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Ludovica Merletti

Il “sogno” Sestriere passa agli inglesi

Il fondo di private equity ICon ha acquisito il 100% della società per 90 milioni di euro

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di Giuseppe Luca Scaffidi

IN NUMERI 30

milioni, la cifra spesa nel 2006 per l’acquisizione

90

milioni, la cifra del pacchetto azionario

400

chilometri di piste da sci nella Via Lattea Era il fiore all’occhiello del senatore Giovanni Agnelli che, nel 1930, dopo un appassionato viaggio in Norvegia, decise di acquistare tutti i terreni dell’area per forgiare il mito del “comune più alto d’Italia”, incaricando l’ingegner Vittorio Bonadè Bottino, già progettista del Lingotto e di Mirafiori, di disegnare ex novo una stazione turistica invernale.

Il suo obiettivo era quello di rendere accessibile alle masse lo sci, quel nuovo sport di cui si era così tanto appassionato, trasformandolo in un passatempo popolare. Furono proprio gli Agnelli a portare delle innovative funivie di fabbricazione tedesca e a costruire le due torri diventate il simbolo di Sestriere, uno dei borghi di montagna maggiormente impressi nell’immaginario collettivo italiano.

L’ACCORDO CON ICON

Oggi l’immagine di Sestriere – sede nel 1967 della Coppa del Mondo di Sci Alpino, nel 1997 dei Mondiali di Sci e nel 2006 delle gare di sci alpino delle Olimpiadi Invernali – è ancora oggi indissolubilmente legata alle due torri pensate da Bonadè Bottino, che progettò anche le prime tre funivie.

A cambiare, però, è la proprietà: il 24 gennaio, il fondo iCon Infrastructure Partners ha infatti annunciato di aver raggiunto l’accordo per l’acquisizione del 100% della Sestrieres S.p.A. dai suoi attuali azionisti (ossia Pubbli-Gest S.p.A. e A.B.C. S.r.l). «Con l’ac-

Sestriere è una meta ambitissima, glielo garantisco. Al di là di quello che si scrive e si dice nei bar. Questo glielo dico perché noi vediamo i numeri. Siamo molto competitivi e ricercati da clienti e tour operator in tutta Europa».

A parlare è Gualtiero Brasso, vicepresidente – ancora per qualche giorno almeno – della Sestrieres Spa. La società dal 2006 controlla il comprensorio sciistico della Via Lattea, esteso tra alta Valle Susa e Val Chisone, dopo averlo acquisito dalla famiglia Agnelli. A breve, però, non sarà più così: Icon, un fondo britannico di private equity, ne sarà il nuovo proprietario. «L’accordo è quasi definito, c’è stata la firma di un contratto preliminare che si dovrebbe trasformare in un closing tra qualche giorno, massimo una settimana. Mancano solo i dettagli burocratici».

CREDIT PIXABAY

CONTINUITÀ

ICon conferma i vecchi livelli occupazionali quisizione di Sestrieres, attraverso un’operazione del controvalore di 90 milioni di euro - si legge nella nota ufficiale - iCON Infrastructure ha rilevato una delle più grandi e solide aziende italiane nel settore delle stazioni sciistiche, ponendosi obiettivi a medio-lungo termine per far crescere ulteriormente la società, anche a beneficio delle comunità locali». Già annunciati investimenti pianificati per una cifra vicina ai 30 milioni di euro, che partono dalla sostituzione della seggiovia “Cit Roc” per arrivare a strategie commerciali e processi di digitalizzazione che hanno l’obiettivo di ridare a Sestriere il posto che merita fra le mete turistiche più importanti d’Europa.

«Con questa transazione, - dice Iain Macleod, managing Partner

«VOGLIAMO CONFERMARE IL POSTO CHE IL COLLE HA SEMPRE OCCUPATO NEL SETTORE SCIISTICO»

GIOVANNI BRASSO

CEO SESTRIERES SPA

di iCON Infrastructure - abbiamo l’opportunità di acquisire una delle più grandi aziende operanti nel settore delle stazioni sciistiche in Italia. Non vediamo l’ora di lavorare a stretto contatto con il management team e i comuni locali per sviluppare ulteriormente il comprensorio. Intendiamo infatti sostenere un piano di sviluppo a lungo termine a beneficio del business e delle comunità ed istituzioni locali nel loro complesso».

INIZIA UNA NUOVA FASE

Il comprensorio sciistico della Sestriere, insieme con la vicina stazione sciistica francese di Monginevro, rappresenta un’area con oltre 400 km di piste, notoriamente conosciuta come “Via Lattea”, che attira più di 1,1 milioni di visitatori a stagione.

Alla guida resterà il Presidente Giovanni Brasso che, in virtù della sua grande esperienza, accompagnerà il nuovo gruppo nella prossima fase di sviluppo, garantendo continuità a un progetto che continua a rimanere centrale per un gran numero di operatori del turismo invernale; allo stesso tempo, il management team esistente rimarrà in carica, così come resteranno invariati gli attuali livelli occupazionali. «Sono molto soddisfatto di aver trovato in iCon Infrastructure un investitore solido e propositivo - ha dichiarato Brasso - che sicuramente porterà all’azienda nuovi stimoli, motivazioni ed investimenti, con la volontà di rispettare e far crescere il territorio e confermare il posto che Sestrieres ha sempre avuto e merita nel settore sciistico». Il sogno degli Angelli passa anch dai cepitali di ICon.

I gestori italiani: «Lasciamo Via Lattea con gli impianti eccellenza europea»

di Ludovica Merletti

Qual è l’eredità che avete raccolto nel 2006, e cosa lasciate dopo sedici anni?

Io non entrerei tanto nel merito di eredità, di cosa abbiamo lasciato: noi abbiamo rilevato un comprensorio dopo le Olimpiadi, un bel comprensorio. Abbiamo fatto una ristrutturazione aziendale e lavorato secondo coscienza. Tutto ciò, dopo sedici anni, ci ha portato a trovare un partner importante, di livello internazionale, che ha creduto nel progetto e ha deciso di investire tanti soldini per riportare, anzi mantenere Sestriere tra l’eccellenza delle stazioni sciistiche.

nella gestione di Via Lattea negli anni.

Io credo che sia sfruttata al meglio delle sue potenzialità. Noi abbiamo dei problemi innati, non solo nel comprensorio, ma nella zona: abbiamo molto turismo di prossimità nei fine settimana, ma negli altri giorni lavoriamo meno perché la capacità alberghiera è un po’ limitata. Chiaro, tutto si può migliorare. Ci sarà qualcuno che avrà idee migliori e potrà sviluppare meglio la Via Lattea.

Il comprensorio è centrale per i comuni della zona. C’è preoccupazione per l’arrivo di un proprietario estraneo alla Valle e alle sue esigenze?

A noi nessun sindaco ha espresso preoccupazione. Chiaro, il cambio di proprietà di una società così importante è sulla bocca di tutti. Però mi permetta di rassicurare chi legge che i nuovi investitori sono persone serie e molto preparate. Sanno benissimo come muoversi e hanno fatto la scelta, secondo me corretta, di mantenere in carica lo stesso management. Questo lavoro non si impara in un giorno. Inoltre, così facendo, garantiscono continuità e serenità per i dipendenti nel territorio.

La cessione avviene a stagione sciistica in corso. I turisti devono aspettarsi un periodo di assestamento?

Assolutamente no, non cambierà niente. La stazione continuerà a funzionare come è sempre stato. Siamo soddisfatti, la stagione sta andando bene. Le vacanze di Natale sono andate benissimo, ora c’è una flessione fisiologica, ma stiamo avendo tante prenotazioni e pochissime disdette. È uno degli anni anni migliori. Anche per quanto riguarda il Covid c’è moderato ottimismo, per ora dovremmo aver scongiurato la zona rossa.

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