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sulle tracce degli antichi romani e dei patriarchi veneziani
Di origine romana nasce nel II secolo d.C. come borgo di pescatori e, successivamente, porto per le navi che risalivano il corso del fiume Natissa verso Aquileia, Grado (gradus, scalo) deve il suo nome proprio ai tipici gradoni romani che agevolavano lo sbarco di passeggeri e merci dalle navi. Nel IV secolo venne costruito il suo castrum, dove trovarono rifugio le popolazioni dell’entroterra scampate all’assalto dei barbari, i vescovi aquileiesi e lo stesso Patriarca che spostò la sua sede da Venezia alla città lagunare. Il rientro del Patriarcato a Venezia nel 1451 significò per l’isola l’inizio di anni difficili, segnati da numerosi conflitti fino al 1797, quando passò sotto il dominio austriaco per poi tornare ad essere cittadina italiana al termine della
Prima Guerra Mondiale. Si dice che proprio il “primo sparo” del sanguinoso conflitto tra italiani e austro-ungarici ebbe luogo nella Laguna di Grado per mano del cacciatorpediniere Zeffiro della Regia Marina Italiana che lanciò un siluro nell’accampamento nemico. Il luogo perfetto per cominciare il giro della città è sicuramente il suo centro storico dal fascino veneziano, un labirinto di calli e pittoreschi campielli, sul quale si affacciano le case dei pescatori. Il Campo dei Patriarchi è il fulcro del periodo tardo romano e veneziano, qui si trova la Basilica di Sant’Eufemia, cattedrale del Patriarcato di Aquileia per più di otto secoli, che ospita il prezioso Tesoro del Lapidario della Basilica. Un altro capolavoro da visitare è la Basilica di Santa Maria delle Grazie, meta religiosa della popolazione locale e costruita nel IV secolo in stile paleocristiano, all’interno della quale si possono ammirare l’altare, l’acquasantiera e la statua lignea della Madonna delle Grazie. Da non perdere è anche Piazza Biagio Marin, dedicata al grande poeta, cantore della laguna che nacque proprio qui a Grado nel 1891. Sempre in Piazza Marin, attraversando lunghe passerelle di vetro, si giunge alla Basilica della Corte dove si possono ammirare alcuni sarcofagi e i resti delle mura dell’edificio, riportati alla luce nel 1902, grazie alla ristrutturazione della piazza. A disposizione dei turisti tour guidati alla in città con degustazione e walking tour alla scoperta delle botteghe artigiane che costellano il centro storico alla scoperta degli antichi mestieri.
Cultura
Grado e i cammini
Grande è la valenza storicoculturale di Grado anche nell’ambito dei cammini che, a ritmo lento e con lo zaino in spalla, conducono i pellegrini lungo gli antichi itinerari religiosi e non solo della zona. Il Santuario dell’Isola di Barbana rappresenta il “prologo” del Cammino Celeste, il percorso di oltre 200 chilometri che collega, nella parte italiana, Aquileia, fulcro della diffusione del cristianesimo in Europa, al Santuario del Monte Lussari, a Tarvisio. L’Isola di Barbana ospita da circa 1500 anni un antico Santuario Mariano ed è abitata in modo stabile da una comunità di frati benedettini. L’isola è meta ogni anno del “Perdòn di Barbana”,
Aquileia: alla scoperta degli antichi romani
Nei dintorni di Grado si trova un patrimonio eccezionale costituito da numerose cittadine meritevoli di visita. La prima è Aquileia, la nona città dell’Impero Romano e la quarta d’Italia per popolazione e importanza, tanto da essere provvista di un teatro, un anfiteatro e un circo, oltre naturalmente alle fondamentali strutture civili. Una visita a Aquileia, sito UNESCO, non può prescindere dall’imponente Basilica di Santa Maria Assunta con l’alto campanile risalente all’anno mille. Ma i veri gioielli sono all’interno della Basilica: il magnifico pavimento a mosaico, la cripta degli affreschi e la cripta degli scavi. Da non perdere il Battistero, la Südhalle, l’area archeologica dell’antico foro romano e del porto fluviale, la Domus di Tito Macro ed il