A stone forest

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IUAV FacoltĂ di Architettura Corso di Laurea Magistrale Architettura per la sostenibilitĂ Tesi di laurea

Sonia Pizzato 272506 e Giulia Salvalaio 272694

Una foresta di pietra Progetto per un turismo sostenibile ad Angkor, Cambogia

A stone forest Design for a sustainable turism in Angkor, Cambodia

2011/2012 B.Albrecht relatore S.Marini relatrice


UNA FORESTA DI PIETRA progetto per un turismo sostenibile ad Angkor, Cambogia design for a sustainable tourism in Angkor, Cambodia di Sonia Pizzato e Giulia Salvalaio

Introduzione La scelta del sito deriva da una ricerca sui siti mondiali protetti dall’Unesco con particolare attenzione a quelli in cui l’impatto del turismo fosse particolarmente forte. L’industria del turismo, costantemente in crescita, sembra non subire crisi, tanto da diventare un problema nei paesi in via di sviluppo che non dispongono dei mezzi economici e amministrativi per far fronte alle richieste di un turismo di massa che è abituato a strutture con standard occidentali. Per la Cambogia, e in particolare la città di Siem Reap, il turismo rappresenta un’enorme potenzialità ma può anche generare un’irreparabile distruzione del patrimonio culturale tangibile e non. Ciò è esattamente quello che sta accadendo alla città, che non riesce a far fronte alla grande quantità di turisti in arrivo ogni giorno con strutture ed infrastrutture adeguate, che poi si riversano nel parco archeologico superando di gran lunga la sua capacità di carico. Il progetto volge l’attenzione alla questione turistica puntando a ridurne l’impatto attraverso la dislocazione delle strutture ricettive nei dintorni del parco archeologico e coinvolgendo la popolazione locale nelle attività legate a tale settore cosicchè ne possa trarre un beneficio economico diretto.

Introduction The choice of the site comes from a research into the Global Unesco protected sites with particular attention to those in which the impact of tourism is very strong. The tourism industry is constantly growing, it seems to have escaped the crisis, so as to become a problem in developing countries that do not have the economic and administrative means to cope with the demands of mass tourism that has become accustomed to structures with Western standards. Tourism represents an enormous potential For Cambodia, and in particular for the city of Siem Reap, but it can also cause an irreparable destruction of tangible cultural heritage. And that is exactly what it is happening to the city, which cannot cope with the vast amount of incoming tourists with structures and adequate infrastructure, which then are poured in the Archaeological Park far beyond its capacity. The project draws attention to the tourist issue aiming to reduce its impact through the dislocation of accommodations around the Archaeological Park and involving local people in the activities related to this sector so that it can take a direct economic benefit.





Il parco archeologico di Angkor Angkor è uno dei più importanti siti archeologici del sud-est asiatico. Distribuito su oltre 400 Kmq il parco archeologico di Angkor contiene i magnifici resti di alcune delle capitali dell’impero Khmer, dal X al XVI secolo. La grande città medievale di Angkor è stata definita da molti studiosi la città idraulica per la sua organizzazione urbana basata su un complesso sistema di reti idriche che si estende su un’area superiore a 1000 kmq. Tradizionalmente la storia di Angkor inizia nel 802 e viene divisa in due periodi, fino alla sua caduta stimata intorno al 1432. La principale testimonianza dell’architettura Khmer e della loro civiltà, rimane la costruzione di edifici religiosi, nei quali si ritrovano dei riferimenti sull’ordine simbolico volto ad una rappresentazione ridotta dell’universo, con la torre centrale a simboleggiare il monte Meru, dimora degli dei, gli edifici secondari come catene di montagne e il fossato a rappresentare i mari. La caduta della città idraulica di Angkor si crede sia legata a dei cambiamenti climatici ai quali la città non è stata in grado di adattarsi. La città attraversò periodi di siccità lunghi oltre dieci anni intervallati da intensi monsoni nel XIII e XIV secolo. I periodi di siccità avevano una durata ed un’intensità tale da intaccare le riserve di acqua della città e la produzione agricola, mentre i monsoni particolarmente rilevanti danneggiavano le infrastrutture di controllo idrico. L’insieme di queste tensioni infrastrutturali, unito a problematiche economiche e geopolitiche rese Angkor vulnerabile ai cambiamenti climatici e limitò la sua capacità di adattamento. Ciò è una dimostrazione di come il rapporto tra architettura, risorse, sistema idrico e cambiamenti climatici, sia essenziale.

Angkor archaeological park Angkor is one of the most important archaeological sites in the south-east of Asia. Deployed on over 400 sq km, the Angkor archaeological park contains the magnificent remains of some of the capitals of the Khmer Empire from X to XVI century. The great medieval city of Angkor was defined by many scholars as the hydraulic city because its urban organization is based on a complex system of water supply, covering an area greater than 1000 sq Km. Traditionally the history of Angkor begins in 802 and it’s divided into two periods, untill its fall estimated around 1432. The main testimony of the Khmer architecture and civilization remains the construction of religious buildings, in those it’s possible to find symbolic references to a reduced representation of the universe, with the central tower as the Mount Meru, gods abode, secondary buildings as mountains chain and the moat as a sea. The collapse of the hydraulic city of Angkor is believed to be linked to climate change to which the city has not been able to adapt. During the XIII century and the XIV centuries, the hydraulic city of Angkor, faced over ten years long periods of drought, spaced by intense monsoons. The duration and the intensity of the droughts could affect the city’s water supplies and the agricultural production, while the most intense monsoons damaged the water infrastructure. All those infrastructural, economical and geopolitical tensions made Angkor vulnerable to climate change and limited its ability to adapt. This is a demonstration of how the relationship between architecture, resources, water system and climate change, is essential.



300 m AMSL 70 m AMSL

1 28 m AMSL

2

3

Siem Reap River

18 m AMSL

r

ve

k uo

Ri

P

Roluos River

10 m AMSL

Kulen Hills

Floor Plain

Tonle Sap Lake

Lago Tonle Sap

INDIA

CHINA

1

Collector zone

2

Aggregator and holding zone

3

Drainage and dispersal zone 0

5

10

15 km

MYANMAR VIETNAM HANOI

Sreng

Sisophon

LAO PDR

Mongolborey

Siem Reap

Me

Chikreng

Tonle Sap Lake

Staung Sen

ver

kon

Dauntri

Mekong Ri

Battambank

VIENTIANE

ive gR

Kompong Luong Chinit

Pursat

r

Sap Tonle r Rive

Boribo

THAILAND TONLE SAP

PHNOM PENH

BANGKOK

CAMBODIAN FLOODPLAINS

CAMBODIA Siem Reap

Tonle Sap Lake

VIETNAM DELTA

PHNOM PENH

Gulf of Thailand

South China Sea 0

100

200

300 km

0 25

50 75 km


Il lago Tonle Sap Angkor, situata nel nord est della Cambogia, si trova non lontano dal lago Tonle Sap, il più grande bacino d’acqua dolce del sud est asiatico. Il lago Tonle Sap è una parte integrante del delicato ecosistema del basso bacino del fiume Mekong, esso infatti funge da serbatoio per le acque d’esondazione del fiume Mekong nella stagione dei monsoni. La portata d’acqua che viene riversata dal fiume Mekong nel lago è pari da moltiplicare la superficie del lago di quasi sette volte andando ad inondare così il territorio circostante. L’alternanza tra lo stagionale fenomeno dell’esondazione del lago Tonle Sap e la stagione secca successiva, ha imposto alla civiltà che viveva in questo territorio di trovare delle soluzioni per immagazzinare l’acqua e/o di trovare fonti affidabili d’acqua che siano disponibili tutto l’anno. Per dominare questo particolare fenomeno climatico, la civiltà Khmer costruì un vasto complesso sistema idrico che caratterizza la città. Tale sistema, costituito da una vasta rete di canali e bacini di riserva, forniva l’acqua per la città e i suoi vasti sobborghi che si estendevano per oltre 1000 km2. Gli studiosi hanno suddiviso l’area di studio in tre zone differenti di gestione dell’acqua: l’acqua raccolta dalle colline (zona di raccolta) veniva convogliata tramite canalizzazioni e immagazzinata all’interno dei grandi serbatoi, detti baray, posizionati nella parte centrale dei templi detta di raccolta. L’acqua così accumulata poteva essere distribuita nel territorio per soddisfare diversi scopi come il controllo delle inondazioni, l’irrigazione dei campi, fungere da riserva d’acqua per sostenere le popolazioni durante la stagione secca oppure per una tradizione rituale. I baray erano il principale mezzo di accumulo idrico ma una grande quantità d’acqua veniva anche raccolta nei fossati dei templi e nei serbatoi di piccole dimensioni, chiamati trapeang, distribuiti su tutto il territorio tanto da diventare un tratto caratteristico del paesaggio. La zona più a sud è l’area di scarico e drenaggio dell’acqua la quale è composta da un insieme di canali di dispersione d’acqua a sud e a est dell’area centrale verso il lago.

Tonle Sap Lake Angkor, located in the northeast of Cambodia, is not far from Tonle Sap Lake, the largest freshwater basin in the south-east of Asia. The lake is an integral part of the delicate ecosystem of the Lower Mekong Basin: it acts as a reservoir for water flooding of the Mekong River during the monsoon season. The Mekong river’s water reversed in the lake is equal to multiply the surface of the lake almost seven times, going to flood the surrounding area. The alternation between the seasonal overflow of Tonle Sap Lake and the next dry season, imposed at the population living in this territory to find solutions to store water and/or find reliable sources of water that are available year-round. To dominate this particular climate phenomenon, the Khmer civilization built a huge complex water management system that characterizes the city. This system, composed of a large network of canals and reservoirs, supplied water to the city and its vast suburbs that stretch for over 1000 km2. The researchers divided the study area into three different areas of management: the water collected from hills (collector zone) was channelled and stored in large basins, said baray, located in the middle zone, the aggregator and holding zone. The water stored could be deployed in the territory to suit a variety of purposes such as flood control, irrigation of fields, like a water reserve to support people during the dry season or for a ritual tradition. Barays were the primary means of water storage but a large amount of water was also collected in temple moats and in small ponds, called trapeang, distributed throughout the territory, like to be a characteristic of the landscape. The southern area is the drainage and dispersal zone, it consists of a set of channels for water scattering to the south and east of the central area to the lake.


La vulnerabilità ai cambiamenti climatici Il concetto di vulnerabilità ai cambiamenti climatici viene esposto nel terzo report di valutazione dell’IPCC e viene descritto come: “Il grado di suscettibilità di un sistema, se esso sia in grado di superare gli effetti avversi dei cambiamenti climatici, includendo la variabilità del clima portata agli estremi. La vulnerabilità è funzione del carattere, dell’importanza e del grado di variazione climatica alla quale il sistema espone la sua sensibilità e la capacità di adattamento”. Per esposizione si intende la natura e il grado a cui il sistema è esposto rispetto a significative variazioni climatiche, per sensibilità si intende il grado di impatto di stimoli climatici e infine per capacità di adattamento si intende l’abilità di adeguarsi ai cambiamenti climatici.

Vulnerability to climate changes The concept of vulnerability to climate changes is exposed in the third assessment report of the IPCC and described as :”the degree of susceptibility of a system, if it is able to overcome the adverse effects of climate change, including climate variability, carried to extremes. The vulnerability is a function of the character, of the importance and of the degree of climate variation to which the system exposes its sensitivity and adaptability”. Exposure refers to the nature and the degree to which the system is exposed to significant climatic variations, sensitivity is defined as the degree of impact of climatic stimulant and finally adaptive capacity refers to the ability to adapt to climate change.

La siccità Una gestione povera, accesso e stoccaggio delle esistenti risorse idriche, ritardi delle piogge monsoniche e precipitazioni incostanti hanno contribuito alla siccità in Cambogia. La siccità ha effetti su ogni aspetto dell’economia e della popolazione cambogiana, conducendo a perdite economiche dovute alla carenza di raccolto, problemi di salute e danni ambientali. Nel periodo che va dal 1998 al 2002, venne calcolata una perdita del 20% nella produzione di riso, attribuita alla siccità.

Drought Poor management, access and storage of existing water resources, delay of monsoon rains and variable precipitation level contributed to the drought in Cambodia. Drought have an impact on every aspect of the economy and of the Cambodian population, leading to economic losses due to crop shortages, health problems and environmental damage. A 20% loss in rice production In the period from 1998 to 2002 was attributed to the drought.

Le alluvioni I monsoni che vengono da sud-ovest iniziano da metà maggio e continuano fino alla fine di ottobre portando oltre tre quarti del totale delle precipitazioni annuali del paese. Nel periodo che va dal 1998 al 2002 circa il 70% della produzione di riso è andata perduta a causa delle alluvioni. Si stima che le alluvioni causino la morte di circa 100 persone all’anno e perdite nella produzione agricola calcolate intorno ai 100-170 milioni di dollari ogni anno.

Floods The monsoons coming from south west begin in mid May and continue until the end of October taking more than three-quarters of the total annual rainfall in the country. In the period from 1998 to 2002 approximately 70% of rice production was lost because of floods. It was estimated that floods caused the death of around 100 people per year and losses in agricultural production calculated around 100-170 million dollars per year.

nella pagina a fianco Le previsioni di temperatura e precipitazioni in Cambogia fino al 2080 Cronologia di disastri naturali e persone colpite

in the next page Temperature and rain predictions in Cambogia until 2080 Chronology of natual disasters and affected people


°C 35 34 33 32 31 30 29 28 27 26 25 24

40°C 35°C 30°C 25°C 20°C 15°C JAN

FEB MAR APR MAY JUN JUL AUG SEP OCT NOV DEC JAN

FEB MAR APR MAY JUN JUL AUG SEP OCT NOV DEC

JAN

FEB MAR APR MAY JUN JUL AUG SEP OCT NOV DEC

affected people: 5.000.000 affected people: 650.000 affected people: 600.000 6 mln 5 mln 4 mln 3 mln 2 mln 1 mln 0

1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 0 0,5 mln

1 mln 1,5 mln

2 mln 2,5 mln

3 mln 3,5 mln

affected people: 9.000.000

affected people: 1.470.000

killed people: 100

affected people: 1.640.000

affected people: 1.300.000

affected people: 1.669.182

killed people: 59

killed people: 56

killed people: 247

affected people: 3.448.053 killed people: 347

mm 3500 3000 2500 2000 1500 1250 1000 750 500 1

500 400 300 200 100 0 JAN

FEB MAR APR MAY JUN JUL AUG SEP OCT NOV DEC JAN

FEB MAR APR MAY JUN JUL AUG SEP OCT NOV DEC

JAN

FEB MAR APR MAY JUN JUL AUG SEP OCT NOV DEC


MASS TOURISM

$ -

ECONOMIC SETTING External tour operators management

AIRPORTS ROADS WATER

ENVIRONMENTAL SETTING -

47,4% 50,4% 2,2%

13.000 mc OF GARBAGE PRODUCED EVERYDAY 138 HOTELS E 230 BOARDING HOUSES

Necessary infrastructures in order to join the destination

Carbon dioxide pollution, waste productin and deforestation

-

Soil use, destined to the construction of hotels and others physical action

-

Excessive water consuption and related impoverishment of natural issues

ECONOMIC SETTING

FEATURES

300 l OF WATER PER DAY PER HOTEL ROOM

-

$

Advantage from the high tourist rate

+

Economic operations on long time limit that produce advantages to local communities

+

Indipendent local economic system

+

FEATURES

SOCIO-CULTURAL SETTING -

Changes and loss of authenticity and tradiction

-

Unrelation to the social setting

ENVIRONMENTAL SETTING ACTUAL SITUATION: 3.000.000 TOURISTS/YEAR PREVISION FOR 2020: 6.000.000 TOURISTS/YEAR Protection and safeguard of the environmental heritage

+

SITE CARRYING CAPACITY: 3.000 TOURISTS/DAY ACTUAL CARRYING CAPACITY: 8.200 TOURISTS/DAY

SOCIO-CULTURAL SETTING Contribution to the safeguard and regard of the culture

+

Creation of job opportunities in situ and poverty mitigation

+

Stabilization and rediscovery of traditions strengthening internal links to the comunities stopping the rural areas depopulation

+

Tourists interess about the local background, history and traditions

+

SUSTINABLE TOURISM


in this page Folla di turisti in cima al Phnom Bakheng per il tramonto in the next page Crowd of tourists on the summit of Phnom Bakheng for the sunset

Il turismo di massa Il turismo di massa ha un’importanza fondamentale in questa regione estremamente povera. Purtroppo però la gestione dei servizi turistici è affidata a enti esterni, con uno scarso coinvolgimento dei locali, indirizzando la maggior parte dei benefici ricavati al di fuori della Cambogia anche a causa di un basso livello d’istruzione la popolazione locale che viene tendenzialmente esclusa da impieghi qualificati riguardanti il settore turistico.

Mass tourism Mass tourism has a fundamental importance in this extremely poor region. Unfortunately tourist services management is entrusted to external bodies, with little local involvement, thus directing the most benefits derived outside of Cambodia also due to a low level of education, the local population tends to be excluded from qualified applications for the tourism sector.

Il turismo sostenibile Il turismo sostenibile ha un impatto positivo nell’aumento del reddito, nella creazione di posti di lavoro, nell’istruzione e quindi nella lotta contro la povertà e la fame. Esso fa un ottimo uso delle risorse ambientali cercando di preservare i processi ecologici esistenti e di tutelare il patrimonio ambientale presente, inoltre rispetta l’autenticità socio-culturale delle comunità ospitanti e assicura operazioni economiche a lungo termine in grado d’ apportare benefici socio-economici alle comunità locali.

Sustinable tourism The sustainable tourism has a positive impact in increased income, in creating jobs, in education and in the fight against poverty and hunger. It is characterized by an excellent use of environmental resources, preserving existing ecological processes and maintaining the natural heritage, also respecting the socio-cultural authenticity of host communities and ensuring long-term economic operations that provide socio-economic benefits to local communities.




DRINKING WATER

-

POVERTY

+

-

Tourism impact Issues related to the phenomenon of mass tourism which affects Angkor and the nearby town of Siem Reap, have even more serious effects in local communities. The consumption of drinking water In developing countries like Cambodia, is the biggest problem, hundreds of hotel in fact absorb much of the reserves of drinking water, consuming over 300 litres of water per day per room, leading the country toward an imminent crisis. The rapid growth of touristic facilities in Siem Reap was not supported by adequate infrastructure because the local administration did not have the economic and technical capacity, to solve the problem. The growth of foreign investments that are not managed by local administrative structures and the creation of jobs do not turns his gaze to local communities as deemed adequate preparation-free, cut off the direct benefits arising from tourist industry. Approximately 26% of the Cambodian population live below the poverty line. The highest poverty rate, equal to 44% occurs in families of farmers. Nevertheless there is depopulation of the countryside as, in many, moving into the city looking for a better social status. This phenomenon has no positive effects as it causes a gradual decrease in food production and a rise in unemployment and poverty in urban areas. Agricultural production in Cambodia is connected to weather conditions. The rice crop irrigation is provided just by the rain and this makes the plantations subjected to serious damage. The great variability of harvest, year after year, is the result of natural conditions including rainy seasons, excessive flooding and drought.

+

L’impatto del turismo Le problematiche legate al fenomeno del turismo di massa che interessa Angkor e la vicina città di Siem Reap, hanno effetti ancora più seri nelle comunità locali. In paesi in via di sviluppo come la Cambogia, il consumo di acqua potabile è il problema più grave, centinaia di hotel assorbono infatti gran parte delle riserve di acqua potabile, consumando oltre 300 litri di acqua al giorno per stanza, conducendo il paese verso un’imminente crisi. La rapida crescita di strutture turistiche a Siem Reap non è stata supportata dalla realizzazione di infrastrutture adeguate in quanto l’amministrazione locale non aveva le capacità, economiche e tecniche, per risolvere il problema. La crescita di investimenti stranieri che non vengono gestiti dalle strutture amministrative locali e la creazione di posti di lavoro non volge lo sguardo alle comunità locali in quanto ritenute prive di preparazione adeguata, tagliandole fuori dai benefici diretti derivanti dall’industria del turismo. Circa il 26% della popolazione cambogiana vive al di sotto della soglia di povertà. Il più alto tasso di povertà, pari al 44% si ritrova nelle famiglie di agricoltori. Infatti si assiste allo spopolamento della campagna in quanto, in molti, si spostano in città alla ricerca di una migliore condizione sociale. Tale fenomeno non ha effetti positivi poichè provoca una progressiva diminuzione della produzione alimentare e un aumento della disoccupazione e quindi della povertà nelle zone urbane. La produzione agricola in Cambogia è strettamente collegata alle condizioni climatiche. L’irrigazione delle coltivazioni di riso viene lasciata alla pioggia e questo però rende le piantagioni soggette a seri danni. La grande variabilità di raccolto, di anno in anno, è il risultato delle condizioni naturali che includono eccessive stagioni piovose, alluvioni e siccità.

RICE PRODUCTION

nd -

+


GUIDELINES

PROBLEMS

TOURISM MANAGEMENT OF ANGKOR

Uncontrolled and excessive water supply

SOLUTIONS

TOURISTS POSITIVE EXPERIENCES - information diffusion - orientation and itineraries - educate to site importance - managment tourists flow - tour guide exprerienced

Wastewater system not adapt to actual pressure PARTNERSHIP COMPANIES - collaboration between administration, tourist industry and local communities - follow Unesco standard - trasparency and efficiency of activities - precise knowledge of site value

REDUCE TOURISM IMPACT - establish monuments carring capacity - vary access - safe and sustainable transports - suitable infrastructures

No direct advantage to local population by tourists presence

Poor involvement of local people into tourism industry

S

ADVANTAGE FOR POPULATION - preserve traditions and life style of local communities - sharing tourism economical opportunities - sell local craft products - local communities should be active and interact - tourism advantages should improve life style

PARTICIPATION - the participation should be managment and coordinated for reach plan objectives - stakeholders should participate actively for support projects plan

Progressive reduction of food production

Increase of unemployment in the city and less crops = worsening actual condition

ADMINISTRATION - ICC should adopt the plan managment tourism - APSARA is responsible of plan improvement - APSARA should develop human resource - APSARA should collect, manage and make informations accessibles - the plan must be revised every five years

Tourists dislocation near minor monuments for vary itineraries

Harvesting rain water systems for guarantee the availability during dry season for local people and tourists

Creation of storage basins and root canals for reduce flood risk

Hotels located near villages for involve directly local people


L’accessibilità all’acqua potabile Le fonti di acqua potabile sono le stesse sia durante il periodo secco sia durante quello umido per l’85% delle famiglie urbane e il 64% delle famiglie rurali. Le fonti considerate idonee dal punto di vista della qualità vengono indicate con il termine di fonti migliorate mentre quelle non idonee vanno sotto il termine fonti non migliorate. Durante la stagione secca, il 40% delle famiglie in Cambogia utilizza acqua da una fonte non migliorata. Questa percentuale scende al 20% durante la stagione delle piogge. La principale fonte di acqua potabile durante la stagione monsonica per oltre un terzo delle famiglie è costituita dalla pioggia. Per le famiglie che vivono nelle zone rurali, il 73% dichiara di avere una fonte di acqua in prossimità della propria abitazione, questo perchè l’acqua piovana viene raccolta in taniche. Il 65% delle famiglie rurali bolle l’acqua per renderla potabile e tre quarti delle famiglie rurali fa lo stesso. Tra quelli che non bollono l’acqua, l’azione più comune è quella di non fare nulla per rendere l’acqua potabile.

Accessibility to drinking water Sources of drinking water are the same both during the dry period and the wet periods for the 85% of urban families and 64% of rural families. Sources considered suitable from the quality point of view are indicated as “improved sources” while ineligible ones as “unimproved sources”. During the dry season, 40% of families in Cambodia uses water from unimproved sources. This percentage drops to 20% during the rainy season. The main source of drinking water during the monsoon season for more than a third of households is the rain. The 73% of the families living in rural areas declare to have a source of water near the house, this is because rainwater is collected in canisters. The 65% of rural households boils water to make it drinkable and three-quarters of rural families do the same. Among those who don’t boil the water, the most common action is to do nothing to make water potable.

nella pagina a fianco Grafici sull’accessibilità all’acqua potabile e sui mezzi di miglioramento della qualità dell’acqua stessa in the next page Diagrams about the water accessibility and improving methods for fresh water

BASIC HYGIENE WATER NEEDS

48% 20%

40%

MINIMUM QUANTITY OF WATER NEEDS

81%

ER

100%

60%

AC

DRINKABLE W AT

VEGETABLE GARDEN WATER NEEDS

RURAL AREAS

80%

80%

67% 56%

BASIC COOKING WATER NEEDS

P

TO SS CE

SS TO SAN ACCE ITA R

S ILITIE AC YF

TION ULA OP

DRINKING WATER NEEDS

URBAN AREAS

15 LITERS/PERSON/DAY

20% 0%

0% 20% 40% 60% 80%

FLOOD WATER FROM THE LAKE

RESERVOIRS STORING

WATER PUMPING

3 LITER/MQ/DAY

BY GRAVITY

MINIMUM QUANTITY OF WATER

WATER HARVESTING SYSTEM FOR AGRICULTURE

100%

TIME DISTANCE FROM THE NEAREST WATER SO PROXIMITY, < 30 MINUTES, > 30 MINUTES


MPROVED SOURCE

87% 94,1%

URBAN RURAL

76%

PUBLIC TAP

PIPED WATER INTO DWELLING

53,1%

57,2% 54% URBAN RURAL

3,8% 5,3%

0,6% 1% 0,2% 0,3%

URBAN RURAL

11,4% 9,6%

PROTECTED SPRING

PROTECTED DUG WELL

TUBE WELL

URBAN RURAL

1,7% 1,3%

Cl

0% 2

RAINWATER

65,1%

19,5% 5,2%

URBAN RURAL

7,3% 40,8%

0,1% BOTTLED WATER

1%

9%

0,6% 0,4%

URBAN RURAL

13%

UNPROTECTED SPRING

1,2% 0,1% 0,1% 1% 0,9%

URBAN RURAL

0,4%

STAND AND SETTLE

2,9%

NO TREATMENT

0,1%

16,2%

4,2%

UNPROTECTER DUG WELL

10,2%

SURFACE WATER

STRAINED THROUGH CERAMIC SAND FILTER

URBAN RURAL

0,1% 0% 0,4% 0,3%

10,5%

DISINFEZIONE SOLARE

URBAN RURAL

3,6% 2,5%

75%

LED WATER CHLORINE

27,9% 35,5%

2,7% 1,8%

URBAN RURAL

17,2% 12,9%

3,2% 0,9%

23,1%

URBAN RURAL

8,5%

26,5%

TANKER TRUCK

URCE 4,4% 1,5% 4,4%

1%

URBAN RURAL


La strategia di dislocamento Attorno alla zona protetta del parco archeologico di Angkor, sorgono moltissimi templi minori ancora oggi utilizzati per le loro funzioni religiose dalla popolazione locale. I villaggi che si sono sviluppati mantengono la proprie tradizioni e la propria autenticitĂ ma non hanno rapporti con i turisti in quanto risiedono in luoghi lontani dalle classiche mete del turismo di massa. Dislocando il turismo si cerca il coinvolgimento della popolazione locale, la riduzione della pressione in un unico polo e la limitazione del fenomeno della migrazione dalle campagne a Siem Reap. In particolare il progetto prende in considerazione quei villaggi che sono soggetti alle alluvioni con lo scopo di ridurre i danni provocati da tali fenomeni introducendo dei bacini di stoccaggio. Il fattore distanza è particolarmente importante, per lo meno nella fase iniziale, in quanto le infrastrutture esistenti non sono adeguate per intraprendere lunghi viaggi, quindi il progetto si limita a considerare una distanza massima di 10 km dall’area protetta del parco archeologico.

Displacement strategy Around the protected area of Angkor Archaeological Park, there are many minor temples still used for their religious services from the local population. The villages that have developed in relation to religious life still alive in these sanctuaries, maintain their traditions and their authenticity but have no relationships with tourists because they reside in places far from classic mass tourism destinations. Wih the tourism relocation, we attempt the involvement of the local population, the reduction of pression in only one place and the limitation of migrations to Siem Reap from campaigns. In particular the design takes into consideration those villages that are prone to flood, in order to reduce the damage caused by these phenomenon by introducing storage basins. The distance factor is particularly important, at least in the initial phase, because the existing infrastructure are not adequate to undertake long journeys, then the design is limited to a maximum distance of 10 km from the protected area of the Archaeological Park.


VILLAGE

ACCESSIBILITY

ON ROAD

TRACT

CONTRYSIDE < 30 minutes < 10 km

MAIN TEMPLE

ON RIVER

CITY 30 minutes 10 km

MINOR TEMPLE

FLOODING AREAS

FLOATING > 30 minutes > 10 km

RURAL

PROTECTED AREAS


I bacini di stoccaggio Il progetto prevede due tipi di bacini di stoccaggio di acqua: uno a livello del suolo per l’accumulo di acqua da destinare all’agricoltura, che raccoglie l’acqua piovana dalle precipitazioni e quella in eccesso dai campi, e uno sopraelevato per l’acqua potabile che verrà successivamente filtrata, che raccoglie l’acqua dalle precipitazioni e dalle superfici pavimentate che circondano il bacino. Il calcolo per il dimensionamento del bacino parte dalla definizione del consumo di acqua potabile e prende in considerazione diversi fattori: le precipitazioni medie mensili, le aree di captazione del bacino stesso e delle aree pavimentate che lo attorniano applicando un coefficiente di permeabilità e infine il fattore di evaporazione, particolarmente importante in un clima come quello della Cambogia caratterizzato da alte temperature. Allo stesso modo è stato calcolato il dimensionamento per i bacini destinati all’agricoltura.

January

Storage basins The project considers two basins type for the water harvesting: one at the ground level for the water storage destined to the agricolture, it collects the rain water and that in excess from fields, the other type of basin is set at an higher level for the drinking water, later filtered, it collects the rain water too and the water channeled from paved surfaces around the basin. The calculation for the the basin size starts from the definition of the drinking water consuption and it takes in consideration several factors: monthly average precipitations, captation areas of the basin itself and that of the paved areas around it, a coefficent of permeability and finally an evaporation factor, particulary important in a tropical climate as the Cambodia one, characterized by high temperatures. The calculation of agricolutal basin size goes the same way.

February

March

nella pagina a fianco Sezione di un bacino tipo con indicati i livelli di acqua raccolta mensilmente in the next page Section of a basin type with the harvesting water level by month

April

May

June


AGRICOLTURE

KHMERS

TOURISTS

x 500

x 1000

3 liters/square meters/day

15 liters/person/day

TOTAL CONSUMPTION

TOTAL CONSUMPTION

150 liters/person/day

x 400 he

30 mc/hectare/day

2,52 m

1.440.660 mc

4,8 m

mm 400 300 200 100 0

July

August September October November December

-

TOTAL CONSUMPTION

-

EVAPORATION

PAVED AREA

BASIN AREA

+

MAX CAPACITY

59.185 mc

FARMLAND AREA

TOTAL CONSUMPTION

-

MAX DEPTH

MAX DEPTH

EVAPORATION

-

MAX CAPACITY

+

PAVED AREA

BASIN AREA

RAIN WATER

108 mc/person/day


0

2m

4m

6m

8m

10 m


+1.50

+5.50

+11.00

+16.50

+46.50

+68.00 0

50 m

100 m

150 m

200 m



L’arenaria L’unica pietra utilizzata per i templi di Angkor era l’arenaria e la fonte erano le colline Kulen, con cave a cielo aperto a 40 km di distanza, dalle quali veniva estratta e trasportata attraverso l’esteso sistema idrico. Questo materiale locale è caratterizato da un’elevata inerzia termica, che gli consente di immagazzinare il calore all’interno della struttura rallentandone il flusso. Nel progetto, l’utilizzo dei blocchi di pietra, in moduli standardizzati permette un rapido montaggio anche grazie al sistema a secco utilizzato.

Sandstone The only stone used in Angkor temples was the sandstone and Kulen hills were the source with open air caves, 40 km far, from those the stone were extracted and moved through the extensive water system. This local material is characterized by a high thermal inertia, witch allows the heat storage inside the structure, slowing the flow. In the project, the use of blocks of stone, in a standardized form, allows a fast assembly thanks to the dry system used.


2013

2020 500 TOURISTS

700 KHMERS

1000 KHMERS

1 HECTARE / FAMILY

2 HECTARES / FAMILY 150 L / TOURIST / DAY

15 L / KHMERS / DAY

15 L / KHMER / DAY 108.000 L / DAY

144.000 L / DAY 3 L / MQ / DAY


2050 1500 TOURISTS

1700 KHMERS

2 HECTARES / FAMILY 150 L / TOURIST / DAY

50 L / KHMER / DAY 372.000 L / DAY

469.769 L / DAY 3 L / MQ / DAY




Bibliografia: Libri: - Dagens B., 1989, Angkor la foret de pierre, Gallimard edizioni, Parigi - Glaize M., 1993, Angkor, Jean Maisonneuve edizioni, Parigi - Freeman M., 2005, Ancient Angkor, River books edizioni, Bangkok - Swaan W., 1967, Città scomparse dell’Asia, Istituto italiano d’arti grafiche, Bergamo - Tainturier F. Antelme M. R. Lalonde C., 2006, Wooden architecture of Cambodia, a disappearing heritage, Center for khmer studies Publishing department, Siem Reap - Laureano P., 2001, Atlante d’acqua: conoscenze tradizionali per la lotta alla desertificazione, Bollati Boringhieri edizioni, Torino Report: - Anglin L., Cunliffe S., Sanday J., 1991, Conservation management and presentation of the historic city of Angkor, preparatory guidelines and recommendations, Word monuments fund, New York - Buckleya B. M., Anchukaitisa K. J., Pennyb D., Fletcherc R., Cooka E. R., Sanod M., Le Canh N., Wichienkeeof A., That Minhe T., Mai Hongg T, 2010, Climate as a contributing factor in the demise of Angkor, Cambodia, University of Michigan - Levisay M., Sameth C., 2006, Measuring rural water supply access: findings from a comparative analysis of cambodian national surveys,Ministry of rural development, Phnom Penh - Aqua for all, 2007, Smart water harvesting solutions, Water planet earth edizioni, Stoccolma - Thomas T., 2008, Rainwater harvesting, Pratical action edizioni, Warwickshire - Stockholm Environment Institute, 2009, Rainwater harvesting: a lifeline for human well-being, SEI edizioni, Stoccolma - Kaiumulu Tibaijuca A., 2005, Rainwater harvesting and utilisation, Un-habitat edizioni, Nairobi - Kasiannan S., 2006, Mapping traditional belief systems and establishing contemporary connections in a historical landscape, Department of Archaeology, University of Sydney - Dubois R., 2010, An assessment of environmental impacts of tourism in the Lower Mekong Basin, Mekong river commission edizioni, Vientiane - Persson L., Phirun N., Ngin C., Pilgrim J., Sam C., Noel S., 2010, Ecosystem Services Supporting Livelihoods in Cambodia, SEI edizioni, Stoccolma - Keskinen, Marko, Matti Kummu, Aura Salmivaara, Someth Paradis, Hannu Lauri, Hans de Moel, Philip Ward Pech Sokhem, 2011, Exploring Tonle Sap Futures, AAlto University, Amsterdam - Fletcher R., Penny D., Evans D., Pottier C., Barbetti M., Kummu M., Lustig T., 2008, The water management network of Angkor, Cambodia, Apsara, Sidney - Fletcher R., Penny D., Evans D., Pottier C., Barbetti M., Kummu M., Lustig T., 2003, Redefining Angor, structure and environment in the largest low density urban complex of the preindustrial world, Apsara, Sidney -Fletcher R., Penny D., Evans D., Pottier C., Barbetti M., Kummu M., Lustig T., 2007, World Archaeology, Living with heritage: site monitoring and heritage values in Greater Angkor and the Angkor World Heritage Site, Cambodia, Apsara, Sidney - Turral H., Burke J., Faurès J. M.,2011, Climate change, water and food security ,Food and agriculture organization of the united nations, Rome - McSweeney C., Newa M., Lizcano G.,2006, UNDP Climate Change Country Profiles, School of Geography and Environment, University of Oxford - Ministry of Environment of Cambodia and UNDP Cambodia, 2011, Cambodia human development report, building resilience: the future of rural livelihoods in the face of climate change, Siem Reap, UNDP, Siem Reap - Un- Habitat, 2010, Climate Change Strategy 2010-2013, Urban Environmental Planning Branch, Nairobi - Anshory Yusuf A., Francisco H., 2009, Climate Change Vulnerability Mapping


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