3 minute read
Australia: un mese ai confini del mondo
AUSTRALIA
UN MESE AI CONFINI DEL MONDO
Un luogo remoto e ancora in larga parte selvaggio, questo è l’Australia, parte di un continente ancora legato a tradizioni ancestrali. Eppure, non lo diresti atterrando a Sydney, città giovane, viva, vibrante, dinamica, multiculturale.
ono passati anni ma il ricordo di S quell’esperienza è fermo e vivido nella mia memoria. Ho avuto la fortuna di trascorrere quasi un mese in Australia e ricordo chiaramente il primo impatto con l’Opera House e le passeggiate sul lungomare ai giardini botanici, Sydney è una città dove tutti si riversano in cerca di opportunità ed emancipazione, quello per cui tutte le grandi città sono nate.
Locali come il Blu bar dello Shangri-La dove bere un buon cocktail con vista sullo skyline o la fortuna di avere una spiaggia come Bonday Beach a pochi chilometri dalla città sono cose che non hanno prezzo. Dopo aver trascorso qualche giorno in città, io e colei che sarebbe diventata mia moglie noleggiammo un’auto per dirigerci verso Melbourne, altra città magnifica,e visitare Phillip Island dove avemmo la possibilità di vedere a pochi centimetri da noi i fantastici piccoli pinguini blu, per poi imboccare la Great Ocean Road che con i suoi 12 Apostoli ci ha aperto gli occhi e il cuore.
Impavidi e avventurieri, nonostante fosse la nostra prima volta con la guida a sinistra, prendemmo la volta di Adelaide e del celebre outback, in direzione Alice Springs. Obiettivo? Il monolite di Uluru, una formazione rocciosa posta al centro di un deserto sconfinatoe venerato per millenni dai nativi aborigeni, puntando a vederlo cambiare colore al calare del sole.
Ai tempi, tutti sul posto ci sconsigliavano di attraversare l’interno del Paese da costa a costa in auto, ma non potevamo perderci le enormi distese scon nate di terra rossa, i canguri che attraversano la strada e la possibilità di fermarsi a guardare le stelle nel buio assoluto, che ti dà l’impressione di poterle toccare. Quindi continuammo il nostro percorso fin a Darwin con i suoi coccodrilli, il Kakadu National Park, le cascate Jim Jim. Lì puoi sentire la natura nel suo stadio più puro, con i pappagalli che ogni mattina ci risvegliavano alle prime luci dell’alba.
Soddisfatti della nostra esperienza on the road, e dei suoi 7.000 km, prendemmo un volo su Cairns, punto di accesso alla Great Barrier Reef, la gigantesca barriera corallina australiana, conosciuta anche come capitale degli sport estremi. È stato lì infatti che, per la prima e unica volta, ci siamo lanciati con il paracadute nell’adrenalina più totale, un’esperienza che non dimentichi guardando il mare che si perde all’orizzonte. E sempre lì ci siamo immersi a più di 15 metri per vivere l’oceano con i suoi colori, la sua bellezza e il suo silenzio.
Avrete capito che viaggiare è la mia grande passione, spero con questo racconto di essere riuscito a trasmettervela, nell’attesa delle prossime lunghe ore di volo, questa volta in tre.
Ricevi l’informazione giornaliera esclusiva FundsPeople con un solo clic
Tutte le mattine potrai trovare nella newsletter FundsPeople le principali notizie sull’industria del risparmio gestito italiano e internazionale. Se non sei ancora un sottoscrittore, iscriviti subito e richiedi l’invio della newsletter. Approfitta dei ervizi che ti offe una community che conta più di 200.000 professionisti del mondo dell’asset management nel Sud Europa: https://fundspeople.com/it/registro/