portfolio di architettura del paesaggio
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Circa diecimila anni fa, il mondo assistette a una diversificazione delle piante[...] un gruppo di angiosperme affinò la propria strategia di trasporto, per usufruire di un animale particolare [...], facendo in modo che esseri umani agissero e pensassero per loro. Così sono arrivate graminacee commestibili che hanno spinto l’uomo ad abbattere foreste per far loro spazio [...], fiori la cui bellezza ha sedotto intere culture. Piante tanto irresistibili, utili e saporite da convincerci a seminarle, trasportarle, glorificarle e scrivere libri su di loro.
Dopo questa intuizione il giardino mi è apparso sotto una nuova luce [...] tutte le piante che avevo sempre considerato oggetti del mio desiderio erano anche soggetti che agivano su di me, spingendomi a compiere per loro ciò che non avrebbero avuto modo di realizzare da sole.
Michael Pollan, La Botanica del desiderio. Il mondo visto dalle piante, il Saggiatore ed., Milano, 2005.
Sono nato a Copertino (Le) nel 1984. Sono cresiuto nei luoghi dell’entroterra del Salento centrale. Ho frequentato l’istituto tecnico commerciale A. Olivetti a Lecce. Una volta diplomato ho scelto di vivere a
Roma. Qui i primi studi sono stati in Scienze della Comunicazione. Durante il soggiorno nella Capitale ho riscoperto la mia vera passione: le piante, i borghi, le storie, i luoghi. Ho deciso così di intraprendere gli studi in architettura del paesaggio presso la facoltà Ludovico Quaroni della Sapienza terminati nel 2012, l’anno successivo la perdita di mio padre. Ho proseguito gli studi in paesaggio seguendo il corso di laurea magistrale interateneo di Genova, Torino e Milano Durante l’ultimo anno del corso di laurea, ho preso parte a diversi workshop sul pesaggio, svolti in più edizioni tra il 2013 ed il 2015, presso le Manifatture Knoss di Lecce con la partecipazione di Gilles Clément. Qui ho conosciuto il gruppo di lavoro Metamor Architetti Associati per i quali ho svolto attività di tirocinio curriculare preparando la mia tesi di laurea: Rigenerazione del Paesaggio delle Marine Leccesi e Riqualificazione del Watrfront di San Cataldo. Prima di concludere il periodo universitario ho svolto attività di tirocinio presso i Giardini Botanici di VIlla Hahbury a Ventimiglia. Subito dopo la laurea magistrale grazie alla borsa di studio Erasmus placement
ho svolto attività di tirocinio presso i Royal Park’s di Londra. Nel 2016 rientro in Italia e torno a Lecce. Una breve esperienza di tirocinio presso l’agenzia di comunicazione e produzione grafica BigSur e poi nuovamente presso lo studio Metaor Architetti Associati per la redazione del DPP per il PUG di Copertino in collaborazione con lo studio Barletti-Del Grosso & Associati. Conseguo l’abilitazione all’esercizio della professione nel 2017. Dal 2017 lavoro come tecnico presso un’azienda vivaistica di Carmiano che si occupa di: manutenzione del verde pubblico per diversi comuni della zona; manutenzione delle aree verdi del Porto di Taranto; produzione di materiale vegetale certificato per i rimboschimenti; realizzazione di opere di ingegneria naturalistica e di arredo urbano; gestione delle alberature di olivo per il progetto di “Interconnessione TAP”.
Le mia aspirazione è quella di poter fare parte di un team di lavoro nel campo della progettazione paesaggistica e ambientale al quale poter apportare le mie competenze ed acquisirne di nuove.
Ex cava di bauxite, Otranto, G. Puscio, 2014.
progetti puntuali: sono progetti che riguardano aree circoscritte pubbliche e private
progetti urbani: sono progetti che riguardano spazi pubblici rilevanti come piazze, quartieri, periferie, aree industrali dismesse
progetti territoriali: sono progetti che riguardano porzioni di territorio e possono comprendere anche più di una tipologia di paesaggio
La riqualificazione del margine nord di Primerose Hill attraverso la messa a dimora di flora autoctona del Regno Unito, per creare un habitat che possa essere da riparo per le specie che abitano il parco come il riccio.
planimetria generale
sesto d’impianto riquadro B
sesto d’impiano del riquadro B
Visione del prospetto del riquadro B durante la stagione autunnale trascorsi 10 anni dalla messa a dimora delle piante.
Il progetto di una passerella che costeggi il Long Water permette una passeggiata con nuove visuali per il parco di Kensington Garden un campo visivo più profondo, che aumenta la percezione del parco nella sua massima estensione dal suo interno.
Le sponde del Long Water di Kensington Garden accolgono una passerella in legno circondata da piante igrofile. Una passeggiata sensoriale per vivere da vicino il lago ed immergersi nella parte più naturale e ricca di biodiveristà del parco.
Lungo la via per Leverano sorge un faro, il segnale più atteso per chi naviga. In continuità con la strada del faro si trova la rotonda terra ferma che avrà una flora tipica dell’entroterra locale.
Il mare mosso genera in chi l’osserva una sensazione di inquietudine, di grande energia, di movimento, è scuro e minaccioso. Per questa ragione si sono scelte specie in grado di esprimere queste suggestioni. Dal ginepro alto ed irto presente nei dintorni come specie autoctona, al limonio più basso e contenuto. Passando per il teucrium con altezza media e dal colore del fogliame cinereo.
Si articola su tre rotatorie inserite alle porte del comune di P.to Cesareo. Il tematismo scelto per il loro allestimento riguarda la percezione dello stato del mare. E’ frequente usare l’espressione “mare mosso” o “calma piatta” per descriverne l’umore. Per chi naviga invece è importante la vista della “terra ferma”.
Il mare calmo induce all’introspezione, infonde una sensazione di quiete. Lo srutatore ne trarne benessere e l’uomo di mare naviga nella calma piatta. La rotonda viene allestita con specie erbacee soffici, alcune dalle tonalità chiare, altre molto scure proprio com’è il fondale marino durante la calma piatta.
Calma Pianta T.re Lapillo Via dei bagni S. Isidoro Via Don Donato T.re Lapillo P.to Cesareo S. Isidoro Leverano faro T.re Lapillo Veglie S. Isidoro P.to CesareoIL PROGETTO
Non lontano dalla città di Lecce si trova Masseria Solicara, del ‘500. Essa comprende oltre all’edificio cntrale con relativi servizi e cappella privata di famiglia, un giardino, il podere per il coltivo, alcuni pozzi, vasche e abbeveratoi. Oggi è divenuta una struttura recettiva. La progettazione del giardino è importante per dividere funzionalmente gli spazi al fine di rendere confortevole il soggiorno per gli ospiti e agevole la parte in prossimità della cucina e dei servizi.
Legenda A - B - C Punti di approvvigionamento idrico
Linea di approvvigionamento
Pozzo artesiano, canaletta, pila
Pozzo
Vasca in pietra
Piscina
Irrigazione con ala gocciolante
Irrigazione con pop up dinamico
MASSERIA SOLICARA, Lecce, 2018
Alcune specie impiegate nel progetto
pianta dello stato di fatto con inquadramento
planimetria di progetto
planimetria giardino planimetria terrazzo
Legenda pianta dello stato di fatto e planimetria di progetto
Edifici confinanti (b, c, d)
Ingresso comune
Area esterna pavimentata
Area esterna con vegtazione
Demolizioni
Ristrutturazione (a)
Nuovo volume
Pergole, balconi
Ristrutturazione di un appartamento del borgo di Villa Convento nel leccese. Si trasforma di una struttura recettiva Zenzero&Cannella in omaggio ai colori e sapori che i gestori intendono offrire agli ospiti. Una parte del corpo edilizio viene demolita, al suo posto un nuovo volume più luminoso in grado di preservare un manufatto dal grande valore affettivo per i proprietari: la vecchia cucina economica in muratura realizzata negli anni ‘50 alimentata con il fuoco, considerata la vera essenza della casa.
Piano ampliamento
L’albergo Hevia situato sul lungo mare di Torre Lapillo frazione di Porto Cesareo, ha chiesto il permesso per la otruzione di un ulterire piano. Trovandosi a costituire una parte della quinta visiva del litorale il comune ha chiesto un parere alla soprintendenza dei Beni Archeologici Belle Arti e Paesaggio per le province di Brindisi, Lecce e Taranto, la quale ha dato esito favorevole ma con prescrizioni.
stato dei luoghi
E’ stato necessario elaborare un rendering fotorealistico. Si è scelto per la facciata con vista mare di usare per gli intonaci ed il pergolato solo tonalità di bianco, inserendo come elementi di arredo piante e fiori. A partire dal progetto architettonico ideato da uno studio tecnico, ho realizzato il randering del piano secondo includendo una pergola. Il tutto è stato poi montato su photoshop per rendere in randering fotorealistico.
Un intervento di ricucitura tra la Certosa di San Bartolomeo a la città di Genova, integrando elementi e funzioni nuove nel giardino e rievocando elementi della tradizione cenobitica per i Chiostri Grande e Piccolo. Rendere il luogo fruibile alla cittadinanza senza snaturarne l’identità storico - culurale del bene monumentale.
Attualmente impiegato come campetto da calcio dall’oratorio, accoglierà da progetto un piccolo orto, più coerente con la tradizione dei monasteri. Un ghiaino di piccola pezzatura farà da parterre nella parte centrale del chiostro.
Questa scelta è stata effettuata per agevolare il deflusso dell’acqua e per avere continuità con la pavimentazione a risseu presente sotto il porticato. Una serie di cassoni in legno disposti in maniera geometrica sul letto di ghiaino rievocherà il viridarium, il pomarium e l’hortus, vera essenza dei chiostri in età feudale.
18 19 P P
sezione A’-A del giardino prospicente il Chiosto Grande
Il giardino
E’ in continuità con il Chiostro Grande con il quale entra in relazione attraverso un pergolato che corre in maniera longitudinale da un’ala all’altra del chiostro, ricostruendo idealmente la parte mancante di esso. Il asse con l’edicola posta al cetro del chiostro c’è un viale in pendenza che seguendo l’andamento
del terreno si inarca richiamando la forma del vincastro terminando al centro del giardino in un’area con sedute cubiche modulari e mobili. Fasce arbustive delimitano gli spazi di questo giardino creando volumi e movimento.
In passato costituiva l’area comune agli accessi delle celle private dei monaci. Lo spazio centrale del chiostro era adibito a giardino di diletto e orto dei semplici impreziosito da elementi simbolici religiosi. Il progetto ha rievocato lo stato dei luoghi al tempo della vita monacale, ponendo all’incrocio degli assi del chiostro, sotto di una piccola edicola votiva esistente, un fontanie come simbolo della vita. Le quattro aiuole poste agli angoli accoglieranno specie bulbose con fioriture dalle tinte blu come richiamo della pesenza dell’acqua. Il crollo di un’ala del porticato viene reinterpretata da un pergolato che ricostrusce idealmente i quattro lati del chiostro. Il pergolato a differenza del muro non impedisce l’attraversamento in senso trasversale, in questo modo si garantisce continuità con il giardino prospicente al Chiostro Grande.
sezione B-B’ giardino e Chiosto Grande
Torre Lapillo - Porto Cesareo, 2017
planimetria di progetto - foto inserimento
IL PROGETTO
Uno slargo urbano circoscritto da abitazioni ad uso residenziale estivo è organizzato perché sia in continuità con il prolungamento della via che nella sua porzione centrale prosegue come passeggiata in un sistema di verde pubblico. Nel progetto sono garantite la viabilità automobilistica, quella pedonale, i parcheggi e le aree verdi per l’arredo urbano.
planimetria pianta tecnica
pianta tecnica seduta - aiuola, dettaglio planimetria di progetto
Nello slargo esistente di Piazza Palli si realizza un parcheggio coperto, al di sopra del quale la copertura diventa una piazza modulata su diverse quote per essere collegata attaverso un ponte pedonale alla quota dell’area circostante colmando così il dislivello in maniera funzionale e restituendo organicità ed estetica alla nuova piazza.
profilo di aiuole su quote differenti
inquadramento territoriale
Spotorno
Isola di Bergeggi
planimetria
La Riviera di Ponente Ligure all’altezza di Spotorno ospita luoghi ricchi di storia e belezze naturalistiche tutelate attraverso l’area marina protetta dell’isola di Bergeggi. Con la riqualificazione del waterfront di una delle preziose spiagge sabbiose liguri, si vuole incentivare un turismo balneare di qualità. Differenziando il flusso veicolare da quello pedonale si garantisce il passeggio in sicurezza e all’ombra di una pergola in legno lunga diverse centinaia di metri che corre parallela all’andamento della strada. Un’attenta progettazione del litorale include anche la presenza di un piccolo rio che dall’entroterra giunge a mare. Al di là della strada, a destra del rio sorge un’area di parcheggio attrezzato per camper, mentre a sinistra un parcheggio per auto, entrambi alberati per un corretto inserimento paesaggistico.
dettaglio planimetrico
randering di progetto
area diinserimento della serra area di progetto geomorfologia del terreno
area di progetto
IL PROGETTO
Un’area di deposito treni, ormai dismessa, è sottoposta rispetto al piano stradale da uno dei suoi lati. In quota al piano stradale invece è il lato opposto raggiungibile attraverso una ripida discesa che costeggia il lato corto di quest’area.
L’area nella sua riqualificazione ospiterà campi da calcio, viali alberati, spazi di aggregazione e una serra dedicata al ricovero di piante esotiche a fini didattico ricreativi.
RIQUALIFICAZIONE DI TERRALBA - LA SERRA, Genova, 2014
IL PROGETTO sezione A-A’ A A’
30 31 P P
dettaglio pavimentazione con getti d’acqua
IL PROGETTO
sezione A-A’
Lo slargo antistante la Cittadella di Casale Monferrato viene organizzato con una serie di alberi in filare in asse con le aperture del plesso antistante adibito a mercato coperto. A destra permane il vuoto della Piazza d’Armi, disegnato da una pavimentazione con getti d’acqua in grado di rende la piazza fresca e attrattiva durante il periodo estivo.
A fianco ad essa una serie di sedute organizzate con un sistema a verde fatto di piccoli cespugli ed alberature in grado di offrire ombra ai fruitori.
planimetria
Una villetta sorta sorta a Trezzano sul Naviglio alle porte di Milano necessita di una sistemazione per Il proprio terrazzo. Dopo aver analizzato la ventilazione ed il soleggiamento si è proceduto alla suddivisione degli spazi in maniera funzionale. Un sistema di vasi borda l’intero spazio. A sinistra dell’appartamento, la zona più soleggiata, sono poste due comode sdraio ed una copertura in cannucciato per attenuare la luce solare nelle ore più calde. Il lato opposto, esposto a nord est, risulta poco utilizzabile durante la stagione invernale, per tale motivo si prevede di inserire elementi amovibili. Durante l’estate qui sarà piacevole cenare al di sotto di una pergola. Uno spazio con delle sedute, circondato da piante, sarà utilizzato per piacevoli momenti serali alla presenza di amici per consumare un aperitivo in compagnia e a riparo da sguardi indiscreti.
L’individuazione di beni monumentali e delle zone paesaggistiche al di fuori dall’ordinario circuito turistico, anche extra moenia, l’individuazione di percorsi d’eccellenza del centro storico della Città di Lecce. Il lavoro consiste nella creazione di cartografie di Lecce a diverse scale da rilasciare presso gli info point e all’interno delle strutture recettive, per un uso turistico alternativo.
Si Individuano beni ad elevata valenza monumentale, culturale e paesaggistica non riportati all’interno del PPTR Puglia ma presenti sul territorio comunale di Copertino. Sono costituiti da luoghi, tracciati e permanentze storico-artistiche risultato di una tradizione contadina e religiosa. L’individuazione è funzionale ad una maggiore attenzione e tutela di questi elementi
Analisi del contesto IL PROGETTO
Abaco della Vegetazione - stralcio -
Tessuto urbano industriale
Tessuto urbano residenziale ad alta densità abitativa
Tessuto urbano residenziale a bassa densità abitativa
Verde naturaliforme
Verde naturaliforme
Area di progetto
Dove prima sorgeva un’area adibita a scambio ferroviario nasce un nuovo modello residenziale immerso nel verde e completamente permeabile per operare la cucitura tra le due parti di città separate dalla presenza di questo ex rilevato ferroviario.
Tavola della Vegetazione - stralcio -
I colori delle alberature in planimetria si riferiscono alle fioriture nel periodo primaverile
La porzione di territorio tra la città di Lecce e la sua costa lungo il litorale Adriatico ha una sequenza precisa di caratteri che nei secoli si è evoluta lasciando tracce. Dirigendosi dal centro urbano di Lecce verso la sua marina più importante, San Cataldo, si passa da un paesaggio rurale ad un paesaggio costiero. Attraverso la progettazione paesaggistica con gli strumenti dell’ecologia del paesaggio è possibile mettere a sistema beni storico monumentali come masserie, muretti a secco, pozzi, cisterne e numerosi altri manufatti tipici del paesaggio rurale, con gli elementi della vegetazione autoctona
Il centro abitato della marina di San Cataldo ha numerose criticità legate soprattutto ai suoi spazi pubblici. Uno sviluppo urbanistico non pianificato ha generato la nascita di un edificato che non è stato in grado di dialogare con i nuclei di naturalità sopravvissuti al suo interno. Si è cercato di risolvere questa dualità creando margini permeabili e dotando di servizi il verde esistente.
Il waterfront di questa marina è particolarmente importante perchè ospita un manufatto archeologico, il Molo Romano di età adrianea e un landmark imponente come il Far di San Cataldo, oggi sede della Guardia Costiera. Intorno ad essi è sorto il centro di San Cataldo. Ne deriva che il passeggio a ridosso di questi monumenti costituisce il “centro storico” della marina. E’ stata proposta una sistemazione meno rigida e maggiormente permeabile degli spazi nelle immediate vicinanze di questi monumenti.
Una riorganizzazione complessiva delle marine leccesi in pieno paesaggio costiero, da Torre Rinalda a Torre dell’Orso unitamente alla campagna retrostante che da vita al paesaggio rurale ricco di storia, consente di rivitalizzare l’intera area dal punto di vista economico, sociale. Migliora lo stato dei luoghi attualmente degradato e favorisce una maggiore circuitazone di specie faunistiche terrestri che al momento vedono i loro habitat frammentati e disconnessi. La zona presenta numerose aree SIC che fanno da filtro tra il paesaggio rurale che inizia alle porte di Lecce ed i nuclei abitati delle marine: Torre Rinalda, Torre Chianca, Frigole, San Cataldo, Torre Specchia Ruggeri, San Foca, Torre dell’Orso. I SIC più importanti sono quello delle Cesine, Torre Veneri, Bosco del Rauccio.
San Cataldo San Cataldo Lecce Tavoliere Salentino unità di paesaggio del PPTR PugliaIl paesaggio rurale è ricco di fabbricati e manufatti che riflettono l’evoluzione storica del luogo. Le masserie fortificate con i loro pozzi, aiare, pollai, fontane, abbeveratoi, stalle, frantoi, palmenti, torri colombaie, sono collegate da una trama di strade bianche delimitate da muretti a secco, al di là dei quali, spesso, se non rimosse dall’uomo, sorgono formazioni ecologiche lineari importanti costituite da leccio e lentisco, un corridoio ecologico prezioso. Le strade bianche possono essere percorse agevolmente da una mobilità lenta separando questo flusso da quello veicolare. Infine una lunga pista ciclabile lungo l’attuale litoranea può collegare le marine na nord a sud. Una rete di trasporto pubblica dal centro di Lecce verso tutte le marine unitamente alle piste ciclabili rendere la fruizione dei luoghi più lenta ed idonea alla natura stessa di questo paesaggio. Il flusso veicolare viene arretrato alle spalle delle aree sic.
corridoi ecologici
Il riuso delle antiche vie di percorrenza, dei tracciati storici, per un flusso di mobilità lenta pedonale o ciclabile unitamente a elementi vegetazionali autoctoni è in grado di costituire corridoi ecologici specie-specifici per la fauna locale.
sezione A-A’
vista prospettica
La sistemazione di una pineta come parco sportivo attrezzato consente di rendere fruibile l’area per gli abitanti si San Cataldo e di fare da cerniera tra il tessuto urbano edificato e la spiaggia prospicente dove sono ancora presenti nuclei di naturalità importanti da proteggere.
masterplan
waterfront
Il waterfront con il Molo
Adrianeo ed il Faro sono collegati idealmente da una passeggiata in legno che separa la spiaggia dall’area pavimentata, la quale a ridosso di questi monumenti accoglie quattro aiuole tematizzate con vegetazione autoctona. Vi è un’area relax sulla spiaggia tra il Molo ed il Faro allestita con amache e ginepri. Di fronte ad essa, sull’area pavimentata, uno spazio adibito ad anfiteatro per spettacoli di musica e teatrali all’aperto. Più distante da questi spazi, separati da una coltre di alberature di leccio e corbezzolo, abbiamo l’area adibita a piazza e mercato scoperto
waterfront
randering
con l’inserimento di nuove alberature. Da qui andando verso il mare intercettiamo un camminamento lineare, parallelo alla linea di costa che ospita in se un sistema di grandi aiuole con seduta lungo i suoi bordi e ancora più in fondo, lontano dal Molo, tre campi da beach volley per i tornei estivi.
Nella sezione A-A’ si rappresenta l’aiuola dedicata alla vegetazione spontanea degli arenili. Posizionata di fronte al varco esistente tra il muro di recinzione della Guardia Costiera che ospita il Faro e la struttura a pianta ellittica di Lido Turrisi. In questo spazio, complice il vento regnante di tramontana, la sabbia si spinge all’interno coprendo l’area pavimentata. Da qui l’idea di restituire quel luogo alla sua naturale evoluzione, creando un’aiuola sottoposta rispetto al piano stradale, in grado di accogliere la sabbia portata dal vento, dove possano esistere formazioni vegetali tipiche della duna.
dettaglio sezione A-A’
sezione A-A’
Nella sezione B-B’ si inquadra a sinistra la prosecuzione della passeggiata che prende origine da Lido Salapia passa per il Molo di Adriano, per il Faro e giunge a Lido Turrisi dove prosegue sulla spiaggia libera fino a Lido Ponticello collegandosi con il parco attrezzato interno alla pineta.
A destra, la sistemazione dell’aiuola dedicata alle specie vegetali autoctone della gariga, la serie vegetazionale intermedia tra quella dunale equella a macchia mediterranea nelle aree retrodunali asciutte.
dettaglio sezione C-C’
Nella sezione C-C’ si rappresenta la riqualificazione di uno slargo attualmente privo di connotazione, che ospita diversi manufatti e saltuariamente un’attività di mercato. Con la nuova sistemazione si inseriscono alberature in grado di rendere il luogo fruito anche di giorno grazie all’ombra e ad una serie di sedute. Si garantisce una sistemazione per l’inserimento delle bancarelle per il merccato dotando l’area di servizi quali la corrente elettrica.
sezione C-C’
Nella sezione E-E’ si mette in evidenza il profilo trasversale della passeggiata ideata da Lido Salapia sino alla spiaggia libera a ridosso del parco con pineta attrezzata. Una serie di grandi aiuole centrali scandiscono il ritmo del camminamento, offrendo ombra, fragranze e la possibilità di ristoro grazie ad un sistema di panchine inglobate in essa. Sottoposto rispetto al piano stradale e lontano dal Molo di Adriano vi è un campo da beach volley con una serie di scalinate d’accesso che possono fungere da seduta per gli spettatori. L’uso diversificato del waterfront consente la fruizione da un maggior numero di utenti.
dettaglio sezione E-E’
sezione E-E’