monitoraggio delle esigenze dei moderni nuclei familiari e che ha permesso di formulare alcune possibili proposte per ideare nuove politiche sociali. I risultati di questo progetto saranno presentati venerdì 12 aprile 2013, alle ore 16, all’interno dell’Hotel Etrusco, con una tavola rotonda dal titolo Famiglia-Lavoro: riflessioni e proposte, a cui parteciperanno tra l’altro anche gli assessori della Provincia e del Comune di Arezzo.

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di Dory d’Anzeo

a rinascita vuol dire anche cambiamento: fa più caldo, colori e profumi nuovi invadono i nostri sensi e questo è senz’altro molto gratificante. Però, come ogni cambiamento, va affrontato al meglio. Come? Ce lo spiega il dottor Pier Antonio Bacci, docente di Chirurgia e Medicina Estetica nelle Università di Siena, Parma e Barcellona: «In inverno, la limitazione dell’attività fisica e l’assunzione di cibi più calorici fanno accumulare qualche etto in più di tessuto adiposo, una riserva calorica che la nuova estate chiede di eliminare. La primavera deve essere sfruttata per preparare il corpo a una nuova estate che richiede forma fisica, serenità psichica e sorriso. Per questo è richiesto di non fare drastiche cure ma solo utilizzare un breve periodo di due-tre settimane per diminuire il tessuto adiposo in eccesso, riducendo così l’acidità dei tessuti, i radicali liberi e le tossine accumulate nell’inverno». Il primo passo, sempre, è l’alimentazione. «Deve basarsi su un buon carico di frutta e verdura, che deve essere sempre fresca, locale e di stagione, ma non devono mai mancare carboidrati, grassi e proteine. Una buona colazione è ideale per una buona giornata e una giusta attività intestinale. A pranzo e cena è bene iniziare sempre con una buona crudité, a cui far seguire una pasta a pranzo e proteine a cena, valorizzando l’apporto proteico proveniente da cereali e legumi, rispetto a quelle provenienti dalla carne rossa. Da limitare formaggi grassi e fermentati, cibi fritti, dolci e insaccati, va bene invece qualche noce e frutta secca durante la settimana». Sembrano piccole cose. «Il segreto della salute e della bellezza, specialmente in primavera, sta solo in queste piccole accortezze, associando della vitamina C spruzzata sotto la lingua due-tre volte al giorno, assieme ad antiossidanti e protettori dei vasi, come il solfato di deuterio, prodotti al mirtillo, resveratrolo, meliloto, glutatione, cumarina, curcuma, betulla e ananas, magari utilizzando al mattino e alla sera tisane depurative con tiglio, melissa, passiflora, malva. Il proprio medico, il farmacista o una seria erboristeria sapranno consigliare i prodotti migliori e necessari.

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estetica solarium benessere


EMPO DI RINASCITA

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Occorre ridurre la quantità di cibo assunta, aumentando invece quella giusta attività fisica che permette di mantenere il tono muscolare, l’equilibrio cardiovascolare e l’elasticità tessutale». Poi ci sono i problemi estestici veri e propri. «Purtroppo l’abbondanza alimentare e la qualità dei cibi ipercalorici della nostra società porta molto spesso al sovrappeso e favoriscono la comparsa di cellulite e insufficienza venolinfatica. Per queste alterazioni la prima regola è proprio dedicare quindici giorni alla remise in forma, con lo schema di nutrizione de-acidificante sopra indicato, associando attività fisica e buon sonno. La prima risposta dell’organismo sarà la regolazione dell’intestino, che rappresenta il primo centro di regolazione e depurazione di tutto il corpo. Quando i segni della cellulite o delle impurità cutanee sono evici e fisi siot oter ot erap er apiap i denti si possono associare anche trattamenti medici sioterapialee che depura al ci, iniziando da un benefico linfodrenaggio manuale delle nostre i tessuti, e per chi può un bagno nelle calde acquee de terme è sempre indicato. edicina Per le irregolarità della cellulite, la moderna m medicina estetica propone trattamenti non invasivi a base d dii propulnza uso di sione di ossigeno, che viene sparato sui tessuti senza roopria luce aghi, assieme a particolari laser che offrono la propria mbe be pesanti per aumentare le attività cellulari. Nel caso di gambe ree sostanze e dolorose la mesoterapia permetterà di introdurre on piccoriducenti e flebotoniche direttamente nei tessuti, ccon tare terapie ta li aghi, dando nuova silhouette al corpo. Da evitare el ttessuto essuto adidrastiche che promettono riduzioni miracolose del poso in breve periodo». Ma non c’è solo il corpo. olto t presenta spes«Dopo il periodo invernale anche la cute del volto acidificante sarà la so i segni degli eccessi, per cui la nutrizione deacidifi ttamenti di depubase per partire, poi l’estetista potrà eseguire trattamenti trà eseguire picrazione sulla cute, mentre il medico estetico potrà he levigano la cole micro-dermoabrasioni o trattamenti laser, che are eccessivi cute e favoriscono il turnover cellulare. Da evitare edicali. Il ed trattamenti con punturine, botulino o elettromedicali. miracolo estetico inizia dallo stile di vita, volendoo bene al proprio corpo».

ACCONCIATURE DA CERIMONIA E DA SPOSA 12 APRILE 2013

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il sonetto

«Caro ’l mi’ Beppe, un c’è più religione! Parlo de la pulìteca, s’entende, perché dal papa ’gna ire a lezione, che ’gni giorno che passa ce sorprende

Sabato 13 aprile, dalle ore 22, Marina Rei si esibirà dal vivo al Karemaski di via Edison.

pe’ l’amore e ’l rispetto a le persone. La Casta, ’nvece, ancora se difende per el potere, i soldi e le poltrone e ’l grido de dolore un lo comprende. Com’è pussìbele trovà ’n accordo si uno e ciéco e quel’altro è sordo? Si el Pidì, che un vòle el Pidièlle,

Marina presenterà il suo nono album, dal titolo La conseguenza naturale dell’errore. Otto brani fra cui uno arrangiato da Ennio Morricone, uscito con la sua etichetta Perenne e distribuito con la Universal.

un lo vòlgheno manco i Cinquestelle?» «Vedrè, Tónio, che tésti ghiéci saggi…» «Ce faràno vedere… altri miraggi!»

Le tante tipologie di asparagi che oggi coltiviamo – bianco, verde, rosa e violetto – sono il frutto di millenni di selezione delle specie e dei metodi di produzione. Fu utilizzato nel Mediterraneo dagli egizi e in Asia Minore duemila anni fa. I Romani già dal 200 a.C. avevano sviluppato la coltura, tanto che hanno lasciato tracce dei loro metodi nelle citazioni di Teofrasto, Catone, Plinio e Apicio; in particolare questi ultimi due ne descrissero accuratamente non solo il metodo di coltivazione, ma anche quello di preparazione. È solo dal XV secolo che inizia la coltivazione in Francia, per raggiungere subito dopo di Fabio Mugelli l’Inghilterra.

di Lucio Massai

Come un tuono ** ½ Un dramma troppo farcito, talmente carico da risultare per certi versi una banale ricognizione sui temi della famiglia, della criminalità e della ambiguità morale. Il film ambisce alla costruzione di un senso epico degno di una tragedia greca. Una tragedia con momenti singoli intensi ma dai personaggi talmente abbozzati e didascalici che l’opera è assorbita da un atteggiamento così studiato da risultare finto. Il film si nutre della grandiosa interpretazione di un potentissimo Ryan Gosling non aiutato, purtroppo, da uno sparring partner troppo poco espressivo per essere vero. Il regista da Sundance, Dereck Cianfrance, riesce nella costruzione di un beautiful loser, quello intepretato da Gosling, a tutto tondo e a tratti drammaticamente riuscito. Peccato per tutto il resto. Jacopo Fabbroni

e ti accompagnano in città (e a ballare!)

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cinema

chilometro zero

di Leonardo Zanelli

dove andare

MARINA REI IN CONCERTO AL KAREMASKI

I GHIÉCI SAGGI


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IL CIOCCOLATO DI CASA TUA

…ANCHE

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