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mercoledì 11 ottobre 2017 anno 121 - numero 240 euro 1,50

16 MONDIALE 2018: I POSSIBILI AVVERSARI

8 IL PRIMO TAGLIANDO DEL MERCATO

TOP&FLOP INTER-MILAN -4 L’INTERVISTA DAI ITALIA! Skriniar, Matuidi e Pellegrini in volo Bonucci delude

Irlanda e Svezia le più scomode del nostro playoff

LAUDISA, PESSINA, SCHIRA, RUSSO >PAGINE 8-9

DERBY

DALLA A ALLA

Dopo 7 giornate di campionato come vanno i nuovi acquisti? Douglas Costa e Calhanoglu faticano Nella Roma bene anche Kolarov

Poste Italiane Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 conv. L. 46/2004 art. 1, c1, DCB Milano

Il vicepresidente nerazzurro: «Gruppo di valore Se vinciamo, scattiamo. Icardi sembra Crespo Vi racconto le mie sfide indimenticabili» INTERVISTA DI MIRKO GRAZIANO >PAG. 2-3

DALLA VITE >PAGINA 10

La lite tra Pellegrini e Paltrinieri non si ferma più: ieri, mentre Greg si allenava, Fede gli ha tolto il tappo della vasca.

L’ANALISI

di ARRIGO SACCHI

ORA SERVE UNA SQUADRA

a Nazionale di Ventura va agli spareggi Lo prevedibile. da testa di serie, come era sperabile Il risultato è okay, non così il gioco. Il c.t. è un uomo ottimista e fiducioso nelle proprie idee, desidera dare agli azzurri un’immagine più positiva e bella del solito. PAGINA 21

COSI’ AL SORTEGGIO PRIMA FASCIA Svizzera

Svezia

ITALIA

N. Irlanda

Danimarca

Grecia

Croazia

Irlanda

CR7 dritto in Russia col tifo di Madonna Pass per la Francia GRANDESSO, RICCI >PAGINE 18-19

7 L’ALLENATORE: «DOMENICA MI BASTA UN AUTOGOL»

E Montella attacca Berlusconi La replica all’ex presidente: «I suoi consigli non mi piacevano» BIANCHIN, GOZZINI >PAGINA 7

Pop star Madonna in tribuna col figlio che gioca nel Benfica

29 LA POLEMICA CON PALTRINIERI E IL SUO STAFF

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I due litiganti Federica Pellegrini e Gregorio Paltrinieri

FEDERICA TRA I VELENI APERTA UN’INCHIESTA RISCHIA UNA SANZIONE Il tecnico della Pellegrini: «Non ci fermiamo» Morini junior: «Scusate, ho perso la testa» ARCOBELLI >PAGINA 29

SECONDA FASCIA

18 ULTIMA GIORNATA DEI GIRONI EUROPEI

10 I BIANCONERI E IL CENTRAVANTI

IL ROMPIPALLONE di GENE GNOCCHI

ADAGLIO, ELEFANTE, IANDIORIO, LICARI, VERNAZZA >PAG. 16-17

Martedì sorteggio playoff a Zurigo Le gare si giocheranno il 9 e l’11 novembre (andata) e il 12 e 14 novembre (ritorno) Grado di difficoltà: due stellette basso, tre stellette medio.

Promossi e rimandati Milan Skriniar (Inter), Blaise Matuidi (Juve), Alberto Paloschi (Spal) e Leonardo Bonucci (Milan)

Juve, come riparte il diesel Higuain A ottobre accelera

Milano e Palermo le città favorite per la gara che giocheremo in casa Uva su Ventura: «Mai in discussione, in questo momento sarebbe deleterio»

Il compleanno di Charlton

SIR BOBBY, 80 ANNI DA RE D’INGHILTERRA RICCI >PAGINA 20

A sorpresa vince Img

DIRITTI TV ALL’ESTERO PER LA A 371 MILIONI CONTICELLO, IARIA >PAGINA 15

Volley: cibo inquinato

NON ERA DOPING: SYLLA SCAGIONATA ROMANI >PAGINA 28


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Serie A R Verso il derby di Milano

A TU PER TU CON...

«È UN’INTER SENZA LIMITI VINCIAMO IL DERBY E SCATTIAMO»

Zanetti

INTERVISTA di MIRKO GRAZIANO

V

icepresidente Javier Zanetti, che derby sarà?

«Mi aspetto ulteriori segnali di crescita sotto tutti i punti di vista. Una vittoria au­ menterebbe l’autostima di un gruppo che si sta già dimo­ strando compatto e totalmente coinvolto dal nuovo corso tecni­ co».

È dunque Spalletti il valore aggiunto di questa Inter? «Il nostro tecnico dedica tutto se stesso al lavoro, è sempre sul pezzo e ha uno staff di altissimo livello. Guarda negli occhi la squadra in ogni occasione, è sincero, leale e geniale, e per questo i giocatori lo seguono ciecamente». Squadra incompleta per buona parte della critica, secondo lei dove può arrivare l’Inter? «Premetto che per noi la squa­ dra ha già un grande valore tec­ nico, siamo convinti che il gruppo sia solido e completo. In generale in questa stagione vo­ gliamo e possiamo dare fastidio a tutti, poi l’obiettivo principale è sicuramente quello di tornare in Champions League. Anzi, dobbiamo tornare nell’Europa che conta, lo impone la storia del club. E vincere domenica ci porterebbe fuori dal gruppone, avrebbe il sapore di un primo importante strappo. Stiamo co­ struendo un grande futuro, sia come società sia come squadra, i tifosi possono stare realmente tranquilli. Suning è una garan­ zia in questo senso». Icardi uomo simbolo? «Da quando è con noi continua a migliorare. Si è per esempio conquistato la Seleccion sul campo, lavorando duro, senza farsi condizionare da niente. È un professionista serio, davve­ ro innamorato dell’Inter, e qui da noi vuole riuscire a vincere

qualcosa di importante».

Chi le ricorda? «Attacca la porta come Crespo. Hernan era letale negli ultimi sedici metri, fra i più bravi che abbia mai visto».

Che Milan si aspetta? «Pericoloso, gara d’al­ tronde decisiva per entrambi nella cor­ sa per la Cham­ pions. Sarà un grande derby».

Faccia un podio dei suoi derby del cuore. «Iniziamo con il mio primo der­ by in campo, finì 1­1, reti di Pa­ ganin e Savicevic. Ero emozio­ natissimo all’idea di giocare contro Franco Baresi e Paolo Maldini, che allora erano già dei monumenti. A pochi minuti dalla fine mi ritrovai a terra dopo un contra­ sto in area, mi rial­ zai di scatto pron­ to a protestare, ma mi accorsi di aver appena fatto a sportellate con Franco Baresi. Fu un attimo, feci finta di nulla e rientrai verso la metà campo facendo la fi­ gura del giocatore all’inglese che non si scompone minima­ mente per un contatto qualsia­ si: in realtà era tutto figlio del rispetto che avevo per quel ma­ gnifico difensore».

DERBY L A

-4

Nostalgia dei tempi in cui lei e Maldini guidavate le squadre in campo? «Giocare Inter­Milan a San Siro, con 80.000 persone sugli spalti, è un’esperienza unica al mondo. Con Paolo abbiamo poi vissuto derby storici, fantastici, pieni di fuoriclasse. Si fermava il mondo per vedere Inter­Mi­ lan. Gare sentitissime, grande rispetto in campo e fuori. Anco­ ra oggi è bello rivedersi in giro per varie iniziative».

Al secondo posto? «Inter­Milan 2­2, 13 marzo 1999, è stata mia la rete del de­

L’UNDICI DA SOGNO DI JAVIER Zanetti è all’Inter dall’estate del 1995. Ha smesso di giocare nel 2014. Con lui nella Milano nerazzurra sono passati autentici fenomeni, in ogni zona del campo. Con noi, Pupi si è divertito a disegnare il miglior undici della sua «era», concedendosi un solo ballottaggio, in porta: «Lì facciamo giocare il primo tempo a Julio Cesar e il secondo a Francesco Toldo». In mezzo al campo, «io e Cambiasso a faticare con gioia pur di schierare là davanti Ronaldo, Baggio, Eto’o e Milito tutti insieme».

SINCERO, LEALE E GENIALE. LA SQUADRA LO SEGUE CIECAMENTE SU LUCIANO SPALLETTI TECNICO DELL’INTER

ICARDI? SEMBRA CRESPO. E LETALI COME HERNAN NE HO VISTI POCHI SUL CAPITANO DI OGGI IL PARAGONE COL GRANDE EX

finitivo pareggio». Chiudiamo il podio. «Agosto 2009, vinciamo 4­0 in casa del Milan. Che spettacolo il gol dell’1­0 di Thiago Motta! Di fatto andammo in porta col pallone dopo una serie infinita di passaggi». E la doppia sfida nella semifinale di Champions 2003? «Fuori dopo due pareggi, che dolore quell’1­1 nella gara di ri­ torno, ma nei giorni successivi provai solo orgoglio per come avevamo affrontato quei 180 minuti. Piansi nello spogliato­ io, e ricordo che i primi ad ab­ bracciarmi furono Maldini, Co­ stacurta e Ancelotti. Ripeto, erano derby stellari con uomini veri in campo». L’avversario che ha sofferto di più? «Kakà, un mostro, era ovunque, velocissimo, quasi immarcabi­ le. Ricordo una corsa a due con lui, una ripartenza terribile, riuscii ad accompagnarlo a fon­

do campo, venne giù San Siro per applaudirmi, ma io ero let­ teralmente senza ossigeno alla fine di quella volata». Sheva? «Ci ha bucati in quasi tutte le partite. Aveva tutto: velocità, cuore, dribbling e tiro. Ed era pure un ragazzo meraviglio­ so...». Il più forte giocatore in assoluto nei suoi derby? «Senza dubbi il nostro Ronaldo, quello del 1997­98 in particola­ re. Mai visto niente di simile: devastante, esaltante, un mar­ ziano». Giochiamo: si trasformi in allenatore e schieri la formazione migliore dell’era Zanetti. «Avanti col 4­2­3­1: in porta, un tempo a testa per Julio Cesar e Toldo; dietro Maicon e Roberto Carlos terzini, Bergomi­Samuel in mezzo; in mediana lavoro durissimo per il sottoscritto e Cambiasso; e poi solo spettaco­ lo con Ronaldo, Robi Baggio ed

4-2-3-1

ROBERTO CARLOS pres.34 - gol 7

ETO’O pres.102 - gol 53 CAMBIASSO pres.430 - gol 51

SAMUEL pres.236 - gol 17

JULIO CESAR 300 presenze

R. BAGGIO pres.59 - gol 17 BERGOMI pres. 756 - gol 28 ZANETTI pres.858 - gol 21

MAICON pres. 249 - gol 20

RONALDO pres.99 - gol 59

MILITO pres.171 - gol 75


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MERCOLEDÌ 11 OTTOBRE 2017 LA GAZZETTA DELLO SPORT

CONTENUTO PREMIUM L'IDENTIKIT

PUPI E IL DERBY: ECCO IL SUO PODIO

JAVIER ZANETTI

PRIMO DERBY, EMOZIONATISSIMO E QUANDO BARESI MI STESE IN AREA...

NATO A BUENOS AIRES (ARGENTINA) IL 10-8-1973 RUOLO ATTUALE VICEPRESIDENTE DA CALCIATORE DIFENSORE

Il nerazzurro con più presenze nella storia interista nasce a Buenos Aires da una famiglia con lontane origini italiane. Inizia a giocare per strada, nel quartiere Partido de Avellaneda, prima che l’Indipendiente lo inserisca nel settore giovanile. Dopo 7 anni viene tagliato, smette di giocare e riprende dopo un anno con il Talleres prima e con il Banfield poi. Nel 1995 arriva in Italia, acquistato dall’Inter.

IL PRIMO DERBY 29-10-95, INTER-MILAN 1-1

SECONDO POSTO: MIA LA RETE DEL DEFINITIVO 2-2 DOPO L’UNO-DUE DI LEONARDO

TRIONFI NERAZZURRI Da quella data, nasce la storia tra Zanetti e l’Inter. L’argentino vince tutto con i nerazzurri: 5 volte lo Scudetto, 4 la Coppa Italia, 4 la Supercoppa italiana, una Champions League, un Mondiale per Club e una Coppa Uefa. Con 858 presenze è il più presente di sempre della storia interista. A corredo ha anche segnato 21 gol tra il 1995 e il 2014, anno del ritiro. Da quell’anno è diventato vicepresidente del club.

IL GOL 13-3-99, INTER-MILAN 2-2

CHE GOL MOTTA! ANDAMMO DI FATTO IN PORTA COL PALLONE E FU POI 4-0

NAZIONALE Con l’Albiceleste è arrivato in finale all’Olimpiade di Atlanta del 1996, due volte in Coppa America e due in Confederations Cup: 145 presenze.

Eto’o a supporto del Principe Diego Milito. E’ un gioco natu­ ralmente, perché di fatto resta­ no fuori campioni enormi e an­ che amici veri, Simeone e Cor­ doba per esempio». Javier Zanetti, tre anni da dirigente: inizia a essere un periodo importante. «Sì, una grande esperienza, ho studiato molto, continuo a far­ lo, e oggi inizio a sentirmi com­ pleto in questa veste. Il mio ap­ proccio è stato lo stesso che ave­ vo da calciatore: grande umiltà, voglia di crescere e amore per un club che mi ha dato moltissi­ mo, non solo nella vita sporti­ va, ma soprattutto umanamen­ te». È di fatto lei la continuità in un’Inter che dopo lo storico Triplete ha avuto parecchi scossoni societari. «Mi fa piacere, sento sempre grande amore intorno a me, in ogni modo i tifosi possono stare tranquilli in generale perché c’è una proprietà che ha realmente

SPETTACOLO 29-8-09, MILAN-INTER 0-4

a cuore il club, lo vuole ripor­ tare in cima al mondo, e lo di­ mostra coi fatti. Oggi ci sono ruoli chiari in ogni settore, competenze importanti e vo­ glia di fare squadra, sempre. Ognuno ha compiti ben preci­ si, c’è una parte tecnica di altis­ simo livello con in evidenza il d.s. Piero Ausilio, Luciano Spalletti e il coordinatore del­ l’area tecnica di Suning Sports Walter Sabatini. E c’è poi un ulteriore grande gruppo che lavora su tutto ciò che serve per ammodernare strutture e infrastrutture, per portare il brand Inter in ogni angolo del mondo con sempre maggiore forza. E’ iniziata una nuova era, anche a livello di strategia della comunicazione...».

In che senso? «Penso alla piattaforma digita­ le che abbiamo appena presen­ tato, Inter Media House, un pro­ getto internazionale che ci con­ sentirà di allargare ovunque la base dei nostri tifosi. Fornire­ mo contenuti quotidiani in tut­ to il mondo, attraverso i nostri vari canali informativi. Come dice il nostro CEO Antonello, le società di calcio sono sempre più società di intrattenimento e media company. Vorrei poi evi­ denziare anche il tanto sociale che facciamo da tempo con In­ ter Campus, fiore all’occhiello riconosciuto dalle massime isti­ tuzioni del calcio mondiale. L’Inter ha sempre avuto un’at­ tenzione particolare per il so­ ciale: da quest’anno mi sto oc­

I DERBY DI ZANETTI IN CAMPIONATO

36 giocati

13

16

persi

vinti

7

pareggiati

1

GOL SEGNATO

«IO E MALDINI? SI FERMAVA IL MONDO PER VEDERE QUEI DERBY DI UOMINI VERI. DOPO LA SEMIFINALE DI CHAMPIONS PIANSI: I PRIMI AD ABBRACCIARMI FURONO PAOLO, ANCELOTTI E COSTACURTA...»

cupando anche di potenziare il progetto Inter in the Community già attivo su diverse iniziative a beneficio di persone in difficol­ tà». Il popolo nerazzurro ha però mostrato parecchia delusione dopo l’ultima campagna acquisti, c’è un pizzico di preoccupazione sulla reale volontà di Suning di rinforzare la squadra. Può tranquillizzare la sua gente? «Basta attenersi ai fatti. Suning ha investito molto fin dai pri­ missimi giorni. Non è mai man­ cato un appoggio concreto a ogni componente del club. Cer­ to, dobbiamo fare i conti con il fairplay finanziario, e noi ri­ spettiamo le regole, sempre. Ma lo sguardo è già oltre, pre­ sto potremo tornare a regime pure a livello di mercato, intan­ to la garanzia migliore per i ti­ fosi è appunto nei fatti, nelle varie iniziative descritte prima, nella ristrutturazione della Pi­ netina, nella ricerca di un nuo­ vo centro sportivo per il settore giovanile e nei grandi progetti di ammodernamento che coin­ volgono San Siro, il nostro sta­ dio, il Meazza. Insomma, par­ liamo di progetti a lunga sca­ denza che evidenziano la vo­ lontà della proprietà di legarsi per molto tempo a Milano e al­ l’Inter. Non a caso Steven Zhang, figlio di Zhang Jindong, si è stabilito qui fin da subito. I successi sul campo sono la con­ seguenza di una grande socie­ tà, e noi stiamo concretamente gettando basi di cemento arma­ to. Siamo sempre più solidi, sta­ te tranquilli, e il nostro lavoro è riconosciuto anche a livello in­ ternazionale: siamo parte atti­ va nell’ECA, e godiamo della stima sincera di FIFA e Uefa, io stesso ho un rapporto diretto coi vertici mondiali ed europei. Sto poi seguendo dei progetti strategici che portano il brand Inter in tutte le parti del mondo, come ad esem­ pio le nuove Academy che abbiamo aperto in Giap­ pone, Argentina, Cina, Arabia Saudita e Brasi­ le». È appunto tempo di derby, e la sfida è anche politica. Sappiamo che non vi sono piaciute alcune dichiarazioni dell’amministratore delegato milanista Fassone riguardo al capitolo debiti. «I percorsi scelti dai due club sono molto diversi. Anche qui mi rifaccio ad Antonello e riba­ disco che l’Inter guarda solo in casa propria. Le nostre strate­ gie sono chiare, alla luce del so­ le, e solo a quelle pensiamo». © RIPRODUZIONE RISERVATA

SERIE A

166

derby giocati

51

vittorie Milan

61

vittorie Inter

54

pareggi

229 GOL INTER

215

GOL MILAN


4

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Serie A R Verso il derby di Milano

MERCOLEDÌ 11 OTTOBRE 2017 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Inter, sorrisi azzurri Candreva-Eder-Gaglia ora sono più convinti

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Luca Taidelli MILANO @LucaTaidelli

L

a nazionale toglie (vedi Brozovic, out contro Milan e Napoli per una lesione al polpaccio accusata in CroaziaFinlandia), ma può anche restituirti tre sorrisi azzurri. Dopo una giornata di riposo, oggi Antonio Candreva, Eder e Roberto Gagliardini torneranno ad Appiano Gentile caricati a pallettoni in vista del derby grazie alla vittoria dell’Italia in Albania. DOPPIO USO La prestazione degli azzurri non è risultata delle migliori, ma a regalare i playoff mondiali da teste di serie è stato un gol di Candreva, schierato largo nel 4-2-4 di Ventura. Dopo un avvio pimpante, l’ex laziale – in panchina nel match di venerdì contro la Macedonia – è rimasto ingolfato negli stenti collettivi ma la sua stoccata di destro può valere Russia 2018 e soprattutto dargli la carica giusta dopo un avvio di stagione in cui è stato preso di mira (non sempre a ragione) per alcune prove in nerazzurro. Titolarissimo con Spalletti, Candreva si candida come uno dei protagonisti della

PRIMA DA TITOLARE Da Scutari torna soddisfatto anche Eder, alla prima da titolare in una stagione in cui Spalletti – che pure lo stima moltissimo – ha sempre preferito farlo partire dalla panchina. Muovendosi al fianco (ma spesso anche alle spalle) di Immobile – in quello

clic BROZO, IRONIA CON IVAN «LUNEDÌ SERA DOV’ERI?» ● Scambio di battute sui social tra Marcelo Brozovic e Ivan Perisic. Il primo, assente in Ucraina, ha commentato la gara del compagno: «Dove sei stato dalle 20.45 alle 22.30?» sottolineando la scarsa vena di Ivan lunedì sera.

2

1Oggi tocca ai tre azzurri

e Perisic. I sudamericani e Nagatomo gli ultimi a tornare

A

che sarebbe il ruolo da titolare interista, a meno che non giochi da prima punta al posto di Icardi –, l’oriundo ci ha messo il consueto impegno ma in più di un’occasione ha sbagliato tempi e modi della giocata negli ultimi 30 metri, avvalorando la tesi spallettiana che l’ex Samp sia più efficace nell’ultima mezz’ora, contro avversari meno freschi. Resta il fatto che una gara intera (89’ lunedì, contro i 78’ messi insieme con l’Inter) aiuta il morale e pure la gamba. SPRINT CON VECINO L’unico interista ad aver giocato entrambe le gare azzurre è Gagliardini. Quello che la convocazione l’ha strappata all’ultimo secondo causa infortuni di De Rossi e Pellegrini. Quello che era reduce da tre panchine di fila dopo essere stato titolare in avvio di stagione contro Roma, Spal e Crotone. Al fianco di Parolo, l’ex Atalanta ha sbagliato un sanguinoso passaggio orizzontale a inizio gara ma poi ha trovato fiducia anche con una grande verticalizzazione per Immobile. Tanti i palloni recuperati in una prestazione in crescita rispetto a quella contro la Macedonia, quando invece si era mosso in un 3-4-3, sempre con Parolo e sempre senza un

RIENTRI SCAGLIONATI

Domani c’è Joao Solo due sedute al gran completo

1L’esterno ha regalato il playoff per Russia 2018 da testa di serie Prima da titolare per l’oriundo. L’ex Atalanta lotta e insidia Vecino super sfida di domenica sera. E non soltanto perché nello scorso campionato è stato capace di segnare in entrambi i derby. L’infortunio di Brozovic infatti aumenta le possibilità che il 30enne romano possa in alcune fasi del match scambiarsi la posizione con Joao Mario e riscoprirsi trequartista come non succede da alcune stagioni.

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regista più portato a «pensare» e a dettare i tempi. Basterà per guadagnarsi una maglia da titolare nel derby a spese di Vecino? L’uruguaiano è sceso in campo nella notte contro la Bolivia e tornerà ad allenarsi soltanto venerdì, dopo un lungo volo intercontinentale che lascia sempre qualche strascico. Spalletti si prenderà tutto il tempo per valutare ogni sfumatura, ma un Gaglia più convinto e in palla potrà nel caso tornare utile anche a partita in corso. © RIPRODUZIONE RISERVATA

● 1 Antonio Candreva, 30 anni, dalla Lazio all’Inter nel 2016 ● 2 Eder, 30, dalla Samp al nerazzurro nel gennaio 2016 ● 3 Roberto Gagliardini, 23, acquistato dall’Atalanta nel gennaio 2017 GETTY

volte ritornano. Ieri alla Pinetina si è rivisto Skriniar, a inaugurare il rientro scaglionato dei vari nazionali. Operazione che però verrà completata soltanto venerdì, lasciando a Spalletti appena due veri allenamenti per preparare il derby di domenica sera. In verità il primo a rientrare in Italia, domenica, era stato Brozovic. Ma solo perché una lesione al polpaccio lo ha tenuto fuori da Ucraina-Croazia e gli farà saltare anche la sfida col Milan. Per lui ieri terapie, mentre la micro speranza di averlo col Napoli il 21 ottobre passerà da un nuovo esame strumentale. A RATE Dopo il giorno di riposo che Spalletti concede a tutti i nazionali, oggi torneranno in gruppo gli azzurri Candreva, Eder e Gagliardini, oltre a Perisic. Domani sarà la volta di Joao Mario, in campo ieri sera contro la Svizzera, mentre venerdì sarà la volta dei non europei. Icardi, Miranda, Nagatomo e Vecino dovrebbero atterrare domattina e poi mettersi a disposizione dalla seduta fissata appositamente nel pomeriggio. Ieri intanto Spalletti e il suo staff hanno spremuto i superstiti (integrati con alcuni Primavera e Berretti) con partitelle a campo ridotto e a tocchi, tattica e un lavoro diviso per reparti. RAMIRES Dal Brasile intanto rimbalzano le parole di Ramires, il 30enne centrocampista brasiliano dello Jiangsu, l’altro club di Suning, che a gennaio potrebbe arrivare a Milano in prestito. «Vorrei giocare in Italia - ha detto a Globo Esporte -, ma ad ora non c’è niente di concreto. Nel caso ne parlerò col mio agente e con la mia famiglia». lu.tai. © RIPRODUZIONE RISERVATA


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MERCOLEDÌ 11 OTTOBRE 2017 LA GAZZETTA DELLO SPORT


Serie A R Verso il derby di Milano

MERCOLEDÌ 11 OTTOBRE 2017 LA GAZZETTA DELLO SPORT

DERBY PARTITA BIVIO, CI SERVE LA VITTORIA IN QUALSIASI MODO VOGLIO PIÙ CONVINZIONE E CATTIVERIA RISPETTO A MILAN-ROMA

VINCENZO MONTELLA ALLENATORE MILAN

Luca Bianchin

INVIATO A CAMPIONE D’ITALIA (CO) @lucabianchin7

L

a parola d’ordine è: Mon­ tellaresta. Tredici lettere, scritte di fila, buone in tutte le lingue del mondo. Il concetto è chiaro: il Milan non cambierà allenatore anche in caso di sconfitta nel derby. Il tema da 10 giorni era sullo sfondo, qualcuno lo dava per scontato – «Dai, non lo mande­ ranno mai via» –, mentre altri dubitavano. Ieri è stato ribadi­ to in Cina, in Italia, in territorio svizzero, come se ci fosse biso­ gno di mettere un paletto verso il derby. Mattino: Tencent, uno dei giganti dell’informazione cinese, ha fatto sapere di avere avuto informazioni dalla Cina. Il succo: Montella non è in di­ scussione e non lo sarà a fine settimana. Tardo pomeriggio: Marco Fassone, amministrato­ re delegato del Milan, ha rispo­

C’È FIDUCIA IN MONTELLA, E NON È VALIDA SOLO PER 7-8 GIORNATE MARCO FASSONE/1 A.D. MILAN

Montella vs Silvio «I suoi consigli non mi piacevano» 1L’allenatore del Milan replica a Berlusconi

e punta l’Inter: «Per vincere mi basta un autogol» sto ad alcune domande fuori dalla sede della Lega di A. «C’è stima e fiducia nei confronti di Montella, una fiducia che non è valida solo per 7­8 giornate. L’abbiamo consapevolmente confermato e sappiamo all’in­ terno della società che c’è biso­ gno di un po’ di tempo, speria­ mo non tantissimo, per pro­ durre un gioco buono e costru­ ire il futuro». La richiesta di tempi rapidi è naturale, il Mi­ lan non aspetta, ma la frase è decisa. BERLUSCONI Serata. Montella era a Campione d’Italia, comu­ ne italiano in territorio svizze­

VOLEVO BROCCHI A VINCENZO DAVO CONSIGLI E LUI: «DECIDO IO» SILVIO BERLUSCONI EX PRESIDENTE MILAN

ro, per ritirare un premio du­ rante la «Notte delle Stelle», evento organizzato da GLGS­ USSI Lombardia. Ha parlato del suo rapporto con questa so­ cietà e dato una risposta al ve­ leno a Silvio Berlusconi. Il pre­ sente:«Per ora ho tempo. Sono contento che Fassone mi dimo­ stri fiducia pubblica, ma mi ba­ sterebbe quella privata». Il pas­ sato è tema più complesso. Ve­ nerdì il Corriere della Sera ha riportato alcune frasi dette da Berlusconi in conversazioni ri­ servate. Sintesi: «Volevo che sulla panchina restasse Broc­ chi. Ma ero in un letto d’ospe­ dale, tra la vita e la morte, e mi

dissero Montella. Spiegatemi come possono finire in panchi­ na Suso e Bonaventura. A Montella davo consigli e lui mi rispondeva: “Sì, ma la forma­ zione la faccio io”». Fosse poli­ tica, sarebbe una mozione di sfiducia. Fosse boxe, che a Campione d’Italia è di casa, un diretto al volto. Montella non si è sottratto al confronto: «Ber­ lusconi può dire tutto ciò che vuole, ne ha il diritto. Le di­ chiarazioni che sono uscite pe­ rò vanno contestualizzate. Il mestiere è il mio e le scelte de­ vono essere autonome. Mi pia­ ce ascoltare e elaborare i consi­ gli, quelli di Berlusconi dello scorso anno non mi piacevano molto mentre altri li faccio miei e li utilizzo». IL DERBY I consigli per il derby invece li ha avuti dal campo. I nazionali sono tornati o stanno tornando, possibili titolari co­ me Suso e Bonaventura sono rimasti a Milanello. Montella lavora su formazione e motiva­ zione: «Il derby è fondamenta­ le. Abbiamo bisogno della vit­ toria in qualsiasi modo, con una prestazione convincente sarebbe meglio ma va bene an­ che vincere su autorete. Il der­ by è una partita­bivio, come al­ meno un terzo delle gare. Mi aspetto una prestazione con­ vincente, con un po’ di sana cattiveria in più rispetto a Mi­ lan­Roma. Abbiamo le poten­ zialità per arrivare in Cham­ pions, deve essere la nostra os­ sessione ma non bisogna farsi prendere dall’ansia da classifi­ ca. Kalinic? Decideremo nel­ l’ultimo giorno». L’attacco è tutto tranne che deciso e quasi farebbe comodo il 9 che lune­ dì, a Milanello, ha improvvisa­ to un controllo volante e l’ha messa all’angolo. Quella era una partitella e il 9 era Montel­ la: in rossonero, ha segnato il gol che sognava da bambino. A qualche giorno dal derby, ro­ manticismo batte tensione 1­0. © RIPRODUZIONE RISERVATA

C’È BISOGNO DI TEMPO PER PRODURRE UN BUON GIOCO MARCO FASSONE/2 A.D. MILAN

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LE ULTIME

Kalinic ok Mirabelli segue Silva e Rodriguez

D

erby meno quattro. La tappa d’avvicinamen­ to di ieri è stata carat­ terizzata dal bollettino me­ dico del club rossonero. E il report è stato caratterizzato a sua volte da notizie abba­ stanza positive: segno più per Musacchio e Kalinic, sta­ bile Antonelli. Di seguito le parole del dottor Mazzoni, medico sociale del Milan: «Mateo ha avuto un affatica­ mento ma sta meglio e per lui le ultime news sono con­ fortanti». Dunque, nessun problema: Musacchio sarà in campo. «Nikola migliora di giorno in giorno. È da controllare allenamento do­ po allenamento ma c’è cauto ottimismo». Cauto ottimi­ smo a metà settimana signi­ fica che Kalinic ha ampie possibilità, se non la certez­ za, di esserci nel derby. Da valutare Antonelli: «Pur­ troppo ha un problema al polpaccio. La notizia positi­ va è che non ha riportato le­ sioni. Siamo però dispiaciuti nel vedere che si è fermato dopo aver recuperato». TRIBUNA Montella riavrà la squadra al completo solo da domani, ma già oggi potrà riaccogliere altri dei nazio­ nali impegnati in settimana. Tra questi i tre dell’Under 21 attesi al centro sportivo in­ sieme ad André Silva e Ri­ cardo Rodriguez, ieri sera avversari in Portogallo­Sviz­ zera. Al Da Luz di Lisbona spettatore illustre il d.s. ros­ sonero Mirabelli sbarcato in città poco dopo essere sbar­ cato su twitter. Il dirigente ha ricevuto tantissimi mes­ saggi di benvenuto, in repli­ ca al suo primo post: «Wel­ come on my official account. Saluto tutti i tifosi rossoneri nella settimana che porta al #DerbyMilano#weareac­ milan». a.g. © RIPRODUZIONE RISERVATA

IL PERSONAGGIO

Tocca a Bonaventura e sarà un derby da dieci

1Escluso con la Roma Jack tornerà titolare contro l’Inter, quella che doveva essere la sua squadra... Alessandra Gozzini MILANO

E

scluso dai titolari contro la Roma, e naturalmente rimpianto a fine partita, Montella aveva ricordato la consuetudine per cui ad aver ragione sono spesso gli assenti, nel caso dell’ultima sconfitta interna Bonaventura e il com­ pagno Suso. Jack ha però dimo­ strato di aver ragione anche nel caso opposto, vale a dire gio­ cando, e in particolare contro l’Inter è accaduto che ci abbia azzeccato in pieno. Dopo il tur­ nover della domenica prima della sosta Bonaventura ripren­ derà il suo posto da titolare: sa­ rebbe comunque partito favori­ to nel ballottaggio con Calha­ noglu, la squalifica del turco lo ha poi già eletto vincitore. Sarà dunque Jack a fare il dieci, in tutti i sensi: giocherà nella zona che nell’ultimo turno era stata

di Calha e contemporaneamen­ te conterà la decima sfida al­ l’Inter. Il primo precedente as­ soluto fu con la maglia dell’Ata­ lanta in un’altra serata d’otto­ bre e finì 1­1 con un inedito, cioè senza nemmeno un gol di Bonaventura. Negli altri tre precedenti atalantini è sempre andato a segno, addirittura con una doppietta in un’Inter­Ata­ lanta 1­2 in cui Jack fu eviden­ temente decisivo. INFALLIBILE Poi l’arrivo al Mi­ lan nel settembre 2014 dopo l’ennesimo scontro con l’Inter, stavolta sul mercato. In rosso­ nero Bonaventura ha giocato cinque derby, senza mai segna­ re, e per ora il bilancio è stabile: una vittoria, una sconfitta e tre pareggi. Il prossimo potrebbe spostare gli equilibri e Jack farà di tutto perché la bilancia pen­ da dalla parte del Milan. Prima ancora di essere recuperato tra i titolari, Bonaventura è stato di

mo di fare lo scambio Biabiany­ Zaccardo con il Parma, poi non è stato così e ci è venuta una nuova idea. Bonaventura era già a Milano perché la sua de­ stinazione era l’Inter, prima che DERBY Bonaventura è finito alcuni eventi cambiassero le nelle ultime confidenze che carte in tavola. Così in città già Berlusconi ha affidato agli ami­ c’erano Percassi, il giocatore e il ci, rammaricandosi anche lui suo agente e gli ho detto di ve­ nire. Non abbia­ dell’ultima esclu­ mo fatto le visite sione. Jack è un mediche, ho perfetto trait IL NUMERO chiamato il me­ d’union: stimato dico dell’Atalan­ dalla vecchia ta per informarlo proprietà e «rin­ che doveva man­ novato» dall’at­ dare i dati ad tuale dirigenza. un’altra società Prima di diventa­ i gol segnati di Milano...». re un riferimento da Bonaventura rossonero Bona­ ventura era stato all’Inter in 9 partite, GLI ALTRI Il de­ stino di Bona­ lui stesso oggetto tutte con la maglia ventura è in que­ di un derby, con­ dell’Atalanta sto senso simile a teso da Milan e Inter in un surreale duello di quello di Gigio, che si era anche mercato. L’Inter lo corteggiò a allenato con i giovani dell’Inter lungo, ma alla fine Jack fu spo­ prima che un blitz rossonero lo so rossonero. L’allora a.d. Gal­ conducesse a Milanello. Altri e liani raccontò che «l’acquisto di più recenti derby di mercato so­ Jack fu una delle cose più ano­ no quelli per Ricardo Rodri­ male» che gli successero in 29 guez e Kalinic, trattati nei mesi anni di mercato e una sessanti­ scorsi da Suning prima che altri na di sessioni. «Alle 8 dell’ulti­ cinesi avessero la meglio. © RIPRODUZIONE RISERVATA mo giorno di mercato pensava­ ce invece presenza fissa nelle gare di qualificazione di set­ tembre, ottobre e novembre 2016: oggi anche l’azzurro è da riconquistare.

4

Giacomo Bonaventura, 28 anni, quarta stagione al Milan PHOTOVIEWS

nuovo inserito tra i giocatori di­ sponibili: la settimana scorsa aveva avuto l’influenza e si era ripresentato solo nel weekend con un gol nel test contro la Pri­ mavera di Gattuso. Le partite di Jack però sono altre, quelle in cui si gioca per qualcosa di più importante e che difficilmente sbaglia: gli esempi visti contro l’Inter lo provano mentre la fi­

nalissima di Supercoppa contro la Juventus ancora una volta gli dà ragione. Fu suo il gol del pa­ reggio che portò il Milan ai ri­ gori e poi alla vittoria del tro­ feo: dal dischetto andò a segno per la seconda volta. Inaugurò così una stagione che lo vide protagonista anche in campio­ nato, con la miglior media voto della squadra. In Nazionale fe­


Serie A R Il bilancio

8

I NUOVI ACQUISTI

Top &flop S

Sono stati considerati i giocatori con almeno 3 partite con voto in Serie A

TO A C ER M

L’ANALISI di CARLO LAUDISA @carlolaudisa

S

i accettano scommesse. Chi avrebbe mai potuto dubitare dell’acquisto­ bomba di Leonardo Bonucci (5,64) e indicare, al suo posto, lo slovacco Skriniar (6,36) co­ me rinforzo più azzeccato del­ l’estate per la difesa? Ovvia­ mente nessuno aveva azzardato questa previsione. Eppure i fat­ ti, alla vigilia del derby milane­ se, non ammettono dubbi. I 42 milioni spesi per il capitano del Milan sinora non hanno reso come i 30 milioni investiti dal­ l’Inter (scambio con Caprari più soldi) per il misconosciuto di­ fensore ex Samp. È il paradosso più croccante dell’ultimo mer­ cato. La riprova che i fonda­ mentali economici (e logici) di un trasferimento non sempre hanno il riscontro del campo. E in quel rettangolo di gioco inci­ dono tanti fattori, a cominciare dall’inserimento in un gruppo rinnovato. Sotto questo profilo

le sofferenze rossonere sono evidentemente generali: tanto che se Rodriguez (6,14) ha pas­ sato gli esami, anche Calhano­ glu (5,67) zoppica, mentre Conti (6,25 in due gare) s’è le­ sionato troppo presto per alzare il barometro in via Aldo Rossi. Un discorso a parte merita An­ dré Silva (6): anche il giovane portoghese è costato quasi 40 milioni, ma si notano già quali­ tà importanti e va aspettato. CHE JUVE Comunque la campa­ gna­monstre da 220 milioni pe­ sa nei giudizi dopo un quinto del cammino. Anche perché le rivali per l’alta classifica hanno speso meno. Approfondiamo a parte il concetto delle big che stanno raccogliendo i frutti del­ le stagioni precedenti: il Napoli in primis. Mentre la Juve si è preoccupata soprattutto di rin­ forzarsi in avanti, senza asse­ gnare posti da titolari. Invece Matuidi (6,57) sta andando ad­ dirittura oltre le aspettative, giustificando i 30 milioni (con bonus) per il suo cartellino. In prospettiva, però, il colpo bian­

MEDIA VOTO

Milan Skriniar

22 anni

TRASFERIMENTO Sampdoria Inter

LEGENDA TRASFERIMENTO PARTITE MINUTI GIOCATI

7

630

XX COSTO DEL TRASFERIMENTO IN MILIONI DI EURO

ERIE A

A SKRINIAR VA IL DERBY BONUCCI GIÙ PELLEGRINI E MATUIDI PROMOSSI

6,36

MEDIA VOTO

6,57

TRASFERIMENTO Psg Juventus

SIRIGU

0 30 0

5 1,5

KOLAROV

GONZALEZ

MATTIELLO

RAMIREZ

30 anni

0

483

LASAGNA

9

PELLEGRINI

Salvatore Sirigu

0

MATUIDI

10

7

4-2-3-1

20

SKRINIAR

18

Rodrigo Palacio

35 anni

D. ZAPATA

PALACIO

TRASFERIMENTO Psg Torino M

ED

IA V

OTO

6,43

7

TRASFERIMENTO Inter Bologna M

630

ED

IA V

OTO

6,50

ED

IA V

OTO

6,25

ED

IA V

OTO

6,25

TRASFERIMENTO Juventus Spal

TRASFERIMENTO Middlesbrough Sampdoria

5

26 anni

M

197

6,67

ED

MEDIA VOTO

IA V

OTO

6,58

Kevin Lasagna

TRASFERIMENTO Palermo Bologna

TRASFERIMENTO Sassuolo Roma

TRASFERIMENTO Carpi Udinese

4

25 anni

21 anni

360

4

M

ED

IA V

OTO

6,21

224

OTO

6,50

6

585

26 anni

TRASFERIMENTO Napoli Sampdoria M

524

conero è rappresentato da Ben­ tancur (6,33), strappato un an­ no fa al Milan in forza di una clausola di appena 10,5 milioni. Ora quanto costerebbe l’uru­ guaiano? Impossibile fare una previsione, visto che in bianco­ nero è solo all’inizio del ciclo. Ma per talenti della sua età le grandi d’Europa spendono or­ mai dai 40 milioni in su. Detto ciò va ricordato che in casa bianconera il muro dei 40 mi­ lioni è stato sfondato sia per Bernardeschi (media voto 6,33) che per Douglas Costa (5,75): tanto che il brasiliano

7

Duvan Zapata

TRASFERIMENTO Man. City Roma IA V

403

Lorenzo Pellegrini

31 anni

ED

6

Giancarlo Gonzalez

Aleksandar Kolarov

M

371

Gaston Ramirez

29 anni

M

6

Federico Mattiello 22 anni

M

Blaise Matuidi

30 anni

per ora è quantomeno rimanda­ to. Ma soprattutto nessuno dei due sinora è partito tra gli undi­ ci per due gare di seguito. AFFARI GIALLOROSSI In casa­ Roma, invece, gli innesti porta­ no solo sorrisi. Il collaudato Ko­ larov (6,5) s’è presentato molto bene, più che giustificati i 5 mi­ lioni spesi per il suo acquisto. Ma ancor meglio sta facendo Lorenzo Pellegrini (6,67), riac­ quistato per soli 11 milioni dal Sassuolo. È vero che ora il cen­ trocampista giallorosso ha una clausola da 25 milioni (che su­

ED

IA V

pera i 30 dopo 26 presenze) e ha tanti pretendenti intorno. Ma se Monchi lo convincesse a prolungare? Beh, sarebbe un gran colpo. Nel bilancio giallo­ rosso evidentemente c’è ancora un tassello da sistemare: Schi­ ck. Il ceco è rimasto ai box, ma è chiaro che il duello vinto con In­ ter e Juve in prospettiva può fa­ re (o meno) la differenza. Paga­ to a peso d’oro (40 milioni), ha responsabilità importanti. BENE MA NON BENISSIMO Sul fronte­Inter l’exploit di Skriniar non riguarda gli altri volti nuo­

OTO

6,62

4

289

vi. Infatti sono sotto la suffi­ cienza sia Vecino (5,79) che Borja Valero (5,86) e Dalbert (5,88), ma è altrettanto vero che Spalletti ha dato un volto alla squadra con risultati che vanno oltre l’apporto dei singo­ li. In questo caso, insomma, il collettivo sta aiutando i nuovi a uscire dalle secche iniziali. Al contrario non basta un solo 6,5 per promuovere il bel Karamoh visto contro il Genoa. Il france­ sino ha i numeri, è costato ap­ pena 7 milioni e fa ben sperare. Eppure la cautela è d’obbligo. È significativo che il ritorno di Si­

MEDIA VOTO

COMANDA LA VECCHIA GUARDIA: DYBALA È IL RE

NESSUN VOLTO NUOVO TRA I PRIMI DIECI LA STAR DELLA JUVE È IL MIGLIORE, MA IL BLOCCO DEL NAPOLI FA PAURA Luca Pessina

Q

uesta estate c’è chi ha storto il naso per i man­ cati colpi del Napoli sul mercato. Ora il primo posto in classifica dà ragione a De Laurentiis, che ha deciso di confermare in blocco i suoi tito­ lari e ha investito sui rinnovi dei campioni. I talenti a disposizio­ ne di Sarri dominano la classifi­ ca dei migliori per rendimento nelle prima sette di campionato secondo i voti della Gazzetta:

nella top 10 abbiamo tutti pro­ tagonisti della vecchia guardia della Serie A. Nessuna sorpre­ sa, dunque, nel vedere Mertens (media del 7,14), Insigne (7) e Callejon (6,79) tra i top delle punte. Stesso discorso per Ghoulam, che con il suo 7,07 di media è il miglior difensore del torneo. DYBALA IN TESTA Nella Juve di Allegri, seconda in classifica (al pari dell’Inter), spicca il re della Serie A Paulo Dybala, che Agnelli ha trattenuto nonostan­

te il corteggiamento estivo del Barcellona. L’argentino, coi suoi dieci gol e la media del 7,29, guarda tutti dall’alto. Il primo tra i centrocampisti è un altro fedelissimo di Allegri co­ me Pjanic (6,92). A Torino non si sente nemmeno la mancanza di Bonucci,visto che Benatia è tra i difensori più positivi con la media del 6,33. LE ROMANE La vera novità tra i giallorossi è in panchina. Di Francesco sta facendo rendere al massimo la vecchia guardia. Dzeko si piazza nella top five delle punte con la media del 6,92 e ha già 7 gol all’attivo. In mezzo la certezza è Nainggolan (6,6), che si piazza tra i top

I MIGLIORI POS. GIOCATORE GARE 1 DYBALA (JUVENTUS) 7 2 IMMOBILE (LAZIO) 7 3 MERTENS (NAPOLI) 7 4 GHOULAM (NAPOLI) 7 5 INSIGNE (NAPOLI) 7 6 DZEKO (ROMA) 6 6 PJANIC (JUVENTUS) 6 8 L. ALBERTO (LAZIO) 7 9 CALLEJON (NAPOLI) 7 10 TORREIRA (SAMPDORIA) 6

M.V. 7,29 7,21 7,14 7,07 7 6,92 6,92 6,86 6,79 6,75

player della A. Gradito, infine, il ritorno tra i big di Florenzi, che dopo 4 gare ha una votazio­ ne di 6,38. La Lazio di Simone Inzaghi, senza grandi rinforzi dopo le partenze di Biglia e Kei­ ta, sta facendo rendere i suoi al meglio. Immobile è il secondo attaccante della A con 7,21 di media ed è stato acquistato un anno fa per appena 9 milioni (ora vale il triplo). La colonna portante della difesa De Vrij (6,58) si piazza di poco alle spalle di Ghoulam tra i difenso­ ri, insieme al compagno di re­ parto Bastos (6,5). La vera no­ vità è l’esplosione del fantasista spagnolo Luis Alberto (6,86), arrivato un anno fa in sordina dal Liverpool per 5 milioni, al

secondo posto tra i centrocam­ pisti. SAMP D’ORO Gongola anche Massimo Ferrero. La Samp è una delle note liete dell’inizio di campionato grazie ai suoi giovani, che continuano a cre­ scere sotto la guida di Giampa­ olo. Accanto ai nuovi Zapata e Ramirez si sono messi in luce, infatti, il solito Torreira (6,75), già nel mirino delle big con una clausola da 25 milioni, e l’estro del trequartista belga Praet (6,58). Freschezza trainata in campo dal capitano Vasco Regi­ ni, tra i migliori difensori con la media del 6,38 nelle 4 gare di­ sputate finora. © RIPRODUZIONE RISERVATA


MERCOLEDÌ 11 OTTOBRE 2017 LA GAZZETTA DELLO SPORT

9

CONTENUTO PREMIUM 5,64

ALL’ESTERO

MEDIA VOTO

Leonardo Bonucci

MEDIA VOTO

TRASFERIMENTO Juventus Milan

27 anni

30 anni LEGENDA TRASFERIMENTO PARTITE MINUTI GIOCATI

Alberto Paloschi

TRASFERIMENTO Atalanta Spal

7

6 630

XX COSTO DEL TRASFERIMENTO IN MILIONI DI EURO *Il valore si riferisce al giocatore indicato tra parentesi

0,3

CRAGNO

2

0

42

HEURTAUX

TRASFERIMENTO Benevento Cagliari M

ED

IA V

OTO

6

7

LETIZIA

CABRERA (*BONUCCI)

TOMOVIC

23 anni

IL MERCATO HA RIGENERATO GLI EX INTER MALE I COLPI MILIONARI DEL BAYERN

317

0

Alessio Cragno

4-3-3

0,8 MEMUSHAJ

0 BERTOLACCI

1

0

BUCHEL

FALCINELLI

1

Alessandro Russo Nicolò Schira

PALOSCHI

Andrea Bertolacci

46

26 anni

CERCI (*D. COSTA)

TRASFERIMENTO Milan Genoa M

630

ED

IA V

OTO

5,38

ED

IA V

OTO

5,17

ED

IA V

OTO

5,33

TRASFERIMENTO Fiorentina Chievo

TRASFERIMENTO Pescara Benevento

6

30 anni

M

470

5,75

ED

MEDIA VOTO

IA V

OTO

5,50

Alessio Cerci

Douglas Costa

30 anni

TRASFERIMENTO Udinese Verona

TRASFERIMENTO Bayern Juventus

TRASFERIMENTO Atletico M. Verona

6

490

5

M

ED

IA V

OTO

5,25

OTO

5,38

5

LE PICCOLE Non è un caso che i conti non tornino in fondo alla classifica. Alla Spal, per esem­ pio, non sta rendendo Paloschi (5,3), costato 4 milioni. E lo stesso Borriello (5,64, scippato al Cagliari) non sta facendo mi­ racoli. Ma anche il Sassuolo non sta avendo le attese rispo­

269

26 anni

TRASFERIMENTO Crotone Sassuolo M

319

rigu in Italia coincida cona una bella media voto (6,43), secon­ da solo a quella di Handanovic nel ruolo. Una soddisfazione per lui in vista del Mondiale, ma anche per il Torino che se l’è as­ sicurato praticamente gratis.

4

Diego Falcinelli

184

TRASFERIMENTO Empoli Verona IA V

336

27 anni

26 anni

ED

4

29 anni

Marcel Buchel

M

306

Ledian Memushaj

Thomas Heurtaux

M

4

Nenad Tomovic 30 anni

M

BANEGAEKONDO RINATIINSPAGNA CHEDELUSIONI JAMESETOLISSO

5,30

ste da Falcinelli (5,3), così co­ me a Benevento non si sono vi­ sti ancora i gol di Iemmello. An­ che lui quotato 4 milioni. E che dire di Pavoletti (5,5) e dei 12 milioni necessari per portarlo via da Napoli? Considerato an­ che l’ingaggio da oltre 1,5 mi­ lioni netti, il Cagliari si aspetta da lui un rendimento da top player per giustificare la costo­ sa operazione di fine agosto. Per il mercato di riparazione c’è tempo, ma dagli esami da qui a fine anno scaturiranno i veri verdetti. © RIPRODUZIONE RISERVATA

ED

IA V

OTO

5,30

5

359

NELLAJUVEBRILLA BENTANCUR,MAFATICA DOUGLASCOSTA ALMILANBENERODRIGUEZ MANONCALHANOGLU INCASAROMAOKKOLAROV SIRIGU,ELISIRTORO

N

ell’estate delle spese pazze i conti tornano in Europa. Tanti i big che vanno a comporre la Top 11 del vecchio continente. TOP A partire da sua maestà O Ney: pagato 222 milioni al Barcellona, il brasiliano non ha deluso le attese con 8 gol e 7 assist tra Ligue1 e Cham­ pions nelle prime 8 appari­ zioni con il PSG. Con Ney­ mar ci sono Salah (votato miglior giocatore della Pre­ mier League per settembre) e Morata (7 volte a segno, al­ la super media di una rete ogni 84 minuti) a comporre un terzetto da urlo alle spal­ le di Lukaku che è a inizio ot­ tobre viaggia già in doppia cifra (7 acuti in Premier e 3 in Champions, più 1 in Su­ percoppa). In mezzo al cam­ po, tra coloro che volano, ci sono due ex interisti: l’ar­ gentino Banega (rinato a Si­ viglia) e a sorpresa il france­ se Kondogbia, che col Valen­ cia in due mesi ha ritrovato i fasti dei tempi del Monaco e si è concesso il lusso anche

di segnare al Bernabeu contro il Real. In difesa spazio a qualche rimpianto delle italiane: Dani Alves sfreccia a Parigi e il Kola­ sinac dell’Arsenal avrebbe fatto comodo anche al Milan sull’out sinistro. In mezzo il pupillo di Mancini, Mammana (corteg­ giato da Fiorentina e Napoli in passato) e quel Fornals che al Villarreal ha già fatto dimenti­ care Musacchio. Tra i pali Eder­ son: con l’ex Benfica, Guardiola ha finalmente blindato la porta dei Citizens.

FLOP Oltre 300 i milioni finora che non hanno reso. Da Oxla­ de­Chamberlain (acquistato per 42 milioni dal Liverpool) e Iheanacho (strappato dal Lei­ cester al City per 36 milioni) si­ no agli ex «italiani» Hart e Sneijder. In tanti non hanno la­ sciato ancora traccia. Tra colo­ ro che hanno floppato l’avvio anche i costosi Sakho (28 milio­ ni), ultimo con il Crystal Palace in Premier, Semedo (30 milio­ ni) panchinaro al Barcellona e Lindelof (0 presenze in Premier con lo United, nonostante i 30 milioni scuciti da Mou). C’è an­ che tanto Bayern tra le delusio­ ni: con Tolisso e James incapaci sino a questo momento di pren­ dere per mano la mediana ba­ varese. Completano, infine, la nostra Flop 11 altri due ele­ menti provenienti dalla spen­ dacciona Premier: Mendy (38 milioni) del City come laterale sinistro e la mezzala Klaassen (27 milioni) dell’Everton, anco­ ra a secco di gol e assist con la maglia dei Toffies. © RIPRODUZIONE RISERVATA

COSÌ ALL’ESTERO TOP 11

4-2-3-1 EDERSON (Manchester City)

D. ALVES (Psg)

SALAH (Liverpool)

KONDOGBIA (Valencia) NEYMAR (Psg)

4-2-3-1 HART (WEST HAM)

FORNALS MAMMANA KOLASINAC (Villarreal) (Zenit) (Arsenal) BANEGA (Siviglia)

FLOP 11

MORATA (Chelsea)

LUKAKU (Manchester United)

SEMEDO SAKHO LINDELOF MENDY (Barcellona) (C. Palace) (Man. United) (Man. City) TOLISSO (Bayern)

KLAASSEN (Everton)

OXLADE SNEIJDER CHAMBERLAIN (Nizza) (Liverpool)

J. RODRIGUEZ (Bayern)

IHEANACHO (Leicester) GDS


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Serie A R I campioni d’Italia

MERCOLEDÌ 11 OTTOBRE 2017 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Diesel Higuain

IL CROATO IN DUBBIO

Rieccogliazzurri AnsiaMandzukic: oggisaràvisitato

Pipitas’impenna Partearilento poiè...Oktoberfest Matteo Dalla Vite

L

o slow del Pipita non è un affare preoccupante. E’ una temporanea consuetudine. Perché da quando Gonzalo è Gonzalo gli inizi non sono quasi mai stati fulminanti, tremendi o devastanti (calcisticamente parlando). I nettissimi segnali di ripresa a Bergamo nell’ultima di campionato danno un senso di resurrezione alla stagione di Higuain, anche perché dalla sua ha una statistica che solitamente non tradisce: parte lento, decolla ad ottobre, prende il volo fino a toccare sempre la doppia cifra (anche da record).

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● i gol totali di questa stagione realizzati da Gonzalo Higuain fra Serie A (Cagliari, Chievo e Atalanta) e Champions League (contro l’Olympiacos)

fSTRANA SFIDA

PROFEZIA E NORMALITÀ Un anno fa come oggi Gonzalo Higuain ha dovuto fare a meno della nazionale: la stagione scorsa fu una parentesi; oggi una parentesi... doppia. E Pipita l’ha presa male. E malissimo ha subìto la seconda bocciatura, soprattutto vedendo la fatica dell’Argentina di Sampaoli a far gol nelle qualificazioni per Russia 2018. Mentre negli anni passati il suo status era quello di un giocatore business-class che volava per gli impegni dell’Argentina tornando all’ultimo momento, ecco che adesso Gonzalo sta cercando di adattarsi a questa situazione di normalità: gli altri vanno, lui resta in Italia a lavorare. Però Pipita è uno che non molla: ha resistito agli urti dei 90 milioni e del San Paolo fischiante una stagione fa, sta reagendo adesso convinto che l’Albiceleste potrà avere ancora bisogno di lui. E quell’abbraccio a Barzagli dopo la rete di Bergamo sa di profezia avveratasi da parte del difensore («Stasera segni» gli avrebbe detto il centrale di Fiesole) e di riattivazione del senso del calcio da parte dell’attaccante.

allenato come un dannato per poter dare quel di più. Succede da anni. Da ottobre in poi. Le sue partenze non sono a razzo, e il calcolo parte da quando è arrivato in Italia: 3 gol (a Chievo, Atalanta e Milan) nel primo anno di Napoli dopo 7 gare di campionato; addirittura zero nel secondo anno (fece 2 assist ma in fatto di reti si attivò all’ottava infilando una tripletta al Chievo); 5 nella terza stagione (2 alla Sampdoria, 2 alla Lazio e 1 alla Juventus); 6 la stagione scorsa nel primo anno juventino (1 alla Fiorentina, 2 al Sassuolo, 1 al Cagliari, 2 all’Empoli); solo 3 quest’anno a Cagliari, Chievo e Atalanta. Un anno fa faticava Dybala ad accendersi: oggi La Joya ne ha fatti 12 (Supercoppa compresa) e Pipita si è fermato al tris. I suoi traguardi finali sono, dal primo anno di Napoli, 17, 18, 36 e 24 gol. Sempre doppia cifra, anche con record, e senza contare le reti di Champions, teatro in cui ha segnato all’Olympiacos dando voce allo sblocco dopo due panchine iniziali di fila. «Grazie a tutti quelli che ci sono sempre stati. Facile esserci adesso…».

SEI COME MASSIMO Così, il 1° ottobre all’Atalanta, Pipita ha infilato il suo terzo gol stagionale: poco, non c’è dubbio. Nelle settimane scorse, Allegri è stato chiaro: «Non deve abbattersi, può dare di più». E in questi giorni a Vinovo Higuain si è

LA PREFERITA In tutto questo, ecco che l’emersione può avere l’aiutino: si chiama Lazio e se è vero che ogni volta la squadra di Lotito viene evidenziata come vittima preferita, è altrettanto vero che i gol di Pipita arrivano sempre (tranne l’ultima

1Il gol all’Atalanta conferma

che questo è il suo mese. Dopo la delusione-Argentina riparte dalla vittima preferita: la Lazio

finale di Coppa Italia e di Supercoppa). Higuain ha incontrato la Lazio 15 volte e infilato 13 gol di cui 12 in A e uno nella coppa nazionale. OKTOBERFEST La possibilità di emergere arriva anche da un’altra coincidenza statistica (Opta): ottobre è un mese buonissimo per Higuain (media 0,76% a gara) ma nelle percentuali ci sono prima dicembre gennaio e maggio. L’ottobre da decollo è sintomatico della partenza lenta di agosto e settembre (0,56% e 0,45%): poi, l’impennata. Solitamente Pipita fa così: e il gol all’Atalanta (datato 1° ottobre) conferma.

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● i gol realizzati nelle prime 7 giornate della stagione 2014-15: il suo peggior inizio da quando gioca in Serie A. Il migliore un anno fa con 6 gol in 7 partite

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IL DOCU SUL CLUB

Juve su Netflix In 4 puntate nel 2018 ● La Juve gioca nel futuro, nella tv del futuro: sbarcherà infatti a inizio 2018 su Netflix. Il colosso web, che ha oltre 104 milioni di abbonati in 190 Paesi, realizzerà una docuserie di quattro puntate di un’ora l’una, seguendo i giocatori bianconeri non solo in campo ma anche nei momenti più intimi e personali. Il risultato di mesi di riprese durante la stagione in corso sarà un «dietro le quinte», che permetterà di conoscere più da vicino Allegri e i suoi uomini. «È un orgoglio essere la prima società di calcio protagonista di una produzione originale Netflix», ha detto Federico Palomba, Co-Chief Revenue Officer bianconero.

Viaggi, tiramisù e quell’amicizia nata all’oratorio Che feeling tra Paratici e Inzaghino «la peste» sciuti quando erano Esordienti: si giocava San Nicolò-Borgonovese, spareggio per lo scudetto, Inzaghi e Paratici erano i capitani e la partita finì 6-5 ai rigori per Fabio. Dalla rivalità nacque un’intesa, che ha resistito agli anni e alla distanza e che ha coinvolto tutta la famiglia.

Fabiana Della Valle

D

ue ragazzini inseparabili e una piccola peste al seguito. Storia di un legame nato e consolidato grazie a una passione comune: il calcio. Simone Inzaghi e Fabio Paratici non hanno mai giocato nella stessa squadra, ma hanno condiviso l’adolescenza, tra cene, vacanze e giornate intere santificate al dio pallone. Tutto merito di Filippo, fratello dell’allenatore della Lazio e amico del cuore del d.s. della Juve. Il maggiore degli Inzaghi ha sempre avuto un rapporto simbiotico con il fratello, tanto da abbandonare una partitella nel campetto dell’oratorio se gli altri bambini non accettavano la presenza di Simone, di tre anni più piccolo. Paratici invece è più grande di Pippo (un anno in più) e si sono cono-

Gonzalo Higuain, 29 anni: finora 3 gol in A e uno in Champions GETTY

● Finite le sfide in Nazionale, la Juventus inizia a riabbracciare i nazionali sparsi per il mondo in vista della sfida di sabato alla Lazio: ieri si è rivisto a Vinovo Wojciech Szczesny, oggi toccherà agli azzurri scesi in campo lunedì – Buffon, Barzagli, Chiellini, Rugani e Bernardeschi – più Mario Mandzukic. Su quest’ultimo lo staff medico sarà subito chiamato a valutazioni approfondite: la punta, stoica con la sua Croazia, ha stretto i denti in Ucraina, nonostante un’infiammazione al tendine d’Achille, conseguenza di una botta presa nella partita precedente contro la Finlandia, ma sarebbe da escludere che il croato abbia fatto ricorso a una infiltrazione. A meno di ritardi, potrebbero rientrare direttamente oggi anche gli altri bianconeri: Matuidi, Lichtsteiner e Benatia. Per ultimi, i sudamericani che tra giovedì e venerdì torneranno agli ordini di Allegri. In ogni caso, il tecnico può già contare su un definitivo recupero nella sfida ai biancocelesti: Khedira è arruolabile dopo lo stop.

STUDIO, NUTELLA E PALLONE Borgonovo, il paese di Paratici, e San Nicolò, dove abitano gli Inzaghi, sono divisi da 12 chilometri. Fabio e Filippo hanno giocato diversi assieme nelle giovanili del Piacenza e da subito sono diventati inseparabili. Papà Giancarlo faceva spesso avanti e indietro per prende-

re e riaccompagnare Paratici, che era ospite fisso a casa loro. Non solo, le due famiglie si piacquero e cominciarono a frequentarsi con assiduità: organizzavano trasferte di gruppo per andare a vedere i ragazzi, con il piccolo Simone sempre al seguito (almeno fino a quando non ha iniziato a giocare pure lui) ma anche viaggi di piacere. Un rito che è andato avanti per molti anni, tra nutella, tiramisù di mamma Marina (la signora Inzaghi) e sfide in ogni angolo della casa e del paese, finché le vie infinite del calcio non li hanno separati. Paratici smise presto di fare l’esterno (un incidente d’auto ne condizionò la carriera) per

1Il d.s. bianconero è legatissimo a Pippo In alto Fabio Paratici, 45 anni Sopra, Simone Inzaghi, 41 anni

Da ragazzi con loro c’era spesso Simone e ancora oggi il trio si rivede ogni Natale

diventare uno scopritore di talenti, Filippo ha avuto una carriera straordinaria al Milan e Simone si è tolto le sue soddisfazioni alla Lazio. Ogni tanto i tre (che hanno frequentato anche la stessa scuola, l’istituto di Ragioneria a Borgonovo) ancora si ritrovano (di solito in occasione delle feste di Natale) a casa Inzaghi, per una partita a carte e per ricordare i vecchi tempi. E per scambiarsi idee e vedute sul calcio. FUTURO DA BIG Inzaghino da tempo non è più la mascotte del trio: con la Lazio sta facendo miracoli e due mesi fa ha messo in bacheca il primo trofeo della carriera, battendo la Juve di Paratici. Grazie a risultati sorprendenti (oltre alla Supercoppa vinta, la qualificazione all’Europa League e la finale di Coppa Italia, persa con la Juve nella scorsa stagione),

Simone si è accreditato come uno dei papabili per la panchina bianconera, in caso di addio anticipato di Allegri (scadenza 2020). «È un tecnico emergente e sono sicuro che farà una grande carriera», ha detto Beppe Marotta, aggiungendo però che la Juve non sta ancora pensando al prossimo allenatore: «Siamo contenti e soddisfatti del lavoro del nostro tecnico». Paratici lo stima e Filippo, che alla Juve è stato quattro anni, vincendo uno scudetto e una Supercoppa italiana, considera il fratello pronto per una big. Simone è più pragmatico e non si schioda dal presente: si gode il magic moment (ha appena ricevuto il premio Scopigno ad Amatrice), studia e lavora per fare un altro scherzetto alla Juventus. Stavolta allo Stadium, dove la Lazio non ha vinto mai. © RIPRODUZIONE RISERVATA


Serie A R Il big match di sabato all’Olimpico

Il ritorno della Roma a trazione Capitale

1DeRossi,PellegrinieFlorenzi:tre

romanititolarinonc’eranodal2015

Da sinistra Florenzi, 26 anni, Pellegrini, 21, e De Rossi, 34 MANCINI

IL CASO

Il d.t. del Belgio «Su Nainggolan niente di deciso» ● (stop) Nainggolan e il Belgio è una storia infinita. A Bruxelles la mancata convocazione del Ninja è una specie di caso nazionale, non c’è voce ufficiale dei Diavoli Rossi che non sia costretto a rispondere a una domanda sul romanista. Ieri è toccato al d.t. della nazionale, Chris Van Puyvelde, che sull’esclusione di Nainggolan ha dichiarato: «La scelta di Martinez non è definitiva, ci saranno altre convocazioni, ma la porta non è chiusa». Se siano dichiarazioni di facciata, lo si saprà presto. Di sicuro i tifosi sono dalla parte del Ninja: i cori di Sarajevo ne sono la prova.

Massimo Cecchini Davide Stoppini ROMA

N

on sono residenti in Campania, per questi tre le limitazioni d’accesso all’Olimpico non valgono. Ci saranno sabato sera, from Vitinia, Ostia e Cinecittà. Perché sarà pur vero che s’è sempre fatta una gran retorica intorno alla Roma dei romani, l’orgoglio della città, il senso di appartenenza e queste storie qui. Storie che non portano mica punti, a volte tornano buone per le consolazioni. Però allo stesso tempo oggi fa quasi tenerezza scoprire che nell’anno 1 del calcio d.T. – dopo Totti – la Roma arrivi a giocare la partita contro la capolista del momento in Serie A con tre romani. Florenzi, De Rossi e Pellegrini, senza un ordine definito, perché oggi neppure Di Francesco sarebbe in grado di rispondere quale dei tre sia più importante

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dentro questa Roma. Qui non si tratta mica di inseguire i miti in stile Athletic Bilbao. Qui il punto di partenza è la centralità e il peso specifico dei tre nella Roma: enorme. E allora sì che diventa un vantaggio, avere questi tre: in un calcio che per motivi regolamentari obbliga ogni club ad avere almeno quattro giocatori provenienti dal proprio vivaio, se una società arriva ad occupare la maggior parte delle caselle come è riuscita fare la Roma, tanto meglio. IL RITORNO Strada in discesa, allora, a due anni di distanza dall’ultima volta: era il 12 settembre 2015, a Frosinone Rudi Garcia schierò dall’inizio una Roma con Totti, De Rossi e Florenzi. Ci risiamo, dato simbolico perché arriva contro il Napoli, che in questo primo scorcio di campionato s’è rivelata la squadra della Serie A con la più alta percentuale di giocatori stranieri in campo, l’82,1%. Non che Di Francesco faccia preferenze in base al passaporto, intendiamoci. Vige la legge del più forte. Prendi Florenzi da Vitinia: aspettando il rientro dall’infortunio sembrava quasi non avesse posto in questa Roma, sarà pure perché lo stesso Di Francesco aveva ammesso qualche dubbio intorno al suo ruolo. Ecco, ora Florenzi è dentro e non esce più: una volta alto, una volta basso, non come la Pasqua ma la sorpresa c’è comunque. Di Pellegrini da Cinecittà altro non si può dire se non che il suo ingresso in campo — complice l’infortunio di Strootman — è stato l’anello decisivo della catena che ha portato alla vittoria di San Siro dieci giorni fa. L’edema al soleo è quasi dimenticato: oggi rientrerà al top, in tempo per prenotare il suo primo big match da titolare. Ormai è diventato grande, nella scia di De Rossi da Ostia, l’uomo che il suo mare pare abbracciarlo ogni volta che segna un compagno, quel mare da frenare con il lavoro davanti alla difesa che è diventato prezioso pure per Di Francesco. IL TRAPIANTO Con queste premesse, nessuna sorpresa che il c.t. Gian Piero Ventura stia pensando anche al trapianto in blocco di questa colonia romanista in Nazionale, in vista degli spareggi di novembre che potrebbero (dovrebbero) portarci al Mondiale. Intendiamoci, difficile immaginare che possano essere di sicuro titolari anche in azzurro ma – se tutto andrà per il verso giusto – prepariamoci ad ipotizzare in Russia una Italia a trazione Capitale. D’altronde, dopo il tramonto del sole tottiano, tocca agli astri più giovani spargere luce per far brillare la Roma e l’azzurro. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Albiol punto di equilibrio per il Napoli capolista

Ronaldinho ai «Vini dei Campioni» Anche il pugile Russo nel progetto ● LECCE Sono stati presentati ieri i tre vini firmati da Ronaldinho per la produzione delle Cantine Cordella nel Salento per la linea «I Vini dei Campioni», che già conta su

Buffon, Sneijder e Zamorano. Nella foto (LEZZI), con Dinho e Fabio Cordella al centro, anche Fabrizio Miccoli e il pugile Clemente Russo, anche loro pronti ad aderire al progetto.

CLAUSOLA Nella scorsa estate c’è stata la possibilità che il difensore spagnolo potesse andare via, da Valencia gli è giunta un’offerta interessante, che l’avrebbe potuto riportare a casa. Ma, la ferma opposizione di Aurelio De Laurentiis l’ha convinto a restare. D’altra parte, il presidente era stato molto chiaro, in quel periodo: non avrebbe ceduto nessuno, d’accordo con l’allenatore. Ed allora, Raul Albiol ha ridiscusso il contratto, accettando serenamente la decisione della società e firmando il patto con i compagni per vincere lo scudetto, prima di accordarsi con De Laurentiis per prolungare l’accordo inserendo, però, una clausola: con 8 milioni di euro, il difensore sarà libero di andare altrove. A fine stagione, a 33 anni, potrebbe anche prendere in considerazione l’idea di chiudere la carriera nel club dove l’aveva iniziata nel 2002 e ritornare a Valencia. Un’ipotesi, ovviamente, perché al momento il giocatore è concentrato sulla stagione del Napoli e sulla possibilità di vincere lo scudetto.

Raul Albiol, 32 anni, insieme a Kalidou Koulibaly, 26 anni INSIDE

Mimmo Malfitano

● NAPOLI (g.m.) Ci saranno anche tantissimi tifosi del Napoli sabato sera all’Olimpico, nonostante la trasferta sia vietata ai sostenitori azzurri residenti in Campania anche se in possesso della tessera del tifoso. Per chi tifa Napoli ma è residente fuori regione sarà infatti aperto il settore ospiti (4000 posti), cioè i Distinti nord lato Monte Mario. Il numero degli steward sarà implementato per effettuare rigorosi controlli sulla corrispondenza bigliettoidentità, compresa la residenza.

equilibrio difensivo del Napoli sta nell’esperienza di Raul Albiol, nella sua capacità di interpretare a memoria le indicazioni di Maurizio Sarri. Provate a chiedere notizie del difensore spagnolo all’allenatore: vi risponderà che è un insostituibile, uno che ha i tempi giusti per controllare gli attaccanti avversari che si avventurano dalle sue parti e che ha qualità indiscutibili per gestire i movimenti dell’intero reparto. A trentadue anni, Albiol è ancora una garanzia, i numeri raccontano che nelle ultime cinque sconfitte subite dal Napoli, lui è stato assente in tre partite (Atalanta, Roma e Juventus, nello scorso campionato). Per Sarri, dicevamo, è un inamovibile, in coppia con Koulibaly sta avendo un rendimento importante, difficilmente il suo nome viene accostato ad un

All’Olimpico 4 mila tifosi non residenti

NAPOLI

L’

IN BACHECA Sarebbe un altro titolo da aggiungere alla sua preziosa bacheca. In Spagna, ha vinto una Liga, due coppa del Re ed una Supercoppa. In Europa, ha vinto pure una coppa Uefa, nel 2004 18enne al Valencia. Mentre in Italia ha conquistato una coppa Italia e una Supercoppa. Insomma, momenti esaltanti di una carriera che ha raggiunto l’apice nel 2010 col titolo di campione del mondo, oltre a due Europei nel 2008 e 2012, con la Spagna. Gli manca lo scudetto e, chissà, che non possa festeggiarlo a fine campionato. In questo caso, il suo nome entrerebbe di diritto nella storia del club., così come quello di Maurizio Sarri e di tutto il Napoli attuale. © RIPRODUZIONE RISERVATA

CLASSIFICA SQUADRE

UNDER 19

QUASI 500 Sono le partite da professionista che sta accumulando nei club il difensore, ormai a 5 gare dall’obbiettivo 500. Una grande esperienza che Albiol metterà in campo sabato sera, nell’anticipo dell’Olimpico, contro la Roma. Una lunga carriera iniziata a Valencia, passando per Getafe, continuata a Madrid, sponda Real, per poi arrivare a Napoli nell’estate 2013, per 12 milioni di euro, insieme a Rafa Benitez. E soltanto nella passata stagione è rimasto fuori più di 40 giorni per un problema muscolare. Per il resto, se ha saltato qualche partita è stato soltanto per questioni di turnover.

rimasto per vincere lo scudetto

TACCUINO

NON SOLO CALCIO

errore. A differenza del centrale senegalese, spesso vittima della sua stessa esuberanza che gli ha procurato qualche danno di troppo, sul piano personale, in quest’avvio di stagione.

1Sarri lo ritiene insostituibile: è

SETTORE DISTINTI

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UNDER 20

Pinamonti e Gabbia: in Svezia 3a vittoria

Nuova sconfitta: il Portogallo ne fa 4

(m.cal.) Tre su tre. La Nazionale Under 19, dopo aver sconfitto Moldavia ed Estonia, batte anche i padroni di casa della Svezia e chiude al primo posto il Main Round di qualificazione all’Europeo: gli azzurrini di Nicolato, che erano già qualificati dopo le prime due giornate, vincono 3-2 grazie alle reti dell’interista Andrea Pinamonti e alla doppietta del milanista Matteo Gabbia. «È stata una vittoria del gruppo - ha commentato Nicolato – con qualità, sudore e tanta concentrazione». Il 6 dicembre il sorteggio dell’Elite Round.

(m.cal.) Seconda sconfitta consecutiva per la Nazionale Under 20 nel torneo Otto Nazioni (Elite League), dopo quella pesante subita a Gorgonzola contro l’Inghilterra giovedì scorso (5-1): a Portimao, gli azzurri di Guidi sono stati battuti 4-2 dal Portogallo. Inutili i gol di Vitale al 46’ del primo tempo per il momentaneo 1-2 e Ghiglione al 31’ della ripresa, nel Portogallo a segno anche il laziale Bruno Jordao, autore della rete che al 25’ del primo tempo ha sbloccato il risultato. Il prossimo impegno della nazionale di Guidi è in programma il 9 novembre in Germania.

PT

PARTITE G

NAPOLI JUVENTUS INTER LAZIO ROMA TORINO MILAN SAMPDORIA CHIEVO BOLOGNA ATALANTA FIORENTINA UDINESE CAGLIARI SPAL CROTONE SASSUOLO VERONA GENOA BENEVENTO

21 19 19 16 15 12 12 11 11 11 9 7 6 6 5 5 4 3 2 0

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RETI

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7 7 0 7 6 1 7 6 1 7 5 1 6 5 0 7 3 3 7 4 0 6 3 2 7 3 2 7 3 2 7 2 3 7 2 1 7 2 0 7 2 0 7 1 2 7 1 2 7 1 1 7 0 3 7 0 2 7 0 0

0 0 0 1 1 1 3 1 2 2 2 4 5 5 4 4 5 4 5 7

25 20 14 19 14 12 10 8 9 6 12 10 12 4 6 4 4 3 5 2

5 5 3 9 4 11 10 8 9 7 10 10 13 11 12 12 15 16 11 18

CHAMPIONS EUROPA LEAGUE RETROCESSIONI

a

8 GIORNATA

SABATO 14 OTTOBRE JUVENTUS-LAZIO ROMA-NAPOLI DOMENICA 15 ORE 15 FIORENTINA-UDINESE BOLOGNA-SPAL CAGLIARI-GENOA CROTONE-TORINO SAMPDORIA-ATALANTA SASSUOLO-CHIEVO INTER-MILAN LUNEDÌ 16 VERONA-BENEVENTO

ore 18 ore 20.45 ore 12.30

ore 20.45 ore 20.45

MARCATORI 10 RETI Dybala (1, Juventus). 9 RETI Immobile (3, Lazio). 7 RETI Mertens (3, Napoli); Dzeko (Roma). 6 RETI Icardi (3, Inter). 4 RETI Callejon (Napoli); Quagliarella (1, Sampdoria). 3 RETI Gomez (2, Atalanta); Thereau (1, Fiorentina; 2 con 1 rigore nell’Udinese); Perisic (Inter); Higuain (Juventus); Luis Alberto (Lazio); Belotti e Ljajic (Torino).


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MERCOLEDÌ 11 OTTOBRE 2017 LA GAZZETTA DELLO SPORT


Serie A R

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IL BLOG DELLA SERIE A

1EVASORI CANONE SKY 4 mesi di reclusione e 2.000 euro di multa a un 52enne che a

Palermo vedeva Sky senza abbonamento, dopo aver acquistato da terzi (considerati alla stregua dei «pusher») i codici per il «card sharing», giudicato reato anche per la Cassazione fortunati la porta dentro di sé: spesso anche a Genova si è mosso con entusiasmo per appoggiare iniziative simili.

1Il tecnico ne aveva bloccato il trasferimento la scorsa estate. Ha giocato le amichevoli, ha incantato sabato contro il Sion e domenica a Cagliari torna a disposizione per il campionato

Oggi ultime ore di stop Izzo ritrova una maglia E Juric rivede il Genoa Alessio Da Ronch GENOVA

C’

è Lapadula che si allena, e fa pure gol, ci sono Veloso e Laxalt che tornano a lavorare a pieno ritmo dopo aver superato qualche acciacco. A Pegli fa capolino pure Perin, di ritorno dall’impegno azzurro. Juric, insomma, sta ritrovando il suo Genoa in vista della sfida di Cagliari, fondamentale per il suo futuro e per quello della squadra rossoblù. Per l’occasione l’allenamento è a porte aperte e, non per caso, gli occhi sono rivolti soprattutto ai movimenti, agli scatti e ai tocchi precisi di Armando Izzo. BRUTTO COLPO E’ lui a inne-

Armando Izzo, 25 anni ANSA

scare Lapadula nell’azione del gol. Izzo domani finirà di scontare la lunga squalifica subita ad aprile: dapprima 18 mesi di stop, poi ridotti a 6, per una doppia omessa denuncia di una presunta combine relativa a un campionato disputato con l’Avellino. Guai antichi e pure poco dimostrati, che hanno rischiato di bruciargli la carriera.Ci vuol altro, però, per far

vacillare un ragazzo cresciuto a Scampia. Izzo ha incassato il colpo con dispiacere, ma senza farne un dramma. Senza, soprattutto, trasformarlo in un alibi per togliere il piede dall’acceleratore. Ha disputato il suo ultimo match ufficiale il 9 aprile, contro l’Udinese, tre giorni prima della sentenza che lo ha stoppato, però non ha mai rallentato i suoi allenamenti, anzi, in questi mesi se possibile ha pure reso più ferrea l’attenzione alla cura del suo fisico e all’alimentazione. Non ha perso un allenamento, ha sfruttato al meglio la possibilità di scendere in campo con la squadra nelle amichevoli per non perdere il ritmo e, sabato a Imperia, contro il Sion, ha lasciato tuti a bocca aperta: anticipi sontuosi, idee chiare e pure un tentativo di assist, con tocco sotto, sfumato per po-

Izzo nell’amichevole giocata sabato scorso a Imperia contro il Sion

chissimo. Ma non solo: la solita presenza pesante in campo, con il povero attaccante esterno degli svizzeri, Adryan, intimidito con un paio di semplici mosse. BAMBINI Izzo, insomma, c’è. Come prima, più di prima. I mesi difficili hanno reso ancor più brillante il legame con le persone che contano: la moglie e le due figlie, il procuratore

1 Barreto squalificato, Linetty e

GENOVA

P

azienza. Valerio Verre ha imparato ad averne, soprattutto se si parla di Sampdoria. Il giovane centrocampista romano, infatti, è rimasto a lungo in attesa del guizzo vincente da parte della società ligure, che lo ha inseguito nell’estate 2016, dopo averlo visto all’opera più volte insieme a Torreira nel Pescara, e fatto suo nel gennaio 2017, lasciandolo però in prestito agli abruzzesi fino al termine della stagione. COMPLETO Verre, insomma, la Sampdoria l’ha attesa almeno un anno e, dopo averne assaggiato i colori in qualche amichevole e, per una manciata di minuti in campionato contro Verona e Milan, domenica potrebbe fare il suo esordio da titolare con la maglia blucerchiata. Barreto è squalificato, Linetty è tornato dagli impegni con la nazionale con un problemino fisico, Capezzi invece ha visto confermare dagli accertamenti la distorsione alla caviglia che lo fermerà per una ventina di giorni. L’occasione, insomma, pare sul punto di concretizzarsi. «Lui – ha ribadito più volte Giampaolo nelle scorse settimane – per me è un titolare». Al tecnico sono piaciuti il suo modo di porsi, la sua voglia di imparare,

ma soprattutto le sue caratteristiche tecniche: Verre è nato regista, si è evoluto come trequartista, ha esordito diciassettenne nella Roma da attaccante e si sta specializzando come mezzala. INCURSORE Per Giampaolo, insomma, potrebbe divenire in breve tempo il completamento perfetto del suo reparto di centrocampo, solido ed efficace nella fase di contenimento, meno completo quando si tratta di appoggiare l’attacco con inserimenti mirati e tempestivi. Serve, insomma, proprio la qualità migliore di Verre, abile a scegliere il tempo giusto per avanzare e soprattutto capace di concludere a rete con entrambi i piedi. Il gol non gli è assolutamente sconosciuto, anzi, così come non gli manca la voglia di inventare. L’occasione, insomma, per il giovane centrocampista della Samp, potrebbe aprire la porta su un futuro importante. a.d.r. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Valerio Verre, 23 anni LAPRESSE

Palermo, sempre al suo fianco, pochi amici veri. Nel periodo buio è divenuto visibile anche un suo lato prima meno evidente, quello benefico. Le sue visite a Scampia, per unirsi ai ragazzi della onlus Insieme, quei piccoli con problemi familiari che vengono aiutati negli studi, come accadeva a lui da bambino, hanno lasciato un segno. Ma Izzo la sensibilità nei confronti dei bambini meno

BENEVENTO

Antidoping: oggi c’è il medico di Lucioni

Stefano Pioli, 51, allenatore della Fiorentina

1Porte aperte al centro sportivo viola E domenica l’Udinese

AscuoladaPioli Lezioneditattica aigiornalisti Giovanni Sardelli FIRENZE

N

ovanta minuti, come una partita. I giornalisti fanno i calciatori, Pioli fa il Pioli. Ovvero l’allenatore che spiega alla propria squadra metodi, principi di gioco, meriti e debolezze. Proprie e degli avversari. E, come in ogni spogliatoio che si rispetti, tutto quello che viene detto rimane confinato all’interno delle quattro mura. Pomeriggio diverso quello di ieri a Firenze. Con l’idea del tecnico viola, apprezzata e ultra apprezzabile, di far capire qualcosa in più del proprio calcio a chi poi deve cercare di raccontarlo, sintetizzarlo e analizzarlo durante tutta la stagione.

CLIMA DISTESO Quello andato in scena all’interno del centro sportivo viola è stato il primo di una serie di incontri fra staff tecnico e stampa volto alla comprensione. Foto e immagini servono per spiegare concetti che altrimenti sembrerebbero vaporosi. La partita come sublimazione di una mole di lavoro enorme. Il calcio è fatto di mille componenti: molte incontrollabili, su altre invece serve massima preparazione. L’incontro finisce, il campionato no. Domani Pioli farà ancora il Pioli, ma a lezione di tattica ci sarà la squadra. La preparazione della sfida all’Udinese è già iniziata. © RIPRODUZIONE RISERVATA

ROMA Sarà ascoltato questa mattina dalla Procura antidoping il dottor Walter Giorgione. Il medico sociale del Benevento, atteso alle 10.30 negli uffici della Nado, è stato tirato in ballo dal capitano della squadra Fabio Lucioni, trovato positivo al controllo del 10 settembre. La sostanza incriminata, il Clostebol, un anabolizzante, è contenuta in una pomata che il medico avrebbe somministrato al giocatore, al momento sospeso, per cicatrizzare una ferita.

CHAMPIONS DONNE

Viola e Brescia sognano gli ottavi

(m.cal.) Stasera le gare di ritorno dei sedicesimi di finale della Champions League: alle 20, la Fiorentina in Danimarca sul campo del Fortuna Hjorring difende il 2-1 dell’andata, mezzora dopo (20.30) al Rigamonti il Brescia deve invece rimontare un gol di svantaggio contro l’Ajax.

CALCIO A 5

Oggi al via la Uefa Futsal Cup (m.cal.) Oggi al via il Main Round della Uefa Futsal Cup, la Champions del calcio a 5: a Minsk (Bielorussia) il Pescara debutta contro i kazaki del Kairat Almaty (nel girone anche Stalitsa Minsk e Dynamo Mosca), alle 20.30 a Padova tocca alla Luparense campione d’Italia, che sfida i cechi del Chrudim, in un girone che comprende anche Gyor e Barcellona.

SOGNI Il suo rientro, dopo 14 partite di stop, fa felice Juric, che ritrova una pedina fondamentale. Pedina che ha difeso durante l’estate, chiedendo di bloccarne il trasferimento, prima alla Fiorentina, poi all’Inter. In tanti lo volevano. Per il tecnico, però, era intoccabile. Ora potrà riprendere il suo posto sul lato destro del trio difensivo, con licenza di avanzare e sfruttare così anche le sue grandi abilità tecniche. Quella che Juric insegue, però, è soprattutto la sua personalità. A Cagliari inseguirà un risultato positivo che a Izzo manca da tantissimo, dal 5 marzo 2017, giorno in cui il Genoa vinse a Empoli la sfida più importante dello scorso campionato. Contro il Milan, il 18 marzo, era stato pure capitano del Genoa, chissà, magari quella fascia può diventare un altro obiettivo da inseguire, insieme al sogno interrotto dalla squalifica, quello azzurro. Izzo è già entrato nelle scelte di Ventura, così come aveva fatto con Conte, ora può riprendere la sua corsa, inseguendo il mondiale. © RIPRODUZIONE RISERVATA

1 Infermeria intasata:

TACCUINO

Capezzi out: allarme centrocampo E il romano può approfittarne

Verre scalpita E Giampaolo lo promuove

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Cragno e Sau a parte Pavoletti ex al veleno

Rastelli-Juric SigiocavanolaA, oralasalvezza Mario Frongia CAGLIARI

M

assimo Rastelli e Ivan Juric, allenatori contro. Prima, si sono trovati faccia a faccia in B, dando vita a un testa a testa da record. Con i sardi vincitori del campionato con 83 punti e il Crotone secondo a 82. Nel dettaglio, il Cagliari si impose 4-1 al Sant’Elia, parziale riscatto dei calabresi allo Scida (3-1). Poi, la sfida è proseguita l’anno scorso in A. Al primo turno, Juric, passato al Genoa, batte gli isolani 3-1. Ritorno con Rastelli che chiude 4-1 sui liguri. Domenica, alla Sardegna Arena, va in scena il quinto atto. Il Cagliari, 6 punti alla pari con l’Udinese, ha sei squadre alle spalle. Sau e soci sono reduci da tre ko, due in casa con Sassuolo e Chievo. Il liguri sono penultimi con 2 punti. Di fatto, Juric è quello messo peggio. Anche perché il patron del Cagliari, Tommaso Giulini, non solo ha blindato Rastelli ma gli ha garantito tempo e uomini per procedere col lavoro senza isterismi. Insomma, entrambi assetati di punti. Per un faccia a faccia che si preannuncia durissimo. E con un ex che scalpita: Pavoletti è carico al punto giusto. La punta livornese - in gol nel test con il Budoni (serie D) - deve sbloccarsi in campionato. E al Cagliari servono le sue reti. L’occasione è quella giusta. DAL CAMPO Certezze tattiche in più e condizione psicofisica in crescita: la sosta ha permesso di riannodare al meglio i fili in casa Cagliari. «A rischio? Sempre, anche quando vinco. Un allenatore vive di risultati ma sono sereno, i ragazzi e la società sono con me» dice il tecnico. Intanto, dopo il rientro di Barella e Ionita dagli impegni con Italia e Moldavia, Rastelli ha guidato ieri la seduta che porta al Genoa. Ancora assenti gli Under 21 Miangue e Romagna. E infermeria intasata: lavoro differenziato per Cossu, Cragno, Rafael e Sau. Terapie per Melchiorri, Ceppitelli in gruppo e Faragò ha lavorato in parte con la squadra. La sfida al Genoa, con la Sardegna Arena che va verso il sold out, è spartiacque delicato. © RIPRODUZIONE RISERVATA


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MERCOLEDÌ 11 OTTOBRE 2017 LA GAZZETTA DELLO SPORT


Serie A R La Lega

MERCOLEDÌ 11 OTTOBRE 2017 LA GAZZETTA DELLO SPORT

SerieApiùricca Dirittitvall’estero per371milioni

1Nel triennio 2018-21 ci sarà un aumento del 95%.

Ad aggiudicarsi i diritti a sorpresa l’americana IMG Marco Iaria

MILANO @marcoiaria1

D

a 190 a 371 milioni. È un poderoso balzo in avanti che fa stappare lo cham­ pagne in Lega. È il valore me­ dio annuo dei diritti tv esteri della Serie A per il triennio 2018­21, con una crescita del 95% rispetto al ciclo preceden­ te. Per la prima volta nella sto­ ria della vendita centralizzata la licenza a esportare il cam­ pionato nel mondo non è an­ data a MP&Silva ma a un’agen­ zia concorrente, l’americana IMG. Pur in presenza di un’of­ ferta economicamente più alta da parte dell’attuale broker, l’assemblea dei club ha scelto di cambiare strada. Un segno di discontinuità rispetto alla gestione precedente e una va­ lutazione, del tutto inedita, di altri parametri, non puramen­ te quantitativi. Ieri, infatti, pri­ ma di aprire le buste, sono stati ospitati i manager dei cinque player principali in gara (an­ che Mediapro, Perform e beIN­ Sports) per ascoltare i loro pia­

La vendita dei diritti non comprende Coppa Italia e Supercoppa ANSA

ni industriali per la Serie A. Quello di IMG è stato ritenuto più convincente in termini di condivisione delle scelte, di di­ stribuzione del prodotto e di attività collaterali. «Abbiamo avuto l’impressione ­ racconta un dirigente di club ­ che IMG non fosse qui solo per acquista­ re e rivendere un diritto ma per

accompagnarci nella valoriz­ zazione del nostro campiona­ to». COMPETIZIONE MP&Silva, che nell’asta precedente aveva vinto con un’offerta da 186 mi­ lioni annui (si arrivava a 190 coi 4 milioni per la fornitura del segnale), stavolta si è spin­

ta sino a quota 351 contro i 340 messi sul piatto da IMG. Me­ diapro più staccata a 315 mi­ lioni e poi la variabile beIN­ Sports, che per il solo Medio Oriente, ha offerto 105 milio­ ni; in quel caso, l’esborso di MP&Silva sarebbe sceso a 242 con un incasso combinato di 347. Qualche club ha pure sug­ gerito di scegliere questa ven­ dita mista, proprio per asse­ condare l’interesse arabo. Ma l’offerta onnicomprensiva di IMG ha prevalso. Anche per­ ché gli americani hanno assi­ curato altri 12 milioni per i di­ ritti del betting (operatori di scommesse). INCASSI Come si arriva ai 371 complessivi? Oltre ai 340 mi­ lioni del pacchetto globale e ai 12 del betting, garantiti da IMG, ci sono i 4 milioni di Rai International (che prima veni­ vano venduti da MP&Silva), i 7 milioni di fornitura del segnale e gli 8 per la promozione del campionato. Una novità, que­ st’ultima, fatta inserire dal­ l’advisor Infront. Nel bando, infatti, era presente una clau­ sola con cui si chiedeva agli operatori un 4% extra, per buona parte vincolato agli in­ vestimenti tesi al migliora­ mento del prodotto. Da tutto questo sono escluse la Coppa Italia e la Supercoppa, che nel 2015­18 introitavano 26 milio­ ni annui e che si è deciso di scorporare e vendere successi­ vamente. «Siamo riusciti a sti­ molare la competizione con lo studio dei diversi territori e le trattative private», esultano l’a.d. di Infront Italy Luigi De Siervo e il vice commissario di Lega Paolo Nicoletti, reduci as­ sieme al d.g. Brunelli dalla fruttuosa spedizione di Lon­ dra. Adesso tocca ai diritti do­ mestici, dopo l’asta deserta di giugno. © RIPRODUZIONE RISERVATA

fLA SITUAZIONE IN EUROPA

Il nuovo accordo è un successo Ma Liga e Premier ancora lontane

L

a giornata di ieri deve segnare l’inizio di una nuova fase in Lega. Ne sono consapevoli molti club, non solo le big. E non è un caso se la scelta di rottura (da MP&Silva a IMG), che pure comportava una rinun­ cia di una decina di milioni a stagione, sia stata alla fine condivisa da 18 club. Le nuove procedure di vendita, con i pacchetti differenziati per territori e le trattative private, hanno stimolato la concorrenza facendo quasi raddoppiare l’incasso. Ma è altrettanto vero che i 371 milioni suggellati ieri dalla Serie A scolorano rispetto al valore dei diritti tv interna­ zionali delle leghe concor­ renti, che già sono proiettate verso nuove aste: se la Pre­ mier (1,3 miliardi) fa perno su 25 anni di consolidato format globale, la Liga (636 milioni) ha dimostrato in queste ultime stagioni di sa­ per crescere collettivamente presentandosi in giro per il mondo con un presidente­ manager come Tebas. Sì, la Bundesliga (240) è dietro di noi ma lo è sempre stata nel­ lo sfruttamento estero dei diritti tv. Insomma, è giusto

DIRITTI TV INTERNAZIONALI SERIE A

IMG

le cifre in milioni sono relative solo al campionato, Coppa Italia e Supercoppa vendute a parte

LE ALTRE LEGHE PREMIER LEAGUE

LIGA

LIGUE

BUNDESLIGA

371 MP&SILVA

MP&SILVA MP&SILVA

91

117

2010-12 2012-15 valori medi annui in milioni del ciclo di vendita

190 (Inclusi fornitura segnale, betting e Rai)

(340 milioni campionato IMG, 12 milioni betting IMG, 4 Rai, 7 fornitura segnale, 8 promozione prodotto)

2015-18

1.300

636 240 32

2018-21

2016-19

2016-19

2017-21

15

fino al 2017-18

80 2018-24

La Liga vale 636 milioni LAPRESSE

celebrare il raddoppio ma non ci si può accontentare perché la competizione europea è sem­ pre più agguerrita e le altre so­ no cresciute a velocità netta­ mente superiore. Lo pensano le grandi, sensibili alle sfide ex­ tra­confine, ma anche le me­ dio­piccole più illuminate. NODO STATUTO È per questo che in molte avevano condiviso la bozza di statuto suggerita dal commissario Tavecchio per una Lega finalmente affrancata da­ gli umori dei patron, dotata di un amministratore delegato con ampie deleghe, con un con­ siglio puntellato da tre figure indipendenti e pronto a recupe­ rare la sua centralità a discapito dell’assemblea. Peccato che dalla prossima riunione di lu­ nedì, convocata proprio per ap­ provare il nuovo statuto, rischi di arrivare l’ennesima fumata nera. E invece bisogna fare in fretta. Dotarsi di un regolamen­ to snello e funzionale e proce­ dere con le nomine. Perché il business globale del calcio non aspetta e c’è da mettersi al lavo­ ro per migliorare davvero il prodotto Serie A. È chiaro che gli stadi sono quelli che sono e che Messi e Ronaldo giocano altrove ma se non si svolta con strategie innovative e spirito ri­ formatore si resterà sempre in­ dietro. Intanto la Lega sarà chiamata a utilizzare nel mi­ glior modo possibile quegli 8 milioni dei diritti internaziona­ li vincolati agli investimenti per lo sviluppo, magari aprendo uf­ fici all’estero. Ma poi si dovrà agire in più direzioni, sul piano commerciale e politico. Solo così il valore della Serie A potrà decollare, anche agli occhi dei tifosi. m. iar.

LA POLEMICA

Marottasoddisfatto.DeLaurentiis:«Cifremortificanti» 1Il presidente del Napoli attacca tutti

«La Figc non va contro Infront: c’è Renzi...» L’a.d. De Siervo frena: «Si sa come è fatto» Filippo Conticello

N

ell’applauso che ha ac­ compagnato la delibera votata ieri da 18 club di A non c’erano le mani di Aure­ lio De Laurentiis. Anzi, il presi­ dente del Napoli ha definito «ri­ dicolo» il ricavo complessivo di 371 milioni a stagione per i di­ ritti tv internazionali del cam­ pionato 2018­21. «Non inc... ma deluso», ha lasciato l’assem­ blea prima del voto, doman­

dandosi perché non si sia attesa la nomina del nuovo a.d. della Lega. E perché siano state ac­ cettate offerte da lui considera­ te «a dir poco mortificanti» e che prospetterebbero «il bara­ tro» per il calcio italiano. Con­ tro Infront, poi, le altre borda­ te: «Cura anche gli interessi della Figc, che non andrà mai contro Infront. De Siervo a ca­ po di Infront l’ha messo Renzi, non credo che il ministro Lotti sarebbe mai andato contro In­ front, essendo uomo di Renzi.

C’è tutto questo ingranaggio che fa faticare il calcio italia­ no». Il presidente della Figc Carlo Tavecchio ha tagliato cor­ to («Queste dichiarazioni si commentano da sole») e ha sot­ tolineato la partecipazione di «tutte le componenti delle so­ cietà». Sorpreso, invece, lo stes­ so a.d. di Infront, De Siervo: al­ l’inizio aveva ipotizzato una querela, poi ha evitato lo scon­ tro frontale con De Laurentiis. «Si sa come è fatto, spesso si fa prendere dall’euforia e parla ol­ tre le righe», le sue parole. QUALITÀ E QUANTITÀ Tra i pro­ tagonisti della giornata, in tanti si sono invece detti soddisfatti dell’ok all’offerta di Img. Sia il

IL VALORE DEL CALCIO ITALIANO ADESSO È RADDOPPIATO CARLO TAVECCHIO PRESIDENTE DELLA FIGC

Milan che la Juve hanno chiari­ to quanto nella valutazione ab­ bia pesato più il piano indu­ striale rispetto alla cifra offerta. «È stato preferito l’elemento qualitativo rispetto a quello quantitativo», hanno detto qua­ si in sincro Marco Fassone e Beppe Marotta. «È stata fatta una scelta ponderata, ora l’obiettivo è valorizzare un brand che di per sé è molto for­ te e ha perso un po’ di smalto negli ultimi tempi», ha aggiun­ to l’a.d. bianconero. «In passato abbiamo sempre preso la deci­ sione in base al miglior offeren­ te senza badare ai progetti, og­ gi invece c’è stato un dibattito che magari all’inizio non ci ha trovato tutti d’accordo, ma si è

arrivati poi alla decisione giu­ sta», l’aggiunta del collega ros­ sonero. In mezzo, la soddisfa­ zione Figc: «È stata un’impor­ tante assemblea, che ha deline­ ato il valore del calcio italiano, con un raddoppio», ha conclu­ so il presidente Tavecchio. TO QUA© RIPRODUZIONE RISERVATA

Ventottesimo anniversario della morte della signora

Erminia Cremonesi Moratti

Mamma carissima, i tuoi figli, i tuoi nipoti, la tua grande famiglia, tutta, ti ricorda con infinito amore.- Sei sempre con noi.- La Santa Messa in suffragio verrà celebrata alle ore 19 di oggi nella Basilica di San Carlo al Corso. - Milano, 11 ottobre 2017. Massimo ed Emidia Vitali ricordano, con immutato affetto

Erminia Moratti

e l’amatissimo marito, Angelo. - Milano, 11 ottobre 2017.


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Nazionale R La rincorsa al Mondiale

LE OPZIONI IN VISTA DEGLI SPAREGGI

CON IL 3-5-2 3-5-2

BONUCCI

VERRATTI

Due le opzioni tattiche per Ventura per i playoff di novembre: il 3-5-2 che tanto piace ai senatori azzurri oppure il 4-3-3 che molti giocatori conoscono ma che il c.t. non ha mai praticato

FLORENZI

CON IL 4-3-3 4-3-3

BUFFON

BARZAGLI

MERCOLEDÌ 11 OTTOBRE 2017 LA GAZZETTA DELLO SPORT

CHIELLINI

Gian Piero Ventura, 69 anni

Le possibili novità utili

GETTY IMAGES

BUFFON

ZAPPACOSTA BONUCCI

CHIELLINI SPINAZZOLA

VERRATTI

DE ROSSI

PAROLO (PELLEGRINI)

CANDREVA

IMMOBILE

INSIGNE

PAROLO SPINAZZOLA

DE ROSSI

IMMOBILE

EDER

perso conoscenze e autostima, tutto si è incartato. L’altra sera a Scutari si è visto qualcosa di me­ INVIATO A SCUTARI (ALBANIA) glio rispetto all’orrido 1­1 di sa­ utti insieme per il bene bato a Torino contro la Macedo­ della Nazionale. Mettiamo nia. Flebili miglioramenti, però. da parte divisioni e pole­ L’Italia ha creato poco, conside­ miche, concentriamoci sui rato che davanti c’era un’Alba­ playoff di novembre. La priorità nia devitalizzata dalla partenza assoluta è la qualificazione al di Gianni De Biasi e alla ricerca Mondiale, non andare in Russia della quadra col nuovo c.t. Chri­ stian Panucci. Il sarebbe una cata­ problema princi­ strofe, anzi l’apo­ pale riguarda il calisse, per usare NUOVE FORZE sistema di gioco. la parola scelta In vista dei playoff Gian Piero Ven­ dal presidente fe­ tura ha ripropo­ derale Carlo Ta­ servono anche sto il 4­2­4 della vecchio. Ci rimet­ forze fresche: disfatta madrile­ teremmo tutti Florenzi in pole na, assetto rispet­ qualcosa, per cui tabile a patto di forza Italia, sen­ In difesa farebbe saperlo interpre­ za sottintesi poli­ comodo Caldara, tare. L’Italia lo ha tici. Chiesa e Pellegrini «recitato» male. Si allargava a di­ DIFFICOLTÀ La interessanti smisura, anziché squadra ha vinto in Albania e si è guadagnata la fare densità nella zona centrale certezza di essere testa di serie per proteggere al meglio l’imbu­ al sorteggio. Il successo di Scu­ to davanti alla nostra area. Una tari, però, non ha spazzato via volta di più è emersa una chiara dubbi e perplessità sugli azzurri inferiorità numerica a centro­ smarriti. La batosta di inizio set­ campo, con Parolo e Gagliardini tembre a Madrid contro la Spa­ in situazioni di due contro tre gna continua fare il suo sporco come nel 3­4­3 contro i macedo­ lavoro. Al Bernabeu abbiamo ni.

T

FORZE FRESCHE La verità è una: non possiamo permetterci un centrocampo a due, abbiamo bi­ sogno di ritornare a una media­ na a tre. A novembre dovrebbe­ ro rientrare De Rossi e Verratti e non possiamo esporli alla figu­ raccia come a Madrid, dove i due centrocampisti sono stati ri­ dicolizzati da Iniesta e soci. De Rossi regista, Verratti interno con libertà di inserimento sulla trequarti e un altro intermedio a scelta: Parolo, Gagliardini o Pel­ legrini, le opzioni non manca­ no. Centrocampo a tre uguale cambiamento di sistema: Ven­ tura avrà la forza di congelare il 4­2­4 che tanti danni ha procu­ rato? Le soluzioni sono due. Il ritorno al 3­5­2 che piace tanto ai «senatori» oppure il 4­3­3. Nel primo caso, si sacrifichereb­ be Insigne; nel secondo biso­ gnerebbe puntare sul centra­ vanti unico: Belotti non rientre­ rà per novembre e il problema sarebbe relativo, Immobile pri­ ma punta e via. Il 3­5­2 sembra la scelta più sicura, ma se venis­ se ripristinato molti pensereb­ bero che la vecchia guardia az­ zurra si è imposta sul c.t. Il 4­3­3 non è mai stato frequentato da Ventura, però nel gruppo ci so­

● PELLEGRINI

La duttilità del giallorosso, che ha saltato l’ultimo anno per infortunio, sarà preziosa

In ascesa con Di Francesco, potrebbe completare il centrocampo con tre uomini

● CHIESA

● CALDARA ATALANTA

ROMA

Italia da cambiare Basta con il 4-2-4: in mezzo servirà un uomo in più Sebastiano Vernazza

● FLORENZI

FIORENTINA

Giovane ma in rampa di lancio, già 2 gol in 6 partite stagionali: darebbe freschezza

L’INDISCREZIONE

Il «sequel» di Conte: inglesi convinti Sul Daily Express

● La «back page» del Daily Express di ieri è decisa: Conte tornerà c.t. azzurro a fine stagione, salutando il Chelsea

no diversi giocatori che lo cono­ scono, per cui l’ostacolo non pa­ re insormontabile. L’importante è che si esca dal vicolo cieco del 4­2­4. La tattica conta, gli inter­ preti di più. Questa Nazionale anemica ha bisogno di forze fre­ sche. A novembre Florenzi po­ trebbe ritornare nel giro azzur­ ro: il romanista è un universale, capace di occupare più ruoli. Tra i giovani sotto osservazione Chiesa della Fiorentina e Calda­ ra dell’Atalanta. In rampa di lancio il romanista Pellegrini, sempre più convincente nella sua escalation di nuovo possibi­ le Tardelli. FEDERAZIONE Nella vigilia di Scutari, Tavecchio ha espresso pieno appoggio al c.t. Ieri è sta­ to il direttore generale Michele Uva a spendersi per Ventura: «La sua posizione non è stata

1Il d.g. Uva difende Ventura:

«Mai messo in discussione, oggi sarebbe deleterio farlo». Ma dissente sul calcio italiano

ROMA

Conosce la difesa a tre, con il Gasp sembra aver già raggiunto una maturità da Nazionale

mai in discussione – ha detto su Radio 24 a “Tutti Convocati” –. Non c’è nessun problema. Sia­ mo un popolo di commissari tecnici, ognuno di noi ha le sue convocazioni e il suo schema, ma la Federazione ha intrapreso un percorso di cui è soddisfatta. Ovviamente ci sono cose da ta­ rare, da migliorare. A Scutari si è visto già il primo risultato nel­ l’approccio e nell’atteggiamen­ to. Non ci passa per la testa nes­ sun tipo di messa in discussione del c.t., in questo momento sa­ rebbe deleterio. Non c’è spacca­ tura fra gruppo e allenatore. Mi dispiace che sia una sensazione esterna, dall’interno non vedo questa cosa». Uva non condivi­ de però il pessimismo di Ventu­ ra sulla povertà tecnica del cal­ cio italiano: «Non vado sulle pa­ role del c.t., non mi permetto: se per lui il calcio italiano è pove­ ro, rispetto il suo punto di vi­ sta». Un filo di gelo, stemperato dall’appello all’unità nazionale: «Da qui ai playoff manca un me­ se ed è un mese in cui l’Italia co­ me nazione deve seguire un per­ corso: dobbiamo stare tutti uni­ ti e compatti». Viva l’Italia: o Russia o morte (si scherza). © RIPRODUZIONE RISERVATA

UNDER 21

Azzurrini in festa: poker al Marocco

1Facile amichevole

IL MIGLIORE

per il gruppo di Di Biagio: in gol Parigini, Cutrone Bonazzoli e Vido

INVIATO A FERRARA

U

na festa per tutti a Ferra­ ra. Per l’Under 21, anco­ ra una volta travolgente dopo il 6­2 in Ungheria di gio­ vedì scorso. Per il Marocco, ac­ compagnato da tanti sostenito­ ri che hanno tifato fino alla fi­ ne, malgrado la sconfitta anche troppo rotonda (4­0). Per la cit­ tà, che ha abbracciato il ritorno della Nazionale portando set­ temila spettatori al Mazza. E soprattutto per Gigi Di Biagio. La sua squadra sembra crescere – e tanto – gara dopo gara, tra­ scinata dai solisti come Cutro­ ne (ancora una volta a segno, e fanno 4 gol in 4 gare con l’U21)

Federico Bonazzoli, 20 anni, festeggia con Murgia il 3-0 LAPRESSE

e dalla forza del centrocampo di «scorta» formato da Murgia e Locatelli, bravissimi a dettare i tempi in entrambe le fasi di gioco e nel proporsi anche al ti­ ro. La prodezza di Parigini (de­ stro a giro all’incrocio per l’1­0, su sponda del solito Cutrone) e il guizzo sotto porta di Bonaz­ zoli (3­0) sono le risposte mi­ gliori che il c.t. potesse avere da questa sfida, insieme all’ottima prova del portiere Audero, de­ cisivo in avvio su El Kaouakibi e in coda al match su Bellamari.

«Abbiamo tenuto bene campo e ritmo – ha detto il c.t. –, cercan­ do e trovando quello che aveva­ mo provato in questi giorni, e sono soddisfatto soprattutto di questo». A DESTRA SI VOLA Senza Man­ dragora e Barella, leader in mezzo di questa squadra, l’Ita­ lia sbaglia poco o nulla, prefe­ rendo appoggiarsi alla forza e al dinamismo della catena di destra Calabria­Chiesa per co­ struire, almeno in avvio. E

6

● CUTRONE L’Under parte sempre 1-0: 4 gol in 4 gare, più l’assist per Parigini

● MANCINI Attento e ordinato, gli basta poco per annullare En-Nesyri

quando la difesa si è distratta sul primo corner, ci ha pensato Audero a salvare con un doppio riflesso sottomisura. Ottima l’intesa e la divisione dello spa­ zio offensivo della coppia Cu­ trone­Favilli, bravi anche a sa­ crificarsi nella fase di non pos­ sesso.

scere l’autostima e la credibili­ tà di questo gruppo. Certo, Eu­ ro 2019 è lontanissimo, però se queste sono le premesse non sembra utopia poter puntare al massimo nell’Europeo di casa, dove l’obiettivo minimo sarà qualificarsi per l’Olimpiade di Tokyo 2020. Ma porre limiti oggi a questo gruppo potrebbe essere un errore. Ci sono quali­ tà, personalità e individualità. Elementi imprescindibili per pensare in grande.

FIDUCIA Due reti nel primo tempo e due nella ripresa, ma soprattutto prima gara senza subire gol in questo biennio. Tutti elementi che fanno cre­

4

MAROCCO

0

PRIMO TEMPO 2-0 MARCATORI Parigini al 25’, Cutrone al 38’ p.t.; Bonazzoli al 20’, Vido al 48’ s.t.

IL VOTO PIÙ BASSO

7

Vincenzo D’Angelo

ITALIA

© RIPRODUZIONE RISERVATA

ITALIA (4-4-2) Audero 7; Calabria 6,5 (dal 31’ s.t. Adjapong s.v.), Mancini 6, Romagna 6,5 (dal 31’ s.t. Capradossi s.v.), Pezzella 6,5; Chiesa 6,5 (dal 16’ s.t. Orsolini 6), Murgia 7 (dal 37’ s.t. Valzania s.v.), Locatelli 6,5 (dal 31’ s.t. Pessina s.v.), Parigini 7 (dal 16’ s.t. Depaoli 6,5); Favilli 6,5 (dal 37’ s.t. Vido 6,5), Cutrone 7 (dal 16’ s.t. Bonazzoli 7). PANCHINA Scuffet, Varnier. ALLENATORE Di Biagio 7. MAROCCO (4-4-1-1) Benabid 5,5; El Kaouakibi 5,5 (dal 1’ s.t. Boussefiane 5,5), Dari 5,5, Hammouti 5, Khammas 5; Mazraoui 5,5 (dal 37’ s.t. Belammari 6), Bach 6, Benktib 6 (dal 16’ s.t. Fadiz 6), Bassi 5 (dal 16’ s.t. Nassik 6); Kiyine 6,5 (dal 32’ s.t. El Wardi s.v.); En-Nesyri 5,5. PANCHINA Agdai, Sioudi, Bari, Jabroun, El Morabit, Nouader, Hannouri. ALLENATORE Wotte 6. ARBITRO Lardot (Bel) 5,5. AMMONITI Bassi (M), Dari (M) e Valzania (I) per gioco scorretto; Parigini (I) per c.n.r. NOTE Spettatori 7.000 circa. Tiri in porta 8-5. Tiri fuori 12-9. In fuorigioco 4-1. Angoli 7-4. Recuperi: p.t. 0’, s.t. 4’.


Nazionale R La rincorsa al Mondiale

MERCOLEDÌ 11 OTTOBRE 2017 LA GAZZETTA DELLO SPORT

LA SEDE

LE OTTO SQUADRE NELL’URNA

Milano o Palermo stadi «caldi» per lo spareggio

EUROPA: LA SITUAZIONE DEFINITIVA LA CLASSIFICA DELLE SECONDE P

G

DG

LE FASCE DEL SORTEGGIO PRIMA FASCIA

1

Svizzera

21

8

+12

2

ITALIA

17

8

+4

3

Danimarca

14

8

+7

4

Croazia

14

8

+4

5

Svezia

13

8

+9

6

N. Irlanda

13

8

+4

Svezia

7

Grecia

13

8

+4

N. Irlanda

8

Irlanda

13

8

+2

Grecia

9

Slovacchia

12

8

+5

Irlanda

Svizzera ITALIA

1La decisione dipenderà anche

Danimarca

dall’avversaria: San Siro favorito

Croazia SECONDA FASCIA

Andrea Elefante

INVIATO A SCUTARI

M

GRADO DI DIFFICOLTÀ: 2 STELLETTE BASSO, 3 STELLETTE MEDIO / GDS

Il gol di Antonio Candreva, 30 anni, all’Albania che è valso il successo REUTERS

LaprimafasciaaiutaVentura IrlandaeSveziadaevitare

1Martedì il sorteggio playoff:

nell’urna anche le meno temibili Irlanda del Nord e Grecia Fabio Licari

INVIATO A SCUTARI (ALBANIA)

P

robabilmente meglio la Nord Irlanda, ma anche Grecia, Svezia e Irlanda non sono superiori all’Italia. Arriviamo da teste di serie al sorteggio dei playoff di martedì e non possiamo fallire: perdere il Mondiale contro nazionali non di primissima fascia sarebbe, questa sì, un’apocalisse sportiva. L’Italia vera, con la sua cifra tecnica standard, può staccare il biglietto per Russia 2018. A patto di ricordarsi che queste qualificazioni sono state molto più equilibrate del previsto: quindi non ci sono sfide scontate. PRIMA FASCIA Sembra che il ranking Fifa rifletta il valore delle nazionali: Svizzera, Italia e Croazia sono in teoria le più

forti tra le otto «migliori seconde» (alla fine è rimasta fuori la Slovacchia di Hamsik). La Danimarca era in bilico tra le due fasce: ma la Francia (battendo la Bielorussia) e l’Olanda (che ha avuto un ultimo sussulto d’orgoglio contro la Svezia) l’hanno «confermata» tra le teste di serie. Martedì 17 a Zurigo queste quattro squadre saranno accoppiate alle quattro di seconda fascia, in sfide di andata e ritorno: da sorteggiare anche chi giocherà in casa la prima (particolare non di poco conto). Poi, tra il 9 e il 14 novembre, i playoff. COINCIDENZA NORD IRLANDA Chi scegliere? Non ci sono grandissime differenze tra le quattro rivali potenziali, ma una coincidenza è impressionante: nell’ultimo – l’unico – Mondiale al quale l’Italia non si è qualificata sul campo, Svezia

’58, la strada fu sbarrata proprio dalla Nord Irlanda in un doppio spareggio. Ritrovare i britannici sessant’anni dopo esatti sarebbe inquietante. La squadra di Michael O’Neill era anche a Euro 2016, ripescata agli ottavi, in totale tre sconfitte e un successo (con l’Ucraina). Seconda nel gruppo dietro alla Germania, ha approfittato del crollo parallelo di Norvegia e Repubblica Ceca. Forse è la più debole delle quattro. TANTI «ITALIANI» Un po’ più complicata sembra la Grecia che non segna tanto ma neanche subisce: tante vecchie e nuove conoscenze (Manolas, Tachtsidis, Papastathopulos, Torosidis) e sempre Mitroglou centravanti, il tutto gestito dal tedesco Skibbe. Ha lottato alla pari con la Bosnia, superandola nel finale. I greci hanno più carattere ma meno fisico della Svezia, tutto sommato più solida e scomoda, nel suo (nei tempi) immutabile 4-4-2 senza più Ibrahimovic: una perdita non di poco conto. All’Euro francese, al di là dell’1-0 per gli azzurri, la differenza s’è vista, e anche l’Olanda ha dimostra-

fIRLANDA

fGRECIA Allenatore Skibbe

4-2-3-1

to che, aggrediti, gli scandinavi fanno fatica. Da non sottovalutare, infine, l’Irlanda del bravissimo Martin O’Neill: all’ultimo Europeo ci ha sconfitto, ma era l’Italia B perché gli azzurri erano già qualificati. Hendrick è un bel centrocampista, il successo in Galles ha spiegato che le imprese non sono impossibili, dopo Trapattoni ha assorbito un po’ di geni italiani. E comunque a Dublino, come a Belfast, fare risultato pieno è durissima.

Sotto, Carlo Tavecchio, 74 anni, presidente della Figc GETTY IMAGES

4-2-3-1

ilano favorita, Palermo prima alternativa. La scelta della sede per la gara in casa del playoff di novembre è ristretta al Meazza e al Barbera. All’Allianz Stadium di Torino la Nazionale ha giocato da poco; Udine e Genova, non solo per le capienze inferiori, non convincono. Ora la decisione finale dipenderà dall’estrazione del 17 ottobre quando sapremo anche se si giocherà la prima gara in casa o in trasferta, sempre in base a sorteggio - e dunque dalla rivale. La sede verrà annunciata probabilmente già il giorno dopo, il 18: una preanalisi è già stata fatta e verrà conclusa in questi giorni, per avere le idee chiare subito dopo il responso di Zurigo. INIZIATIVE Le valutazioni sono semplici: Svezia e Irlanda, nazionali che possono muovere fino a 8-10mila tifosi, farebbero propendere per San Siro, dove l’Italia ha pareggiato le ultime tre gare (a Milano 56 totali, 37 vittorie, 17 pareggi e 2 sconfitte che risalgono al 1911 e 1925). Ai sostenitori avversari sarebbe riservato il terzo anello, e lo stadio dovrebbe essere sufficientemente caldo: obiettivo 5560mila spettatori, il quasi pienone che servirebbe. E che sarà incentivato da iniziative mirate e prezzi di favore. Il playoff non è l’occasione per puntare all’incasso: l’obiettivo (anche) economico è anzitutto il Mondiale. MILANELLO E PINETINA A proposito di calore, Palermo non ha mai tradito la Nazionale: al Barbera l’Italia ha vinto le ultime sei gare di fila (14 totali, con 12 successi, un pareggio e una sconfitta) e la squadra di Ventura avrebbe la certezza di un sold out da trentamila. Opzione che verrà considerata se il sorteggio dovesse assegnarci Irlanda del Nord o Grecia: squadre da un seguito stimabile in 3-4 mila tifosi, che dunque non comprometterebbero l’idea di uno stadio tutto azzurro. Ma anche se ci dovessero toccare queste avversarie, Milano resterebbe in corsa. E pure la possibilità di preparare una gara così delicata in un centro sportivo di livello come Milanello o la Pinetina avrebbe il suo peso, seppur non decisivo. Ma a quel punto dipenderà anche dal sorteggio casa-fuori: la «residenza» della Nazionale resta Coverciano, ma sapere di poter trovare a Milano le condizioni ottimali per lavorare sarebbe considerato un valore aggiunto.

RANKING VERSO LA RUSSIA L’Italia è testa di serie agli spareggi grazie al ranking Fifa: dopo questo turno – dipende dalle qualificazioni americane giocate nella notte – saremo tra il quattordicesimo e il sedicesimo posto. Comunque meglio del diciassettesimo di settembre. E quindi, in caso di qualificazione, nelle urne di Russia 2018 saremo inseriti in seconda fascia. Col rischio di trovare Brasile, Germania o Spagna dalla prima. Ci pensiamo dopo: un problema per volta.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

© RIPRODUZIONE RISERVATA

fSVEZIA

fNORD IRLANDA

Allenatore Ma. O’Neill

KARNEZIS TOROSIDIS

Allenatore Mi. O’Neill

RANDOLPH

4-1-4-1

Allenatore Andersson

MCGOVERN

4-4-2

OLSEN

TZAVELLAS

PAPASTATHOPOULOS MANOLAS ZECA

CHRISTIE

TZIOLIS

CLARK

DUFFY

ARTER

WARD

MCLAUGHLIN MCAULEY

MEYLER

J. EVANS

BRUNT

LUSTIG

FORTOUNIS

STAFYLIDIS

MITROGLOU

BRADY

HENDRICK

LINDELOF GRANQVIST AUGUSTINSSON

C. EVANS CLAESSON

MANTALOS

17

MCCLEAN

LONG

MAGENNIS

DAVIS

NORWOOD

JOHANSSON

LARSSON

FORSBERG

DALLAS

LAFFERTY

BERG

TOIVONEN

Difesa solida con Manolas Mitroglou è la minaccia

Ha battuto Conte all’Europeo Fatale agli azzurri nel 1958 Senza Ibra si può vivere ma l’età media è sempre alta C’è Lafferty, ex Palermo Cresce il talento di Forsberg

● (iandi) La Grecia coi tedeschi in panchina ha ottime tradizioni. Con Rehhagel ha vinto l’Europeo 2004 e si è qualificata al Mondiale 2010. Col c.t. Michael Skibbe, 52 anni, ad Atene da 2 anni, ex Dortmund e Leverkusen, ha la chance per poter andare in Russia. Squadra solida, ha perso solo in casa col Belgio e ne ha vinte 5 nel girone. Ottava difesa delle 55 europee, è partita forte nelle qualificazioni con 3 successi, poi la vittoria a Cipro e il suicidio bosniaco col Belgio l’hanno catapultata al 2° posto. In difesa ci sono il bolognese Torosidis, l’esperto Papastathopoulos (Borussia) e il romanista Manolas; al centro il perno è Fortounis dell’Olympiacos.

● (iandi) Quelli di Dublino hanno già fatto un miracolo ad entrare nei playoff. Il successo per 10 (McClean) a Cardiff lunedì scorso ha permesso infatti di scavalcare il Galles, più quotato. Il team del c.t. nord-irlandese Martin O’Neill ha già battuto l’Italia di Conte a Euro 2016, anche se gli azzurri allora erano già qualificati agli ottavi. Anche l’Irlanda, come la Grecia, verso Russia 2018 ha perso solo una partita e in casa (contro la Serbia). Con Austria e Galles, le rivali, però ha fatto 4 punti a testa. Come ad Atene pure qui solo 6 gol subiti, l’Irlanda ha un’età media alta (quasi 29 anni) e tutto gira intorno ai due del Burnley al centro, Brady ed Hendrick. Buono Shane Long, centravanti classico britannico, del Southampton.

LA STELLA È davanti il top greco. Kostas Mitroglou, 29 anni, cresciuto in Germania, 6 reti nelle qualificazioni, delle quali 3 decisive. Adesso è al Marsiglia, ex Benfica, con 35 centri nelle ultime due Liga. Un toro, difficile da fermare in corsa.

LA STELLA L’autore del gol-speranza al Galles, James McClean, 28 anni, del Wba, ala sinistra con 4 reti nelle qualificazioni. Da non sottovalutare.

● (iandi) Un altro O’Neill al potere, il c.t. Michael, in carica dal dicembre del 2011. Ha portato per la prima volta nella storia i Green & White agli Europei, Francia 2016 (k.o. negli ottavi contro il Galles). Ai Mondiali non vanno dal 1986, ma furono loro nel 1958 che ci eliminarono verso il Mondiale svedese. Nel gruppo dominato dalla Germania, l’Irlanda del Nord si è assicurata il 2° posto con 2 turni d’anticipo, spazzando via la Repubblica Ceca e la Norvegia. I titolari giocano tutti in Inghilterra, tranne Lafferty; capitano e leader è Steven Davis del Southampton, dietro guida l’ex United Jonny Evans, ora al Wba. LA STELLA L’ex Palermo (11 gol in Serie B nel 201314) Lafferty, ora agli Heart in Scozia, vice bomber di sempre nella storia di Belfast, ha firmato 3 centri nel gruppo, anche se è partito titolare solo 4 volte. Ma in Championship, a Norwich e Birmingham, gli ultimi anni ha fallito.

● (adaglio) Al termine dell’Europeo, quando Ibrahimovic annunciò l’addio alla nazionale, in molti pensarono che la Svezia sarebbe sprofondata nella mediocrità. Non è andata così: la squadra del 55enne Janne Andersson ha lasciato dietro l’Olanda e si è piazzata alle spalle della Francia, battuta in casa. L’addio di Ibra ha reso la manovra meno prevedibile e responsabilizzato giocatori come Forsberg – ora vero leader della squadra – e Berg. Nonostante il buon rendimento, la nazionale gialloblù resta vulnerabile. In difesa, in attesa della consacrazione di Lindelöf, il punto di riferimento è ancora l’ex genoano Granqvist, che da Ibra ha ereditato la fascia di capitano. LA STELLA Emil Forsberg è cresciuto insieme con l’ascesa del Lipsia: in una squadra che non concede molto alla fantasia c’è comunque lui, 19 assist l’anno scorso in Bundesliga.


18

Qualificazioni mondiali R gruppo B

PORTOGALLO

2

SVIZZERA

0

MERCOLEDÌ 11 OTTOBRE 2017 LA GAZZETTA DELLO SPORT

LE ALTRE PARTITE

L’Olanda vince, la Svezia passa Bene la Grecia

PRIMO TEMPO 1-0 MARCATORI Djourou autogol al 41’ p.t.; André Silva al 12’ s.t. PORTOGALLO (4-4-2) Rui Patrício; Cédric Soares, Pepe, José Fonte, Eliseu (dal 23’ s.t. Vitorino); Bernardo Silva, William Carvalho, Moutinho, Joao Mario (dal 46’ s.t. Pereira); André Silva (dal 30’ s.t. Andre Gomes), Cristiano Ronaldo. PANCHINA Lopes, Beto, Bruno Alves, Semedo, Renato Sanches, Eder, Gelson Martins, Guedes. ALLENATORE Fernando Santos AMMONITI Eliseu per gioco scorretto SVIZZERA (4-1-2) Sommer; Lichtsteiner, Schär, Djourou, Rodríguez; Freuler (dal 1’ s.t. Zakaria), Xhaka, Dzemaili (dal 21’ s.t. Zuber); Shaqiri; Seferovic, Mehmedi (dal 21’ s.t. Embolo). PANCHINA Hitz, Mvogo, Moubandje, Elvedi, Lang, Akanji, Frei, Gavranovic, Derdiyok. ALLENATORE Petkovic AMMONITI Freuler per comportamento non regolamentare, Zakaria per gioco scorretto ARBITRO Çakir (Turchia) NOTE spettatori 60.000 circa Tiri in porta 4-1, tiri fuori 2-2, angoli 4-3, fuorigioco 2-0 Recuperi 1‘ p.t. e 3‘ s.t.

1Non basta la

doppietta di Robben. Ellenici ai playoff, poker contro Gibilterra

Roberto Bordi

S

vezia e Grecia ai playoff, eliminazione (con inutile vittoria finale) per Olanda e Bosnia. Questi i verdetti usciti dalle altre partite di qualificazione ai Mondiali giocate ieri. Il gol di André Silva che ha blindato la qualificazione del Portogallo. Sopra Madonna in tribuna a Lisbona con accanto il figlio adottato David Banda (a sinistra) che gioca nelle giovanili del Benfica e il compagno

Madonna che Portogallo: in Russia con gli «italiani»

1IlusitanischiantanolaSvizzeraevolanoalMondiale:JoaoMario

provocailprimogol,bisdiAndréSilva.Tuttosottogliocchidellapopstar ristiano Ronaldo il Mondiale non se lo perde. Per lui sarà il quarto, e probabilmente l’ultimo visto che nel 2022 avrà 37 anni. Il Portogallo doveva battere la Svizzera per affiancarla in testa al girone guadagnando l’accesso diretto a Russia 2018 grazie alla miglior differenza reti, e ha vinto 2-0.

aperto una partita fin li soporifera dando coraggio al Portogallo. Nel settembre 2016 la Svizzera nell’apertura delle qualificazioni Mondiali aveva sorpreso i freschi campioni d’Europa battendoli 2-0 a Zurigo. Non c’era Ronaldo. Col rientro del madridista per il Portogallo 9 vittorie su 9. L’ultima, decisiva per la rimonta, ieri sera. La squadra di Fernando Santos è parsa contratta e preoccupata ma ha ottenuto ciò che voleva.

9 VITTORIE DI FILA Sinceramente facciamo fatica a capire come questa Svizzera sia potuta arrivare all’ultima giornata in testa al gruppo e con due risultati a disposizione per andare al Mondiale senza fare i playoff. Una squadra con poco talento e meno idee, sterile in fase offensiva e sciagurata in quella difensiva dove regna il calamitoso Djourou autore ieri dell’autogol che al tramonto del primo tempo ha

MADONNA E SBADIGLI In tribuna Rui Costa e Fernando Couto, mamma, sorella, fidanzata e figlio di Ronaldo, gli allenatori di Benfica, Porto e Sporting e persino Madonna col figlio, canterano del Benfica. Lady Ciccone chiedeva spiegazioni al compagno seduto accanto, Rui Costa si mangiava le unghie per il nervosismo, i neutrali sbadigliavano di brutto. Il primo tempo si è chiuso con un solo tiro

Filippo Maria Ricci @filippomricci

C

scoccato verso le due porte, calcolando tutto, fuori o tra i pali. Un bel sinistro di Bernardo Silva parato da Sommer, occasione generata dall’improvviso e ingenuo congelamento dell’intera difesa svizzera impegnata nel mostrare la propria indignazione all’arbitro per un tuffo di Ronaldo al limite dell’area con la palla in gioco. Al 41’ un pallone buttato via senza costrutto alcuno dalla difesa svizzera è finito all’ex laziale Eliseu che l’ha centrato bene, Sommer è uscito male e ha fatto sbattere la palla su Djourou pressato da Joao Mario per il vantaggio del Portogallo. ANDRÉ SILVA GOL Che si è trovato davanti senza aver combinato nulla: cross sbagliati di Cedric, Ronaldo mangiato dall’ansia, il talento di Moutinho, Bernardo Silva e Joao Mario desaparecido, André Silva che si è fatto vedere solo per un brutto fallo su Djorou.

La Svizzera si accontentava ma il pasticcio del centrale nato ad Abidjan ha rovinato i piani di Petkovic. Che ha provato a correggere con Zakaria al posto di Freuler ma è stato abbattuto dall’unica grande azione portoghese della serata, palla che circola rapida, precisa dalla sinistra alla destra e arriva ad André Silva che pur litigando con la sfera cercando di controllarla riesce a centrare la porta vuota per il 2-0. Poi il milanista ha litigato con lo juventino Lichtsteiner che nei postumi di un contrasto gli ha calpestato la mano e appoggiato un ginocchio in testa. Nessuna reazione da parte della Svizzera che finisce agli spareggi, da testa di serie quindi non tra le possibili avversarie dell’Italia. Per quanto visto ieri sera, peccato. Ronaldo non ha segnato e lascia quindi a Lewandowski il titolo di «Pichichi» delle qualificazioni: per il polacco 16 reti, per CR7 15.

NUOVI INCONTRI PER

IL FUTURO.

GRUPPO A Tolta FranciaBielorussia, il big-match era quello della Johan Crujiff Arena di Amsterdam, dove l’Olanda doveva battere la Svezia 7-0 per andare ai playoff. Agli Orange non è bastata la doppietta nel primo tempo di Robben (16’ su rigore e 40’) per centrare l’impresa. Nell’altra gara del girone, il Lussemburgo pareggia 1-1 con la Bulgaria: Chochev risponde a Thill.

Arjen Robben, 33 anni AFP

LA SITUAZIONE VERSO RUSSIA 2018 19 QUALIFICATE

GRUPPO B A parte Portogallo-Svizzera, tutto già deciso in questo raggruppamento. L’Ungheria, già eliminata da tempo, batte 1-0 le Far Øer (gol di Bode a 10 minuti dalla fine) e blinda il 3° posto. Nell’altro match in programma, insolita scorpacciata di reti per la Lettonia che rifila un impietoso poker ad Andorra: reti di Ikaunieks, Sabala (doppietta) e Tarasovs. GRUPPO H Se il Belgio chiude il proprio girone a 28 punti con un rotondo 4-0 su Cipro (due gol Eden Hazard, uno il fratello Thorgan e un altro Lukaku), la Grecia sbriga con un altro 4-0 la pratica Gibilterra e accede agli spareggi per andare in Russia. Torosidis la sblocca alla mezz’ora del primo tempo e nella ripresa banchettano anche Mitroglou (doppietta) e Gianniotas. Eliminata la Bosnia di Dzeko: inutile vittoria per 2-1 in Estonia (doppietta di Hajrovic per gli ospiti, momentaneo pareggio estone di Antonov).

Russia

(ospitante)

Belgio

(Europa)

Francia

(Europa)

Germania

(Europa)

Inghilterra

(Europa)

Islanda

(Europa)

Polonia

(Europa)

Portogallo

(Europa)

Serbia

(Europa)

Spagna

(Europa)

Iran

(Asia)

Sud Corea

(Asia)

Arabia Saudita

(Asia)

Giappone

(Asia)

Costa Rica (Nordamerica)

O RD E M E P RO

GR

E SS

O

Messico

(Nordamerica)

Brasile

(Sudamerica)

Nigeria

(Africa)

Egitto

(Africa)

© RIPRODUZIONE RISERVATA

TIM

13 OTTOBRE 2017

COOK CEO Apple

ANDREA CECCHERINI

In occasione dell’apertura dei festeggiamenti del diciottesimo anniversario dell’Osservatorio Permanente Giovani-Editori, inaugura l’edizione 2017-2018 dei progetti strategici dell’Organizzazione. Per informazioni:

+39 055 290068 segreteria@osservatorionline.it L’INGRESSO ALL’ INCONTRO SARÀ CONSENTITO SOLO AI POSSESSORI DI UN INVITO NOMINALE.

Uno dei personaggi più influenti dell’universo Hi-Tech si confronterà con i giovani italiani per discutere di futuro.


Qualificazioni mondiali R

MERCOLEDÌ 11 OTTOBRE 2017 LA GAZZETTA DELLO SPORT

GRUPPO A

La Francia c’è: pass mondiale con Griezmann più Giroud 1Bleusokconi2goldellacoppiad’attacco Centratoilprimoposto,manellaripresa Bielorussiavicinaallaclamorosarimonta

ASSENZE In Russia, la Francia ci giunge senza strafare. E per­ mettendosi pure di tenere in panchina l’astro nascente Mbappé che il c.t. non vuole bruciare mettendogli troppa pressione sulle spalle. Quella se la prende Griezmann che ri­ mane il punto di riferimento. Ieri di nuovo con Giroud al suo fianco, in una gara da non sba­ gliare. Vista anche l’assenza di Pogba, per infortunio. Anche se il vuoto lo riempie al meglio Matuidi, baluardo e pure ispi­ ratore. Tocca infatti al bianco­ nero inventare l’assist che rom­ pe lo stallo, con un filtrante che al 27’ permette a Griez­ mann di andare in gol, di sini­ stro, umiliando Chernik con un tunnel. Un gol quasi scontato che toglie qualche timore ai francesi che raddoppiano poco dopo con Giroud, bravo a bat­ tersi sul servizio di Griezmann, aiutato da un doppio rimpallo (33’). Per lui comunque rete numero 28. Una in più dell’al­ tro grande assente, ma per sen­ tenza del c.t.: Benzema che in molti vorrebbero di nuovo in nazionale. Soprattutto dopo l’ennesima candidatura al Pal­ lone d’oro. Deschamps però non gli ha perdonato le accuse velate di razzismo dopo una prima esclusione.

AMBIZIONI Così, alla fine, DD si gode forse ancora di più il successo: «Sono soddisfatto, anche se è normale qualificarci Griezmann e Giroud festeggiano dopo il primo gol della Francia EPA evitando gli spareggi vista la qualità dei miei giocatori». Sorride anche Matuidi che as­ Alessandro Grandesso sapora il secondo Mondiale a FRANCIA 2 portata: «Sono fiero del lavoro PARIGI svolto. E’ stata dura, ma finia­ BIELORUSSIA 1 i era abituata male, la mo primi con 4 punti di van­ PRIMO TEMPO 2-1 Francia. Agli ultimi due taggio. Abbiamo tempo per mi­ MARCATORI Griezmann (F) al 27’, Mondiali c’era andata gliorare i dettagli». Cioè lo stile Giroud al 33’, Saroka (B) al 44 p.t. sempre all’ultima chiamata. di una Francia che ha sedotto Quella dei ritardatari. E pure solo a tratti, preferendo più FRANCIA (4-4-2) Lloris; Sidibé, Varane, Umtiti, Digne; Coman spesso badare al barando, come (dall’16ì s.t., Mbappé), Tolisso, sodo. E a volte nel 2009, elimi­ Matuidi, Lemar (dal 38’ s.t., Payet); perdendo il filo. nando l’Irlanda SPUNTI Giroud, Griezmann (dal 33’ s.t., Rimediando pu­ del Trap con un Sissoko). Concesse troppe re qualche brut­ gol macchiato PANCHINA Areola, Mandanda, ta figura come lo da una mano di occasioni agli ospiti: Jallet, Amavi, Rami, Kimpembe, Thauvin, Rabiot, Lacazette. 0­0 col Lussem­ Henry. Rete che difesa punto debole ALLENATORE Deschamps. scatenò una sor­ per il c.t. Deschamps burgo. O pec­ AMMONITI Sidibé per gioco cando di suffi­ ta di crisi diplo­ scorretto. cienza contro av­ matica tra i due BIELORUSSIA (4-2-3-1) Chernik; Mbappè, partito versari modesti. Paesi. La Francia Matveichik, Yanushkevich (dal 1’ Come ieri, quan­ di Domenech pa­ dalla panchina: «Ora s.t., Sachivko), Palitsevich, Volodko; Drahun, Korzun (dal 34 do la Bielorussia gò poi con gli in­ in Russia ci andiamo s.t., Bykov); Kovalev (dal 20’ s.t., ha riaperto la teressi facendosi per vincere» Skavysh), Karnitski, Stasevich; partita con Saro­ eliminare subito Saroka. ka allo scadere del primo tem­ in Sudafrica, con tanto di figu­ PANCHINA Hutar, Ignatovich, raccia per lo sciopero dei gio­ po, evidenziando la dormita Bykau, Evdokimov, Olekhnovic, catori. In Brasile invece De­ della difesa. Insomma, non tut­ Gavrilovich . ALLENATORE Kriuschenko. schamps ci arrivò con un grup­ to è perfetto per una Francia AMMONITI Korzun, Matveichik po rifondato e dopo la dispera­ che comunque dispone di una per gioco scorretto. ta rimonta con l’Ucraina agli nuova generazione di talenti spareggi. Ieri i Bleus hanno piena di ambizione. Mbappé su ARBITRO Ozkahya (Tur). formalizzato la qualificazione tutti che annuncia: «In Russia NOTE Spettatori 80mila circa. rispettando i tempi, battendo ci andiamo per vincere». L’ulti­ Tiri in porta: 8 (1 traversa)-3. Tiri fuori: 6-6. In fuorigioco: 3-2. una modesta Bielorussia (2­1). ma volta che la Francia si quali­ Angoli: 6-2. Recuperi p.t. 1’; s.t. 3’ Coperti anche dalla polizza del ficò per tempo arrivò in finale. successo dell’Olanda sulla Sve­ La perse con l’Italia nel 2006. © RIPRODUZIONE RISERVATA zia.

S

TACCUINO

1 Vincono 2-1

i Socceroos: vanno al playoff contro la quarta del NordCentro America

Iacopo Iandiorio

T

he Dream, come l’aveva chiamato il telecronista della tv siriana, s’è infran­ to negli ultimi secondi dei sup­ plementari all’ANZ Stadium di

Sydney. Punizione da oltre 20 metri, l’«eroe di Teheran» Omar Al Somah, quello che a settem­ bre segnò nel recupero il gol del 2­2 in Iran che è valso il playoff e che all’andata ha firmato il ri­ gore dell’1­1, tira di destro a gi­ ro… Ma la palla sbatte sul palo sinistro dell’australiano Ryan. È la fine per il Sogno dei siriani, qualificarsi al 1° Mondiale della loro storia. The Dream svanisce al penultimo step, ai playoff asiatici, che hanno dato il pass all’Australia (campione d’Asia) per il duello di novembre nello spareggio intercontinentale contro la quarta del Nord­Cen­

tro America. Dopo 20 gare di qualificazione e 2 gironi supe­ rati negli ultimi 2 anni, le Aqui­ le di Qasiun si sono dovute ar­ rendere 2­1 ai Socceroos. ASSENTI Troppi alla fine gli ostacoli per la Siria che non gioca in casa da 6 anni, simbolo di un popolo che ha visto mez­ zo milione di morti nella guerra civile e 6 milioni di profughi. L’assenza per infortunio di Al Salih e Omar Midani; quelle per squalifica, rimediate all’an­ data, per Khribin (10 gol nelle qualificazioni), Mobayed e Al Masri. In tutto 3 difensori tito­

GRUPPO B

CLASSIFICA

PT

V

N

P GF GS

CLASSIFICA

PT

V

N

Tifosi in campo: Isco minacciato, 6 arresti

FRANCIA

23 10 7

2

1

PORTOGALLO

27 10 9

0

1 32 4

SVEZIA

19 10 6

1

3 26 9

SVIZZERA

27 10 9

0

1 23 7

OLANDA

19 10 6

1

3 21 12

UNGHERIA

13 10 4

1

5 14 14

● MADRID Sono stati attimi di tensione alla fine del match Israele-Spagna, valido per la qualificazione ai Mondiali di Russia 2018 e vinto lunedì sera dalle Furie Rosse per 1-0 con il bel gol di Illarramendi. Sei tifosi israeliani hanno effettuato un’invasione di campo e uno di loro, armato di coltello, ha cercato di avvicinarsi al giocatore del Real Madrid Isco. I sei tifosi israeliani sono stati arrestati dalle forze dell’ordine.

BULGARIA

13 10 4

1

5 14 19

FAR ØER

9 10 2

3

5

LUSSEMBURGO

6 10

1

3

6

8 26

LETTONIA

7 10 2

1

7

7 18

BIELORUSSIA

5 10

1

2

7

6 21

ANDORRA

4 10

1

8

2 23

PREMIER

Aguero si allena dopo l’incidente

G

PORTOGALLO-FAR ØER

5-1

LUSSEMBURGO-BIELORUSSIA

1-0

SVIZZERA-ANDORRA

3-0

BULGARIA-SVEZIA

3-2

UNGHERIA-LETTONIA

3-1

BIELORUSSIA-SVEZIA

0-4

FAR ØER-ANDORRA

1-0

3-1

LETTONIA-SVIZZERA

0-3

OLANDA-BULGARIA FRANCIA-LUSSEMBURGO

0-0

UNGHERIA-PORTOGALLO

0-1

SVEZIA-LUSSEMBURGO

8-0

FAR ØER-LETTONIA

0-0

BIELORUSSIA-OLANDA

1-3

SVIZZERA-UNGHERIA

5-2

BULGARIA-FRANCIA

0-1

ANDORRA-PORTOGALLO

0-2

LUSSEMBURGO-BULGARIA

1-1

PORTOGALLO-SVIZZERA

2-0

FRANCIA-BIELORUSSIA

2-1

LETTONIA-ANDORRA

4-0

OLANDA-SVEZIA

2-0

UNGHERIA-FAR ØER

1-0

GRUPPO C

GRUPPO D 30 10 10 0

GUAIO LIVERPOOL

Lewandovski, laurea con tesi su se stesso

● VARSAVIA Dopo dieci anni di studi e gol, l’attaccante polacco del Bayern Monaco Robert Lewandowski si è laureato col massimo dei voti in «Educazione fisica» all’Università dello Sport di Varsavia con la tesi dal titolo: «RL 9, il cammino verso la gloria», un lavoro che ripercorre le tappe della sua carriera a cominciare dalle prime partite per strada con gli altri bambini. Una grande soddisfazione per il centravanti protagonista della qualificazione al Mondiale della sua Polonia.

lari, più la miglior punta. E le tante chance fallite all’andata. Infine tutti i supplementari gio­ cati in inferiorità numerica. «Sono orgoglioso dei miei e di ciò che abbiamo conquistato», ha detto il c.t. Ayman Hakeem. «Siete degli eroi ­ ha aggiunto il dittatore Assad ­, e avete porta­ to il sorriso sui volti dei siriani». E dire che dopo 6’ un contropie­ de finalizzato proprio da Al So­ mah aveva portato la Siria in vantaggio. Poi il pari di Tim Cahill, 37 anni, ex Everton, 3 Mondiali alle spalle, 103 gare coi Socceroos e 50 gol, il miglior bomber di sempre australiano. Poi i supplementari. Il 2° giallo dopo 4’ per Al Mawas, con 8 gol il 2° goleador siriano nelle qua­ lificazioni. E il 2­1 dei Canguri al 4’ s.t.s ancora di Cahill. Infi­ ne l’ultima chance di Al Somah. Ma le Aquile ci riproveranno. © RIPRODUZIONE RISERVATA

4 16

ULTIMI RISULTATI

GERMANIA

BAYERN MONACO

1

P GF GS

4-0

● MANCHESTER Sergio Aguero, stella del Manchester City, è tornato ieri mattina ad allenarsi dopo l’incidente stradale in cui era rimasto coinvolto il mese scorso ad Amsterdam. L’argentino, a bordo di un taxi dopo un concerto, aveva riportato nell’incidente d’auto la frattura di una costola. Inizialmente si era pensato addirittura a due mesi di stop, invece Aguero è tornato per la gioia dei tifosi ad allenarsi ad appena dodici giorni dalla notte di paura in Olanda.

● LIVERPOOL Sadio Manè, esterno del Liverpool, dovrà restare fuori 6 settimane a causa dell’infortunio sofferto durante l’ultima sfida di qualificazione al Mondiale 2018 tra il suo Senegal e Capo Verde. Manè dovrebbe saltare 6 gare del Liverpool, a partire dalla prossima contro il Manchester United.

G

FRANCIA-OLANDA

PT

Sadio Mané k.o., fuori 6 settimane

18 6

ULTIMI RISULTATI

CLASSIFICA

SPAREGGIO ASIATICO

Palo al 120’: il sogno Siria si infrange in Australia

LA SITUAZIONE GRUPPO A

ISRAELE-SPAGNA

19

G

V

N

P GF GS

CLASSIFICA

PT

V

N

P GF GS

0 43 4

SERBIA

21 10 6

G

3

1 20 10

IRLANDA DEL NORD 19 10 6

1

3

17 6

IRLANDA

19 10 5

4

1

12 6

REPUBBLICA CECA 15 10 4

3

3

17 10

GALLES

17 10 4

5

1

13 6

NORVEGIA

13 10 4

1

5

17 16

AUSTRIA

15 10 4

3

3 14 12

AZERBAIGIAN

10 10 3

1

6 10 19

GEORGIA

5 10 0

5

5

8 14

SAN MARINO

0 10 0

0 10 2 51

MOLDOVA

2 10 0

2

8

4 23

ULTIMI RISULTATI

ULTIMI RISULTATI SAN MARINO-IRLANDA DEL NORD

0-3

SERBIA-MOLDOVA

NORVEGIA-AZERBAIGIAN

2-0

GEORGIA-IRLANDA

1-1

REPUBBLICA CECA-GERMANIA

1-2

GALLES-AUSTRIA

1-0

AZERBAIGIAN-SAN MARINO

5-1

MOLDOVA-GALLES

0-1

IRLANDA DEL NORD-REP. CECA

2-0

AUSTRIA-GEORGIA

1-1

GERMANIA-NORVEGIA

6-0

IRLANDA-SERBIA

0-1

AZERBAIGIAN-REPUBBLICA CECA

1-2

GEORGIA-GALLES

0-1

SAN MARINO-NORVEGIA

0-8

AUSTRIA-SERBIA

3-2

IRLANDA DEL NORD-GERMANIA

1-3

IRLANDA-MOLDOVA

2-0

GERMANIA-AZERBAIGIAN

5-1

SERBIA-GEORGIA

1-0

NORVEGIA-IRLANDA DEL NORD

1-0

MOLDOVA-AUSTRIA

0-1

REPUBBLICA CECA-SAN MARINO

5-0

GALLES-IRLANDA

0-1

GRUPPO E

3-0

GRUPPO F

CLASSIFICA

PT

G

V

N

P GF GS

CLASSIFICA

PT

V

N

P GF GS

POLONIA

25 10 8

1

1 28 14

INGHILTERRA

26 10 8

2

0 18 3

DANIMARCA

20 10 6

2

2 20 8

SLOVACCHIA

18 10 6

0

4

17

MONTENEGRO

16 10 5

1

4 20 12

SCOZIA

18 10 5

3

2

17 12

ROMANIA

13 10 3

4

3 12 10

SLOVENIA

15 10 4

3

3 12

ARMENIA

7 10 2

1

7 10 26

LITUANIA

6 10

1

3

6

7 20

KAZAKISTAN

3 10 0

3

7

MALTA

1

10 0

1

9

3 25

6 26

ULTIMI RISULTATI

G

7 7

ULTIMI RISULTATI

KAZAKISTAN-MONTENEGRO

0-3

MALTA-INGHILTERRA

0-4

DANIMARCA-POLONIA

4-0

LITUANIA-SCOZIA

0-3

ROMANIA-ARMENIA

1-0

SLOVACCHIA-SLOVENIA

1-0

ARMENIA-DANIMARCA

1-4

INGHILTERRA-SLOVACCHIA

2-1

POLONIA-KAZAKISTAN

3-0

SLOVENIA-LITUANIA

4-0

MONTENEGRO-ROMANIA

1-0

SCOZIA-MALTA

2-0

ARMENIA-POLONIA

1-6

SCOZIA-SLOVACCHIA

1-0

MONTENEGRO-DANIMARCA

0-1

MALTA-LITUANIA

1-1

ROMANIA-KAZAKISTAN

3-1

INGHILTERRA-SLOVENIA

1-0

DANIMARCA-ROMANIA

1-1

SLOVACCHIA-MALTA

3-0

KAZAKISTAN-ARMENIA

1-1

LITUANIA-INGHILTERRA

0-1

POLONIA-MONTENEGRO

4-2

SLOVENIA-SCOZIA

2-2

GRUPPO H

GRUPPO I

CLASSIFICA

PT

G

V

N

P GF GS

CLASSIFICA

PT

V

N

BELGIO

28 10 9

1

0 43 6

ISLANDA

22 10 7

1

2 16 7

GRECIA

19 10 5

4

1

17 6

CROAZIA

20 10 6

2

2 15 4

BOSNIA

17 10 5

2

3 24 13

UCRAINA

17 10 5

2

3 13 9

ESTONIA

11 10 3

2

5 13 19

TURCHIA

15 10 4

3

3 14 13

CIPRO

10 10 3

1

6

FINLANDIA

9 10 2

3

5

9 13

GIBILTERRA

0 10 0

0 10 3 47

KOSOVO

1

1

9

3 24

9 18

ULTIMI RISULTATI

G

10 0

P GF GS

ULTIMI RISULTATI

BELGIO-GIBILTERRA

9-0

FINLANDIA-ISLANDA

1-0

CIPRO-BOSNIA

3-2

UCRAINA-TURCHIA

2-0

GRECIA-ESTONIA

0-0

CROAZIA-KOSOVO

1-0

ESTONIA-CIPRO

1-0

ISLANDA-UCRAINA

2-0

GIBILTERRA-BOSNIA

0-4

TURCHIA-CROAZIA

1-0

GRECIA-BELGIO

1-2

KOSOVO-FINLANDIA

0-1

BOSNIA-BELGIO

3-4

KOSOVO-UCRAINA

0-2

GIBILTERRA-ESTONIA

0-6

TURCHIA-ISLANDA

0-3

CIPRO-GRECIA

1-2

CROAZIA-FINLANDIA

ESTONIA-BOSNIA

1-2

ISLANDA-KOSOVO

2-0

GRECIA-GIBILTERRA

4-0

UCRAINA-CROAZIA

0-2

BELGIO-CIPRO

4-0

FINLANDIA-TURCHIA

2-2

1-1

Spareggio intercontinentali a novembre La Coppa del Mondo partirà il 14 giugno REGOLAMENTO DELLE QUALIFICAZIONI EUROPEE Le vincenti dei 9 gruppi si qualificano direttamente. Gli altri 4 posti riservati alle europee (oltre alla Russia padrona di casa) sono assegnati attraverso i playoff (9-11 novembre andata, 12-14 novembre ritorno) tra le 8 migliori seconde dei 9 gruppi. Per determinare la graduatoria delle seconde si contano i punti ottenuti contro prima, terza, quarta e quinta del gruppo. In caso di squadre a pari punti, si tiene conto di questi criteri in ordine: a) differenza reti; b) gol segnati; c) scontri diretti; d) differenza reti negli scontri diretti; e) gol segnati negli scontri diretti.

DIVISIONE SQUADRE PER CONTINENTI Europa 13 squadre; Africa 5; Asia 4,5*; Nordamerica, Centroamerica e Caraibi 3,5*; Oceania 0,5*; Sudamerica 4,5*; Russia (ospitante). *Gli spareggi intercontinentali (andata e ritorno) si disputano a novembre: la quinta dell’Asia (Australia) affronterà la quarta del Nordamerica; la quinta del Sudamerica la prima dell’Oceania (Nuova Zelanda). Sorteggio a Mosca il 1°dicembre. LE DATE Il Mondiale parte il 14 giugno e termina il 15 luglio 2018.


20

Mondo R Il compleanno

MERCOLEDÌ 11 OTTOBRE 2017 LA GAZZETTA DELLO SPORT

I TROFEI VINTI IN CARRIERA

Da Charlton un gol al tempo L’Inghilterra festeggia i suoi 80 anni

Con il Man. Utd Campionati inglesi

1957 1965 1967 Coppa d’Inghilterra

1963

1Elettricista mancato e sopravvissuto

Charity Shield

all’incidente aereo del 1958, poi sul tetto d’Europa con l’United e Mondiale nel 1966 Filippo Maria Ricci @filippomricci

E

lettricista per volere della madre, calciatore per tradizione famigliare, sopravvissuto per questioni di destino, campione del mondo per meriti propri, leggenda dell’Inghilterra e dello United per gioco, carattere e carisma. Robert Charlton oggi compie 80 anni. «Per tutti noi allo United è sempre stato solo Sir Bobby», dice Sir Alex Ferguson che con Charlton ha passato un bel pezzo di vita. TRADIZIONE FAMIGLIARE In casa invece è «Wor Bob». Famiglia del Northumberland, regione di minatori vicino a Newcastle, natali in un paesino che oggi non arriva alle 30.000 anime, Ashington. Quattro zii materni

e un cugino di mamma Norma, i leggendari Milburn, calciatori, ma la signora Charlton nel calcio non è che credesse granché: il maggiore dei 3 maschi di casa, Jack, anche lui futuro campione del mondo, prima di far soldi col calcio si era arruolato in polizia. E Bobby aveva imparato a cavarsela con i circuiti elettrici. Di scuola, pochina: a 15 anni era già a Manchester. Venerdì scorso cadeva il 61° anniversario del debutto di Bobby in quella che allora era la semplice First Division inglese, curiosamente contro il Charlton (Athletic). Fece 2 gol. Eravamo nel 1956. LA TRAGEDIA Sedici mesi dopo, il 6 febbraio del 1958, il 21enne Bobby sopravvisse all’incidente aereo sulla pista di decollo dell’aeroporto di Monaco di Baviera che spezzò il volo dei «Busby

Babes» la grande squadra messa su dal tecnico Matt Busby che aveva vinto due campionati di fila ed era alla sua seconda semifinale di Coppa Campioni. Ventitré vittime, compresi 8 giocatori, 21 sopravvissuti. Bobby si risvegliò a 50 metri dalla carlinga, ancora attaccato al sedile dell’aereo. Li, tirandolo per i pantaloni, l’aveva trascinato il portiere Harry Gregg, eroe della notte. La Bbc in questi giorni ha lanciato un documentario, «Sir Bobby at 80» e quando lui e Jack parlano di quella tragedia la voce continua a spezzarsi, gli occhi chiari a velarsi di lacrime. «Sono stato fortunato, terribilmente fortunato. Un altro posto sull’aereo e non sarei qui». Bobby torna in campo nemmeno un mese dopo, il 1 marzo. E in estate va al Mondiale, il primo di 4, dove non gioca mai. La storia però ha scelto quel ragazzino

Sir Bobby Charlton è nato l’11 ottobre 1937 ad Ashington. In carriera ha giocato col M. United dal 1956 al 1973 (nella foto alza la Coppa dei Campioni), poi una stagione al Preston. In nazionale esordio nel 1958, ultima gara al Mondiale 1970: a destra la cerimonia con il ct Southgate

per traghettare lo United dalla disperazione al trionfo. Il Manchester piano piano riparte e a 10 anni dal disastro di Monaco sarà la prima squadra inglese ad alzare la Coppa Campioni. È lo United di Charlton-Law-Best, Bobby segna 2 gol in finale nel 4-1 al Benfica. IL MONDIALE A quel punto Charlton è già campione del mondo: due anni prima, da capitano, ha guidato la sua Inghilterra al trionfo, a Wembley. Dopo lo 0-0 con l’Uruguay è stato lui, con un tiro di quelli che l’hanno reso famoso, a sbloccare la partita col Messico. Farà altri due gol, nel 2-1 al Portogallo in semifinale, e nella finale gli chiederanno di marcare a uomo un giovanotto di grandi speranze, Franz Beckenbauer. A fine anno il Pallone d’Oro sarà suo. In quel Mondiale, contro l’Ar-

gentina, Charlton ha rimediato uno dei due cartellini gialli della carriera, in quasi 1000 partite: fotografia del giocatore inglese duro ma corretto. Correva tanto, passava benissimo, tirava forte. FARO Charlton ha giocato ancora prendendosi i record di presenze e reti nello United e nell’Inghilterra, superati prima da Bobby Moore, poi da Rooney (i gol) e Giggs. Ha provato a fare il tecnico senza grande passione né fortuna, è entrato nel board dello United e non ne è più uscito. La regina l’ha nominato Sir, lui è rimasto umile perché non ha mai ritenuto avvilente l’umiltà. «Non è mai cambiato», ha detto Giggs. «Un eroe, un faro, la luce», per Gary Neville. Uomo e un giocatore speciale, come la sua vita. © RIPRODUZIONE RISERVATA

1956

1957

1965

1967

Coppa dei Campioni

1968

Con l’Inghilterra Mondiale

1966

Individuale Pallone D’Oro

1966 Giocatore dell’anno 1966


MERCOLEDÌ 11 OTTOBRE 2017 LA GAZZETTA DELLO SPORT

OPINIONI

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Gli azzurri, le fronde e lo spareggio

ITALIA, VAI IN RUSSIA SE DIVENTI SQUADRA SOPRA LA PANCA di ARRIGO SACCHI

L

a Nazionale di Ventura va agli spareggi da testa di serie, come era sperabile o prevedibile. Il risultato è okay, non così il gioco. Il c.t. è un uomo ottimista e fiducioso nelle proprie idee, desidera dare agli azzurri un’immagine più positiva e bella del solito. Un grande sogno che si può realizzare soltanto se ci sarà il coinvolgimento della squadra, in modo da trasformarlo in una sfida collettiva. In questo caso la fronda dei giocatori leader non è stata un buon segnale. L’intento di Ventura è nobile: giocare un calcio propositivo, di dominio, bello e vincente. Alle molte difficoltà, dai troppi stranieri al poco tempo per allenare, si aggiunge il dubbio che la leadership del tecnico non sia così condivisa dalla squadra. Inoltre, se si cambia spesso il sistema di gioco e si hanno poche sedute a disposizione, non si aiutano i giocatori a ottenere risposte automatiche. L’eccesso di euforia trasmesso prima del match con la Spagna si è poi trasformato in depressione negli incontri contro Israele, Macedonia e Albania. È pur vero che la Nazionale e in generale le squadre italiane danno il meglio quando giocano a specchio o quando sfidano avversari di grande nome, tirando fuori il massimo delle capacità agonistiche. La storia dice che molte volte gli azzurri hanno deluso quando erano loro a dover comandare il gioco e tantomeno hanno sfoderato un grande spirito collettivo contro rivali non famose. Pertanto è tutto nella norma: siamo il Paese del melodramma, quindi gli attori daranno il meglio nello spareggio. Ma se si vorrà centrare l’obiettivo sarà opportuno essere più critici e autocritici, iniziando a dare un sistema di gioco unico, con maggiore movimento e collaborazione. In Italia, quando le cose non funzionano, ci si asserraglia

21

vicino all’area sperando nei contropiedi. Se Gian Piero desidererà una squadra senza paura, sarà importante che riprenda in mano la leadership morale e tecnica, che scelga i giocatori più idonei per realizzarla e dia loro un’organizzazione chiara e moderna, in cui non possano mancare entusiasmo, umiltà e passione dei singoli. Abbiamo tanti buoni giocatori, ma a livello individuale ci sono squadre più competitive, quindi è nel collettivo e nel gioco che dobbiamo crescere. Oggi l’Italia è un gruppo con una motivazione normale, con qualità tecniche normali, che non si trasforma in una squadra né per capacità agonistiche né tantomeno per idee. Per definire una vera squadra, compito più difficile con la Nazionale, occorrerà migliorare la connessione attraverso una maggiore compattezza e organicità, in cui le distanze tra i vari giocatori dei reparti siano assai inferiori rispetto alle attuali. In fase di possesso, il non essere a 40 e più metri favorirà i filtranti rasoterra. Tutto ciò agevolerebbe la collaborazione, la velocità, la tecnica con maggiore precisione di passaggi, così come la fantasia e il risparmio energetico. In fase di non possesso sarà importante il pressing, che condiziona gli avversari anche quando hanno il pallone: permetterebbe di essere corti e stretti, avendo come riferimento primario il pallone e poi il compagno, inoltre consentirebbe le ripartenze corte, una nostra specialità. Per il pressing il riferimento dovrà essere l’avversario con una lotta uno contro uno, non concedendo di aiutare il compagno in difficoltà. Un gruppo allungato e allargato, in un calcio che fa del movimento, dello spazio, dei tempi di gioco, dello smarcamento unitamente al pressing una ragione di vita, oggi non ha chance. Spero che Ventura riesca nell’intento di convincere e divertire. In bocca al lupo.

La vignetta

di Stefano Frosini

Lettere alla Gazzetta

FEDE E IL SESSISMO AI TEMPI DEI SOCIAL PORTO FRANCO di FRANCO ARTURI

email: farturi@gazzetta.it twitter: @arturifra

Twitter

CLAUDIO MARCHISIO Centrocampista Juve e Italia ● Conto i giorni che mancano #MC8 #makeitpossible #RitrattoPersonale #blackandwhite #dedication @ClaMarchisio8

ANA IVANOVIC Ex tennista ● Eccitata per la nostra prima partita di calcio. @BSchweinsteiger Andiamo! @ChicagoBears ... @AnaIvanovic

FRANCESCO MOLINARI Golfista italiano ● Grazie alla @Gazzetta_it per la bella copertina! Domani in edicola! E poi da giovedì tutti al @ItalianOpen @F_Molinari

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Q

uella che pareva soltanto una forte (e inopportuna) polemica fra due star mondiali del nuoto azzurro, Federica Pellegrini e Gregorio Paltrinieri, è scivolata nel sessismo più bieco: Tommaso Morini, figlio di Stefano, il tecnico dell’anno della discordia, che secondo Fede avrebbe dovuto essere posposto al suo allenatore Matteo Giunta, ha diffuso sui social espressioni di una volgarità inqualificabile all’indirizzo dell’azzurra. Fa schifo perfino riferirne i contenuti in cronaca. Con l’aggravante che anche l’autore della «prodezza» è tecnico di nuoto. Queste uscite andrebbero sanzionate con grande durezza dalla Federnuoto, al di là del tardivo pentimento dell’autore. Sulla civiltà di base non si può transigere in modo tassativo: gli insulti alle donne in quanto tali sono un graffio doloroso e intollerabile. Che saltino fuori in un ambiente dall’immagine pulita è una prova che il sessismo cova a ogni livello sociale. E va stroncato con tutti i mezzi a disposizione. Detto questo, che è il risvolto più grave, una riflessione la merita anche il contesto mediatico in cui è scoppiata questa baraonda, poi uscita totalmente dal controllo degli interessati: i social. Chiunque frequenti anche solo per mezz’ora il più innocente dei forum (prendetene uno insospettabile: la lingua italiana, per esempio), sa che sono frequenti i «flame», termine inglese per fiamma. Sono quei post di contenuto pesantemente aggressivo, indirizzati ad altri utenti, al termine di una discussione, che via via scappa di mano a tutti. Il motivo, già indagato dalla psicologia e dalla sociologia dei gruppi, ora applicata a Internet, si riferisce al fatto che il linguaggio

scritto è spesso frainteso, mancando totalmente della parte non verbale che, per esempio, smorza il peso di determinate espressioni quando ci parliamo faccia a faccia. La fretta con cui si risponde e l’umore del momento contribuiscono all’aumento della temperatura che spesso sfocia nell’aggressione verbale e nell’insulto. Oppure semplicemente nella non comprensione. Mi piacerebbe chiedere a Federica Pellegrini e a Gregorio Paltrinieri: volevate davvero arrivare a una frattura insanabile fra di voi e all’interno del mondo del nuoto, ora diviso in due gruppi belligeranti? Ho fortissimi dubbi che avrei una risposta affermativa. E, badate bene, non ho una visione idealizzata di nessun ambiente sportivo, nemmeno di quello apparentemente tranquillo. Gelosie, umane antipatie, ambizioni personali o piccole lotte di potere esistono dovunque: siamo umani, non macchine. Tuttavia, lontani dalle tastiere e dagli smartphone, abbiamo modo di far prevalere molto meglio la ragionevolezza e la tolleranza. Molti protagonisti dello sport (e non solo, vale anche per politica, spettacolo e altri settori della vita sociale) ritengono che i social li pongano meglio in relazione diretta con il pubblico. Credo sia soltanto apparenza e il caso che abbiamo di fronte ne è una clamorosa conferma: le due più preziose icone dello sport italiano del momento (al netto delle porcherie di cui abbiamo parlato all’inizio) sono divise da una polemica inverosimile. E dubito che i due non si sopportino da tempo e che sia bastato un pretesto per far venire tutto rumorosamente alla superficie. Sono i social, bellezza, verrebbe da dire alla Humphrey Bogart, e tu non li puoi domare. Una telefonata diretta non solo salva la vita, ma tiene fuori da clamorose liti non desiderate. Se proprio non potete stare senza social, imparate a usarli. E a conoscere voi stessi, cari campioni. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Scagionata la pallavolista azzurra

DOPING: SYLLA RIABILITATA, MA LE FERITE RIMANGONO

LA RIFLESSIONE di GIANLUCA PASINI

email: gpasini@rcs.it

A

rrivata leggera come una mazza da baseball su una scatola di uova, se ne va quasi in sordina: Miriam Sylla, pare per l’intervento diretto del numero 1 della Fipav,

Bruno Cattaneo, viene scagionata dalla accusa di doping. Più o meno un mese dopo che era stata trovata «positiva» al clenbuterolo. Come in altri casi analoghi, arriva la reintegrazione nei ranghi dello sport «pulito»: era accaduto qualche giorno fa alla regista serba, Ana Antonijevic e prima a un pongista tedesco (Dmytro Ovtcharov), tutti fermati per la stessa sostanza. Passa la teoria dell’assunzione alimentare, pare che la sostanza incriminata sia presente in alcuni conservanti usati in Cina.

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

DIRETTORE RESPONSABILE ANDREA MONTI andrea.monti@gazzetta.it VICEDIRETTORE VICARIO Gianni Valenti gvalenti@gazzetta.it VICEDIRETTORI Pier Bergonzi pbergonzi@gazzetta.it Stefano Cazzetta scazzetta@gazzetta.it Andrea Di Caro adicaro@gazzetta.it Umberto Zapelloni uzapelloni@gazzetta.it Testata di proprietà de “La Gazzetta dello Sport s.r.l.” - A. Bonacossa © 2017

PRESIDENTE E AMMINISTRATORE DELEGATO Urbano Cairo CONSIGLIERI Marilù Capparelli, Carlo Cimbri, Alessandra Dalmonte, Diego Della Valle, Veronica Gava, Gaetano Miccichè, Stefania Petruccioli, Marco Pompignoli, Stefano Simontacchi, Marco Tronchetti Provera DIRETTORE GENERALE LA GAZZETTA DELLO SPORT Francesco Carione

Un sospiro di sollievo per Miriam, che non aveva mai accettato quella macchia, per la federazione italiana e per lo staff della Nazionale, che da quella notizia era uscito sconfortato e sconcertato. E anche per la società, la Foppapedretti Bergamo, che riavrà Sylla per il campionato. Tutto bene quello che finisce bene? Abbastanza, ma non del tutto: in mezzo per Sylla c’è un Europeo perso come lo aveva perso la regista serba. Oltre all’umiliazione di un’accusa che la schiacciatrice azzurra sentiva di non

5RCS MediaGroup S.p.A. Sede Legale: Via A. Rizzoli, 8 - Milano Responsabile del trattamento dati (D. Lgs. 196/2003): Andrea Monti privacy.gasport@rcs.it - fax 02.62051000 © 2017 COPYRIGHT RCS MEDIAGROUP S.P.A. Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo quotidiano può essere riprodotta con mezzi grafici, meccanici, elettronici o digitali. Ogni violazione sarà perseguita a norma di legge DIREZIONE, REDAZIONE E TIPOGRAFIA MILANO 20132 - Via A. Rizzoli, 8 - Tel. 02.62821 ROMA 00187 - Via Campania, 59/C - Tel. 06.688281 DISTRIBUZIONE m-dis Distribuzione Media S.p.A. - Via Cazzaniga, 19 20132 Milano - Tel. 02.25821 - Fax 02.25825306 SERVIZIO CLIENTI Casella Postale 10601 - 20110 Milano CP Isola Tel. 02.63798511 - email: gazzetta.it@rcsdigital.it PUBBLICITÀ RCS MEDIAGROUP S.P.A. - DIR. PUBBLICITÀ Via A. Rizzoli, 8 20132 Milano - Tel. 02.25841 - Fax 02.25846848 www.rcspubblicita.it

meritare. Non c’è dubbio che la lotta al doping debba rimanere un baluardo contro chi bara (anche se la pallavolo per ora è toccata in maniera marginale), ma allo stesso tempo deve esserci anche una tutela di chi gioca pulito e viene trascinato nell’ombra. Nessuno potrà restituire a Sylla l’emozione di un Europeo (con l’Italia che perse una pedina importante), per il futuro si devono trovare correttivi perché il fenomeno non si ripeta. Deve essere possibile giocare manifestazioni di alto livello con la garanzia che quando si va a tavola non ci siano rischi. Ne va della credibilità dello sport e anche della lotta al doping.

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La tiratura di martedì 10 ottobre è stata di 207.113 copie


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MERCOLEDÌ 11 OTTOBRE 2017 LA GAZZETTA DELLO SPORT


Serie B R L’analisi

MERCOLEDÌ 11 OTTOBRE 2017 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Tre tecnici al comando: da sinistra Vincenzo Vivarini, 51 anni (Empoli), Bruno Tedino, 53 (Palermo), e Moreno Longo, 41 (Frosinone) LAPRESSE

Quanto è corta questa B «Stavolta niente lepri...»

1Solo 7 punti tra primo e ultimo posto, con tanti gol e pochi pareggi L’esperto Iachini: «Nemmeno alla fine ci saranno grandi distacchi» Nicola Binda

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ista con i numeri: una valanga di gol (233, 41 più del torneo scorso), pochissimi pareggi (28, 8 in meno rispetto a un anno fa). Vista dall’esperto, ossia Beppe Iachini (4 promozioni in Serie A): «Manca la lepre, la squadra che prende il largo. E mancano le squadre scarse. Tutte più o meno si stanno assestando e alternano alti e bassi». DISTACCHI Insomma, che sia un punto di vista scientifico o tecnico, la realtà della B è sorprendente. Una classifica così corta non si è mai vista, alme-

233

● Le reti messe a segno nelle prime 8 giornate, media 2,6 a partita. La stagione scorsa i gol in Serie B erano molti di meno: soltanto 192, media 2,1 a gara

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● I pareggi che si sono registrati nelle prime 8 giornate di questo campionato (3,5 a giornata): in quello precedente invece erano 36 (4,5 a turno)

no da dieci anni a questa parte (prima era un altro calcio...). Oggi il distacco dal primo all’ultimo posto è di 7 punti: un anno fa erano 13 (Cittadella primo a 18, Trapani ultimo a 5), dieci anni fa 17 (Brescia 20, Avellino 3) e la classifica più corta - prima di questa - risale al 2014-15 con un distacco di 9 punti (Frosinone 15, Crotone 6). Oggi invece, oltre alla differenza di punti, colpisce anche l’affollamento sia in vetta (Empoli, Palermo e Frosinone a quota 14) che in coda (Ternana, Foggia e Cesena a 7). CONFRONTI Probabilmente i tanti gol sono un corollario, come una dose massiccia di sale e

CON TANTI TECNICI DEBUTTANTI SI VINCE E SI PERDE MOLTO DI PIÙ BEPPE IACHINI ALLENATORE

pepe su una pietanza già gustosa: solo nel 2011-12 si segnò di più (236), ma soprattutto grazie al Pescara di Zeman, Immobile e Insigne (19 fatti e 17 subìti dopo 8 gare, 90 e 55 alla fine), primo classificato; per la cronaca, oggi il Pescara di Zeman, Pettinari e Del Sole è a 16 fatti e 14 subìti (30 in tutto, come l’Avellino, ma meno del Foggia che è a 32), mentre l’Empoli ne ha fatto uno in più. I pochi pareggi invece sono un ingrediente base per spiegare la portata della classifica. «Per me questi numeri sono un caso - ancora Iachini - secondo me invece è cambiata la mentalità: prima un pareggio era una mezza vittoria, oggi è una mezza sconfitta. E poi ci sono tanti tecnici al debutto: con il loro entusiasmo le squadre cercano di più le vittorie, ma per la poca esperienza possono perdere qualche partita in più». Vero: questo forse spiega i tanti ribaltoni visti nell’arco dei 90’. BILANCIO E quindi? I numeri giustificano questa classifica fino a un certo punto, la chiave di lettura di Iachini chiarisce le idee. Ma non solo. Va anche detto che avere 22 squadre che partono più o meno alla pari economicamente - al netto dei paracadute, che però coprono monti ingaggi più corposi contribuisce ad avere un livellamento tecnico, tanto è vero che ogni settimana abbiamo sempre 11 partite da tripla. E anche sul piano progettuale sembrano tutte squadre costruite con logica e saggezza. «Ma tra 5-6 giornate la situazione cambierà, i valori emergeranno e la classifica prenderà una chiara fisionomia. Come sempre, anche se con distacchi più ridotti del solito». Giusto, Iachini. Ma intanto questa Serie B non è per niente male. Se continuasse così, non ci dispiacerebbe proprio. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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TACCUINO IL GIUDICE SPORTIVO

Un turno ad Addae Pajac e Signorini

● MILANO Sono tre i giocatori squalificati dal giudice sportivo, tutti per una giornata, dopo le partite dell’ultimo fine settimana. Si tratta degli espulsi Pajac (Perugia) e Signorini (Ternana), oltre ad Addae (Ascoli) che era in diffida ed è stato ammonito per la quinta volta. Allenatori: ammonito con diffida Boscaglia (Brescia), senza diffida Grassadonia (Pro Vercelli); ammonito anche il d.s. Faggiano (Parma). Per quanto riguarda le società, invece, ci sono 2.000 euro di ammenda al Pescara, 1.500 alla Cremonese e 1.000 a Foggia e Empoli.

SITUAZIONE

Sabato grande sfida Frosinone-Palermo ● Questa la classifica della Serie B dopo le prime 8 giornate: Empoli, Palermo e Frosinone p. 14; Perugia, Cittadella, Venezia e Avellino 13; Bari ed Entella 12; Parma e Carpi 11; Cremonese, Pescara, Novara, Brescia e Spezia 10; Salernitana 9; Pro Vercelli e Ascoli 8; Ternana, Foggia e Cesena 7. Ecco invece le partite in programma nel prossimo turno. Venerdì, ore 20.30: Foggia-Perugia; sabato, ore 15: Ascoli-Venezia, Brescia-Novara, CarpiCesena, CittadellaCremonese, FrosinonePalermo, Parma-Pescara, Pro Vercelli-Bari e TernanaSpezia; domenica, ore 17.30: Avellino-Salernitana; lunedì, ore 20.30: Entella-Empoli.

Serie C R La capolista del girone A

Siena, come cambia il vento E con Mignani è un déjà-vu 1Il fallimento, la rinascita, i passaggi societari e ora il primato La storia riporta a 18 anni fa, quando il tecnico faceva il leader Alessandro Lorenzini SIENA

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Siena non c’è il mare, ma la Robur naviga da sola in testa alla classifica. Un po’ a sorpresa ha mollato gli ormeggi e distanziato tutti, sfruttando il vento dell’imbattibilità nelle prime otto di campionato. A Siena non c’è il mare, ma la tempesta è sempre dietro l’angolo. La presidentessa Anna Durio, che di navi se ne intende (l’azienda di famiglia si occupa di cantieri navali) ha tenuto la barra dritta in momenti molto complicati. In società infatti, dopo il fallimento per il crack di Mezzaroma e Monte dei Paschi del 2014, ha gestito un difficile passaggio societario con Antonio Ponte un anno e mezzo fa, le cui scorie si sono trascinate fino ai giorni attuali, visto che a novembre ci sarà una nuova udienza al tribunale delle imprese a Firenze. Ma anche sul campo, perché, dopo la rinascita in Serie D, la squadra ha claudicato per due anni. Atzori e Carboni prima, Colella e Scazzola lo scorso anno si sono susseguiti sulla panchina bianconera: una situazione non facile, gestita per la verità dalla famiglia Durio ufficialmente solo dall’estate 2016.

I giocatori del Siena esultano: sono in vetta al girone A imbattuti con 18 punti, ottenuti grazie a cinque vittorie e tre pareggi LAPRESSE

LA SVOLTA

Viterbese, il ritorno di Nofri Onofri ● VITERBO (p.g.) Federico Nofri Onofri subentra a Valerio Bertotto alla guida della Viterbese. Il tecnico perugino è stato preferito a Luca Prina, ex di Entella e Mantova, e già in estate sembrava sul punto di tornare a Viterbo. Il patron Piero Camilli ha spiegato: «Ha già lavorato qui con noi e conosce bene l’ambiente». Nofri infatti due anni fa con la

Viterbese ha vinto la D e lo scudetto dilettanti, mentre la stagione scorsa è stato al Teramo fino a dicembre. ● MERCATO (m.c.) C’è un rinforzo per il Gavorrano, ultimo nel girone A: si tratta di Leandro Vitiello, 32 anni, centrocampista la stagione scorsa all’Ancona e in passato in forza anche al Grosseto in Serie B.

TEMPRA DI MARE Eppure l’ex radiotelegrafista ligure, cresciuta - unica donna - in un scuola tutta maschile e in un ambiente, quello dei porti e dei cantieri navali, non proprio femminile, ha saputo reggere botta e, col figlio Federico, costruire bullone dopo bullone la nave attuale. Un bastimento affidato al timoniere Michele Mignani, senese d’adozione dopo dieci anni di battaglie sul campo. Il tecnico ha raggruppato una ciurma affiatata, partendo da quel Marotta (quattro gol fin qui), per il quale la società ha resistito alle sirene che arrivavano anche da club di B. Poi, prima della boa di partenza, a poche ore dalla chiusura del mercato, è arrivato anche un marinaio d’alta classe: Stefano Guberti, un’eccellenza per la C dopo i mari di A e B. RICORSI STORICI L’assemblaggio sta venendo bene, perché la squadra non è solo imbattuta, ma gioca con organizzazione e sta facendo tornare l’entusiasmo a un pubblico depresso dopo le vicissitudini degli ultimi anni (ma sempre capace di fare più di 1.800 abbonamenti). I tifosi cominciano già a fare paragoni con il Siena che fu. Ad esempio con l’ultima squadra in testa alla C: diciotto anni fa, nel 1999-2000, vinse il campionato e tornò in B dopo oltre cinquanta anni, ponendo le basi per il passaggio, altrettanto storico, in A. Anche in quella occasione ci fu un passaggio societario e nel torneo precedente i bianconeri si salvarono solo ai playout. Guarda caso nella difesa dell’allora tecnico bianconero Antonio Sala c’era un certo Michele Mignani... © RIPRODUZIONE RISERVATA

IL GIUDICE SPORTIVO Modena, con il secondo 0-3 c’è anche la penalizzazione ● FIRENZE Ancora uno 0-3 a tavolino ai danni del Modena, inflitto dal giudice sportivo per la gara interna non giocata contro l’AlbinoLeffe (dopo quello contro il Mestre, sempre perché lo stadio era chiuso), ma questa volta con un punto di penalizzazione per recidività. Squalificati inoltre sette giocatori e un dirigente: ecco il dettaglio dei provvedimenti.

GIOCATORI Espulsi: cinque giornate a Baldan (Südtirol) per aver giocato il pallone con un braccio impedendo la segnatura di un gol al Padova: dopo l’espulsione strattonava per due volte l’arbitro tirandogli un braccio e lo offendeva ripetutamente; tre giornate a Porcaro (Rende) per aver ferito un avversario con una tacchettata al volto; due a Tutino (Cosenza); una a Ghinassi (Racing Fondi), De Gennaro (Renate) e Mulas (Pistoiese). Non espulsi: due giornate a Diallo (Bisceglie) per atto di violenza verso un avversario al termine della gara. DIRIGENTI Inibito fino al 31 dicembre con ammenda di 1.500 euro il d.g. Paolo Armenia (Pro Piacenza) per indebita presenza nel recinto di gioco e negli spogliatoi nonostante i ripetuti inviti ad allontanarsi da parte di addetti federali, verso i quali assumeva atteggiamento irriguardoso e minaccioso; alla fine della gara rivolgeva all’arbitro frasi offensive. SOCIETA’ Ammende: 3.000 euro Catanzaro (lancio di un fumogeno e due bottigliette piene d’acqua sul terreno di gioco; seri danni ai servizi dello stadio di Rende con obbligo risarcimento danni); 2.000 Pro Piacenza; 500 Paganese.

LA SITUAZIONE ● Così dopo 8 giornate e le partite nel prossimo turno (*gare in meno): GIRONE A Siena p. 18; Livorno* 17; Viterbese e Pisa 15; Olbia 14; Piacenza 13; Carrarese*, Monza e Arzachena 12; Lucchese 11; Arezzo 10; Pistoiese* e Cuneo 9; Giana* 8; Alessandria* 7; Pro Piacenza* 6; Prato* e Pontedera 5; Gavorrano* 0. Venerdì, ore 20.45 Siena-Pro Piacenza (su Sportitalia); domenica, ore 14.30 Arezzo-Olbia, Arzachena-Alessandria, CuneoLivorno e Prato-Monza; ore 16.30 Giana-Carrarese e Pisa-Gavorrano; ore 18.30 Pistoiese-Lucchese; lunedì, ore 20.45 Piacenza-Viterbese (su Rai Sport); riposa Pontedera. GIRONE B Pordenone e Samb p. 18; Bassano 17; Renate* e Padova* 16; Vicenza* 14; Mestre e AlbinoLeffe 12; Fermana 11; Feralpi Salò; Ravenna e Triestina* 9; Südtirol e Reggiana* 8; Teramo* 7; Gubbio* 5; Fano* e Santarcangelo 4; Modena (-1) -1. Sabato, ore 14.30 Teramo-Padova; domenica, ore 14.30 BassanoTriestina, Fermana-Vicenza, MestreReggiana, Ravenna-Feralpi Salò, Renate-Samb e Südtirol-Santarcangelo; ore 18.30 AlbinoLeffe-Pordenone e Gubbio-Fano; riposa Modena. GIRONE C Lecce p. 19; Catania* 16; Monopoli 15; Trapani*, Siracusa e Francavilla 14, Matera (-1) 13; Bisceglie* 11; Catanzaro* e Rende* 10; Reggina 9; Juve Stabia* e Akragas 8; Casertana* 7; Fidelis Andria* e Paganese 6; Sicula Leonzio** e Cosenza 5; Racing Fondi 2. Sabato, ore 14.30 Lecce-Akragas, PaganeseFrancavilla e Sicula Leonzio-Juve Stabia; ore 16.30 Bisceglie-Rende, Racing Fondi-Trapani, Reggina-Fidelis Andria; 18.30 Casertana-Monopoli e Catanzaro-Matera; ore 20.30 Siracusa-Catania; riposa Cosenza.


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Motomondiale R Verso il GP Giappone

MERCOLEDÌ 11 OTTOBRE 2017 LA GAZZETTA DELLO SPORT

La macchina del tempo 4

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CACCIA AD AGO Dovesse vincere il Mondiale, Marquez sarebbe il secondo pilota — dopo Mick Doohan nel 1998 in 500 a laurearsi campione nella classe regina nonostante 3 zeri (per ora) in classifica. E il 4o titolo in 5 anni in MotoGP lo proietterebbe ancor più nell’Olimpo del motociclismo. Venendo (ri)celebrato come nuovo «indiziato numero uno» per l’assalto ai 122 successi iridati di Giacomo Agostini — che conserva un +7 su Rossi — e ai tanti record del Motomondiale. Per molti, impressionati dalle sue statistiche, Marquez sarà destinato a superare un domani Rossi. Ma siamo sicuri che questa superiorità sia reale?

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RE DELLA POLE Con l’esclusione delle pole position, dove le 71 di Marquez sono già un record (curiosità, è la stessa cifra di Lewis Hamilton, re del giro secco in F.1), per provare a dare una risposta «fredda» ci siamo basati sulle cifre della carriera di Marquez, paragonandole a quelle di Valentino a 24 anni (stagione 2003), l’età attuale del campione di Cervera. Col risultato che…

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renzo, obbligato a un finale da scudiero.

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CLASSI MINORI Innanzitutto va detto come, rispetto a Rossi, Marquez vanti due anni in più di militanza nel Mondiale,

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CLASSIFICA FINALE INFOGRAFICA: CRISTIANO PATUZZI

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iridato nel 2013 e capace di ripetersi l’anno successivo. Poi nel rovente 2015 ecco il 3° posto, arbitro del duello finale tra le Yamaha di Lorenzo e Rossi, quindi il ritorno sul tetto del mondo nel 2016 e la possibilità di centrare il poker quest’anno: sarebbe il sesto Mondiale in 10 stagioni. Rossi, invece, perso il Mondiale del debutto, si è poi scatenato, vincendo l’ultimo titolo della 500 e inaugurando da campione l’era MotoGP: tre titoli consecutivi con la Honda (2001-03), prima della doppietta Yamaha. EQUILIBRIO Analizzando le cifre a 24 anni, in 64 GP in 4 stagioni di classe regina, Rossi ha ottenuto 33 vittorie (il 50%!) e 54 podi, Marquez, alla quinta stagione, di 86 GP — 22 in più — ne ha vinti 34 con 60 podi. Volendo invece pareggiare gli anni, a uscirne vincitore è Valentino, che in 5 stagioni (contiamo il 2004 con la Yamaha), in 80 GP ha vinto 42 gare con 65 podi. Viceversa togliendogli un anno, Marquez in 72 GP ha ottenuto 29 vittorie e 51 podi. Tornando al traguardo dei 24 anni, facendo il conto, l’equilibrio tra i due è netto: 124 GP, 59 vittorie e 90 podi Rossi, 164 GP, 60 vittorie e 99 podi Marquez. Con un possibile titolo in più, 6 a 5, per Marc. La storia poi racconterà la seconda parte della carriera di Marquez. Di certo, quelli snocciolati fin qui sono numeri freddi, che non tengono conto di avversari e circostanze ma che, comunque si leggano, raccontano una gran verità: Valentino e Marc sono esemplari unici che il dio della velocità ha regalato allo sport mondiale. © RIPRODUZIONE RISERVATA

LEGENDA

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DOPPIETTA E veniamo alla classe regina. Con una prima importante precisazione: per Marquez è il quinto anno in MotoGP, mentre Rossi a 24 anni disputava la quarta stagione, l’ultima con la Honda. Quello che non è riuscito a Valentino nel 2000, diventare campione al primo anno tra i grandi (2° dietro Kenny Roberts jr.), è riuscito a Marc, subito

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esordiente in 125 a 15, contro i 17 di Rossi. Tre stagioni per Marc, le prime due disastrose con la Ktm, la terza sulla Derbi che lo portò al titolo. Due invece per Valentino, pure lui campione. Il bilancio parla di 30 GP, 12 vittorie e 15 podi per Rossi, contro 46 GP, 10 vittorie e 14 podi per Marquez. Percorso praticamente identico per i due in 250/Moto2: in due stagioni, di 32 GP lo spagnolo ne ha conquistati la metà, 16, con 25 podi e titolo al secondo anno; 30 GP, 14 vittorie e 21 podi l’italiano, anche lui iridato prima del salto di categoria.

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sulparietàRossi(chehacorso unastagioneinmenoinMotoGP)

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ALTR IR IS U

DUCATI POWER Ma Motegi è un tracciato dove la Ducati è sempre andata forte (Casey Stoner, fresco papà di Caleya Maria, lì vinse il titolo 2007 nel giorno dell’ultimo trionfo di Loris Capirossi), Dovizioso un anno fa chiuse 2o e domenica, con una rossa molto più competitiva, dovrà interrompere la fuga del rivale. Magari con l’aiuto di Jorge Lo-

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ALTRI RISU LTA TI

FUGA Un anno dopo, la certezza è che il Giappone non assegnerà il titolo MotoGP, ma lì davanti a tutti in classifica c’è ancora Marquez. Tornato lepre dopo la doppietta di Misano Adriatico e Aragon con la quale, prima ha riacciuffato in testa Andrea Dovizioso, quindi ha dato lo strappo: con 4 gare e 100 punti in palio, il Marcziano arriva sulla pista di mamma Honda con 16 punti su Dovi e 28 su Maverick Viñales, i soli in grado di impedirgli il poker in classe regina: Dani Pedrosa e Rossi sono lontanissimi a 54 e 56 punti, solo l’aritmetica concede loro qualche chance.

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n anno fa finì in fretta: la scivola- 2014 ta di Valentino Rossi al 7o giro di Motegi mise l’im- 21 primatur sul terzo Mondiale in 4 anni di MotoGP di Marc Marquez, campione al pri2013 mo match-point in una stagione nella quale il talento della Honda fu soprattutto 20 bravo a non farsi prendere dallo sconforto nei primi GP, «prigioniero» di una moto in difficoltà rispetto 2012 alle Yamaha di Valentino e Jorge Lorenzo, poi vassalli 19 sul podio del campionato.

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Marc Marquez, 24 anni GETTY

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A 24 anni meglio Valentino o Marquez?

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Ciclismo R

MERCOLEDÌ 11 OTTOBRE 2017 LA GAZZETTA DELLO SPORT

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AL MUGELLO VINCONO FERNANDEZ (DUE VOLTE) E ARMSTRONG

● 1 Vincenzo Nibali batte Mikel Landa a Bormio sul traguardo della 16a tappa del Giro d’Italia ● 2 Sonny Colbrelli vince alla Coppa Bernocchi ● 3 Giovanni Visconti solo sul San Luca, arrivo dell’Emilia BETTINI

«Bahrain-Meridada7 ChegioiaNibaliaBormio»

1IlteammanagerCopelandfailbilanciodellaprimastagione:«Poche 11vittorie?Noncontailnumero,mailpeso.Esepensoagliinfortuni...» luto dal principe Nasser bin Hamad Al Khalifa sarà sull’isola di Hvar (Croazia) dal 7 al 19 dicembre, ma intanto c’è l’occasione col team manager Brent Copeland di fare il punto su ciò che è stato e che sarà.

«HAUSSLER, IZAGIRRE, SIUTSOU: TROPPE ASSENZE IMPORTANTI» BRENT COPELAND SUGLI INFORTUNATI

Ciro Scognamiglio

INVIATO A CIMETTA DI CODOGNÈ (TREVISO) twitter@cirogazzetta

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e stagioni del ciclismo sono a ciclo continuo: il 2017 agonistico è finito (anzi no, visti gli appuntamenti World Tour di questa settimana in Turchia e della prossima in Cina) ma in pratica tutte le squadre di prima fascia sono già al lavoro in proiezione 2018. Come la Bahrain-Merida, che ancora fresca dell’impresa al Lombardia del simbolo Vincenzo Nibali ha convocato staff e alcuni corridori all’albergo Calinferno di Cimetta di Codogné per programmare il futuro. C’erano, tra gli altri, i confermati Franco Pellizotti e Sonny Colbrelli (che poi hanno visitato la latteria Soligo, sponsor del team), Ion Izagirre e i nuovi Domenico Pozzovivo e Mark Padun. Il primo ritiro del team vo-

Copeland, era la prima stagione della Bahrain-Merida. Un anno fa, di questi tempi, a che punto si era? «Non avevamo neppure le viti per i meccanici. Il magazzino era sottosopra, i mezzi dovevano arrivare dalla Svizzera (dall’ex Iam, ndr) con grandi problemi burocratici». Che voto dà a quanto fatto? «Otto, per organizzazione e immagine. Per risultati, 7». Pesa essere l’ultimo team World Tour per numero di vittorie, 11? «Per niente. I successi non vanno solo contati. Quanti team al primo anno sono saliti sul podio di Giro e Vuelta? E centrato il Lombardia? Rispetto a vincere 30 gare di minore importanza, poi, non c’è paragone». Bahrain-Merida significa Nibali. Era la prima volta che lavoravate assieme. Cosa l’ha colpita? «L’incredibile sicurezza. Ha dovuto sopportare un peso supplementare: specie all’inizio lui rappresentava la certezza che la squadra nascesse. Una grande responsabilità. Ma è stato sempre sereno, scherzoso, sorridente, mai in difficoltà». La squadra non è stata troppo dipendente dai suoi risultati? «Non si possono dimenticare i diversi infortuni. Hanno colpito uomini importanti. Haussler, che abbiamo preso per ‘coprire’ la prima parte delle classiche in

L’UOMO CHIAVE DELLO SQUALO

Pellizotti: «Stiamo già pensando a come battere Froome nel 2018» ● (ci. sco.) «In camera con Vincenzo, anche alla vigilia del Lombardia abbiamo parlato di come cercare di battere Froome l’anno prossimo…». Quanto rivela Franco Pellizotti è la migliore testimonianza della grinta di capitan Nibali: lo Squalo doveva ancora realizzare il fantastico bis nella classica delle foglie morte, eppure si proiettava già verso il 2018, alla rivincita (ancora da stabilire il

palcoscenico) dopo che solo il britannico di Sky lo ha preceduto nella classifica finale della Vuelta. «Abbiamo parlato della tattica, di come potremmo giocare le nostre pedine con la squadra al completo, di un Froome che dopo la crono aveva vissuto una giornata non ottimale — ha detto Pellizotti —. Ripartiremo per la prossima stagione ancora più motivati. Ci crediamo».

Belgio. Ion Izagirre era l’uomo del Tour: ritirato per caduta alla prima tappa. Siutsou si è rotto l’osso femorale, Navardauskas ha avuto guai cardiaci».

Nibali a Bormio: tappa splendida. Il peggiore: l’infortunio che ci ha tolto Haussler per il Nord».

Non crede che l’altro team a capitali arabi, la Uae-Emirates, si Altra obiezione: Nibali a novem- sia rinforzato di più? Daniel bre compirà 33 anni, il suo mi- Martin, Kristoff, Aru solo da anglior gregario in salita è stato nunciare… Pellizotti, classe ‘78. Ed è arriva- «È una bella rivalità, fa bene al to per il 2018 Pozzovivo, 35 anni. mercato. Se in quella parte del mondo sono orL’età media non è gogliosi del tetroppo alta? am, si crea rivali«Essendo un teIL NUMERO tà positiva per am nuovo, s’è docercare di fare vuto per forza meglio dell’altro. puntare su diverSono forti, sì. E si uomini d’espen o i p ot re m o rienza perché faspingere per avecessero da guida i podi 2017 della re un budget diai pochi giovani. Bahrain-Merida nei verso, e trovare E per attrarre i corridori abbia- grandi giri, entrambi in futuro soprattutto un uomo mo dovuto offri- con Nibali: 3° al Giro per la prima parre contratti bien- e 2° alla Vuelta te del Belgio». nali, quindi verso il 2018 non avevamo troppi posti liberi da coprire. Comunque Il Giro 2018 parte da Israele. Solo spagnolo Cortina è del ‘95 ed no in vista possibili tensioni poliè un talento; l’ucraino Padun, tiche? 21 anni, pure. In futuro ringio- «No, ci siamo informati con il Bahrain. Andremo tranquillavaniremo ancora». mente e non vediamo l’ora che Scelga il momento top e il mo- cominci. Il sostegno del principe Nasser è formidabile. Ha mento peggiore dell’anno. «Il migliore: la vittoria al Giro di passione, si sente con Nibali (lo Squalo nel 2018 dovrebbe debuttare a gennaio alla Vuelta San Juan in Argentina, ndr) e chiede consigli sulle ruote per la bici da triathlon… È orgoNAVARDAUSKAS TAPPA VUELTA S. LUIS glioso di noi, dell’immagine che COLBRELLI TAPPA PARIGI-NIZZA portiamo nel mondo del COLBRELLI FRECCIA DEL BRABANTE Bahrain dove l’interesse per la NIBALI GIRO DI CROAZIA bici sta crescendo. Il progetto NIBALI TAPPA BORMIO GIRO D’ITALIA della squadra per ora è fino al INXAUSTI TAPPA TOUR OF JAPAN 2019, ma ci hanno dato segnali GRMAY CAMP. NAZ. ETIOPE sul fatto che vogliono continuaNIBALI TAPPA ANDORRA VUELTA re per parecchi anni ancora. AbCOLBRELLI COPPA BERNOCCHI biamo iniziato bene, ma possiaVISCONTI GIRO DELL’EMILIA mo e vogliamo crescere».

2

Gara 1 va all’autore della pole position, il venezuelano Sebastian Fernandez (Bhaitech), insidiato solo al via - e senza successo - dal neozelandese Armstrong (Prema Power Team), alla fine secondo. Terzo è l’italiano Lorenzo Colombo (Bhaitech), seguito dal suo compagno, l’italiano Leonardo Lorandi. Quinto è un altro Rookie, il brasiliano del Prema Power Team Enzo Fittipaldi. Il sesto posto è del russo Artem Petrov. Settimo chiude il tedesco Lirim Zendeli (BWT Muecke Motorsport), seguito dall’olandese Job Van Uitert ( Jenzer Motorsport), che perde punti preziosi in campionato, sia dal leader Armstrong, sia da Colombo, che lo insegue. Chiudono la top ten altri due piloti della Jenzer Motorsport: l’indiano Kush Maini e lo svizzero Gregoire Saucy. Nel Rookie Trophy, dietro ai primi due chiudono l’argentino Giorgio Carrara (Jenzer Motorsport), il brasiliano Felipe Branquinho (DR Formula) e il ceco Tom Beckhauser (Cram Motorsport).

Gara 2 vede una vittoria netta di Marcus Armstrong, primo dall’inizio alla fine. Dietro di lui chiude Job Van Uitert, mentre l’altro pretendente al titolo, Colombo, nella bagarre della prima curva si ritrova costretto all’esterno e all’uscita di pista. Terzo al traguardo è Lorandi, che prova ad attaccare Van Uitert fino alla prima metà di gara, ma poi deve guardarsi dall’arrivo di Kush Maini, alla fine 4° davanti al guatemalteco Ian Rodriguez (DRZ Benelli). Sesto è Lirim Zendeli, davanti allo svizzero Gregoire Saucy ( Jenzer Motorsport), che nel corso del 14° giro urta leggermente Sebastian Fernandez, in quel momento davanti a lui, provocandogli la foratura del pneumatico posteriore destro. Per Fernandez è inevitabile il ritiro. Ottavo è il brasiliano Felipe Branquinho, davanti al duo del Prema Power Team, l’austriaco Lukas Dunner (all’esordio nell’Italian F.4 Championship powered by Abarth) ed Enzo Fittipaldi. Lorandi si aggiudica, come ieri, il Rookie Trophy, davanti a Fittipaldi e Giorgio Carrara.

I SUCCESSI 2017

NIBALI

IL LOMBARDIA

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VITTORIA NUMERO 31 PER LA BORA-HANSGROHE

Turchia, Bennett su Benfatto Sagan debutterà al Down Under ● Mentre il suo capitano Peter Sagan — tri-campione del mondo consecutivo in procinto di diventare papà per la prima volta — ha annunciato che anche nel 2018 farà il debutto agonistico in Australia al Tour Down Under, l’irlandese Sam Bennett ha regalato la 31a vittoria stagionale alla BoraHansgrohe. Il 26enne velocista di Wervik si è

imposto in volata nella AlanyaKemer, 1a tappa del Giro di Turchia (176,7 km alla media di 44,653 orari). Bennett, alla 7a vittoria 2017, ha battuto Marco Benfatto (Androni-Sidermec), il belga Ed Theuns (Trek Segafredo) e altri quattro italiani: Zurlo, Pelucchi, Minali e Consonni. Maxi caduta a 1500 dall’arrivo, senza gravi conseguenze. Oggi 2a tappa, Kumlica-Fethiye (205 km): diretta Eurosport dalle 14.

In Gara 3 scatta bene dalla pole Armstrong, seguito da Van Uitert e da Lorandi, che però viene ben presto superato da Fernandez. Al quarto giro, il guatemalteco Ian Rodriguez esce di pista e porta all’ingresso della Safety Car. Al suo rientro, Fernandez supera anche Van Uitert, secondo in classifica generale, il quale subito dopo viene penalizzato con un Drive Through a causa della partenza anticipata: si tratta di un episodio molto importante in ottica campionato. Al giro 8, Fernandez supera anche Armstrong, portandosi primo, posizione che conserverà fino a fine gara. La lotta per il podio non è finita, perché il russo Artem Petrov (DR Formula), grazie anche al treno di gomme nuove, rimonta dalla nona alla seconda posizione. Gradino più basso del podio, e risultato importante in ottica campionato, per Armstrong. Quarta posizione per Lorandi, seguito da Fittipaldi. Sesto è l’italiano Aldo Festante (DR Formula), davanti a Colombo e Zendeli. Chiudono la top ten Carrara e l’inglese della BWT Muecke Motorsport Olli Caldwell. Nel Rookie Trophy, terza vittoria in questo fine settimana per Lorandi, seguito da Fittipaldi e da Carrara. Ogni informazione relativa all’Italian F.4 Championship Powered by Abarth può essere trovata su www.acisportitalia.it/f4 e su www.f4championship.com a cura di RCS PUBBLICITÀ

25


26

Basket R Eurolega

FENERBAHCE ISTANBUL TURCHIA

8

CSKA MOSCA RUSSIA

8

OLYMPIACOS PIREO

BARCELLONA

GRECIA

SPAGNA

7,5

7

REAL MADRID

PANATHINAIKOS ATENE

SPAGNA

GRECIA

7

7

Datome e Melli per puntare al bis

Perso Teodosic ma c’è Rodriguez

Roster ribaltato ma c’è Spanoulis

Riparte da zero Struttura solida e Baby Doncic guida con la star Heurtel l’ex nemico Lojeski gli orfani di Llull

I campioni in carica hanno il non facile compito di ripetersi e di sostituire la stella Bogdanovic, volato a Sacramento. Dal Bamberg è arrivato l’azzurro Nicolò Melli a far coppia con Datome (foto). LA STELLA Brad Wanamaker. L’ALLENATORE Zele Obradovic (confermato). 2016-17 Campione. VS. MILANO 19/10 al Forum; 22/2 a Istanbul. ARRIVI Melli (Bamberg), Wanamaker (Darussafaka), J.Thompson (Shandong), Guler (Galatasaray), Guduric (S.Rossa). PARTENZE Udoh (Utah), Bogdanovic (Sacramento), Antic (Stella Rossa), Bennett (Phoenix). QUINTETTO Wanamaker, Guduric, Kalinic, Melli, Vesely.

Anno primo post Teodosic. Non sarà facile ma gli innesti sono stati tali da permettergli di lottare di nuovo per il titolo. Soprattutto perché può ancora contare su Nando De Colo, che affiancherà Rodriguez (foto). LA STELLA Sergio Rodriguez. L’ALLENATORE Dimitris Itoudis (confermato). 2016-17 Terzo posto. VS. MILANO domani a Mosca, 11/1 al Forum. ARRIVI Rodriguez (76ers), Westermann (Zalgiris), Clyburn (Darussafaka), O.Hunter (Real), PARTENZE Teodosic (Clippers), A.Jackson (Bejing Ducks), Augustine (Malaga), Kulagin, Freeland. QUINTETTO Rodriguez, De Colo, Clyburn, Vorontsevich, Hines.

Finchè c’è Spanoulis (foto), c’è speranza. Aggiunte di valore col difensore Strelnieks e i due Nba Roberts e Thompson. LA STELLA Vassilis Spanoulis (guardia). L’ALLENATORE Giannis Sfairopoulos (confermato). 2016-17 Finalista. VS. MILANO 23/11 al Forum, 5/1 al Pireo. ARRIVI Strelnieks (Bamberg), Bogris (Tenerife), Tillie (Vitoria), McLean (Milano), Roberts (Charlotte), Thompson (Pelicans). PARTENZE Young (Milano), Hackett (Bamberg), Green (Valencia), Lojeski (Pana), Waters (Karsiyaka). QUINTETTO Mantzaris, Spanoulis, Papanikolaou, Printezis, McLean.

Dopo il disastro 2016-17, i catalani ripartono da zero, Nuovo coach, Sito Alonso, nuovo roster con 2 aggiunte chiave: Thomas Heurtel (foto), miglior play d’Europa, e Adam Hanga, difensore dell’anno. LA STELLA Thomas Heurtel. L’ALLENATORE Sito Alonso (nuovo). 2016-17 11a con 12 vinte-18 perse. VS. MILANO 26/10 al Forum, 1/2 a Barcellona. ARRIVI Heurtel (Efes), Pressey (D-League), Sanders (Milano), Seraphin (Indiana), Hanga (Vitoria). PARTENZE Doellman, Oleson (Murcia), Perperoglou (Hapoel Gerusalemme), Faverani (Murcia), S.Lawal (Avellino). QUINTETTO Heurtel, Koponen, Hanga, Claver, Tomic.

Struttura solida, senza una vera superstar ma con tanti ottimi giocatori. Lojeski, arrivato dai rivali dell’Olympiacos, il migliore tra i nuovi arrivi. LA STELLA Matt Lojeski (foto). L’ALLENATORE Xavi Pascual (confermato). 2016-17 Eliminato nei quarti. VS. MILANO 15/12 ad Atene, 5/4 al Forum. ARRIVI Lekavicius (Zalgiris), Vougioukas (Kuban), T.Antetokounmpo (Andora), Denmon (Gaziantep), Lojeski (Olympiacos). PARTENZE Nichols (Cedevita Zagabria), M.James (Suns), Bourousis (Cina), Feldeine (S.Rossa), Fotsis. QUINTETTO N.Calathes, Denmon, Lojeski, Gist, C.Singleton.

Squadrone era, squadrone resta. Col fenomeno bambino Luka Doncic a prenderlo per mano, dopo un Europeo da fenomeno vinto con la Slovenia. Importante l’innesto di Fabian Causeur, pesa tantissimo l’assenza prolungata di Llull (crociato rotto). Kuzmic darà peso a un reparto lunghi già di valore. LA STELLA Luka Doncic (foto). L’ALLENATORE Pablo Laso (confermato). 2016-17 Quarto posto. VS. MILANO 24/10 a Madrid, 13/4 al Forum. ARRIVI Causeur (Bamberg), Kuzmic (Stella Rossa). PARTENZE Draper, Nocioni (ritirato), O.Hunter (Cska). QUINTETTO Doncic, Causeur, Fernandez, Randolph, Ayon.

Milano, rivali da far

FenerbahceeCska C’ partonoinpole Olimpiadaplayoff maservepazienza

Massimo Oriani

1Alle spalle delle big, c’è grandissimo equilibrio.

Il calendario iniziale non agevola Pianigiani EFES ISTANBUL TURCHIA

6

KHIMKI RUSSIA

6

MALAGA

SPAGNA

6

ben sapendo che ora si entra nel tritacarne e non ci sarà più tempo per la palestra.

è d’aver paura. Guardatevi attorno (letteralmente, le rivali dell’AX sono illustrate in queste pagine). Milano entra in Eurolega in punta di piedi, conscia che le rivali sono tante e sono forti. Ma anche con la consapevolezza di poter far bene. Il voto che le diamo, avendo espresso un giudizio sulle 15 rivali, è 6,5. Sulla fiducia, perché, come tante, ha un roster rivoluzionato nel cuore. In attesa di Patric Young, si presenta al via domani a Mosca con un gruppo che ha mosso bene i primi passi in Supercoppa e poi stentato in campionato contro avversarie modeste a causa dei carichi di lavoro. Coach Pianigiani ha giustamente spinto in queste ultime due settimane

IL CAMPO Fenerbahce e lo stesso Cska sono le favorite. L’Olympiacos fa sempre più paura, il Real Madrid parte un pelo indietro rispetto alle prime tre perché non avrà Sergio Llull almeno sino a primavera dopo la rottura del crociato. Ma è la solidità e la profondità di tutte le partecipanti a rendere molto difficili i pronostici. La Stella Rossa Belgrado parte dietro ogni anno e ogni anno stupisce coi suoi giovani. Stavolta poi che le Final Four saranno a Belgrado, avrà pure una motivazione in più. Non pensiate che andare a vincere a Khimki, Malaga, Valencia, Kaunas o Tel Aviv, sulla carta le meno forti, sia

STELLA ROSSA BELGRADO

VALENCIA

SERBIA

6,5

SPAGNA

6

MACCABI TEL AVIV ISRAELE

5,5

Quanti volti nuovi C’è anche Simon

Puòsorprendere Shvedcannoniere?

Ha vinto l’Eurocup I punti di Rochestie Cerca riconferme Punta su McCallum e il fattore casa Dubljevic la star

Mercato faticoso Si affida a Spahija

Squadra rinnovata, va per i playoff. LA STELLA Bryant Dunston (foto). L’ALLENATORE Velimir Perasovic (confermato). 2016-17 Eliminato ai quarti. VS. MILANO 30/11 a Istanbul; 1/3 al Forum. ARRIVI Ledo (Vitoria), Motum (Zalgiris), Simon (Milano), Batuk (Darussafaka), Adams (Avtodor), McCollum (Galatasaray), Stimac (Besiktas), Muric (Banvit). PARTENZE Heurtel (Barcellona), Korkmaz (Phila), Osman (Cleveland), Honeycutt (Khimki), Thomas (Maccabi), Granger (Vitoria), Paul (San Antonio), Mutaf (Besiktas), Geyik (Besiktas), Omic (Hapoel). QUINTETTO McCollum, Ledo, Simon, Brown, Dunston.

Nuovo coach e punti con Shved. LA STELLA Alexey Shved (foto). L’ALLENATORE Georgios Bartzokas (nuovo). 2016-17 Elim. quarti di Eurocup. VS. MILANO 7/12 al Forum; 8/3 a Khimki. ARRIVI Markovic (Zenit), Jenkins (Stella Rossa), Zubkov (Kuban), Gill (Yeşilgiresun), Honeycutt (Efes), Anderson (Darussafaka), Thomas (Northeast Tigers), Viktorov (Nizhny), Robinson (Lakers). PARTENZE Pullen (Phila), Rowland (Eskişehir), Brown (Oklahoma), Hummel (rit.), Evans (Atlanta), Colo (Betis), Ilnitskiy (Kuban), Likhodey (Kedainiai). QUINTETTO Markovic, Shved, Anderson, Gill, Robinson.

McCallum cerca il rilancio in Europa e può fare la differenza, occhio al talento di casa Diaz, mvp delle ultime finali di Eurocup. LA STELLA Ray McCallum (foto). L’ALLENATORE Joan Plaza (confermato). 2016-17 Vincente Eurocup. VS. MILANO 22/12 a Malaga; 17/1 al Forum. ARRIVI Milosavljevic (Alba), Shermadini (Andorra), Augustine (Cska), McCallum (Grand Rapids), Salin (Gran Canaria), Soluade (Burgos). PARTENZE Lafayette (Virtus Bo), Omic (Efes), Eyenga (Fuenlabrada), Smith (Kazan), Fogg (Guangzhou). QUINTETTO McCallum, Nedovic, Milosavljevic, Augustine, Musli.

Rivoluzione affidata a Spahija. LA STELLA Norris Cole (foto). L’ALLENATORE Neven Spahija (nuovo). 2016-17 14°, 10 vinte-20 perse. VS. MILANO 2/11 a Tel Aviv; 26/1 al Forum. ARRIVI DiBartolomeo (M. Haifa), Tyus (Galatasaray), Cohen (M. Ashdod), Roll (Besiktas), Thomas (Efes), Bolden (S. Rossa), Kane (Betis), Cole (Oklahoma), Parakhouski (Kazan). PARTENZE Seeley (G. Canaria), Ohayon (Hapoel Gerusal.), Weems (Zhejiang), Pnini (Hapoel Holon), Mekel (Gran Canaria), Landesberg (Estudiantes), Zirbes (Bayern), Rudd (Gaziantep). QUINTETTO Cole, Kane, Mashour, Bolden, Parakhouski.

Tante novità, è dura ripetersi. LA STELLA Taylor Rochestie (fot). L’ALLENATORE Dusan Alimpijevic (nuovo). 2016-17 9a con 16 vinte-14 perse. VS. MILANO 29/12 al Forum; 9/2 a Belgrado. ARRIVI Keselj (Ostenda), Jovanovic (Grand Rapid), Jankovic (Sioux Falls), Feldeine (Panathinaikos), Radicevic (Betis), Lessort (Nanterre), Antic (Fenerbahce), Rochestie (Kuban). PARTENZE Jenkins (Khimki), Mitrovic (Bamberg), Simonovic (Zenit), Jovic (Bayern), Guduric (Fenerbahce), Bolden (Maccabi), Kuzmic (Real Madrid), Thompson (San Burgos). QUINTETTO Rochestie, Lazic, Dagubic, Jankovic, Lessort.

Dopo la vittoria della Acb, e le finali in Coppa del Re e Eurocup cerca nuovi stimoli, ma sarà dura arrivare ai playoff. LA STELLA Bojan Dubljevjc (fot.). L’ALLENATORE Txus Vidorreta (nuovo). 2016-17 Finalista Eurocup. VS. MILANO 15/11 a Valencia; 22/3 al Forum. ARRIVI Doornekamp (Tenerife), Abalde (Badalona), Rico (Gipuzkoa), Williams (Kazan), Green (Olympiacos), Pleiss (Galatasaray). PARTENZE Oriola (Barcellona), Kravstov (Eskisehir), Sikma (Alba), Tobey (Tenerife). QUINTETTO Diot, Martinez, San Emeterio, Doornekamp, Dubljevic.


MERCOLEDÌ 11 OTTOBRE 2017 LA GAZZETTA DELLO SPORT

BAMBERG

VITORIA

GERMANIA

SPAGNA

6,5

6,5

Ha perso molto Brilla Shengelia ma rilancia Hackett ma senza Hanga... Via Melli, dentro Hackett. Coach Trinchieri affiancherà due ex senesi, Daniel e Zisis nel backcourt. Tante le partenze pesanti. LA STELLA Quincy Miller (foto). L’ALLENATORE Andrea Trinchieri (confermato). 2016-17 13° con 10 vinte-20 perse. VS. MILANO 17/11 al Forum, 29/3 a Bamberg. ARRIVI B.Taylor (Bayern), Mitrovic (S.Rossa), Hackett (Oly), Hickman (Milano), Q.Miller (Maccabi). PARTENZE Strelnieks (Oly), Theis (Celtics), Causeur (Real), Melli (Fener), D.Miller (Pelicans), McNeal (Strasburgo). QUINTETTO Zisis, Hackett, Taylor, Mitrovic, Radosevic.

Resta da playoff con gli arrivi di Huertas, Granger e McRae. Bello rivedere Delfino in Europa. Pesa l’addio ad Hanga. LA STELLA Toko Shengelia (foto). L’ALLENATORE Pablo Prigioni (nuovo). 2016-17 Eliminata nei quarti. VS. MILANO 20/12 al Forum, 19/1 a Vitoria. ARRIVI Timma (Zenit), Huertas (Lakers), J.Granger (Efes), McRae (Cavs), Janning (Kuban), Delfino (Boca), I.Martinez (Granada). PARTENZE Tillie (Oly), Ledo (Efes), Blazic (Andorra), Hanga (Barcellona), Budinger, Laprovittola (Zenit), Larkin (Celtics). QUINTETTO Huertas, Beaubois, Timma, Shengelia, Voigtmann.

paura

roba da poco. La maratona sarà entusiasmante come sempre, anche nell’anno in cui mancheranno due superstar come Teodosic e Bogdanovic, volate nella Nba.

OLIMPIA Le ambizioni che l’AX (Armani Exchange, denominazione per l’Europa) deve avere sono quelle di diventare squadra di buon livello col passare delle giornate, senza fretta e senza che attorno nascano drammi in caso di partenza lenta, soprattutto visto il calendario iniziale (a Mosca, Fener, a Madrid, Barcellona, a Tel Aviv). Ha il dovere di puntare ai playoff. E ha la squadra per arrivarci, anche se la linea che separa il 6° dal 10° posto è davvero sottile. Scopriremo quest’Olimpia strada facendo, sperando porti lontano. © RIPRODUZIONE RISERVATA

ZALGIRIS KAUNAS

LITUANIA

5,5

Tante partenze Sarà la più debole? Vivacchia come al solito, stavolta sembra davvero di un bel po’ al di sotto dei playoff. Jasikevicius dovrà inventarsi qualcosa. LA STELLA Kevin Pangos (foto). L’ALLENATORE Sarunas Jasikevicius (confermato). 2016-17 10°, 14 vinte-16 perse. VS. MILANO 9/11 al Forum; 20/3 a Kaunas. ARRIVI Micic (Tofas), White (Zenit), Davies (Monaco), Bost (Monaco), Toupane (New Orleans). PARTENZE Westermann (Cska), Lekavicius (Panathinaikos), Motum (Efes), Lima (Real Madrid), Javtokas (rit.), Seibutis (Neptunas). QUINTETTO Pangos, Micic, Toupane, Jankunas, Davies.

DOMANI IL VIA

Milano fa visita al Cska Mosca Fenerbahce a Malaga ● La nuova stagione d’Eurolega parte domani. La guerra con la Fiba sulle finestre per le nazionali non ha portato a spostamenti del calendario come avrebbe voluto Baumann, segretario generale Fiba, che nella sua ultima proposta aveva spostato di un giorno le gare delle qualificazioni mondiali, mossa esclusivamente politica visto che rimane invariata l’impossibilità di partecipazione dei giocatori delle squadre di Eurolega, in campo sole ventiquattr’ore ore prima.

FORMULA ● La formula è invariata: girone unico con partite di andata e ritorno e (regular season che si chiuderà il 6 aprile 2018) e le prime 8 che si qualificano ai quarti di finale (dal 17 aprile al 1 maggio 2018) al meglio delle 5 partite. Poi Final Four in Serbia, a Belgrado (18-20 maggio). PRIMA GIORNATA

● Domani: Cska Mosca-Milano (ore

19 italiane, diretta tv su Eurosport 2); Efes Istanbul-Real Madrid; BambergMaccabi Tel Aviv; Olympiacos PireoVitoria; Malaga-Fenerbahce. Venerdì: Khimki-Valencia; Zalgiris Kaunas-Stella Rossa Belgrado; Barcellona-Panathinaikos Atene.

EUROCUP

27

TENNIS

Torino dopo 31 anni ritrova l’Europa con Trento e Reggio

T

orino, Reggio Emilia e Trento. Sono le tre italiane in Eurocup, dove rimettiamo piede dopo l’anno – chiamiamolo sabbatico... – d’assenza, dovuto alla guerra Fiba-Eca che ha finito per trasformare in vittime sacrificali i nostri club. Si parte oggi col ritorno dell’Auxilium in Europa dove mancava da 31 anni. Il debutto è nobilitato dal giocare alla Drazen Petrovic Arena di Zagabria contro il Cedevita. Il girone è tosto con due ex di Eurolega come Kazan e Darussafaka. RITORNI Trento ritorna nella competizione dove centrò la semifinale al debutto due anni fa, eliminando Milano nei quarti. La prima stasera al PalaTrento con il Villeurbanne: Gutierrez non sarà della gara, ma figurerà a referto. Gran Canaria e Zenit S.Pietroburgo le altre toste nel girone. Anche per Reggio Emilia è un rientro dopo che da finalista scudetto era rimasta a guardare l’anno scorso per le beghe politiche. Il via in Montenegro, in casa del Buducnost in un gruppo dove l’Hapoel Gerusalemme campione d’Israele (con Pianigiani), il Bayern Monaco di Djordjevic e il Galatasaray ex d’Eurolega faranno la parte dei leoni.

PROGRAMMA

Girone A: Cedevita Zagabria (Cro)-Fiat Torino (19.45); Andorra (Spa)-Kazan (Rus); Levallois (Fra)-Darussfaka (Tur). Girone B: Panevezys (Lit)-Hapoel Gerusalemme (Isr); Buducnost Podgorica (Monte)-Reggio Emilia (19); Galatasaray (Tur)-Bayern Monaco (Ger). Girone C: Lietuvos Vilnius (Lit)-Bilbao (Spa); Limoges (Fra)-Lokomotiv Kuban (Rus); Alba Berlino (Ger)-Partizan Belgrado (Ser). Girone D: Trento-Villeurbanne (Fra, 20.45); Gran Canaria (Spa)-Zenit S.Pietroburgo (Rus); Ulm (Ger)-Tofas Bursa (Tur) 83-73 (ieri).

FORMULA

Le prime 4 di ogni girone si qualificano alle Top 16 (dal 3 gennaio al 7 febbraio 2018). Le prime due di ognuno dei 4 gironi da 4 passano ai quarti ad eliminazione diretta (al meglio delle 3 partite, dal 6 al 12 marzo). Poi semifinali (20-28 marzo) e finali (10-16 aprile), sempre al meglio delle 3. f.f.-f.t.-f.p. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Sasha Vujacic, 33 anni, guardia di Torino, 2 titoli Nba CIAMILLO

CHAMPIONS

Veneziavincente con3supplementari Capod’Orlandok.o.

C

apo d’Orlando apre con una sconfitta a Gaziantep, Venezia dal +18 soffre e vince dopo 55’. Oggi Sassari, che ospita il Karsiyaka, e Avellino in casa del Besiktas. GAZIANTEP-CAPO 82-77 (18-16, 40-32; 66-54) GAZIANTEP: Lyons 18 (2/4, 4/9), Armand 15 (7/9, 0/4), Rudd 7 (1/5, 1/3), Williams 7 (3/5), White (0/3, 0/4); Haciyeva (0/1), Balazic 23 (3/3, 5/8), Ogut 6 (0/1, 2/5), Cinko 6 (2/5 da 3). All.: Dedas. SIKELIARCHIVI CAPO D’ORLANDO: Atsur 8 (2/4, 0/2), Edwards 18 (4/7, 3/4), Kulboka 12 (3/6, 2/3), Inglis 13 (3/8, 1/2), Delas 4 (2/5); Alibegovic (0/1), Ihring 9 (3/5, 0/2), Strautins 5 (1/1, 1/2), Wojciechowski 5 (1/5, 1/4), Ikovlev 3 (1/3 da 3). All.: Di Carlo. NOTE - T.l.: Gaz 8/11, Cap 12/14. Rimb.: Gaz 35 (Rudd 11), Cap 42 (Kulboka 13). Ass.: Gaz 21 (Lyons 9), Cap 16 (Atsur 5). Max vant.: Gaz 15 (66-51), Cap 4 (0-4). VENEZIA-BANVIT 108-101 (19-16, 44-28; 64-50, 80-80, 91-91, 95-95) UMANA VENEZIA: Haynes 22 (2/4, 5/6), Jenkins 5 (1/4, 1/2), Bramos 3 (0/1, 1/2), Orelik 24 (4/6, 4/5), Watt 19 (8/11, 1/1); Peric 12 (4/7, 1/2), Johnson 9 (1/4, 1/2), De Nicolao (0/2), Biligha 8 (2/8), Cerella 6 (2/6, 0(1), Ress (0/1, 0/1). N.e.: Bolpin. All.: De Raffaele. BANVIT: Taylor 17 (4/5, 1/2), Thomas 25 (8/18, 1/3), Odum 15 (4/8, 1/8), Caloiaro 17 (4/5, 1/2), Vidmar 13 (4/6); Kulig 19 (5/6, 1/5), Gecim (0/1, 0/3), Altintig 2 (0/1, 1/2), Akyel, Atar. N.e.: Atar. All.: Filipovski. ARBITRI: Rosso (Fra), Ciulin (Rom), Maciulaitis (Lit).

NOTE – T.l.: Ven 18/32, Ban 29/47. Rimb.: Ven 48 (Orelik 8), Ban 49 (Kulig 13). Ass.: Ven 23 (Haynes 6), Ban 15 (Gecim 4). Max vant.: Ven 18 (46-28), Ban 3 (77-80). Spett. 3.148. SITUAZIONE Girone A: Monaco-Utena; Oldenburg-Enisey Krasnoyark; Murcia-Hapoel Holon; Sassari-Karsiyaka (20.30). Girone B: Klaipeda-Chalon 75-73; Gaziantep-Capo d’Orlando 82-77; Ludwisburg-Paok 103-70; Ventspils-Tenerife. Pross. t. (17/10): Chalon-Capo d’Orlando. Girone C: Rosa Radom-Bayreuth 79-96; Aek AteneEstudiantes Madrid 79-87; VeneziaBanvit 108-101 d3ts; Strasburgo-Petrol Olimpia Lubiana. Pross. t. (17/10): Venezia-Aek. Girone D: Nymburk-Nanterre 72-81; Bonn-Ostenda 66-74; Besiktas-Avellino (19.30); Aris Salonicco-Zielona Gora. s.p.-m.c.-n.c.-d.z. © RIPRODUZIONE RISERVATA

EUROLEGA DONNE

Schio debutta in Turchia contro lo Yakin ● Al via oggi l’Eurolega donne con Schio che apre alle 19.30 a Istanbul contro lo Yakin Dogu Universitesi. JOHNSON-ODOM (a.r.) Dopo l’aggressione subita lunedì a Milano, Darius JohnsonOdom, guardia di Cremona, è stato sottoposto a Tac che ha evidenziato un trauma cranico commotivo con ferite alla fronte e al labbro. Dimesso dal Policlinico di Milano, sarà tenuto a riposo fino a venerdì quando verrà rivalutato dallo staff medico della Vanoli.

Novak Djokovic, 30 anni, balla con Serena Williams, 36 EPA

Serenatorna aMelbourne Djokovicoffre pastiaipoveri L

a ex numero 1 del ranking Wta, Serena Williams vuole tornare in campo per difendere il suo titolo ai prossimi Australian Open (15-28 gennaio 2018). Sarà quello il suo rientro agonistico dopo lo stop di un anno per la gravidanza. Lo ha riferito il direttore del torneo Craig Tiley parlando con i giornalisti a Melbourne. La Williams, che lo scorso hanno ha vinto il suo 23° titolo del lo Slam mentre era incinta, ha dato alla luce una bambina, Alexis Olympia Ohanian Jr., lo scorso 1 settembre. La campionessa americana ha ancora tre mesi di tempo per rimettersi in forma. «Lei vuole tornare nel 2018 e difendere il suo titolo, si sta già allenando», ha detto chiosato Tiley, il quale ha anche annunciato l’incremento del montepremi complessivo del torneo che toccherà i 55 millioni di dollari australiani (36.2 milioni di euro). I vincitori del singolare maschile e femminile intascheranno la stessa cifra: 4 milioni di dollari australiani (2.63 milioni di euro) a testa, che vale un aumento del 20% rispetto all’edizione passata. SOLIDARIETA’ Mentre Serena pianifica il rientro, è ancora sospeso quello di Novak Djokovic che è uscito dal circuito dopo il ritiro contro Berdych nel match dei quarti di finali a Wimbledon, tre mesi fa, per un infortunio al gomito destro che lo tormentava da tempo. Subito Djokovic ha annunciato che non avrebbe giocato più alcun torneo nel 2017. Nel frattempo è diventato padre per la seconda volta (in settembre è nata la figlia Tara) e ha confermato Andre Agassi come suo coach personale. In attesa di ri-

prendere la racchetta in mano, il fuoriclasse serbo si dedica alla solidarietà e all’impegno nel sociale. I media britannici riportano che Nole aprirà presto un ristorante in Serbia per offrire pasti gratuiti alle persone bisognose. Sarà quest’ultimo il terzo ristorante del 30enne vincitore di 12 Slam, dopo quello inaugurato nel 2009 a Belgrado chiamato «Novak» e quello per vegani, chiamato «Equita», aperto nel 2016 a Montecarlo, dove Djokovic vive con la sua famiglia. La notizia è stata confermata in un comunicato dallo stesso Nole. «Il denaro non è un problema per me — si legge nella nota —. Ho guadagnato abbastanza per sfamare tutta la Serbia. Penso che tutte queste persone indigenti lo meritino dopo tutto il sostegno che continuano ad offrirmi». Resta da chiarire se i benificiari dei pasti gratuiti dovranno dimostrare di avere un reddito basso e insufficiente per permettersi un’alimentazione corretta o se l’ingresso sarà aperto a tutti. © RIPRODUZIONE RISERVATA

A SHANGHAI

Fognini vince Kyrgios litiga e se ne va ● Fabio Fognini supera il 2° turno di Shanghai (Cina, cemento, 6.216.000 $) battendo Pouille. Agli ottavi troverà il vincente di NadalDonaldson. Kyrgios si ritira contro Johnson dopo un litigio con l’arbitro. L’Atp potrebbe sanzionarlo. 1° turno: Johnson (Usa) b. Kyrgios (Aus) 7-6(5) rit.; Bedene (Gb) b. LORENZI 6-1 6-4; 2° t: Cilic (Cro) b. Edmund (Gb) 6-3 7-6(5); FOGNINI b. Pouille (Fra) 7-6(7) 6-3; Del Potro (Arg) b. Rublev (Rus) 63 6-4


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Pallavolo R Il caso

MERCOLEDÌ 11 OTTOBRE 2017 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Sylla scagionata Il doping non c’è: cibo inquinato

1Attesa per oggi l’ufficializzazione dell’assoluzione

per l’atleta della Nazionale che ha saltato l’Europeo

Davide Romani

N

el giorno della presenta­ zione del campionato di A­1 la pallavolo italiana riabbraccia Miriam Sylla. L’in­ discrezione è arrivata nel po­ meriggio di ieri come ciliegina sulla torta all’evento milanese che ha ufficialmente aperto la stagione che prenderà il via sa­ bato con gli anticipi della 1a giornata. La 22enne schiaccia­ trice, trovata positiva al clen­ buterolo (un principio conte­ nuto nei farmaci antiasma che può stimolare l’aumento della massa muscolare e la diminu­ zione di quella grassa) durante le Final Six del Grand Prix dal 2 al 6 agosto a Nanchino (Cina), può tornare subito a disposi­ zione del tecnico di Bergamo Stefano Micoli. Per la giocatri­ ce della Foppapedretti, come già successo per la serba Ana Antonijevic, sarebbe passata la tesi dell’intossicazione alimen­ tare già ventilata il giorno della positività dal presidente Bruno

IN UN MESE DALL’INFERNO ALLA RINASCITA

Cattaneo: «Riteniamo possa trattarsi di un caso di contami­ nazione alimentare» aveva spiegato il numero 1 della Fi­ pav.

tamente sospese in via cautela­ tiva.

INTOSSICAZIONE Stesso ho­ tel, stesso ristorante, stesse da­ te, positive alla stessa sostanza SALTATO L’EUROPEO Un caso (con valori molto bassi), da su­ sgonfiatosi dunque in un mese: bito le due federazioni coinvol­ dalla notizia della prima positi­ te — quella italiana e quella serba — hanno vità del 4 settem­ portato avanti la bre, all’indiscre­ tesi dell’intossi­ zione di ieri che LA CHIAVE cazione alimen­ ora aspetta solo Il test era stato tare. Forti anche l’ufficializzazio­ degli alert della ne da parte della effettuato il 6 Wada che aveva­ Federazione in­ agosto durante le no coinvolto la ternazionale. Un finali del Grand Prix Cina (e il Messi­ enorme sollievo co) dove si spie­ per Sylla, come Accolta la tesi della gava che a causa per Antonijevic, dei problemi di anche se a en­ Federazione della contaminazione trambe è stata contaminazione delle carni gli at­ così negata la alimentare leti erano invita­ partecipazione all’ultimo Europeo giocato in ti a consumare i pasti solo nei Georgia e Azerbaigian (dal 22 ristoranti approvati dalle fede­ settembre all’1 ottobre) dal razioni o dagli organizzatori. momento che, una volta cono­ Ora si attende solo l’ufficializ­ sciuta la positività al test anti­ zazione forti anche dell’archi­ doping di Nanchino (Cina), le viazione del caso Antonijevic due atlete sono state immedia­ della scorsa settimana. 4 SETTEMBRE CLENBUTEROLO, SYLLA POSITIVA La serie di episodi sfavorevoli per l’Italia verso l’Europeo inizia con la notizia della positività al clenbuterolo di Miriam Sylla (test avvenuto alle finali del Grand Prix a Nanchino, in Cina). L’atleta lascia subito il ritiro delle azzurre.

8 SETTEMBRE FERMATA ANCHE UNA SERBA Stesso hotel, stesso ristorante, stesse date: dopo l’azzurra Miriam Sylla anche la palleggiatrice serba Ana Antonijevic risulta positiva al clenbuterolo a un test antidoping avvenuto a Nanchino (Cina) durante le finali del Grand Prix.

Miriam Sylla, 22 anni, è pronta a giocare la sua 5a stagione con la maglia della Foppapedretti Bergamo

CAMPIONATO Un colpo di sce­ na positivo che permette a Syl­ la di rituffarsi nel lavoro in vi­ sta del campionato ormai alle porte. E sorride anche Berga­ mo che in quello sciagurato 5 settembre ha visto due sue at­ lete di punta fermarsi: oltre al­ la positività della schiacciatri­ ce azzurra, si era infortunata anche la regista Lia Malinov (frattura del calcagno del pie­ de destro) che ieri alla presen­ tazione del campionato al Samsung District di Milano si è rivista (ancora con le stampel­ le) ma fiduciosa di rientrare al più presto. Delle azzurre redu­ ci dall’Europeo presenti Paola Egonu (Novara) e Monica De Gennaro (Conegliano) oltre al

Ana Antonijevic, 30 anni FIVB.COM

c.t. della Nazionale Davide Mazzanti. Un campionato che il 10 marzo vedrà la fine della regular season prima dei playoff scudetto (qualificate le prime 8 con quarti di finale al meglio delle 3 partite, semifi­ nali e finale al meglio delle 5) mentre l’1 novembre in palio la Supercoppa nella sfida Nova­ ra­Conegliano. La Final Four di Coppa Italia è in programma per il 17 e 18 febbraio (sede an­ cora da stabilire). © RIPRODUZIONE RISERVATA

IL COMMENTO DI GIAN LUCA PASINI A PAGINA 21 3 OTTOBRE ANTONIJEVIC «PROSCIOLTA» Ana Antonijevic, regista serba, può tornare in campo. Due giorni dopo la vittoria dell’Europeo femminile della Serbia, arriva la notizia che alla palleggiatrice è stata tolta la squalifica per la positività al clenbuterolo.

A-1 DONNE Scatta sabato l’A-1 femminile con la 1a giornata che si completerà poi domenica. Programma Sabato, ore 20.30: CasalmaggioreConegliano; Novara-Busto Arsizio (diretta Rai Sport); ModenaScandicci. Domenica, ore 17: Firenze-Monza; Filottrano-Pesaro; Legnano-Bergamo. COPPA ITALIA UOMINI, OTTAVI Questa sera si giocano tre gare per gli ottavi di finale di Coppa Italia. Programma Oggi, ore 20.30: Vibo Valentia-Ravenna; Verona-Milano; Monza-Latina. Domani, ore 20.30: PiacenzaPadova (diretta Rai Sport). Il 18 ottobre i quarti di finale con l’ingresso nel torneo di Civitanova, Modena, Trento e Perugia.

10 OTTOBRE RIABILITATA ANCHE SYLLA Una settimana dopo la Antonijevic, anche Miriam Sylla può tornare a sorridere. Come successo per la palleggiatrice serba, anche per la schiacciatrice italiana è accolta la tesi dell’intossicazione alimentare durante le finali del Grand Prix di inizio agosto.

Rugby R Verso il trittico di novembre

O’Shea rivoluziona l’Italia Nuovo corso e 5 esordienti 1Da Licata a

Hayward: tante novità dopo gli exploit di Zebre e Treviso Andrea Buongiovanni

U

na rivoluzione in atto unico. Conor O’Shea di­ rama la lista dei convoca­ ti (sono 34) per i tre test­match azzurri di novembre (contro le Figi a Catania, l’Argentina a Fi­ renze e il Sudafrica a Padova) e la fisionomia della Nazionale subisce una scossa. Un po’ per gli infortuni, soprattutto per le buone prestazioni offerte nella prima parte di stagione da mol­ ti giovani di Treviso e Zebre: nel gruppo, a partire da cinque esordienti, i volti nuovi o semi nuovi abbondano. A discapito anche di qualche senatore. Un dato su tutti: i confermati, ri­ spetto alla rosa voluta l’11 otto­ bre di un anno fa in medesime circostanze, non sono più di 16. LE SINERGIE Del gruppo fanno parte 17 giocatori del Benetton, 13 delle Zebre (compreso Gio­

vanni Licata, permit player del­ le Fiamme Oro, rivelazione di queste settimane) e solo quat­ tro di club stranieri (Ghiraldini, Parisse, Leo Sarto e Padovani). È la conferma che le due fran­ chigie stanno ben muovendosi. È il frutto del lavoro finalmente sinergico tra tutte le parti in causa. Cinque vittorie in dodici partite nel torneo celtico, con­ dite da prestazioni di qualità, non sono del resto arrivate per caso. Con, nel mirino, un obiet­ tivo comune: il bene dell’Italia. GLI ASSENTI Tanti, comunque, gli assenti per cause di forza maggiore: Panico, Riccioni, Quaglio e, in particolare, Gega, Zanni, Allan, Campagnaro e Morisi. Indisponibili perché in­ fortunati. Diversi, invece, i non convocati, benché papabili, per scelta tecnica. Tra i giubilati di maggior peso, Cittadini, McLe­ an e Bisegni. Ma anche Rizzo, Ceccarelli, Fur no, Van

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● Le mete di Esposito e Bellini nei primi sei turni di Pro 14. Meglio, con 5, Van Jaarsveld e Mapimbi (Cheetahs), McNicholl (Scarlets) e Wootton (Munster)

Schalkwyk, Sgarbi e Speran­ dio. Un discorso a parte merita­ no le terze linee Barbini e Fava­ ro. Il primo, sebbene non citato nell’elenco federale degli ac­ ciaccati, sabato contro i Sou­ thern Kings ha riportato un trauma alla spalla destra (pro­ babile stop di almeno tre setti­ mane come, rimanendo a Tre­ viso, per Marty Banks che la­ menta una distorsione alla ca­ viglia sinistra e una contusione alle costole). Il secondo è tor­ nato in attività (in Eccellenza) da troppo poco tempo per pen­ sare di proporlo a livello inter­ nazionale. LA ROSA Quel che resta è tanto. Con i rientri di Parisse e di Ghi­ raldini (più i vari Minto, Gori, Benvenuti e Venditti), c’è uno zoccolo duro. Ma, appunto, c’è pure una folata di aria fresca. A cominciare dai debuttanti: Giammarioli e Licata, 22enne laziale e 20enne siciliano, flanker delle Zebre, Hayward, 30enne neozelandese italiano equiparato da meno di un mese chiamato come centro, più la 27enne apertura irlandese McKinley, che gioca con oc­ chiali protettivi e l’estremo Mi­ nozzi, già aggregati al gruppo in passato, ma senza caps all’at­ tivo. Pochissima esperienza

CONVOCATI

L’ALA DI TREVISO Angelo Esposito, 24 anni, 14 caps, quattro mete in sei partite FAMA

L’ALA DELLE ZEBRE Mattia Bellini, 23 anni, 5 caps, quattro mete in sei partite FAMA

hanno invece Pasquali e Zani, Lazzaroni e Ruzza, Boni, Ca­ stello e Bellini. È il futuro che è già presente. L’ultimo è un’altra gran bella novità di settembre­ ottobre. Al punto che, in coppia con Esposito, con quattro mete, è a una sola della leadership del Pro 14 ed è inoltre presente ai primi posti di diverse classifi­ che individuali di rendimento.

avanti nel nostro cammino. Fi­ gi, Argentina e Sudafrica ci so­ no davanti nel ranking interna­ zionale, ma sappiamo che avre­ mo le possibilità di vincere que­ ste partite». Non lo cita, ma Pete Atkinson, il neo responsa­ bile federale della strategia e dello sviluppo della perfor­ mance, nel processo in atto non può non avere un ruolo. Se i giocatori italiani, in generale, stanno imparando a reggere certi ritmi per 80’, il merito è anche suo. Appuntamento a domenica 22 a Parma per il pri­ mo di due mini raduni di avvici­ namento al trittico. Il secondo a Treviso, quando la rosa sarà ri­ dotta a 31 atleti.

FITNESS «Crediamo che grazie al miglioramento del nostro li­ vello di fitness – dice O’Shea – che non è ancora nemmeno vi­ cino a quello che possiamo rag­ giungere e con l’accresciuta fi­ ducia che i giocatori hanno dal­ le prestazioni nei propri club, potremo fare un nuovo passo

© RIPRODUZIONE RISERVATA

P P P P P T T T SL SL SL SL SL TL TL TL TL TL TL MM MM MM APR APR C C C C ALA ALA ALA ALA ES ES

GIOCATORE SQUADRA CHISTOLINI Zebre FERRARI Treviso LOVOTTI Zebre PASQUALI Treviso ZANI Treviso BIGI Treviso FABIANI Zebre GHIRALDINI Tolosa BIAGI Zebre BUDD Treviso FUSER Treviso LAZZARONI Treviso RUZZA Treviso GIAMMARIOLi Zebre LICATA Zebre/F.Oro MBANDÀ Zebre MINTO Treviso PARISSE Stade Français STEYN Treviso GORI Treviso TEBALDI Treviso VIOLI Zebre CANNA Zebre McKINLEY Treviso BENVENUTI Treviso BONI Zebre CASTELLO Zebre HAYWARD Treviso BELLINI Zebre ESPOSITO Treviso L. SARTO Glasgow VENDITTI Zebre MINOZZI Zebre PADOVANI Tolone

Legenda: P pilone; T tallonatore; SL 2a linea; TL 3a linea; MM mediano mischia; APR apertura; C centro; ES Estremo.

CAP 18 5 17 1 3 3 4 86 19 3 24 1 2 11 36 126 14 63 22 5 22 45 5 2 5 14 32 43 14


Nuoto R Le polemiche tra campioni azzurri

MERCOLEDÌ 11 OTTOBRE 2017 LA GAZZETTA DELLO SPORT

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Fede fra veleni e scuse La Procura apre oggi un’inchiesta: Morini jr verso il deferimento Pellegrini solo ammonita? 1Dopo la nomina del tecnico dell’anno,

escalation di post, accuse tra campioni e volgarità spinte: la Fin interviene

S

ott’inchesta: Federica Pellegrini rischia il deferimento (ma dovrebbe cavarsela con un’ammonizione) per le critiche sulla corretta votazione della giuria di esperti chiamata ad eleggere il tecnico dell’anno (per la quarta volta scelto Stefano Morini sul suo coach Matteo Giunta. A rischiare una squalifica, però, è Tommaso Morini, il figlio del tecnico di Paltrinieri e Detti che aveva risposto a Fede con post volgari e a sfondo sessuale. Morini jr sarà querelato dalla Pellegrini e da Giunta, che presenteranno l’esposto alla Procura federale. E’ la stessa Fin ad annunciare

che oggi il sostituto Fabio Portelli aprirà un fascicolo su questa tempesta e «acquisirà tutti gli atti disponibili per valutare eventuali responsabilità di tesserati su una vicenda che lede l’immagine del nuoto. Dispiace che all’origine ci sia un premio, promosso dalla Fin e attribuito sulla base di voti espressi da una giuria indipendente». SOSPETTI Tutto era cominciato sabato con il tweet di Federica: «Questione di meritocrazia: i risultati di quest’anno non sono interpretabili. Ho vinto 2 ori mondiali quest’anno, non li ha vinti nessuno e mi dispiace un

sacco che questo premio non vada a Matteo. Ora abbiamo la certezza di come funzionano queste votazioni! Ma per me e per il tuo gruppo sei tu l’allenatore dell’anno». Domenica un post del figlio di Morini, Tommaso, insinuava volgarità. Lunedì Fede era stata criticata da Paltrinieri: «Parole poco rispettose nei confronti del Moro e di chi ha vinto con lui. Capisco il desiderio di sostenere gli indubbi meriti del proprio tecnico, ma non lo si deve fare screditando il lavoro degli altri. Non significa che Giunta sia scarso. Tanto meno bisognerebbe mettere in dubbio la correttezza della votazione. Il Moro quest’anno

con i suoi atleti ha vinto 4 medaglie mondiali». Fede annunciava querela per Morini jr («Mancare di rispetto vuol dire insultare e qualcuno verrà querelato per questo: io non l’ho mai fatto ma ho una mente pensante e libera») e ribatteva a Greg, che dalla Fin è «stipendiato di brutto, sei obbligato a dire certe cose...». Ieri mattina spuntava un altro post sgradevole di Morini jr. E Fede: «Ho ricevuto offese sessiste e mai da persone così vicine. Per una donna è veramente brutale». Volgarità contro cui il presidente federale Paolo Barelli ha chiesto l’intervento disciplinare. s.a.

Federica Pellegrini, 29 anni, olimpionica, 3 ori mondiali nei 200 sl, e l’allenatore Matteo Giunta, 35 anni

Stefano Morini, 60 anni, livornese, e Gregorio Paltrinieri, olimpinico e bicampione mondiale dei 1500 sl

fPARLA MATTEO GIUNTA

fPARLA TOMMASO MORINI

«Ho letto frasi sconsiderate: io e Federica non ci fermiamo»

1«Faròl’esposto

perchébisogna stareattentia scriverecertecose, mavorreicheilcaso sisgonfiasse:c’è stimatrairagazzi» Stefano Arcobelli

S

ilenzio, parla Matteo. E’ un Giunta più teso del solito, preso dal suo primo collegiale a Livigno, nel pieno della tempesta del coach dell’anno. L’allenatore che ha portato Federica Pellegrini a vincere il primo titolo mondiale in vasca corta a dicembre, ed il terzo titolo mondiale in vasca lunga a luglio nei 200 sl del cuore, non tuona - perché non ha mai alzato la voce - ma non ci sta più ad accettare certe provocazioni che hanno fatto il giro del web, per andare oltre l’elezione del coach dell’anno, o certe insinuazioni su presunti flirt con la sua allieva famosa.

Giunta e il gruppo ieri a Livigno

Giunta, conferma che per il linguaggio denigratorio usato da Morini jr nei suoi confronti e di Fede procederà con l’esposto? Per la querela dovrà ottenere la clausola compromissoria. «Se sentirò cosa mi diranno in Procura prima di decidere come muovermi». Dopo aver saputo degli scambi di messaggi tra Fede, Gregorio Paltrinieri (e Detti) si sente più tranquillo?

RMatteo: «Arrivato

il momento di abbassare i toni. Rispetto Morini, un piacere vincere»

«Non voglio alimentare altre polemiche per troppi fraintendimenti. Mi dispiace che in mezzo ci siano campioni che si stimano e hanno alzato i toni senza motivo, forse non si è capita la vicenda fino in fondo». Ma lei come l’ha vissuta? «Rispetto la scelta della giuria che ha premiato Morini, io e Minotti avevamo le stesse chance di Moro e mi avrebbe fatto piacere vincere. Ma adesso mi interessa che tutto possa rientrare nei ranghi anche se il figlio di Morini ha fatto uscite sconsiderate sui socials creando grossi disagi a tutti noi. Bisognerebbe fare attenzione a scrivere certe cose, soprattutto se a dirle è il figlio di un allenatore che stimo e reputo intelligente». La rabbia si sta raffreddando per uno come lei che ama affrontare le situazioni con un atteggiamento distaccato, a a partire dal gossip? «Io vorrei che questi episodi così come si montano si sgonfiassero da sole. Anche se mi sono arrabbiato molto sono il primo a dire che è arrivato il momento di abbassare i toni». Come mai il suo silenzio nei confronti di Filippo Magnini, indagato dalla Procura antidoping di Nado Italia? «Io sono convinto della buona fede di Filo, sono anni che lavoro con lui che lotta contro il doping con la sua campagna da testimonial. Sono certo che tutto si risolverà in un nulla di fatto». Una solidarietà che allontana anche voci di un rapporto raffreddato per via della rottura tra Magno e Fede. © RIPRODUZIONE RISERVATA

«Le volgarità? Persa la testa per difendere mio padre»

1Ilfigliodeltecnico diPaltrinieri:«Mi sonoscusatocon Giunta,aFededico: nonlofareipiùma avevorabbia.Papà semprediscusso»

S

tefano Morini è amareggiato per la bufera che ha coinvolto la sua famiglia: vorrebbe che gli atleti nuotassero e non parlassero. Le diatribe di questo tipo non gli interessano: nella filosofia di Moro, livornese dalla battuta pronta, le uniche vere risposte le dà la vasca, e di conseguenza il cronometro. Non ha nulla da commentare: è imbarazzato. Il figlio Tommaso, 31 anni, ha invece qualcosa da farsi perdonare. Fa il tecnico per un club lombardo, ed investito dalla bufera dopo le ironie volgari espresse su Facebook rivolte a Federica Pellegrini e Matteo Giunta entra nel merito. Morini, perché tanta volgarità?

parole contassero così tanto viste le reazioni. Papà non c’entra niente, l’ho tirato in ballo ma non era neanche a Livorno, stava tornando da Doha». Ha rimosso quei post per paura di querele avendo parlato di membri e posizioni sessuali? «Mi ha chiamato Giunta e mi sono scusato con lui, ma la frittata era ormai fatta. Ma penso ci siamo ormai chiariti». E a Federica cosa vorrebbe dire adesso? «Che non lo farei più, io non l’ho mai incrociata neanche in piscina. Mi dispiace davvero di averla offesa e se resta offesa non era mia intenzione arrivare a tanto».

Tommaso Morini, 31 anni

«Ho fatto una cavolata, ero preso dalla rabbia quando sabato ho visto il tweet di Federica che contestava in verdetto dell’allenatore dell’anno: ogni volta c’è un modo di screditare il lavoro di mio padre. Ma non pensavo che quelle mie battute avrebbero provocato tutto questo». Apprezzamenti che più pesanti non avrebbero potuto essere. «Sì, ho partecipato ai commenti: pensavo fossero tra quattro amici. Poi ho rimosso tutto». Suo padre cosa le ha detto? «Sono anni che sento critiche, e ho perso la testa: mi dispiace, non me ne sono reso conto in quei momento, ma soprattutto non pensavo che le mie

Un figlio che ha messo in imbarazzo il padre vincente. «Ho sbagliato perché ho interpretato male la reazione di Federica: è come se volesse screditare il lavoro di mio padre. E ho reagito da figlio e da appassionato di nuoto, tirando in ballo anche il suo allenatore. Un grande errore di cui mi pento». Uno scandalo che ha provocato molti danni... «Un premio dovrebbe essere una festa ed accolto per come viene assegnato. Non capivo che il senso di quella reazione, parlava di giuria corrotta. Ecco, gridare al complotto mi sembrava eccessivo, ed io per reazione sono andato oltre. Alla fine l’eccessivo sono stato io». Non teme una squalifica? «Non so, spero di no».

s.a.

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Golf R Al Golf Club Milano di Monza

MERCOLEDÌ 11 OTTOBRE 2017 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Garcia maestro per i giovani dell’Open

1Il vincitore del Masters ha incontrato i piccoli golfisti: oggi tanti campioni in campo nella Pro Am LA GUIDA

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Smartphone alla mano per condividere in diretta una sto­ ria o un’immagine sui social network, i talenti lombardi hanno seguito le parole del campione spagnolo con tanto raccoglimento. A caccia di con­ sigli pratici. «Quanto mi alle­ no? Diciamo quattro ore al giorno sono dedicate al golf e tre all’allenamento fisico. Mi concedo però delle pause, in genere, mi alleno cinque o sei volte la settimana – ha spiegato Garcia –. Nel nostro sport non dobbiamo avere muscoli ecces­ sivamente sviluppati, la cosa fondamentale è allenarsi per prevenire gli infortuni».

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E prima di stringere il gruppo in un forte abbraccio a favore di camera, Garcia è uscito allo scoperto. «Gli avversari che te­ mo in questo Open? Beh, Jon Rahm (spagnolo che giovedì partirà con Garcia alle 13.15 dalla buca numero 1 per il pri­ mo giro, ndr), Francesco Moli­ nari e Matteo Manassero che possono fare benissimo davan­ ti al pubblico italiano, poi Tom­ my Fleetwood, Danny Willett e tanti altri». SI PARTE Intanto oggi va in scena la Rolex Pro Am: shot gun a mezzogiorno con Garcia che proverà le 18 buche del GC

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«Sono emozionato, è un onore vedervi così numerosi. Sono qui per voi», l’esordio di Sergio Garcia alternando frasi in in­ glese e spagnolo con qualche escursione in italiano. Il primo quesito posto da un ragazzo aveva il sapore della scelta condivisa da tutti. «Come si di­ venta un campione? Il segreto è vivere una combinazione di tanto allenamento e altrettan­ to divertimento – ha detto l’at­ leta classe 1980, professionista dal 1999 –. Ho la fortuna che la mia passione sia diventata una professione. Qualunque sia la vostra, seguite questo consi­ glio».

Liguria

MASTERS Ieri nel tardo pome­ riggio lo spagnolo, numero 11

del ranking mondiale, ha volu­ to incontrare i giovani golfisti dei circoli lombardi. Ragazze e ragazzi che si sono seduti in cerchio sul tee della buca nu­ mero 1 aspettando l’arrivo di Garcia. Uno sguardo rivolto ai genitori, emozionati come i giovani talenti accorsi a Monza da ogni angolo di Lombardia. Momenti di delicata emozione sgorgati in un applauso since­ ro. Fino alle domande. Del re­ sto l’opportunità di confron­ tarsi sul gioco e lo stile di vita del professionista con il cam­ pione dei Masters 2017 era oc­ casione preziosa. Da non per­ dere.

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tu per tu con il campio­ ne. Un momento atteso da giorni. Un conto alla rovescia appuntato sul taccui­ no insieme alle domande da porre a Sergio Garcia. Per non lasciare nulla al caso. È con questa immagine che scocca l’ora del 74° Open d’Italia in scena da domani a domenica al Golf Club Milano, nel Parco di Monza, con il preludio oggi della Rolex Pro Am.

Sergio Garcia, numero 11 del mondo e vincitore del Masters di quest’anno, insieme ai giovani golfisti al Club Milano di Monza SCACCINI

Fiera dell’Artigianato

Giulio Masperi

Oggi con la Gazzetta dello Sport c’è in regalo il Magazine sull’Open che si gioca a Monza. Se non l’avete ricevuto, fatevelo consegnare dall’edicolante

Sardegna

La Rolex Pro-Am fa da prologo oggi al 74° Open d’Italia che si gioca da domani a domenica sul percorso del Golf Club Milano di Monza. L’ingresso è gratuito per tutte le giornate. Il torneo che sarà trasmesso da Sky è tra gli otto eventi delle Rolex Series e ha un montepremi di 7.000.000 di dollari con una prima moneta di 1.166.660. PARTENZE Intanto sono state rese note le partenze di domani: Tommy Fleetwood, Sergio Garcia e Jon Rahm, ossia i primi tre della money list continentale al via dalle 13.15 dalla buca 1, mentre Francesco Molinari, Danny Willett, Alex Noren alle 8.50 dalla 10. JUNIOR RYDER CUP Oggi si gioca anche la «Junior Road to The 2022 Ryder Cup» con i giovani del Team Italia che sfidano il Team Lombardia.

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Milano per l’ultima volta con i giovani lombardi Lorenzo Sca­ lise e Stefano Mazzoli (gli unici amateur dell’Open) e la sedi­ cenne Alessia Nobilio (vincitri­ ce del Junior of Belgium fem­ minile nel 2017 e 2016). Fran­ cesco Molinari in team con Pa­ olo Molesini, Antonio Tazartes, Alberto Cristina. E durante la Pro Am il pubblico (ingresso libero, accesso pedo­ nale da Porta San Giorgio) ap­ plaudirà anche l’ex numero 10 di Juventus e Francia Michel Platini e l’azzurro campione al Mondiale 1982 Beppe Dossena capitanati da Renato Paratore. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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MERCOLEDÌ 11 OTTOBRE 2017 LA GAZZETTA DELLO SPORT

TUTTENOTIZIE

1ARRAMPICATA: HONNOLD A BARZANÒ Oggi alle 20.30 a Barzanò (Lc) Alex Honnold

racconterà l’impresa del 3 giugno, quando salì in free solo senza sicurezze la via Freerider su El Capitan (Yosemite Park, California). Serata organizzata da LF Sport Specialist. me «prima riserva» per le gare di Coppa che dovessero saltare — maschili o femminili e di qualsiasi specialità — e l’evento di freestyle sul trampolino nell’area Expo di Milano.

SPORT INVERNALI

«No ai piazzamenti Ai Giochi soltanto chi sarà in forma»

1Il n.1 Fisi Roda: «Non voglio che si pensi al podio solo in autunno». Confermata la tappa di Bormio GARE ITALIANE

Simone Battaggia

Il sì di Bormio (discesa 28, combinata 29/12) completa il calendario di Coppa in Italia. Prima gli uomini saranno in Val Gardena il 15-16/12 per superG e discesa, a Madonna di Campiglio il 22 per lo slalom. Donne il 20-21/1 a Cortina (discesa e superG) e il 23/1 a Plan De Corones per il gigante. La Thuile sarà «prima riserva Fis» per le gare che dovessero saltare. Per le altre discipline, via da Milano: l’11 e il 18 novembre l’Expo ospiterà il Big Air di snowboard e freeski. Tavole anche a Carezza il 14/12 (gigante parallelo), a Cortina il 15-16/12 (gigante e slalom parallelo) e a Cervinia il 22/12 (cross). Skicross il 21-22/12 a San Candido, slopestyle di freeski e snowboard il 16-17/3 all’Alpe di Siusi. Fondo: 16-17/12 a Dobbiaco, 6-7/1 a Val di Fiemme, dove il 1214/1 c’è la combinata nordica.

criteri di qualificazione per gli azzurri ai Giochi di PyeongChang? Non ci sono. Almeno, non nella forma tradizionale, fatta di piazzamenti minimi ottenuti nella stagione. Dalla terrazza Martini di Milano Flavio Roda lancia la stagione olimpica piazzando un bel sasso sul fegato dei tecnici azzurri. «La scelta sarà fatta a ridosso dell’Olimpiade — spiega il presidente della Fisi riferendosi a tutte le discipline —, toccherà a loro prendersi la responsabilità. Sceglieranno chi avrà maggiori possibilità di andare a medaglia. Non vogliamo che qualcuno punti al risultato in autunno, rischiando di arrivare a febbraio fuori forma».

OLIMPIADI

MILANO

I

IPPICA: SABATO

Tokyo 2020, addetto suicida: troppo lavoro

International OasiseTwister buonlancio

Lavori allo stadio di Tokyo

● Ieri lo schieramento ufficiale dell’International Trot dello Yonkers di New York in programma sabato sera. La corsa è stata ripristinata nel 1995 dopo 20 anni e si richiama all’antico evento considerato il campionato del mondo della specialità, vinto dal nostro Delfo nel 1977. Pur allenati in Svezia, saranno due i cavalli italiani in gara, con ottima posizione allo start. Si tratta di Oasis Bi e Twister Bi, il primo alla terza presenza consecutiva dopo il quarto posto del 2015 (vinse Papagayo) e il secondo dello scorso anno alle spalle dell’americano Resolve che sabato difenderà il titolo.

● Una commissione sugli standard del lavoro ha stabilito che il suicidio di un 23enne addetto alla costruzione dello stadio di Tokyo 2020 è stato provocato da troppo lavoro e che, per questo, la sua famiglia ha diritto a un risarcimento da parte dello Stato. La vittima, di cui non si conoscono le generalità, era impiegata da meno di un anno nel controllo di qualità dei materiali utilizzati per costruire l’impianto. Aveva raggiunto le 190 ore di lavoro straordinario nel febbraio scorso, un mese prima di togliersi la vita. A gennaio le sue ore di lavoro in più erano state 160. Gli studiosi ritengono che oltre le 80 ore di straordinario sia superata la soglia che può portare al karoshi, cioè al suicidio per troppo lavoro. L’opera è in forte ritardo perché il primo progetto è stato accantonato. Il corpo dell’addetto venne trovato ad aprile, nella zona montuosa del Giappone centrale. In un biglietto aveva scritto di essere stato spinto «al limite, fisicamente e psicologicamente».

INTERNATIONAL TROT (m 2011): 1 Marion Marauder (S. Zeron-CAN); 2 Oasis Bi (K. Eriksson-ITA); 3 Dreammoko (G. Gelormini-FRA); 4 Twister Bi (C. Eriksson—ITA); 5 Shadow Woodland (T. Tetrick-FIN); 6 Resolve (A. Svanstedt—USA); 7 Midnight Hour (I. NurmonenFIN); 8 In Secret (G. BrennanUSA); 9 Tripolini (J. Juel—DAN); 10 On Track Piraten (J. TakterSVE).

La vittoria di Delfo nel 1977

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AVVICINAMENTO Roda ha anche annunciato la chiusura del bilancio consuntivo 2016 con un’utile di 1.541.243 euro, «che permetterà di anticipare il piano di rientro del deficit di un anno» (rispetto alla sua precedente previsione del 2019, ndr) e ha fatto il punto sull’avvicinamento olimpico. «La scorsa stagione dello sci è andata bene, ma non i Mondiali — ha detto —. La preparazione è stata diversa rispetto alle altre stagioni. Abbiamo sfruttato il centro Coni di Formia, anche per sport che non l’hanno usato poco come snowboard e freeski, in modo da tenere monitorata la preparazione dei singoli. Il nordico ha lavorato molto sullo sci e sullo skiroll, lo slittino è stato in Norvegia, bob e skeleton hanno spinto sulla preparazione e ora stanno lavorando in pista, il

BOXE / AIBA

Wu sospeso Falcinelli al suo posto?

Dominik Paris, 28, in trionfo a gennaio nella discesa a Kitzbuehel EPA

RBenetton e Cortina

2021: «La città ha perso smalto, con i Mondiali diventerà migliore»

ARCO ● ORO IRIDATO JR (gu.l.g.) A

Rosario (Arg) l’Italia vince il titolo iridato junior ricurvo con Lucilla Boari, Vanessa Landi e Tatiana Andreoli che battono la Cina 5-4 in rimonta, conclusa allo spareggio 26-25. La prossima settimana il trio sarà titolare ai Mondiali senior di Città del Messico.

ATLETICA ● DA ONTANON La federazione

Franco Falcinelli, 72 anni ● Il taiwanese Wu Ching-Ko, presidente dell’Aiba, è stato temporaneamente sospeso dai suoi poteri per malversazione economica. La decisione è stata presa lunedì dalla commissione disciplinare dell’Aiba presieduta dall’americano Tom Virgets ma annunciata solo ieri. «Wu ha violato i regolamenti e il codice dell’Aiba - precisa il comunicato. Il presidente ha concluso accordi commerciali e preso decisioni decisive senza l’approvazione della Commissione Esecutiva». Soprattutto Wu è accusato di aver aderito a prestiti commerciali senza studiare piani di rientro. Il presidente che aveva vinto il processo civile davanti al tribunale di Losanna ha già annunciato appello. E’ accusato di aver accumulato debiti per 13 milioni di euro ma replica che la federazione è in buona salute e di aver subito un «colpo di stato».Nei prossimi giorni l’incarico di presidente ad interim dovrebbe essere assunto dal vicepresidente Franco Falcinelli

francese annuncia che la 15enne prodigio Heather Arneton, 6.57 in lungo, sarà allenata da Guy Ontanon, già tecnico tra gli altri di Christine Arron e Jimmy Vicaut. ● STRADA ITALIA (d.m.) Mezza Pordenone. Uomini: 1. A. Ayeko (Uga) 1h05’20”. Donne: 1. M. Wangari (Ken) 1h14’14”.

BASEBALL ● HOUSTON E DODGERS OK (r.r.)

Houston passa al Fenway 5-4 (4/4, 2 doppi e un triplo Gurriel) ed elimina Boston nelle Division Series dell’American. I NY Yankees portano la serie 2-2 battendo Cleveland 7-2 (doppio da 2 di Judge). Nella National, promossi i LA Dogers, e i Cubs si portano 2-1 su Washington. AL: HoustonBoston 3-1 (8-2, 8-2, 3-10, 5-4); Cleveland-NY Yankees 2-2 (4-0, 98, 0-1, 3-7). Domani: gara-5 Cleveland-NY Yankees. NL: LA Dodgers-Arizona 3-0 (9-5, 8-5, 3-1); Ch. Cubs-Washington 2-1 (3-0, 3-6, 2-1). Stanotte: gara 4 a Chicago. ● IBL A 10 (m.c.) Il prossimo campionato avrà un massimo di 10 squadre. Lo ha deciso la riunione delle società di IBL e delle prime quattro di A a Bologna. Una formula che diventerà ufficiale se Castenaso e Grosseto (le più papabili), entro il 15 dicembre, si iscriveranno all’Italian League. Solo nel caso di 9 iscrizioni si valuterà se tra le interessate ce n’è una con i requisiti. Se tra le quattro di A non ce ne fosse nessuna disposta ad iscriversi si andrà avanti a 8. Nel 2018 non ci saranno retrocessioni, ma due promozioni, per arrivare a 12 squadre nel 2019.

biathlon si è concentrato sul tiro. Dispiace molto per gli infortuni di Gasslitter e Pichler». È stata anche ufficializzata la tappa di Coppa del Mondo maschile di Bormio, al rientro dopo tre anni. «Un tunnel in località La Rocca permetterà ai turisti di sciare anche durante le gare» ha spiegato Valeriano Giacomelli, a.d. della Società impianti Bormio. Lanciati anche l’elezione di La Thuile co-

BOXE ● DOPO JOSHUA-PULEV (r.g.) Il

promoter Eddie Hearn, ha dato notizia che dopo la difesa Ibf contro Kubrat Pulev (Bul. 25-1) del 28 ottobre a Cardiff nel Galles, in caso di vittoria, Anthony Joshua (19), difenderà il titolo negli Usa, probabilmente a Las Vegas, in attesa della sfida di riunificazione con Deontay Wilder (Usa 38, Wbc) a fine 2018. A Cardiff, Katie Taylor (Irl, 6) oro di Londra e 4 titoli iridati nei dilettanti, tenta il mondiale leggeri contro Esther Sanchez (Argentina, 172).

HOCKEY GHIACCIO ● ALPS (m.l.) Oggi la nona giornata. Ore 19.30: Klagenfurt B-Fassa; Kitzbühel-Cortina. Ore 20: Val Pusteria-Ol. Lubiana; Renon-Zell Am See. Ore 20.30: Gardena-Vipiteno. Domani (ore 19.30): Lustenau-Egna. 17/1/18: Asiago-Salisburgo B. Già giocata: Jesenice-Bregenzerwald 4-3 rig. Rip. Feldkirch . Classifica: Jesenice 21; Renon 20; Ol. Lubiana** 19; Asiago* 18; Zell Am See 17; Vipiteno*, Cortina 14; Feldkirch* 13; Bregenzerwald** 12; Kitzbühel*, Val Pusteria* 10; Fassa* 8; Salisburgo B, Gardena*, Lustenau* 6; Egna 1; Klagenfurt B 0 (**1 in più; *1 in meno).

IPPICA ● IERI 6-17-4-1-11 (e.lan.) A Taranto

vittoria di Risera Jet (E. Melis). 1 Risera Jet, 2 Ross Del Rio, 3 Tormentass, 4 Avatar Du Chene, 5 Rudy D’Orio. Tot. 5,64; 2,46, 2,55, 5,65 (43,46). Quinté: N.V. Quarté: 3.325,57. Tris: 681,24. ● OGGI QUINTÉ A PADOVA (e.lan.) Miglio a reclamare per 4 anni, impegnati sulla pista piccola del Breda (inizio convegno alle 15.40). Tra i 14 al via scegliamo Uno Gadd (5), Urla Del Vento (9), Unjumbo Zs (8), Una Bon Dvm (13), Us Open (7), Udue Effe (3). ● SI CORRE ANCHE Trotto: Roma (14.20) e Pontecagnano (15). Galoppo: Milano (14.40).

PALLAMANO ● TEST AZZURRI (an.gal.) Verso le

qualificazioni al Mondiale 2019, il 27 e 28 ottobre a Malaga l’Italia sfiderà due formazioni di Liga Asobal e Divisiòn de Plata.

BENETTON E CORTINA All’incontro ha partecipato anche Alessandro Benetton, presidente della fondazione Cortina 2021, che sovraintende l’organizzazione dei Mondiali nella città ampezzana. «Cortina è un luogo iconico, ma negli ultimi anni ha perso un po’ di smalto. Noi vogliamo che, come per Torino 2006 e l’Expo di Milano 2015, grazie all’evento anche Cortina diventi migliore di quella che abbiamo trovato. E poi i Mondiali dovranno essere sostenibili sul piano ambientale». Benetton è ottimista sul rispetto dei tempi. «Premettendo che la fondazione non costruisce strade, nè impianti e piste — ha detto —, mi sembra che il governo si sita muovendo con determinazione. Sono state create commissari ad hoc: quando ho preso la presidenza c’era la preoccupazione che fossimo in ritardo, senza le istituzioni ora non saremmo così ottimisti». Pochi spiragli per la sistemazione della pista di bob, dello stadio del ghiaccio e del trampolino. «Non sono tra le priorità, sistemarli per l’agonismo costerebbe troppo. Se ci fosse un recupero “archeologico” di queste legacy di Cortina 1956, però, saremmo molto contenti». © RIPRODUZIONE RISERVATA

PALLANUOTO ● DONNE Dopo la rinuncia

dell’Imperia, la Fin ha annunciato che il campionato di A-1 sarà a 9 squadre, con una retrocessione.

PALLAPUGNO ● VOLATA TRICOLORE (c.f.)

L’Araldica Castagnole Lanze (M. Vacchetto) accede alla finale scudetto, tra Cuneo (Raviola) e Canalese (Campagno) occorre lo spareggio di sabato. Così gara-2: Alta Langa-Castagnole 5-11 (a. 2-11), Cuneo-Canalese 11-9 (8-11).

RUGBY FUGA DI NOTIZIE, ZANOVELLO INTERDETTO PER 18 MESI Il tribunale federale ha interdetto per 18 mesi il consigliere Roberto Zanovello (opposizione) e per sei Gianni Amore e Fulvio Lorigiola, per aver diffuso alla stampa la notizia dell’iscrizione nel registro degli indagati, da parte della Procura Generale Coni, dei vertici Fir 2012-16. Gli atti sul presidente del comitato veneto Marzio Innocenti e a Federica Montanarini sono tornati alla procura.

SOFTBALL ● RISCATTO BOLLATE (m.c.)

Parziale riscatto per Bollate, dopo il k.o. in finale Isl con Forlì, con due titoli giovanili. Sul diamante di Sala Baganza le ragazze trionfano battendo Pianoro (5-0), le cadette superano il Calì Roma (5-0).

VELA ● NATIONS CUP (e.m.) Prende il

via a Palma de Maiorca (Spagna) il The Nations Trophy per squadre nazionali ideato da Leonardo Ferragamo, presidente del cantiere Nautor’s Swan. In regata 28 imbarcazioni (sei italiane) di 11 nazioni nelle classi Swan 45s, ClubSwan 42 e ClubSwan 50. Previste regate a bastone e una costiera. Chiusura sabato 14 ottobre e trofeo alla squadra con le due barche meglio piazzate.


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AltriMondi R

MERCOLEDÌ 11 OTTOBRE 2017 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Cosa vuol dire che in Catalogna «l’indipendenza è sospesa»?

1Il leader Puigdemont prima annuncia un nuovo Stato, poi apre

ai negoziati: «Non siamo golpisti». Madrid: «Inammissibile ricatto»

IL FATTO DEL GIORNO LA SPAGNA SPACCATA

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di GIORGIO DELL’ARTI gda@vespina.com

Con la sua zazzera nera, un viso teso e in mano i fogli pieni di appunti e cancellature, ieri poco dopo le 19, il presidente della Generalitat, Carles Puigdemont, ha preso la parola al Parlament catalano e ha detto quanto segue: «Non siamo pazzi né golpisti, siamo gente normale che chiede di poter votare. Non abbiamo niente contro gli spagnoli, ma un popolo non può essere costretto ad accettare uno status quo che non vuole: con i risultati del referendum la Catalogna ha guadagnato il diritto a essere indipendente e ascoltata». Poi, cambiando lingua e passando dal catalano al castigliano, ha continuato: «I sondaggi dicono sì all’indipendenza, e questa è l’unica lingua che capiamo». Quindi, ha scandito: «Prendo atto dei risultati del referendum del 1° ottobre e assumo il mandato del popolo affinché la Catalogna si proclami uno Stato indipendente in forma diretta». Dopo questa frase solenne, però, Puigdemont ha chiesto al Parlament un mandato per trattare, «una sospensione della dichiarazione d’indipendenza per avviare un dialogo con il governo, che avvenga da ambo le parti all’insegna di responsabilità e

tutto dopo le violenze e le polemiche internazionale del primo ottobre. Più realisticamente, il premier potrebbe applicare l’articolo 155 della Costituzione, che prevede più o meno il commissariamento della comunità autonoma ribelle. Un articolo che non è mai stato messo in pratica nella storia spagnola. Per fare ciò Rajoy, presidente di un governo di minoranza, non ha bisogno dell’appoggio dei rivali socialisti. Basta infatti una decisione del Senato, dove il suo Partido Popular ha la maggioranza.

Carles Puigdemont, presidente della Generalitat, durante il discorso in Parlamento. A destra, gli indipendentisti in piazza a Barcellona AFP

rispetto». Metà dell’aula ha applaudito convinta, l’altra metà è rimasta immobile. Decine di migliaia di persone che si erano riunite nei dintorni del parco della Ciudadela, a Barcellona, per seguire il discorso sui maxischermi sono rimaste in silenzio.

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E questo che vuole dire? La Catalogna ora è indipendente o no? Vuole dire che il presidente del governo autonomo di Barcellona ha deciso di evitare il muro contro muro, una scelta che tra l’altro gli causa non pochi problemi interni, scontentando le frange più radicali del movimento. Le pressioni su Puigdemont erano state fortissime negli ultimi giorni. Lui aveva tenuto le carte coperte, nonostante appelli (ultimo quello della sindaca di Barcellona Ada Colau) e moniti di alleati e av-

NOTIZIE TASCABILI LO SCANDALO SESSUALE DEL PRODUTTORE USA

versari. Ha dovuto ritardare il discorso di un’ora per dare ascolto, così sembra, a un ultimo disperato tentativo di mediazione internazionale. Alla fine, nonostante l’apertura al dialogo, non ha risparmiato attacchi tremendi al governo spagnolo: «Le violenze estreme della polizia di Madrid, senza precedenti in Europa, non hanno impedito il voto. E le immagini dei feriti rimarranno per sempre. Ci sono persone preoccupate, colte dallo sgomento di ciò che è accaduto e che potrebbe accadere».

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E da Madrid che dicono? Un portavoce del governo spagnolo ieri sera ha affermato che «è inammissibile fare una dichiarazione implicita di indipendenza e poi sospenderla in modo esplicito, il governo non cederà a ricatti», ribadendo poi che il referen-

NON SIAMO DELINQUENTI, NON SIAMO PAZZI, NON SIAMO GOLPISTI SIAMO GENTE NORMALE CHE CHIEDE DI POTER VOTARE CARLES PUIGDEMONT PRESIDENTE GENERALITAT

dum è stato «fraudolento e illegale». Il che vuole dire che al momento non sembrano esserci possibilità di dialogo. Mariano Rajoy parlerà domani pomeriggio alle 16 davanti al Congresso. Il leader di Podemos, Pablo Iglesias, in un tweet ha chiesto che il primo ministro «si assuma la responsabilità del dialogo».

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Quale reazione ci dobbiamo aspettare? In ogni caso, anche se sospesa, la dichiarazione d’indipendenza per Madrid è una violazione della legge, perché corrisponde all’attuazione arbitraria del voto emerso da un referendum bocciato dal Tribunal Constitucional (la Corte costituzionale spagnola). In questo contesto, il governo sarebbe giustificato anche a usare la forza, ipotesi che ci sembra improbabile, soprat-

Puigdemont rischia davvero il carcere? Nei giorni scorsi Rajoy ha lanciato diversi ammonimenti al leader catalano, anche se è entrato poco nel merito delle fattispecie penali che gli sarebbero contestate in caso di dichiarazione di indipendenza. Nel concreto, i reati che si configurerebbero per Puigdemont sono sedizione (con una pena dai 10 ai 15 anni ai sensi del Codice penale spagnolo) e ribellione contro lo Stato (pena dai 15 ai 25 secondo l’articolo 473 dello stesso Codice). Ma vista la posizione di dialogo che ha assunto, si escluderebbe un arresto, almeno per il momento.

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E a livello economico cosa può succedere? Sarebbe meglio dire cosa è già successo. Dopo il voto è iniziato quello che la stampa locale ha chiamato «l’esodo» di banche e aziende catalane o con sedi operative nella regione. Imprese di peso e importanti istituti finanziari come CaixaBank (quasi 30 miliardi di capitalizzazione) hanno annunciato il trasferimento in altre regioni della Spagna per proteggersi dall’incognita di un’economia isolata. El Mundo ha calcolato una perdita pari al 50% del Pil della regione. Un Pil che ora vale 200 miliardi di euro. Nel frattempo, starebbero iniziando anche le prime fughe dei conti bancari. Ieri la Borsa di Madrid non si è fatta prendere dal panico, chiudendo con una perdita contneuta dello 0,9%.

LA PROSPETTIVA DI CRESCITA AL +1,5%

ADDIO AL 5 IN CONDOTTA

C’è il decreto: cambia l’esame di terza media

Il Fondo monetario alza il Pil italiano «Ridurre il cuneo e aiuti alle famiglie» ● Il Fondo monetario internazionale promuove l’Italia. La crescita del nostro Paese viene infatti rivista al rialzo all’1,5% quest’anno e all’1,1% il prossimo ed è accompagnata da un calo della disoccupazione, che però resta a due cifre. Progressi importanti, anche se restano due nodi da sciogliere: da un lato l’elevato debito pubblico, che il Fmi stima al 133% nel 2017, e dall’altra parte i crediti deteriorati: ne ha in pancia il 30% dello stock di Eurolandia. Tra le raccomandazioni degli economisti dell’Fmi all’Italia, il taglio del cuneo fiscale, la revisione della contrattazione salariale per riallineare le retribuzioni alla produttività e un miglioramento nel settore della Pubblica amministrazione. L’Fmi chiede poi all’Italia di attuare una serie di misure volte ad agevolare le famiglie.

● Il ministro dell’Istruzione Valeria Fedeli ha firmato il decreto con cui cambia l’esame di terza media. Le prove Invalsi, spostate ad aprile, diventano requisito d’ammissione all’esame, ma senza incidere sul voto finale. Più attenzione al percorso formativo, addio al “5 in condotta” e arriva la prova scritta d’inglese.

Christine Lagarde guida l’Fmi

ALLARMEMINORI

IN CANTON TICINO

Accusa shock della Argento «Weinstein ha abusato di me»

Violenze sui bimbi Killer di Marsiglia Quindici vittime Fermato anche al giorno in Italia il terzo fratello

BOTTIGLIESUCAUZIONE

● Anche l’attrice italiana Asia Argento accusa di abusi il potente produttore di Hollywood Harvey Weinstein, coinvolto in uno scandalo che riguarda molestie sessuali. In una intervista al «New Yorker», la Argento ha raccontato di aver ricevuto un invito per un party in Costa Azzurra quando aveva 21 anni, nel 1996 e costretta a un rapporto orale. «Mi terrorizzava, era un uomo troppo grosso per me. Non ho detto nulla finora perché avevo paura che potesse distruggermi, come ha fatto con molte altre persone. Che potesse rovinare la mia carriera». Anche Rosanna Arquette, Angelina Jolie e Gwyneth Paltrow denunciano Weinstein. Il «New Yorker» riferisce che tredici donne hanno accusato il produttore di abusi e tre di stupro.

● È record, in Italia, dei reati sui minori: nell’ultimo anno i bambini vittime sono stati 5.383, quasi 15 al giorno, con un +6% rispetto al 2015. Non solo: più di due bambini ogni giorno sono vittime di violenza sessuale e c’è anche un +12% dei maltrattamenti in famiglia. Sono i dati del dossier Indifesa, diffuso ieri da Terre des Hommes.

● Dopo Anis, anche Anouar Hannachi finisce in carcere, bloccato in Svizzera in attesa dell’espulsione e di un eventuale avvio della procedura di estradizione in Francia. L’ultimo dei fratelli di Ahmed, il killer che il 1° ottobre ha accoltellato a morte due cugine a Marsiglia, è stato fermato domenica sera con la moglie dalla polizia del

● Le bottiglie vuote, di birra o acqua, da ieri si possono riconsegnare al commerciante in cambio della restituzione di una piccola cauzione versata al momento dell’acquisto. Torna il «vuoto a rendere», per ora in fase sperimentale: un simbolo all’ingresso di un bar, di un ristorante o di un albergo indica gli esercenti che hanno aderito.

Asia Argento ha 42 anni: ha debuttato al cinema nel 1986 ANSA

Bar e ristoranti Torna in vigore il vuoto a rendere

Marsiglia, il luogo dell’attentato Canton Ticino, ma la conferma che si tratta proprio di lui è arrivata ieri. La polizia elvetica ha diffuso una nota in cui lo definisce «un fratello» di Ahmed e la moglie una «minaccia per la sicurezza interna della Svizzera»,


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MERCOLEDÌ 11 OTTOBRE 2017 LA GAZZETTA DELLO SPORT

IL RAPPORTO

«IL GOVERNO È COERENTE CON IL RUOLO SVOLTO IN QUESTI MESI»

Corruzione in Italia: norme non applicate Un’altra bocciatura

ANNA FINOCCHIARO MINISTRO

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A sinistra, il ministro per i Rapporti con il Parlamento Anna Finocchiaro parla alla Camera; a destra, la contestazione della sinistra ANSA

Legge elettorale, si vota la fiducia Caos alla Camera

1Il governo blinda il testo contro i franchi tiratori

I grillini e la sinistra protestano: «Un atto eversivo»

Francesco Rizzo

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ppuntamento oggi alle 15.45: si vota la fiducia sui primi due articoli del Rosatellum bis. Domani matti­ na la terza ed ultima fiducia, en­ tro la serata il voto finale. In un martedì che infiamma la politi­ ca, è il programma stabilito dai capigruppo di Montecitorio per la nuova legge elettorale, che in­ trodurrebbe un sistema misto proporzionale maggioritario. Troppi i rischi legati a voti segre­ ti sugli emendamenti: il capo­ gruppo Pd alla Camera, Ettore Rosato, autore della proposta di legge elettorale (da qui Rosatel­ lum) ha spiegato: «Viste le di­ chiarazioni di chi minacciava di richiedere lo scrutinio segreto sugli emendamenti, abbiamo assunto questa posizione. Evi­ tiamo un Vietnam che non sa­ rebbe all’insegna della corret­ tezza. In aula portiamo un testo che è frutto della mediazione tra ben otto gruppi parlamenta­

ri diversi. I partiti e i cittadini hanno bisogno di sapere con quale legge si va alle urne. E il voto segreto è uno strumento assolutamente improprio sulla legge elettorale». Già lunedì se­ ra, esaminando i circa 200 emendamenti (la maggior parte

firmati da gruppi che si oppon­ gono al Rosatellum bis, ossia M5S, Sinistra Italiana, Mdp, e Fratelli d’Italia), i capigruppo di Pd, Fi, Lega e Ap ­ l’alleanza che sostiene la legge ­ hanno verifi­ cato il rischio di circa cento pos­ sibili voti segreti. Con relativo

ma dai... DI BATTISTA FURIOSO ARRINGA LA FOLLA PERÒ SBAGLIA PIAZZA ● Disavventura a Roma per Alessandro Di Battista: sceso in piazza per protestare contro la legge elettorale, il deputato grillino è convinto di trovarsi fra i suoi attivisti. Invece sono simpatizzanti del Movimento liberazione Italia, che vuole togliere il potere ai «cialtroni abusivi del Parlamento». Fischi per Di Battista, che deve andarsene.

TERZA VOLTA «Siamo in piena emergenza democratica», attac­ ca il candidato premier dei Cin­ questelle Luigi Di Maio, annun­ ciando una manifestazione per oggi a Roma, quando in piazza scenderanno anche Articolo 1­ Mdp e Sinistra Italiana. L’M5S, contrario a «una legge che get­ terebbe il Paese nel caos favo­ rendo l’inciucio Renzi­Berlusco­ ni, con la benedizione del ven­ duto Salvini», per dirla sempre con Di Maio, replicheranno la protesta giovedì. Una richiesta di intervento del capo dello Sta­ to Sergio Mattarella da parte di Giorgia Meloni (Fratelli d’Italia) è caduta nel vuoto: il Quirinale fa sapere che, pur apprezzando l’impegno delle Camere, nulla può decidere nel merito. Rober­ to Speranza, di Mdp, tira invece in causa il premier Paolo Genti­ loni («Aveva detto parole chia­ rissime, la legge elettorale è ma­ teria del Parlamento e non del governo»), che avrebbe condivi­ so la decisione con il Colle e con Matteo Renzi per «facilitare» il percorso della riforma. È la ter­ za volta che un governo pone la questione di fiducia su una leg­ ge elettorale. La prima nel 1953, governo De Gasperi, l’ultima nel 2015, governo Renzi.

to mentre in 10 è intervenuta la prescrizione. Spaccato in due il quadro della lotta alla corru­ zione: da una parte un appara­ to legislativo che con 62 punti su 100 risulta sufficiente, dal­ l’altra un’applicazione pratica e una capacità sanzionatoria e repressiva delle istituzioni che raggiunge un punteggio di 45/100, e scende a 25 sul whi­ stleblowing e a 29 sulle lobby. «Più volte — ha commentato il ministro della Giustizia Andrea Orlando — ho segnalato il tema delle lobby. Se non si disciplina il modo in cui la politica si rela­ zione con il privato, si apre una spazio interpretativo anche per la magistratura. Questo tema va affrontato, ma non dal pun­ to di vista governativo: il tema è trasversale». A chiedere inter­ venti anche il presidente del­ l’Autorità nazionale anticorru­ zione, Raffaele Cantone, invi­ tando però a non cadere nello «sfascismo, perché le inchieste sono sì il sintomo di un male, ma anche un segno della rea­ zione delle istituzioni».

CALIFORNIA, LE FIAMME UCCIDONO Quindici morti e 150 dispersi, oltre a 20 mila evacuati e 1500 edifici distrutti: è il bilancio dell’incendio, con 17 focolai, che da domenica ha già divorato oltre 40 mila ettari nelle contee di Napa e Sonoma, in California (foto Ap). Si tratta di una zona celebre per la produzione del vino: colpita anche l’azienda Marchesi Antinori di Firenze, a nord della baia di San Francisco.

SENTENZA A MILANO

Foggia, 200 migranti occupano il duomo «Rivogliamo l’acqua»

Un momento della occupazione della cattedrale di Foggia ANSA

L’

rischio di franchi tiratori. Ecco quindi la decisione di porre la fi­ ducia alla Camera, mossa che farebbe decadere tutti gli emen­ damenti, anche se il voto finale sarebbe a scrutinio segreto. La decisione, annunciata in aula dalla ministra per i Rapporti con il Parlamento Anna Finocchia­ ro, è stata contestata (con tanto di lancio ironico di rose). Grida pure contro la presidente Laura Boldrini: bagarre, seduta sospe­ sa, capigruppo convocati.

on ci siamo. In Italia la legislazione anti­ corruzione è di buon livello, ma si riscontrano cri­ ticità nell’applicazione delle norme. È il giudizio riporta­ to da Transparency Interna­ tional Italia, la branca italia­ na dell’organizzazione che stila la classifica della corru­ zione percepita e che nell’ul­ timo report, quello di genna­ io, ci piazzava al sessantesi­ mo posto su 176 Paesi, con un voto di appena 47 su 100. Un risultato di cui non pos­ siamo di certo essere fieri tanto più se si considera che nel ranking europeo il no­ stro Paese si posiziona al ter­ zultimo posto, davanti solo a Grecia e Bulgaria. Transpa­ rency ha voluto effettuare una valutazione della nor­ mativa italiana e nel 2017 ha censito 566 i casi di corru­ zione riportati dai media: per 439 le indagini sono in­ corso, 27 hanno visto sen­ tenze di assoluzione, 76 di condanna, di patteggiamen­

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SIT-IN PACIFICO

ex Gran Ghetto di Rigna­ no, nel Foggiano, per vent’anni ha «ospitato» i migranti che si spostano in Pu­ glia per raccogliere i pomodori, arrivando in estate a radunare quasi 3 mila persone. Dopo al­ cuni roghi, il Ghetto è stato

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sgomberato in marzo ma ieri oltre 200 braccianti extraco­ munitari che sono rimasti sen­ za un tetto hanno occupato pa­ cificamente il duomo di Foggia per chiedere migliori condizio­ ni di vita. Una delegazione di migranti è stata ricevuta dopo

che l’arcivescovo di Foggia, monsignor Vincenzo Pelvi, ha raggiunto la cattedrale e ascol­ tato le loro richieste. I migranti, secondo Pelvi, chiedevano «il ripristino dell’acqua potabile che manca dal 13 settembre nelle zone dove sono allocati dopo l’incendio del ghetto di Rignano e di avere delle unità abitative dove poter alloggiare dignitosamente». L’incontro avrebbe sbloccato l’erogazione: i circa duemila braccianti che sono tornati a vivere nelle zone adiacenti l’ex Ghetto dovrebbe­ ro avere l’acqua potabile. EMILIANO Di ben altro avviso il presidente della Regione Pu­ glia, Michele Emiliano. «Ogni atto che favorisca il permanere dell’occupazione abusiva ri­ schia di costituire concorso nei reati permanentemente com­ messi nel campo — scrive in una nota —. Campo che era oc­ cupato da una organizzazione criminale dedita allo sfrutta­ mento della prostituzione, allo spaccio di sostanze stupefacen­ ti e al caporalato». Emiliano ri­ manda al prefetto la decisione se tenere aperto o no il rubinet­ to, ma la sua opposizione a un nuovo campo abusivo è netta.

Torturò e violentò decine di profughi Ergastolo al somalo 1In Libia era

il capo di un campo: venne arrestato dopo i racconti dei connazionali

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racconti delle vittime sono allucinanti. C’è chi è stato picchiato fino a sputare sangue, per esem­ pio, chi è stato legato mani e piedi e lasciato in balia di un cane affamato, chi violenta­ to. Botte, sevizie, sopraffa­ zioni. Lui, Osman Matam­ mud, detto Ismail, il somalo di 22 anni, fermato a set­ tembre a Milano con l’accu­ sa di aver ucciso e torturato decine di connazionali nel campo profughi di Bani Wa­ lid in Libia, ha negato fino all’ultimo: «Non ho mai

commesso i fatti di cui mi si ac­ cusa». La Corte di Assise di Mi­ lano, però, non gli ha creduto, condannandolo all’ergastolo ieri. I giovani somali, parti civi­ li nel processo (in tutto sono stati sentiti 17 migranti, due erano quelli presenti), che han­ no atteso la sentenza fuori dal­ l’aula del tribunale, non hanno

Osman Matammud, 22 anni, somalo, uno degli aguzzini del campo di Bani Walid in Libia

voluto essere fotografati ma hanno affidato a un interprete i loro ricordi. E hanno detto di essere «felici per avere ricevuto giustizia» dall’Italia. Resta la domanda principale: perché tanta atrocità gratuita? La chiave è economica. «Volevano i soldi in fretta. Facevano que­ ste cose per ottenere dalle fa­ miglie il denaro velocemente». CINQUE ORE Secondo le inda­ gini coordinate dal pm Marcel­ lo Tatangelo, Matammud sa­ rebbe stato uno dei capi di Bani Walid, città libica dove avrebbe perpetrato violenze sessuali su decine di ragazzi e avrebbe tor­ turato centinaia di connazio­ nali, rimasti sotto sequestro fi­ no a quando non avessero mes­ so assieme il denaro necessario per pagarsi il viaggio verso l’Europa. Secondo l’accusa, il somalo è «un sadico, uno che si diverte a torturare e a uccidere. Ha solo 22 anni e si è sentito onnipotente ad avere nelle sue mani la vita di centinaia di per­ sone». La Corte milanese, dopo circa cinque ore di camera di consiglio, ha dato credito al­ l’accusa. m.a. © RIPRODUZIONE RISERVATA


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MERCOLEDÌ 11 OTTOBRE 2017 LA GAZZETTA DELLO SPORT


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MERCOLEDÌ 11 OTTOBRE 2017 LA GAZZETTA DELLO SPORT

LA RASSEGNA

HO CONOSCIUTO I MANETTI BROS A 20 ANNI: GRAZIE A LORO SONO DIVENTATO IL POLIZIOTTO-SBRUFFONE

Da Lynch a Moretti Alla Festa di Roma s’incontra il cinema 1Gyllenhaal, Waltz

e la Pike fra gli ospiti, con sport e musica grandi protagonisti Al via il 26 ottobre

«AMMORE E MALAVITA» È UN FILM INNOVATIVO, PIENO DI EMOZIONI, AMORE E SPARATORIE: CI DARÀ SODDISFAZIONI

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GIAMPAOLO MORELLI ATTORE

Giampaolo Morelli, 42 anni, napoletano, in una scena della serie di Rai Due «L’Ispettore Coliandro»

«Amato e odiato, così il mio Coliandro ha battuto la crisi» 1Morelli torna nel ruolo dell’ispettore di Rai Due

Da venerdì la sesta serie. «Non ha avuto vita facile»

Elisabetta Esposito

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l cinema il suo Ammore e Malavita ha fatto il mi­ glior incasso italiano del weekend, da venerdì tornerà su Rai Due con sei puntate de L’ispettore Coliandro. Entrambi sono firmati dai Manetti Bros, con cui Giampaolo Morelli, 42enne napoletano doc, ha or­ mai un rapporto molto partico­ lare. «Li adoro. Con loro sul set non devi per forza parlare di Fellini e Antonioni, può anche citare a memoria Ritorno al Fu­ turo o Rocky, mamma mia che film... Li ho conosciuti quando avevo 20 anni, per una partici­ na nella serie tv Positano. Li ho rincontrati anni dopo per un vi­

deo musicale. Dopo due giorni di riprese mi dissero: “Stiamo preparando un film tv per Rai 2, tratto da Il giorno del lupo di Lucarelli. Tu saresti adatto”. In Rai poi provarono a spingere altri nomi, diciamo più sicuri dello sconosciuto Morelli, ma loro non hanno mollato e io so­ no diventato Coliandro». Arrivando alla sesta stagione. «Ma non ha avuto sempre vita facile. Come tutte le cose inno­ vative all’inizio c’era chi lo amava e chi lo odiava, aveva un linguaggio nuovo, si temeva fosse politicamente scorretto. Ha vissuto due anni e mezzo in un cassetto della Rai, poi lo mandarono ad agosto, fece bei numeri e partì. Quando però si

clic

«MARVEL’S INHUMANS» SU FOX I SUPEREROI SI SFIDANO IN FAMIGLIA

Dopo l’anteprima al cinema, non felicissima al box office, arriva stasera su Fox (Sky, canale 112, ore 21) «Marvel’s Inhumans», la serie tratta dai fumetti Marvel che racconta gli Inumani, geneticamente superiori, creati dalla penna di Stan Lee e dalla matita di Jack Kirby nel 1965. La serie esplora la storia dell’epica disputa per il potere tra il legittimo re degli Inumani, Freccia Nera e il suo folle ma geniale fratello Maximus. Sono otto gli episodi previsti.

21/3 - 20/4 ARIETE

21/4 - 20/5 TORO

21/5 - 21/6 GEMELLI

22/6 - 22/7 CANCRO

23/7 - 23/8 LEONE

24/8 - 22/9 VERGINE

La Luna tiene in bolla il vostro umore e manda in porto ogni piano. Siete pure meno inclini allo sbrocco. Ma pure meno suini. Per favore, no!

Placidi i ritmi, favoriti gli incassi e il lavoro. Ma le finanze chiedono comunque cautele. E c’è nell’aria mucha effervescenza fornicatoria.

Potete segnare, viaggiare, seminare. E quagliare. Quasi in ogni ambito. E con quasi ogni corpo sodo. Purché non sbrocchiate rovinosally.

La Luna, la gente, gli impegni paiono stancarvi. Ma succosi premi arrivano. Il sudombelico ha pure la resistenza d’un maratoneta etiope. Grandi.

I programmi filano lisci. Ma, se esistesse un pessimismometro, segnerebbe mille, per ciò che vi riguarda. State su. E fornicate, ché fa gioir.

La Luna vuol farvi sentire sfigati e impediti. E anche se Giove vi sostiene, questa appare comunque come una giornata ni. Pure suinally speaking.

23/9 - 22/10 BILANCIA

23/10 - 22/11 SCORPIONE

23/11 - 21/12 SAGITTARIO

22/12 - 20/1 CAPRICORNO

21/1 - 19/2 ACQUARIO

20/2 - 20/3 PESCI

La vostra creatività spicca e va controcorrente, cosa che fa la vostra fortuna. Viaggi e trasferte riescono, le suino folies sono creative e esotiche.

Giornata ok per incassare, spendere, investire. E per rilassarvi. L’amore forse tormenta, ma avete ormoni come trumeau. E vi sollazzate tanto.

Certa gente stressa, vessa, scassa. E sembra volervi fare le scarpe e il derrière. Avete pure un sudombelico più confuso che felice.

Il lavoro affatica, ma Giove promette premi. E voi potete rientrare in gioco anche là dove eravate stati esclusi. La fornicazione vi fa (più) belli.

I vostri talenti vengono premiati. Ma maneggiate il denaro con la testa e non col derrière. Il sudombelico sembra dare e ricevere tanta gioia.

Malumore e stanchezza non aiutano. Occorre uno sforzo e investire in ottimismo: Giove vi assicura proventi a tutto campo. Pure suino, volendo.

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GAZZA METEO

a cura di 3BMETEO.COM

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iniziò a parlare di crisi venne chiuso, sei anni di nulla, non fa­ cili nemmeno per me». Si aspettava il successo di «Ammore e Malavita»? «Anche qui siamo di fronte a qualcosa di unico e innovativo. È un film fatto di emozioni, pie­ no di amore, canzoni e sparato­ rie, un omaggio ai gangster mo­ vie, ai musical e alle sceneggia­ te napoletane. Ci darà grandi soddisfazioni». I suoi personaggi sono spesso autoironici e un po’ sbruffoni. Era così anche da piccolo? «Decisamente no. Ero timidissi­ mo, ingobbito, quasi balbetta­ vo. Sono andato a scuola molto presto, a 12 anni già facevo il quarto ginnasio, a 17 frequen­ tavo la facoltà di Legge. Sa i ge­ nitori, la primina... La differen­ za con gli altri ragazzi era enor­ me, ma per evitare di essere preso troppo in giro imparai a essere un bambino invisibile». Ora invece la visibilità le serve. «Già, è alla base del successo. Anche se chi è timido resta ti­ mido. Che poi mica è un difetto, ti regala un’enorme capacità di osservazione». Ora è a Ischia sul set di Muccino con Gerini, Accorsi e altri. «Ci si diverte, è un film 100% Muccino. Ischia dopo il terre­ moto sta alla grande, c’è la stes­ sa bella atmosfera di sempre». © RIPRODUZIONE RISERVATA

CONSIGLI

OROSCOPO LE PAGELLE di ANTONIO CAPITANI 7+

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DOPODOMANI Milano Roma MAX 25° MIN 13°

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IL CABARET «BIG SHOW»

ECCO PUCCI TRA MUSICA E BATTUTE Un «people show» con musica live, ospiti, interviste irriverenti e sketch comici, giochi e collegamenti in esterna. Torna Andrea Pucci con il suo «Big Show», che veste per la prima volta i panni di conduttore, ovviamente senza rinunciare ai suoi monologhi da «stand up comedian». Ad affiancare il comico milanese sono Katia Follesa e la musica della Zurawski Live Band. DA VEDERE STASERA SU ITALIA 1 ALLE 21.15

enezia aveva chiama­ to con Clooney, Da­ mon, la Moore; Roma risponde con David Lynch che riceverà il premio alla carriera, Detroit di Kathryn Bigelow, sugli scontri fra po­ lizia e afroamericani nel 1967, La ragazza nella neb­ bia, noir di Donato Carrisi con Toni Servillo e Jean Re­ no e Logan Lucky, di Steven Soderbergh, storia di una ra­ pina durante una gara di au­ tomobili, con Daniel Craig e Adam Driver. Cercando di confermare i risultati del 2017 (+18% di pubblico e l’Oscar vinto dal film d’aper­ tura Moonlight), la Festa del Cinema di Roma torna dal 26 ottobre al 5 novembre con tanti nomi pesanti. Pre­ visti incontri con Nanni Mo­ retti, Chuck Palahniuk, Fio­ rello, Jake Gyllenhaal e Christoph Waltz, in una ras­ segna con 39 tra film e docu­ mentari nella selezione uffi­

ciale (quattro italiani), che pas­ serà dalla Rosamund Pike del western Hostiles, titolo di aper­ tura al nuovo film dei fratelli Taviani Una questione privata. TENNIS Tra le tante curiosità, The Place, la commedia con cui Paolo Genovese cerca di bissare il successo di Perfetti sconosciuti e si interroga su quanto siamo disposti a sacrificare per i nostri desideri. E poi i documentari su Bob Dylan e Maria Callas e tan­ to sport: un incontro con coach Phil Jackson, un documentario su Enzo Ferrari (Race to Immor­ tality), uno su Nick Bollettieri e l’atteso Borg McEnroe, sulla ri­ valità tra i due fuoriclasse della racchetta. E per chi ama la tv, occhio alla serie Babylon Berlin, giallo ambientato nella Germa­ nia degli Anni 20.

Nanni Moretti, 64 anni EPA

IL RITORNO DEL KOM DOPO IL MODENA PARK

Annunciatoil«Nonstoplive»2018 AgiugnotourdiVasconeglistadi ● Sono passati tre mesi dal mega evento al Modena Park. Ieri, l’attesa per i fan è terminata. Vasco Rossi su Facebook ha scritto: «Procediamo per... stadi», annunciando di fatto il «Vascononstop Live» il tour che partirà a giugno del 2018. Non si sa ancora quante saranno le date, di sicuro almeno sette e dallo staff del Kom fanno sapere che ci saranno «ritorni importanti», come a dire che città simbolo come Milano

e Roma potrebbero essere tappe del tour. E dunque, dopo il successo di Modena che ha segnato il record mondiale con 250 mila persone radunate per un unico concerto rock, ecco che Blasco riparte. L’annuncio mette così a tacere le voci su un possibile tour invernale nei palasport e lancia lo show «più potente ed emozionante al mondo, che da ora in poi girerà puntualmente l’Italia arrivando nello stadio sotto casa quando... meno se lo aspettano».

LO SPORT IN TV CALCIO

PORTOGALLOSVIZZERA Qualificazioni mondiali (replica) 9.00 - SKY SPORT 1 PALERMO-PARMA Serie B (replica) 9.45 - SKY SUPERCALCIO PERÙ-COLOMBIA Qualificazioni mondiali (replica) 12.00 - SKY SPORT 3 INGHILTERRAMESSICO Mondiale Under 17 13.15 - EUROSPORT 2 BARI-AVELLINO Serie B (replica) 14.15 - SKY SPORT 3 ECUADOR-ARGENTINA Qualificazioni mondiali (replica) 14.30 - SKY SPORT 1 SUD AFRICABURKINA FASO Qualificazioni Mondiali (replica) 15.30 - MP SPORT 2 BRASILE-CILE Qualificazioni mondiali (replica) 16.00 - SKY SPORT 3 MALI-COSTA D’AVORIO Qualificazioni Mondiali (replica) 21.00 - MP SPORT 2

URUGUAY-BOLIVIA Qualificazioni mondiali (replica) 23.45 - SKY SPORT 3

BASKET

UMANA REYER VENEZIABANVIT Champions League (replica) 16.40 - RAI SPORT DINAMO BANCO DI SARDEGNA SASSARIPINAR KARSIYAKA Champions League 20.25 - RAI SPORT

AUTOMOBILISMO GP GIAPPONE F1. Gara da Suzuka (replica) 10.00 - SKY F1

BASEBALL

CLEVELAND INDIANSNEW YORK YANKEES MLB Playoff, gara 5 2.00 - FOX SPORTS

CICLISMO

GIRO DI TURCHIA 2ª tappa 14.00 - EUROSPORT

GOLF

THE PRESIDENTS CUP Giornata finale (replica) 10.00 - SKY SPORT 3

HOCKEY GHIACCIO

NEW YORK RANGERS ST. LOUIS BLUES NHL (differita) 8.30 - FOX SPORTS NY RANGERS MONTREAL CANADIENS NHL (replica) 15.15 - FOX SPORTS

RUGBY

SUDAFRICAALL BLACKS The Rugby Championship (replica) 20.45 - SKY SPORT 3 ARGENTINAAUSTRALIA The Rugby Championship (replica) 1.30 - SKY SPORT PLUS

TENNIS

ATP SHANGHAI 4ª giornata 7.00 - SKY SPORT 2 ATP 500 PECHINO Finale (replica) 14.30 - SUPER TENNIS ATP 500 TOKYO Finale (replica) 17.05 - SUPER TENNIS WTA PECHINO Finale (replica) 21.30 - SUPER TENNIS


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MERCOLEDÌ 11 OTTOBRE 2017 LA GAZZETTA DELLO SPORT


MERCOLEDÌ 11 OTTOBRE 2017

QUI FORMELLO

VEDO MILINKOVIC DETERMINANTE NELLA PARTITA DI SABATO

Già pronti Luis Alberto Strakosha e Radu

HA LE QUALITÀ PER GIOCARE OVUNQUE E ANCHE FORZA FISICA

ROMA

PROTAGONISTI ALL’ASSALTO A lato, Sergej Milinkovic, 22 anni, centrocampista serbo arrivato alla Lazio nel 2015. Sopra, Fabrizio Ravanelli, 48 anni, ai tempi della Lazio: con la maglia scudettata della stagione 2000-2001 LAPRESSE-REUTERS

fL’INTERVISTA

FABRIZIO RAVANELLI

«Attenta Juventus la Lazio è grande Milinkovic super» 1L’ex attaccante: «Il serbo tra i più forti al mondo

La squadra di Inzaghi può puntare alla Champions» I BIANCOCELESTI SONO CRESCIUTI PER MENTALITÀ E AUTOSTIMA SARÀ UNA GARA DA TRIPLA. SEGNANO HIGUAIN E IMMOBILE FABRIZIO RAVANELLI EX JUVENTINO ED EX LAZIALE

Nicola Berardino ROMA

F

abrizio Ravanelli, doppio ex, scruta Juventus-Lazio, partendo da una premessa: «Il mio cuore è bianconero, ma sono legatissimo anche ai colori biancocelesti. A Roma sono stato benissimo e i tifosi laziali continuano a volermi bene». Che partita sarà sabato a Torino? «Suggerirei alla Juventus di stare molto attenta: avrà di fronte una grande Lazio. Che continua a crescere sul piano della mentalità e dell’autostima. Inoltre, Allegri in questi giorni ha molti problemi tra giocatori ancora impegnati in nazionale e infortunati...».

L'IDENTIKIT FABRIZIO RAVANELLI NATO A PERUGIA L’11 DICEMBRE 1968 RUOLO EX ATTACCANTE ORA ALLENATORE

Ha giocato con Perugia, Avellino, Casertana, Reggiana, Juventus (dal 1992 al 1996), Middlesbrough, Marsiglia, Lazio, Derby County, Dundee, chiudendo la carriera agonistica a Perugia nel 2005. Con la maglia biancoceleste Ravanelli ha disputato due stagioni (1999-2000 al 20002001), vincendo uno scudetto, una Coppa Italia e una Supercoppa italiana.

Un esame da grande per la Lazio? «No, secondo me, la squadra di Inzaghi non deve dimostrare altro. Ormai ha raggiunto una continuità di risultati che la pone tra le prime quattro forze della Serie A, come dichiara la classifica. Ha i mezzi per arrivare in Champions, anche se in quel senso la situazione sarà più chiara in primavera. Ora però la Lazio è lì in alto e meritatamente».

un anno e mezzo: oggi sarebbe facile affermarlo. E tatticamente completo perché ha i mezzi per giocare dappertutto. Dispone di grande forza fisica ed è anche abile nel gioco di testa e sa andare a rete. Veramente completo. Anzi, io suggerirei alla Juventus di cercare di acquistarlo: con lui in mezzo al campo la squadra di Allegri diventerebbe sicuramente tra le prime in Europa...».

Ma la Lazio non pensa proprio a La squadra di Inzaghi è la rivela- privarsi di Milinkovic... zione nelle zone alte della A? «Sì, immagino. Per questo pen«Le qualità dell’allenatore e del so che col suo gioco nella partigruppo si sono intraviste già ta di sabato può rivelarsi deternella scorsa staminante» gione. Per me, l a IL NUMERO Lazio è l’isola feRavanelli, con la lice del calcio maglia della Juitaliano. Lì ogni ventus, ha segnagiocatore trova to alla Lazio nella sua dimensiol’1-0 dell’8 marzo ne migliore. Im1995 e poi con mobile ha dato Le presenze di quella biancocela svolta alla sua Ravanelli con la leste ha colpito i carriera arrivanbianconeri nei do alla Lazio. Ed maglia della Lazio, quarti di Coppa ora è diventato mentre sono dieci Italia il 12 gennaprobabilmente il i gol realizzati io del 2000. Che più forte attacricordo ha di quei cante italiano. Può sorprende- gol? re l’esplosione di Luis Alberto, «Quello in campionato fu tra i ma vanno riconosciuti i meriti più belli della mia carriera. Sudella società che lo ha ingag- perai due difensori e poi anche giato e di Inzaghi che lo ha por- Marchegiani. L’altro lo feci su tato a certi livelli». rigore, quel giorno perdemmo per 3-2, ma ci rifacemmo col Pronostico per Juventus-Lazio? 2-1 del ritorno e poi vincemmo «Troppo facile dire da tripla, la Coppa Italia. Sono grato a ma è la realtà dei fatti» Juventus e Lazio, perché mi hanno fatto vincere scudetto e Due nomi che vede tra i marca- Coppa Italia in due piazze ditori? verse ed importanti. Una sod«Non ho dubbi: Higuain e Im- disfazione che divido con il mobile lasceranno il segno». mio amico Ciro Ferrara, che ha vinto con Napoli e Juve: ne parChi sarà l’uomo partita? liamo ancora. Con tanto orgo«Milinkovic, che per me è tra i glio». più forti al mondo. E lo dico da © RIPRODUZIONE RISERVATA

42

L

uis Alberto e Stefan Radu hanno lavorato col gruppo ieri pomeriggio alla ripresa degli allenamenti della Lazio. Hanno smaltito acciacchi e affaticamento seguiti alla gara col Sassuolo, che ha preceduto la sosta del campionato. Allenamento a tempo pieno anche per Strakosha, rientrato dal ritiro dell’Albania causa affaticamento all’adduttore. Così il portiere è ormai recuperato per la sfida di sabato a Torino. Che vedrà in campo pure De Vrij, che ieri si è allenato a parte (corsa e ripetute) dopo il riposo precauzionale della scorsa settimana. Il centrale potrebbe rientrare in gruppo nella seduta di oggi pomeriggio a Formello. Sono rimasti in palestra Parolo e Immobile. Lavoro differenziato per Felipe Anderson e Bastos. Il brasiliano sta ricompattando la condizione atletica: improbabile che possa essere aggregato per Torino. Mentre per l’angolano c’è qualche possibilità. Lulaku (elongazione muscolare col Belgio) potrà tornare tra una decina di giorni. Out per la Juventus anche Basta, Wallace e Palombi. Per la difesa, quindi, si dovrà scegliere chi affiancherà De Vrij e Radu. Corsa a tre per la corsia destra: Patric, Luiz Felipe e Mauricio si giocano le proprie chance per giocare dal primo minuto contro la Juventus. nic.ber. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Luis Alberto, 25 anni GETTY

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Serie A R Verso la sfida di sabato

MERCOLEDÌ 11 OTTOBRE 2017 LA GAZZETTA DELLO SPORT

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TRE BRASILIANI PER ALZARE IL MURO

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● Le reti in Serie A firmate da Bruno Peres, tra Torino e Roma. Non ha mai segnato all’Olimpico: i due gol giallorossi sono arrivati in trasferta (Samp e Palermo)

● I cartellini ricevuti da Manolas in tre campionati: 5 gialli e 2 rossi nel 2014-15, poi 7 gialli per ognuno dei 2 tornei successivi. Ora è ancora a quota zero

Bruno Peres, 27 anni, alla seconda stagione a Roma ANSA

Kostas Manolas, 26 anni, ha un contratto fino al 2019 LAPRESSE

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Juan Jesus, 26, nel 2011 ha vinto il Mondiale Under 20 LAPRESSE

Aleksandar Kolarov, 31 anni, ha un passato nella Lazio LAPRESSE

● Le volte in cui Juan Jesus ha affrontato il Napoli in carriera, il bilancio del brasiliano è in parità: tre vittorie, tre sconfitte e due pareggi

Alisson Becker, 25 anni, è arrivato la scorsa stagione dall’Internacional di Porto Alegre. È il titolare della Seleçao GETTY

● I minuti giocati da Kolarov in questa stagione, tra campionato e Champions: è il calciatore di movimento più impiegato, solo Alisson (720’) ha giocato di più

Roma, la difesa al «crash test»

1Arriva il super attacco del Napoli: Alisson & Co. provano a tenere inviolata la porta A COVERCIANO

Chiara Zucchelli

● Un corso di 210 ore di lezione riservato a giocatori che abbiano disputato almeno 7 stagioni in Serie A con almeno 180 presenze. È quello ha cominciato a frequentare a Coverciano il club manager della Roma , De Sanctis. Si tratta di un corso speciale in quanto gli «studenti» potranno abilitarsi sia come allenatori Uefa B che Uefa A. Oltre a guidare squadre fino alla Serie C, potranno fare da tecnici in seconda anche in A e B. Nel corso tanti altri ex Roma tra cui Marco Amelia, Luca Toni, Marco Cassetti, Cristian Chivu e Amantino Mancini.

ello spogliatoio, la chiave. Quello di Trigoria, ma soprattutto quello dell’Olimpico. Perché, almeno stando ai dati di questo inizio di stagione, Roma-Napoli potrebbe decidersi dopo l’intervallo. È quello il momento in cui la squadra di Sarri accelera, 16 reti dal 46’ in poi, ed è quello in cui la squadra di Di Francesco va più in sofferenza, con i 4 gol incassati finora presi tutte nel secondo tempo. Compito duro, allora, per i difensori della Roma, che si ritroveranno tutti insieme soltanto venerdì, a 24 ore dalla supersfida dell’Olimpico: Moreno è tornato due giorni fa, Manolas, squalificato con la Grecia, ieri, Juan Jesus e Peres non si sono mai allontanati, Kolarov oggi ci sa-

Corso allenatori C’è De Sanctis

ROMA

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Eusebio Di Francesco, 48 anni. L’allenatore abruzzese è alla sua prima stagione alla guida della Roma. È stato anche giocatore e team manager del club giallorosso ANSA

della Juve, al secondo posto, e 14 in più della Roma, distante 6 lunghezze in classifica (ma con una partita in meno).

rà, Fazio invece rientrerà proprio a ridosso della partita e si giocherà con Juan Jesus l’altro posto da titolare al centro.

UN ANNO DOPO Per la difesa romanista l’esame sarà di quelli difficili, ma guai a parlare a Di Francesco di un reparto soltanto: tutta la squadra, come ha detto un paio di giorni fa, «dovrà essere molto corta» per limitare un gruppo che davanti al portiere avversario sembra inarrestabile. I numeri lo certificano: il Napoli segna senza fermarsi da 8 mesi, visto che

PROVA DEL FUOCO Gli unici due sicuri di giocare, infatti, sono Manolas e Kolarov: a destra Peres scenderà in campo se Florenzi sarà confermato davanti, al centro invece sulla carta Fazio è considerato il compagno ideale di Kostas, ma i dieci giorni in Sudamerica potrebbero premiare Juan Jesus, che si è sempre allenato a Trigoria e la scorsa stagione con il Napoli ha fatto molto bene, limitando Callejon. Lo spagnolo, ieri come oggi, è uno dei pericoli maggiori della squadra di Sarri, 25 gol realizzati, 5 in più

L’appuntamento R Al Golden la stella paralimpica Versace Giusy veloce pure a teatro In scena la sua autobiografia

ROMA

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ai successi televisivi di Bebe Vio alle performance teatrali di Giusy Versace. Le stelle del movimento paralimpico si prendono la copertina anche lontano dalle gare. Stavolta tocca alla velocista, un’esperienza anche da conduttrice della «Domenica Sportiva», che porta la prossima settimana anche a Roma, sul palcoscenico del Gol-

den, lo spettacolo «Con la testa e con il cuore si va ovunque», tratto dalla sua autobiografia, e in cui ritrova il ballerino Raimondo Todaro, con cui condivise l’avventura vincente di «Ballando con le stelle». Appuntamento nel teatro di via Taranto 36, martedì 17 ottobre, mercoledì 18 e giovedì 19 alle 21. Parte dell’incasso sarà devoluto all’associazione Disabili No Limits Onlus. v. p. © RIPRODUZIONE RISERVATA

La locandina dello spettacolo di scena sul palco di via Taranto

RGli azzurri in gol

in trasferta dal 2016. E la banda di Sarri si scatena nel secondo tempo

l’ultima partita in cui è rimasto a secco è quella in casa contro l’Atalanta del 25 febbraio (vinta 2-0 dai bergamaschi). In trasferta poi, nell’ultimo anno, non c’è stato stadio in cui non sia andato in gol: ultima trasferta senza reti, infatti, è quella del due ottobre 2016, sempre in casa Atalanta. MOVIMENTI I numeri però certificano pure che in questa stagione la Roma non ha subìto reti in 4 partite su 6, mentre lo scorso anno, nello stesso periodo, erano state 2. A dispetto della fama di «zemaniano»”, Di Francesco ha lavorato tanto sulla difesa e ci ha tenuto a ribadirlo: «A Pinzolo dedicavamo mezz’ora solo a questo e anche adesso gli dedichiamo parecchio tempo”. In campo e in sala video. La chiave, in fondo, è sempre lì: nello spogliatoio. © RIPRODUZIONE RISERVATA

ALL’UNIVERSITÀ DEL FORO ITALICO

Due defibrillatori dal Rotary Parioli ● Insieme per la «Lotta alla morte cardiaca improvvisa». Col protocollo firmato ieri, il Rotary Club Parioli ha donato all’Università del Foro Italico due defibrillatori. Un regalo significativo, che va ad arricchire il numero degli strumenti «salvavita»già a disposizione dell’ateneo. Anche perché proprio dal primo luglio è diventata operativa la legge che

prevede la presenza obbligatoria degli apparecchi e di una persona formata per il loro uso, in tutti gli impianti sportivi italiani. Una novità che è stata sottolineata dal rettore Fabio Pigozzi e dall’avvocato Mario Spatafora, presidente del Rotary Club Parioli, che oltre alle donazioni ha anche attivato un sito di informazione sul tema raggiungibile all’indirizzo puntosalvavitarotaryparioli.it


MERCOLEDÌ 11 OTTOBRE 2017

MILANO NEWS SABATO PER LE DONNE

Lezione di autodifesa gratis

A sinistra Francesco Molinari ieri sul green di Monza, al centro il pubblico che avrà accesso gratuito, a destra Michel Platini SCACCINI-MASPERI

Open, Chicco e Platini accendono la vigilia

1Da domani a Monza il torneo, ma già oggi Molinari in

campo nella Pro Am con l’ex campione. Ingresso gratuito Giulio Masperi

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ggi al Golf Club Milano la Rolex Pro Am, sfida sulle 18 buche del circolo inserito nel Parco di Monza con squadre di quattro golfisti, un pro’ e tre dilettanti. L’ultimo giro di prova per i campioni che da domani a domenica si contenderanno il trofeo del 74° Open d’Italia. GIOVANI Oggi (dalle 9) anche l’apertura del Villaggio Ospitalità e Commerciale dove gli appassionati, neofiti e famiglie possono trovare attività e proposte ad hoc. Dopo la cerimonia d’apertura, al via una novità assoluta, la «Junior Road to The 2022 Ryder Cup». Una sfida modellata sulla celebre Ryder Cup (una squadra a difendere i colori europei e una quelli statunitensi, che nel

2022 sarà organizzata a Roma) con il Team Lombardia e il Team Italia che schierano le giovani promesse. In campo 6 Under 12, 5 Under 14, una wild card. Il team vincitore solleverà al cielo il trofeo (originale) della Ryder, premiato dai capitani delle squadre europee della Ryder, Thomas Bjorn e José Maria Olazábal. PRO AM Da mezzogiorno il piatto più gustoso della giornata. La Pro Am con interessanti raggruppamenti. A Francesco Molinari l’onore di aprire

7

● milioni di euro. Il montepremi dell’Open d’Italia che parte domani e si gioca su una distanza di 72 buche, la metà delle quali per arrivare al taglio.

l’evento odierno (con lui Paolo Molesini, Antonio Tazartes, e Alberto Cristina). Riflettori puntati anche sul team capitanato dallo spagnolo Sergio Garcia (numero 11 del ranking mondiale). Con Garcia, infatti, assaggeranno il green del GC Milano tre dilettanti lombardi: il brianzolo Lorenzo Scalise e il milanese Stefano Mazzoli, rispettivamente classe 1995 e 1996. Con Garcia anche Alessia Nobilio, adolescente del GC Ambrosiano con straordinari risultati nell’anno in corso. In campo anche Michel Platini, indimenticabile numero 10 juventino, e il campione del mondo 1982 Beppe Dossena in team con Renato Paratore. Dal piccolo schermo a Monza, inoltre, Valerio Staffelli. OPEN Da domani l’Open d’Italia (inizio gioco ore 7.50, termine nel tardo pomeriggio). A

margine una serie di proposte gratuite per tutti. «GolfSuperAbili» dà modo alle persone con disabilità di provare la disciplina (con lo staff del Settore Paralimpico della Federgolf e i volontari della onlus Aias Città di Monza). «Prova il Golf» nel campo pratica con i professionisti di Pga; area Family Open dove staff qualificato offre giochi e laboratori per i più piccoli. L’ingresso è libero tutti i giorni (accesso pedonale da Porta San Giorgio), mentre l’unica entrata disponibile per le auto è quella di Porta Vedano (che conduce a un parcheggio a pagamento; oggi-domenica 7.30-20.30). Da Milano shuttle gratuiti da San Babila (corso Venezia 5) e Castello (viale Gadio 8) da domani a domenica (partenze: 8-8.3010-10-30; rientro 16-16.30-1818.30).

● Sabato pomeriggio, dalle 14.45 fino alle 17, nella palestra Kombat Academy di via Tobagi si svolgerà un seminario gratuito di difesa personale femminile. Un team di istruttori qualificati di Difesa Donna sarà a disposizione per insegnare e mostrare a tutte le donne interessate come difendersi in modo efficace durante un’aggressione. L’incontro è strutturato in una parte teorica che serve a sviluppare una mentalità difensiva, analizzare il linguaggio del corpo e apprendere la psicologia dell’aggressore e una parte fisico-pratica che prevede degli esercizi preparatori con l’uso di tecniche di antiaggressione femminile semplici ma efficaci e l’applicazione delle stesse anche sotto l’effetto adrenalinico di simulazioni quanto più reale possibili. La lezione gratuita è aperta a tutte le donne a partire dai 16 anni. f.cuo.

AL CARCANO

EXPO PER LO SPORT

● (man) Federico Buffa di scena al teatro Carcano di Milano da questa sera fino a domenica. Racconterà il famoso match tra Muhammad Ali e George Foreman a Kinshasa, Zaire, nel 1974. Molto di più di un incontro di boxe, tra lo sfidante Muhammad Ali, nero d’Africa che torna dai suoi fratelli, e il detentore George Foreman, considerato invece un «complice» dei bianchi.

● (f.cuo.) Oggi all’Arena Civica apre Expo per lo Sport, il parco giochi con oltre 40 sport per ragazzi dai 4 ai 14 anni. Oggi, domani e venerdì l’accesso è riservato alle scuole con oltre 13.000 ragazzi di Milano e Città Metropolitana, che svolgeranno il loro percorso guidato dalle 8 alle 16, divisi in due turni. Sabato e domenica, invece, la fruizione sarà libera per le famiglie dalle 9 alle 19.

Buffa racconta Ali-Foreman

L’Arena da oggi apre ai ragazzi

le vostre foto LA GAN MILANO UNDER 10 A UN TORNEO SUL LAGO SCRIVETE A MILOMBARDIA@GAZZETTA.IT

● La squadra del Gan Milano under 10 in trasferta sul lago di Iseo prima di un torneo estivo. Mandate le vostre foto con un breve testo di spiegazione a milombardia@gazzetta.it. Ogni giorno ne pubblichiamo almeno una e una volta alla settimana vi dedichiamo una pagina. E prima della pubblicazione vi avvisiamo via email.

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Sport a Milano R Lo storico velodromo

MERCOLEDÌ 11 OTTOBRE 2017 LA GAZZETTA DELLO SPORT

No al record per la Mei «Vigorelli non idoneo»

Agenda R ATLETICA ● COPPA IN MONTAGNA (gi.ro.)

Alex Baldaccini (Val Brembana) e Alice Gaggi (La Recastello), rispettivamente al 6° e 4° posto nell’ultima tappa di Lubiana (Slovenia), hanno vinto la Coppa del Mondo di corsa in montagna. Nella classifica finale Baldaccini ha superato il compagno di club Michele Puppi e l’austriaco Simon Leichteiner, Alice Gaggi ha preceduto l’austriaca Andrea Mayr e la ceca Pavla Schoma. Le ultime due vittorie azzurre risalivano al 2007 con Marco Gaiardo e al 2012 con Valentina Belotti.

1La milanese rinuncia alla 12 ore La pista non è ancora a posto Andrea Guerra

T

re settimane fa è tornato a vivere per tre giorni, diventando il cuore pulsante della prima edizione dei «bike days» di Milano (quella Vodafone Ride organizzata da Radio Deejay e Comune di Milano). Ma per il Vigorelli, almeno per la sua pista che è stata il teatro di storiche imprese, la strada per tornare a essere a tutti gli effetti la casa del ciclismo meneghino è tutta in salita e zeppa di ostacoli. Perché, se restano mille dubbi e incertezze sul suo futuro, anche il suo presente è costellato di problematiche che da un lato tengono vivo il dibattito sul suo utilizzo e dall’altro lo allontanano da una effettiva riapertura quotidiana alle due ruote. IL RECORD TRASLOCA Anna Mei, milanese, campionessa

mondiale ed europea di ultracycling, una abituata a far girare le gambe e i pedali per parecchie ore consecutive, domani avrebbe dovuto provare a ottenere il Guinness World Record pedalando per 12 ore, senza sosta, sulla pista outdoor di Milano. Un evento benefico (pensato per raccogliere fondi per l’associazione debra.it a favore dei bambini farfalla) che non solo è stato rimandato ma anche spostato dal capoluogo lombardo alla Svizzera (ci proverà a Grenchen a gennaio). Lo staff della Mei ha infatti reputato la pista «non idonea» per il record. IL PRESENTE Effettivamente nel corso della Vodafone Milano Ride la pista è apparsa a molti in condizioni non del tutto ottimali. Nonostante questo però oggi ci sarà un sopralluogo e un collaudo per valutare la possibilità di utilizzarla per un doppio evento nel

CICLISMO La pista del velodromo Vigorelli, impianto di via Arona inaugurato il 28 ottobre 1935 FOTOGRAMMA

OCCORRE UN PIANO DI MANUTENZIONE ORDINARIA DELLA PISTA IL COMITATO VIGORELLI

fine settimana: venerdì la Scala del ciclismo potrebbe essere la palestra di allenamento dei rider di Red Hook Criterium, a Milano per l’ultima tappa del campionato a scatto fisso 2017 (si corre in Bovisa sabato sera), mentre domenica alcuni cicloamatori potrebbero avere la fortuna di «calpestare» i suoi listelli di legno per uno speciale open day organizzato dal Comitato Vigorelli, gruppo di cittadini che si batte per la riapertura della struttura e che è riuscito a «vincolare» la pista come bene dello Stato.

IL FUTURO Un evento rimandato e uno (anzi due) pronto ad andare in scena. Ma allora il Vigorelli in che condizioni si trova? «Quello che è certo è che occorre un piano di manutenzione ordinaria della pista: bisogna mettere dei punti fermi, per il bene della struttura e anche di chi la vuole utilizzare», dicono proprio dal Comitato Vigorelli in vista del doppio impegno del prossimo fine settimana. Citylife, che deve eseguire i lavori di tutto l’impianto, in questi ultimi mesi ha eseguito alcune riparazioni ma a quanto pare non sono sufficienti a soddisfare tutti gli standard e tutti i gusti. Tra le poche certezze di questa storia anche l’amara considerazione che si sta per chiudere un altro anno in cui le bici non hanno potuto sfrecciare in quella che dovrebbe essere a tutti gli effetti la loro casa naturale. © RIPRODUZIONE RISERVATA

IL CENSIMENTO 2017

Fiab Ciclobby «Il bike sharing è salito del 9,5%» ● (an.gu.) Il 20 settembre Fiab Milano Ciclobby ha effettuato il 16o Censimento annuale dei ciclisti urbani meneghini. E nei giorni scorsi ha pubblicato i risultati dai quali emerge che tra il 2016 e il 2017 il numero dei passaggi registrati all’intero della cerchia dei Navigli è rimasto sostanzialmente stabile (-1,53%). Tra bici private e bici «pubbliche», le seconde sono in deciso aumento: i mezzi dei servizi di bike sharing rilevati dai volontari Fiab sono stati il 9,5% in più. «Il mondo delle bici condivise appare in grande fermento: i segnali sono tutti positivi», dicono da Ciclobby Milano.

IL COMITATO LEGALITÀ

«Problemi per gli impianti sportivi» Il Comune: «I controlli li eseguiamo» Francesca Cuomo

«A

spetti problematici» per procedure, atti, assegnazioni, affidamenti e controlli sugli impianti sportivi del Comune di Milano sono stati evidenziati nella relazione del Comitato per la legalità presieduto dall’ex magistrato Gherardo Colombo. Nella prima relazione annuale un paragrafo è dedicato a «Modalità di gestione e assegnazione dei centri sportivi». Si affrontano i problemi relativi

ad alcune segnalazioni a proposito del Centro Carraro in cui si lamentano le «pessime condizioni di manutenzione e attrezzature oltre ai rapporti con il soggetto assegnatario». Il comitato, composto da Colombo, Maria Teresa Brassiolo e Federico Maurizio D’Andrea, spiega che «sono risultate esistere situazioni analoghe anche in altri impianti sportivi di proprietà del Comune». L’attenzione si sposta poi sul meccanismo delle gare d’appalto e degli affidamenti ad associazioni e federazioni ma anche al sistema dei

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controlli che l’ente deve attivare per verificare che le condizioni siano rispettate. IL COMUNE In un incontro del maggio 2017 con l’assessore comunale allo Sport Roberta Guaineri, riporta la relazione, «il Comitato ha evidenziato che problematici soprattutto le procedure, atti compresi, di assegnazione e affidamento dei centri; il sistema di controlli sulla gestione in concreto da parte degli assegnatari e sui rapporti economici di questi con i terzi che operano al loro

Un campo del Centro Carraro

interno; l’efficacia dei controlli sullo stato di manutenzione per la parte a carico degli affidatari». In realtà si tratta di controlli che il Comune esegue con frequenza sugli assegnatari degli impianti, ha confermato Guaineri. Nonostante ciò in estate a ognuno è stata chiesta una relazione dei lavori eseguiti previsti dai contratti. Nel 2016 sono stati controllati 106 assegnatari di concessioni e 52 impianti gestiti da Milano Sport. Fino a settembre i controlli hanno riguardato 47 concessionari e 37 della società partecipata. «È stato fatto molto rispetto al passato — ha spiegato Guaineri — e abbiamo sollecitato coloro che ancora non ci hanno fornito risposte. Quello che ci ha chiesto il Comitato è quello che facciamo costantemente». © RIPRODUZIONE RISERVATA

● CROSS (d.vig.) Nella prima prova del Trofeo LombardiaPiemonte a Sarre (Aosta) successi per Milo Marcolli (Besanese), Martina Recalcati (Lissone Mtb) sulla compagna di club Matilde Ceriello, Nicole Pesse (Cicli Fiorin), Eugenio Costalla e Marco Pavan (Cadrezzate-Guerciotti), Katia Moro (Pila Bike Planet) e Nicole Fede (Valcar Pbm).

IPPICA ● A MILANO (e.lan.) Cavalli in

pista oggi a San Siro dalle 14.40. In primo piano il Premio Carlo Bascapè, handicap per 3 anni e oltre sui 1200 m di pista dritta, con Alatan Blaze, Isolina e Sadalmelik a giocarsi le migliori chance di successo. Ricche di spunti le due ricche reclamare per puledri. Nella prima, sulla distanza minima del chilometro, occhi puntati su Funky Warm, Sopran Helga e Voce Amica. Nella seconda, sui 1500 metri, possibile sfida a tre fra Brando’s Company, Romazzino Beach e Sopran Rockleyf.

RUGBY ● MERCATO VIADANA (al.sor.)

Viadana trova una nuova freccia argentina per la propria linea arretrata, Javier Rojas (classe 1991), un utility back con passaporto italiano che per duttilità, caratteristiche ed esperienza internazionale può tornare molto utile ai gialloneri. L’ex Albi e Pampas XV si trova a Viadana da due giorni e potrebbe già essere schierato in campo nel prossimo impegno di campionato, nella difficile trasferta di Rovigo.

TENNIS ● I TORNEI (cr.so.) Si allontanano

le qualificazioni alle Next Gen Atp Finals per Nicolò Turchetti. Il saronnese è uscito al primo turno del Futures di Hammamet, in Tunisia, battuto per 6-3 6-2 dal brasiliano Zormann Da Silva. Nello stesso torneo è impegnato Filippo Baldi, reduce da dieci partite vinte di fila. Ad Antalya, in Turchia, il milanese Alessandro Petrone è testa di serie numero 8 e affronta all’esordio il serbo Cacic. Sempre ad Antalya, in campo femminile, subito fuori Federica Prati (6-4 2-6 6-4 dalla tedesca Puppendahl) e Maria Vittoria Viviani (6-0 6-1 dalla rumena Ghioroaie).


MERCOLEDÌ 11 OTTOBRE 2017 LA GAZZETTA DELLO SPORT

tuttoSicilia

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Palermo

Trajkovskirigenerato grazieallaMacedonia

IL TERZINO

1La punta del Palermo dopo il gol all’Italia ha fatto bis

col Liechtenstein. E sabato il Frosinone, vittima preferita

Riecco jolly Rolando «Gioco dove serve Adesso sto bene»

Fabrizio Vitale PALERMO

C

ome Alessandro il Grande, Aleksandar adesso dalla Macedonia è chiamato a estendere il suo dominio. Dentro i confini della sua nazionale Trajkovski è diventato re indiscusso degli ultimi due match di qualificazione ai Mondiali. Due gol in altrettante gare, un sigillo che ha fatto tremare l’Italia, costretta al pareggio proprio dalla rete dell’attaccante rosanero, un altro nella rotonda vittoria sul Liechtenstein. Due tiri in fotocopia sull’angolo più lontano che si sono rivelati inesorabili per i portieri avversari. E se quello a Buffon è il più IL NUMERO prestigioso in carriera, l’altro, seppur a un avversario modesto, può contribuire all’autosti- i gol di Trajkovski ma per conqui- tra campionato e stare Palermo.

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1Una scelta in più

per il tecnico in vista del Frosinone «Io sto lavorando per essere pronto»

Giovanni Di Marco PALERMO

È Aleksandar Trajkovski, 25 anni, in un’azione nel match Macedonia-Liechtenstein REUTERS

cherà a organico quasi al completo, anche se i rientri dalle rappresentative non consegnano mai giocatori al top.

le reti di Trajkovski in nazionale Coppa Italia dal 2015 se ne fa poco perché attende INIZIO POSITI- a oggi. In stagione 3 quelle per i rosaVO Ci stava pro- in Coppa e uno in B nero. Da ex puvando Trajkovski con un inizio stagione in- pillo del patron ora Aleksandar coraggiante: tripletta al Fran- deve pure convincere chi lo ha cavilla in Coppa Italia e gol alla difeso per due stagioni. L’ex prima di campionato allo Spe- presidente, infatti, nelle ultime zia. Poi, il lento calare nell’in- uscite non è stato molto tenevoluzione, qualcosa già visto ro: «Lo aspetto, ma finora ha nei due anni precedenti. L’aver dato zero». Anche il tecnico lo chiuso in bellezza le qualifica- ha spronato più di una volta zioni a un Mondiale, a cui la elogiandolo per le qualità tecMacedonia non parteciperà, niche, ma pungolandolo sotto può restituirlo al Palermo rige- l’aspetto caratteriale. La Serie nerato per quei gol che invece B dovrebbe costituire il passagavranno un peso per la promo- gio per l’uscita del limbo nel zione. Se li aspetta Tedino che quale finora è rimasto intrapsu di lui punta molto, li invoca polato. E sabato c’è il FrosinoZamparini che proprio l’altro ne, una trasferta delicata per la giorno ha sottolineato che del- classifica che il Palermo gio-

BESTIA NERA Un avversario con il quale Trajkovski ha un certo feeling, perché è quello a cui ha segnato di più in A in entrambe le gare di due stagioni fa. E se al Barbera tirò fuori una perla «alla Del Piero» nel 4-1 finale, quello più pesante fu al ritorno, al Matusa, nel match che diede una sterzata decisiva alla salvezza: fu il 2-0 dopo il gol di Gilardino. Stavolta lo stadio sarà un altro, il Benito Stirpe fresco di inaugurazione, ma anche il morale sarà diverso: quello di Trajkovski rigenerato dalla perentesi macedone. © RIPRODUZIONE RISERVATA

I NAZIONALI

S

uperare due tapponi come Brescia e Parma non era affatto semplice. Come un ciclista in salita il Palermo ha stretto i denti e ha scollinato indenne due scalate impervie, con una squadra decimata dalle nazionali. Dopo tanta sofferenza, adesso può aprirsi un percorso più agevole, perché le qualificazioni ai Mondiali di Russia si sono concluse. Restano solo i playoff che non investono gli stranieri rosanero. Di soste in questa stagione ce ne saranno altre due, ma per i nazionali di Tedino si tratterà di occasioni in cui, per la mag-

un recupero prezioso quello di Rolando. Ne sa qualcosa Tedino che lo ha sempre tenuto in grande considerazione e che domenica, nel secondo tempo contro il Parma, lo ha ributtato nella mischia. È prezioso perché Rolando può giocare in più ruoli e perché in un momento delicato come questo, in cui una delle priorità è dosare le energie, il centrocampista genovese offre un’alternativa affidabile: «Mi sento molto bene – ha detto l’ex Latina – l’infortunio ormai è alle spalle e di questo voglio ringraziare lo staff sanitario. Sono contento del mio rientro, peccato non essere riusciti a battere il Parma. Abbiamo avuto le occasione per vincerla, anche dopo il loro pareggio. E sono molto contento anche per il gol di La Gumina: sappiamo tutti quanto ci teneva Nino a segnare al Barbera e quale contributo può dare

alla squadra. Ma adesso il Parma è passato: con la testa siamo già sul Frosinone». Col Parma Tedino lo ha impiegato da interno di centrocampo, ma prima dell’infortunio Rolando giocato sempre da esterno, sia a destra che a sinistra. Una versatilità che ne fa uno dei giocatori più apprezzati dall’allenatore: «Io il jolly del Palermo? Beh, jolly è un parolone – dice sorridendo, Rolando –. Diciamo che sono un giocatore abbastanza duttile e in mezzo al campo posso giocare ovunque». LE ULTIME Con Rolando a disposizione, e in virtù del rientro dei nazionali, Tedino dovrà valutare se tornare alla difesa a 3, o confermare lo schieramento a 4 dietro, utilizzato sia ad Ascoli che contro il Parma. Nel primo caso Rolando andrebbe a giocare a sinistra, al posto di Aleesami ancora infortunato, il ruolo per il quale è stato preso quest’estate: «L’assenza di un giocatore come Aleesami ci danneggia – dice Rolando –, ma è ovvio che spero di giocare dall’inizio. In ogni caso sarà il mister a decidere. Io lavoro per farmi trovare pronto. A Frosinone ci troveremo di fronte una squadra molto forte, da tutti indicata come la principale favorita assieme a noi e all’Empoli, ma il nostro obiettivo non cambia: ogni partita la giochiamo per vincere». © RIPRODUZIONE RISERVATA

A BOCCADIFALCO

Finite le partenze di massa Resta in ballo solo Cionek PALERMO

Gabriele Rolando, 22 anni, in azione contro il Brescia LAPRESSE

gior parte, verranno disputate amichevoli, già a partire dal 12 novembre (l’altra sarà a marzo). Non essendoci più punti in palio è possibile che non si assisterà alla dispersione di giocatori.

Ilija Nestorovski, 27 anni AP

DIPLOMAZIA AL LAVORO Perché questo avvenga è necessario un protocollo diplomatico tra il Palermo e le varie federazioni che già è stato attivato. Un canale che è reso ancora più fluido dall’intermediazione degli stessi calciatori che preferirebbero restare a Palermo per giocarsi il campionato. I dirigenti sono già all’opera in questo senso: il d.s. Lupo in occasione di Italia-Macedonia è andato a Torino per parlare con i dirigenti della federazione macedone, oltre che con il c.t. Angelovski, da cui sono arrivati segnali di apertura su Nestorovski e Trajkovski. Un dialogo si sta aprendo anche con la Slovenia per Struna, la Bulgaria per

Chochev, la Bosnia per Jajalo e con la Norvegia per Aleesami. CHI NON PUÒ DIRE NO Diverso il discorso per Cionek. La Polonia, già qualificata, tra l’altro, ha fissato due test con l’Uruguay (10 novembre) e il Messico (13 novembre). Per il difensore sarà impossibile rinunciare alle due amichevoli nelle quali si giocherà la convocazione. La speranza del Palermo è che, visto il rendimento, soprattutto di Murawski, gli altri polacchi in rosa non finiscano nel mirino del c.t. Anche per Posavec e Balogh non ci saranno margini perché sono entrambi impegnati con le qualificazioni agli Europei Under 21 del 2019 con Croazia e Ungheria. Riuscire, però, a mantenere già dal 12 novembre gran parte dello zoccolo di stranieri per Tedino sarebbe un gran risultato in vista delle sfide di Cremona e col Cittadella la Barbera. f. v. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Per Bellusci, Balogh e Rajkovic soltanto lavoro differenziato ● PALERMO I primi a rientrare sono stati Cionek e Struna, che già ieri si sono allenati regolarmente con i compagni. Tra oggi e domani toccherà agli altri nazionali, i due macedoni Nestorovski e Trajkovski, e poi Posavec, Jajalo e Chochev, questi ultimi due scesi in campo ieri sera. Intanto Tedino ha cominciato a lavorare in vista dello scontro diretto che sabato pomeriggio allo «Stirpe» metterà i rosanero di fronte al Frosinone, capolista assieme al Palermo e all’Empoli: ieri i rosanero si sono allenati nel pomeriggio a Boccadifalco. Hanno svolto lavoro differenziato Bellusci, Balogh e Rajkovic. Fisioterapia per Aleesami. AMPIA SCELTA L’allenatore rosanero dovrà innanzitutto

decidere il sistema di gioco (tornare alla difesa a tre o insistere con i quattro dietro?), e poi decidere se schierare Coronado con uno o due attaccanti. Stavolta, anche in considerazione delle incoraggianti risposte ottenute dalle cosiddette seconde linee, avrà l’imbarazzo della scelta, soprattutto in attacco dove La Gumina ed Embalo sono risultati tra i migliori. Ma come è già successo dopo il primo «esodo», le scelte di Tedino dipenderanno pure dalle condizioni atletiche dei nazionali al rientro che verranno valutate di giorno in giorno. A proposito di Coronado, oggi pomeriggio (alle ore 18.30) il brasiliano sarà protagonista di una sessione di autografi con i tifosi allo store del Barbera. g.d.m. © RIPRODUZIONE RISERVATA


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TUTTENOTIZIE SICILIA & CALABRIA

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1Il difensore Martella spinge il Crotone in vista

della gara interna col Torino. In C, Catania e Trapani si preparano alle sfide di Siracusa e Fondi

SERIE A

Però,comeMartellailCrotone «ControilTorinosaràbattaglia»

1Il difensore

«I granata sono molto arrabbiati Dovremo stare attenti per 90’»

Luigi Saporito CROTONE

I

l Crotone è tornato ad allenarsi nel centro sportivo Antico Borgo e ha ritrovato anche Rolando Mandragora, appena rientrato dopo la chiamata dell’ l’Under 21 con cui però non ha giocato per problemi al ginocchio sinistro. Il centrocampista rossoblù è rimasto negli spogliatoi per un consulto medico e subito dopo ha lavorato a parte con la zona dolente visibilmente trattata coi cerotti taping. ANDAMENTO LENTO Qualche giro di campo ad andatura blanda e anche la risposta a un tifoso che gli chiedeva come stesse. «Alla grande» ha risposto Mandragora che dopo una ventina di minuti di corsa si è aggregato a Nalini e Suljic, anch’essi a bordo campo per proseguire il lavoro diffe-

Bruno Martella, 25 anni, difensore abruzzese di Atri, Teramo. L’anno scorso 29 presenze in A LAPRESSE

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● Le presenze di Bruno Martella nei tornei italiani professionistici: 52 in Serie C, 61 in Serie B, 35 in Serie A e 7 in Coppa Italia

renziato. Assenti giustificati i due nazionali Ajeti (in panchina con l’Albania contro gli azzurri a Scutari) e Rohdén impegnato ieri nell’ultima gara per la qualificazione della sua Svezia contro l’Olanda. Assente anche il portiere di riserva Festa mentre nella partitella che Nicola ha fatto disputare a campo ridotto Stoian e Budi-

SERIE C

Lo Monaco carica «Catania, il derby ti dirà quanto vali» CATANIA

«I

l derby di Siracusa sarà un banco di prova importantissimo. Per il momento che viviamo noi, per la valenza assoluta dell’avversario, per l’ambiente che troveremo». L’a.d. Pietro Lo Monaco manda a riposo verbale il Catania e parla per un’ora.

CARO CUTRUFO In risposta alle parole del presidente del Siracusa, Cutrufo, Lo Monaco vuole chiarire un paio di concetti: «Ho dichiarato a La Sicilia che il campionato veniva falsato per-

TORO ARRABBIATO Domenica si torna in campo e allo Scida arriverà il Torino reduce dal pareggio casalingo contro il Verona e dalla pesante sconfitta nel derby. Un punto in due gare che hanno guastato l’umore di Mihajlovic, specie

BUONO L’AVVIO Martella dà anche un’occhiata alla classifica, decisamente migliorata se paragonata allo scorsa stagione. «L’inizio è stato decisamente positivo rispetto all’anno scorso. Ricordiamo che dopo 7 gare il gruppo di coda era già stato staccato rispetto agli altri, cosa che per noi non è accaduta adesso e non deve succedere. Noi – afferma il 25enne difensore rossoblù – non vogliamo assolutamente ripetere lo stesso cammino della passata stagione ma cercare sempre di restare agganciati al gruppo ed evitare situazioni che potrebbero poi diventare compromettenti, come è successo a noi ad un certo punto della stagione». © RIPRODUZIONE RISERVATA

L’ESTERNOGRANATA

Pietro Lo Monaco, 62 anni, a.d. del Catania dal 2016 LAPRESSE

Giovanni Finocchiaro

mir si sono messi particolarmente in evidenza.

dopo quanto accaduto nell’ultima gara quando nel giro degli ultimi 3’ i granata si sono fatti rimontare due gol dai veronesi. «Credo che domenica ci toccherà fare una bella battaglia contro il Torino per cui abbiamo iniziato a lavorare forte per arrivare alla partita pronti» ha commentato il difensore esterno Bruno Martella che però non si fida dell’assenza dell’attaccante più importante della formazione del presidente Cairo. «Vero, non ci sarà Belotti, ma il Toro non è solo lui. Lì davanti hanno gente di esperienza che conosce benissimo la A e che può cambiare l’esito della gara in qualsiasi momento. Ed è per questo che bisognerà stare attenti e concentrati per 90’ e anche oltre».

ché gli aretusei avrebbero giocato quattro gare di fila in casa. Ma non ho mai parlato male del Siracusa, che in questa faccenda non c’entra. C’è una situazione di disagio per alcuni club siciliani che non hanno lo stadio (Akragas e Leonzio, ndr) e la Lega ha ovviato concedendo all’Akragas il De Simone. Ritengo sia una situazione anomala, e poi non ho mai detto che il Si-

RL’a.d. e la gara di

Siracusa: «Bianco allenatore bravo Cutrufo? Ormai non mi sorprende»

racusa è un puntino in questo girone. Al contrario credo sia una delle formazioni accreditate per lottare al vertice. Questa gara non ha bisogno di essere accesa da dichiarazioni pittoresche, ma Cutrufo non mi sorprende più».

Marras fa gli assist Così il Trapani vola

AMBIENTE CALDO Il divieto di trasferta dei tifosi del Catania non trova d’accordo Lo Monaco: «Anche se – dice l’a.d. – capisco le difficoltà delle forze dell’ordine nel far defluire i tifosi ospiti da quell’impianto. Ci sarà un ambiente caldo? In Coppa l’anno scorso un tifoso ha scavalcato le transenne, percorrendo 120 metri di campo per andare a brandire una cintura vicino la transenna dei nostri tifosi. E non c’entra il Siracusa, ma le forze dell’ordine che non lo hanno fermato. In campionato siamo entrati in campo per la ricognizione e abbiamo trovato i tifosi che sistemavano gli striscioni, quando dovrebbero farlo alle 10 del mattino. Preoccupato? No, mi preoccupa la designazione arbitrale». Ancora Lo Monaco: «Stimo Paolo Bianco, allenatore avversario, che ha giocato a Catania per due stagioni facendo bene. Gli avevo detto che sarebbe diventato un allenatore con i fiocchi. Stimo Catania che cedetti dall’Acireale alla Salernitana ed è un ottimo calciatore, come Parisi che fino all’anno scorso era uno dei nostri giovani. Turati ha tanta qualità».

TRAPANI

LE ULTIME Ieri il Catania si è allenato a porte aperte. Lucarelli ha diretto una partitella scandita dai gol di Russotto (3), Ripa, Lodi (magnifica punizione), Fornito. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Franco Cammarasana

G

ià archiviata la vittoria sulla Reggina in casa-Trapani. Ormai l’attenzione è tutta rivolta alla trasferta di sabato in terra pontina contro il Racing Fondi: «Queste sono le partite peggiori – dice l’attaccante granata Manuel Marras –. Sono le classiche gare che se non le affronti con la giusta mentalità rischi di fallire, e noi non possiamo permettercelo». E il Trapani già lo ha sperimentato su un campo simile due settimane fa, quello di Pagani, da dove non è riuscito a far prevalere sul piano del risultato la sua superiorità tecnica. METAMORFOSI I granata sabato giocheranno su un terreno peggiore di quello di Pagani («un campaccio» lo definisce Marras) e contro una squadra che, da quando il mese scorso il presidente Pezone ha esonerato Giuseppe Giannini affidando la panchina ad Antonello Mattei sembra essersi trasformata in meglio anche se i risultati non sono stati quelli sperati. Sabato ha perso a Matera (1-0) subendo gol a soli 5’ dalla fine pur giocando in 10 per quasi tutto il secondo tempo. E quella col Trapani viene attesa a Fondi

come la gara del rilancio. Alessandro Calori da parte sua ha già messo in guardia i suoi, ha acquisito dei video sulle ultime partite dei laziali cercando di individuarne eventuali punti deboli. RITEMPRATO Il Trapani, comunque, si avvicina alla gara ritemprato dalla prestazione contro la Reggina, la migliore finora per ritmo, aggressività e incisività. Ha dovuto però attendere a inizio di ripresa due invenzioni di Manuel Marras, il migliore in campo, per sbloccare il risultato. Dai piedi del tornante offensivo genovese son partiti infatti due assist sui quali Reginaldo ed Evacuo hanno fatto centro. Lui d’altro canto si trova a meraviglia nel 4-3-3 adottato quest’anno da Calori: «Ho giocato da trequartista nelle giovanili del Genoa, a La Spezia invece ho giocato a destra e la fascia è diventata il mio habitat naturale». © RIPRODUZIONE RISERVATA

REGGINA MAURIZI SENZA SCIAMANNA BIANCHIMANO IN PANCA (l.v.) Dopo il lunedì di riposo, la squadra ha ripreso a lavorare verso l’Andria, a secco di vittorie. Amaranto obbligati a raccogliere i 3 punti dopo 2 k.o. di fila. Maurizi dovrà fare a meno di Sciamanna e Garufi (problema muscolare). Bianchimano verso la guarigione, potrebbe iniziare dalla panchina.

AKRAGAS L’ESSENETO UN MIRAGGIO STIRAMENTO PER LO MONACO (s.m.) Col passare dei turni deroga a giocare in casa sempre più lontana. La Figc non sembra intenzionata a fare più strappi e la mancanza d’illuminazione dell’Esseneto è una colpa reiterata da 30 anni. La posa delle torri-faro è solo una ricorrente buona intenzione, ma senza atti amministrativi tutto è destinato a rimanere com’è. Ieri seduta tecnica; stiramento del portiere Lo Monaco.

CATANZARO DIONIGI PUNTA SUL 3-4-3 MAITA RESTA IN FORSE (a.c.m.) Dionigi sembra prendere una sola direzione: difesa a tre senza rinunciare al tridente. Sabato, col Matera al Ceravolo, è probabile si ricorra al 3-4-3. Il nodo riguarda Maita, che ieri ha seguito un carico di lavoro differenziato ed è in forse. Fuori Cunzi, Van Ransbeeck e Icardi. Oggi, a Giovino, la prima di tre sessioni consecutive a porte chiuse (da domani allo stadio).

SIRACUSA MAZZOCCHI IN NAZIONALE SABATO RACCOLTA FONDI (f.g.) Ieri la ripresa. Assente solo Mazzocchi, impegnato con l’Italia U20. In gruppo ha lavorato Grillo che ha saltato la trasferta di Monopoli. Oggi seduta pomeridiana. Presentata la raccolta fondi a favore dell’Unitalsi per acquistare un mezzo: l’evento si svolgerà sabato al De Simone in occasione del derby col Catania.

SICULA LEONZIO INDISPONIBILE D’AMICO OGGI DECISIONE PER IL TIFO (f.g.) Si continua a preparare la sfida contro la Juve Stabia. Serve risultato pieno per allontanarsi dalle zone calde (c’è da recuperare la partita col Catanzaro). Ieri doppia seduta al Nobile. D’Angelo ed Esposito hanno lavorato in gruppo; l’unico indisponibile è D’Amico. Oggi la Leonzio saprà se la alla partita del Massimino potranno esserci pure i suoi tifosi.

MESSINA SCIOTTO DECISO A LASCIARE RIENTRA MAIORANO (p.r.) Alla ripresa rientrato Maiorano, a parte Rosafio. Presente il d.s. Ferrigno, nei giorni scorsi a un passo dall’addio. Non pervenuto Sciotto, che lunedì ha intavolato i primi incontri per provare a cedere il club. Vorrebbe incassare dagli eventuali acquirenti circa 350 mila euro. L’unica certezza è la conferma del disimpegno.

VIBONESE OGGI RECUPERO A NOCERA BALESTRERO SI INFORTUNA (m.f.) Sono 22 i convocati per la sfida di oggi in casa della Nocerina, recupero della 1a giornata di D e occasione per riscattare il k.o. con la Cittanovese. Escluso per un infortunio in rifinitura, Balestrero. In attacco spazio a Sowe e ballottaggio tra Allegretti e Bubas.

TENNIS

Manuel Marras (24) LAPRESSE

SONO NASO E NAPOLITANO I CAMPIONI SICILIANI (d.b.) Gianluca Naso e Veronica Napolitano nuovi campioni siciliani assoluti. Titolo conquistato al Taormina Sporting Club. Naso, trapanese del Ct Vela, ha battuto in finale Alessio Di Mauro 6-2, 6-1. Napolitano (Ct Ragusa) ha vinto 60, 6-2 contro la brolese Bruno.


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tuttoPuglia

Bari

ATTENZIONE, LA PRO VERCELLI HA SEGNATO 10 GOL IN 180’

L'ANALISI di CARLO REGALIA

PERFAVORE NONTOCCATE QUELTRIDENTE

SARÀ UN’ALTRA BATTAGLIA MA DOBBIAMO SBLOCCARCI IN TRASFERTA

CHE GIOIA ● A sinistra Cristian Galano, 26 anni, attaccante, festeggia un gol al San Nicola con lo sguardo al cielo GETTY Sopra Galano abbraccia Riccardo Improta, 23 anni. Sono i biancorossi del momento LAPRESSE

fL’INTERVISTA

IL TRASCINATORE

Galano vuole tutto «Con il Bari in A e io in doppia cifra» 1L’attaccante senza limiti: «Ho voglia di emergere Sarebbe bello conquistare qui la massima serie» SOGLIANO HA COSTRUITO UNA SQUADRA RICCA DI QUALITÀ RAJCEVIC E LA SUA PRO VERCELLI? NOI SAREMO PIÙ AVVELENATI DI LUI CRISTIAN GALANO ATTACCANTE BARI

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Franco Cirici BARI

C

ristian Galano è tornato a modo suo, con un gol. Il secondo in campiona­ to, dopo quello realizzato nei primi 90’ al Cesena. «Non vede­ vo l’ora di dare una mano ai compagni – confida l’attaccan­ te foggiano –. Dopo un mese di sosta forzata, è stato bello ri­ trovare subito il gol. Ma lascia­ temi ringraziare Riccardo (Im­ prota, ndr). Domenica gli ho chiesto di battere il rigore, me la sentivo. Lui non ha avuto esi­ tazioni, è stato davvero un bel gesto». Ha saputo che Grosso ha girato le spalle mentre lei stava calciando? «Me lo hanno riferito. Strano per uno come lui che ha battu­ to il rigore decisivo di una fina­

Stop Busellato E Diakite fa le visite mediche ● BARI (f.c.) Busellato rischia di saltare Vercelli: ieri ha accusato un affaticamento muscolare all’adduttore sinistro. Lavoro differenziato per D’Elia e Tonucci, mentre Sabelli si è sottoposto ad una visita di controllo a Roma. Intanto Gyomber si è riaggregato al gruppo, ora si attendono gli altri nazionali: Basha, Capradossi e Scalera. Lo svincolato Diakitè si è sottoposto alle visite mediche a Villa Stuart, in attesa di formalizzare un accordo col Bari. Ma l’ex difensore Lazio potrebbe essere utilizzato solo da gennaio.

le mondiale. Va bene, l’impor­ tante è che il pallone sia entra­ to».

potenzialità. Sono già arrivato in doppia cifra, qualche anno fa. Spero di ripetermi».

Come ha ritrovato il Bari? «Penso che il direttore Soglia­ no abbia costruito una squadra ricca di qualità, che ha ampi margini di miglioramento».

Improta vola, Cisse sta facendo bene, Galano è ripartito. Disco rosso per Floro Flores e Nenè? «Macché! Sono uomini impor­ tantissimi. Attaccanti di valore assoluto. Lasciate che si sbloc­ chino, ci daranno una grossa mano».

Uno su tutti? «La cattiveria opportuna per affrontare certe partite. A La Spezia non dovevamo perdere; spero ci serva da lezione».

Ma perché finora dalle trasferte è stato impossibile tornare a casa con qualcosa di concreto? Il modulo 3-5-2 non è quello ide- «Non è andato tutto male, ma abbiamo pagato a caro prezzo ale per Galano. Vero? «Chiariamo. A Vicenza ho gio­ qualche errore. Comunque, guardo avanti. cato anche da se­ Da Vercelli in poi conda punta.Il la musica deve modulo non è un IL BOTTINO cambiare». problema. È nor­ male che preferi­ Che sfida immasca il 4­3­3: pos­ gina? so partire largo a «Loro sono cari­ destra e conver­ catissimi, hanno gere». i gol di Galano da segnato 10 gol quando è tornato negli ultimi 180’. Galano e la serie Speriamo che si­ A. Quanto ci pen- dal Vicenza: 7 la scorsa stagione ano sazi! Scherzi sa? «A 26 anni ho e 2 in quella in corso a par te, sarà un’altra batta­ sempre tanta vo­ glia di emergere. La massima glia. Lo ripeto, dobbiamo rom­ categoria finora mi è puntual­ pere il ghiaccio». mente sfuggita. Sarebbe mera­ Ritroverà il suo amico Raicevic. viglioso conquistarla a Bari». Sarà un ex al veleno? Il Bari può coltivare fondate «So che sta bene a Vercelli, ma­ speranze per raggiungere il gari ha trovato l’ambiente giu­ sto. Aveva bisogno di giocare. È traguardo più ambizioso? «La B non si smentisce, guarda­ avvelenato? Noi lo saremo più te la classifica. È cortissima. di lui. E, dopo la partita, amici Possiamo giocarcela e toglierci più di prima». grandi soddisfazioni». È proprio così sicuro di infrangere il tabù esterno? Fuori un’altra certezza. «Si è creato un grande gruppo. «La vittoria di Avellino è stata Con un presupposto del genere importantissima. Sofferta e vo­ luta da tutti noi. Sono abba­ si può andare lontano». stanza fiducioso: a Vercelli possiamo fare una grande par­ Galano cosa può garantire? «Posso dare tanto. Non per pre­ tita. E voglio segnare ancora». © RIPRODUZIONE RISERVATA sunzione, ma conosco le mie

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È

stato un Bari ordinato, unito tra i reparti, decisamente più rapido nella manovra rispetto a La Spezia. Nonostante mancasse qualche pedina importante. I rigori? Ognuno ha detto ciò che gli faceva comodo. Vero è che nel primo tempo ce n’era uno grande quanto come una casa per i biancorossi. Quello concesso nella ripresa, invece, non c’era. Ma il verdetto non fa una piega: il Bari ha meritato l’intera posta. Il mio auspicio è che la quarta vittoria casalinga, piuttosto, costituisca il volano ideale per sbloccarsi in trasferta. Mi pare che i tempi siano maturi e gli uomini di Grosso abbiano dimostrato di poter fare risultato contro ogni avversario. Ora però sarebbe opportuno non toccare quei tre, davanti. Galano, Cisse e Improta formano un tridente più che affidabile. Galano non è al top, ma sul piano psicologico è importante che abbia ritrovato il gol. Cisse? Per me ha giocato una buona partita contro l’Avellino, pur non avendo segnato. E in quanto a Improta, lavora come un matto oltre ad essere un cecchino implacabile. In passato, pur facendo bene, aveva segnato poco. Nel Bari lo vedo determinato, pronto a cercare sempre la giocata. E spesso la trova. Ha inventato un gol di rara bellezza. L’anno scorso non avrebbe nemmeno provato una botta così da fuori area. Ora è più sicuro, sente la fiducia dell’ambiente e dei compagni. Ma se ti riesce una sassata del genere, vuol dire che ce le hai nelle corde. © RIPRODUZIONE RISERVATA


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TUTTENOTIZIE PUGLIA & BASILICATA

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1Nel Salento per firmare i «Vini dei Campioni»,

Ronaldinho fa visita alla scuola calcio «Fabrizio Miccoli». Ai ragazzini basta una foto per sognare

L’EVENTO

RonaldinhoilluminacasaMiccoli

1Il brasiliano ospite della scuola calcio

BOMBER CATURANO

E Fabrizio sogna con il suo Lecce: «Di Piazza e Caturano, che goleador! È l’anno buono per la promozione in B»

fa notare Miccoli, 38 anni –. L’ho affrontato anche nella tournée precampionato della INVIATO A SAN DONATO (LECCE) Juventus a New York e con il ognano sotto la piog­ Palermo, quando lui era al Mi­ gia, per pochi lunghis­ lan». Il piccolo Diego sorride, è simi minuti, guardan­ sicuro di sé: «Calcio di destro e do quella stella che illumina di sinistro – dice il “pulcino” –. il cielo grigio. Sulla tribuna Il mio idolo? Maradona, che ho e sul campo di San Donato, visto su Youtube. Mi chiamo a circa 200 giovani calciato­ Diego proprio perché papà im­ ri della scuola «Fabrizio pazzisce per Maradona…». Fa­ Miccoli» e alle loro famiglie brizio presenta la speranza di casa: «Un po’ mi bastano le fo­ assomiglia: par­ to ricordo e il te da sinistra per saluto del CHE INCROCIO poi tentare il tiro c a m p i o n e L’ex attaccante col destro, ha già brasiliano. una bella botta. Ronaldinho di Palermo e Lecce Ora deve solo di­ è... sotto scor­ conquistato dal vertirsi». ta, protetto in brasiliano: «È anche ogni movi­ un grande campione ATTENTI AI DUE m e n t o d a di umanità» Appuntamento a Miccoli, che cena, lunedì se­ tiene lontani già con un’occhiata da duro ra, con Ronaldinho anche per i quanti si avvicinano troppo giocatori del Lecce Di Piazza e all’ospite, nel Salento per Pacilli, che hanno potuto solo firmare un tris di vini, in ac­ ammirare da un tavolo vicino il cordo con Fabio Cordella, fuoriclasse brasiliano. «Che ex d.s. dell’Honved Buda­ personaggio fantastico, impaz­ pest, che ha lanciato la linea zivo per le sue giocate, pur es­ «I Vini dei Campioni», pro­ sendo io tifoso della Juventus», dotti, appunto, dalle Canti­ ha sottolineato Di Piazza, che poi si è intrattenuto con Micco­ ne Cordella. li, per il quale, da palermitano, QUELLA MAGLIA Nell’in­ stravedeva. «E io punto forte su contro di lunedì a pranzo, Di Piazza e Caturano – afferma Fabrizio aveva fatto esibire Fabrizio –. Si completano in al figlio Diego, di 9 anni, la modo perfetto, è stato bravo il maglia che Ronaldinho gli mio ex compagno Liverani a donò dopo la sfida in Cham­ farli esplodere in coppia. Catu­ pions League Benfica­Bar­ rano si fa valere per il suo fiuto cellona. «Dinho è davvero del gol, in area non perdona, sa un campione di umanità – giocare di sponda e fa salire la

«Nonmifermo Quantoèbello starelassù»

Giuseppe Calvi

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Sopra, Ronaldinho e Miccoli durante la visita alla scuola calcio Sotto, Di Piazza e Miccoli (in mezzo l’attore Francesco Benigno) LEZZI

squadra. Di Piazza è devastan­ te quando si butta negli spazi: basta mettergli la palla sopra la difesa avversaria e si esalta in velocità, con conclusioni po­ tenti. Uno dei due sarà capo­ cannoniere, lotteranno sino al­ la fine per il titolo. Me lo sento, è finalmente l’anno buono per il Lecce; se lo merita la società per i sacrifici che ha compiuto. E poco importa se subisce trop­ pi gol. Basterà continuare a se­ gnarne almeno uno in più degli avversari». I FRUTTI Dalla scuola calcio «Miccoli», coordinata da Enri­ co Diamante e affiliata Roma Academy ma in scadenza nel giugno 2018, quattro giovani sono arrivati nei vivai di club di

Serie A. «Si tratta di Tommaso Milanese. 2002, trequartista, alla Roma, Alessandro Marti­ na, 2000, terzino sinistro, pas­ sato al Trapani e poi alla Spal, il montenegrino Matteo Hame­ taj, 2002, attaccante, al Verona e Francesco Ancora, 2003, che è diventato già il goleador nella sua categoria nella Fiorentina – evidenzia Miccoli –. E poi ab­ biamo trasferito in B il centro­ campista Gabriele Romano, 2002, al Parma e al Foggia so­ no arrivati i 2001 Samuele De Luca, centrocampista, Matteo Cucci, terzino sinistro, e Marco Greco, centrale difensivo. Sono andati al Monopoli i 2001 Bo­ trugno, Vecchio, Lorenzo, Bre­ scia e Guido, portiere già in panchina con la prima squa­ dra; sempre al Monopoli è fini­ to Buscicchio, 2002, mentre Pizzolla, già ceduto al Foggia, è stato girato in prestito al Fran­ cavilla, e l’esterno Avvantag­ giato, cresciuto nel Lecce e poi da noi, è tornato nel club gial­ lorosso (era in panchina sabato contro la Juve Stabia, ndr)».

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PALLAMANO

Camporese sa come si fa «Foggia, ci vuole la testa» Emanuele Losapio FOGGIA

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PENSARE POSITIVO Non fa­ re drammi e rituffarsi subi­ to sul campo, per riuscire a

PRIMATO Anche grazie ai suoi gol, il Lecce può godersi la vetta. «Stare lassù è la cosa più bella. Non soffriamo di vertigini, speriamo di rimanerci il più a lungo possibile. Adesso pensiamo all’Akragas, una squadra di giovani, a Lecce per correre e fare bella figura. Siamo più forti tecnicamente, ma non dobbiamo sottovalutarli. Bisogna ragionare: dovremo giocare con l’Akragas come se di fronte a noi ci fosse la Juve». Intanto Drudi si è sottoposto a ecografia: per lui lesione al bicipite femorale della coscia sinistra e stop di almeno un mese. Marco Errico

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SERIE B

oncentrazione, appli­ cazione e determina­ zione. È questa la cu­ ra di Michele Camporese per guarire il Foggia, partito male nel campionato di Se­ rie B e finito all’ultimo posto in classifica (in compagnia di Ternana e Cesena) dopo otto giornate. Per il centrale ex Benevento bisogna lavo­ rare molto sulla testa, per­ ché la squadra gioca e ha grandi margini di migliora­ mento. «Dobbiamo impara­ re a gestire meglio i mo­ menti di difficoltà – esordi­ sce –. A Empoli, nonostante il buon primo tempo, abbia­ mo avuto un blackout di quindici minuti, poi diven­ tato determinante per il ri­ sultato finale. Bisognava non perdere la testa, anche perché, se non avessimo su­ bito il terzo gol, avremmo potuto riaprirla nel finale».

● LECCE Salvatore Caturano recupera in fretta il tempo perduto. A secco nelle prime 5 giornate di campionato, l’attaccante napoletano è andato a segno 5 volte nelle ultime 3 giornate: gol al Bisceglie, poi doppiette con Leonzio e Juve Stabia. «Contento perché un attaccante ha sempre voglia di segnare – ammette Caturano –. Tuttavia anche quando non facevo gol ero tranquillo, mi sono messo al servizio della squadra, che conta più di ogni altra cosa. Sapevo che quando mi sarei sbloccato non mi sarei più fermato. E la doppietta contro la Juve Stabia ha un sapore particolare: in tribuna c’erano i miei fratelli».

Michele Camporese, 25 anni, difensore rossonero LAPRESSE

1L’esperto difensore

incoraggia i suoi compagni: «Dobbiamo gestire meglio i momenti difficili durante la partita»

correggere gli errori. Non ha altre soluzioni Camporese, che crede nella rinascita del Fog­ gia. «Ci saranno ancora mo­ menti difficili, ma bisogna re­ stare tranquilli e pensare solo a lavorare – prosegue il centrale –. Questa squadra ha delle qua­ lità e sono convinto che presto verranno fuori. Modificare il modo di giocare? L’idea è quel­ la di prevalere sull’avversario, però non sempre succederà du­

rante la stagione. Per questo, bisogna calarsi nella categoria e imparare a soffrire nei mo­ menti difficili delle partite». Uno dei dati negativi su cui la squadra dovrà lavorare è quel­ lo dei gol subiti: 20 in 8 gare. «Sono numeri che parlano da soli, è lì il problema e stiamo cercando di venirne a capo. A mio parere, siamo in un mo­ mento di difficoltà per un di­ scorso di risultati non di gioco. Nelle prossime partite faremo tutti molto meglio». RISCATTO Non ci sarà molto tempo per pensare alla sconfit­ ta di Empoli, perché il Foggia venerdì sera (ore 20.30) sarà impegnato nell’anticipo della Serie B contro il Perugia allo Zaccheria. «Affrontiamo una squadra forte, che ha in rosa molti elementi esperti e di grande qualità – spiega Cam­ porese –. Ci ho giocato contro la scorsa estate con il Beneven­ to in Coppa Italia e abbiamo perso in casa. Non sarà sempli­ ce, perché vorranno riscattarsi. Noi dobbiamo affrontare que­ sta partita con la consapevolez­ za di far valere il fattore campo, sfruttando i nostri tifosi che continuano a sostenerci con grande calore. Vogliamo torna­ re a vincere, anche perché il campionato è molto lungo e ab­ bastanza livellato. Basta poco per rilanciarsi; dobbiamo cer­ care di farlo il prima possibile». © RIPRODUZIONE RISERVATA

Notarangelo in azzurro ● (an.gal.) Davide Notarangelo, 17enne terzino del Noci (A-1) e medaglia d’argento di beach ai Mondiali U17 nelle Mauritius, sarà atleta di punta dell’Italia alla Champions Cup, organizzata dalla Ehf dal 26 al 29 ottobre alle Canarie. L’atleta, miglior centrale ai Mondiali, è stato convocato dal c.t. Malatino per il torneo con gli azzurri che sfideranno formazioni portoghesi, russe, spagnole, polacche, danesi e ungheresi verso le Olimpiadi giovanili di Buenos Aires 2018.

VELA

Idrusa nona alla Barcolana ● (an.gat.) Idrusa Calvi Network chiude nella top 10 alla 49a Barcolana che con 2101 imbarcazioni ha stabilito il nuovo record del mondo di iscritti. Ottimo risultato per il superMaxi di 80 piedi (24.5 m) condotto da Montefusco al timone, Miglietta alla randa e Ferrarese alla tattica che è giunto nono nell’assoluta e secondo in Mega Yacht. Sabato sarà a Venezia al Venice Ospitaliy Challenge con 11 maxi al via e domenica alla Veleziana.

ANDRIA TIRITIELLO E ALLEGRINI SOLUZIONI IN DIFESA (g.e.) Con il probabile recupero di Tiritiello e di Allegrini, già in gruppo, l’Andria torna ad avere alternative per il ruolo di centrale di difesa, in vista della trasferta con la Reggina. Loseto monitora le loro condizioni prima di decidere se riproporre uno dei due in Calabria, come ha fatto dall’inizio della stagione, o se concedere una nuova opportunità a Celli, in campo contro la Paganese. L’ex Latina ha giocato con l’esperto Rada, facendo buona impressione

BISCEGLIE DIALLO OUT DUE TURNI MIELE CON L’U17 LEGA PRO (p.d.b.) Tutti presenti ieri alla ripresa dopo 2 giorni di riposo. In casa col Rende, Zavettieri non potrà contare su Diallo, squalificato (2 turni) per essere venuto a contatto con un avversario al termine della gara con Akragas. Buone notizie dalle giovanili: il difensore Miele (’01) convocato dal selezionatore Arrigoni al raduno della Rappresentativa U17 di Lega Pro, a Coverciano, dove oggi si disputerà un test con la Fiorentina Allievi U17.

FRANCAVILLA TEGOLA SARANITI FUORI TRE SETTIMANE (g.a.) Saraniti non sarà a Pagani sabato pomeriggio: 3 settimane di stop per l’attaccante, uscito contro la Leonzio per un problema muscolare. Lavora per tornare in gruppo Viola, che potrebbe andare in panchina sabato a Pagani. Presentato ieri il progetto per i lavori al Giovanni Paolo II, in un incontro tra il sindaco Bruno e il presidente della Virtus Magrí.

MATERA MAIMONE E ALTRI 4 IN DUBBIO PER CATANZARO (f.t.) Difficilmente, l’esterno Maimone, sarà sabato a Catanzaro. Se da un lato recupera Stendardo, out da 4 gare, suona un campanello d’allarme per Maimone. Il tecnico (ieri allenamenti a Montescaglioso) ha gli uomini contati viste le assenze di Dugandzic, Corado, Sartore e Dammacco. Tutti potrebbero non farcela sabato. Il Matera farà, probabilmente, ancora di necessità virtù, provando ad allungare la serie positiva e a mantenere l’imbattibilità.

MONOPOLI QUANTI ASSENTI PER TANGORRA (l.s.) Ripresa la preparazione in vista della trasferta a Caserta. Doppia seduta, mattina in palestra e pomeriggio sui campi di contrada Santa Lucia ai Monti, per consentire al Veneziani una buona ricrescita. Tangorra costretto alla conta delle assenze causa gli infortuni del portiere Bifulco, del difensore Lanzolla, del fantasista Mavretic e degli attaccanti Cappiello e Souare. Non si è visto Lori, portiere ex Pontedera, in prova.

SERIE D CORDATA ROMANA PRONTA A RILEVARE IL TARANTO (l.c.) Cazzarò soffre a vedere il Taranto in macerie. In 3 settimane non è riuscito a trovare la cura e nelle ultime ore ha pensato anche di farsi da parte. Il club, per ora, lo ha tenuto al suo posto, ritenendolo il meno colpevole della crisi. Sotto l’aspetto societario, l’attuale proprietà sta verificando l’idea di una strategia di uscita. Diverse cordate alla finestra. Una rappresentata all’imprenditore romano Luca Tilia già patron del Martina qualche anno fa. Ieri primo incontro per arrivare ad un’intesa.


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