LAUREA MAGISTRALE IN DESIGN DEL PRODOTTO, DELLA COMUNICAZIONE E DEGLI INTERNI
Curriculum design degli interni
Votazione 110/110
Università IUAV di Venezia
Luglio 2022
Workshop “(E)merging layers in Venice”
Partecipazione con Anna Lorens, Matteo Silverio e Maximiliano Romero
Luglio 2022
Workshop “Packaging Parlanti”
Partecipazione con BBDB Studio
Ottobre 2018 - Settembre 2021 LAUREA IN ARCHITETTURA
COSTRUZIONE CONSERVAZIONE
Votazione 106/110
Università IUAV di Venezia
Giugno 2021
Workshop “Islands. Architecture and landscapes of water”
Partecipazione con Analogique Studio
Giugno 2020
Workshop “Post Covid Scenarios”
Partecipazione con Lukas Fuster e Joaquin Corvalan
Giugno 2019
Workshop “Venice: sustainable city”
Partecipazione con Orizzontale Architettura
Settembre 2013 - Giugno 2018 DIPLOMA PERITO MECCANICO
Votazione 90/100
Istituto Tecnico Industriale Statale
Silvio De Pretto - Schio (VI)
ESPERIENZE PROFESSIONALI
Settembre 2024 - in corso Consolato REM Brega!!!
60. Esposizione Internazionale d’Arte di Venezia
- Mediatrice culturale
Luglio - Settembre 2023
Paolo Lucchetta+RetailDesign Tirocinio curricolare
- Assistenza ai progetti
Settembre 2022
79. Mostra Internazionale d’Arte cinematografica - Maschera
Agosto - Novembre 2022
ERIAC European Roman Institute for Arts and Culture
59. Esposizione Internazionale d’Arte di Venezia
- Mediatrice culturale
Luglio - Settembre 2021
AKKA PROJECT - Galleria d’arte africana
Tirocinio curricolare
- Implementazione piattaforma Art And About Africa - Creazione di loghi
COMPETENZE
AutoCAD - buono
Rhinoceros - buono
Sketchup Pro - buono
Adobe InDesign - ottimo
Adobe Illustrator - ottimo
Adobe Photoshop - ottimo
Adobe Premiere - discreto
Inglese - livello B2 certificato
(im)possible fashion show Tesi di laurea magistrale 2024
Uno stand per Euroluce Laboratorio di exhibit design 2022
Una discoteca per Venezia Laboratorio di interior design 2021
Una residenza per artisti Laboratorio di progettazione 2020
Un centro di ricerca sugli scarti locali Laboratorio di civic space design 2022
(im)possible fashion show
Evoluzione della progettazione dello spazio della sfilata di moda tra fisico e digitale
La sfilata di moda racchiude in sè una complessa progettazione dello spazio che prevede la realizzazione di uno spettacolo memorabile e immersivo in cui gli elementi che lo compongono si trovano in equilibrio armonico tra loro. Il fascino del progetto di questa tipologia di evento effimero è che, nonostante la breve durata, deve lasciare un segno indelebile nella memoria di chi vi partecipa. Per fare ciò la moda ha da sempre abbracciato le innovazioni che la tecnologia le poneva davanti: negli ultimi anni la sfilata si è avvicinata al digitale, dando vita a diversi progetti, soprattutto nel mondo virtuale.
Da qui nasce la domanda su cui lo studio presentato si basa: a che punto siamo con il progetto dello spazio della sfilata di moda? Dopo un excursus storico sull’evoluzione dello spazio della sfilata, la presente tesi intende indagare le nuove modalità di presentazione delle collezioni, soffermandosi sulla realtà virtuale: è stato poi possibile elaborare una ricostruzione dei maggiori cambiamenti del rapporto tra i fruitori e lo spazio fruito tramite dei diagrammi. Tuttavia le più recenti modalità di progettazione dello spazio della sfilata non sono state sviluppate del tutto in quanto presentano alcuni problemi: a questo punto si propone il phygital come una nuova prospettiva progettuale che consente di potenziare la dimensione fisica con l’utilizzo del digitale.
Verso il phygital
Negli anni il progetto della sfilata di moda ha utilizzato diversi formati, alcuni più rigidi, altri più liberi, per generare esperienze diversificate. L’introduzione della tecnologia ha dato una notevole spinta alla progettazione dello spazio delle sfilate di moda portandole nel mondo virtuale: tuttavia le sfilate virtuali dinamiche non si sono sviluppate del tutto in quanto presentano un grosso problema, ovvero la potenza della rete, che non permette ai designer di garantire una buona qualità nell’interazione diretta con lo spazio. Giunti a questo punto è opportuno un cambio di paradigma che consenta di evolvere il progetto della sfilata di moda: si propone quindi l’utilizzo del phygital come soluzione e nuova prospettiva di progetto. Il phygital consente di potenziare la dimensione fisica grazie all’utilizzo del digitale andando a creare un mondo ibrido che coinvolga l’utente e gli consenta di vivere un’esperienza immersiva.
Alexander McQueen
2020 Patrick McDowell 2022 Jonathan Simkhai
Sfilata Ken Scott 1968
Sfilata Thierry Mugler FW 1984
Sfilata Patrick McDowell 2020
Sfilata Prada SS 2022
Sfilata Martin Margiela SS 1990
Sfilata Loewe SS 2021
Sfilata Jonathan Simkhai FW 2022
Sfilata Krizia SS 2000
Sfilata Moschino SS 2021
Praga Fashion Week 2022
Sfilata Balmain FW 2021
Sfilata Gucci FW 2020
location
passerella
luci
Khaite
Moschino
Balenciaga
Praga Fashion Week 2022
Sfilata Hussein Chalayan FW 2000
Sfilata Khaite SS 2021
Sfilata Alexander McQueen FW 2006
Sfilata Balmain SS 2021
Metaverse Fashion Week 2022
Sfilata Prada FW 2015
Sfilata Miu Miu SS 2021
Sfilata Over 2023
Sfilata Dior Cruise 2016
Sfilata Balenciaga SS 2021
Sfilata Sala Bianca 1952
Sfilata Lady Gordon Duff 1914
Sfilata Mary Quant 1967
fisico virtuale
suono spazio per il pubblico
uno stand per euroluce
Il Salone Internazionale dell’Illuminazione Euroluce è la biennale che dal 1976 presenta le soluzioni più innovative nel campo della luce per interni ed esterni. Pallucco, un’azienda espositrice, allontanandosi dagli stili dominanti, ha da sempre sperimentato nuove soluzioni ricercando forme particolari ed oggetti dai forti contenuti estetici tra arte, architettura e design. Un approccio attento, colto e anticonformista che ha permesso all’azienda di affermarsi nel panorama internazionale sin dalla sua fondazione negli anni Ottanta.
Il progetto dello stand fieristico vuole rappresentare il pensiero e la tendenza dell’azienda: si riporta quindi un percorso esperenziale che permettere di esplorare ed entrare in contatto con la lampada, talvolta interagendo con essa e talvolta immergendosi nell’ambientazione che crea. Per rispondere alle esigenze di montaggio e disponibilità dei materiali, sono state realizzate delle strutture cilindriche in acciaio a cui sono stasti applicati tessuti di trama e colore diverso in base alle esigenze.
Lampada Rainy Day
Kazuhiro Yamanaka 2004
Lampada Micro Telescopic
Jean Nouvel 2019
Lampada Rotea
Andrea Brugnera 2019
Lampada Papiro
Sergio Calatroni 1989
I
Lampada Egg Enrico Franzolini 2015
Lampada Totem Chiaramonte Marin 2019
Lampada Tangent Jenkins & Uhnger 2019
Lampada Rock garden Kazuhiro Yamanaka 2012
Layering e distribuzione
Focus Fortuny
Magazzino
Papiro
Coperture
Prodotti
Tessuti
Pedana
Tangent Bar
Telescopic
Rock Garden
Totem
Rotea
Rainy Day
Sala
una discoteca per venezia
Spazio Punch, collocato sull’isola della Giudecca a Venezia, fa parte del complesso delle Ex Birrerie Dreher, edificate nel 1902. Dal 2011 ospita un’organizzazione no-profit che fa ricerca, progetta e realizza eventi culturali, mostre, momenti di incontro.
L’obiettivo del progetto è di ricreare un rifugio per i cittadini, uno spazio di evasione ed estraniamento, un luogo di sosta che permetta di cogliere il benessere del momento. Nel progetto la musica diventa rifugio e cura dalla frenesia della città: essa è scappatoia, espressione e immersione. Il progetto prevede la realizzazione di un totem centrale che, attraverso il movimento e le diverse configurazioni che può assumere, permette di filtrare o diffondere il suono per offrire un’atmosfera conviviale o pervasa dalla musica o entrambe. In questo modo lo spazio diventa più flessibile e si creano diverse situazioni e momenti. Il totem presenta una struttura in legno tamponata in alcuni punti da un tessuto fonoassorbente.
Configurazioni totem
Dimensioni totem
Pannello fonoassorbente
Legno di abete
Visualizzazione del totem nello spazio
La scelta della font è ricaduta su un carattere bastone per la sua immadiatezza nella lettura, ma soprattutto per la sua capacità di esprimere modernità e di descrivere un ambiente urban e metropolitano. La lettera O è stata poi convertita in un rettangolo per rappresentare la struttura del totem protagonista del progetto. Per una maggiore visibilità nelle applicazioni grafiche è stata realizzata una versione compatta del logo.
Font Akkurat Bold
un residenza per artisti
La Scoletta di Santo Spirito a Venezia è stata costruita nel XVI secolo e verrà più volte rimaneggiata nel tempo. Essa si trova sulla Fondamenta Zattere allo Spirito Santo, vicino all’Accademia di Belle Arti. Attualmente l’interno malmesso e pericolante è svuotato, mentre l’esterno, ricco e di grande rilievo storico, artistico e architettonico, si presenta stabile.
L’obiettivo del progetto è di dare una nuova vita ad un edificio dismesso e abbandonato: si prevede la costruzione di un grande spazio espositivo e di lavoro al piano terra e di quattro duplex per gli artisti. I materiali e le tecniche costruttive utilizzate riprendono la tradizione veneziana. Un grande spazio vuoto e un gioco di volumi incastrati è l’idea generatrice del progetto. Il caos dei volumi che si intrecciano si confronta con la superficie muta dell’interno e la semplicità del grande vuoto all’ingresso, come se i volumi volessero liberarsi ed essere indipendenti da ciò che li circonda.
Piante e sezioni di progetto
Secondo piano
Primo piano
Piano terra
Sezione AA
Sezione BB
Sezione
Materiali e stratigrafia di progetto
Chiusura verticale
1. intonaco esterno di rivestimento
2. muratura originale a tre teste in mattoni di laterizio 25 x 12 x 6 cm
3. intonaco interno di rivestimento
Partizione verticale interna
4. doppia lastra in cartongesso
5. profili metallici autoportanti
6. pannello isolante in lana di roccia
7. doppia lastra in cartongesso
Partizione orizzontale interna
8. parquet di rivestimento
9. massetto di posa
10. getto in calcestruzzo con impianti
11. feltro acustico sintetico
12. getto in calcestruzzo
13. pannelli in poliestere espanso
14. doppio tavolato in legno
15. travi in legno
16. travi a C in acciaio
17. barbacane
Chiusura verticale: 1. Intonaco esterno di rivestimento
2. Muratura originale a tre teste in mattoni di laterizio (25 x 12 x 6 cm)
3. Intonca interno di rivestimento
Partizione verticale interna: 4. Doppia lastra in cartongesso
5. Profili metallici autoportanti
6. Pannello isolante in lana di roccia
7. Doppia lastra di cartongesso
Partizione orizzontale interna: 8. Parquet di rivestimento 9. Massetto di posa 10. Getto in calcestruzzo alleggerito con impianti 11. Feltro acustico sintetico 12. Getto in calcesruzzo 13. Pannelli in polistirene espanso
1. trave HEB200 in acciaio con rivestimento in acciaio
2. plinto di calcestruzzo 50 cm
3. tirafondi in acciaio
un centro di ricerca sugli scarti locali
UnResidual è un modello replicabile di un centro di ricerca sullo scarto organico locale, un ambiente collaborativo di cittadini, ricercatori, aziende e istituzioni che agiscono nell’orizzonte di una rete più ampia per cambiare i processi di produzione e delineare nuovi scenari del vivere sostenibile. Il modello si compone di quattro elementi: lo spazio laboratorio, lo spazio studio, la passerella e l’archivio (digitale e fisico). Quest’ultimo è fondamentale per la costruzione di una rete di conoscenza condivisa alla quale tutti possono avere accesso e condividere i propri successi. ReSto è un caso di applicazione del modello UnResidual all’Isola delle Vignole a Venezia: qui gli scarti trattati sono le alghe, il carciofo, il bamboo e le foglie cadute dai quali si possono ricavare tessuti, carte e pigmenti. Il progetto intende abbracciare le pre-esistenze con una passerella immersiva e instaurare i nuovi ambienti in armonia con il luogo. Per la costruzione si utilizzano solo materiali locali: la passerella è in legno riciclato da briccole e barche; il laboratorio è in legno riciclato e pannelli in terra cruda; lo spazio ricerca/archivio è in legno riciclato e pannelli di alga; lo spazio ristoro e servizi è in legno riciclato e pannelli in bamboo. I diversi nuclei utilizzano solo energia prodotta da fonti rinnovabili, che sono il moto ondoso e la CER.
Visualizzazione della passerella
area eventi
bambuseto
area eventi
bagolaro
laboratorio
spazio ricerca archivio
area eventi rudere
spazio ristoro e servizi
Laboratorio
Il laboratorio materiali è la struttura principale del complesso in cui lavorare i materiali, fare workshop e conferenze. Con i suoi 45mq può ospitare un massimo di 20 persone. E’ composta da 17 pannelli in terra cruda e 7 vetrate. Tre grandi vetrate dividono lo spazio di lavoro interno, dotato di piani di lavoro con più possibili disposizioini, dall‘area per i lavori più grezzi all’esterno.