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La TECNOLOGIA si occupa delle TRASFORMAZIONI ARTIFICIALI, così dette perché operate dall’UOMO (tekhnologhia dal greco “discorso sul saper fare”). Delle TRASFORMAZIONI NATURALI invece si occupano le Scienze. Le Scienze e la Tecnologia sono oggi due Discipline in stretta relazione fra loro, infatti entrambe si basano su leggi della FISICA e della CHIMICA che spiegano i fenomeni naturali e sono alla base di tutte le invenzioni.

“Il progresso tecnologico è avvenuto nei diversi campi del sapere umano, dalla telematica alla biotecnologia, dall’agricoltura all’utilizzazione di fonti energetiche”

I l prim o TECN OLOGO fu LEON ARDO Da Vinci, colui che per prim o ha m esso in relazione la scienza e la tecnica. Dopo di lui Galileo,Volta e m olti altri , per finire con Bill Gates 2 Prof. Ing. Francesco Vichi


Con la trasformazione artificiale si ottiene un ARTEFATTO (un oggetto) L’uomo costruisce un oggetto per soddisfare un suo BISOGNO

La sedia per sedersi…la penna per scrivere….

Se questo artefatto è limitato, ha un valore di mercato (ossia ha un costo) e si chiama BENE ECONOMICO. Per iniziare la trasformazione TECNOLOGICA che porterà all’oggetto, si deve partire da uno o più MATERIALI, dette MATERIE PRIME. PROVA! Guardati attorno, fotografa o disegna un oggetto e scrivi le materie prime dalle quali si è partiti per ottenerlo

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La materia prima può essere : •prelevata direttam ente dall’am biente - NATUR ALE Es: la frutta è la materia prima naturale usata per produrre la marmellata •lavorata prima di essere usata come materia prima Es: il grano deve essere prima ridotto in farina per poter produrre il pane. •trasform ata prima di essere usata come materia prima - ARTIFICIALE Es: il petrolio deve essere trasformato per poter dare origine alla plastica usata poi come materia prima per costruire un giocattolo. La frutta è da considerarsi una MATERIA PRIMA così come il grano, mentre la farina è da considerarsi un MATERIALE SEMILAVORATO. La marmellata, il pane e il giocattolo sono i PRODOTTI FINITI (artefatti). M ateriali sem ilavorati Tessuto e metallo:

carta e cartone:

PROVA! Guardati attorno, fotografa o disegna un oggetto che per essere costruito ha utilizzato prodotti semilavorati

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Le materie prime sono prelevate sempre dall’AMBIENTE NATURALE, ma mentre alcune sono R I SOR SE R I NNOVABI LI (es: vegetali, animali, acqua, sole, vento) e si possono riprodurre, se viene rispettato il loro ciclo naturale; altre sono invece R I SOR SE NON R I NNOVABI LI , esauribili, ossia una volta consumate non sono più disponibili per le generazioni future (es: minerali, carbone, petrolio). Quando l’artefatto non serve più diventa un RIFIUTO ed è in questo momento che bisogna avere molto riguardo dell’ambiente ; perché può essere causa di INQUINAMENTO con conseguenze • onerose (ci vogliono molti soldi per sistemare il danno causato) o • disastrose (non è più possibile rimediare al danno).

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STRUMENTI

denaro, attrezzi e macchine

RISORSE

materie prime e energia

PROGETTO

TRASFORMAZIONE ARTIFICIALE

LAVORO Intellettuale e materiale dell’uomo

OGGETTO, BENE ECONOMICO scarpe, bicicletta, automobile, treno, aereo, calcolatrice, casa, letto ………

DISMISSIONE Prof. Ing. Francesco Vichi

(obsoleto)

(RICICLO, SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE)

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PROGETTO Se vogliamo costruire un oggetto dobbiamo fare:

a) ANALI SI DEI BI SOGNI

PERCHÈ lo vogliamo costruire? Che funzione deve avere? Quale BISOGNO deve soddisfare?

b) SCHI ZZI P REP ARATORI

Fare dei disegni a mano libera che rappresentano l’oggetto e le sue parti .

c) SCELTA DEI M ATERI ALI

in qualità e in quantità.

d) SCELTA ATTREZZI P ER COSTRUI RLO

in qualità e in quantità.

e) P REVENTI VO di SP ESA

materiali, ore lavoro e consumo energetico.

f) DI SEGNO TECNI CO

è il LI N GUAGGI O P ROGETTUALE, con il quale si danno tutte le informazioni necessarie alla realizzazione del prodotto finito.

“proiezioni ortogonali, assonom etrie, prospettiva, norm e UNI , sezioni, quotatura” g) REALI ZZAZI ONE DI UN P ROTOTI P O

(che sarà il modello per la futura produzione).

h) COLLAUDO

(verificare che l’artefatto funzioni).

i) RI USO o RI CI CLO

Porsi sempre la domanda: 7 ”quando questo artefatto non funzionerà più, sarà un rifiuto; quale impatto avrà sull’ambiente ?”. Prof. Ing. Francesco Vichi


RISORSE MATERIE PRIME: NATURALI (es.: legno) ARTIFICIALI (es.:plastica)

ENERGIA

STRUMENTI

(petrolio o altra fonte energetica)

CAPITALI

CIRCOLANTE: DENARO

FISSO: MACCHINE, EDIFICI, UTENSILI Prof. Ing. Francesco Vichi

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LAVORO

Operato dall’UOMO che svolge una PROFESSIONE e per questa riceve una RETRIBUZIONE ECONOMICA. Possiamo avere: LAVORO DIPENDENTE (con datore di lavoro). LAVORO INDIPENDENTE (sono loro stessi il datore di lavoro). Il contratto di lavoro può essere: A TEMPO INDETERMINATO (con inizio ma senza la fine del contratto). A TEMPO DETERMINATO (con inizio e fine del contratto).

9 Lavoro manuale

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Lavoro intellettuale


DISMISSIONE Nel processo produttivo la materia prima subisce le seguenti trasformazioni: 1. Materia prima (legname). 2. Materia semilavorata (tavola o asse di legno). 3. Materia finita (scaffale o libreria). 4. Materia obsoleta non più in uso perché vecchia, oppure non più funzionale è un RI FI UTO . Il R I FI UTO deve essere smaltito: •In discarica dove occupa grandi spazi e causa problemi di INQUINAMENTO dell’ARIA del TERRENO e dell’acqua ed ha alti COSTI di impianto. •In Termovalorizzatori dove viene bruciato per ricavare energia (sotto forma di calore) o in inceneritori dove viene semplicemente bruciato, causando in entrambe i casi INQUINAMENTO dell’ ARIA (diossina) Nasce così il problem a dell’im patto am bientale che può essere risolto, o almeno ridotto, utilizzando metodi di recupero tramite riciclo e/o riutilizzo degli stessi materiali a fine vita. 10 Prof. Ing. Francesco Vichi


Le società più ricche CONSUMANO di più, spesso non spinti dalla necessità ma dalla MODA, dalla PUBBLICITÀ (ultimo modello di telefonino). Questo porta ad un consumo eccessivo delle risorse (materie prime) che come sappiamo NON SONO ILLIMITATE a discapito delle future generazioni.

I paesi ricchi consumano molte più risorse dei paesi più poveri (terzo mondo), e immaginando una crescita economica di questi paesi (es: Cina, India), che sono anche più popolosi, lo scenario non è certo confortante. L’uom o vive nell'illusione che la tecnica possa risolvere tutti i problem i ma i processi produttivi e tecnologici con l’utilizzo di fonti energetiche (come i combustibili fossili, carbone e petrolio) inquinano fortemente l’ambiente e la natura prima o poi ci presenterà un conto salato da pagare!

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Bisognerebbe cercare di salvaguardare l’ambiente e nello stesso tempo permettere la crescita economica. “Sostenibile è la gestione di una risorsa quando il suo impiego non compromette la sua spontanea capacità di rigenerazione, ovvero assicura a noi e alle generazioni future la possibilità di continuare a utilizzare tale risorsa .” Il concetto di sostenibilità è facilmente applicabile alle risorse rinnovabili, mentre per le risorse esauribili bisogna ragionare in termini di “sfruttam ento ottim ale ”, preservandole. Lo sviluppo sostenibile è strettamente legato alla salvaguardia della....

Biodiversità è un termine che comprende tutti gli esseri viventi che popolano la Terra. La biodiversità ci fornisce cibo, acqua, energia e risorse per la vita quotidiana, ogni essere vivente è legato ad altri (ciclo, catena alimentare ecosistema), la biodiversità quindi garantisce la sopravvivenza della vita sulla Terra. Se un componente dell’ecosistema viene a mancare possono saltare alcune maglie della catena alimentare e portare alla MORTE dell’intero ecosistema. L’uomo non ha il diritto di estinguere nessuna specie viventi. Invece ha il dovere di preservare

l’ambiente e le risorse della Terra per le generazioni future. Il dodo si è estinto in seguito alla distruzione del suo habitat. Con il disboscando e l’introduzione di specie animali antagoniste come cani, maiali, ratti e scimmie. Prof. Ing. Francesco Vichi

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Il RICICLO ha bisogno di una RACCOLTA DIFFERENZIATA La normativa vigente prescrive a tutti i comuni italiani una raccolta differenziata almeno al 65 % entro il 31/12/2012. Unico modo per rispettarla è attivare una raccolta differenziata spinta, mettendo a disposizione dei cittadini mezzi per differenziare al massimo i rifiuti prodotti, come cassonetti o bidoni dove devono gettare solo una categoria di rifiuto: GIALLO plastica e metalli – BIANCO carta – VERDE vetro

MARRONE umido - GRIGIO residuo. In questo modo le discariche saranno alleggerite e i diversi materiali (carta/plastica/alluminio...) potranno dare vita a nuovi prodotti grazie ai CONSORZI di raccolta dei diversi tipi di rifiuto che avranno il compito di TRASFORMARLO.

Il materiale ELETTRONICO ed ELETTRICO deve 13 essere conferito all’isola ecologica Prof. Ing. Francesco Vichi


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http://www.gruppohera.it/gruppo/com_ media/dossier_recupero/

http://educambiente.iport.it/icatalog/652 /b-riciclo-rifiuti.html http://www.conai.org/ 15 Prof. Ing. Francesco Vichi


Riuso significa usare di nuovo gli oggetti che non ci servono più, dandogli nuova vita. Il più delle volte finiscono in discarica oggetti che ci siamo stufati di avere, ma ancora funzionanti (consumismo), da oggi in poi, prima di buttarli ci dobbiamo porre le seguenti domande: 1. Può essere utile per altre persone? (il baratto http://www.zerorelativo.it ) 2. Può essere trasformato in modo creativo e avere una nuova funzione? (http://www.ioricreo.org) In una catena di comportamenti virtuosi il riuso si pone al vertice della piramide come sistema principale per fare del bene all’ambiente e contemporaneamente al nostro portafoglio.

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http://www.dimanoinmano.it/riuso_riciclo. html Prof. Ing. Francesco Vichi


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http://www.caritasitaliana.it/

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La loro vendita permetterĂ di recuperare del denaro per progetti di solidarietĂ . Prof. Ing. Francesco Vichi


Se osserviamo attentamente un oggetto, facciamo mentalmente una analisi tecnica, mettiamo in relazione:

1. 2. 3. 4. 5. 6. 7.

LA FORMA I COLORI LE PARTI CHE LO COSTITUISCONO I MATERIALI LE DIMENSIONI LA FUNZIONE I PRINCIPI DI FUNZIONAMENTO

La lettura degli oggetti permette, di sviluppare le capacità DI ANALISI (smontare e rimontare), DI SINTESI, DI METTERE IN RELAZIONE (distinguere, confrontare, classificare, ordinare, correlare). PROVA! PRENDI UN OGGETTO smontalo e rimontalo e prova ad impostare una ANALISI TECNICA (esempio una penna). A seguire ti offro una scheda che potrà aiutarti.

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M ATI TA CON GOM M A

DENOMINAZIONE

Un corpo centrale: parallelepipedo a sezione esagonale. PARTI E FORMA

Alle estremità:

forma conica sulla punta e forma cilindrica dalla parte della gomma.

All’interno:

una mina di forma cilindrica con punta conica.

COLORE

Giallo.

FUNZIONE

Scrivere con possibilità di cancellare.

MATERIALI

Legno, gomma, mina di grafite, lamierino di acciaio dolce.

DIMENSIONI

Lunghezza totale 18,5 cm – Larghezza stelo 0,8 cm.

PRINCIPIO DI FUNZIONAMENTO

La mina interna lascia una traccia sulla carta o su supporti vari. Lo stelo di legno serve per conferire rigidità e mantenere pulita la mano. La gomma se strofinata sulla traccia di grafite, asporta ogni traccia di scrittura. 21 Prof. Ing. Francesco Vichi


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