La storia del complesso sportivo del Littoriale a Bologna ha inizio quasi un secolo fa, con il progetto del Gerarca fascista Leandro Arpinati per il rinnovamento di una zona nevralgica della città, già fortemente stratificata sotto l’aspetto urbano.
Concepiti come monumenti, questi edifici sono caratterizzati da un apparato decorativo che dona loro l’aspetto maestoso di veri e propri templi per lo sport.
Oggi, l’intero quartiere che abbraccia lo stadio, la torre di maratona, le due piscine e il portico settecentesco, porta il peso del suo mancato, o scorretto, adattamento alle repentine trasformazioni urbane dell’ultimo secolo.
La tesi, qui illustrata, vuole sopperire a tale mancanza, con un approccio progettuale mirato alla rigenerazione, che parte dal ridisegno infrastrutturale dell’area, e si conclude con la proposta di trasformazione per il suo protagonista: lo Stadio Comunale, dedicato dal 1983 al presidente Renato Dall’Ara, che diresse il Bologna dal 1934 al 1964.